Attraverso un comunicato ufficiale, il Manchester City ha annunciato il prossimo direttore sportivo in vista della prossima stagione. Sarà il portoghese Hugo Viana attualmente allo Sporting Lisbona la quale subentrerà a Txiki Begiristain in carica al club inglese da 12 stagioni.
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Il Manchester vince e si qualifica a punteggio pieno
Se il City di Guardiola è matematicamente agli ottavi, per lo Young Boys non è ancora detta l’ultima parola per non uscire dalle competizioni europee.
Parlando della partita, svizzeri mai stati in partita, gli inglesi quando accelerano sono micidiali e sono bastati tre lampi, per il resto è sembrato quasi un allenamento. Al 26′ primo gol per Haaland su rigore procurato da Nunes, il raddoppio lo sigla Foden con un bel sinistro dal limite dell’aria. Chiude la pratica ancora il numero nove di Pep, Che su assist del giovanissimo Rico Lewis segna con un gran tiro fuori area.
City a punteggio pieno e qualificato agli ottavi, Young Boys ad un punto in compagnia della Stella Rossa. -
Lionel Messi vicino ad un altro pallone d’oro nel giorno del compleanno di Diego
Lo scorso dicembre è successo che Lionel Messi e la banda di ragazzi argentini suoi idoli hanno trascinato la Seleccion alla vittoria della terza Coppa del Mondo. La Pulce argentina ha mostrato un ulteriore aspetto della sua carriera da fenomeno assoluto, la caratteristica che più era mancata secondo la critica, quella della leadership. Messi è riuscito a saldare a suon di “Que mira bobo?”, giocate mai viste nella storia e compattezza di spogliatoio, il legame già di per sé indissolubile tra squadra e l’intera popolazione argentina. Nonostante la prima sconfitta contro l’Arabia Saudita, infatti, i primi a credere fin da subito alla vittoria finale sono stati proprio i sostenitori dell’Albiceleste. Questo si evince anche dal canto “Muchachos“, che ha conquistato protagonisti in campo ed osservatori esterni e che ha sottolineato la voglia di rivalsa e di vittoria del popolo argentino, il paragone tra i due dieci, Diego e Lionel, e la presenza costante di Maradona nel percorso fino alla vittoria.
Per tutto ciò quest’oggi con molta probabilità Lionel Andrés Messi Cuccittini sarà premiato come miglior calciatore del 2022-23 con il Pallone d’Oro. La premiazione del titolo istituito da France Football ha visto protagonisti in quest’annata la Pulce ed il vichingo norvegese a servizio di Pep Guardiola. Infatti Erling Haaland, per ammissione di tanti addetti ai lavori per primo il suo allenatore, meriterebbe più di tutti di conseguire il Balon D’Or. Il giovane centravanti ha ottenuto con il Manchester City la vittoria del Triplete, collaborando con una quantità industriale di gol al successo dei Citizens, numeri senza senso che rimarranno nella storia di questo sport. Meriterebbe il premio se però non ci fosse stato il percorso perfetto ai Mondiali qatarioti del dieci albiceleste. Mai un unico calciatore nella storia della Coppa del Mondo del terzo millennio aveva inciso così tanto nella vittoria di una squadra, che per la verità partiva dietro ad alcune nazionali per rosa oggettivamente più forti. Il gol contro il Messico, le giocate sui gol di Molina contro l’Olanda, Alvarez contro la Croazia ed il passaggio iniziale per il gol di Di Maria in finale, sono intuizioni di un genio assoluto ed azioni fisicamente impossibili da spiegare.
A chiudere al meglio questo fantastico percorso ed aggiungere un pizzico di mitologia, già presente nel cammino dell’Argentina nel campionato del Mondo, c’è la data in cui è stata fissata la consegna del Pallone d’Oro. Infatti il 30 ottobre è la data del sessantatreesimo compleanno di Diego Armando Maradona. Quello che sarà probabilmente l’ultimo titolo personale conquistato da Lionel Messi, ottenuto grazie alla vittoria di un trofeo conquistato dall’Argentina l’ultima volta proprio con e grazie a Diego, avverrà nel giorno della nascita di Maradona, quel fenomeno assoluto che il calcio ha conosciuto e che si contenderà fino alla fine il titolo di miglior giocatore dell’universo proprio con Messi. A volte le coincidenze…
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Pallone d’Oro, è il giorno della premiazione
Stasera a Parigi andrà in onda l’assegnazione del Pallone d’Oro 2023, il favorito indiscusso è Lionel Messi campione del mondo con la sua Argentina nel Mondiale del Qatar 2022 pronto a vincere il suo ottavo successo seguito da Kylian Mbappé, capocannoniere al Mondiale e Erling Haaland vincitore del Triplete con il Manchester City.
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Il Manchester chiude la pratica Sheffield al ’88
Il Manchester Cuty vince contro la neopromossa Sheffield per 2-1.
Nel primo tempo Haaland sbaglia un rigore al ’37, poi però nel secondo tempo, al ’67 porta in vantaggio il City che viene recuperato al’85 da un gol di Bogle, chiude il discorso il Re di coppe Rodri al ’88. City a punteggio pieno. Sheffield tre partite tre sconfitte. -
Il carrarmato norvegese passa sopra a Cipro
La nazionale norvegese con il probabile pallone d’oro sugli scudi, fresco vincitore della Champions League che sembra non volersi fermare, ne fa 2 anche al Cipro, non certo la difesa migliore del mondo, ma per lui quest’anno, a parte la finale dove è stato limitato da Acerbi, non ha fatto mai molta differenza, sia il Real Madrid o appunto Cipro con oggi sono 56 gol in 57 partite in gare ufficiale, una “Macchina”.
Il tabellino della gara, oltre ai due gol di Erling Haaland uno al56′ su rigore e uno al 60′, viene iniziato dall’attaccante della Roma Solbakken al 12′, infine Cipro fa il gol, come si suol dire, della bandiera con “l’Italiano” Kastanos della Salernitana.
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Cinque gol in un’ora e numeri da capogiro, Haaland un fenomeno che ha ancora tanto da far vedere…
Ha dell’incredibile quello a cui abbiamo assistito ieri sera nel match valido per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Manchester City e Lipsia. Tra le fila dei Citizens è apparso un robot indistruttibile, che non conosce fatica e pietà, disintegrare fisicamente e moralmente una squadra che aveva meritato la qualificazione agli ottavi. L’incontro infatti è terminato con il risultato di 7-0 per gli inglesi, ma il punteggio dalle frequenze roboanti viene eclissato completamente dal pokerissimo del fenomeno norvegese.
Erling Haaland con le cinque reti messe a segno ieri ha raggiunto Messi e Luiz Adriano, unici detentori di questo primato nella storia della Champions. Il dato che fa ancora più spavento è che Pep Guardiola al 63′ lo ha richiamato in panchina, quindi il gigante in maglia nove ha avuto un’ora di gioco per fare quello che a ventidue anni non ha fatto mai nessuno prima d’ora. Inoltre c’è più di una similitudine con quanto fatto dalla Pulce nel 2012; infatti l’avversario era una squadra tedesca come ieri, il Bayer Leverkusen, e soprattutto come ieri sulla panchina a godersi lo spettacolo sedeva proprio mister Guardiola.
I gol contro il Lipsia segnati da Haaland sono il risultato di tanto lavoro a livello fisico, crescita nella partecipazione alla manovra e grande conoscenza del posizionamento all’interno dell’area di rigore misto all’opportunismo intrinseco alla natura del bomber. Quella che rispecchia tutti questi addendi, che generano la somma finale, è la seconda realizzazione. In quel caso si è visto un giovane vichingo nel suo habitat naturale, un campo di battaglia su cui cadeva nevischio a rendere il tutto ancora più epico, che prima va in pressione sul portiere avversario che rilancia male, dopo pochi secondi si fa trovare subito pronto sul rinvio di Akanji a fare la boa per De Bruyne e poi è pronto a ribadire in rete il pallone che torna indietro sulla traversa colpita dal belga.
A soli ventidue anni Haaland ha segnato 33 gol in 25 presenze in Champions League con le maglie di Salisburgo, Dortmund e City; in Premier League è a quota 28 gol in 26 partite vicino a battere il record di Alan Shearer di 34 gol in una sola stagione; nella sua carriera in totale ha segnato 246 gol in 305 partite tra club e nazionale. Questi sono numeri che vanno oltre i numeri, un rendimento da capogiro mai visto nella storia del calcio per un atleta che ha ancora tanto da mostrare.