Antonio Conte nei prossimi giorni perderà il georgiano Kvara direzione Parigi. Il tecnico per la sua sostituzione ha chiesto alla dirigenza del Napoli Alejandro Garnacho. Il talento spagnolo classe 2004 in forza al Manchester United ha un costo intorno ai 50 milioni di euro. Il ds Manna è già al lavoro per avviare la trattativa e cercare di riuscire a trovare un accordo con gli inglesi. Si attendono sviluppi.
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Danilo Juventus addio confermato. Lo aspetta il Napoli
Il difensore brasiliano classe 91 Danilo sta per dire addio alla Juventus dopo che lo ha messo sul mercato. Il suo futuro continuerà ad essere in Italia dove il Napoli di Antonio Conte lo attende. Il giocatore firmerà un contratto fino al 30 giugno 2026 nei prossimi giorni.
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Giovanni Simeone verso il ritorno al Genoa
Giovanni Simeone in uscita dal Napoli nelle prossime ore potrebbe cambiare maglia. Il centravanti argentino può tornare al Genoa per sostituire il partente Mateo Retegui. Per Simeone sarebbe l’occasione di rilanciarsi giocando con continuità e da protagonista nella squadra di Gilardino. Si attendono aggiornamenti.
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Il Napoli ufficializza il rinnovo di Folorunsho fino al 2029
Attraverso un comunicato ufficiale, il Napoli pochi minuti fa ha annunciato di aver prolungato il contratto di Michael Folorunsho. Il centrocampista che viene da un ottima stagione in prestito al Verona si è legato al club fino al 30 giugno 2029.
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Ufficiale; Giovanni Manna è il nuovo responsabile dell’area sportiva del Napoli
Attraverso un comunicato ufficiale, il Napoli pochi minuti fa ha annunciato il nuovo responsabile dell’area sportiva, si tratta di Giovanni Manna che ricomincia una nuova avventura dopo quella appena conclusa con la Juventus.
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Antonio Conte ed il Napoli vicini alla fumata bianca
Dopo giorni di trattative sembra essere davvero giunto un accordo definitivo tra Antonio Conte ed il Napoli. Il tecnico che aveva già dato il suo ok al progetto napoletano dovrebbe firmare un contratto fino al 2027 con un ingaggio di 6,5 milioni di euro a stagione più bonus. Da sistemare gli ultimi dettagli e poi ci saranno le attese firme.
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Napoli, le parole del presidente De Laurentis
Ecco di seguito le parole del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Ricordiamo che il club partenopeo sarà a Dimaro dall’11 al 21 luglio. Le date sono già state ufficializzate. Per quel che riguarda il secondo ritiro in Abruzzo, la squadra sarà a Castel di Sangro dal 25 luglio, poi il ritiro potrebbe finire l’8 o il 10 agosto
“Ringrazio tutti voi, i presidente dell’Abruzzo e del Trentino, devo dire che voi vi aspettate informazioni ma è tutto in fieri il nostro lavoro e parleremo quindi dei ritiri e poi entro fine maggio ci sarà una conferenza stampa che seminerà tutto il futuro che stiamo organizzando. Siete ghiotti di notizie che però non esistono e quindi non posso darvi, altrimenti entriamo nel cazzeggio. Mi conoscete, mi va di essere preciso. La notizia che è circolata da tempo è che ci sarà sicuramente un nuovo direttore sportivo, quindi dovrebbe, speriamo, palesarsi al più presto in modo da poter agire sia in entrata che in uscita. L’unica che posso dirvi”.
ADL sui ritiri: “Mia figlia Valentina farà un sopralluogo per definire tutte le ultime cose organizzative dopo le oltre 100mila presenze dell’anno scorso. Come ci fu anche in Abruzzo. Come normale che sia dopo lo Scudetto, ma anche gli altri anni c’erano comunque 80mila, non è che siamo passati da pochi a 100mila. Poi Bianchini oggi vi dirà anche alcuni nomi di squadre che andremo ad affrontare, alcune anche importanti. Mi dispiace per gli amici del trentino perché lì non possiamo fare amichevoli importanti per evitare anche incidenti e senza la rosa completa e quindi come sempre faremo la prima con una squadra locale e poi con una di C mentre a Castel di Sangro ci saranno amichevoli internazionali anche con tutto l’organico ed i nuovi acquisti. Poi la novità a Castel di Sangro è una piscina fantastica e mi piacerebbe inaugurarla con una pallanuoto con i giocatori”.
Prende la parola il presidente della Regione Marsilio: “La novità che possiamo ribadire è che il Napoli ha opzionato gli altri 6 anni di ritiro in Abruzzo a Castel di Sangro e per noi è motivo di soddisfazione, ci sono le condizioni migliori per una squadra competitiva, è un biglietto da visita importante per farci conoscere e per far capire che offriamo infrastrutture e tutto il necessario per squadre ai massimi livelli ed il sindaco Caruso ha anche potenziato l’offerta. Lo sport è un grande veicolo di benessere, turismo, investimenti importanti”.
Si passa al saluto del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e poi al sindaco di Dimaro Andrea Lazzaroni: “L’anno scorso abbiamo realizzato l’evento estivo più grande di tutto il Trentino. Salutiamo Menghini che compie 70 anni, l’inventore del ritiro del Napoli a Dimaro, è il giusto omaggio. Dimaro è pronta, non con questa location con i costumi, da noi c’è ancora la neve, ma si sta scaldando per accogliere il 13esimo ritiro del Napoli. Stiamo lavorando tanto per gestire un ritiro che sarà diverso, anche noi abbiamo investito tanto. Ci sarà una nuova palestra, anche per il Napoli, ed un laghetto per rinfrescarsi nel più grande parco della Val di Sole. Aspettiamo tutti con ansia”.
Parola al Sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso: “Questi momenti sono importanti, proprio in quest’occasione ADL fece la sua previsione (sullo Scudetto, ndr), nessuno ci credeva, le smorfie non mancarono. Il ritiro è sempre importante nella storia delle squadre. Al di là dei nostri bellissimi territori, siamo nelle condizioni di aggiungere ulteriori investimenti ed il ritiro ci permette di presentarli ad un pubblico più ampio. Quest’esperienza che proseguirà con i futuri ritiri convergerà nello sviluppare le zone che fanno tanti sacrifici”.
Spazio al direttore marketing SSC Napoli, Tommaso Bianchini: “Il Napoli unisce, Abruzzo e Trentino, regioni apparentemente lontani, migliaia di persone che affollano i ritiri. Migliaia di persone che arrivano da ogni parte d’Italia ed anche d’Europa per festeggiare o rilanciarsi, il ritiro è un sogno, un’aspettativa. Due amichevoli a Dimaro, una selezione locale ed una di B o C, un villaggio per i tifosi sia di giorno che di sera in cui ci sono i nostri eventi con artisti e poi anche la squadra e lo staff. Oltre al super-store che già c’era l’anno scorso. Dal 25 al 10 agosto a Castel di Sangro, confermando lo store nel palazzetto. Non dovremmo annunciare niente, ma il 28 luglio esordiremo con l’Adama Demirspor, una partita tradizionale ormai, il 31 con una squadra francese, il 3 agosto col Girona che torna quindi a Castel di Sangro dopo un campionato eccezionale. Per una quarta stiamo selezionando l’avversario ed i biglietti usciranno con largo anticipo e stiamo selezionando anche la distribuzione televisiva”.
ADL, in questa sede due anni fa anticipò la vittoria dello Scudetto. Ora farete di tutto per?
“Noi stiamo partendo con una ricostruzione totale, le ricostruzioni totali non possono non considerare la temporalità. Bisogna investire, investire bene, soprattutto non avere fretta, quando si inizia un nuovo ciclo, un nuovo percorso tutto per avvenire, la dea bendata può anche sbendarsi e aiutarti, ma se uno vuole basarsi sulla imprenditorialità come ho fatto per 50 anni, bisogna fare programmazioni serie, senza affidarsi alla Dea Bendata. Noi siamo gli unici responsabili delle nostre azioni. Io ero consapevole che quest’anno poteva andare come si prevedeva, lo dissi anche, quest’anno potremmo non competere per lo Scudetto, era nell’aria, in tutto quello che io con signorilità e per non scatenare le guerre, che sono sempre poco appaganti anche per chi le vinci, ed allora ho accettato di vivere questo grande trionfo dopo 33 anni, ma di vivere anche questa misera annata che serve anche per capire e fare il punto su quello che era già successo dal 20 marzo e che ha avuto la sua continuità e che aveva radici ben profonde da quello che altri hanno immaginato. E’ facile parlare, potrei dire forse ho sbagliato a mandare via Garcia, forse si o forse no, chi lo sa, solo chi non lavora non sbaglia, io ho sempre vissuto le mie responsabilità e me le sono assunte anche se non dipendevano totalmente da me. Si chiude un capitolo, se ne apre un altro che scriveremo, lo scriveremo con la stessa attenzione che ha permesso a questa società di essere l’unica di avere continuità per 14 anni in Europa, poi se una volta uno non dovesse andarci non sarà certo una tragedia e respireremo, comprimeremo lo stomaco e ci concentreremo con passione”.Per ADL sull’idea dello stadio a Bagnoli
“Sono stato un sostenitore di Bagnoli, ma mentre il primo cittadino pensa al 32, io devo pensare ad essere forte nell’immediato e ho fatto delle mie analisi ed ho detto ‘Aurè, chi to fa fa’, di andare in un territorio in cui ti dicono 14, 18 mesi per due parcelle, poi il resto degli 185 ettari dove preventivano 5 anni, ci andiamo a mettere in un contesto che diventa un bordello totale con ruspe e macchinari, per poi sgomberare 50mila persone in caso di bradisismo? Mi sono messo l’animo in pace, proprio oggi ho chiamato i miei architetti e gli ho detto ‘voglio metterci non più di 2 anni dal momento in cui metterò mani al Maradona’, mentre venivo qui. Ho semplificato mille problemi anche al burocratese caro ai nostri politici. Punterà sul Maradona? Sì, sempre che il sindaco Manfredi non abbia promesse da marinaio. La cosa straordinaria del sindaco è che non c’è mai, l’ho appoggiato per essere eletto, ma io glielo dissi, non sono mai andato d’accordo con i sindaci qui a Napoli. Un signore veniva definito il masaniello della situazione, ma non mi sono mai potuto sedere seriamente, lui mi dice lo stadio lo facciamo noi, viene eletto, passano 6 mesi e non lo vedo mai, qui, là, su, giù, ci sediamo ma lui è fantastico nella tattica sfuggente (ride, ndr), è un teorico della tattica. Si vive più a lungo senza decidere mai nulla, a differenza di De Luca che può essere osannato o criticato ma è un uomo del fare, se con lui decidi una cosa, se ti ha detto sì, stai sereno che quello accade, io con il Comune di Napoli ho sempre fatto una fatica gigantesca. Io sono il motore vincente di quello stadio, Napoli al centro di un’Europa anche promo-pubblicitario all’esterno, ma mi viene dato lo stadio qualche ora prima, consegnato subito dopo, paghiamo quanto il Psg per uno stadio in esclusiva e da cui ricava più di 100mln l’anno, a Parigi! Vogliamo essere seri? Io ci metto i soldi miei, non ho bisogno di finanziamenti, intrallazzi, ho bisogno solo dell’autorizzazione, chi mi blocca i lavori… allora mi alzo, me ne vado e non mi faccio più vedere perché sono stanco, non per l’età ma perché ne ho abbastanza di chi non sa dare seguito alle parole. Bisogna assumersi le responsabilità, io vi dissi dello Scudetto e l’abbiamo portato o no? Ora vi sto dicendo che ricostruiremo un Napoli fortissimo, ma ci vuole tempo per rinascere, non si può sulle ceneri di quanto accaduto continuare a vivacchiare, serve rinascere. E sullo stadio io ci sono, così come a settembre spero di mettere la prima pietra per il centro sportivo del Napoli, servirà più di 1 anno, ci saranno 10 campi di calcio, 10 mq uffici società, poi prima squadra, Primavera e faremo la nostra parte. Dove? Sono c… miei, devo trovare un posto dove le famiglie possano stare tranquilli e far arrivare i ragazzi in sicurezza in poco tempo. Castel Volturno? Macchè, ci siamo stati, basta, faremo una roba ad un quarto d’ora da Napoli”. -
Napoli, il presidente De Laurentis: “Berlusconi è stato un maestro per tutti”
Il presidente del Napoli De Laurentis ha voluto ricordare la scomparsa di Silvio Berlusconi.
“E’ stato un precursore degli anni ’80 che sono stati una sorta di secondo boom economico per l’Italia che veniva da un periodo nero dagli inizi degli anni ’70. E’ riuscito a far riscoprire agli italiani il senso della positività, finché a un certo punto è dovuto scendere in campo, come amava dire lui, per difendere quello che ha creato. Ho sempre visto Berlusconi come un imprenditore con la I maiuscola. Tutto ciò che ha fatto prima guidato dal sui intuito per me è prioritario rispetto a quello che è venuto dopo”.
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Napoli, De Laurentis: “Italiano no è della Fiorentina. Ho una lista di 40 nomi”
Il presidente del Napoli De Laurentiis ha parlato del futuro allenatore dei padroni e di Giuntoli:
“Italiano? Guarderò la Fiorentina stasera, ma non tanto perché io sia interessato a Italiano. A Italiano ho fatto i complimenti andando a salutarlo nello spogliatoio, evitando qualcun altro, quando ci ha battuto con lo Spezia qualche anno fa al Maradona. Italiano è un bravissimo allenatore, ma è impegnato con la Fiorentina ed ha un contratto. Non è corretto andare a rompere gli equilibri in un club di amici, che la pensano come me, che fanno le battaglie con me. Poi se Italiano dovesse decidere lui di rompere gli equilibri col suo club, allora io a quel punto potrei anche prenderlo in considerazione. Ma nella mia lista di 40 nomi io non l’ho messo perché sapendo che ha un contratto… Io tra l’altro pensavo che questo fosse il suo ultimo anno, invece ho scoperto che ha un altro anno di contratto. Ora dovrò scoprire chi può sedersi al tavolo. Anche perché non ho nessuna intenzione di pagare penali, visto che venire a Napoli non è un obbligo”.
Giuntoli?: “Lui è un direttore sportivo, ha un contratto con noi fino al 30 giugno 2024, quindi non vedo il motivo della domanda”.
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Napoli, De Laurentis è alla caccia del nuovo allenatore
C’è grande attesa per la scelta del nuovo allenatore del Napoli. La squadra campione d’Italia in carica dopo l’addio di Spalletti è alla ricerca del nuovo tecnico. Ecco le parole del presidente dei partenopei De Laurentis:
“Nuovo Allenatore? Sul tavolo ho almeno venti candidature. Mi chiamano da tutta quanta Europa. Anche ieri durante la festa scudetto riflettevo e prendevo appunti. Ho fatto l’allenatore di me stesso”.