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  • Sassuolo, diversi giocatori in scadenza a giugno

    In casa Sassuolo non si sta vivendo un periodo particolarmente positivo. La squadra è poco sopra la zona retrocessione ed il tecnico Dionisi è in bilico. La partita con il Milan di sabato sarà un test delicato da non fallire.

    Ci sono anche dei bei nodi da sbrogliare sul fronte mercato. Infatti sono ben cinque prestiti da valutare ovvero: Matias Vina dalla Roma, Marcus Pedersen dal Feyenoord, Mattia Viti dal Nizza, Alessio Cragno dal Monza e Samu Castillejo dal Valencia. Poi sono da considerare anche i giocattoli in scadenza di contratto a giugno del 2024: i 2 portieri Andrea Consigli e Gianluca Pegolo, il difensore Gian Marco Ferrari e l’attaccante Gregoire Defrel.

  • Sassuolo, in bilico la panchina di Dionisi

    La panchina di Dionisi al Sassuolo non è più così sicura e salda. Dopo la sconfitta in casa contro il Genoa, la situazione degli emiliani si fa piuttosto critica. Numeri impietosi un solo punto nelle ultime quattro giornate. Appena una vittoria nelle ultime 11 partite, quello di Empoli, e una situazione in classifica diventata preoccupante, con il Sassuolo coinvolto in pieno nella lotta per la retrocessione. La prossima sfida con il Milan potrebbe essere un test delicato e da non sbagliare assolutamente.

     

  • Sassuolo, Dionisi: “Ci serve la vittoria”

    Ecco le parole in conferenza stampa di Alessio Dionisi tecnico del Sassuolo per presentare la partita con il Genoa valida per la 17esima giornata e in programma domani alle ore 18.30 a Reggio Emilia.

    È uno scontro diretto e il risultato sarà importantissimo per il Sassuolo…
    “Non posso nascondermi: vogliamo la vittoria. Dobbiamo volere per ottenerla. Veniamo da una partita in cui siamo stati prestativi, sembrava destinata a un risultato negativo e invece l’abbiamo ripresa, vuol dire che la squadra c’è, al tempo stesso col Genoa sarà impegnativa, perché il Genoa non è una neopromossa, è una squadra di A che sta facendo bene, che ha le sue qualità e noi abbiamo le nostre e domani le dobbiamo mettere in campo”.

    Ci saranno assenze significative per voi, soprattutto in difesa?
    “Rispetto alla partita precedente recuperiamo Ruan, Missori ha fatto più allenamenti ed è disponibile al 100%, mentre gli altri non saranno della partita, parto da Obiang e Alvarez che hanno dei decorsi più lunghi, ma c’è una bella notizia perché Alvarez sabato sarà a disposizione della Primavera. Non ci saranno Racic, Defrel, Viti e Vina, Viti sta lavorando per rientrare mentre per Vina ci vorrà più di tempo”.

    Ora c’è il mercato, serve un terzino sinistro…
    “Si fa con quel che si ha, l’ho sempre fatto e lo farò sempre. Bisogna lavorare con quelli che si hanno, l’a.d. è stato chiaro nell’intervista ed è stata una bella intervista con belle parole che condivido in pieno, tranne ovviamente quelle che mi riguardano, e sono state belle parole sulla squadra e i giocatori”.

    C’è più soddisfazione o amarezza dopo Udine?
    “Se guardo tutto dico amarezza perché abbiamo fatto tutto da soli. Abbiamo concesso poco e abbiamo preso due gol e la partita ci stava sfuggendo di mano. Dobbiamo avere più fiducia in noi perché la fase difensiva passa anche da quello e dal coraggio ma per come si era messa è un punto guadagnato. L’episodio ci ha agevolato perché per una volta sono rimasti gli altri in 10, il pari ce lo siamo meritati di gran lunga, ma non era scontato”.

    Il centrocampo del secondo tempo di Udine ti dà più affidabilità?
    “È una questione di equilibrio, è normale che in 11 contro 10 abbiamo osato. Volpato ha delle qualità, mentre Boloca, che è uscito a Udine, è un centrocampista che gravita tra difesa e centrocampo mentre Volpato a oggi pensa da attaccante ma non si rende conto di essere un centrocampista offensivo. Potrebbe darsi che dall’inizio o a gara in corso sarà così”.

    Carnevali ha detto che vi mancano 5 punti: quale reparto ha più responsabilità?
    “Tutti, dal primo all’ultimo. Se ci manca qualcosa la responsabilità è nostra, poi anche merito agli altri. Bisogna iniziare a fare un’analisi di quanto fatto, non dobbiamo mai essere soddisfatti a prescindere, ovvio che non lo siamo, ma passa da noi. C’è la partita di domani e sappiamo che non sarà facile”.

  • Sassuolo, Dionisi: “Non mi sento in discussione”

    Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo che domani sfiderà l’Udinese, parla così in conferenza stampa.

    “Se abbiamo giocato in dieci è colpa nostra, dobbiamo prendere il positivo dalle prestazioni e analizzare il negativo dei dettagli sbagliati, perché nei dettagli ci sono i risultati e tanti alle volte li trascuriamo.

    Se penso all’ultima partita, siamo stati poco fortunati ma anche poco bravi: i dettagli hanno spostato tanto nelle ultime partite, ma lo faranno anche nella prossima. Per certi versi quella di domani è la partita più difficile per noi, perché è una squadra completamente diversa dalla nostra: anche loro non stanno vivendo un ottimo momento, siamo due squadre feriti. Io so in cosa possiamo diventare migliori, ma per farlo non dobbiamo basarci solo sulle prestazioni o su alcuni momenti con alcune squadre”.

    Il ricordo di Cagliari brucia?
    “Non dobbiamo guardarci indietro, non dobbiamo pensarci: il rischio è di portarsi dietro gli episodi. Giochi in dieci per quaranta minuti, ti trovi a festeggiare il 2-0, sembra sia buono e poi viene annullato per fuorigioco. Non è facile togliere le scorie. Il ricordo di Cagliari è passato, l’abbiamo dovuto mettere da parte il prima possibile, fermo restando che i dettagli sbagliati non li devi dimenticare, ma le cose negative le devi mettere da parte, perché devi preparare la prossima partita senza procurarti alibi. Abbiamo cercato di ripulire la testa, ma non basta: siamo una squadra che ha discrete conoscenze tecniche, meno tattiche e dobbiamo lavorare”.

  • Sassuolo, Dionisi: “Si deve sempre migliorare”

    Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico del Sassuolo Dionisi.

    La Roma ha giocato in Coppa ma in attacco hanno Lukaku e Dybala, il Sassuolo ha subito gol nei primi 5 minuti nelle ultime partite: hai lavorato sulla difesa?
    “Noi lavoriamo sempre per essere migliori rispetto alla partita precedente e delle volte non è quello che vorremmo. Dobbiamo essere più cinici. L’ultima partita ci ha dato un po’ di sicurezza in più e siamo in crescita, questo a prescindere dal risultato di domani. La Roma è una grande squadra, composta da grandi giocatori e un grande allenatore. Sarà difficile a prescindere dal nostro storico. Sappiamo che abbiamo le armi per incidere durante la partita, dobbiamo essere più cinici sui palloni sporchi e spesso non lo siamo”.

    La classifica?
    “Abbiamo 15 punti e ce ne mancano 25 per arrivare a quei 40 fondamentali, perché il nostro obiettivo è arrivare a 40 il prima possibile, poi vediamo. Questa deve essere la nostra mentalità, poi sappiamo di avere delle qualità ma abbiamo dimostrato che non bastano le qualità da sole, ci vuole di più. La determinazione di domenica è un buon punto d partenza ma non può bastare, spero che il risultato ci dia consapevolezza per fare quel qualcosa in più”.

    Volpato e Missori?
    “Io non faccio l’assistente, non trovano spazio perché sono ex Roma, giocano se lo meritano. Missori non sarà dalla partita per un piccolo problemino nei giorni scorsi, lo rivaluteremo per la prossima settimana, probabilmente rientrerà, è una cosa da poco. Volpato sta crescendo e se continuerà a crescere troverà spazio”.

    Pinamonti con la Roma tira fuori numeri speciali, viene da un gol. Come lo ha visto?
    “Dipende tutto da che prospettiva si guarda. Prima dicevamo che nelle ultime partite ci siamo complicati la vita da soli ma guardiamo anche che spirito ha la squadra, perché va in difficoltà, ne esce e fa prestazione. Pinamonti può e deve fare di più, lavora per fare di più, mi aspetto di più. Il gol gli ha dato fiducia ma ha uno storico troppo breve ancora, parlerei più di giocatori che hanno giocato contro la Roma per 10 anni, ora 1-2 anni è poco storico”.

  • Sassuolo, Dionisi: “I nazionali stanno bene”

    Ecco le parole del tecnico del Sassuolo Dionisi alla vigilia della sfida di campionato

    Come stanno i nazionali?
    “Bene, sembra bene, hanno giocato quasi tutti, chi una partita, chi due, chi spezzoni e questo è positivo. Sono rientrati in buone condizioni. Vina è l’ultimo arrivato, giovedì, ha fatto una parte dell’allenamento. Rispetto alla sosta precedente abbiamo fatto un giorno in più, giocando di domenica, quindi bene”.

    Matheus Henrique come sta?
    “Si è allenato da due settimane e forte, si era allenato forte anche precedentemente. Potevamo ‘rischiarlo’ già con la Salernitana perché aveva fatto pochi allenamenti ma abbiamo preferito non prendere rischi. Lui è a disposizione ma poi vediamo domani”.

  • Sassuolo, Dionisi: “Non possiamo più fare passi falsi”

    Ecco le parole in conferenza stampa di vigilia per Alessio Dionisi tecnico del Sassuolo che parla dalla sala stampa del Mapei Football Center per presentare la sfida contro la Salernitana.

    Sono importanti questi 3 punti, per le certezze e per le considerazioni che può rafforzare ma anche per quello che può lasciare agli altri…
    “Che i tifosi si facciano sentire o vedere fa solo che piacere. Sono stati positivi, con uno striscione fuori dove scrivono che vogliono la vittoria, vogliamo la stessa cosa. Forse non si vede in campo ma lo vogliamo. C’è una partita difficile da giocare, la vorranno anche loro. Veniamo da una partita dove abbiamo fatto male, abbiamo fatto il contrario di quello che avremmo dovuto, e dobbiamo riscattarci”.

    Che partita deve fare il Sassuolo? Recuperi qualcuno?
    “Con il Bologna ad oggi forse è stata la partita dove siamo stati più bravi in fase di pressing e in non possesso. Noi dobbiamo pensare a noi, è un po’ che lo dico ma poi non ci riusciamo in alcune partite. La Salernitana ha giocatori bravi. Ha cambiato spesso sistema di gioco e potrebbe essere meno leggibile nel prepararla, potremmo aspettarci di tutto. Hanno interpreti sono importanti, soprattutto davanti. Per quanto riguarda noi, a parte Matheus Henrique e Obiang dovrebbero esserci tutti”.

    Questa è una squadra che tenta dei dribbling e li ottiene, poi cosa manca?
    “Si tende a dire siamo poco determinati, che vuol dire tutto e niente. Delle volte lo uso anch’io. I ragazzi vogliono di più e lo vedo in settimana. Prima del Torino ero fiducioso perché c’erano state buone risposte in settimana ma a volte le nostre prestazioni non vanno di pari passo con la settimana. Dobbiamo cercare di più la porta, avremmo potuto farlo con il Torino. Avremmo dovuto attaccare di più gli spazi, il dribbling è una delle nostre qualità e l’attacco dello spazio meno e se diventiamo più pigri diventiamo meno pericolosi, se vogliono solo la palla sui piedi dovranno giocarsi probabilmente l’uno contro uno o contro due almeno e questo poi ti porta a delle situazioni più difficili. I gol nascono spesso da situazioni veloci e se noi cerchiamo il dribbling in maniera non veloce risulteremo più prevedibili e meno pericolosi”.

    Giocate di nuovo lunedì e venerdì: vi dà fastidio?
    “Non è piacevole, non la puoi preparare nel migliore dei modi come magari fa il tuo avversario, ma in questo momento non dobbiamo badare a questo, sarebbe una pochezza generale. Quando non fai bene non dovresti vedere l’ora di rigiocare, al tempo stesso avresti anche bisogno di più tempo per preparare tatticamente la squadra, ma va bene così, meglio rigiocare per metterci alle spalle la partita di lunedì”.

    La ricerca della chiave per riaccendere la squadra a che punto è?
    “Sono sempre alla ricerca di questa chiave. Alti e bassi li abbiamo avuti sempre, quest’anno dà fastidio essere etichettati come quelli che, a me dà particolarmente fastidio, non siamo e non vogliamo essere questo. Io riconosco più il noi in alcune partite e più io in altre partite, l’ho già detto ai ragazzi. Se giochiamo guardando al mio compagno non è il noi, io devo lavorare per il noi e il noi poi riconosce l’io e si esalta, non è mai il contrario. E questo non va bene”.

    La sensazione è che ci siano alcuni che abbiano bisogno della vetrina per performare…
    “Questo pensiero è normale che ci possa essere vedendoci perché ci descrivono già com’è possibile che siete quelli che e poi quelli che. Noi siamo tutti e due. Io combatto paradossalmente tutti e due, sarebbe più importante far punti con i tuoi competitors. Non è semplice, altrimenti l’avremmo già risolta, ma da solo non la risolvo, ho bisogno di tutti. Dobbiamo assumerci delle responsabilità, dobbiamo metterci in discussione, è sotto gli occhi di tutti, anche i nostri, ma un conto è rendersene conto e un altro è lavorare per cambiare perché la denoto e se te lo dico è perché l’ho notata”.

  • Sassuolo, Dionisi: “Settimana trascorsa con tante assenze”

    Ecco le parole del tecnico del Sassuolo Dionisi alla vigilia della sfida con la Lazio.

    “La settimana di transizione è stata la scorsa, questa è diversa perché porta alla partita che abbiamo preparato solo oggi con tutti gli effettivi. Non vediamo l’ora di tornare in campo. Non vedo l’ora di misurarci con una squadra forte come la Lazio, che ha dimostrato di essere forte arrivando seconda con merito l’anno scorso ed ha rinforzato la squadra. Sarri è un bravo bravo, sarà difficile ma bello affrontarlo (non sarà in panchina poiché squalificato, al suo posto Martusciello, ndr).

    “Siamo solo all’inizio, siamo costruite per obiettivi diversi. Abbiamo giocato poche partite e c’è più equilibrio. La Lazio ha fatto meno o noi abbiamo fatto di più. Io penso a noi, ho il rammarico per alcune partite. A oggi non possiamo pensare di essere cresciuti e migliorati, abbiamo fatto dei mezzi giri a vuoto ma anche delle prestazioni importanti. Dobbiamo misurarci con altri avversari per capire chi siamo”.

    ObiangMatheus Henrique e Viti non ci saranno. Alvarez è lontano dal rientro e sta lavorando per ritornare più forte di prima. Toljan, invece, sarà a disposizione. Bajrami e Vina sono gli ultimi a essere rientrati dagli impegni con le nazionali. Oggi faranno una parte dell’allenamento”.

  • Sassuolo, Dionisi: “Non c’è molto tempo per preparare le partite”

    Dionisi, allenatore del Sassuolo, parla dalla sala stampa del Mapei Football Center per presentare il match dei neroverdi contro il Lecce, in programma domani al Via del Mare. Ecco le sue dichiarazioni.

    Settimana corta, quanto ha influito sulla preparazione della gara? Sarà un fattore? La gara con il Lecce aiuterà anche te a capire qualcosa in più delle potenzialità della tua squadra un po’ contraddittoria sin qui?
    “Contraddittoria per gli esterni ma non per me, non ho bisogno di aspettare la gara con il Lecce. Siamo sempre alla ricerca di risposte e io le ho avute anche con il Monza. Ne parlano tutti del calendario, ne parliamo troppo, dobbiamo accettarlo: abbiamo le capacità per prepararla separando i carichi di lavoro, realmente ci siamo allenati insieme solo oggi”.

    Situazione infermeria?
    “Non saremo al completo e può essere un peccato ma può essere un momento positivo per chi ha giocato meno. A centrocampo non ci sarà Matheus Henrique e giocherà un altro, così si creano delle opportunità. Quando la squadra fa prestazioni in crescita è normale dare continuità. Oggi ci siamo allenati, Pinamonti e Ruan si sono allenati in gruppo e sono recuperati, questa è una notizia positiva”.

    Che tipo di risposte si attende anche in chiave classifica?
    “Non è che mi faccia impazzire questa domanda perché andiamo sempre alla ricerca di qualcosa in più che in questo momento in questo ambiente non esiste. Siamo diversi rispetto all’anno scorso e non possiamo fare paragoni, c’erano momenti diversi, avversari diversi, noi diversi per sistema di gioco e interpreti, soprattutto il momento è diverso. Ci piacerebbe ottenere un risultato positivo in un campo che farà le fortune del Lecce. Loro sono partite bene, sono organizzati, sono compatti in fase difensiva e quando riattaccano hanno individualità importanti. Li rispettiamo. Abbiamo qualità per batterli. Sarà un campo difficile, caldo, dove la tifoseria si sente e questo è uno stimolo in più, dovremo essere più continui, cosa che ci è mancata con il Monza. Avrei voluto una risposta importante facendo la terza vittoria consecutiva, questa è una risposta importante, ma bisogna dare il tempo ai giovani, a chi è arrivato, poi ovvio che le squadre corrono e lo dimostra il Lecce che ha 11 punti con merito e il nostro obiettivo è superarli in classifica sapendo che non sarà facile, ma guardare la classifica non è da me: alla quarta ho sentito dire tutto in discussione, alla sesta ho sentito parlare di calcio migliore della A, alla settima devo guardare di nuovo alla classifica, ecco tutto questo non è per me”.

    È un Sassuolo che adesso si pone obiettivi a breve termine per contribuire alla crescita?
    “Assolutamente sì e li metto davanti a tutto. L’obiettivo è la crescita attraverso le prestazioni e dobbiamo portare tutto questo a far sì che arrivino i risultati. Con l’Inter eravamo stati super nelle situazioni offensive, con il Monza meno, e l’obiettivo è create tante situazioni offensive ma è normale che non sempre si riesca a capitalizzare tutto quello che si crea. L’obiettivo è essere squadra in fase difensiva, di più di come lo siamo stati con il Monza, e se riusciremo a esserlo domani avremo più possibilità di fare risultato. Non facciamo la corsa sul Lecce, sul Bologna, sul Torino, la facciamo su di noi sapendo da dove siamo partiti. Pian pianino siamo cresciuti, una sconfitta non dice che siamo in decrescita ma al tempo stesso dobbiamo fare una bella partita anche se sarà difficile fare la prova fatta con la Juve perché siamo la somma di tutte le partite e dopo 7-8 partite è poco per fare la somma, arriviamo a un terzo del campionato e lì inizieremo a fare una buona media su chi siamo”.

    Possiamo aspettarci una interpretazione diversa del trequartista domani? Thorstvedt può tornare utile a centrocampo? E Castillejo è quello che può entrare dall’inizio?
    “Thorstvedt lo considero un centrocampista e quando gioca da trequarti lo fa perché sa coprire le linee di passaggio in maniera diversa, può attaccare su cross e ha tiro da fuori. Bajrami è più offensivo, nasce quasi esterno d’attacco. Castillejo anche ma con caratteristiche diverse da Bajrami, è più tecnico e ha meno inserimenti senza palla e dunque in base alle partite faremo delle scelte. Non è detto che Thorstvedt non rigiochi domani nello stesso ruolo, si sta allenando nei due ruoli, a differenza di Bajrami e Castielljo che si allenano su quel ruolo e anche su altro, poi a volte si può essere più efficaci o meno. Castillejo è cresciuto, porta esperienza, qualità ed entusiasmo ed è importante. Domani vediamo, devo fare delle valutazioni anche in funzione del minutaggio di alcuni giocatori che sono cresciuti ma potrebbero essere un pochino sulle gambe”.

  • Sassuolo, Dionisi: “Berardi resta”

    Dionisi, allenatore del Sassuolo, parla dalla sala stampa del Mapei Football Center per presentare la sfida della terza giornata di Serie A contro il Verona. Ecco le sue dichiarazioni.

    Domani chiude il mercato. Ci sono degli sviluppi e quanto possono condizionare nelle scelte e nella preparazione?
    “La più bella notizia è che Domenico Berardi domani sarà disponibile e questa è una bella notizia. Ripartiamo con ancora più ottimismo, vuoi per la prestazione fatta a Napoli e non possiamo dimenticarci che abbiamo giocato contro la prima accreditata per vincere lo Scudetto e abbiamo giocato in 10 nel secondo tempo. I ragazzi hanno fatto bene considerando le difficoltà. Ripartiamo da questo, dal rientro di Domenico, dal minutaggio di alcuni giocatori arrivati da poco o pochissimo, sapendo che domani è una partita importante, è solo la terza, ma è una partita importante”.

    Il Verona subisce dei tiri, lascia tirare. Cosa occorre domani per essere un Sassuolo più pratico in avanti?
    “Dobbiamo crescere. È normale che in queste gare abbiamo fatto qualcosa, potevamo fare forse di più, domani dobbiamo fare di più. Abbiamo creato meno di quello che è consuetudine per noi, fermo restando che dobbiamo lavorare in maniera diversa perché abbiamo cambiato qualcosa. Affrontiamo una squadra che ha finito bene e ha iniziato bene, mi sembra che abbiano cambiato poco nell’idea, magari una fase attendista diversa rispetto a prima, con palla sono molto verticali, cosa che li contraddistingueva già in passato, quindi è un avversario che ci metterà della pressione, ma al tempo stesso abbiamo più qualità di loro”.

    Berardi può giocare dal 1′ minuto?
    “Potrebbe partire dall’inizio. Se la squadra avversaria ci vuole affrontare in parità numerica noi dobbiamo sfruttare questa cosa perché abbiamo un potenziale importante in avanti”.

    Sei stato più psicologo o allenatore con Berardi?
    “Con Domenico credo che ormai il rapporto sia buono, credo che lui si fidi di me e io mi fido di Domenico persona. Abbiamo parlato abbastanza in questo periodo, fermo restando che è un ragazzo e un giocatore maturo, non devo dargli tante spiegazioni. Sicuro la parte psicologia ha una certa valenza, non solo per lui, ma finalmente giocheremo con il mercato chiuso e io ho chiesto alla società di non parlare di mercato con me perché oggi non mi interessa niente”.

    Quanto vi ha condizionato il mercato aperto?
    “Le operazioni maggiori le fanno i grandi club ma paradossalmente condiziona più un club come il nostro. Ogni sessione di mercato successiva mi sembra più stressante e complicata della precedente e non gioviamo di questo momento. Questo è un problema che hanno tutti ma non è semplice per la nostra realtà gestire questo momento dove tanti hanno piacere a chiacchierare dei nostri giocatori e un po’ potrebbe destabilizzare. Del mercato chiuso ne trarremo beneficio, spero già domani”.

    Sono mancati dei punti di riferimento durante questo mercato?
    “I cambi ovviamente portano delle cose e ne tolgono altre, soprattutto togliendo un po’ di esperienza ma non è quello il caso come Consigli perché ha finito da titolare e ha ricominciato da titolare, con lui le cose erano chiare, si è alzato il livello della competizione con Cragno. Ferrari ha chiesto di andare via, sapendo questo, era una gestione particolare, ma rimarrà, tutti lo rispettano e sono contento che possa dare il suo contributo. Domenico è un caso diverso, normale che tutto questo porti a far sì che si parli del Sassuolo fuori e possono destabilizzare. Mi sembra di trovare un alibi dietro a queste cose, dobbiamo imparare a convivere e a gestire certe cose ma la responsabilità nel bene e nel male è degli interpreti, dell’allenatore e delle società”.