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  • Sassuolo, Dionisi: “Si sono settimane difficili”

    Sabato di vigilia per Alessio Dionisi. L’allenatore del Sassuolo parla dalla sala stampa del Mapei Football Center per presentare il match tra i neroverdi e la Lazio. Ecco le sue dichiarazioni:

    Una settimana difficile che si chiude con una sfida difficile…
    “Sì, è vero. Non abbiamo ricominciato nel modo migliore e questa settimana è stata una settimana importante di lavoro per migliorare il nostro inizio. Sappiamo di affrontare una squadra forte che non è partita bene pur avendo meritato di più, con l’Empoli la gara era già vinta e con gli episodi non l’ha vinta. Noi negli episodi non siamo bravi. La Samp e la Fiorentina hanno sbloccato la gara così, noi dobbiamo essere più cinici. Domani dobbiamo mettere tutto perché la Lazio sulla carta è più forte di noi”.

    Con la Fiorentina una sfida giocata bene che ha lasciato in dote due infortuni…
    “Non era facile giocare a Firenze con quella personalità e con quel coraggio. La Fiorentina fa bene, giocava in casa. Peccato non aver ottenuto quello che meritavamo e oltre al risultato negativo è arrivato anche l’infortunio di Consigli e Pinamonti, che non ci saranno. Dobbiamo ripetere la prestazione, l’atteggiamento e la personalità di Firenze ed essere più cinici perché nelle ultime due gare abbiamo creato e abbiamo fatto gol su rigore perché poi le altre squadre non ti concedono chissà che”.

    Come sta Lopez?
    “Si è allenato con la squadra, ha finito la settimana con la squadra. Oggi farà la rifinitura e domani sarà disponibile, vediamo se a gara in corso o dall’inizio”.

    Il Sassuolo non è abituato a lottare per certe zone, come sta vivendo questa situazione?
    “Anche il girone d’andata di tre anni fa è andato nella stessa maniera, per quanto mi riguarda è andata anche peggio col Venezia, siamo stati in zona playout per tanto tempo. Fa parte dello sport, devi sapere e vincere con mentalità. Non è una situazione drammatica. Saremo noi gli artefici del nostro destino. Potevamo ottenere di più ma se abbiamo questo è quello che ci siamo meritati”.

    Come sta Erlic?
    “Martin ha avuto un momento di ripresa, ha partecipato al Mondiale e aveva bisogno di un po’ di allenamenti. Con la Fiorentina abbiamo concesso poco, siamo stati superficiali in alcune situazioni, potrebbe darsi che possa partire dall’inizio ma non ho deciso”

    Alvarez titolare?
    “Potrebbe essere il momento di Alvarez. In quel ruolo avevo tre opportunità, ora ci sono Defrel e Alvarez”.

    Alvarez e Defrel sono diversi da Pinamonti. Senza Pinamonti cambierà il modo di giocare della squadra?
    “Dobbiamo essere più bravi nel cercare di supportare la prima punta. A prescindere da chi giocherà. La richiesta è simile, devono lavorare per la squadra con palla e senza palla e farsi trovare in area perché non ci possiamo permettere di lasciare l’area scoperta”.

    Obiang ha fatto bene a Firenze…
    “Sono d’accordo sulla prestazione di Pedro, ha fatto bene a Firenze e non era facile. Ha dato alla squadra in personalità e nel gioco. Sta bene, si è allenato bene, è rientrato anche Maxime e ho due possibilità diverse, sicuramente Pedro può partire dall’inizio, ancora non ho deciso”.

    Kyriakopoulos?
    “Non aggiungo altro a quello che leggete. Preferisco parlare della squadra e di chi affronteremo domani, Kyria non è un problema, ora ci sono altre priorità per me da risolvere”.

  • Sassuolo in crisi, l’allenatore Dionisi deve stare attento

    Sassuolo in crisi, l’allenatore Dionisi deve stare attento

    L’inizio di 2023 è stato particolarmente amaro per Alessio Dionisi e per il Sassuolo. La squadra emiliana è stata battuta in casa per 2-1 dalla Sampdoria, al termine di una prestazione per certi versi sconcertante. L’avversario in enormi difficoltà, in campo e fuori, sembrava abbordabile, così non è stato. Uno stop che brucia e che soprattutto allunga una striscia negativa di risultati che inizia a farsi preoccupante. Poi è arrivato il ko di ieri per 2-1 contro la Fiorentina che è il terzo ko di fila per il Sassuolo. Prima della pausa, i neroverdi avevano totalizzato solamente un punto in quattro gare: dopo la vittoria con il Verona del 24 ottobre, erano arrivate lo 0-4 contro il Napoli, lo 0-1 contro l’Empoli, il pari per 1-1 con la Roma e lo 0-3 contro il Bologna. E a questo punto, il Sassuolo deve necessariamente iniziare a guardarsi le spalle. La classifica recita 16 punti, quintultima posizione con 7 punti di vantaggio sulla Samp terzultima. La posizione di Dionisi sarà verosimilmente valutata dalla società nelle prossime settimane, con le gare contro FiorentinaLazio e Monza a chiudere il girone d’andata. Se la situazione dovesse precipitare, il rischio di esonero si farebbe concreto e Carnevali sonderebbe le disponibilità di altri allenatori per invertire la rotta ed evitare il peggio.

  • Sassuolo, Dionisi: “Vialli un esempio, su Frattesi? Ci serve eccome

    Sassuolo, Dionisi: “Vialli un esempio, su Frattesi? Ci serve eccome

    Il Sassuolo scende in campo contro la Fiorentina, ma il pensiero di Alessio Dionisi, allenatore neroverde, va prima di tutto a Gianluca Vialli, scomparsa prematuramente a causa della sua malattia. “Da ex calciatore era un esempio, un leader, un campione dentor e fuori dal campo. tutto il calcio piange per lui e sarà una mancanza importante, non dobbiamo dimentiarci i segnali positivi che ha mandato da calciatore e prima della sua scomparsa”, il suo ricordo ai microfoni di DAZN, Poi un pensiero su Frattesi: “Deve mettere la stessa dedizione che ha messo l’anno scorso, quest’anno sta facendo bene con alti e bassi. Servirà il 110% suo e di tutti gli altri”, ha concluso.

  • Sassuolo, Dionisi: “Su Frattesi spero che rimanga”

    Nella conferenza stampa odierna l’allenatore del Sassuolo Alessio Dionisi s’è a lungo soffermato su Davide Frattesiobiettivo di mercato della Roma: “Concedetemi la battuta, mi auguro possa essere come la suora Camilla…(tutti la vogliono, nessuno la piglia, ndr). In questi 6 mesi i giovani del Sassuolo credo abbiano bisogno di confermarsi nella squadra come sono, ma non solo i giovani, tutti. Per me Davide può fare ancora meglio di quello che ha fatto nelle prime 15 partite perché ha fatto cose positive ma ancora non ha trovato quella continuità che gli riconosco e che so che può dare, quindi questi sei mesi devono servire per migliorarsi e se riuscirà a migliorarsi il passaggio successivo non sarà più a Sassuolo ma in un’altra squadra. Sono sicuro, il passaggio di Davide a oggi, come per gli altri giovani, non sia finito a Sassuolo”.

  • Sassuolo, Dionisi: “Si è parlato troppo di Pinamonti”

    Sassuolo, Dionisi: “Si è parlato troppo di Pinamonti”

    Nel corso dell’intervista concessa Il Terzo Uomo – Il podcast, il tecnico del Sassuolo Alessio Dionisi si è soffermato su Andrea Pinamonti: “Si è parlato troppo di Pinamonti, concedimi la battuta, ma è normale  evidenzia Sassuolonews.net -. Traorè ad esempio è nato nel 2000, Pinamonti nel ’99, non è che c’è tanta differenza, per certi aspetti Traoré ha avuto un’esperienza che gli ha permesso di crescere più in fretta rispetto ai coetanei. Tornando a Pinamonti, la prima cosa che deve fare è gestire quest’attenzione mediatica che c’è attorno a lui, vuoi perché è stato un acquisto importante del club, vuoi perché è stato acquistato dopo Scamacca, vuoi perché era un giovane promettente e lo è ancora. Io ho trovato un giocatore che deve migliorare e che può aver sofferto questa pressione, seppur siamo il Sassuolo e non le big della Serie A, però per Pinamonti acquistato dal Sassuolo dopo un anno all’Empoli in prestito, la visibilità che gli ha dato questa piazza, l’investimento della società, sono pressioni che non ha mai vissuto e deve gestirle. Io ho trovato un ragazzo molto apposto, molto rispettoso dei compagni e con delle qualità importanti e diverse rispetto a chi lo ha preceduto. I paragoni sono sempre sbagliati perché spesso si paragonano giocatori diversi e ogni giocatori è messo in un contesto è diverso. Pinamonti è nel contesto giusto a Sassuolo, se poi mi chiedi se può fare di più, sì”.

  • Sassuolo, Dionisi: “Cerchiamo di dare continuità”

    Sassuolo, Dionisi: “Cerchiamo di dare continuità”

    Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, parla dalla sala stampa del Mapei Football Center per presentare il match contro il Bologna in programma sabato alle 20.45 al Dall’Ara.

    Cosa hai chiesto alla squadra?
    “Appena finita la partita ho chiesto di pensare al Bologna perché è l’unica cosa che conta. Ci sarà tempo per pensare al futuro, il nostro futuro si chiama Bologna e dovremo essere mentalizzati su questa partita”.

    Questa partita sposta in chiave bilancio di questa prima parte di stagione?
    “Ogni partita può spostare un pochino, l’esito non può cambiare la mia opinione, l’atteggiamento potrebbe farlo e ho ancora in mente la partita di Empoli che non mi è andata giù: non dobbiamo ripetere gli stessi errori”.

    Che Bologna si aspetta?
    “Mi aspetto il Bologna, una squadra con interpreti bravi, del nostro livello, che gioca un derby sentito e con pubblico, ed è una squadra in salute, il Bologna sta facendo bene. Dobbiamo rispettarlo, al tempo stesso motivati e convinti delle nostre qualità, per fare partita contro il Bologna”.

    Berardi può giocare da titolare?
    “Vediamo, è ancora presto per dirlo, abbiamo un allenamento e mezzo ancora, domani c’è giusto la rifinitura tattica per la partita. Sicuramente ha più minuti di quelli che ha giocato nella partita precedente”.

    Ci sarà un mini-turnover?
    “Qualche cambiamento ci potrà stare, le partite sono ravvicinate, il dispendio fisico e mentale c’è e bisogna capire chi è pronto per giocare questa partita e l’allenamento di oggi è importante soprattutto per quello”.

    Cosa hai fatto per ricaricare il Sassuolo contro la Roma?
    “Bisognerebbe parlarne un po’ perché ogni squadra ha dietro una storia, la storia recente dell’anno scorso racconta quello che siamo, e dice che siamo migliorati e non siamo cresciuti ancora. Siamo ricaduti nello stesso errore di superficialità dell’anno scorso perché tatticamente la gara l’abbiamo interpretata bene, non puoi dare per scontato nulla perché l’equilibrio è sottile in ogni partita, sia essa una gara come Verona-Juve di ieri con due squadre con classifica diversa, o noi e l’Empoli con classifica in equilibrio, poi ci sono gli episodi e le motivazioni che spostano questo equilibrio, bisogna rendersi conto che non esiste fortuna e sfortuna, sono motivazioni e volontà”.

    Pensi di poter giocare con Laurientè, Pinamonti, Traore e Berardi insieme?
    “Non è ancora arrivato il momento di fare queste scelte, poi spero che questa possibilità arriverà presto. Quello che è certo è che Berardi e Laurientè non hanno mai potuto giocare insieme, ora c’è il Bologna e la sosta, l’allenamento è importante per capire chi giocherà domani”.

    Ti fa più paura Arnautovic o nel complesso la squadra?
    “Avrei preferito che il Bologna avesse ottenuto un risultato diverso nella partita precedente. È una squadra che ha interpreti bravi e tra questi c’è Arnautovic che è forte, forse superiore al livello del nostro campionato e del Bologna. Rispetto il Bologna e Arnautovic ma noi abbiamo le qualità per vendicare la partita giocata in casa prima della sosta, l’anno scorso, che finì male per noi”.

    Ti aspettavi una classifica del genere?
    “È presto per dirlo, poi lo dirò in seguito se ci sarà un’altra conferenza stampa”.

    Dopo la Roma ha detto che se la squadra fa bene contro le formazioni che giocano a uomo è per merito del riferimento avanzato: può spiegare bene questo concetto?
    “Ovviamente un singolo può fare la differenza in un contesto di squadra. Quando le squadre hanno modalità a uomo, tante volte con la palla si deve andare a giocare sul riferimento avanzato e se non è bravo a pulire i palloni, la squadra difficilmente può creare situazioni o può uscire da una situazione di possesso giocando, ma questo succede contro squadre che giocano a uomo, si è quasi costretti a giocare sul giocatore più avanzato. Per noi adesso c’è Pinamonti, ma c’è anche Alvarez, e loro devono essere bravi in questo, Pinamonti è bravo in questo, deve essere bravo a migliorare tutte le qualità che ha perché può farlo”.

  • Sassuolo, Dionisi: “Serve una reazione”

    Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo risponde alle domande dei cronisti presenti in vista della partita interna con la Roma.
    Arriva una partita stimolante ma ora serve la reazione, al di là dell’avversario…
    “Sì, sono d’accordo. Abbiamo fatto una partita al di sotto delle nostre prestazioni precedenti e dobbiamo riscattarci, partita migliore non poteva capitarci. Un avversario forte, un avversario ferito come noi. Sappiamo che ci creerà difficoltà ma dobbiamo dimostrare di aver fatto un giro a vuoto che ci ha fatto arrabbiare, dobbiamo esserci”.

    Che Roma ti aspetti? Credi possa essere stanca visti gli impegni europei?
    “Stiamo parlando della Roma, una squadra forte con giocatori fisici, hanno giocato di più ma sono attrezzati per questo, non credo che ci siano tanti vantaggi per noi da questo punto di vista. La Roma probabilmente è ferita dal derby e non sbaglierà prestazione, ben venga perché noi vogliamo affrontare una squadra che ci affronti per batterci e noi vogliamo affrontarli per batterli”.

    Ti aspetti il salto di qualità da parte di Pinamonti e degli altri attaccanti domani?
    “Abbiamo ancora l’allenamento di oggi e la rifinitura domani per fare valutazioni, ed è importante l’allenamento di oggi perché ci sono stati pochi giorni per preparare la sfida. Ad oggi la squadra ha sbagliato due partite: la prima ufficiale e l’ultima giocata. In mezzo abbiamo fatto bene perché bisogna parametrarsi a chi si ha, poi se ti mancano giocatori determinanti devi sopperire e l’abbiamo fatto, a parte l’ultima gara. Non mi soffermerei sui singoli. È importante recuperare i giocatori, come Traore che sta recuperando giocando, ora c’è Berardi che speriamo di recuperare a breve e Laurientè rientra dalla squalifica”.

    Chi è entrato ha fatto bene a Empoli, può essere uno stimolo?
    “Chi è entrato ha fatto bene, sono d’accordo, ha cambiato l’inerzia, non è facile per chi entra e abbiamo approfondito questa cosa, ovviamente dopo una gara del genere non si può essere soddisfatti per niente, potrebbe darsi che chi è subentrato potrebbe giocare, vediamo”.

    Toljan non ha rivali nel ruolo, è l’unico senza un’alternativa perché manca Muldur: è un po’ stanco?
    “Ad oggi non siamo stati fortunati negli infortunati però recupereremo anche questa. Non avendo un’alternativa di ruolo a destra Toljan ha potuto avere la possibilità di giocare con continuità, per merito, perché a parte l’ultima partita per me ha fatto bene e non credo sia stanchezza, poi parlo con i ragazzi e la prestazione della squadra non è stata per stanchezza. Ovvio che non avendo alternative di ruolo a destra Toljan deve fare gli straordinari ma credo sia contento”.

    Si è dato una spiegazione alla brutta prova di Empoli?
    “Si lavora perché non risucceda. L’anno scorso abbiamo avuto diversi giri a vuoto e stiamo lavorando perché non accada di nuovo. Quest’anno abbiamo iniziato con un giro a vuoto in Coppa e ci siamo ripetuti contro l’Empoli. Non ci voleva ma non mi farei un dramma, poi si cerca di pensare alla partita successiva. Non siamo stati cinici e determinati nei 16 metri nostri e nei 16 metri avversari, è lì che sposta tutto, gli ultimi 20 metri e i primi 20 metri fanno la differenza”.

    Qual è la colpa principale che si dà lei rispetto alla sconfitta di Empoli?
    “Dobbiamo parlare della partita precedente nella conferenza stampa pre-Roma? Responsabilità ce ne sono sempre, io me ne assumo perché è giusto così. Non ci siamo arrivati nel migliore dei modi, non sta a me dirlo, viste le assenze. Stiamo lavorando per sopperire alle assenze. Se dobbiamo parlare della scorsa partita poi nessuno parla di una situazione determinante nel primo tempo, io vorrei parlare più della Roma che dell’Empoli”.

    Berardi può recuperare per la Roma?
    “Non posso essere certo di questo, perché mancano un allenamento e mezzo, stiamo facendo delle valutazioni”.

    L’anno scorso il Sassuolo ha vinto diverse partite con le big, quest’anno ha sempre perso tranne un pareggio col Milan. Sta mancando un po’ dello spirito sbarazzino che spesso accompagnava la squadra in queste sfide? E spera magari di vederlo domani con la Roma?
    “Io sono più concreto, sono valutazioni che dovete fare voi. Noi dobbiamo cercare di confermarci all’altezza dell’anno scorso perché abbiamo cambiato qualcosa, se fossero rimasti tutti avrei detto che l’obiettivo è fare meglio dello scorso anno. Stiamo crescendo, abbiamo avuto un giro a vuoto ma al tempo stesso i ragazzi stanno dimostrando di poter crescere, stanno facendo delle buone prestazione, è normale che se acquisisci consapevolezza hai poi uno spirito sbarazzino anche contro le big del campionato”.

    Che peso hanno le prossime due partite in vista poi della ripresa dopo la sosta?
    “Sinceramente ora la cosa più importante è riscattare la partita precedente e confermarci come spirito come all’inizio dell’anno. Nessuno lo ricorda ma giochiamo con tante defezioni in attacco, forse siamo la squadra che ha più defezioni nella parte offensiva. Stiamo facendo bene, la squadra ha fatto un giro a vuoto, abbiamo gli stessi punti della scorsa stagione fermo restando che domani abbiamo una gara importante e faremo di tutto per riscattare la partita precedente anche se non sarà semplice e migliorare la classifica”.

  • Sassuolo, Dionisi: “Con i toscani sarà una sfida difficile”

    Sassuolo, Dionisi: “Con i toscani sarà una sfida difficile”

    Vigilia di EmpoliSassuolo per Alessio Dionisi. Il tecnico dei neroverdi parla dalla sala stampa del Mapei Football Center per presentare il match contro i toscani.

    Tre partite, tre impegni diversi. Quale deve essere il risultato comune, qual è la prima cosa che vuol vedere fatta bene?
    “In primis mi sento di dire una alla volta, se le devo pensare tutte e tre insieme dobbiamo fare più punti possibili senza snaturarci ma ora dobbiamo pensare all’Empoli. Ci siamo preparati per affrontarla nel migliore dei modi sapendo che la classifica dice qualcosa ma non dice tutto, sapendo che tutte le partite ora sono equilibrate e bisogna fare attenzione perché giochiamo con una squadra del nostro livello e dobbiamo presentarci prestativi”.

    Cinque clean sheets, poi è stato preso qualche gol. È un Sassuolo abbastanza equilibrato, è più preoccupato di qualche gol preso o di qualche gol che è venuto in meno?
    “Non ho preoccupazioni, l’unica attenzione che dobbiamo porre è alle prestazioni e se penso all’ultima mi ha lasciato un po’ d’amaro in bocca per aver concesso delle situazioni abbastanza semplici al Napoli. Dobbiamo creare di più, è normale che non avendo i migliori finalizzatori a disposizione qualcosa la possiamo sprecare. Per i gol subiti stiamo lavorando meglio come squadra, poi prendere 4 gol in una partita sposta i numeri. Non dobbiamo pensare ai clean sheets, mi interessa non prendere gol perché poi hai più possibilità di vincere. La squadra è cresciuta, col Napoli non abbiamo dato la dimostrazione di forza che potevamo dare ma era il Napoli, fortunatamente col Napoli si gioca due volte soltanto”.

    Dove lo si va a prendere questo Empoli?
    “Prima di tutto va rispettato perché hanno fatto bene l’anno scorso ed è partita bene quest’anno secondo me. Hanno intensità, hanno un sistema di gioco collaudato e faranno bene anche quest’anno. Dobbiamo in primis rispettare l’Empoli e poi pensare a noi perché abbiamo qualità per fargli male. Dobbiamo essere applicati, se pensiamo di andare a fare una partita a metà faremo fatica a ottenere un risultato positivo”.

    Partite come questa possono fare la differenza per voi?
    “Dipende qual è l’obiettivo e su cosa dobbiamo tararci. Noi dobbiamo confermarci e migliorarci perché abbiamo potenziale per fare meglio dell’anno scorso, la crescita passa da ogni partita. La gara è insidiosa, non è scritto da nessuna parte che il Sassuolo debba vincere con l’Empoli, l’anno scorso abbiamo battagliato per una vittoria su due. Quest’anno siamo diversi, abbiamo delle cartucce da giocarci e dobbiamo essere bravi a giocarcele tutte. Le partite come quella di domani sono più importanti rispetto a quella precedente, per me dare continuità è più importante che battere una big, dà lustro, fa piacere, ma noi dobbiamo fare prestazione contro una squadra del nostro livello come l’Empoli”.

    Laurientè squalificato: quanto è dispiaciuto?
    “Non averlo è un peccato perché si stava esprimendo bene. Non ci sarà nemmeno Berardi ma sono soddisfatto dell’atteggiamento della squadra nonostante delle assenze pesanti, chi gioca avrà un’occasione”.

    Il Sassuolo può ambire a una delle prime 8 posizioni?
    “L’anno scorso siamo arrivati undicesimi e dobbiamo ripartire da quello. I risultati credo che si ottengano sapendo da dove si parte, ben focalizzati sul presente con l’obiettivo di migliorarsi, fermo restando che dobbiamo prima confermarci perché qualcosa è stato cambiato ma ho molta fiducia in questa squadra, abbiamo potenziale per fare meglio dell’anno scorso. Io avevo già detto che il campionato sarebbe stato più spaccato, basta vedere il potenziale economico delle varie squadre, ma la realtà Sassuolo è importante e noi dobbiamo riconfermarci all’altezza di quelli che siamo stati l’anno scorso”.

    Traore e Pinamonti, i due ex, giocheranno?
    “Junior giocherà, è arrivato il momento di farlo giocare. È un po’ che si sta allenando con la squadra ed è pronto, giocherà e sono convinto che farà un’ottima partita. Dopo 5 mesi non è facile per nessuno, non è più giovanissimo ma è sicuramente giovane e i giovani devono sbagliare. Sassuolo ed Empoli credono nei giovani e noi ne abbiamo qualcuno che è passato da Empoli, anche l’allenatore, ma sono abituato a guardare al presente e al futuro”.

    Il Sassuolo andrà in ritiro in Spagna?
    “L’idea è quella di andare ad allenarsi fuori, ora non è stata comunicata ufficialmente e non posso svelarlo, è in corso di definizione, ma sicuramente andremo via per una decina di giorni”.

    Come spiegherebbe il 4-0 di Napoli a chi non ha visto la partita?
    “Siamo tornati a casa con 4 gol subiti e 0 fatti e 0 subiti. Ovvio che il Napoli è forte ma le squadre si equilibrano abbastanza, siamo alla fine di un mini-campionato. Il Napoli ha meritato ma il risultato non ci ha premiato”.

    Due approcci sbagliati, due gol subiti nei primi 4 minuti di gioco contro Verona e Napoli possono suonare come campanello d’allarme?
    “Penso e spero di no. Ogni partita va analizzata, ha una storia a sé. Ho grande fiducia nella squadra, ho trovato grande abnegazione ma non dimentichiamoci la forza degli avversari. Col Verona abbiamo creato prima noi un pericolo, nonostante siano passati avanti senza tirare in porta, col Napoli è stato grande merito loro, non possiamo neanche fasciarci troppo la testa. Siamo gli artefici del nostro destino”.

    Cocteau diceva che “La verità non va confusa con l’opinione della maggioranza”. In questo caso la maggioranza pensa che Pinamonti non abbia convinto al 100% e che possa fare di più. La verità qual è?
    “Io sto con la verità, non con la maggioranza e non con le opinioni. È giusto che gli addetti ai lavori giudichino l’operato di calciatori, dirigenti, voi stampa siete liberi di scrivere quello che ritenete opportuno, poi le prestazioni le giudico io. Non ho mai conosciuto un allenatore autolesionista e se Pinamonti gioca gioca per merito. Nel 4-3-3 la valorizzazione della prima punta è dettata dagli esterni. C’è Berardi che è il miglior assist-man del campionato scorso e non lo abbiamo avuto. Ovvio che Andrea non deve essere contento, se è contento c’è qualcuno che lo scavalca. Alvarez sta crescendo, ma se Pinamonti sta giocando di più è perché sta trovando più continuità. Vorrei che riuscisse a trovare di più la porta, poi dipende dal gioco corale, dalla qualità degli interpreti e stiamo lavorando in allenamento per averli più finalizzatori poi in partita”.

    Secondo i dati siete una delle squadre che crossa di più, è un’idea di calcio da perseguire anche per Pinamonti?
    “I dati riguardano tutti poi tutti credono che possano farlo, parlare di calcio si può, spiegare un po’ meno. Si cerca di lavorare sul parco giocatori che si ha, poi si tende a distribuire la richiesta nel tempo. La nostra richiesta è quella di mettere i giocatori nelle condizioni di esprimersi al meglio per essere meno prevedibili, quindi se si va con il cross o con l’imbucata, stiamo lavorando da tempo per essere più pericolosi sui cross ma non siamo così bravi ad occupare l’area, ci stiamo lavorando e dobbiamo lavorare di più con chi ha meno attitudine nel farlo e dobbiamo migliorare perché non bisogna solo far arrivare il pallone bene in area, noi con l’esterno opposto spesso non occupiamo l’area ma abbiamo una squadra giovane, hanno più margine ma hanno meno conoscenza, sicuramente c’è la volontà di arrivare in area anche per cross e non solo per cross. L’idea è finalizzare le azioni, più concludiamo e più possibilità abbiamo. L’anno scorso avevamo dei tiratori, quest’anno altri. Dobbiamo mettere tutti nelle condizioni di essere efficaci”.

  • Sassuolo, Dionisi: “Il Napoli è in gran forma”

    Sassuolo, Dionisi: “Il Napoli è in gran forma”

    Dionisi, allenatore del Sassuolo, parla in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Napoli.
    C’è una bella sfida con una squadra che ha 15 partite utili consecutive, ha dei punti deboli questo Napoli? La partita si fa su quelli o sulle tue certezze?
    “Rispettiamo tantissimo il Napoli, dobbiamo avere un pizzico di presunzione/ambizione per pensare di andare là, avere le occasioni e ottenere un risultato positivo, sapendo che possiamo essere la 16esima di questo elenco ma vorremo mettere in difficoltà il Napoli, che ora è quasi ingiocabile e sta ottenendo questi risultati con gioco, idee, organizzazione. Noi cercheremo di non snaturarci sapendo che dovremo difenderci bene e cercando di sfruttare le occasioni che ci meriteremo”.

    Il Sassuolo subisce pochi tiri in porta: perché?
    “È la strada migliore per cercare di subire meno gol, credo che domani questo numero potrebbe alzarsi perché il Napoli calcia tanto, crea tanto, fa tanto possesso, però dobbiamo continuare su questa strada: una fase difensiva individuale in alcune zone del campo perché accettiamo il duello ma allo stesso tempo una fase difensiva di squadra che è cresciuta e passa dall’atteggiamento che sta un pochino cambiando e questo è positivo”.

    Ti affidi al singolo per la superiorità? È la settimana di Frattesi, che ha usato bellissime parole nei tuoi confronti.
    “Per quanto riguarda i dribbling è una caratteristica naturale. Il Napoli ha quei giocatori ma li abbiamo anche noi e dobbiamo metterli nelle condizioni di giocarsi l’uno contro uno, poi dovremo essere bravi a difenderci. Per Davide, sta crescendo. Ha fatto un campionato in crescendo l’anno scorso, non ha ricominciato da dove ha finito, vuoi per le parole di mercato, ma alla fine è rimasto con la volontà di rimanere e le prestazioni lo dimostrano. Ovviamente giocare in B è una cosa, in A un’altra, giocare in una squadra che ti permette nelle condizioni che ti permette di esprimerti ma è la squadra che mette nelle condizioni un singolo di esprimersi al meglio”.

    Quanto vi può aiutare nella testa la vittoria contro il Verona e le due buone prove contro le big Inter e Atalanta?
    “Vincere aiuta a vincere, una vittoria dà più consapevolezza. Poi si parla di numeri, in A due sconfitte consecutive non sono niente. Bisogna essere equilibrati e lucidi, la vittoria col Verona è stata una spinta in consapevolezza. Domani dovremo fare una prestazione giusta, dovremo essere bravi perché la palla ce l’abbiamo anche noi, abbiamo la possibilità di mettere in difficoltà il Napoli. tutti sanno che il Napoli crea occasioni, ti mette in difficoltà e fa gol. Probabilmente ci metteranno molto in difficoltà ma noi dobbiamo mettere da parte l’ultima partita a Napoli, perché un minimo da lì dobbiamo attingere, non abbiamo fatto bella figura e vogliamo fare bella figura e ottenere risultato”.

    Ti aspettavi questo impatto da Raspadori? Gli dirai qualcosa?
    “Non mi stupisco di quello che sta facendo e di quello che farà che sarà migliore di quello che sta facendo. Non mi sorprende e nemmeno in futuro perché è destinato a ottenere grandi cose. Cosa gli dirò? Lo saluterò, sarò contento di vederlo, anche lui probabilmente sarà un po’ emozionato perché il Sassuolo è stata la sua squadra. Io posso esprimere un’opinione, non devo dare consigli. Lui ha solo bisogno di essere accompagnato, ora chi è a Napoli lo accompagnerà sicuramente”.

    Ferrari e Berardi?
    “Ferrari è il capitano, ha scontato la squalifica, ma è importante il suo rientro. Chi ha giocato ha fatto bene perché poi abbiamo vinto ma rientra il capitano e non nascondo che potrebbe giocare. La sua assenza è pesante ma non solo in campo, è un leader a suo modo, ci sono tanti leader in una squadra, lui essendo il capitano è normale che si senta responsabilizzato da questa fascia. Berardi? Penso si stia allenando ancora ma non con la squadra, domani non sarà della partita, non so quando recupererà ma il fatto che si stia allenando è positivo”.

    Il Sassuolo nell’ultimo periodo ha realizzato i suoi gol con squadre che aggredivano, il Napoli parte dal basso e ha quel tipo di caratteristica: può essere un segnale positivo?
    “Lo spero, questo è un modo ottimistico di vedere la partita. Noi dobbiamo essere ottimisti e ambiziosi, pur sapendo che in casa loro, con le loro qualità, partendo dal basso, hanno giocatori fisici e di qualità, ad esempio è rientrato Osimhen che dà tanto a loro, noi dobbiamo andare lì non a festeggiare il Napoli, ma perché no a fare uno scherzo”.

    Dove pensa possa aggredirvi il Napoli?
    “Faccio fatica a trovare una defezione nel Napoli, vuoi per le qualità di gioco, le individualità, l’autostima, la consapevolezza. Noi parliamo di una vittoria una settimana fa, loro non hanno ancora conosciuti sconfitta e penso che faranno la loro gara di qualità e aggressione, con grandi individualità nell’uno contro uno. Si parla giustamente del Napoli perché è primo in classifica con merito ma forse nella preparazione ho parlato meno del Napoli rispetto alle gare precedenti, il Napoli è sulla bocca di tutti per merito, tante cose le sappiamo, dobbiamo pensare anche a noi”.

    Pinamonti ha fatto due gol al Napoli…
    “Mi auguro che Andrea possa continuare sulla striscia di prestazioni che sta facendo. Io non giudico i giocatori sui numeri ma sulle prestazioni, non credo alla cabala, su tante cose che il tecnico deve vedere in condivisione con lo staff. Se partirà dall’inizio, mi auguro possa essere in linea con le prestazioni che ha fatto. Se li metteremo in condizione di far gol sono convinto che i nostri attaccanti faranno gol”.

    Cosa è successo tra Ayhan e Traore, chi ha portato a casa il pallone?
    “Credo abbia portato il pallone a casa l’arbitro. Tutto risolto. È normale che si approfondiscano queste cose, tutto risolto”.

    Il Napoli è la candidata allo Scudetto?
    “Penso che sul Napoli vadano sprecati solo aggettivi positivi, quando hai questa striscia di risultati vuol dire che stai facendo bene. Hanno giocatori tecnici e fisici, è una squadra completa. Dopo 11 partite si può delineare qualcosa ma i valori non sono cambiati”.

    Siamo alla vigilia di Halloween. C’è una cosa che più la spaventa della sua squadra?
    “La volontà di entrare in campo pensando a noi, mi preoccupa non mi spaventa. Difenderemo su tutte le situazioni di possesso del Napoli, per me significa pensare a noi con palla e senza palla, spero di averlo trasmesso alla squadra, non andiamo a Napoli per essere vittima sacrificale, male che vada si perde ma dobbiamo fare di tutto per vincerla, altrimenti pareggiarla, o altrimenti fare il massimo”.

    Frattesi è bravo ma ha trovato anche l’allenatore giusto. Lui ha detto che il vostro rapporto è di amore e odio. Ce lo spiega meglio?
    “Credo volesse intendere bastone e carota, sono un allenatore di 25-26 giocatori e cerco di avere lo stesso rapporto in campo con tutti, poi è normale che uno quando gioca prende la carezza in un modo, bisogna gestire anche queste cose, non tendo solo a fare carezze o bastonate, tra virgolette, credo che intendesse questo”.

    Il suo nome è stato accostato alla Juve…
    “Meglio parlare di Napoli-Sassuolo, non vorrei neanche parlarne

  • Sassuolo, Dionisi: “Questa Atalanta è davvero forte”

    Sassuolo, Dionisi: “Questa Atalanta è davvero forte”

    Dionisi anticipa i temi di AtalantaSassuolo rispondendo alle domande dei cronisti presenti, nella consueta conferenza stampa di vigilia.
    Gara di alto livello, l’Atalanta è diversa rispetto agli altri anni: che partita ti aspetti?
    “Condivido, leggevo che forse è la partenza migliore dell’Atalanta negli ultimi anni, viene da grandi campionato e si sta preparando a fare una stagione di alto livello. Ha un’organizzazione di gioco che mette in difficoltà chiunque ma è stimolante affrontarla, ha un’idea diversa e un sistema di gioco diverso dal nostro, è la bestia nera del Sassuolo, ha giocatori di livello: questi ingredienti rendono la sfida stimolante”.

    Cosa ti porti dalla vittoria dell’anno scorso?
    “Credo che sarà una partita diversa, vuoi perché l’Atalanta è cambiata in alcuni interpreti, ogni momento poi è diverso. Per noi è già stato un successo aver raggiunto un risultato positivo contro l’Atalanta e allo stesso tempo vogliamo replicare, non possiamo accontentarci della vittoria dell’anno scorso. Loro hanno qualcosa in più di noi rispetto a noi ma abbiamo i mezzi per metterli in difficoltà, ci stiamo lavorando da tempo, è il nostro cruccio da un po’, speriamo di riportare in campo quello che vogliamo fare”.

    Quest’anno ci prepariamo a una gara diversa?
    “Non lo so, i numeri sono fatti per essere letti, interpretati e delle volte in una singola gara vengono smentiti. Se si confermerà una gara da tanti gol verranno meno i dati che stanno descrivendo ora Atalanta e Sassuolo. Sarà una partita difficile, vorremmo e lavoriamo perché lo sia anche per loro. È una squadra difficile da limitare, hanno tiratori, attaccano la profondità, cercano il risultato su un riattacco veloce e diretto, queste caratteristiche possono mettere in difficoltà gli avversari ma allo stesso tempo possono darti delle possibilità”.

    Perché è stata la partita più bella quella dell’anno scorso?
    “Lo penso, perché le squadre che non sono tanto fisiche, che cercano di imporre il gioco con le loro caratteristiche come siamo noi, possono soffrire le squadre come l’Atalanta. Questo rispecchia l’andamento dei risultati tra le due squadre. Essere riusciti a vincere facendo una buona prestazione, ogni partita va contestualizzata, l’anno scorso non abbiamo affrontato la miglior Atalanta, forse non era nemmeno il miglior Sassuolo, non lo so, era però un tassellino che spero possa aver cambiato la mentalità e la testa di questa squadra, ce la possiamo giocare con tutti, non c’è un avversario ingiocabile. Ovvio che ci sono squadre importanti, nell’Atalanta ci sono giocatori determinanti, ma l’Atalanta non è ingiocabile per noi, dobbiamo convincerci mentalmente e spero che la prestazione precedente ci abbia convinto di questo. Leggo i giornali e sembra che l’Atalanta stia preparando la partita con la Lazio ma invece mi piacerebbe far ricredere chi scrive questo”.

    Traore e Berardi ci saranno?
    “Posso dirlo con sicurezza, Domenico e Junior saranno a disposizione, poi vediamo per quanto e dove, ma ci saranno”.

    Traore non ha il posto garantito visto questo Laurientè…
    “Non è una domanda cattiva, è un bel pensare. Io sono contento di rivedere tutti i giocatori, è normale che se si alza il livello in tutti i ruoli, si alza la competizione e le prestazioni, fermo restando che dovranno accettare le scelte”.

    Il Sassuolo crea tanto ma segna di meno rispetto a quanto creato: può cambiare qualcosa in avanti?
    “Non va cambiato nessuno, bisogna allenarsi. Nel calcio ci sono più allenamenti che partite e ci si allena per le partite. Siamo una squadra giovane, in avanti abbiamo giovani e questa è la fortuna: hanno margine di miglioramento, possono migliorare ancora. Per far gol bisogna calciare, bisogna far sporcare i guanti al portiere, poi bisogna lavorare perché il portiere non ci arrivi, ma intanto dobbiamo lavorare per arrivare lì e con l’Atalanta non è facile, in seconda battuta dobbiamo cercare di essere più bravi a mettere i nostri giocatori offensivi nelle condizioni di calciare. A oggi ci siamo riusciti a fasi alterne, possiamo migliorare ma recuperando alcuni giocatori offensivi questa cosa migliorerà”.

    Ceide, D’Andrea, Kyriakopoulos: chi può giocare?
    “È un’abbondanza incredibile. È bello sentir parlare di D’Andrea come possibilità perché due settimane fa nessuno lo avrebbe menzionato, vuol dire che il Sassuolo sta facendo bene, perché a volte tanti parlano soltanto dei giovani. Vuol dire che stiamo costruendo bene. È normale che a tutti i giocatori bisogna dare il tempo di giocare e crescere, fortunatamente i più grandi danno possibilità ai giovani di crescere. Spero di poter avere possibilità di scelta, la possibilità di sabato sarà questa”.

    Come sta Frattesi?
    “Sta bene, si è allenato, ha avuto bisogno di un po’ di recupero in più come del resto anche altri perché con l’Inter spendi di più mentalmente e fisicamente. Davide è uno di questi ma si è allenato normalmente e ci sarà”.

    Sarà titolare?
    “È da vedere, io ho detto che è a disposizione”.

    Alvarez?
    “Voi fate domande sui singoli, io alleno un gruppo. Penso che tutti gli allenatori mettano in campo la formazione migliore, quella più prestativa inizialmente per avere anche delle possibilità a partita in corso. Nelle scelte ci metto dentro tutto, poi in campo va chi sono i migliori secondo me in quel momento. Non è Alvarez più o meno minutaggio, chi gioca merita di giocare, chi subentra merita di subentrare per una scelta iniziale o per una scelta basata sulla gara”.

    Pinamonti?
    “Contro l’Inter ha fatto la sua partita, poi è entrato Alvarez per cercare di mettere in difficoltà l’Inter e potrebbe essere anche una soluzione in futuro, ma bisogna lavorarci, bisognerebbe sacrificare qualcosa a centrocampo, vediamo”.

    Come sta Romagna?
    “Lui è un ragazzo che sta facendo un percorso decisamente importante perché Pippo sta vedendo la luce dopo un percorso di due anni fa, dopo l’anno scorso quando non riuscì a dare continuità dopo un tempo giocato con la Primavera, quest’anno ha fatto due partite e sta bene. Io non lo ritengo ancora pronto per la prima squadra, non è pronto, ma si sta allenando sempre al 100% con i compagni. La risposta che ha dato il ginocchio dopo due partite intere con la Primavera è stato molto positivo, di conseguenza si avvicina sempre di più a un ritorno alla condizione migliore”.