La Roma si aggiudica il Derby e supera per 2-0 la Lazio. Claudio Ranieri conferma la sua imbattibilità nella gara stracittadina, sono cinque successi su cinque partite. Il primo tempo i giallorossi aspettano bassi gli ospiti, ma fanno male in ripartenza. Infatti i due gol nascono così. Al decimo minuto Svilar lancia lungo su Dovbyk, sponda per Dybala e palla sull’esterno per Saelemaekers. L’ex Milan crossa nel mezzo, stop di Pellegrini che danza sul pallone e piazza sotto l’incrocio, portando avanti i suoi. Dopo otto minuti ancora ripartono i soliti quattro, Dybala imbuca per Saelemaekers, che batte Provedel sulla sua stessa ribattuta. Nella seconda frazione la Lazio assedia i padroni di casa, ma Svilar o la muraglia giallorossa impedisce la riapertura della gara. Alla fine c’è guerriglia in campo con Paredes e Hummels che provocano e Castellanos che ci casca e viene espulso. Alla fine la Roma vince e porta a casa il Derby della Capitale.
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Le formazioni ufficiali di Roma – Lazio
Ecco le formazioni ufficiali di Roma – Lazio derby della Capitale in campo alle ore 20:45
ROMA (3-4-2-1): Svilar; N’Dicka, Hummels, Mancini; Saelemaekers, Konè, Paredes, Angelino; Dybala, Pellegrini; Dovbyk. Allenatore: Claudio Ranieri.
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dele-Bashiru, Zaccagni. Castellanos. Allenatore: Marco Baroni
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Roma, Ranieri: “La Lazio sta facendo bene”
La Roma affronterà la Lazio all’Olimpico ecco le parole in conferenza stampa del tecnico giallorosso Claudio Ranieri.
Cosa rappresenta per lei, grande romanista, il derby?
“Rappresenta la stracittadina, tutto quello che può pensare un tifoso, che sia romanista o laziale, interista o milanista, doriano o genoano. E’ una partita che senti di più. In questo momento la classifica parla chiaro, loro stanno vivendo un momento eccezionale, hanno fatto un girone stratosferico, giocano con velocità e pochi tocchi e quindi è una squadra temibilissima. Ma il derby fa sempre storia a sé”.
Un ricordo personale del derby di Ranieri da ragazzo?
“Andavo in Curva Sud, all’epoca era ancora tre quarti romanista e un quarto laziale. Aspettavamo tutti Dante, il capo-tifoso, per cominciare i cori. C’erano gli sfottò, non c’erano tutte le cose che sono successe in seguito”.
Cosa le ha fatto capire il mese di dicembre sulla panchina della Roma?
“Ci ha fatto capire che siamo squadra, che siamo riusciti a ricompattarci. Abbiamo dei difetti e lavoriamo per eliminarli. Ancora non siamo al 100% sotto quest’aspetto, però abbiamo rimesso per lo meno la nave in navigazione. Io non ho mai promesso alle mie squadre niente di che, se non lavoro, sacrificio e voglia di dare il massimo in ogni frangente”.
E’ agitato a pensare che si gioca solo per qualcosa di effimero che conta solo per i tifosi o la tranquillizza?
“Se vale solo per i tifosi allora vale anche per me (ride, ndr). No, non mi tranquillizza, mi dà l’emozione di sempre. Il derby è il derby. Così come ci tengono loro, ci teniamo noi a far bene e vincere la gara. Certo, abbiamo vissuto tutti altri tipi di derby, ma il derby è il derby e si azzera tutto, non conta la classifica. Giocheremo con la stessa voglia di far bene. Non c’è agitazione, anche perché non è una buona motivazione. La motivazione è nella consapevolezza della forza dell’avversario, della tua forza e di cosa bisogna fare per vincere”.
Per tanti potrebbe trattarsi del primo derby. Può essere un vantaggio?
“Il vantaggio è mettere giocatori che stiano bene fisicamente, che facciano reparto, che facciano squadra. Debuttanti o non debuttanti non conta, l’importante è che stiano bene fisicamente e mentalmente, in connessione l’uno con l’altro”.
Perché in questo momento non fa giocare Pellegrini?
“E’ soltanto una considerazione psicologica. Tecnicamente lo considero uno dei migliori centrocampisti in Europa. Sono pochi i centrocampisti che fanno gol e chi ce li ha dovrebbe tenerseli stretti. Ma lui soffre questo fatto dei tifosi e io devo tener presente se un calciatore se ne fa carico o gli scivolano via. Lorenzo si carica tutti i problemi e questo è il suo peccato. Dovrebbe giocare invece con naturalezza, com’era abituato a fare: solo così può ritornare il giocatore che è, libero da ogni peso. Lui si porta dietro dei macigni. Non è facile giocare in casa che se fa uno-due errori il beniamino del pubblico non succede niente, fa un mezzo errore lui e viene subito caricato di negatività e responsabilità. Il giorno che lo vedrò sereno e tutto… Avete visto che non ho avuto alcun problema a metterlo a San Siro e stava per fare gol. Ha la capacità di arrivare a far gol nel momento giusto”.
La Lazio è forte sugli esterni.
“La squadra di Baroni ha trovato il bandolo della matassa. Sono bravi sugli esterni, sono bravi centralmente, giocano in velocità, ripartono a mille all’ora. Io tengo in considerazione tutto. Sono convinto che anche Baroni starà tenendo in considerazione tutte le qualità e le difficoltà della Roma”.
Analogie con il derby di novembre 2010, quando la Roma vinse 2-0 e lei nel pre-partita disse che la Lazio aveva tutta la pressione perché era prima?
“No, perché nella gestione del gruppo i derby si caricano da soli, i tifosi te lo fanno già vivere in ogni manifestazione. Noi abbiamo aperto il ‘Tre Fontane’ per augurare buon anno, per incontrare i nostri tifosi e le nostre famiglie. Non dovevamo darci un di più perché in ogni partita ce lo danno. Loro sono lassù, in zona Champions League. E’ logico che hanno la consapevolezza di voler arrivare in Champions League, una volta toccata. Ma ogni derby è a sé stante, non conta la classifica né null’altro. Conta soltanto il fischio d’inizio, da lì ci saranno diverse partite nella partita”.
Può essere un vantaggio per lei il fatto che Baroni sia al primo Derby della Capitale?
“No, non credo che sia determinante. Lui mette il pilota automatico, la Lazio va col pilota automatico, bisogna riconoscerà. Sentirà la bellezza, il sapore del derby da allenatore. Ma tutto qua”.
Pace fatta coi tifosi?
“Credo che siamo tutti uniti. Proprietà, massaggiatori, magazzinieri, tutti. E anche i tifosi stanno facendo la loro parte. Ho una certa età, una volta si diceva ‘La Roma non si discute, si ama’. Io l’ho sempre amata e la amerò sempre nel bene e nel male. Da bambino, un presidente fece anche una colletta e quei tifosi divennero soci vitalizi. I Friedkin ci hanno messo tanti soldi, sarebbe ora di dargli qualche soddisfazione”.
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21 novembre 1999, 25 anni la Roma travolge la Lazio nel derby
Era il 21 novembre 1999, ovvero ben 25 anni fa allo stadio Olimpico di Roma, va di scena il derby tra Roma-Lazio, i giallorossi di Fabio Capello e la Lazio di Sven Goran Eriksson.
La Roma stravince per 4-1 sulla Lazio che al termine di quella stagione vincerà lo scduetto. Doppiette di Delvecchio e Montella in appena 31 minuti. La Lazio riesce ad accorciare le distanze con un calcio di rigore di Mihajlovic.
ROMA-LAZIO 4-1
Marcatori: 7′ Delvecchio, 11′ Montella, 26′ Delvecchio, 31′ Montella, 52′ Mihajlovic (rig).
ROMA
Antonioli, Zago, Aldair, Mangone, Cafu, Zanetti (67′ Di Francesco), Assunção, Candela, Totti (90′ Fabio Junior), Montella, Delvecchio (60′ Tommasi).
Allenatore: Capello.
LAZIO
Marchegiani, Negro (47′ Favalli), Nesta, Mihajlovic, Pancaro, Veron, Simeone, Almeyda (60′ Conceição), Nedved, Boksic, Salas (73′ S.Inzaghi). A
Allenatore: Eriksson.
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Il derby di Londra tra Chelsea-Arsenal finisce 1-1
Termina in parità con il punteggio di 1-1 il derby londinese tra il Chelsea di Enzo Maresca e l’Arsenal di Arteta. Al momentaneo vantaggio dei Gunners firmato da Gabriel Martinelli al 60′ risponde Pedro Neto, autore del pareggio per i Blues al 70′. Dopo questo risultato le due squadre continuano ad avere entrambe 19 punti in classifica.
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Torino, Vanoli: “Stiamo bene”
È un periodo difficile per il Torino, che domani giocherà contro la Juventus ed ecco le parole del tecnico del Torino Paolo Vanoli in conferenza stampa.
Come sta il gruppo?
“Bene, molto bene. Vissuto una bellissima settimana, sapendo l’importanza della partita. C’è silenzio, è bello sentire la carica intorno al derby. Le motivazioni si trovano da sole”
Le sue emozioni al primo derby?
“Grandi, è una prima volta speciale”
Ha visto qualcosa di diverso negli occhi dei ragazzi?
“Assolutamente sì. Davanti a noi abbiamo la fortuna di vivere il presente e queste sensazioni, si provano poche volte. Nei ragazzi c’è voglia di scrivere una pagina importante”
Come sta Adams?
“Siamo stati fortunati, ha avuto una piccola elongazione e vediamo domani”
E se non ci fosse?
“Se non ce la farà, lo sostituiremo. Abbiamo più alternative, come Njie, Karamoh o Vlasic dietro la punta”
Come stanno i difensori?
“Prima ne prendevamo tanti, ora pochi…E’ un percorso, ci stiamo arrivano piano piano. Il lavoro ha pagato per certi punti di vista, ora dobbiamo migliorare nei singoli e come collettivo. Nel calcio, tutte e due le cose devono andare sulla stessa strada”
Ha parlato con qualche tifoso in giro per la città?
“E’ una settimana speciale, lo vivo all’interno con i magazzinieri, lo chef, tutti quelli che lavorano con noi. E’ bello sentire i loro racconti, ho sempre usato la parola unire perché solo insieme puoi raccogliere queste emozioni”
In Italia è il suo primo derby: come si affronta questa Juve e questo passato con lo score negativo?
“Con lucidità e passione, queste sono le due parole importanti. Mente lucida e cuore caldo, è l’aspetto fondamentale. E dentro le partite dovremo affrontare i vari momenti contro un avversario importante”. -
Poker del Tottenham nel derby contro il West Ham
Il Tottenham cala il poker nel derby londinese contro gli avversari del West Ham, gli Spurs guidati dal tecnico Ange Postecoglou dopo essere passati in svantaggio al 18′ ribaltano la partita tra la fine del primo tempo e la ripresa. Dejan Kulusevski autore del pareggio al 36′ porta il Tottenham sull’1-1 , nel secondo tempo Yves Bissouma firma la rete del vantaggio. L’autorete di Areola e il poker di Son all’80 esimo sanciscono il successo degli Spurs ora 13 punti in classifica dopo otto giornate.
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Verona, Sogliano: ”Ci aspetta una sfida difficile”
Il direttore sportivo del Verona Sean Sogliano parla in conferenza stampa in vista della sfida di domani contro il Venezia ed ecco le sue dichiarazioni
Domani la sfida con il Venezia…
“Oggi parlo io al posto del mister bloccato in autostrada per un incidente che non lo riguarda, domani sarà una partita difficile, in queste sei partite tante cose sono andate molto bene, altre no, ma dobbiamo mantenere la lucidità per affrontare una partita contro una squadra che farà di tutto per portare a casa il risultato, come sempre avremo bisogno di un ambiente che ci aiuti, i nostri tifosi ci daranno una mano per affrontare al meglio delle nostre possibilità la partita. Dobbiamo scendere in campo con la determinazione che ci serve per portare a casa il risultato”.
Verona martoriato dagli infortuni in questo avvio, a che punto è Serdar?
“La sua situazione post-infortunio lo ha portato a tornare a correre per avere una condizione fisica che gli permetta di allenarsi a pieno regime con la squadra. Penso che la settimana prossima che è quella della sosta aumenterà la parte fisica per cercare di essere a disposizione per Monza. In generale gli infortuni capitano in tutte le squadre, poi noi abbiamo avuto tutti gli infortuni a centrocampo che chiaramente hanno impattato di più sul reparto venendo penalizzati da questo punto di vista. Poi c’è da dire che ci siamo penalizzati anche un po’ da soli con le espulsioni”.
I convocati in nazionale sono un rischio?
“E’ una cosa bella ma che ti porta delle problematiche, sono date fissate in cui il club non ha voce in capitolo per accettare o meno le convocazioni, è chiaro che il club non sia in grado di negare le chiamate che poi ai calciatori fanno anche piacere. Dobbiamo cercare di conviverci sperando di avere meno problematiche rispetto all’ultima sosta”.
Lambourde è esploso, è stato veramente pagato tre milioni?
“Noi prendiamo giocatori giovani che anche l’allenatore ha coraggio di far giocare. Abbiamo sempre fatto di necessità virtù, poi i giovani devono ovviamente avere qualcosa perchè non basta essere giovani per giocare. In questi anni i giovani ci hanno dato tanto, a me piacciono i giocatori che hanno fame, che hanno voglia di farsi conoscere, però la continuità la devono avere loro. Sicuramente Lambourde ha delle qualità, siamo riusciti a prendere il giocatore anche grazie al suo agente, siamo riusciti a prenderlo a delle condizioni assolutamente vantaggiose rispetto al valore, ha già forza nelle gambe, può crescere ma ce ne sono anche altri. Tutti devono mettere il proprio mattoncino per fare il risultato, ci vuole l’apporto di tutti”.
Che campionato è questo?
“Sono arrivate dal basso società importanti che possono competere per posizioni di classifica importanti. Noi dobbiamo ripartire subito per fare risultato. Chi non vuole ripartire non deve essere qua. L’energia nervosa è fondamentale”.
18 ammonizioni nelle prime sette giornate, l’Hellas è davvero così cattivo?
“Secondo me lo siamo poco, in molte partite abbiamo avuto pochi ammoniti, come con la Juventus che ne abbiamo avuto solo uno, poi sono dati che lasciano il tempo che trovano”.
Come giudichi l’episodio di Como riguardo a Suslov? Il ritorno di Cataldi (preparatore dei portieri ndr)?
“Come il Var può intervenire perchè ci sia stato un intervento da rosso penso potrebbe anche intervenire quando c’è da togliere una sanzione. Riguardo a Massimo Cataldi due anni fa dopo lo spareggio aveva deciso di seguire Juric per avere nuove sensazioni. Uno di noi per stare qua deve essere al 100% e vivere per il Verona, lui è un professionista serio e ci sta che avesse bisogno di cambiare. L’anno scorso abbiamo promosso Matthias Castiglioni, che è un suo allievo, giovane, molto giovane, forse tra i più giovani preparatori dei portieri. Cataldi ha desiderato tornare qua e lavorerà insieme a Matthias e rafforzerà lo staff tecnico. Oggi il calcio è cambiato, ogni allenamento ci sono quattro portieri da preparare, penso che il suo ritorno possa portare solo qualcosa di positivo al Verona, torna qualcuno che già conosce il Verona e ha il Verona nel cuore”.
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Il Milan punta al rinnovo di Gabbia
Il difensore classe 1999, Matteo Gabbia è stato un grande protagonista del derby, Inter – Milan di domenica scorsa.
Infatti, Gabbia ha realizzato il gol della vittoria del 2-1 in favore dei rossoneri.
Il Milan adesso punta blindare Matteo Gabbia ed è già al lavoro per il suo rinnovo del contratto in scadenza nel 2026. Il club del Diavolo vorrebbe un prolungamento fino al 2028, con un cospicuo aumento del suo ingaggio.