Tag: Conte

  • SerieA, le formazioni ufficiali di Milan-Napoli

    SerieA, le formazioni ufficiali di Milan-Napoli

    SerieA, ecco di seguito le formazioni ufficiali di Milan – Napoli.

    Milan (4-2-3-1) – Maignan; Emerson, Thiaw, Pavlovic, Terracciano; Musah, Fofana; Chukwueze, Loftus-Cheek, Okafor; Morata. A disposizione: Sportiello, Torriani, Calabria, Bartesaghi, Tomori, Jimenez, Pulisic, Zeroli, Liberali, Leao, Camarda. Allenatore: Paulo Fonseca.

    Napoli (4-3-3) – Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; McTominay, Gilmour, Anguissa; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia. A disposizione: Turi, Caprile, Juan Jesus, Rafa Marin, Simeone, Zerbin, Ngonge, Mazzocchi, Spinazzola, Raspadori, Folorunsho. Allenatore: Antonio Conte.

    Arbitro: Colombo di Como.

  • Il Napoli punta con forza Patrick Dorgu

    Il Napoli punta con forza Patrick Dorgu

    Il Napoli attualmente in testa alla classifica, lavora anche in vista della prossima stagione. Antonio Conte stravede per Patrick Dorgu che tanto bene sta facendo con il Lecce. I salentini difficilmente lo cederanno a gennaio ma si lavora per anticipare la possibile concorrenza e chiudere già per il suo probabile acquisto. Si attendono sviluppi.

  • Serie A, le formazioni ufficiali di Napoli – Lecce

    Serie A, le formazioni ufficiali di Napoli – Lecce

    Le formazioni ufficiali di Napoli – Lecce del campionato di Serie A .

    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Gilmour, McTominay; Neres, Lukaku, Ngonge. A disposizione: Turi, Caprile, Juan Jesus, Marin, Simeone, Politano, Zerbin, Mazzocchi, Kvaratskhelia, Raspadori, Folorunsho. Allenatore Conte

     

    LECCE (4-3-3): Falcone; Pelmard, Gaspar, Baschirotto, Pierotti; Coulibaly, Ramadani, Rafia; Dorgu, Krstovic, Banda. A disposizione: Früchtl, Samooja, Borbei, Rebić, Morente, Oudin, Sansone, Jean, McJannet, Pierret, Kaba. Allenatore Gotti

     

    Arbitro: Paride Tremolada sez. di Monza

    Assistenti: Alessio Tolfo sez. di Pordenone – Marco Trinchieri sez. di Milano

    IV Ufficiale: Juan Luca Sacchi sez. di Macerata

    VAR: Francesco Meraviglia sez. di Pistoia

    AVAR: Rosario Abisso sez. di Palermo

     

  • Napoli, Conte: “Non mi piace il turnover”

    Napoli, Conte: “Non mi piace il turnover”

    Sabato il Napoli giocherà contro il Lecce, il tecnico partenopeo Antonio Conte interviene in conferenza stampa ecco le sue dichiarazioni.

    Dobbiamo aspettarci un turnover massicio, moderato o un turnover?

    “Perchè? Non mi piace parlare di discorsi di turnover, per me sono tutti titolari, poi ci sono scelte da fare in base a ciò che vedo, magari qualche acciacco che voi non potete sapere anche se vedo che riuscite a sapere l’85% di ciò che accade (ride, ndr). Cercherò di mettere la miglior formazione in campo, la formazione che penso sia quella giusta anche perché c’è una partita da disputare col Lecce per continuare a fare risultato e questo è alla base di tutto, poi ho ancora domani per prendere le decisioni finali e stilare l’11 iniziale”.

     

    Che approccio si attende domani? Come ha detto lei, il primo tempo a Empoli non è stato fatto bene.

    “Sì, mi auguro un approccio diverso, ad Empoli non credo sia stato un approccio voluto da me o dai calciatori, a volte ci sono anche gli avversari, situazioni esterne che portano poi a trovare quelle difficoltà. Vogliamo migliorare, far meglio rispetto ad Empoli”.

     

    E’ una gara speciale per lei Napoli-Lecce, la giornata propone anche Inter-Juve. Che tappa è questa giornata?

    “Sapete benissimo che non vado mai a guardare le altre avversarie, penso alla nostra partita e deve essere così per me, per la squadra, per tutto l’ambiente. Deve esserci la partita che ci permette di aumentare punti che ci potranno tornare utili quando ci saranno delle difficoltà. Siamo concentrati solo sulla nostra partita per dare continuità ai risultati sapendo che arriveranno difficoltà e dovremo superarle”.

     

    La partita col Lecce è emotivamente particolare per lei, proprio nello stadio in cui segnò il suo primo gol.

    “Ci sono i sentimenti e poi c’è la professione. Bisogna divedere le cose, non accomunarle. Rappresenta le mie origini, i campi polverosi, la squadra di mio padre dove sono cresciuto, facendo tutta la trafila fino alla Serie A, per poi passare alla Juve a 21 anni. E’ sempre parte del mio cuore, nessuno me lo toglie. Poi c’è la partita, un avversario da battere”.

     

    Come sta Raspadori? In che dualismo lo inseriamo?

    “Sta lavorando bene, come tutti gli altri. Lo vedo sempre molto positivo, concentrato, lui per me è un attaccante, un secondo attaccante. Come stiamo giocando, un po’ quello che sta facendo McTominay, una punta ed una seconda punta, lo vedo in quella posizione”.

     

    Il rinnovo di Kvara che si trascina dall’estate, le sta dando fastidio? Ne sta parlando con lui?

    “E’ da un bel po’ che se ne parla, sicuramente c’è una discussione tra club e entourage del giocatore e calciatore stesso. Entrare nei dettagli precisi… c’è il club ed il direttore sportivo, parleranno loro eventualmente di cifre. Io non entro in cose particolari. Posso dire, quello che chiedo a Kvicha, che continui a fare ciò che sta facendo, concentrato sulla stagione, lui è serio, professionale, esemplare, questa stagione per noi è importantissima, poi mi auguro che le cose possano sistemare trovando un accordo, ma so anche che nel calcio tutto può succedere e ci deve essere un accordo che soddisfi tutti, in ogni caso chiedo di onorare la meglio al meglio, facendo il massimo fino alla fine della stagione. Io non vado oltre e non voglio che il calciatore vada oltre, come i media e tutti, al di là che si raggiunga o meno l’accordo, lui deve essere totalmente concentrato come sta facendo. Non vedo problemi, chi vivrà vedrà”.

     

    Come ha visto Lukaku? Ha già idea di come gestire queste pause che ha sempre avuto?

    “Ha lavorato come sempre, è sereno, non vedo problemi anche come gestione, non c’è nulla di programmato, in base a ciò che vedo in settimana o pure in partita io decido”.

     

    Ha la sensazione che qualcuno aspetti il ciclo di big-match per vedere il Napoli in difficoltà?

    “Noi lavoriamo ogni giorno per metterci nelle condizioni migliori per ogni partita, il campionato è partito con una sconfitta a Verona che non era preventivata ed è venuto giù di tutto, poi è successo l’opposto e siamo in testa alla classifica. Io dico sempre di trovare un equilibrio, è alla base di tutto, lo dico perché vedo certe cose ogni giorno. Rispetto tutte le opinioni, spesso soggettivo perché non valutano la realtà, ma andiamo avanti pensando a noi stessi, a crescere, a migliorare, per abbreviare quanto prima il percorso. Solo chi non ha mai vinto può dire delle fesserie… ne sento tante in giro. Chi ha vinto sa cosa bisogna fare per tornare a vincere, per costruire basi solide e durature. Ognuno può dire ciò che vuole, spesso sono giudizi soggettivi, noi dobbiamo essere equilibrati e credere nel lavoro, sapendo che avremo momenti anche con risultati negativi e non per questo bisognerà buttare tutto”.

     

    Ci racconta l’esperienza in metro per la foto ufficiale. C’è un legame stretto con la città.

    “E’ stato molto bello, dopo tanti anni di calcio è la prima volta che partecipo a questa situazione. Abbiamo fatto la foto alla metro di Chiaia, tra le 6 più belle in Europa, ma penso che questo legame con la città debba essere coltivato con amore e possiamo farlo solo dando tutto, la città dà tanto e noi dobbiamo avere voglia di ricambiare la passione che c’è sempre stata, non è che arriviamo noi ed è uscita fuori. Noi siamo di passaggio, sempre, come altri, ma la passione qui non sarà mai di passaggio, ma è fissa perché Napoli è amore e passione”.

     

    Neres più in ballottaggio con Kvara che Politano per caratteristiche, chi è quindi il sostituto di Politano?

    “Sì, l’altra volta risposti su Kvara-Neres, sempre tenendo conto che quando si affrontano squadre che ci occupano i 5 canali offensivi e lì c’è l’obbligo di abbassare o un esterno come Politano oppure altre squadre abbassano un centrocampista tra i centrali per far diventare la linea a 5. Mi fu fatta una domanda anche post-Empoli, è una questione tattica, noi abbassiamo Politano, ma potremmo abbassare Lobo o Gilmour per non avere l’inferiorità nei 5 canali. Se non ci attaccano in questa maniera c’è la possibilità di vedere Neres insieme a Kvicha. L’equilibrio è alla base di tutto, dietro Matteo ci sono diverse soluzioni, le proviamo ad ogni allenamento, c’è un alter ego… vediamo, vedrete in futuro e avrete la risposta”.

     

    Sulle difficoltà di Lukaku ad Empoli, causate anche dal rendimento della squadra?

    “Mi sembra molto limitativo parlare di Lukaku nel primo tempo, c’è da parlare dell’intera squadra e io sono stato chiaro ed ho definito negativa in tutti gli elementi. Non c’è da dire questo ha giocato male o bene, la prestazione del primo tempo è stata negativa, poi è cambiata nella ripresa cambiando atteggiamento e alcune situazioni di gioco. E’ limitativo soffermarci su un solo nome”.

     

    La voglia e la rabbia di Simeone rappresenta l’anima che deve avere questo Napoli?

    “L’input che Giovanni ha avuto quando è entrato, come Olivera o altri, pure Pasquale diverse volte, devono essere sempre degli schock in positivo, mi aspetto questo dai ragazzi e che faccia capire anche a chi gioca quanto è fortunato”.

     

  • Napoli, Conte: “Abbiamo il cartello lavori in corso”

    Napoli, Conte: “Abbiamo il cartello lavori in corso”

    In vista della partita di domenica contro l’Empoli, il tecnico del Napoli Antonio Conte interviene in conferenza stampa

    A che punto è il suo Napoli?

    “Siamo con il cartello lavori in corso, non può essere altrimenti dopo soli tre mesi altrimenti si andrebbe a sottovalutare un po’ tutti il percorso che c’è da fare in una fase di ricostruzione come la nostra. Però c’è sicuramente la soddisfazione del lavoro, stiamo lavorando tanto e bene, con un gruppo di ragazzi che ha voglia di lavorare e questo è ciò che conta di più. Ho un gruppo disponibile, c’è voglia di fare questo percorso e nei momenti di difficoltà dovremo essere forti tutti, quando le cose vanno bene è molto più semplice per tutti, ma so bene che durante questo percorso ci saranno momenti in cui conterà essere forti di testa, di cuore, di persona”.

    Come uscite da questa sosta? Ci aggiorna sugli indisponibili?

    “Ne usciamo… ho percepito troppa esaltazione, per fortuna torniamo a giocare. Sono stati 15 giorni in cui c’è stata un’esaltazione esagerata, sono passate solo 7 giornate. Ci fa piacere ricominciare da quella posizione, ma sappiamo benissimo che la classifica è corta, in 4 punti sono racchiuse tante zone e dovremo essere bravi a ripartire nella giusta maniera. La sosta ci ha portato dei problemi, Lobotka è tornato con un problema al flessore, non è un problema gravissimo però bisogna affrontarlo e recuperare, inevitabilmente dispiace perché si stava esprimendo a livelli molto alti, al tempo stesso sarà l’occasione per vedere Gilmour, l’ho detto più volte che era uno di quelli che stavo penalizzando di più vedendo gli allenamenti, siamo sereni ed ho sempre detto che per costruire squadre forti e durature per competere in questi 3 anni bisogna essere bravi a riempire le caselle con doppi titolari. Abbiamo appena iniziato. Dietro a Lobo c’è sicuramente uno forte, dispiace, speriamo recuperi quanto prima, ma grande fiducia in Billy che dà garanzie”.

  • Napoli, Conte: “Dobbiamo gestire la prima posizione”

    Napoli, Conte: “Dobbiamo gestire la prima posizione”

    A 48 ore dalla partita di campionato di venerdì contro il Como, il tecnico del Napoli Antonio Conte parla in conferenza stampa ed ecco le sue dichiarazioni.

    Come si gestisce questo primo posto un po’ inatteso?

    “Lavorando seriamente, sappiamo benissimo che siamo all’inizio e come dico sempre è un periodo di assestamento un po’ per tutte le squadre. Il fatto che in vetta si siano alternate sei squadre diverse dimostra questo. Per noi è importante che anche in un periodo di assestamento aver messo fieno in cascina, ti fa essere più tranquillo anche quando ci sarà qualche momento un po’ più duro. Noi continuiamo a credere percorso che stiamo facendo, crescendo nelle conoscenze, nella voglia, ed in tutti i concetti tattici, ampliando anche altri discorsi e devo dire che sono molto soddisfatto perché ho il piacere di lavorare con un gruppo che mi dà ampia disponibilità”.

     

    Il Como l’ha colpita? Fabregas aveva l’attitudine da giocatore per fare l’allenatore?

    “Con Cesc abbiamo vinto col Chelsea la Premier, abbiamo condiviso momenti importanti, ho sempre pensato potesse fare l’allenatore, giocava in mezzo al campo, era uno che ti chiedeva sempre il perché di alcune cose, sono contento per lui, sta facendo un percorso veloce, bello, ma si sta dimostrando molto preparato sotto tutti i punti di vista. Il Como è la squadra rivelazione, nelle ultime tre gare poteva fare 9 punti, col Bologna vinceva 2-0 contro una squadra di Champions, poi hanno battuto Atalanta lì e non è una passeggiata di salute e poi col Verona. Hanno salute, qualità perché alcuni giocatori avranno un grande futuro, Fadera, Nico Paz, lo stesso Perrone ed hanno anche esperienza con Cutrone che sta facendo un avvio incredibile, Sergi Roberto. Ci daranno grossi problemi, arrivano con autostima, entusiasmo, ma noi ci stiamo preparando”.

     

    50mila di media a partita al Maradona, ha allenato Juve, Chelsea, Tottenham quanto è importante avere stadi di proprietà pensati per il calcio?

    “In Italia siamo un po’ indietro, ho lavorato in Inghilterra e lo stadio di proprietà come il centro sportivo sono elementi fondamentali per la crescita di un club. Anche nelle serie minori hanno centri sportivi che quando li vedi non ci credi, oltre allo stadio, sono step che in Italia che piano piano, o meglio in maniera veloce (ride, ndr), bisognerà fare. Stadi come il Maradona, San Siro, Olimpico, fanno parte della storia, riconosciuti in tutto il mondo, troverei il modo affinché possano diventare più accoglienti, ma pensare di cambiare totalmente non mi trovate favorevole. San Siro… la prima cosa che mi dicevano da ragazzo è che se non giochi lì non puoi essere definito calciatore. Le strutture vanno migliorate, ma mi dispiacerebbe vederli come pezzi da Musei”.

     

    Quanto è vicino o lontano Lukaku alla condizione ottimale che lei attende?

    “Sta lavorando, inizia a fare gli stessi carichi dei compagni, poi ha bisogno di lavoro specifici perché la sua macchina è diversa da tanti altri, ma ora inizia a stare in buona condizione, è integrato alla perfezione e per me in campo è uno che al di là di tutto sposta sempre gli equilibri”.

     

    Cosa si aspetta col Como? Cosa c’è da migliorare?

    “Come tutti lavoriamo per continuare a migliorare, in tutto, tatticamente, nella gestione, nelle scelte perché a volte siamo un po’ frettolosi e non vediamo la scelta giusta ma fa parte del percorso. Quello che mi piace è vedere la disponibilità dei ragazzi nell’apprendere durante gli allenamenti o i video e la loro voglia di migliorarsi, ma sono passati solo tre mesi e ci sono margini di miglioramenti su tutto, ma vedo la crescita, non solo tatticamente, ma a che caratteriale, come determinazione, voglia”.

     

    Ha parlato di difficoltà nello scendere in campo dopo le altre. Ora è un vantaggio?

    “E’ un vantaggio se vinciamo (ride, ndr), saremo i primi a giocare e avremo la possibilità, vincendo, di restare in testa alla classifica, ora conta poco ma conta mettere tre punti in classifica. Tutte le gare sono difficili, soprattutto per noi che abbiamo intrapreso questo percorso, vincere sarebbe importante, ma affrontiamo una squadra tra le più difficili per tanti motivi, forma, autostima, ma ci stiamo preparando bene. La pressione è una cosa che comunque dobbiamo abituarci ad avere sempre, io la sento sempre, dobbiamo averla dentro di noi per i 3 punti, fa parte di un percorso sulla mentalità, quella sana pressione, anche la sana paura che ti fa alzare il livello e l’attenzione, non ti fa giocare presuntuoso, stiamo lavorando anche su questo e spero che questa pressione ce la porteremo fino alla fine e dovremo abituarci, deve essere una pressione positiva, tappandoci anche le orecchie su quello che si dice intorno. Qualche furbetto ce la vuole mettere da fuori, per coprire la propria squadra, ma fa parte del gioco. La storia insegna che gli Scudetti vengono vinti dalla storia, il valore patrimoniale della rosa ed il monte ingaggi, salvo rarissime eccezioni. Quando sento chi vuole mettere pressione su di noi… qualcuno ha voluto la bicicletta ed ora deve pedalare, a Napoli si dice Cca’ nisiciun’ è fesso”.

     

    Kvara arrabbiato per il cambio o per i falli?

    “Non ho visto, non so se era arrabbiato con se stesso o no, ha fatto quello che doveva, gol, una buona partita, ma aveva il giallo, era un po’ nervoso, ha protestato anche vivacemente ed è insolito per lui, ma a me questo nervosismo mi fa piacere, significa che è presente, sente la sfida, ma deve stare tranquillo con l’arbitro perché vogliamo finire in 11, ma lo vedo molto coinvolto anche emotivamente e voglio vedere i miei calciatori coinvolti così, anche arrabbiati con l’arbitro, significa che ci tengono”.

     

  • Coppa Italia, manita del Napoli al Palermo

    Coppa Italia, manita del Napoli al Palermo

    La partita di Coppa Italia tra Napoli e Palermo si è conclusa con il risultato di 5-0, in favore della squadra partenopea guidata da Antonio Conte.

    Doppietta di Ngonge al 7′ e al 12′, Juan Jesus fa tris al 43′. Poker di David Neres al 70′ McTominay al 78′.

    Manita del Napoli che vale gli ottavi di finale dove ci sarà la sfida contro la Lazio.

     

  • Coppa Italia, le formazioni ufficiali di Napoli-Palermo

    Coppa Italia, le formazioni ufficiali di Napoli-Palermo

    Ecco di seguito le formazioni ufficiali di Napoli-Palermo in campo alle ore 21 per la Coppa Italia.

    NAPOLI: 25 Caprile, 5 Juan Jesus, 6 Gilmour, 7 Neres, 16 Marin, 18 Simeone, 26 Ngonge, 30 Mazzocchi, 37 Spinazzola, 68 Lobotka (Cap.), 81 Raspadori.

     

    A disposizione: 12 Turi, 14 Contini, 4 Buongiorno, 8 McTominay, 11 Lukaku, 13 Rrahmani, 17 Olivera, 21 Politano, 22 Di Lorenzo, 23 Zerbin, 77 Kvaratskhelia, 99 Anguissa. Allenatore: Conte.

     

    PALERMO: 46 Sirigu, 3 Lund, 4 Baniya, 9 Brunori (Cap.), 10 Ranocchia, 14 Vasic, 21 Le Douaron, 25 Buttaro, 29 Peda, 30 Saric, 32 Ceccaroni.

    A disposizione: 1 Desplanches, 12 Nespola, 5 Lucioni, 6 Gomes, 7 Di Mariano, 8 Segre, 11 Insigne, 19 Appuah, 20 Henry, 23 Diakité, 27 Pierozzi, 43 Nikolaou. Allenatore: Dionisi.

    Arbitro: Collu (Cagliari).

    AA1: Mondin (Treviso).

    AA2: Mastrodonato (Molfetta).

    IV UFFICIALE: Guida (Torre Annunziata).

    VAR: Pezzuto (Lecce).

    AVAR: Di Vuolo (Castellammare di Stabia).

     

  • Termina a reti bianche tra Napoli e Juventus

    Termina a reti bianche tra Napoli e Juventus

    Si è concluso senza reti il big match tra Napoli e Juventus. Una partita molto combattuta che alla fine porta un punto a testa ad entrambe le squadre. Bianconeri che trovano l’ennesimo pareggio e si portano a 9 punti in classifica mentre il Napoli sale a 10 punti.

  • Napoli, Conte: “Napoli-Juve è sempre una bella sfida”

    Napoli, Conte: “Napoli-Juve è sempre una bella sfida”

    Per la partita di sabato contro la Juventus, il tecnico del Napoli Antonio Conte parla in conferenza stampa. Per una sfida carica di significati.

    “Prima di iniziare vorrei rivolgere un piccolo pensiero per la scomparsa di Totò Schillaci, a soli 59 anni viene a mancare un calciatore ed una persona soprattutto per noi del Sud che è un po’ l’emblema, una persona che ce l’aveva fatta ad arrivare in alto, rappresentava per noi tutti un grande esempio. Sono davvero rattristato e dispiaciuto, ho avuto la fortuna di giocare con lui alla Juve quando avevo 21 anni, lui era già affermato. Un pensiero alla famiglia per la perdita di un’ottima persona”.

    Questa partita arriva troppo presto per testare il livello della sua squadra?

    “Come ho detto prima del Cagliari, un po’ per tutte le squadre, col mercato che è finito così tardi, c’è una fase di assestamento. Alcuni nuovi sono arrivati da pochi giorni e devi fronteggiare poi tre partite con chi è partito. Stiamo tutti lavorando sodo per trovare la giusta quadra, chi ha tempo non aspetti tempo, ogni partita vale tre punti. Stiamo cercando tutti la quadra ma c’è anche la necessità di vedere buone prove e fare punti perché questi valgono a fine anno. Mi aspetto di dare continuità, di crescere, sotto tanti punti di vista, non fermarci a pensare cosa è stata l’ultima partita e non illuderci perché ogni santa partita per noi è un test”.

    Gara particolare per tutti, anche per lei, per la città, per la squadra. E’ esagerato definirlo già un esame?

    “Ogni gara è un esame, lo è stato a Cagliari per alcuni aspetti, temperamentali, su un campo difficile a livello ambientale. A volte può essere un esame a livello tattico, ambientale, temperamentale. Dobbiamo affrontarlo con la massima serietà al di là di chi c’è di fronte”.

    Napoli in ricostruzione, Juve reduce dal terzo posto ed ha speso 200mln.

    “Ci auguriamo possa essere una sfida che conti qualcosa, sia per loro che per noi, oggi è presto per dirlo. Partiamo su due livelli diversi, rispetto all’anno scorso ci sono 18 punti da recuperare, ma sicuramente entrambe avranno voglia di rivalsa. Non penso che una squadra come la Juve possa accontentarsi di arrivare terza ed a distanza siderale dall’Inter, noi non possiamo pensare di finire 20 punti dietro loro, il Milan e 40 dall’Inter. Partiamo da differenti livelli di partenza, ma ci auguriamo al ritorno in casa nostra che si possa parlare con maggiori certezze”.