Tag: CROAZIA

  • Ufficiale la risoluzione del contratto tra Rebic ed il Besiktas

    Ufficiale la risoluzione del contratto tra Rebic ed il Besiktas

    Arrivato la scorsa estate al Besiktas, Ante Rebic non è riuscito ad imporsi come si sperava.Il suo contratto con il club turco scadeva a giugno 2025 ma entrambi le parti hanno deciso di anticipare l’addio con la risoluzione del contratto. Il croato adesso è libero di cercare una nuova squadra dove potersi rilanciare.

  • Colpo Hajduk Spalato, arriva Rakitic

    Colpo Hajduk Spalato, arriva Rakitic

    Bel colpaccio di mercato, della squadra croata dell’Hajduk Spalato guidata dal tecnico italiano Gennaro Gattuso. Infatti, l’ Hajduk ha concluso per l’acquisto di Ivan Rakitic.

    Secondo quanto riferito, dall’esperto Fabrizio Romano, per Rakitic classe 1988 è pronto un contratto biennale fino al giugno del 2026. Per Rakitic la storia araba all’Al Shabab è durata ben poco. Dove ha totalizzato, appena otto presenze e una rete.

     

     

     

  • Ivan Rakitic verso l’Hajduk Spalato allenata da Gennaro Gattuso

    Ivan Rakitic verso l’Hajduk Spalato allenata da Gennaro Gattuso

    Gennaro Gattuso arrivato da pochi giorni all’Hajduk Spalato sta iniziando a lavorare con la dirigenza per rafforzare la rosa attuale. Oltre alla trattativa per Edin Dzeko la società croata sta lavorando per portare al tecnico italiano Ivan Rakitic. Il giocatore arrivato da pochi mesi in Arabia Saudita tornerebbe volentieri in patria e c’è molta fiducia che la trattativa si chiuderà in maniera positiva.

  • Europei, le formazioni ufficiali di Croazia – Italia

    Le formazioni ufficiali di Croazia-Italia

    CROAZIA (4-3-2-1): Livakovic; Stanisic, Sutalo, Erlic, Gvardiol; Kovacic, Modric, Brozovic; Pasalic, Sucic; Kramaric. CT: Dalic.

    ITALIA (352): Donnarumma; Darmian, Bastoni, Calafiori; Di Lorenzo, Barella, Jorginho, Pellegrini, Dimarco; Raspadori, Retegui. CT: Spalletti.

  • Europei, le probabili formazioni di Croazia – Italia

    Ecco di seguito per gli Europei tedeschi le probabili formazioni di Croazia – Italia.

    Croazia (4-2-3-1) – Livakovic; Stanisic, Sutalo, Erlic, Gvardiol; Modric, Kovacic; Mario Pasalic, Sucic, Kramaric; Budimir. A disposizione: Labrovic, Ivusic, Pongracic, Sosa, Vida, Juranovic, Majer, Brozovic, Baturina, Petkovic, Perisic, Ivanusec, Pjaca, Marco Pasalic. Commissario tecnico: Zlatko Dalic.

    Italia (4-2-3-1) – Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Darmian; Cristante, Jorginho; Cambiaso, Barella, Chiesa; Retegui. A disposizione: Vicario, Meret, Gatti, Dimarco, Buongiorno, Mancini, Bellanova, Fagioli, Frattesi, Pellegrini, Scamacca, El Shaarawy, Zaccagni, Folorunsho, Raspadori. Commissario tecnico: Luciano Spalletti.

  • Italia, Spalletti: “Non facciamo calcoli e nessun timore”

    Siamo alla vigilia di Croazia-Italia, ecco le parole in sala stampa del ct Luciano Spalletti.
    Questa squadra ha la mentalità per destini forti?
    “Ci sono partite che la tua storia la fanno diventare piccola o grande, è da questa sfida qui che poi si hanno dei risultati importanti su quelle che sono le proprie storie. Noi abbiamo fatto delle scelte perché siamo convinti di avere a che fare con giocatori forti, quando sono andato nei ritiri a parlare a tutti loro ho visto la loro voglia di partecipare, di esserci. E questa loro disponibilità, questa loro voglia, va a tradursi nell’essere disponibili a giocare queste sfide. Quando siamo a far parte della Nazionale ti capitano situazioni di questo genere qui. Per quello che ho visto, i comportamenti mi piacciono. E’ chiaro che la gara contro la Spagna non mi è piaciuta, l’abbiamo analizzata e ne abbiamo parlato, abbiamo fatto un passo indietro rispetto alle ultime partite. Ma quando si ha a che fare contro avversari scelti da una nazionale il livello è sempre altissimo. Io mi aspetto di vedere che la partita contro la Spagna ci ha fornito degli insegnamenti, pur avendola fatta male e subito un dolore per come è andata a finire”.
    E’ soddisfatto della qualità del dialogo avuto in questi giorni dopo la sconfitta?
    “Sono molto soddisfatto di ciò che vedo, non abbiamo raccontato banalità quando negli scorsi giorni abbiamo parlato di un grande gruppo. Di questo gruppo ci si può fidare, si vede come partecipano emotivamente alla giornata. Si prendono carico anche di cose che non riguardano solo loro stessi, questa è una squadra apposto da un punto di vista della convinzione e del voler prendere in carico anche qualcosa del compagno. Anche se molti sono giovani e si trovano per la prima volta a giocare queste sfide estreme, hanno l’atteggiamento giusto per andarsela a giocare e per far vedere gli insegnamenti ricevuti”.
    Si dice che la Croazia sia squadra a fine ciclo, ma questa può essere una moneta a due facce. Avete pensato a come sfidarli anche con malizia?
    “Ora bisogna mettere davanti i fatti e lasciare da parte le parole”.
    Sarà questa la partita dove l’Italia dimostrerà più del suo potenziale? Vi siete risparmiati con la Spagna?
    “No, affatto. Abbiamo speso molte energie dovendo rincorrere la Spagna. In entrambe le partite abbiamo ricercato le stesse cose, in una ci è riuscita e in un’altra no. Domani vedremo se saremo bravi a mettere in pratica ciò che ci siamo detti di fare, anche se la Croazia ha più esperienza di noi e, per certi versi, ha anche più tecnica. Bisogna essere bravi a capire quando aumentare e quando diminuire la velocità, quando fare un semplice possesso palla per non far prendere la palla agli avversari”.
    Ci saranno dei cambi?
    “Dopo una partita così l’idea di poter cambiare qualcosa c’è, perché poi probabilmente ho sbagliato io a non cambiare prima vista la prestazione contro la Spagna. Però la squadra contro l’Albania mi era sembrata talmente bella che ho ritenuto un azzardo metterci mano. Ora che s’è notata un po’ di fatica, un po’ di ruggine, qualcosa sicuramente si cambierà”.
    Ritroverà Brozovic e Perisic, la loro esperienza inciderà?
    “Di loro può incidere tutto, hanno volume di corsa, qualità ed esperienza. Hanno tutte le cose che servono per far bella la squadra e anche qualche anno visto che hanno molta esperienza. Sono due giocatori forti, fortissimi, gli anni insieme all’Inter li ricordo bene e siamo rimasti in buoni rapporti, a volte ci messaggiamo ancora. Sono convinto che ci daranno del filo da torcere, ma questo è il calcio. Si vedrà se riusciremo a far valere la nostra freschezza, la nostra vivacità e intensità perché quella è la direzione in cui bisogna andare. Però sono grandi persone e due ottimi calciatori”.
    Secondo lei all’Italia manca un po’ di qualità in termini di materia prima?
    “Ma io non richiedo nulla, a me questo gruppo è piaciuto quando me lo sono immaginato, ho creduto di poter fare delle ottime cose e, mentre si faceva un po’ di analisi con la squadra sul nostro percorso, abbiamo capito che ci sarebbe bisogno di qualche step in più per fare ciò che ci siamo detti. Ma non abbiamo questo tempo e quindi bisogna prendere la scorciatoia, essere pronti, perché sono queste le partite che fanno diventare la tua storia piccola o grande”.
    Tanti tifosi nel mondo adorano la filosofia calcistica dell’Italia, la sua solidità difensiva. Come può ispirare le nuove generazioni per sfruttare questo spirito?
    “Secondo me questo calcio qui non è più fare soltanto una cosa, bisogna saperne fare più di una. Vista la qualità della Croazia a volte saremo costretti a difendere in undici calciatori, compatti, e poi ribaltare l’azione senza permettere agli avversari di ricomporre una fase difensiva. E’ chiaro che nel calcio di oggi non si può fare in tutta la partita, non si può più solo vivere di difesa bassa e di ripartenze. Le nazionali hanno tutte la possibilità di comporre una squadra forte, ormai i calciatori di qualsiasi nazionale giocano in qualsiasi campionato top del mondo. Anzi, noi abbiamo bisogno di calciatori che vadano all’estero per acquisire esperienza nei top club mondiali”.
    Cambierai solo giocatori e anche come modulo?
    “Cambieremo anche qualche attitudine di squadra, avremo bisogno di qualche certezza di continuità di gioco, di resilienza dentro la partita. Non si può mettere in conto di subire certe situazioni e si cercherà di mettere più sostanza per non metterci in mano alla loro qualità. Poi è chiaro che la partita vogliamo comunque farla a metà campo, non nella nostra area di rigore. Loro hanno anche il tiro da fuori, sanno benissimo scegliere le posizioni di assumere e si vuole tenere la palla. Ma bisognerà essere attenti e quadrati come squadra”.
    E’ possibile immaginare un centravanti meno isolato e due esterni più offensivi?
    “E’ possibile tutto perché ce li siamo portati questi calciatori. Però le punte esterne che saltano l’uomo brave a fare l’uno contro uno hanno bisogno della sostanza della squadra per essere in condizione di giocare la partita che loro vogliono. Bisogna fare una partita nella loro metà campo, serve un ordine in campo che ti consente di fare molti uno contro uno. Perché se poi chi fa l’uno contro uno devi portarlo basso a rincorrere è più in difficoltà ed è più in difficoltà la squadra. C’è sempre un ragionamento completo per quanto riguarda la squadra, però poi è possibile tutto”.
    Dimarco è da considerare fuori? Come è andato il recupero psicologico?
    “Dimarco è recuperato, per cui è a disposizione. Però faremo un ulteriore passaggio domattina che confermi ciò, ma tutto lascia presagire che lui sia disponibile per domani. Il recupero psicologico è presto fatto, se non si fa risultato si va a casa. Loro lo sanno bene e si ha a che fare con dei professionisti a tutto tondo, con loro bisogna essere realisti e sintetici. C’è da fare questi step in avanti per andarsi a guadagnare ruoli e meriti perché va tutto veloce: o sei lì pronto a montarci sopra o resti a piedi”.
    Come ha reagito Di Lorenzo alle critiche? Lo confermerà? E Jorginho?
    “Di Lorenzo è davvero mio figlio per quanto ci sono stato insieme. Faccio sempre fatica a fare a meno di uno come lui. Poi è chiaro che devo analizzare delle cose, ma io sono convinto di quello che è il valore dell’uomo e del calciatore. Non ho bisogno di parlarci tanto, c’è una intesa talmente diretta che si capisce tutto, si vede la sua intenzione quando torna in campo il giorno dopo. Jorginho lo conosco meno: lui ha disputato una partita sottolivello, ma dipende sempre da ciò che ha fatto la squadra. Ora ho la camera che mi punta ed è emerso che io gli ho detto quella cosa lì. Ma se la squadra non riesce a gestire la palla non è colpa sua, è colpa mia. E’ una mia previsione che non s’è avverata perché lui era messo in mezzo. Ha una qualità incredibile che non ha nessun altro calciatore, è quello che dice a tutti come si devono comportare e noi di questi non ne abbiamo molti altri. Ma ne abbiamo altri, che hanno una potenzialità e una energia superiore rispetto a quella che è la sua natura, ma quando prende in mano la squadra è quel giocatore lì, puntiamo ancora molto su di lui”.
    Come hai visto Cambiaso contro la Spagna?
    “L’ho visto bene, anche se 2-3 volte s’è fatto trascinare in un contesto di posizioni che non gli erano state richieste. Questi calciatori non me li hanno ordinati, me li sono scelti da solo: mi sembra un ragazzo intelligente, ma devo conoscerlo di più. Sa fare più ruoli e in questo calcio-famiglia ci sta bene dentro, poi ci sarà sempre da vedere se saremo in grado di fare ciò che vogliamo”.

  • Italia, Darmian: “Testa alla Croazia”

    Da ‘Casa Azzurri’ parla Matteo Darmian in conferenza stampa.

    L’altra sera il CT a caldo ha detto che contro la Spagna avete accusato anche un problema di condizione. E’ vero? Cosa vi ha detto ieri?
    “In questi giorni stiamo analizzando quanto fatto nella partita scorsa per non ripetere gli errori commessi e per preparare la gara contro la Croazia nel migliore dei modi. Per quanto riguarda la condizione fisica posso dire che stiamo bene e ci prepareremo a questa gara con la giusta voglia e determinazione”.

    La Croazia è diversa dalla Spagna, non hanno la stessa intensità. Questo può essere un vantaggio per aggredirli?
    “Noi cercheremo di fare la nostra partita, di mettere in campo le nostre qualità. L’avversario di lunedì è molto forte e ha esperienza, hanno giocatori di qualità e sono molto forti. Bisognerà stare attenti, però allo stesso tempo servirà fare la nostra partita con le nostre armi, sono sicuro che potremo metterli in difficoltà”.

    Che aria c’era nello spogliatoio dopo la gara contro la Spagna?
    “E’ normale che dopo una sconfitta ci sia sempre un po’ di delusione, di rammarico. Volevamo fare meglio, ma avevamo contro una squadra molto forte che ci ha messo in difficoltà. Dalle sconfitte si può imparare molto, dovremo essere bravi a non ripetere gli stessi errori e andare in campo con la giusta voglia e determinazione”.

    Può essere penalizzante per te avere un blocco Inter, ma con giocatori che non giocano nello stesso ruolo?
    “Non credo sia un problema, tutti i miei compagni credo abbiano qualità importanti. Non conta tanto il modulo, conta ciò che chiede il mister e cerchiamo di trasferirlo in campo mettendo dentro tutto ciò che ci viene chiesto da parte sua”.

    Dal punto di vista emotivo cosa vi ha tolto questa sfida contro la Spagna?
    “Credo ci voglia sempre un po’ di equilibrio, dopo una vittoria non bisogna comunque esaltarsi troppo così come dopo una sconfitta non è tutto da buttare. Dobbiamo essere più equilibrati, dobbiamo imparare dagli errori e trasferire in campo la delusione per giocare al meglio contro la Croazia”.

    Cosa vi ha detto Spalletti nel suo discorso? Che Nazionale vi sentite?
    “Il mister ci ha trasmesso e detto ciò che pensava, è stata una sconfitta arrivata dopo una gara non giocata come volevamo ma dobbiamo anche essere consapevoli della nostra forza e dimostrarla già dalla partita contro la Croazia. Altre nazionali possono avere qualità individuali maggiori delle nostre, ma noi a livello di gruppo abbiamo valori importanti e lo vogliamo dimostrare”.

    Ha l’impressione che l’infortunio di Acerbi possa averla penalizzata visto che in difesa è venuto meno il blocco Inter?
    “No, perché le scelte spettano al mister e noi siamo a disposizione, cerchiamo sempre di fare del nostro meglio. E’ normale che un giocatore come Francesco, per le qualità che ha, possa far comodo. Ma ci sono altrettanti ragazzi bravi pronti a sostituirlo e a dimostrare di poterci stare in questa Nazionale“.

    Il fatto di poter anche pareggiare quanto può essere pericoloso? Quanto parlate di possibili incroci agli ottavi in ritiro?
    “Questi discorsi non si stanno ancora facendo in questo gruppo, è presto. E’ sbagliato pensare di avere due risultati su tre a disposizione, scenderemo in campo solo per la vittoria”.

    Pensa di poter giocare contro la Croazia?
    “Sono scelte che spettano al mister, le scelte che farà saranno per il bene della squadra e della nostra Nazionale. Io come ho sempre fatto sono a disposizione e se verrò chiamato in causa cercherò di dare il mio contributo per avanzare in questo Europeo”.

    La Croazia in questi cinque giorni si sta caricando per non uscire dall’Europeo. A voi contro la Spagna è mancata un po’ di questa ferocia?
    “La loro voglia, la loro rabbia deve essere anche la nostra. Dovremo avere il giusto atteggiamento, la giusta voglia e determinazione per metterli in difficoltà. Abbiamo le carte in regola per farlo e vogliamo andare avanti a tutti i costi”

    TMW – Nel 2016 avevate stravinto contro la Spagna che due giorni fa vi ha battuto meritatamente. Quella squadra non era tecnicamente valida come questa e allora cosa vi manca rispetto a quella squadra?
    “Andare a dire quale differenza ci sia tra una Nazionale all’altra non è il momento, ciò che dobbiamo fare è concentrarci su di noi e su ciò che ci aspetta tra due giorni contro la Croazia sapendo che sarà una gara importante per noi. In questi giorni stiamo solo cercando di preparare la partita nel migliore dei modi”.

  • Spagna – Italia, gli azzurri escono ridimensionati

    Spagna – Italia, gli azzurri escono ridimensionati

    L’Italia dopo l’ottima vittoria, nella gara di esordio degli Europei contro l’Albania per 2-1, ci aveva fatto ben sperare. Gli azzurri nonostante il clamoroso svantaggio iniziale, erano riusciti a reagire alla grande, vincendo in rimonta. Un successo che ci aveva fatto sorridere e che aveva convinto un po’ tutti quanti, anche i più scettici.

    La partita però, di giovedì sera persa dagli azzurri di misura, per 1-0 contro la Spagna ci ha ridimensionato subito. Una sconfitta netta, non sul fronte del risultato, ma in termini di gioco e di prestazione. Senza le stratosferiche parate del portiere Donnarumma, il passivo sarebbe stato decisamente più pesante. Certo nulla è compromesso, con la Croazia ci basta un pari per avanzare agli ottavi di finale.

    La cosa che è emersa dalla sfida con gli spagnoli è che la nostra nazionale paga un gap, non tanto in qualità. Il livello tecnico del calcio si è abbasato parecchio, in generale negli ultimi anni. Le nostre difficoltà sono più che altro in forza e potenza. Al di là del possesso palla e dei palleggiatori. L’affanno è sempre sulla corsa, sulla fisicità, sulla preparazione atletica e sul piano dell’ intensità. La fatica che facciamo sulla muscolarita’ e nei contrasti è abbastanza evidente. Sul piano del correre e dell’ intensità, andiamo troppo in crisi. Un fattore non da poco e che deve farci riflettere parecchio, su quello che non  funziona ancora, non solo alla nazionale, ma al calcio italiano.

    Niente è ancora perduto, perché l’Italia come lo strepitoso successo di tre anni fa, ci ha abituato a delle grandi sorprese ed a splendide vittorie. Ma serve un cambio di rotta, più corsa e più intensità per fronteggiare al meglio gli avversari.

     

  • Italia, Donnarumma: “Siamo ancora in corsa”

    Il portiere Donnarumma, capitano dell’Italia, ha parlato dopo la sfida contro la Spagna:

    “Abbiamo sbagliato troppi passaggi facili e messa poca qualità e se sbagli così tanto loro ti puniscono. Siamo arrabbiati, ma usiamo questa cattiveria per l’ultima partita”.

    Come si riparte?
    “ll destino è ancora nelle nostre mani, non dobbiamo fasciarci la testa. Avremo da fare contro la Croazia, ma sono convinto che possiamo farcela”.

    Cosa si può salvare?
    “Salvo l’atteggiamento della squadra. Abbiamo corso tanto, forse male, ma ripartiamo da questo atteggiamento sapendo che dobbiamo fare molto meglio”.

  • Europei, Italia battuta di misura dalla Spagna

    Il risultato della partita SpagnaItalia, partita valida per I campionati europei, è stato di 1-0 in favore degli spagnoli.

    Decide una sfortunata autorete di Calafiori, ad inizio ripresa al 55′.

    Un brusco e netto passo indietro, per gli azzurri rispetto alla vittoria con gli albanesi. Nel primo tempo, solo i miracoli del portiere Donnarumma tengono in partita gli Italiani. Nella ripresa, l’autogol di Calafiori al 55′, gli azzurri cercano poi disperatamente il pareggio che non arriva.

    All’ Italia comunque, nell’ ultima sfida con la Croazia basterà un pareggio per poterci qualificare, agli ottavi di finale.

    Classifica aggiornata del gruppo: Spagna 6, Italia 3, Croazia 1, Albania 1