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  • Sassuolo, Dionisi: “Non perdiamo le motivazioni e la concentrazione”

    Conferenza stampa pre-gara per Alessio Dionisi che parla dalla sala stampa del Mapei Football Center per presentare il prossimo match del Sassuolo, contro il Verona.
    Gran momento per il Sassuolo. Cosa non bisognerebbe fare adesso?
    “Prima di tutto non perdere le motivazioni perché sono tanto, sono forse il motore dei risultati di qualsiasi squadra. Sappiamo che non è facile e sarebbe un peccato non dare continuità. Per certi aspetti il difficile arriva adesso, dobbiamo raschiare nel badile delle motivazioni per rimanere attaccato al carro delle squadre che sono davanti a noi. Non sarà semplice ma vogliamo ottenere più punti possibili, domani sicuramente ci aspetta una partita difficile”.Cosa teme del Verona?
    “La cosa che mi è piaciuta di più della partita differente, con le due squadre che hanno un’idea simile, che la squadra ha raggiunto più consapevolezze contro un’idea diversa dalla nostra, difficile da giocarci contro. Poi c’è il Verona, che è una squadra diversa in casa, fanno due campionati diversi in casa e fuori, hanno fatto 14 punti su 19 in casa, la dice lunga sul valore del Verona in casa, che è diverso dal Verona fuori casa. Dovremo essere molto prestativi, consapevoli e motivati”.Ci sono dubbi o acciacchi?
    “I dubbi sono più per le motivazioni, non escludo di cambiare qualcosa se qualcuno non dimostra anche oggi di voler giocare. Passa tanto da questo. Affrontiamo una squadra che ovviamente giocherà alla morte, in casa ad oggi hanno fatto l’80% dei punti, hanno un obiettivo importante e sarà una gara importante per loro, se anche per noi non lo sarà non escludo di cambiare e anche tanto se non vedo la determinazione e la volontà che voglio vedere”.

    È stata questo una della chiavi di lettura?
    “Per me sono opportunità tutte le situazioni. Siamo usciti da una situazione difficile per merito del gruppo e per le scelte ma le scelte devono essere supportate, altrimenti vengono meno. Col Torino è iniziata la parte finale del campionato e non escludo di stravolgere tutto se chi ha giocato sin qui non avrà le giuste motivazioni, non escludo sostituzioni a fine primo tempo, dobbiamo dare più continuità possibile alle motivazioni e all’atteggiamento”.

    C’è da aspettarsi un colpo di scena nella formazione?
    “Non vuol dire che quello che ho detto mi porterà a cambiare tanto. Ho dei dubbi su quanto saremo motivati e lo voglio vedere oggi in allenamento perché la partita di domani per me vale tanto, lo dobbiamo mettere in campo ma in tutti gli allenamenti. Se vedrò le stesse cose che ho visto nella preparazione delle gare precedenti andrà da sé che ci sarà continuità nella formazione, se oggi non noterò quelle cose, non escludo di cambiare anche molti giocatori”.

    Europa?
    “Io ho parlato di mantenere o migliorare la classifica, non ho mai parlato d’Europa da quando sono qui perché credo che non sia alla nostra portata ad ora. Poi dobbiamo credere che possiamo scalare delle posizioni, ma un passo alla volta, come abbiamo fatto a gennaio dopo 3 sconfitte consecutive e ora sarebbe un peccato non avere lo stesso atteggiamento. Il campionato è ancora lungo per quanto ci riguarda, sono in ballo 30 punti, sono tantissimi, forse è cosa per pochi o per nessuno 30 punti. Ora non conta la Juve, c’è il Verona che vuole ottenere i 3 punti in palio a tutti i costi, solo una squadra su 6 nel girone di ritorno ha vinto lì e dovremo essere prestatitivi”.

    Resterai a Sassuolo? Quale sarà la sua aspirazione e cosa vuole fare la società per arrivarci?
    “Preferisco parlare del Verona adesso ed è giusto che chiediate alla società, l’allenatore pensa al presente. Poi al futuro ci si può pensare ma i primi a doverne parlare credo debbano essere i dirigenti”.

    Pinamonti?
    “Le parole di Andrea sono state strumentalizzate, non ha detto quello che è uscito, il titolo è sempre diverso dalle parole, le sue parole non erano critiche verso le scelte. Parlare della Nazionale è precoce, deve dimostrare di essere il centravanti del Sassuolo, guadagnarsi questi meriti. Sta facendo discretamente, può fa meglio, ma anche la squadra sta crescendo. Dove può arrivare? Dipende da quanto ci mette di suo nel volersi migliorare. Deve fare molta strada ancora, è il secondo anno in Serie A ‘da titolare’, il primo lo ha fatto l’anno scorso in un sistema diverso e in una squadra diverso. Credo abbia margini importanti, se si convince lui, perché per me può fare decisamente meglio e se si confermerà e migliorerà è destinato ad altri palcoscenici, ad oggi deve sudarsi la maglia da titolare qui ogni settimana”.

    Cosa non vorrebbe rivedere contro l’Hellas?
    “Se devo cercare il difetto, fermo restando che è stata una partita equilibrata, potevamo anche fare meglio. Potevamo fare meglio nella parte del secondo tempo dopo il gol annullato, lì siamo un po’ calati e il Torino ha ripreso campo, prima del gol annullato non c’erano i presupposti. Sarà una partita diversa, l’ambiente sarà diverso, l’atteggiamento del Verona sarà simile a quello del Torino e loro si giocano una fetta importante del loro campionato. Dovremo avere il loro atteggiamento e crederci sempre al di là delle difficoltà che ci saranno. Se devo andare a cercare una cosa per migliorarla è non andare dietro agli episodi, abbiamo calato il nostro furore”.

    Il lavoro sugli esterni, lo scivolamento sembra un problema…
    “Sarò contento di ritrovare Zaffaroni, pochi anni fa allenavamo entrambi in Serie D, poi in C, ritrovarlo sarà un piacere. Siamo colleghi da tempo delle categorie più basse e forse ci farà anche strano ritrovarci in Serie A. Per quanto riguarda l’atteggiamento nostro in funzione del sistema avversario dovremo essere ancora più prestativi che col Torino, in alcune scalate siamo stati meno bravi, sono molto più verticali di noi. Il Verona e anche il Torino, gioca su traiettorie verticali o cambi campo, dovremo essere bravi a chiudere le traiettorie interne ma allo stesso tempo coprire bene il campo per non farci trovare in inferiorità numerica, hanno le caratteristiche giuste per metterci in difficoltà”.

  • Il Sassuolo vuole blindare Dionisi fino al 2025

    Il Sassuolo nonostante qualche sofferenza nel corso della stagione, sta raggiungendo una salvezza anticipata e tranquilla assicurandosi un altro campionato nella massima serie. Gli emiliani vorrebbero blindare il tecnico Alessio Dionisi che si sta comportando davvero  molto bene. Il Sassuolo proposto un rinnovo di contratto all’allenatore Dionisi fino al giugno del 2025.

  • Sassuolo, Dionisi: “Veniamo da buone prestazioni”

    Sassuolo, Dionisi: “Veniamo da buone prestazioni”

    Alla vigilia di SassuoloSpezia, il tecnico Alessio Dionisi parla dalla sala stampa del Mapei Football Center per presentare il match contro gli spezzini, valido per la 27esima giornata. Ecco le sue dichiarazioni.

    Questa stagione inizia ad assumere il profilo della scorsa con i tre attaccanti che iniziano a fare la differenza?
    “Parlare dopo aver fatto un po’ di prestazioni positive ti dà più consapevolezza e vieni visto dall’esterno in maniera diversa ma quelli che siamo oggi è frutto di quanto fatto, tra positivo e negativo. Devi sperare che la squadra si riconosca in tutte le partite”.

    C’è del rimpianto per quello che è stato prima?
    “Non ci sono rimpianti, non ho dubbi. Quando uno prende delle decisioni, la difficoltà è prenderla sul momento, dopo sembra facile. Se oggi siamo questi è frutto di un lavoro che è iniziato a luglio con la sconfitta contro il Modena in Coppa dove abbiamo fatto una brutta figura. Dobbiamo dimostrare di voler crescere ancora, dobbiamo dimostrarlo anche domani: l’ambizione c’è”.

    La gara di domani può farvi ritornare sulla terra?
    “Sì ma non troppo, magari come altre volte ho fatto fino a un certo punto. Le esperienze passate credo possano darci una mano. Il pericolo di sottovalutare l’avversario non c’è, poi c’è l’avversario che ha vinto con l’Inter, che ha cambiato l’allenatore poche settimane fa, per me è un avversario di valore”.

    Può essere una partita simile a quella dell’anno scorso?
    “Se vogliamo cercare delle similitudini sì, prima di averla giocata, poi ogni partita è diversa. Ci arriviamo in un buon momento ma anche lo Spezia arriva in un buon momento. Speriamo di ottenere un risultato positivo”.

    È il momento peggiore per affrontare lo Spezia?
    “Sì, diciamo che è un periodo positivo per lo Spezia come lo è per noi. Si affrontano due squadre che vengono da una buona prestazione e da un ottimo risultato. Domani chi vorrà di più ottenere il risultato lo otterrà. Uno Spezia motivato deve essere una spinta in più per noi”.

    Cosa l’ha impressionata dallo Spezia?
    “La compattezza, è una squadra che sa soffrire, sa difendere tutta insieme e la riconosci per questo, non è un caso che ottenga risultati come quello con l’Inter”.

    Pinamonti?
    “Quando un attaccante fa gol acquisisce fiducia. Per me non c’è mai stato un caso Pinamonti, lo si è voluto montare a volte. Domenica ha fatto bene ma può fare meglio, deve dare continuità. Nazionale? Non mi interessa di questo”.

    Le scelte fatte prima sono state giuste?
    “Mi piacerebbe confermare questo a fine stagione. Non si doveva tirare una riga un mese e mezzo fa, non dobbiamo farlo nemmeno ora, faremmo un passo indietro. Vediamo se le scelte fatte poco tempo fa sono giuste, lo vedremo col tempo. Sono state scelte fatte in funzione del gruppo, non nei singoli. Il gruppo fa la differenza nel calcio, poi ci deve essere il singolo con delle qualità perché in una squadra segnano sempre i soliti. Dobbiamo supportarli con l’organizzazione di squadra”.

    Cosa temi di più dello Spezia? Il contropiede e la forza in area?
    “Sono due caratteristiche dello Spezia: si difendono compatti e di riattaccare sul recupero palla, dovremo stare molto attenti. Se non saremo veloci con la palla, se non avremo le idee chiare con la palla avremo grandi difficoltà. In più lo Spezia ora è in fiducia, viene da un momento positivo, dobbiamo rispettarlo ma al tempo stesso abbiamo tutto per ottenere il risultato positivo che vogliamo ottenere”.

    La posizione di Henrique?
    “Diciamo che a centrocampo abbiamo caratteristiche diverse, in base alle caratteristiche e in base agli avversari cerchiamo di muoverci e di cercare gli spazi, Matheus è stato un buon interprete. Poi, come ho detto prima, un singolo non vince, la differenza non la fa mai un giocatore”.

    La fase difensiva?
    “Dobbiamo migliorare, come è normale che sia. Noi su questo caliamo di intensità, di attenzione. Siamo votati alla fase offensiva e infatti i numeri lo dicono. La cosa che mi ha lasciato l’amaro in bocca a Roma è il 3-4, poteva finire 2-4, fa differenza in un campionato, togliere quei gol ‘sporchi’ e su questo dobbiamo e vogliamo migliorare”.

    Dopo la gara con la Roma si è parlato solo della prestazione dell’arbitro, è stata sminuita la prestazione del Sassuolo. Le dà un po’ fastidio?
    “Io non ho parlato dell’arbitro, l’allenatore del Sassuolo non riesce a influenzare la stampa. C’è chi parla di calcio e chi di altro, io parlo di calcio”.

    Ha festeggiato la vittoria con la Roma con acqua frizzante?
    “C’è chi parla di calcio, e chi di altro, io preferisco parlare di calcio”.

    Nel 2023 il Sassuolo ha una percentuale realizzativa del 13.6%, solo il Napoli (14.4%) ha un valore più alto nel periodo, mentre prima della sosta pre-mondiali i neroverdi erano in 15ª posizione in questo parametro (7.8%), nonostante fossero secondi per percentuale di conclusioni nello specchio (52%, dietro alla Lazio col 55%). È dovuto solo al rientro dei titolari?
    “Per me già è importante concludere, poi finalizzarlo bene lo determina il gioco e le qualità dei singoli, non è un caso, ma anche su questo mi avvalgo del rivedere la cosa più avanti, perché per quanto riguarda la parte di stagione parliamo di un periodo più lungo, è influenzata da meno risultati, aspettiamo e vediamo se riusciremo a confermarci ma sarà molto difficile”.

    Il Sassuolo lo scorso anno fece 3 vittorie consecutive tra febbraio e marzo, restò imbattuto per 5 trasferte tra gennaio e marzo. Stesso identico score di quest’anno. È un caso o c’è qualcosa di ‘studiato’ tramite la preparazione?
    “Credo sia frutto del caso, è lo stesso periodo ma l’anno scorso si è giocato di più, quest’anno si è giocato meno tra novembre e dicembre, se ripetuto nel tempo starà ad altri poi studiare il caso”.

  • Sassuolo, Dionisi: “La Roma è una squadra fisica”

    Sassuolo, Dionisi: “La Roma è una squadra fisica”

    Vigilia di RomaSassuolo per Alessio Dionisi che presenta la sfida in sala stampa del Mapei Football Center. Ecco le Sue dichiarazioni

    Che settimana è stata?
    “Quella con la Cremonese è stata una partita anomala per come era iniziata e per come era finito il primo tempo, l’averla vinta alla fine ha permesso a chi è entrato di sentirsi partecipe, alla panchina di andare ad abbracciare tutti quelli in campo, è stata una bella dimostrazione dello spirito di squadra. Sappiamo che non basta. I ragazzi hanno fatto tanto per arrivare a questo punto e non era scontato”.

    Domani c’è la Roma, squadra imprevedibile. Che partita vi aspettate?
    “La Roma è una squadra forte, fisica, con individualità importanti. C’è uno stadio suggestivo, sarà sold out, sarà bello affrontarla. Loro vorranno sicuramente batterci ma potrebbe essere per noi anche un vantaggio per certi aspetti”.

    Si aspetta una Roma stanca dopo l’impegno europeo?
    “La speranza è quella, poi sappiamo che è difficile poter pareggiare la loro qualità e la loro fisicità perché hanno singoli importanti. Dovremo riuscire a sopperire con la squadra perché abbiamo qualità individuali ma stiamo crescendo come squadra. Domani dovremo essere più bravi possibile, altrimenti finirà come contro il Napoli dove siamo stati bravi ma non perfetti, speriamo che la gara di giovedì abbia lasciato un po’ di stanchezza nella Roma”.

    Berardi-Laurienté-Pinamonti titolari domani?
    “Per un allenatore è importante poter fare delle scelte. Ci si dimentica di Defrel che sta facendo benissimo, ha sempre fatto bene dopo l’infortunio. Saranno tutti e tre disponibili ma non è detto che giocheranno dall’inizio tutti e tre, saranno della gara ma non so se dall’inizio”.

    Come si segna in casa di questa Roma? Nel 2023 non hanno mai subito gol in casa a parte in Coppa Italia con la Cremonese…
    “Vuol dire che è difficile. Il Sassuolo non ha mai vinto a Roma e per noi sarà difficile, il dato è suggestivo perché vuol dire che la Roma è forte a difendersi. Dovremo essere veloci nell’attaccare e nel muoverli, se saremo lenti ci ritroveremo ad attaccare con la fisicità della Roma in area. Dovremo essere veloci, non sarà facile ma dovremo andare là con le nostre qualità. Tapparci le orecchi perché avremo uno stadio ‘nemico’ e fare la nostra partita”.

    Voglio trovare il pelo nell’uovo: il centravanti. Cinque gol in tre (Pinamonti 3, Defrel e Alvarez 1) in 25 partite. Perché il riferimento centrale del Sassuolo quest’anno fa fatica a segnare?
    “I tre non hanno trovato continuità, chi per infortunio, chi per altro, vediamo alla fine. Per me è importante che tutti lavorino senza palla e con la palla. La volontà non è mai mancata, i conti li faremo alla fine”.

    Muldur e Romagna?
    “Romagna è disponibile, Muldur quando si rientra da un lungo infortunio, delle piccole interruzioni possono succedere. Nulla di grave, non è ancora disponibile per giocare. Per il resto, rientra Berardi che era squalificato e andremo in treno con tutti gli altri a disposizione”.

    Dopo la partita con la Cremonese ha detto: “Un mese fa nessuno avrebbe scommesso su di noi che ci saremmo ritrovati oggi qua con 30 punti”. Io non ci credevo, ma nemmeno lei?
    “Apprezzo la tua onestà. Questo non dobbiamo dimenticarcelo, cioè che in tanti non credevano in noi, io l’ho detto per sottolineare quanto stanno facendo bene. Si parla di tutto tranne che di calcio, si sta parlando di mercato, e invece vorrei sottolineare quanto di buono questa squadra sta facendo adesso perché abbiamo vissuto un momento negativo e ora dobbiamo voler ancora di più. Io ho sempre creduto, credo di non aver alzato mai le mani per trovare alibi. Per me fa parte dell’esperienza, del percorso di un campionato”.

    Il suo nome inizia a essere chiacchierato, si è parlato del Torino. Lei è in scadenza (ma il Sassuolo ha un’opzione). Ci sono novità?
    “Io sono qui per parlare di domani, chiedete al club. Per me non è importante parlare di mercato ora, toglie solo energie tecniche e tattiche, mi sento di dirti di chiedere alla società”.

  • Sassuolo, Dionisi: “Ci aspettano due partite decisive”

    Sassuolo, Dionisi: “Ci aspettano due partite decisive”

    Dionisi il tecnico del Sassuolo parla dalla sala stampa del Mapei Football Center per presentare il prossimo impegno con il Lecce, previsto per domani. Ecco le sue dichiarazioni.

    Lecce e Cremonese: due partite verità?
    “Me l’aspettavo questa domanda. Ora c’è il Lecce, non possiamo permetterci di guardare più in là perché è una partita difficile, con una squadra che ha vinto a Bergamo contro l’Atalanta e ce ne saranno poche che vinceranno lì. Viene da alcune partite fatte bene, sarà una partita difficile e dovremo avere l’atteggiamento giusto. Il risultato non è scontato, anzi: loro venderanno cara la pelle, noi dovremo fare altrettanto”.

    Ripetendo la prova con il Napoli si può fare bene con il Lecce?
    “Dobbiamo migliorare perché con il Napoli certe cose le metti perché giochi contro una squadra importante e dovremo essere più prestativi. Con il Napoli abbiamo fatto bene ma dovremo fare altrettanto bene con la palla e di più come atteggiamento”.

    Come sta Berardi? Pinamonti è pronto?
    “Domenico si è allenato tutta la settimana quindi salvo cose straordinarie è disponibile domani, lo era anche per un basso minutaggio contro il Napoli e si è preferito non rischiare. Per Pinamonti, più allenamenti fa, più gioca, più possibilità ampio può avere. Sarà della partita sì, non so se dall’inizio o durante”.

    Parliamo sempre dell’atteggiamento però se parliamo di campo, di tattica, quali sono secondo lei le cose che alla squadra riescono meglio e quali invece quelle da migliorare?
    “Stiamo lavorando meglio con palla e senza palla e l’ho detto in tempi non sospetti, se una squadra lavora bene senza palla poi lavora bene con la palla. Dobbiamo migliorare nella creazione di situazioni pericolose, possiamo fare meglio negli ultimi 20 metri per favorire delle azioni offensive, a volte ci specchiamo e su questo dobbiamo migliorare. Secondo me ci sono anche tante cose positive, dobbiamo dare continuità e migliorare, però sull’equilibrio siamo cresciuti”.

    Vorrei parlare della parabola di Ruan Tressoldi: 45 minuti in campo in 2 gare nella prima parte di stagione, 8 su 8 nel 2023 con 7 da titolare. Cos’è cambiato?
    “Giocare aiuta e lui quando ha giocato ha fatto bene, è merito suo. Aveva bisogno di tempo quando è arrivato, ha subito un po’ gli errori non determinati solo da lui. Io vedo anche l’allenamento non ha lavorato per crescere nella settimana e così è stato anche dopo Udine”.

    Avrebbe firmato un mese fa per fare 8 punti con Monza, Milan, Atalanta, Udinese e Napoli?
    “Sono abituato partita per partita, pensavamo a un calendario molto difficile ma siamo stati bravi. Se siamo stati bravi lo vedremo ora perché il difficile arriva ora. Dobbiamo dare valore a quanto fatto che non era scontato. Sapevamo che l’inizio del girone di ritorno sarebbe stato difficile. Nessuno avrebbe scommesso su di noi e ora dobbiamo dare valore in prestazioni e in risultati. Domani la partita è difficile, un risultato positivo non è scontato”.

    Cosa teme di più del Lecce?
    “Temere non temo niente, lo risperttiamo perché ha qualità non comuni in Serie A, comuni nelle squadre per le squadre che arrivano dalla B. Il Lecce ha riportato quelle motivazioni che aveva dalla vittoria in campionato anche in A. È una squadra che corre e difende, per certi aspetti stiamo diventando come loro. Temere non temo niente, rispettiamo il Lecce, sapendo che in questo momento è un avversario difficile da affrontare, non temo niente ma li rispetto

  • Sassuolo, Dionisi: “Napoli forte, ma dobbiamo giocarcela”

    Sassuolo, Dionisi: “Napoli forte, ma dobbiamo giocarcela”

    Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, parla dalla sala stampa del Mapei Football Center per presentare la sfida contro il Napoli di domani. Ecco le sue dichiarazioni 

    Si è vista adattabilità e disponibilità con l’Udinese: è un’altra strada del Sassuolo che hai scoperto e puoi portare contro il Napoli?
    “Sono d’accordo, mi sento un po’ più frenato nel dire che dobbiamo dimostrare di essere questi. Sarebbe un grande successo, come squadra, riconoscersi non solo per il gioco ma anche per questi aspetti. A tutti gli allenatori piacerebbe una squadra che gioca e soffre e difende insieme. Noi sul giocare abbiamo pochi dubbi ma non va dimenticato che l’identità di una squadra è anche mettere disponibilità, si è visto nelle ultime partite. Tutto questo potrebbe non bastare domani perché si parla di numeri pazzeschi del Napoli ma da parte nostra dovrebbe esserci una piccolissima ‘presunzione’ di pensare di poter battere il Napoli sapendo che non sarà facile. All’andata siamo stati bravi nell’attaccare ma non nel finalizzare e meno bravi nel difenderci, dovremo essere più bravi”.

    Cosa non deve fare il Sassuolo?
    “Se pensiamo di avere un piano gara unico il Napoli te lo stravolge perché in campo decide tanto il Napoli e devi essere bravo ad adeguarti, fermo restando che son convinto che potremo determinare anche noi delle cose ma dovremo essere bravi a modellarci in base a quello che pensiamo di poter fare e a quello che farà il Napoli. Dovremo essere bravi a rimanere nelle partite che si creeranno nelle partite. Non possiamo concedere la palla al Napoli tutta la partita, se lo fai hai perso, anche mentalmente, perché loro sanno fare tante cose e bisogna pensare di metterli in difficoltà e le nostre qualità possono farlo, sicuramente loro hanno qualità per farlo a loro volta”.

    Bajrami è il vice Berardi?
    “Ha qualità diverse, ha interpretato bene il ruolo. Potrebbe essere Bajrami il vice Berardi se Berardi non ci sarà…Dobbiamo allenarci oggi, rifinitura domani, valuteremo tra oggi e domani”.

    Hai pensato a qualcosa di specifico dietro?
    “Abbiamo ‘regalato’ due gol all’Udinese, merito loro che hanno creato ma potevamo far meglio. Il primo gol su calcio d’inizio abbiamo difeso con superficialità, sul secondo non ne parliamo neanche e non abbiamo difeso e dobbiamo far meglio se vogliamo ottenere un risultato positivo domani”.

    Mister, cambia qualcosa nell’affrontare un Napoli così avanti in classifica?
    “Non è che mi piaccia tanto in questo momento perché abbiamo la nostra identità, abbiamo fatto partite migliori, altre meno, ma come identità di squadra dobbiamo riconoscerci e mi aspetto che la squadra abbia coraggio nel gioco e che sia squadra fino alla fine. Dovremo essere più bravi rispetto alle ultime due gare col Napoli, siamo partiti con l’handicap. Dovremo essere coraggiosi con la palla e squadra senza, ancor prima squadra senza, ma allo stesso tempo se non hai la consapevolezza/presunzione di dire posso fargli gol, abbiamo le qualità per farlo, ci dobbiamo provare”.

    Lei e Spalletti avete vinto a Empoli, c’erano Sarri, Andreazzoli…sogna di ripercorrere quella carriera?
    “Ho sentito parlare di loro tanto perché sono stato a Empoli dopo di loro, ora continuo a seguirli. Ho avuto la fortuna di affrontarli, domani affronteremo il Napoli allenato da Spalletti. Non mi piace fare paragoni, gli allenatori ottengono risultati in primis per le qualità dei giocatori. Sono allenatori bravissimi, Sarri e Spalletti posso prenderli come modelli, li apprezzo entrambi, non sono gli unici ma li apprezzo”.

    Si aspetta un Napoli distratto dalla Champions?
    “Mi aspetto un Napoli che vada su ogni campo per vincere, ora giocano tutte le partite per vincere com’è giusto che sia. Da un certo punto di vista mi aspetto un Napoli arrembante, questo ci metterà in difficoltà ma ci permetterà di avere delle situazioni”.

    C’è il Sassuolo nella lotta salvezza?
    “Noi siamo vicini alle squadre che ci stanno davanti e anche a quelle dietro. Certo che siamo, non siamo guariti ma a prescindere uno deve capire qual è l’obiettivo quotidiano, la consapevolezza che stiamo acquisendo togliendoci la presunzione che avevamo per lottare e per prendere quella davanti”.

    Il 4-0 dell’andata può essere per voi motivo di ulteriore stimolo? Ci può essere voglia di rivalsa per quel risultato, che vedendo come andò la partita, fu immeritato?
    “Magari! Quella partita è stata macchiata da un’ottima partenza del Napoli e da una non nostra efficace in fase difensiva, avevamo creato i presupposti per far gol, poi non ci siamo riusciti e il Napoli ha vinto con merito perché ha fatto meglio, il punteggio era stato un po’ largo. Con il Napoli abbiamo fatto meno punti da quando ci sono io, ci deve essere la volontà di cambiare questa cosa sapendo che il Napoli non è imbattibile”.

    All’andata avete sofferto la profondità di Osimhen e lei disse, giustamente: “Chi è che non soffre la profondità di Osimhen?”. Ruan Tressoldi, anche per struttura e caratteristiche, può essere il giocatore chiave per fermare o comunque limitare l’attaccante nigeriano?
    “Si limita mettendogli pressione, cercando di sporcare la traiettoria, giocando di squadra. Non so chi gioca però sicuramente in alcuni giocatori abbiamo qualità che possono limitare Osimhen. Noi dobbiamo limitare il Napoli da squadra e metterli in difficoltà da squadra, se poi nella squadra i singoli sono prestativi, noi abbiamo qualità per difenderci e attaccare. Se gli esterni non correranno indietro loro avranno sempre superiorità esterna, se avremo gli esterni prestativi in fase difensiva, in fase offensiva difenderemo meglio e attaccheremo meglio perché i nostri esterni possono mettere in difficoltà i difensori della A. Anche in mezzo al campo abbiamo giocatori prestativi, se lo saranno senza palla lo saranno anche con la palla. Non si vince individualmente. Abbiamo bisogno della squadra perché il singolo possa limitare, eventualmente, un singolo. Possiamo limitarli, da squadra possiamo farlo”.

    Nei top 5 campionati solo Toni Kroos ha completato più passaggi di Lobotka, che ha il 94,3% di passaggi riusciti. Lui ha detto che l’attenzione nei suoi confronti è cresciuta e che c’è sempre un uomo che lo segue. Farà così anche lei? Ha studiato qualcosa di particolare per Lobotka?
    “Giocatore importante, merito della squadra. Sui passaggi riusciti dipende anche dalle difficoltà del passaggio, dipende anche delle situazioni. Tante volte il Napoli non lo si affronta a viso aperto e gli si permettono i passaggi orizzontali. Da squadra possiamo limitarli, se pensiamo di andare in campo individualmente non abbiamo grandi possibilità di fare risultato, se andremo in campo da squadra riusciremo a limitarli e tra questi c’è Lobotka. Sta facendo bene, immagino che giocherà, il nostro obiettivo è cercare di non renderlo la fonte di gioco per 95 minuti”.

    Chiederai al centrocampo di dare una mano in raddoppio su Kvara?
    “Giocheremo a due o a tre in mezzo al campo, dipende dalle situazioni. Stiamo cercando di rendere più elastico il centrocampo, a volte se non sei bravo a rimetterti a posto il Napoli poi ti prende in ripartenza. Dovremo essere bravi nella testa pensando di dover correre, Kvara avrà delle opportunità ma dovremo limitare o non permettere il due contro uno per loro, l’obiettivo è arrivarci in parità, un centrocampista o un esterno dovrà dare parità, se ci portiamo il difensore diventa difficile avere superiorità o parità in area. È difficile essere sempre ben posizionati in ogni situazione. Sono convinto che faremo una partita gagliarda”.

    Laurienté sta imparando a fare queste cose?
    “È già importante che un giocatore riconosca certe cose. Il rischio qual è, che se cura un aspetto che trascurava, trascurava tanto, possa perdere poi altro dove eccelle. Lui deve continuare a fare quello che sta facendo, lavorando e migliorandosi. Lui si sta applicando, sta facendo il massimo, può fare di più, mi aspetto il massimo se giocherà domani”.

    Maxime Lopez giocherà?
    “Mancano due allenamenti, l’allenatore pian pianino si fa un’idea, nelle gare precedenti ad esempio ho cambiato per varie vicissitudini. Potrebbe darsi perché Maxime è un giocatore importante, l’abbiamo recuperato finalmente e il modo migliore per recuperarlo ancora è farlo giocare. Non sono sicuro che giocherà, sarà della partita penso proprio di sì, se a partita in corso o dall’inizio vedremo, non ho certezze”.

    Ti aspettavi questa striscia di 4 risultati utili consecutivi?
    “Rispondo con una battuta: abbiamo fatto 8 punti in 4 partite ma anche 8 in 5, dipende dai punti di vista. Se si vuole vedere il bicchiere mezzo vuoto abbiamo fatto 8 punti dall’inizio del 2023. Domani sicuramente non deve mancare l’atteggiamento, poi vediamo chi sarà più bravo. Sulla carta lo sappiamo, c’è un però: noi abbiamo giocatori bravi, se saremo squadra potremo anche noi essere più bravi”.

  • Sassuolo, Dionisi: “Veniamo da partite positive”

    Sassuolo, Dionisi: “Veniamo da partite positive”

    Dionisi, allenatore del Sassuolo, in la sala stampa del Mapei Football Center presenta la prossima sfida con l’Udinese.

    Il Sassuolo arriva da tre partite positive, l’ultima con l’Atalanta che è una squadra per certi versi simile all’Udinese ed è anche una bestia nera…
    “Non ti nego di aver ricordato ai ragazzi e a me stesso in primis che l’Udinese, insieme al Napoli, è la squadra contro la quale abbiamo fatto meno punti e questo la dice lunga sull’avversario. Una squadra con qualità ma ricerca cose diverse rispetto a noi e se ci adeguiamo a loro sbagliamo. Noi veniamo da tre partite positive, per certi aspetti è più difficile affrontare l’Atalanta ma è più facile adeguarsi, per certi aspetti è più semplice affrontare l’Udinese che fa pressione forte ma non da subito, ha un atteggiamento diverso rispetto all’Atalanta. Se non saremo bravi e mentalizzati sarà dura fare risultato positivo. L’anno scorso a Udine non l’abbiamo interpretata nella maniera giusta e abbiamo ottenuto 0 punti, non dobbiamo ripetere questo errore”.

    Come stanno i suoi?
    “Rientra Pinamonti, che non è poco. Si è allenato con la squadra dall’inizio della squadra. Viene da un periodo non lungo di stop, un po’ come Pereyra per loro. È importante per loro, così come lo è Andrea per noi. Vedere il rientro di tanti giocatori è una bella cosa, averli a disposizione ancora di più per minuti sarebbe ancora più importante. Muldur e Toljan invece non rientrano”.

    Si aspettava questo impatto di Zortea e Bajrami?
    “Sinceramente sì, perché più o meno li conoscevo. Bravi loro ad avere quell’atteggiamento, bravi noi ad alimentarlo, questo atteggiamento li porterà a fare bene, sapendo che per loro questa società è un passo avanti e non indietro. La differenza poi la fa la squadra, sapendo che non è semplice far bene se non c’è un gruppo con il giusto atteggiamento e anche per loro è stato più semplice entrare nella squadra. Sono convinto che, come hanno già fatto, daranno una mano alla squadra”.

    Hai rigenerato il Sassuolo…
    “Un allenatore deve adeguarsi al contesto, ho un modo di fare che non mi preclude il dover prendere decisioni. Se saranno state quelle giuste lo vedremo cammin facendo. Stiamo crescendo ma non siamo guariti. Io non sono d’accordo con Frattesi, forse siamo in via di guarigione, lo dobbiamo dimostrare. Ferrari e Lopez non erano un caso prima e nemmeno ora. Sono contento che Maxime domani sarà della partita, nessuno può avere dubbi sulle sue qualità, ma un allenatore deve fare delle scelte per la mentalità, determinazione, ambizione. Ferrari sarà ed è una scelta difficile per un allenatore. Ne ho parlato con lui, per me è più insostituibile quest’anno rispetto all’anno scorso, poi se uno va a vedere le presenze quest’anno nella rotazione dei centrali è stato fuori di più ma una squadra non può precludersi dall’avere giocatori con l’atteggiamento giusto e Gian Marco è uno di questi. Forse di capitani in questa squadra ce n’è più di uno ma Ferrari è un giocatore molto importante anche se non ha giocato una-due partita da titolare, fermo restando che lui non ha condiviso ma ha accettato questa scelta e lo ha dimostrato”.

    La società ha ingaggiato Zortea e Bajrami, c’era condivisione sulle scelte?
    “C’è condivisione con la società. Poi ci sono le caratteristiche sulle quali l’allenatore dà le indicazioni, poi c’è il lato economico e altre situazioni dove l’allenatore non entra nel merito. Per Zortea e Bajrami la condivisione è stata totale. Non dimentichiamoci che sono andati via 4 elementi e ne sono entrati 2, giovani e motivati, come deve essere chi gioca nel Sassuolo”.

    L’arrivo di Bajrami può dare un input in più a Pinamonti?
    “Se due giocatori hanno un trascorso insieme è positivo. L’arrivo di Bajrami è perché abbiamo perso un giocatore di qualità negli ultimi 30 metri e l’abbiamo sostituito con un giocatore diverso, introverso, ma ha qualità per determinare. Io mi aspetto di più perché lo conosco e può arrivarci. Per quanto riguarda Pinamonti, trova una situazione diversa rispetto a prima. Ha fatto parte in parte del momento difficile ma rimane un giocatore importante per noi, a prescindere dai momenti. Ovvio che se un giocatore offensivo gioca con più giocatori offensivi può trarne più beneficio ma al tempo stesso tutti devono dare disponibilità alle corse indietro”.

    La settimana scorsa abbiamo fatto dei nomi come possibile alternativa a Bajrami sulla trequarti. Ne possiamo aggiungere un altro, cioè Kevin Bruno che sta facendo benissimo con la Primavera? Ci sta pensando?
    “Sta facendo bene ma credo sia presto anche perché c’è tanta differenza tra la Serie A e la Primavera, c’è una voragine e con un passo non si scavalca una voragine. Sono contento per la Primavera che sta facendo bene. Bruno sta facendo bene ma non è l’unico. Nel suo futuro ci saranno cose positive”.

    Ma Berardi ha più libertà di movimento? Non gioca più solo e soltanto sulla destra o sbaglio? Se sì, è una cosa ricercata?
    “Il più grande merito è di Domenico che sa giocare a calcio. Domenico deve essere dentro al gioco il più possibile, se vogliamo creare situazioni pericolose dobbiamo passare tante volte da lui. tutti citano Domenico sugli assist e i gol ma se uno guarda le nostre partite si accorge che nelle azioni offensive c’è sempre lui, non è per togliere ai compagni, ma lo sanno che Domenico ha quel quid in più. Lui sa benissimo che tutto questo serve per valorizzare le sue qualità e il fatto che possa svariare è grazie alla squadra”.

    Le chiedo un commento sulle frasi di Erlic: “Ho i brividi quando vedo un giocatore come Domenico Berardi, che è il giocatore più forte che abbiamo, ritornare e rincorrere, a me come difensore mi dà più voglia di fare bene”. Cosa ne pensa?
    “È una bella frase. Io non ho i brividi perché dovrebbe essere ovvio ma in tutte le partite vedo giocatori che si atteggiano e sta diventando meno ovvio che un attaccante corra all’indietro. Per me, che Erlic abbia detto questo è tanta roba, ovvio che se uno dei giocatori più importanti fa questo è un segnale per tutti e non nascondo che nelle ultime partite abbiamo stimolato più questo che il resto”.

    Nelle ultime 3 settimane 7 punti quindi sicuramente tanti sorrisi, tanti abbracci. Prima però le cose non stavano andando benissimo con 4 punti in 9 partite. Ha visto dei cambiamenti negli atteggiamenti nei suoi confronti in questi due periodi qui al Mapei Football Center?
    “Dipende dai punti di vista, dobbiamo essere realisti sempre e sempre equilibrati. Mi ritrovo in un contesto dove non dico che l’equilibrio regna sovrano ma siamo una mosca bianca per certi aspetti. L’atteggiamento nei miei confronti non l’ho notato cambiato. C’era la volontà di far bene, di spingere la squadra dando il meglio. Dopo il risultato a Monza, dopo Milano, ho percepito grandissimo spirito di gruppo tutti non vedevano l’ora di abbracciarsi e di abbracciarmi, questo diventa la conseguenza dei risultati. Siamo stati abbastanza equilibrati, mi piacerebbe dire equilibrati e basta, ma a volte riesce di più e altre di meno”.

    Come stanno Marchizza e Obiang?
    “Abbiamo delle defezioni, tutte dietro, noi giochiamo con 4 difensori e ne ho solo 5, poi verrà con noi Pieragnolo che è un ragazzo della Primavera, quindi avremo 5 difensori della prima squadra dietro, abbiamo anche provato qualcosa di diverso per ovviare a questo. Il sostituto naturale di Rogerio è Marchizza. Nel secondo tempo con l’Atalanta ha fatto bene e se giocheremo così, probabilmente sì, giocherà Marchizza. Non nascondo che abbiamo provato anche delle alternative perché poi in una partita non sarà semplice. Pedro si è allenato tutta la settimana ma il problema era già superato, forse è più per chi ha visto perché sa il trascorso di Pedro ma nello spogliatoio la cosa era rientrata, aveva avuto un calo di zuccheri”.

    Costacurta alla fine della partita dell’Atalanta ha elogiato Defrel. Ora che torna Pinamonti, è un po’ un peccato togliere un po’ di continuità a Defrel o possono coesistere?
    “Per me è una cosa bella sentir parlare di Greg perché è un ragazzo straordinario. Se Greg continuerà così non ho dubbi su chi giocherà: giocherà lui. Questa è una società che punta sui giovani, dà spazio all’errore perché non ti punta il dito, ma se un giocatore fa bene non vedo perché toglierlo. Ora spero avrò più alternative in avanti e delle scelte saranno pensate anche per la partita e in funzione della partita, per dare valore a tutti i giocatori offensivi. Io non ho mai avuto dubbio sulle sue qualità, deve trovare continuità negli allenamenti, ora ha giocato di più e questo lo ha aiutato ma aveva bisogno di sentire fiducia attorno a sé e di ripagarla. La fiducia non è mai mancata, ovvio che un giocatore per sentirla deve giocare, rigiocare e rigiocare ma la fiducia in Greg è totale perché è un giocatore forte”.

  • Sassuolo, Dionisi: “È importante aver ritrovato la vittoria”

    Sassuolo, Dionisi: “È importante aver ritrovato la vittoria”

     Dionisi, allenatore del Sassuolo, che in sala stampa del Mapei Football Center parla della prossima sfida con l’Atalanta.

    Cosa lascia quel 5-2 a San Siro contro il Milan? Cosa ti porti da quella gara contro il 3-4-3 con l’Atalanta?
    “Dopo la partita contro il Milan sicuramente dentro di noi è riaffiorata più consapevolezza che magari avevi perso un pochino. Sai che valori hai ma i risultati precedenti ci avevano fatto perdere qualche certezza. Non dobbiamo dimenticarcelo ma dobbiamo prenderci anche quello che ci siamo meritati dopo il Milan, consapevolezza e umiltà. I ragazzi hanno fatto una grande prestazione ma spesso dopo un risultato del genere siamo caduti e in questo momento sarebbe un grande errore, ricadere dopo una Prestazione e un Risultato, bisogna avere la consapevolezza e l’umiltà ancora di più per affrontare una squadra forte, forse la più in salute, che esprime un calcio in verticale, può fare gol in molti modi e lo può dimostrare”.

    Arriva l’Atalanta, una squadra forte, può essere uno stimolo in più?
    “È un’osservazione giusta. Basta guardare la classifica, basta guardarsi indietro, per avere le motivazioni giuste. Quando si parla di un risultato importante contro una grande e si rischia di perdere attenzione non è solo nel Sassuolo, lo vedo anche in altre squadre. È stata più facile prepararla per certi versi, questa settimana c’era più entusiasmo, ma non ci possiamo rilassare conoscendo il valore dell’avversario e per quanto mi riguarda è la squadra più in forma”.

    Bilancio sul mercato?
    “Sono andati via giocatori importanti che hanno dato tanto a questa maglia, tranne Antiste che è stato poco ma magari tornerà a dare una mano. Sono arrivati due giocatori giusti, con le qualità giuste, con la volontà e determinazione che cerchiamo nei ragazzi. Chi gioca nel Sassuolo deve voler giocare, non dover, voler giocare nel Sassuolo e da loro l’ho percepito parlandoci, sono sicuro che lo dimostreranno con i fatti. Bajrami l’ho già allenato, non godrà di preferenze per queste, ma mi aspetto molto di più per quanto fatto insieme in passato. Sono due giocatori giusti che ovviamente hanno bisogno di tempo, anche se tempo non c’è, speriamo ovviamente possano dimostrare tutto subito”.

    Come li hai visti? Possono giocare?
    “Sono entrambi pronti. Ognuno di loro ha il loro carattere, chi è più espansivo si è già calato nella realtà, però sono pronti, potrebbero partire dall’inizio o fare panchina perché chi ha fatto parte del Sassuolo sin qui ha fatto quello che deve”.

    Come stanno Marchizza e Maxime Lopez?
    “Marchizza non si è allenato nei primi giorni della settimana ma da mercoledì ha lavorato in gruppo e sarà della partita. Lo spero perché è tornato in campo da titolare a quasi un anno dall’infortunio. Maxime, è una situazione che stiamo monitorando, non è una situazione fisica, è anche mentale. I giocatori devono avere la volontà e la determinazione di giocare per questa maglia”.

    Solo una riflessione sul mercato: in 6 mesi è stato praticamente azzerato l’attacco che ha prodotto gran parte dei 64 gol dell’anno scorso, è rimasto solo Berardi. C’è più il dispiacere per i loro addii che hanno inevitabilmente cambiato fisionomia alla squadra, a mio avviso indebolendola, o c’è più l’orgoglio per aver centrato un obiettivo della società, cioè la valorizzazione dei giovani che ha portato anche profitti da record per il club?
    “Non è poco ripartire da Berardi, la cosa più importante è che sia rimasto, non è poco. Con il Milan ad esempio è stato determinante, come del resto tutti quanti, però ripartire da Domenico è tanta roba. Per chi è andato c’è l’orgoglio non mio ma di tutti, di aver messo la propria esperienza per i ragazzi, i ragazzi per la squadra, e grazie a questa alchimia si è creata una situazione importante, sarebbe stato controproducente trattenerli, per tutti. Indeboliti o non indeboliti, per me è uno stimolo lavorare con giocatori nuovi. È un peccato non poterci lavorare dalla preparazione ma non tutte le ciambelle nascono con i buchi. Mi sarebbe piaciuto avere un mese per lavorarci? Sì, ma sarà anche stimolante calarsi subito nella realtà e nella squadra. Non ho dubbi che i compagni metteranno i nuovi nelle condizioni di dare il loro contributo. Per me è stimolante, poi non c’è mai tempo, si gioca sempre, se perdi hai giocato male, hai sbagliato i cambi o la formazione, se vinci una sostituzione fatta per obbligo diventa la sostituzione giusta, dopo le partite si può parlare tanto. Bisogna avere coerenza, questo vale anche per l’allenatore. Il tecnico del Sassuolo deve avere la volontà di allenare il Sassuolo e lavorare per il Sassuolo”.

    Sono andati via Raspadori e Traore, c’è Bajrami. Un’alternativa per quel ruolo chi può essere oltre a Defrel? Henrique? Thorstvedt e Lopez si possono adattare?
    “Maxime era una delle possibilità a San Siro, poi ha giocato Traorè ed è entrato Henrique per avere più equilibrio in mezzo al campo. Lo può fare Matheus, anche Bajrami. Maxime può giocare in tutte le zone del campo. Abbiamo lavorato anche su Thorstvedt, ha caratteristiche diverse e andrebbe valorizzato per le sue qualità, dunque i primi tre sì, Thorstvedt ci stiamo lavorando”.

    Com’è cambiato il Sassuolo rispetto alla gara d’andata? Eravamo a Bergamo e parlavamo di una squadra che dava segnali positivi dal punto di vista del carattere e dell’atteggiamento. Poi cosa è successo?
    “La partita dell’andata è stata una partita positiva, non finita bene, ma avevamo fatto bene come atteggiamento e come qualità. In attacco c’erano D’Andrea, Pinamonti e Kyriakopoulos, Berardi è entrato ed è uscito per infortunio, ricordo certe cose non gradevoli. Bisogna lavorare perché non succeda quello che hai detto dopo il 5-0 con la Salernitana, per questo dopo domenica ho fatto il pompiere. È un attimo andare dietro alla scia dei complimenti e non può bastare questo. Abbiamo pensato di ottenere con facilità le cose, in maniera più semplice di quello che serviva, quando non c’è nessuno che ti aspetta o ti aiuta, e ancora di più serve la volontà”.

    Differenze con Gasperini? Firmerebbe per avere una carriera come la sua?
    “Se hai una penna, la proposta io l’accetto e la firmo subito, con la destra e la sinistra. Gasperini non ha ancora finito di ottenere risultati, anche quest’anno sta facendo bene con un ricambio generazionale importante. Hanno due squadre, sono una big del campionato per certi aspetti. Quando vuoi vedere la forza di queste squadre devi guardare la panchina. Bravo il mister, bravi i giocatori. Hanno tanti calciatori che possono subentrare e metterci in difficoltà”.

    Bajrami con lei era straordinario. Sarà il prossimo uomo mercato…
    “Io sono l’allenatore, non lo so. Bajrami ha qualità diverse dai nostri giocatori offensivi. Sono convinto anch’io che possa fare bene. Ha già fatto un buon campionato l’anno scorso con l’Empoli. Sono contento che la società lo abbia portato qui. Abbiamo rinunciato a un giocatore straordinario come Traorè ma abbiamo preso un giocatore giusto. Lui si deve mettere a disposizione non mia ma dei compagni e i compagni lo aiuteranno per metterlo in condizione di dare una mano alla squadra. Nel medio termine sono convinto che darà una mano alla squadra”.

    Sassuolo in A da 10 anni, c’è l’impronta di Carnevali. Visto dall’interno, qual è il valore aggiunto?
    “È una persona che trova sempre la parola giusta nel momento giusto e riesce a trasmetterti un ottimismo ponderato e non è poco nei momenti di difficoltà. Ha sempre quella visione ottimistica che aiuta”.

    Quanto incidono le varie componenti nel Sassuolo sul mercato?
    “Le opinioni in questa società vengono ascoltate, anche quelle dell’allenatore, e io per come sono cerco di ascoltare l’opinione di tutti. È un lavoro di squadra, poi alcune decisioni spettano al presidente, alcune all’allenatore, alcune all’a.d. e alcune al direttore sportivo. Il rispetto dei ruoli qui è importante, in un’azienda questo è fondamentale, se si riesce a mantenere questo e collaborare e condividere è il massimo”.

  • Sassuolo, Dionisi: “Dobbiamo fare punti”

    Sassuolo, Dionisi: “Dobbiamo fare punti”

    Dionisi tecnico del Sassuolo presenta in conferenza stampa la sfida con il Milan.

    Pioli diceva poco fa che per superare un momento di crisi ci vogliono i risultati. Domani cosa c’è da andare a cercare dopo il punto di Monza?
    “Non si può che prendere spunto dalle parole di Pioli, condivido in pieno per quello che ha detto anche per la mia squadra. Noi abbiamo fatto il primo punto del 2023 alla quarta partita e se è successo questo è stato per nostro demerito anche. Veniamo da una partita fatta bene dove potevamo tirare fuori anche di più, siamo leggermente migliorati ma non siamo guariti. Servono continuità e atteggiamento, poi ci sono gli avversari che sono i campioni d’Italia, giocano in casa e sono feriti come noi. La spunterà chi avrà l’atteggiamento migliore. La qualità, che loro hanno più di noi, conta ma non è l’unica cosa”.

    Cosa ti riporti contro il Milan dalla sfida con il Monza?
    “Il Milan ha perso qualche partita, non ha perso identità, non ha perso niente. Fa le cose e si riconosce in quello che fa. Dovremo essere bravi perché a livello prestativo lo siamo stati domenica. Possiamo fare meglio nel gioco, dovremo cercare già domani di crescere, ma in questo momento la compattezza, la volontà e la determinazione devono andare di pari passo e non è scontato”.

    Come sta Consigli?
    “In settimana si è allenato, sono contento che possa rientrare: se starà al 100% giocherà, altrimenti ci sarà Pegolo che ha fatto bene e merita ed è una bandiera come Magnanelli, se sta al 100% come sembra giocherà Consigli, altrimenti Pegolo”.

    Cosa ha detto alla squadra dopo Monza?
    “Ho fatto i complimenti in primis per l’atteggiamento, lo spirito, per l’umiltà con la quale abbiamo affrontato la partita perché ci deve essere la giusta alchimia tra umiltà e consapevolezza. Al tempo stesso ho detto peccato perché quanto fatto non è bastato a vincere, passa tanto dalla volontà e dobbiamo voler essere più cinici ma non solo i tre attaccanti, sia quando difendiamo, che ogni gol subito passa da una nostra negligenza”.

    Hai rivisto il Sassuolo che avevi in mente?
    “Possiamo migliorare. Normale che dopo un periodo sicuramente non facile devi pensare a metterci determinazione, volontà e gioco. Non dico che il gioco venga trascurato, magari in questo momento i ragazzi un rischio in più non se lo prendono, ma dobbiamo migliorare, dobbiamo mettere tanto domani sapendo che tanto passa dalla volontà”.

    Rogerio ha un problema alla spalla? Come sta Berardi?
    “Sorprende anche me, Rogerio non ha avuto problemi alla spalla. Ci alleniamo oggi, Rogerio sarà disponibile. Berardi si è allenato e ci sarà”.

    Come gestisce il dualismo Obiang-Lopez?
    “Pedro è un uomo e in questa squadra abbiamo bisogno di uomini, di qualità e personalità. Rispetto a Maxime sa leggere meglio le situazioni, aiuta la squadra in maniera diversa in fase difensiva, Maxime alza il livello del gioco e della qualità ma in questo momento non possiamo rinunciare a Pedro, non escludo che possano giocare insieme. Abbiamo 7 centrocampisti ora, dobbiamo migliorare nell’interscambiabilità dei ruoli”.

    Come sta Muldur?
    “Mancano un paio di settimane per sapere se sarà disponibile. Domani non ci sarà, nemmeno con l’Atalanta, vedremo da quella dopo”.

    Si può rivedere il 4-2-3-1 a San Siro?
    “Stiamo lavorando per interscambiarci, per dare più supporto all’attaccante però per essere equilibrati nelle due fasi in base alla squadra avversaria. Bisogna stare attenti a non essere troppi offensivi per subire una transizione negativa. A Monza l’idea era di giocare a due e difendere a tre in mezzo al campo, Junior doveva legare in fase offensiva e dare una mano in fase offensiva, un po’ quello che l’anno scorso era Raspa. Sono le caratteristiche più che la richiesta dell’allenatore, va da sé che il giocatore poi si muove negli spazi che trova. Per domani non ho ancora deciso”.

    Perché un terzino che l’anno scorso ha sfornato assist come Theo Hernandez, che era un punto di forza della squadra, quest’anno non è riuscito a trovare spazio da titolare?
    Ogni tanto ci sono giocatori che dimostrano di avere meno volontà e sono stufo di dover tirare fuori la volontà dei giocatori, chi gioca a Sassuolo deve giocare per il Sassuolo e faccio le scelte in base alla volontà di un giocatore, non posso precludere le scelte non considerando questa cosa. Ci sono

    Si pensa a sfoltire sul mercato, ha chiesto qualcosa in entrata?
    “L’allenatore deve pensare alla squadra, poi a queste cose ci pensa la società. Credo che la cosa più importante, è una mia convinzione, che per questi colori nero verdi debbano giocare giocatori che hanno la voglia e la volontà di farlo, che hanno la voglia di ambire a giocare con questa maglia, giocatori che vogliono non che debbano indossare quella maglia. Non abbiamo giocatori in esubero, ma meglio pochi ma buoni. Troppo pochi no, ma gente che abbia la volontà di indossare la maglia neroverde”.

    Dunque Obiang e Lopez possono giocare insieme magari già col Milan?
    “Finora lo erano, perché la miglior condizione Obiang l’ha ritrovata ora. Aveva bisogno di minuti per ritrovare la condizione e non potevo considerarlo in competizione con Lopez. Abbiamo lavorato anche per far giocare insieme Obiang e Lopez, senza nulla togliere agli altri, potrebbe essere una soluzione sia dall’inizio che in corso d’opera, magari anche domani, dipende dalla partita. La volontà è quella, in questo momento stiamo facendo queste scelte”.

  • Ufficiale: Dionisi ha rinnovato con l’Ascoli fino al 2024

    Attraverso un comunicato ufficiale, l’Ascoli pochi minuti fa ha annunciato di aver prolungato il contratto di Federico Dionisi. Il centravanti classe 87 ha firmato fino al 30 giugno 2024 con opzione per la stagione successiva.