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  • Roma, De Rossi: “Spiace per l’Europa League’

    Roma, De Rossi: “Spiace per l’Europa League’

    Alla vigilia di Roma-Juventus, Daniele De Rossi parla in conferenza stampa. Queste le parole del tecnico giallorosso:

    A che punto è la gestione del recupero?
    “Oggi faremo altre analisi della condizione fisica. C’è qualche problemino che ci portiamo dietro dal giovedì. Ma noi siamo una squadra abituata, sono anni che facciamo percorsi lunghi in Europa. Ora dobbiamo fare altre grandi partite. Oggi analizzeremo in modo più accurato, ma non ci sono infortuni veri e propri”.
    Su Allegri
    “Si affronta con rispetto, ha fatto la storia del calcio italiano e continua a guidare la squadra a livelli alti. Provo simpatia per lui perché giocava con mio padre. Risultatisti o giochisti è un concetto che non esiste. Non lo commento nemmeno. Mourinho, Ancelotti, Allegri allenano ad alto livello. La Juve è una squadra che non ha avuto un periodo buonissimo, ma siamo consapevoli che vogliono mettere il punto sul discorso Champions League. Abbiamo bisogno di un’altra prova eccezionale e dei tifosi che ci devono continuare a spingere come hanno sempre fatto”.
    Dybala come sta?
    “Incontro i ragazzi tra qualche ora, ma non so veramente come stanno. Domani mattina ci prenderemo un’altra mezzoretta per fare rifinitura e fare le ultime due o tre cose. Al di là che sia un ex, Paulo sta bene. E’ triste come tutti per la sconfitta, fisicamente sta avendo prestazioni importanti. E’ quello che mi sta stupendo di più dal punto di vista fisico”.

  • Roma, De Rossi: “Ndicka sta meglio”

    Roma, De Rossi: “Ndicka sta meglio”

    De Rossi, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Napoli.

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    Queste le sue parole: ““Le difficoltà maggiori sono nell’affrontare tantissime partite ravvicinate, avere poco tempo per prepararle e avere avversari forti come Napoli, Bologna, Udinese. Tutte le squadre che affronteremo sono di un livello altissimo, servirebbero forze fresche a volte, ma nella maggior dei casi anche gli altri hanno altri impegni. Sarà difficile ma non ci piangiamo addosso, il Napoli è l’unica squadra come livello che stanno vicino all’Inter, erano ingiocabili l’anno scorso, quest’anno sono in difficoltà ma è sempre una squadra tosta”.

    Che ambiente vi aspettate a Napoli?
“C’è sempre questa forte rivalità, il giorno del mio addio avevo fatto una battuta dicendo che mi sarebbero mancati i miei tifosi e quelli avversari tipo quelli del Napoli perché non passavo mai indifferente. Domani magari ci sarà un po’ di nervosismo verso la loro squadra, ma poi la sosteranno. Sarà un campo ostile, ma lo abbiamo fatto anche in Europa in tante ci credercostanze”.

    Quanto può aiutare la vittoria conquistata all’ultimo minuto sull’Udinese?
“Sì, non deve aiutare troppo perché non abbiamo fatto tanto, abbiamo rimesso un pochino le cose a posto dopo il ko con il Bologna. Il calendario nostro è complicato ed è complicato raggiungere il nostro obiettivo, dobbiamo fare un altro passo in questa direzion”

    Su Ndicka: Evan sta bene, si è allenato e ha fatto capire soprattutto con le parole che si sentiva benissimo, non ha paura dei contrasti, degli scontri, è tornato giocatore al 100%. Lui e Mancio avranno un bel duello davanti perché Osimhen è uno dei centravanti più forti al mondo. Sull’assenza di Paredes saremmo pronti a fare a meno di uno forte come lui”.

    L’esperimento di far giocare insieme Abraham e Azmoun?
“Esperimento interessante, se pensiamo che abbiamo anche Lukaku. A Frosinone non era andato bene l’esperimento Lukaku-Azmoun, ma è un qualcosa di ripetibile quando vuoi portare centimetri in area, ma anche a partita iniziata purché ci sia un’organizzazione diversa che sorregga i due attaccanti. Non è che lo provi per una partita di 19’, dovremmo essere pronti in futuro”.

  • Roma, De Rossi rimarrà anche nella prossima stagione

    Roma, De Rossi rimarrà anche nella prossima stagione

    A poche ore dall’ importante gara di ritorno di Europa League tra il Milan e la Roma. La società giallorossa ha deciso di confermare come allenatore Daniele De Rossi.

    L’ex calciatore, è stato confermato dopo una serie di colloqui dalla proprietà nordamericana

    “Dopo un incontro svolto ieri pomeriggio con Daniele De Rossi, siamo lieti di annunciare che continuerà a ricoprire la carica di allenatore dell’AS Roma anche al termine di questa stagione e per il prossimo futuro”.

  • Roma, De Rossi: “Ndicka ora sta meglio”

    Roma, De Rossi: “Ndicka ora sta meglio”

    Ecco le parole di De Rossi allenatore della Roma alla vigilia della sfida di Europa League con il Milan

    Lezione di umanità per la vicenda Ndicka?
    “Sta bene ed è la cosa più importante. Penso che ognuno ne tragga l’insegnamento che vuole trarne se c’è. Abbiamo ricevuto complimenti per una cosa normale. Abbiamo fatto quello che ci sembrava automatico fare. Se qualcuno vuole trarne un insegnamento vuol dire che siamo marci come società. Qualcuno ha visto anche che ci volevamo marciare. Il ragazzo dell’elettrocardiogramma ci disse che stava avendo un infarto in corso, quindi quando c’è quel dubbio non ti permette di continuare. Non ci sono insegnamenti, ma solo momenti in cui fare ciò che è normale. Per rispetto di tutti non c’era possibilità di continuare. Noi siamo stati molto uniti in questo. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, non c’era uno che volesse continuare a giocare. Bello che ci siamo riscoperti famiglia in questi momenti e non solo quando vinciamo le partite”.
    La situazione di Pioli avrà un incidenza sul ritorno?
    “Quando si parla di situazione si parla della percezione di quello che si legge sui giornali. Non commento non per marcare di rispetto ma perché a volte non sono cose vere. Il Milan è secondo e le ha vinte tutto e la squadra gioca bene, da quel punto di vista non c’è problema. Si giocheranno un crocevia stagionale perché l’Europa League è un obiettivo per una squadra costruita per essere protagonista in Champions. Sanno che devono vincere perché altrimenti andranno fuori, è un’ultima spiaggia e dovranno ribaltare il risultato”.
    Che idea ti sei fatto sulla possibile data del recupero di Udinese-Roma?
    “Sappiamo che ci sono diverse opzioni e capiamo le difficoltà di chi organizza e decide quando giocare. Penso che sia un bene che non si trovino date, un orgoglio per il calcio italiano, ma allo stesso tempo deve tutelare la regolarità del campionato. Non si può creare un precedente e giocare a campionato finito. Spero in una soluzione logica”.
    Come si prepara la gara di ritorno dopo aver fatto così tanto bene all’andata?
    “Nella tua domanda c’è l’essenza di questo lavoro. Penso che ci sono le caratteristiche della squadra avversaria che va rispettata. Non è che abbiamo vinto 7-0 e loro non sono mai usciti dall’area di rigore. Forse avremmo meritato di fare qualche gol in più. Non penso che Pioli stravolga tutta la squadra, ma penso che cambi qualcosina. Liedholm diceva sempre che metteva bene in campo la squadra, poi si muoveva e rovinava tutto. Stiamo pensando a qualche cambiamento, ma non ci stiamo snaturando completamente”.
    Domani è anche per te un crocevia…
    “Tutte le partite lo sono. Domani è importante perché non voglio che finisca. Pellegrini ha detto una cosa che mi ha fatto emozionare: È un percorso per essere felici e cosa c’è di più importante? Più importante della nostra gioia, della nostra gloria che c’è? Se pensiamo a quanto sono a rischio, a quanto durerà non ci godiamo quello che stiamo facendo. Da quando sono arrivato sono state tante le giornate felici che ho trascorso. Penso a quello, non alle possibilità di rinnovo in base al risultato di domani”.

  • Roma, De Rossi: “Dobbiamo avere continuità”

    Roma, De Rossi: “Dobbiamo avere continuità”

    De Rossi, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro l’Udinese.

    Queste le sue parole: “Come si gestisce il momento positivo? Dobbiamo farlo come le grandi. Il Real vince sia in Liga che in Champions. La mentalità è quella che fa la differenza. Non c’è cosa più bella di vincere e lottare per farlo”.

    Quali sono le condizioni di Dybala, Pellegrini e Spinazzola? Cosa ha in mente De Rossi?
    “Ho in mente di sentire come stanno, di preservarli da qualche acciacco che in passato ci ha portato a farne a meno. Veniamo da due partite intense dal punto di vista fisico e mentale, qualcuno ha qualche acciacco del quale dovrò tenere conto. La differenza non la fa il giocatore singolo, ma l’atteggiamento di tutta la squadra. Negli occhi abbiamo la vittoria col Milan e nel derby, ma abbiamo in testa e negli occhi la partita di Lecce. Questo è l’obiettivo: non ripetere l’atteggiamento, soprattutto all’inizio”.

    Abraham è pronto per partire titolare? “Vediamo, sta sempre meglio e si allena con continuità. Fisicamente come forza e sprint lo vedo benissimo, nella continuità della gestione del carico di lavoro in allenamento e in gara dopo 10 mesi ogni tanto perde lucidità. Dobbiamo accompagnarlo a guadagnare minuti e condizione psico-atletica per averlo al 100%”.

    Hai parlato molto dello staff, quanto avete studiato l’Udinese e che squadra vi aspettate?
    “Abbiamo due ragazzi nello staff che hanno lavorato 10 anni a Udine, oltre ai video ci siamo affidati alle loro conoscenze personali ma purtroppo non basta conoscerli per avere la certezza per fare la prestazione che ti fa portare a casa i 3 punti. Conosciamo le caratteristiche, l’ambiente e l’importanza che danno alla partita, dato che sono in lotta per la retrocessione: sono una squadra forte, molto fisica e più forte della classifica che hanno. Siamo attenti e rispettosi del valore dei nostri avversari”.

    Sappiamo com’è il calcio, i titoli dei giornali. De Rossi come gestisce questo momento?
    “Faccio questo lavoro da tanto tempo, cioè sto nel mondo del calcio da tanto tempo e a Roma da tantissimo tempo. Queste cose non mi toccano più di tanto. Quando ho passato brutti momenti ho sempre lavorato pensando al fatto che di solito nel calcio e anche a Roma i brutti momenti durano poco. Ma so benissimo che durano poco anche i momenti positivi se non hai l’atteggiamento giusto. Ho sempre in testa il post Lecce per capire l’accoglienza che mi verrà riservata se dovessimo fare male da qui al futuro. E poi onestamente, al di là della critica nei miei confronti positiva o negativa, mi interessano i risultati della squadra e la felicità di tutti quanti, dei ragazzi e della società. Rispetto alle critiche positive che ricevo adesso, ogni tanto leggo qualcosa, sorrido e ringrazio se qualche collega o addetto ai lavori mi dice qualcosa, ma poi mi dura veramente tre secondi”.

  • Roma, De Rossi: “Senza il gol in trasferta che vale doppio cambia”

    Roma, De Rossi: “Senza il gol in trasferta che vale doppio cambia”

    De Rossi, allenatore della Roma, è presente in conferenza stampa per presentare la sfida tra Milan e Roma, valida per l’andata dei quarti di finale di Europa League e in programma domani alle 21:00 a San Siro. Ecco le sue dichiarazioni.

    Volevi tornare a San Siro…

    “Era lo stadio che volevo rivisitare di nuovo, mi era dispiaciuto che la Roma avesse già giocato qui. Poi il fato ci ha permesso di tornare qui, per giocare nello stadio in cui mi trasmette qualcosa di diverso, oltre all’Olimpico e alla Bombonera. Questo stadio trasuda gloria, ci sono stati grandi calciatori, grande calcio. Siamo contenti di essere qui”.

    Aiuta giocare in trasferta il ritorno?

    “Senza il gol in trasferta la differenza si è assottigliata, ma poi è come il calendario: devi giocare ovunque, sia in casa che in trasferta. Devi solo preparare la partita sapendo che ce ne sono due”.

    Come sta Smalling?

    “Sta bene, è un giocatore come gli altri. Domani saremo senza Ndicka e Hujisen, quindi dovevo gestirlo e non rischiarlo dall’inizio”.

    Come contrastare il Milan?

    “Siamo consapevoli della forza del Milan, hanno giocatori che fanno male a chiunque. Bisogna arrivare coi tempi giusti nelle posizioni in cui i giocatori del Milan preferiscono giocare”.

    Come gestire i Dybala?

    “Non bisogna snaturarli troppo, non rovinargli la condizione atletica facendoli correre dietro agli altri. Ho fatto uno screen prima: Dybala ha fatto 9 duelli nel derby, ha lottato come i leader veri e questo vale tantissimo. Non lo metterò a fare tutta la fascia con uno come Theo, ecco…”

    Cosa temi del Milan?

    “Qualità dei giocatori e il loro allenatore. Conosco Pioli da tempo: ha portato punti allenando le piccole, la Lazio, poi ha vinto lo Scudetto con una qualità incredibile; si è sempre evoluto, è sempre migliorato. Il Milan gioca, è armonico; al di là dei momenti, il Milan ha ritrovato condizione e quando vince gioca bene, mette in difficoltà tutti quanti”.

    Quanto ti ha cambiato allenare la Roma?

    “Tutte le porta in faccia che ho preso negli ultimi 7-8 mesi mi hanno portato ad allenare la Roma. Alle volte ci piangiamo addosso, ma poi va sempre tutto bene”.

    Partita alla pari?

    “Grazie a Dio la classifica non conta. Ho letto da qualche parte che la Roma non ha nulla da perdere. No: la Roma ha tutto da perdere. Non siamo qui a fare le comparse. Pareggio? Dovremmo essere un po machiavellici per giocare per il pareggio, noi dobbiamo provare a vincere”.

    Ha dovuto placare un po’ gli animi?

    “Ho detto di rimanere coi piedi per terra, ma non c’è stato bisogno. Ho visto allegria, sorrisi e in campo sono andati forte. Mi basta così. Non penso di vederli molli domani. Questa partita è importante come il derby”.

  • Roma, De Rossi: “Derby sempre speciale”

    Roma, De Rossi: “Derby sempre speciale”

    Il tecnico della Roma De Rossi torna a parlare in conferenza stampa alla vigilia della sfida con la Lazio. Quello di domani sarà il suo primo derby da allenatore giallorosso, queste le sue parole:

    Cambia vivere un derby da allenatore?
    “Cambia, con gli anni avevo iniziato a gestirla. Oggi mi sento tranquillo. I ragazzi la stanno approcciando bene, lavorano forte. Cerchiamo di dare equilibrio, la carichiamo il giusto senza andare troppo oltre”.

    Ricordi particolari dei derby da giocatore?
    “Tante notti fantastiche, altre meno belle. Se giochi 20 anni in un posto, non puoi avere solo ricordi positivi. Ripenso al primo derby, con il gol di tacco di Mancini, ero l’uomo più felice del mondo a fine gara, ero giovane, sono cose che non dimentichi. Ne ho giocati tanti, ricordo con piacere il fatto di soffrirlo nei primi anni, entravo in campo teso, poi ho iniziato a giocarli, bene o male, i primi non li ho giocati veramente”.

    Si prepara più sul piano fisico o mentale?
    “Devi preparare tutto, sapendo che è una partita che avrà conseguenze normali, c’è qualcosa di diverso. Abbiamo un passato non positivo nei derby recenti. C’è voglia di rivalsa, ma senza andare oltre. C’è una partita di calcio da preparare e dobbiamo rimanere lucidi”.

    Nelle ultime gare avete segnato poco. Come stanno gli attaccanti?
    “Con il Lecce è stata tra le peggiori partite e abbiamo comunque creato alcune occasioni clamorose. Può succede, così come con il Sassuolo. Non ci sono problemi riguardo ai nostri attaccanti, stanno tutti bene a parte Azmoun. Non si fa comunque gol con gli attaccanti, con un solo reparto, ma con tutta la squadra. Abraham? Vediamo l’allenamento e quali saranno le direttive dei medici. Vediamo se ce lo lasciano convocare o ha bisogno di allenarsi ancora con la squadra. Con infortuni così lughi, ci sono scadenze da rispettare, oggi capiremo”.

    Nelle ultime gare avete segnato poco. Come stanno gli attaccanti?
    “Con il Lecce è stata tra le peggiori partite e abbiamo comunque creato alcune occasioni clamorose. Può succede, così come con il Sassuolo. Non ci sono problemi riguardo ai nostri attaccanti, stanno tutti bene a parte Azmoun. Non si fa comunque gol con gli attaccanti, con un solo reparto, ma con tutta la squadra. Abraham? Vediamo l’allenamento e quali saranno le direttive dei medici. Vediamo se ce lo lasciano convocare o ha bisogno di allenarsi ancora con la squadra. Con infortuni così lughi, ci sono scadenze da rispettare, oggi capiremo”.

    La proprietà si è fatta sentire per parlare del futuro in questa pausa di campionato?
    “Parliamo spesso del futuro a breve termine, del campionato. Ho capito bene la domanda, ma la pausa ci è servita per parlare del futuro che in questo momento è più importante per noi, i prossimi due mesi”.

    Che Lazio si aspetta? La posizione di Felipe può influire sulle sue decisioni?
    “Non sappiamo con certezza se Zaccagni ci sarà o meno. Abbiamo poco per fare ipotesi sulla Lazio, ci concentriamo su di noi, conoscendo comunque la filosofia di gioco di Tudor, sapendo che la Lazio non giocherà per 90 minuti come giocata l’Hellas Verona perché ci vuole tempo. Ipotesi vere e proprie sulla formazione non ne possiamo fare, abbiamo visto veramente poco finora. Ci sono tante cose che tu prepari, a volte in base agli avversari fai delle scelte, ma non ci stravolgiamo per gli avversari. Potrebbe succedere qualora dovessimo incontrare giocatori veramente unici, in futuro”.

    Tudor che allenatore è?
    “Entrambi siamo subentrati, senza avere molto tempo per allenare. Con le coppe di mezzo, ci si allena poi molto poco. Lui è un allenatore importante, con un’idea ben precisa,una filiale di allenatori con Gasperini come capostipite. Lui è molto intelligente, sa che non con tutti si può fare un tipo di calcio come con l’Hellas Verona. Dipende molto dai giocatori che ha trovato. Lo stimo molto”.

    Con Sassuolo, Lecce, Frosinone, Torino primi tempi non buoni. La preoccupa?
    “Ne abbiamo parlato ma ci sono discorsi tattici da affrontare. All’inizio, quando sono arrivato, mi dicevate che calavamo nel secondo tempo, forse abbiamo puntato troppo nella ripresa ora (ride ndr). Anche la mia analisi post Fiorentina forse lascia il tempo che trova, quando parlavo della sofferenza con la difesa a tre. Parliamo comunque della Serie A: vedendo la situazione da dove siamo partiti, non è facile passeggiare a Firenze, Lecce, questi campi qui, forse solo l’Inter può passeggiare. Può essere normale soffrire un tempo a Firenze, poi è giusto pensare a noi, in ciò che potremmo migliorare. Con il Lecce è difficile giocare, campo difficile, la corsa salvezza, squadra difficile da affrontare. Nel primo tempo, abbiamo sofferto ma poi nella ripresa siamo stati un’altra squadra”.

    Che tipo di approccio hai con le polemiche arbitrali? I tifosi dicono che la società non si espone mai, ne avete parlato?
    “Non ho una strategia. Do il tempo che merita alla questione, perché non posso allenare gli arbitri. A Lecce abbiamo avuto un danno, alcune volte è giusto parlarne, altre no perché vuoi focalizzarti su altre cose. Penso di essere un allenatore che può fare un discorso sano, non protesto come altri, se un mio giocatore butta la palla fuori non dico che è nostra. In questo caso, avevamo ragione ma lì mi fermo. La società parla con me anche di questo, ovviamente uno prende una posizione e si mette di traverso se l’episodio di Lecce si ripetesse ogni settimana. Invece è la seconda volta, dopo Firenze, niente di straordinario. Dovrebbero utilizzare noi giocatori come cavie per rendere il gioco più fluido. Nessuno come i giocatori sa riconoscere l’entità di un contatto. Arbitri e giocatori dovrebbero stilare insieme un regolamento. Sento spesso dire che se ha fischiato è rigore, ma se non avesse fischiato non sarebbe stato rigore, ma è una frase pericolosa”.

    In questo periodo come si gestiscono giocatore come Dybala o Spinazzola, dal punto di vista fisico?
    “Nei primi due mesi non ho gestito particolarmente i calciatori, se non i reduci dagli infortuni. Per il resto, lo stesso Dybala che tu hai citato l’ho spremuto abbastanza. la gestione nostra è quella di allenarlo affinché possa spingere senza sentire dolore. In queste fasi, cerchiamo di evitare di fargli fare 90 minuti ogni partita di seguito ma si gestisce il tutto con loro, sono persone adulte. Abbiamo comunque fiducia nella rosa, è una rosa ampia, abbiamo fiducia anche in chi potrebbe giocare al posto loro”.

  • Finisce senza reti il match tra Lecce e Roma

    Finisce senza reti il match tra Lecce e Roma

    Si è concluso senza reti il match tra Lecce e Roma. Una partita comunque molto divertente con molte occasioni da rete da entrambi le parti. Un punto a testa che soddisfa maggiormente il Lecce che lotta per conquistare la salvezza confermandosi al 13esimo posto in classifica con 29 punti, mentre la Roma quinta con 52 punti.

  • Roma, Huijsen promuove De Rossi

    Roma, Huijsen promuove De Rossi

    Il difensore della Roma, ma di proprietà della Juventus, Dean Huijsen, nel corso di un’intervista ha parlato del suo attuale allenatore Daniele De Rossi. Queste le sue parole.

    “La nazionale? Ad essere sincero mi sento molto spagnolo. Sono molto felice di essere in questa nazionale, perché sono cresciuto a Malaga dall’età di cinque anni. L’abilità palla al piede? Ce l’ho fin da piccolo. All’inizio, quando avevo cinque anni, ho iniziato come attaccante, ma poi ho iniziato a giocare come difensore centrale, e sono sempre stato bravo a partire pulito con la palla. Il trasferimento alla Juve? All’epoca pensavo che l’Italia mi avrebbe dato di più da imparare. Avevo già qualità palla al piede, ma dovevo migliorare nei duelli con gli attaccanti, negli scontri, nella tattica. E la Serie A mi sta dando davvero queste cose per farmi diventare un giocatore migliore, anche se ho ancora molto da apprendere. Mourinho mi ha sempre trattato bene, ma ora anche con Daniele de Rossi il rapporto è incredibile. Si prende molta cura di me, è una persona fantastica e mi trovo bene con lui”.

  • La Roma pensa al rinnovo di De Rossi

    La Roma pensa al rinnovo di De Rossi

    Visti gli ottimi risultati ottenuti, la Roma starebbe pensando al rinnovo del contratto per De Rossi. Per lui già si tratta un prolungamento fino al giugno del 2025.