Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina ha appena inviato all’amministratore delegato della Lega di Serie A, Luigi De Siervo una lettera un cui gli chiede di convocare immediatamente una assemblea elettiva, per nominare un nuovo presidente al posto di Paolo Dal Pino che si è dimesso oggi. Nella lettera Gravina scrive “preso atto delle dimissioni dalla carica di Presidente della Lega di Serie A rassegnate in data odierna da Paolo Dal Pino, ti chiedo di convocare senza indugio l’Assemblea della Lega al fine di procedere alla elezione del presidente della Lega stessa. Tanto – conclude – anche al fine di ripristinare il pieno e corretto funzionamento degli organi di Lega”.
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Lega Calcio: oggi ci saranno le dimissioni del presidente Dal Pino
Nella giornata di oggi ci saranno novità nella Lega Calcio. Il presidente Dal Pino infatti presenterà le dimissioni dalla carica che copre da due anni. Alla base di tutto c’è la volontà di cambiare vita, infatti la volontà di Dal Pino è quella di restare a vivere cn la famiglia negli USA. Nelle prossime ore si attendono aggiornamenti.
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Lega Serie A: Dal Pino verso le dimissioni
Potrebbero essere ore importanti nella Lega di Serie A. Infatti secondo indiscrezioni il presidente Dal Pino potrebbe dare le dimissioni. Il motivo dell’addio sarebbe il mancato arrivo dei fondi di investimento dei diritti tv e l’assegnazione di questi nel triennio 2021/24. Nella giornata di oggi si attendono novità importanti.
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Dal Pino: “I cittadini vaccinati allo stadio, abbiamo presentato un piano”
Il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla possibilità di far tornare i tifosi allo stadio, queste le sue parole a un’intervista su Radio 1: “Penso che si debba fare andare allo stadio i cittadini vaccinati. Per quanto riguarda il discorso sulla vaccinazione degli atleti non voglio entrare nel merito, spetterà al Governo decidere. Per gli stadi abbiamo presentato un piano al Governo di 300 pagine per far tornare i tifosi in piena sicurezza, con una capienza degli impianti ridotta al 20-30% degli stessi, ma non abbiamo ancora avuto risposta, neanche una chiamata.