Nessuna sorpresa in negativo nell’ultima giornata utile per presentare domanda di iscrizione al campionato di Serie C 2022/2023. Tutti i club che ancora non avevano provveduto a depositare la documentazione, inclusa la fideiussione di 350.000 euro necessaria, hanno ottemperato agli obblighi burocratici. I club “a rischio” era in particolare Messina, Teramo e Triestina. Pietro Sciotto, presidente della società siciliana, che da tempo ha espresso la volontà di fare un passo indietro, ha comunque provveduto all’iscrizione. In casa Teramo decisivo l’intervento dell’ex presidente e ora socio di minoranza Iachini, che ha provveduto alla fideiussione. Sono invece state ore frenetiche in casa Triestina, con il passaggio dell’80% del club biancorosso alla Atlas Consulting, società degli imprenditori Simone Giacomini e Antonino Maira, con relativa iscrizione. Adesso la palla passerà alla Covisoc, che verificherà la bontà delle documentazioni presentate. Tutto verrà poi ratificato nel prossimo Consiglio Federale, in programma l’8 luglio.
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Il Consiglio Federale conferma le esclusioni di Chievo e degli altri club di serie C
Il Consiglio Federale ha deciso di confermare tutte le decisioni della COVISOC bocciando quindi le domande di iscrizione di sei club: si tratta del ChievoVerona in Serie B e di Carpi, Casertana, Novara, Paganese e Sambenedettese in Serie C. Questi club adesso potranno avanzare ricorso al Collegio di Garanzia del CONI per cercare di ribaltare la decisione e ottenere quindi l’iscrizione al prossimo campionato evitando così di dover ripartire dalle serie minori. Ora si attende il comunicato della FIGC.
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Clamoroso in Serie B, la Covisoc ha escluso dal campionato il Chievo Verona
Secondo la Covisoc il Chievo Verona non avrebbe operato in linea con le normative vigenti e federali e per questo avrebbe escluso dal campionato di Serie B la squadra veneta. Il club gialloblu si è già mossa facendo ricorso. Ma, la Covisoc non soddisfatta della domanda d’iscrizione presentata l’ha respinto, comunque c’è tempo fino al 13 di luglio per presentare un nuovo ricorso. La questione in caso riguarderebbe una serie di rateizzazioni fiscali sulle quali sarebbero state espresse riserve da parte dell’organismo di vigilanza.