La Fiorentina esce sconfitta dalla trasferta a Nicosia contro l’Apoel. Infatti la squadra cipriota vince per 2-1 ed entra momentaneamente tra le ventiquattro candidate alla qualificazione al prossimo turno. Mentre invece la Viola rimane in ottava posizione in classifica. Infatti l’Apoel indirizza il match già nel primo tempo e prima sblocca il punteggio con Donis e poi nei minuti di recupero raddoppia con Abagna. Nella ripresa la squadra di Palladino cerca di rimettere in piedi la gara con la rete di Ikoné, ma non va oltre. Così la Fiorentina colleziona la prima sconfitta in Conference League.
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Oggi è il giorno della finale di Conference e l’Italia si dipinge di viola
Ci risiamo, la Fiorentina per il secondo anno consecutivo è in finale di Conference League. L’anno scorso, all’esordio in questa competizione, i ragazzi di Italiano si arresero solo in finale per un solo gol contro il West Ham. Quest’anno davanti alla Viola c’è l’ostacolo Olympiakos e la finale si giocherà, manco a farlo apposta, in Grecia allo Stadio AEK Arena ad Atene questa sera alle 21.
A prescindere dal tipo di competizione, a prescindere dall’avversario che ti ritrovi da dover combattere, a prescindere dallo sfondo in cui lo farai, il motto è sempre lo stesso: “la finale non si gioca, si vince”. L’amaro che ha lasciato nelle bocche dei calciatori della Fiorentina la sconfitta nella finale della scorsa edizione della Conference, dovrà essere per Biraghi & Company un motivo in più per vincere e non riprovare quella sensazione. Dall’altra parte invece Mendilibar l’anno scorso è stato protagonista della vittoria del Siviglia in Europa League. In un periodo di crisi totale infatti il tecnico spagnolo ha risollevato l’animo europeo della formazione andalusa e l’ha condotta alla vittoria. Quest’anno vorrà ripetersi per riprovare, invece in questo caso, quel sapore al miele, che si gusta dopo il trionfo in una competizione europea.
La Fiorentina arriva a questa finale con una sola sconfitta nel percorso, in estate nei preliminari contro il Rapid Vienna, dopodiché sono stati collezionati tutti risultati positivi. La squadra di Italiano ha dimostrato di onorare sempre la competizione, offrendo tante partite dall’elevato agonismo e dall’ottima espressione calcistica. Molte volte è capitato che il turnover venisse fatto in campionato per arrivare al meglio alla partita del giovedì. In più il club viola in bacheca, come trofeo internazionale, al momento ha solo una Coppa delle Coppe, che risale al 1961. Sono sessantatré anni che a Firenze non si vive un trionfo europeo, è il momento per la formazione toscana di riparare a questa maledizione. Inoltre con la vittoria della Fiorentina in Conference, potrebbe arrivare un’altra buona notizia per il campionato italiano. Infatti la squadra di Commisso sarebbe qualificata alla prossima Europa League e così in Conference andrebbe il Torino; così l’Italia sarebbe rappresentata da ben nove squadre nella campagna europea della prossima stagione. Italiano per questa finale avrà a disposizione tutti gli effettivi, la difesa sarà quella titolare; a centrocampo Arthur e Bonaventura sono i favoriti su tutti gli altri; in attacco Nico Gonzalez, Beltran e Kouamè agiranno alle spalle di Belotti.
Anche l’Olympiakos non vince un trofeo internazionale da esattamente sessantatré anni, nel 1961 infatti arrivò l’unica vittoria extra-nazionale dei greci con la Coppa dei Balcani. Il percorso in Conference della società del Pireo è stato veramente emozionante. Infatti, a differenza della Viola, i greci sono retrocessi dall’Europa League in Conference ed in più sono tre le sconfitte nella fase ad eliminazione diretta. A dare un carattere euforico a questa cavalcata alla finale è stato sicuramente il doppio confronto in semifinale contro l’Aston Villa di Unai Emery. Infatti l’Olympiakos ha vinto in Inghilterra per 4-2 ed in casa per 2-0, non c’è stata quasi mai storia in un match invece che poteva apparire complicato alla vigilia. In più i biancorossi hanno in rosa quello che è il capocannoniere del torneo, El Kaabi, grande protagonista della semifinale. Anche Mendilibar, per questa sfida, avrà a disposizione tutti i componenti della rosa.
Insomma è finito il tempo dei sogni, delle parole e delle speranze, ora è arrivato il momento tanto atteso, in cui sarà il campo verde ad emettere il verdetto finale. Nell’ambientazione epica, alle pendici del Partenone, che è stato protagonista nella storia dell’umanità di grandi guerre e racconti epici, sarà il turno di Nico Gonzalez e Jovetic armarsi di lancia e scudo, per portare a casa un trofeo europeo alla propria gente ed entrare nella storia del proprio club.
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Conference League, l’Eintracht in testa alla classifica del girone G con il Paok
La squadra di Francoforte vince 2-1 nel suo stadio contro un arrembante Aberdeen.
Il tabellone dei marcatori:’11 Marmoush (E), ’22 Polvara (A), ’61 Koch (E).
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Stasera a Praga una finale che manca da tanto
La Fiorentina non parte favorita, ma stiamo pur sempre parlando di una Finale.
La squadra di Italiano arriva con due dubbi uno in attacco e uno in difesa, ma quando i dubbi sono spinti dall’abbondanza non si parla mai di problemi, quindi il Mister dovrà scegliere tra Milenkovic e Ranieri davanti a Terracciano e in attacco sarà staffetta tra Cabral e Jovic. La viola disputerà stasera la sua prima finale dopo quella del campionato 89/90, storica cavalcata di una Fiorentina trascinata dal Divin Codino nell’allora Coppa Uefa.
La finale venne disputata contro la Juventus, già chiaro a tutti che il numero 10 della viola sarebbe andato proprio ai bianconeri. Questo destabilizzò tutto l’ambiente, infatti quella Coppa venne vinta dalla Juve con un 3-1 in casa e uno 0-0 sul neutro di Avellino.
Dopo aver perso la finale di Coppa Italia contro l’Inter e aver sfiorato un posto in Europa in campionato, vincere stasera sarebbe l’unico modo per partecipare alle prossime competizioni europee. Il West Ham arriva un po’ scarico a questa finale, con una stagione distinta più da bassi che da alti, l’allenatore Moyes negli anni passati ha fatto vedere un calcio non proprio inglese in quell’Inghilterra tanto attaccata alle tradizioni, sfiorando addirittura un quarto posto nella stagione passata.
Il Mister degli Hammers ha scelto come terzino destro Coufal al posto di Keher che si siederà in panchina, cambierà anche modulo, non sempre una decisione saggia, dal collaudato 4-3-3 al 4-2-3-1 con Rice e Soucek da diga di centrocampo e Paquetà come trequartista centrale , con Antonio che verrà confermato davanti, come terminale offensivo.
Pubblico delle grandi occasioni nello stadio di Praga dove da un po’ di tempo non si vedono più delle partite di cartello così importanti, vista la “disfatta” dello Slavia che da troppo non sforna più talenti come una volta.
Tutto pronto quindi all’Eden Arena di Praga per la Finale di Stasera.
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Il Nizza non va oltre il pareggio nella trasferta contro il Partizan
Termina in pareggio la gara valida per la seconda giornata del gruppo D di Conference League tra Partizan e Nizza. I francesi, dopo il pareggio all’esordio contro il Colonia, non vanno oltre l’1-1 con la squadra di Belgrado. Eppure il match si mette da subito bene per gli ospiti, che passano in vantaggio con un tiro del terzino mancino Bryan. Nel secondo tempo però arriva la rete dell’ex Leicester City Diabatè sull’assist di Natkho, gol che fissa il risultato finale.