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  • Venezia, Ds Antonelli: “Non prenderemmo svincolati”

    Venezia, Ds Antonelli: “Non prenderemmo svincolati”

    Il Ds del Venezia, Filippo Antonelli, parla in conferenza stampa, a tre giorni dalla sconfitta contro l’Atalanta.

    Prende parola il ds: “Come detto ad inizio stagione, questo mio percorso iniziato 2 anni fa, ci tenevo a dare un segnale di unione sul quale torno da 2 anni. Siamo ancora qui pronti a battagliare”.

     

    Che clima si respira in società e spogliatoio per i risultati?Che effetto le fa ritrovare il Monza?

    “Sul clima: dentro la società, fra squadra, allenatore e tutti c’è grande unione, per quella che è la nostra battaglia di quest’anno. Credo che se non devo parlare di risultati, quello che è il nostro percorso continua ad andare avanti, con la massima unione e professionalità. Siamo una società da Serie A, a prescindere dai risultati. Sul Monza: è emozionante tornarci dopo due anni, un percorso di quasi 8 anni. Sono state fatte tante cose positive”.

     

    Determinati errori si ripetono in campo. Avete fatto una riflessione su cosa sia mancato dal mercato? Come un difensore più esperto.

    “Sulle prestazioni: ci sono state, sia positive che meno. Da cambiare c’è il fatto che rispetto alle prestazioni come contro Roma e Torino, invece ce ne sono meno positive come con il Verona. Quello che manca sono i risultati. Cerchiamo di eliminare quello che facciamo meno bene, la squadra deve capire che non sempre si può giocare bene e vincere, a volte bisogna vincere anche quando si gioca male. Sulla rosa e mercato: qui ci sono 13-14 giocatori che hanno vinto la Serie B, dimostrando attaccamento alla società e tifosi, non ce lo dimentichiamo, in una situazione con delle problematiche. Abbiamo quindi deciso di andare avanti con gran parte di loro. Il percorso dice che ora siamo indietro, ma penso che bisogna andare avanti. Parlare di mercato oggi è troppo presto, durante il mercato se ci saranno delle correzioni battaglierò per fare del mio meglio per intervenire se ci fosse da farlo. Serve tempo. Società, mister e giocatori devono fare di più”.

     

    Sono già decisive le prossime?

    “Tutte sono decisive, dobbiamo battagliare per fare punti. Qualche partita è stata più positiva altre meno, ma dobbiamo capire che i punti sono importanti”.

     

    Le prestazioni ci sono state spesso, in cosa può migliorare Di Francesco?

    “Migliorare non è riferito all’allenatore, ma a tutti: quello che abbiamo fatto fino ad ora non basta. Il mister fa parte del gruppo, i giocatori devono fare di più per diventare un gruppo fatto di leader”.

     

    Anche per l’atteggiamento in campo?

    “Sono valutazioni del tecnico queste. Io parlo della volontà di fare di più rispetto a quanto è richiesto dal livello in Serie A. Il nostro percorso è all’insegna dell’equilibrio, della condivisione dell’idea con l’allenatore. Non è cambiato niente rispetto a due mesi fa. Di Francesco blindato? Assolutamente sì”.

     

    Sulla difesa; cosa le faceva pensare che questa difesa potesse reggere la Serie A?

    “4 giocatori, Idzes, Sverko, Altare e Svoboda sembrano giovani, ma sono nel pieno della loro forza. Le valutazioni sono sia economiche che sul numero di difensori disponibili. Ho preferito investire dove non avevamo giocatori. Come con Nicolussi, Duncan e Doumbia in mediana. Mancavano giocatori di qualità, abbiamo investito su Oristanio e Yeboah. Dietro, rinnovato Svoboda, numericamente eravamo in 4. Schingtienne era un giovane da crescere. Non credo nel mercato degli svincolati: se un giocatore è svincolato, un motivo c’è”.

     

    L’attacco: c’è stata la situazione di Gytkjaer, è stato lui a voler rimanere?

    “E’ stata una valutazione di fine mercato del Sassuolo che spingeva, lui è stato importante per noi e non ha accettato di andare”.

     

  • Roma, Mauro Leo nuovo Ds

    Novità all’interno dell’organigramma della Roma: il ruolo di general manager e di vertice del calciomercato giallorosso resterà sempre saldo nelle mani di Tiago Pinto, verso il cui operato c’è profonda soddisfazione da parte della famiglia Friedkin. Nell’organigramma consegnato in Federazione, come trapelato nelle ultime ore, c’è una novità: nella casella ‘direttore sportivo’ c’è il nome di Mauro Leo. Scout e osservatore con profonda esperienza anche in grandi squadre come Inter e Juventus, sarà di fatto il vice-Pinto e andrà a ricoprire quello che è stato di recente il ruolo di Morgan De Sanctis, ora ds della Salernitana. Non seguirà dunque solo i ragazzi in prestito ma si occuperà anche delle uscite e di tutto ‘l’altro mercato’ che non seguirà in prima persona Pinto (ma al quale tutti continueranno come sempre a fare riferimento). Uno step che conferma la bontà del lavoro di Leo e di tutto il comparto scouting della Roma dove sono confermati José Fonte, Javier Weimar, Alessio Scarchilli ed Enrico Paresce.