Tag: Conceiçao

  • Champions League, le formazioni ufficiali di Dinamo Zagabria – Milan

    Champions League, le formazioni ufficiali di Dinamo Zagabria – Milan

    Ecco di seguito le formazioni ufficiali di Dinamo Zagabria – Milan di Champions League .

    Dinamo Zagabria (4-1-4-1): Nevistic; Pierre-Gabriel, S. Mmaee, Théophile-Catherine, Torrente; Mišić; Baturina, Pjaca, Ademi, Stojković; Kulenović. Allenatore: Fabio Cannavaro.

    Milan (4-2-3-1): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic, Theo Hernandez; Musah, Fofana; Pulisic, Reijnders, Leao; Morata. Allenatore: Sergio Conceicao.

  • Milan, Conceicao: “Ci siamo tutti”

    Milan, Conceicao: “Ci siamo tutti”

    Sergio Conceiçao, allenatore del Milan, presenta in conferenza stampa la vigilia della sfida contro la Dinamo Zagabria.

    Come è andata la preparazione della partita?

    “Oggi abbiamo fatto sul campo con tutto il gruppo 40 minuti, per me non è l’ideale ma lo sappiamo. Con quello che studiamo cerchiamo di fare una partita positiva e vincere”.

    È stato qualche giorno turbolento. Ha dato una scossa quell’episodio?

    “Non abbiamo bisogno di cose che non sono interessanti per dare la scossa. La scossa viene col lavoro, con la motivazione di giocare nella miglior competizione al mondo per club. Vogliamo concludere questa fase nel migliore dei modi. La motivazione la troviamo ogni giorno che andiamo a Milanello. Abbiamo questa responsabilità di difendere un club come il Milan. È la cosa più importante”.

    Morata ha bisogno di un turno di riposo? Farà calcoli in vista del derby?

    “Capisco la domanda. Ma penso partita per partita, non faccio calcoli due partite alla volta. Non va bene. Non ho cominciato ieri, quando facciamo così i risultati non sono buoni. Dobbiamo focalizzarci su domani che sarà importante e difficile per raggiungere il secondo obiettivo. Il primo era vincere la Supercoppa e l’abbiamo fatto bene, il secondo obiettivo è arrivare tra le prime otto in Champions League. Siamo concentrati su questa partita, al derby ci penseremo giovedì già in aero tornando a casa”.

    Questa squadra può vincere la Champions League?

    “Mancano tante partite, l’obiettivo è di arrivare tra le prime quattro in campionato. Nella domanda precedente l’ho detto: non possiamo pensare al derby, figurati alla Champions League. Guardando in avanti non vediamo le scale che ci sono davanti e rischiamo di inciampare”.

    In cosa è migliorata la squadra nel suo primo mese al Milan e cosa le piacerebbe vederla migliorata?

    “Ci sono tanti momenti di gioco in cui mi piacerebbe vedere migliorata la squadra: a tratti facciamo bene, altre volte non tanto. Quando abbiamo la palla, parlo di qualità di gioco, occupazione degli spazi, le transizioni difensive che dobbiamo avere… Gli allenatori cercano sempre la perfezione, lavoriamo su tutti questi dettagli. Non è la scusa, ma il tempo non c’è. I calciatori mi piace allenarli sul campo, vedere gli spazi, vedere le correzioni da fare. Ma vedo anche cose positive, così come cose in cui non siamo migliorati o solo un poco. I ragazzi ci credono, poi è meglio fare una partita tranquilla che rimontarla. È importante guardare a questo spirito e mettere dentro anche altre cose per vincere più tranquillamente”.

    Il Milan può rinascere dalla cenere con dice una canzone di Lazza?

    “Non ho bisogno di canzoni. Stiamo lavorando per arrivare a fine stagione ed avere questi obiettivi raggiunti. Rinascere vuol dire che c’è una situazione negativa, noi dobbiamo concentrarci sul lavoro. Ogni giorno che passa ci conosciamo bene. Concerto… Queste cose fanno parlare la gente, le persone. Io sono portoghese, ho una cultura diversa ma il linguaggio del calcio è universale: c’è l’allenamento da due ore al giorno e poi c’è la vita normale, da affrontare con professionalità. Non è una chiamata all’attenzione per nessuno, non è finito il mondo per un concerto. Ho parlato con i quattro giocatori, io ho le mie regole e ce le ha anche il club. Non importa per domani, la cosa più importante per domani è pensare alla Dinamo e a cosa possiamo fare per vincere”.

    Come vede il gruppo?

    “Vedo un gruppo umanamente molto buono. Sono uomini bravi. Capiscono che c’è il mio pensiero sul calcio e sulla nostra vita sportiva. Dal momento che sanno come funzioniamo come gruppo sono molto rispettosi, così come lo sono io. L’allenatore deve vedere che gruppo ha davanti, loro sono un bel gruppo. Sono arrivato e ho cambiato un bel po’ di cose e loro l’hanno accettato. Non sembra che abbiamo cambiato modo di giocare ma ci sono diverse cose che vogliamo cambiare. Sono contento di questo gruppo”.

    Dal Porto al Milan il DNA Europeo c’è in entrambe…

    “Sono due grandissimi club. Penso che il Porto sia tra le prime con più presenze, il Milan è il secondo club per trofei vinti. La storia non va in campo. Il DNA è comunque importante, l’ambiente che si crea in questa competizione è bellissimo. C’è anche l’altra parte, la motivazione che loro hanno di fronte a club storici. Domani affrontiamo una squadra che spera ancora di andare ai playoff, sarà molto difficile. Milan e Porto sono state campioni del mondo, questo peso da una parte è positivo e dall’altra è positivo anche per gli avversari”.

  • Juventus, Francisco Conceicao: “Sto guarendo”

    Juventus, Francisco Conceicao: “Sto guarendo”

    Francisco Conceicao, esterno offensivo della Juventus, ha parlato alla vigilia della sfida di Champions League contro il Benfica ed ecco le sue parole

    “Stiamo bene, sappiamo che per questo club è difficile dopo una sconfitta come a Napoli, ma siamo concentrati per fare una grande partita e prendere tre punti”.

    Pronto per partire titolare?

    “Ho avuto un piccolo infortunio da cui sto rientrando a poco a poco, ma mi sento pronto per aiutare la squadra domani”.

    Lei sentirà la partita, visto che era del Porto e la rivalità con il Benfica. Che squadra sono?

    “Forte, gli piace avere la palla perché hanno giocatori di qualità. Dobbiamo fare il meglio per i tre punti”.

  • Milan, infortunio e stop per Emerson Royal

    Milan, infortunio e stop per Emerson Royal

    Brutta tegola per il Milan, Emerson Royal, che si è infortunato ieri sera contro il Girona, in Champions League.

    Emerson Royal si è procurato una lesione distrattiva di alto grado del polpaccio destro. Per lui condizioni fisiche da monitorare e lungo stop in vista e a questo punto il Milan, deve tornare sul mercato.

  • Champions League, le formazioni ufficiali di Milan – Girona

    Champions League, le formazioni ufficiali di Milan – Girona

    Ecco di seguito, le formazioni ufficiali di MilanGirona di Champions League.

    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Pavlovic, Gabbia, Theo Hernández; Bennacer, Y.Fofana; Musah, Reijnders, Leão; Morata. All. Sérgio Conceição

    GIRONA (4-3-2-1): Gazzaniga; Francés, David López, Krejcì, Blind; Y.Herrera, Romeu, van de Beek; Tsygankov, Bryan Gil; Abel Ruiz. All. Michel Sánchez

    Arbitro: Tobias Stieler (Germania)

  • Milan, Conceicao: “Stiamo lavorando per migliorare”

    Milan, Conceicao: “Stiamo lavorando per migliorare”

    Sergio Conceiçao, allenatore del Milan presenta in conferenza stampa la partita tra Milan e Girona, valida per la 7a giornata della Champions League di domani alle ore 21:00

    Meglio in Champions che in campionato…

    “Essere nella miglior competizione per club al mondo è una motivazione grandissima e le grandi squadre, come il Milan, devono lavorare tutti gli anni per esserci. Stiamo lavorando per esserci anche l’anno prossimo. Per quest’anno cercheremo di mettere il Milan dove la storia dice che deve stare. Domani partita molto molto importante”.

    Cambia preparare la Champions?

    “Al di là del poco tempo che c’è stato, vedo i ragazzi concentrati. Devo essere io come allenatore a trovare per loro la mentalità giusta. Noi dobbiamo essere tutti giorni qua, loro mi stanno dimostrando di essere motivati tutti i giorni come squadre e a livello individuale. Le maglie non giocano, ma sono gli uomini che la indossano”.

    Non c’è continuità nei 90 minuti…

    “È vero. Io ho parlato al gruppo, ma la squadra è cosciente di quello che si deve fare. Bisogna credere in ciò che facciamo a livello tattico e tecnico. Il bello del calcio è un ricominciare continuo ed è una opportunità di migliorare”.

    Ti era mai capitata una squadra così poco continua in carriera?

    “Mi è capitato anche di peggio… Poi ci sono avversari di qualità e di valore e ogni partita ha la sua storia. E il risultato è quello che conta: il primo tempo contro la Juve è stato molto molto positivo, ma nel secondo tempo c’è mancato qualcosa. I giocatori ne sono coscienti e questa è la base”.

    Che cosa pensi possa arrivare dal mercato?

    “Ho detto dei cambi in Juve-Milan perché è la realtà. Domani ci saranno tre ragazzi: Camarda, Zeroli e Bartesaghi. I tifosi che sono l’anima del club, al di là delle simpatie per me o per la dirigenza, ci devono appoggiare; non devono essere il dodicesimo uomo in campo, ma il primo. Senza i tifosi, il club non esiste. Io farò di tutto, ma domani è importantissimo il supporto dei tifosi: siamo in un momento di difficoltà, con tanti assenti, ma abbiamo bisogno di tutti. Questo è un appello che faccio a tutta la gente. Non sono bello, non sono simpatico, ma i tifosi devono appoggiare la squadra, devono sostenere i giocatori. Lo devo dire: vedo troppe divisioni in un club storico come il Milan. È il Milan che ci perde”.

  • Milan, Conceicao: “Milan – Juventus partita di equilibri”

    Milan, Conceicao: “Milan – Juventus partita di equilibri”

    Sergio Conceiçao, allenatore del Milan, presenta in conferenza stampa la vigilia di Juventus-Milan, sfida valida per la 21esima giornata di Serie A.

    Ecco le parole del tecnico portoghese

    Terza volta che Milan e Juve si affrontano nell’ultimo mese e mezzo: che partita si aspetta?

    “C’è equilibrio, sono due squadre forti. Due squadre che hanno giocatori molto interessanti, ma tutte le partite sono diverse. Domani dobbiamo affrontare una squadra che ha fatto una bella partita contro l’Atalanta, noi per quello che abbiamo a disposizione a livello di tempo stiamo lavorando su piccole cose che per me sono grandi cose. Ma abbiamo poco tempo, ci sono tante partite, partite importanti. Fino agli inizi di febbraio giochiamo in Champions, campionato e Coppa Italia. Dobbiamo essere pronti, dobbiamo avere l’atteggiamento giusto per arrivare ai nostri obiettivi”.

    Come sta Pulisic?

    “Pulisic è fuori, non mi va di bluffare. Ha ancora un po’ di fastidio, ma non mi va di rischiare. Non è niente di grave, ma se gioca una ventina di minuti rischia di aggravare la sua situazione è non voglio”.

    Camarda è pronto?

    “È giovane, ha la sua strada da percorrere, ma parte da una base importante: ha fame, talento e voglia”.

    La Juve si è rinforzata, il Milan ancora no…

    “A me non piace tanto il mercato di gennaio: è aperto per troppo tempo e crea sempre nei giocatori emozioni non positive. Il gruppo va equilibrato. Non è la cosa più importante per me oggi il mercato. Dopo la partita: io sto parlando con la dirigenza. Sapete che non è facile acquistare giocatori che possano dare qualcosa in più a questo gruppo. Tempo con ce n’è. Noi cerchiamo di parlare tra di noi e siamo d’accordo su quello che vogliamo”.

    Vuole più un difensore, un centrocampista o un attaccante?

    “Una vittoria domani. Capisco la vostra curiosità, ma scusatemi: il mio pensiero è sulla partita. Inutile che cerchi di fare un giro di parole per non rispondere sul mercato”.

  • Milan, Conceicao: “Teniamo alta la concentrazione”

    Milan, Conceicao: “Teniamo alta la concentrazione”

    Conceiçao, allenatore del Milan, presenta in conferenza stampa la vigilia di Milan-Cagliari, valida per la 20esima giornata di Serie A.

    Quanto è importante tenere i piedi ben piantati a terra?

    “Sicuramente. Penso che non possa lavorare al Milan chi pensa che basti conquistare una Supercoppa; è vero, abbiamo goduto e meritato, ma siamo a 17 punti dalla testa della classifica. Un club che ha vinto 19 titoli e 7 Champions non può avere la pancia piena con la Supercoppa. E allora testa su domani: dobbiamo vincere e convincere. La Supercoppa è passata”.

    Avrà emozioni?

    “Chiedo scusa a chi deluderò, ma non ho emozioni. C’è l’adrenalina normale, di capire dove sono, in un club storico, ma la preparazione della partita porta troppo cose con sé. Ho troppe cose nella testa che non penso ad altro. Poi vabbe, non sono mica una pietra, ma la cosa più importante per me è preparare bene i ragazzi”.

    Perché la fascia a Maignan?

    “Tutti devono prendere responsabilità, io sono il massimo leader dello spogliatoio. Anche chi non ha la fascia a responsabilità. Non creerò polemiche con capitano non capitano…”.

    Molto bene Theo e Leao a Riyad…

    “Cambiando lo staff, già c’è qualcosa di diverso. Io so come sono le cose essendo stato calciatore. Ma poi devi dimostrare il tuo modo di lavorare a cui loro devono credere. Una bella cosa che ho trovato qua è l’accettazione di tutto quello su cui abbiamo lavorato, sui cambiamenti anche a livello organizzativo e questo mi lascia veramente contento. Ho trovato uno spogliatoio molto positivo”.

    Ha parlato di mercato con la dirigenza?

    “Dico la verità: la dirigenza ha provato a parlare con me uno due volte su questi temi, ma in momenti secondo me sbagliati, perché ci sono le partite. Preferisco parlarne col timing giusto. So che ne dobbiamo parlare, ma non ora. La cosa più importante è domani”.

    Recupererà giocatori meno impiegati con Fonseca?

    “Partono tutti sullo stesso livello, poi vedrò giorno dopo giorno in allenamento. Nessuno è escluso, nessuno è un titolare assoluto. Loftus-Cheek ha un piccolo problema e domani non ci sarà: mi dispiace, perché stava crescendo a livello fisico”.

    Che modulo userà?

    “Quello che conta è avere un buon equilibrio per la squadra, sia con la palla che senza palla. Oggi col centrocampo a 3 la squadra può sembrare un po’ più sicura. Ma poi, quando avremo una conoscenza più grande, mi piace giocare anche con due punte. Si deve lavorare. Serve un po’ più di tempo. Poi durante la partita io cambio eh, sono qua per quello e mi pagano per quello”.

  • Juventus, aggiornamenti sulle condizioni di Conceicao

    Juventus, aggiornamenti sulle condizioni di Conceicao

    Francisco Conceicao, esterno della Juventus dopo l’infortunio in Supercoppa ha effettuato degli esami medici, la prima diagnosi esclude delle lesioni muscolari al flessore della gamba destra, a questo pare è stato evidenziato un semplice sovraccarico.

    Difficilissimo stabilire i tempi di recupero del giocatore, ma il derby di Torino per lui è a forte rischio.

  • Milan, Conceicao: “Diamo continuità”

    Milan, Conceicao: “Diamo continuità”

    Sergio Conceicao allenatore del Milan affronta l’Inter in finale di Supercoppa italiana. Il tecnico portoghese parla in conferenza stampa.

    Come sta e come sta la squadra?

    “Meglio, e spero che la squadra stia meglio di me. Abbiamo un giorno di riposo e stiamo preparando la partita, l’Inter è una squadra forte, abituata a vincere, con lo stesso allenatore, con giocatori che giocano insieme da tanto tempo. È una bella cosa per loro, noi dobbiamo pensare a noi stessi: è tutto difficile, ma nelle difficoltà dobbiamo essere uomini tutti, non possiamo dimenticare che ci guardano tutti i tifosi. Non possiamo neanche dimenticare di avere 4-5 giocatori che non sono al top”.

     

    Primo derby in Italia contro una delle sue squadre da calciatore. La sente diversamente?

    “No, io ho rispetto per tutte le squadre con cui ho giocato. Mio figlio gioca nella Juve, il sentimento è uguale a prescindere dall’avversario: i sentimenti li ho per i miei giocatori, ho tanta voglia di preparare bene le cose, perché loro possano battere una squadra forte. È la cosa più importante che abbiamo in testa, la base deve essere la nostra ambizione. Ci sono due partite per vincere un titolo, abbiamo fatto un passo e dobbiamo fare l’altro: speriamo che vada bene, ma abbiamo fiducia”.

     

    Inzaghi ha citato Eriksson, molti allenatori da quella Lazio. Quanto ha influito questa esperienza?

    “Sicuramente tanto, ho avuto tanti bravi allenatori. Eriksson aveva una relazione fantastica con i giocatori, non l’ho visto mai arrabbiato, diventava rosso. Ho Sven nel cuore e tutti i giocatori di quella squadra. Ho avuto Sacchi e Malesani, amo l’Italia e la giudico la mia seconda casa perché sono arrivato da giovane e ho vissuto tempi meravigliosi. È un piacere e un onore essere arrivato in Italia ad allenare una squadra storica come il Milan”.

     

    Come sta Leao?

    “Ci alleniamo nel pomeriggio e valutiamo, sicuramente non ha 90 minuti ma vedremo se potrà giocare o meno”.

     

    Ha parlato con il nutrizionista?

    “Sì, è una persona importante per la nostra squadra. Do peso a tutti i dettagli, i giocatori hanno bisogno di stare al 100%”.

     

    Si sente fortunato a iniziare con Juve e poi Milan?

    “Fortunato? La fortuna non arriva se non lavori, poi serve ed è normale. La fortuna arriva se hai talento, se sei serio, se hai tanta voglia. Anche al lotto se resti a casa e preghi non lo vinci. Dobbiamo impegnarci”.

     

    Il suo rapporto con Inzaghi? Vi stringerete la mano dopo la gara?

    “Sicuramente. Ci sono episodi che capitano in partita, c’è sempre rispetto: siamo uomini di calcio, abbiamo giocato insieme e ci vogliamo bene. Sarà mio amico sia prima che dopo la partita”.