Vince la Stella Rossa: 4-1 al Ferencvaros. Anche qui la gara si sblocca con il rigore messo a segno da Kanga al 27’. Raddoppio che arriva per i padroni di casa al 32’ con Mitrovic. Con due reti di vantaggio al rientro in campo i serbi trovano il tris con Katai al 51’ e il definitivo 4-0 grazie alla doppietta di Kanga (60’). Amministrano il vantaggio e poi calano nel finale, con Zachariassen che trova l’unica rete per gli ungheresi.
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Europa League, i risultati delle partite giocate in serata
Sono terminate le ultime sfide del terzo turno della fase a gironi di Europa League. Questi i risultati finali: vincono facile Arsenal, Friburgo (a segno Grifo) e Fenerbahce, mentre l’Olympiacos crolla in casa contro il Qarabag. Pari tra Midtjylland e Feyenoord (girone della Lazio), vince di misura il Rennes sulla Dinamo Kiev.
Roma-Betis Siviglia 1-2: 34′ rig. Dybala, 40′ Rodriguez (B), 88′ Luiz Henrique (B)
Midtjylland-Feyenoord 2-2: 23′ Szymanski, 44′ rig. Kokcu, 54′ Isaksen (M), 85′ Juninho (M)
Arsenal-Bodo/Glimt 3-0: 23′ Nketiah, 28′ Holding, 85′ Vieira
Braga-Royale Union SG 1-2: 49′ Ruiz, 86′ Nilsson (R), 94′ Sykes (R)
Fenerbahce-AEK Larnaca 2-0: 26′ Batshuayi, 80′ aut. Mamas
Friburgo-Nantes 2-0: 48′ Kyereh, 72′ Grifo
Olympiacos-Qarabag 0-3: 68′ Owusu, 82′ Vesovic, 86′ Sheydayev
Rennes-Dinamo Kiev 2-1: 23′ Terrier, 33′ Tsygankov (DK), 89′ Doue -
Europa League, brutto ko della Roma in casa, vince il Betis 2-1
Colpaccio del Betis, che espugna l’Olimpico di Roma grazie a un colpo di testa all’88’ di Luiz Henrique. Migliore la qualità del gioco espressa dai biancoverdi di Pellegrini, che hanno saputo prima riacciuffare e poi punire i padroni di casa proprio nei due momenti nevralgici del match. La truppa di Mourinho, almeno ai punti, avrebbe però sicuramente meritato il pareggio. Sorpresa dell’ultimo minuto per la Roma, che al posto di Belotti schiera Abraham al centro dell’attacco. Tutto confermato per quanto riguarda il resto dell’undici titolare. Fra i biancoverdi Sabaly non ce la fa e Aitor Ruibal parte quindi dal 1′ sulla corsia di destra, mentre al centro della difesa c’è la coppia di ex Serie A composta da Luiz Felipe e Pezzella. Novità anche nel ruolo di centravanti, dove Willian José sostituisce bomber Borja Iglesias.
Pronti-via e la Roma perde subito per infortunio Celik, che al 4′ è costretto a uscire per un problema fisico dovuto a uno scontro fortuito col compagno di squadra Mancini: al suo posto dentro Spinazzola, che va a sinistra spostando Zalewski sulla destra. La partenza dei giallorossi è comunque arrembante con Dybala e Zaniolo subito ispirati alle spalle di Abraham, anche se la prima vera occasione da rete è del Betis con un tentativo da fuori di Fekir che colpisce il palo alla sinistra a Rui Patricio battuto al 13′. I biancoverdi, illuminati dalle geometrie dell’ottimo Guido Rodriguez, fanno girare il pallone senza timori reverenziali e per almeno 20 minuti l’incontro resta piuttosto equilibrato, salvo qualche sterzata innocua da una parte e dall’altra. A fare notizia, purtroppo per il Betis stavolta, è dunque un altro infortunio, con Fekir che deve lasciare spazio a Luiz Henrique per una probabile ricaduta fisica (oggi era all’esordio stagionale in Europa dopo diverse settimane ai box). Ci pensa così Dybala a scatenare il boato dell’Olimpico trasformando un calcio di rigore che porta in vantaggio la Roma al 34′. L’attaccante argentino trafigge Bravo dal dischetto dopo un fallo di mano in area di Aitor Ruibal ravvisato con l’ausilio del VAR: 1-0 a favore dei giallorossi ed equilibrio del match finalmente rotto. Il Betis però non sta certo a guardare e il neo-entrato Luiz Henrique impegna Rui Patricio al termine di una bella sortita in area al 37′, prima di servire lui stesso a Guido Rodriguez l’assist per il pareggio. Siamo al 40′, quando il centrocampista argentino scocca una potente rasoiata dal limite dell’area di rigore che si infila nell’angolino basso. Niente da fare per Rui Patricio e risultato quindi sull’1-1 dopo appena sei minuti dal vantaggio firmato Dybala. Le distanze in campo saltano, gli animi si accendono e Zaniolo potrebbe immediatamente riportare avanti i capitolini: cross di Zalewski dalla destra e tiro di controbalzo dell’ex Inter che si infrange clamorosamente sulla traversa al 45′. C’è ancora tempo, prima dell’intervallo, per un bolide al volo di Dybala che Bravo risponde però in un modo degno del suo cognome. Nomen omen. Il copione della ripresa è all’incirca lo stesso dei primi 45 minuti. Il Betis gioca meglio a calcio, almeno a livello collettivo, mentre la Roma si affida più che altro alle fiammate dei singoli. Proprio come al 51′, quando un’azione prolungata porta Cristante al destro a botta sicura dal dischetto del rigore, ma Bravo si supera ancora una volta salvando letteralmente il risultato. Questa parata si rivelerà decisiva. I minuti di gioco adesso scorrono via veloci, inizia la girandola dei cambi e neanche l’ingresso in campo di Belotti riesce a cambiare l’inerzia dell’incontro. Zaniolo (espulso nel recupero) ci prova, ma pecca spesso di egoismo. I capitolini in generale sembrano non avere mai le idee chiare nella fase offensiva. Così, proprio quando sembra arrivare un pareggio tutto sommato positivo, è Rodri a scappare via a Zalewski sulla sinistra e mettere in mezzo un pallone velenoso che Luiz Henrique trasforma in gol con un colpo di testa all’88’. Che beffa per la Roma di Mou, meritevole di un punto ma davvero troppo sprecona e spaesata dalla trequarti in su. I giallorossi restano a quota 3 lunghezze, il Betis mantiene il comando del Gruppo C col punteggio pieno.
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Europa League, cinquina del Psv allo Zurigo
Senza vittorie in campionato, senza vittorie nemmeno in Europa League e con una nuova pessima figuraccia sul groppone. Il bilancio della stagione dello Zurigo, battuto per 5-1 in casa dal PSV Eindhoven nel terzo turno della seconda competizione europea per importanza, si fa sempre più deludente. Non è bastato nemmeno Colatrella, alla prima da mister su un palcoscenico così prestigioso, per invertire la tendenza. Ciò che lascia più perplessi è la sconcertante prestazione portata in campo dagli zurighesi, ormai sempre più lontani dai giochi per la qualificazione.
Quella del Letzigrund è stata una partita a senso unico, controllata a proprio piacimento dagli olandesi anche grazie a quei tre gol trovati nei primi 21′. In tutte e tre le occasioni a metterci lo zampino (in negativo) è stata la retroguardia dei padroni di casa, ad immagine di un Kyreziu parso semplicemente inadeguato. Anche con il passare dei minuti la musica non è cambiata, con gli ospiti capaci di trovare altre due marcature con Simons al 35′ e Gakpo al 55′, prima del punto della bandiera di Okita all’87’.
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Europa League, L’Arsenal vince 3-0 contro il Bodø/Glimt
L’Arsenal domina all’Emirates Stadium vincendo 3-0 in Europa League contro i norvegesi del Bodø/Glimt, al termine di una partita dominata dai padroni di casa a segno nel primo tempo con Edward Nketiah e Rob Holding mentre alla fine del secondo tempo spazio anche a Fabio Vieira, autore del tris finale. L’Arsenal sale così a 6 punti in classifica in testa al Gruppo A.
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Europa League, i risultati delle partite di oggi
La Lazio non approfitta della superiorità numerica e non va oltre lo 0-0 sul campo dello Sturm Graz. Nel girone della Roma finisce in parità 1-1 la sfida tra HJK e Ludogorets, mentre il Manchester United rischia a Nicosia ma vince nella ripresa grazie ai cambi di ten Hag. Real Sociedad corsara a Tiraspol, mentre PSV e Stella Rossa travolgono rispettivamente Zurigo e Ferencvaros. Ecco tutti i risultati delle sfide di Europa League delle 18.45:
Sturm Graz-Lazio 0-0
HJK-Ludogorets 1-1: 10′ Tissera (L), 55′ Hetemaj
IN CORSO: Malmoe-Union Berlino 0-1: 68′ Becker (PARTITA SOSPESA E RIPRESA, MINUTO 74)
Monaco-Trabzonspor 3-1: 14′ e 46′ pt rig. Ben Yedder, 55′ Disasi, 72′ Bakasetas (T)
Omonia-Manchester United 2-3: 34′ Ansarifard (O), 53′ e 84′ Rashford, 63′ Martial, 85′ Panagiotou (O)
Sheriff-Real Sociedad 0-2: 53′ Silva, 62′ Elustondo
Stella Rossa-Ferencvaros 4-1: 27′ e 60′ Kanga, 35′ Mitrovic, 50′ Katai, 71′ Zachariassen (F)
Zurigo-PSV 1-5: 10′ e 15′ Vertessen, 22′ e 55′ Gakpo, 35′ Simons, 87′ Okita (Z) -
Europa League, il Man Utd soffre ma vince 3-2 contro l’Omonia
Il Manchester United riesce a riscattare almeno in parte l’ umiliante e pesante sconfitta subita in Premier League nel derby di domenica contro il Man City. I Red devils superano per 3-2 l’Omonia a Nicosia. La partita è un’altalena di risultati l’Omonia passa in vantaggio al 34′ con Ansarifard, nella ripresa al 53′ Rashford pareggia e al 64′ Martial firma il sorpasso. Ancora Rashford al minuto numero 84 segna il 3-1. Poco dopo all’86’ Panagiaotu segna il 2-3 che sarà poi il risultato finale. Nella classifica del gruppo E, la Real Sociedad è in testa con 9 punti, poi Man Utd 6, Sherif Tiraspol 3, Omonia 0.
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Europa League, Sturm Graz-Lazio termina a reti bianche
La Lazio doveva farsi perdonare la figuraccia dopo il Midtjylland, tanto che Igli Tare lo aveva sottolineato: vietato credere di avere già vinto. Lo 0-0 finale non spiega esattamente come lo Sturm Graz abbia soffocato tutte le ripartenze laziali per oltre un’ora, con Provedel che probabilmente è il migliore in campo dei biancocelesti. Poi sì, nell’ultimo periodo c’è anche tempo per un gol annullato a Immobile per questione di centimetri, ma il fuorigioco è oramai questione di certezze, dunque c’è poco da recriminare.
D’altro canto giocare in Austria potrebbe sembrare un affare facile, ma il Salisburgo con il Milan ha già fatto vedere come sia tutt’altro che semplice, perché la velocità e il ritmo si alzano rispetto alla Bundesliga, ma anche alla nostra Serie A. Così il pressing dello Sturm e la poca qualità infusa dai centrocampisti laziali difficilmente fa saltare la prima linea. rischiando di remare controcorrente. A questo bisogna aggiungere le serate no di Milinkovic-Savic e Felipe Anderson, più Immobile abbastanza solo.
Lo Sturm Graz gioca senza timore reverenziale sin dall’inizio, spesso trovando metri per cercare di arrivare in zona Provedel. Molto aggressivo il pressing degli austriaci che spesso riescono a cingere la Lazio nella propria metà campo. Così il migliore è Provedel, ed è tutto dire visto che sbaglia due volte interventi banali: la prima volta Hysaj si salva sulla riga, poi Horvat manda alto dopo un disimpegno errato con i piedi che lo porta a sparare al limite dell’area. Con il passare dei minuti i padroni di casa si rendono molto pericolosi, con Horvat, Boving, Ajeti e infine Stankovic. E la Lazio? Al netto del pressing asfissiante, quando il palleggio è di qualità c’è anche la possibilità di uscire dalla morsa austriaca, tanto che Luis Alberto ispira Immobile che, invece di calciare, prova l’assist forse sbagliando. Poi un’accelerazione di Pedro sulla sinistra crea un flipper in area, dove l’attaccante biancoceleste arriva con un attimo di ritardo.
È però una Lazio che riparte con il contagocce, con Marusic che deve salvare in spaccata per evitare guai peggiori, mentre Provedel continua a mettere i guantoni ovunque. Fra primo e secondo tempo entra Lazzari, per una spinta maggiore sulla fascia, così come Zaccagni a sinistra. Il canovaccio però non cambia, perché lo Sturm Graz pressa e i biancocelesti sono in difficoltà, rischiando più volte e affidandosi a Provedel per disinnescare un tiro cross che potrebbe dare più noie. Non è un caso se il primo vero tiro in porta della Lazio arriva con Zaccagni, intorno all’ora di gioco, su cui Siebenhandl fa buona guardia. Nel primo tempo, a dir la verità, il portiere austriaco aveva rischiato un pasticcio su un corner di Luis Alberto, con un intervento saponetta come Dida a Leeds, forse ancora più grave.
C’è tempo, per il portiere austriaco, per guadagnarsi la pagnotta. Cancellieri trova un buon corridoio per Immobile, uno dei primi della partita, con l’attacco alla profondità: bravo quindi Siebenhandl a uscire con i tempi giusti ed evitare che il centravanti biancoceleste riesca a scavalcarlo. Cosa che riuscirebbe a dieci minuti dalla fine allo stesso Immobile, che però è in fuorigioco in partenza. Poco dopo Zaccagni punta forte Gazibegovic che lo stende, per il secondo giallo che dà la superiorità numerica nell’ultimo periodo. Non basta per sbloccare il risultato e, dopo la figuraccia con il Midtjylland, la Lazio può guardare al futuro con due partite in casa. Da giocare diversamente, altrimenti il rischio eliminazione sarà concreto.
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Le formazioni ufficiali di Roma-Betis
Le formazioni ufficiali di Roma-Betis
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Cristante, Matic, Zalewski; Dybala, Zaniolo; Abraham. Allenatore: José Mourinho.
REAL BETIS (4-2-3-1): Bravo; Aitor Ruibal, Luiz Felipe, Pezzella, Miranda; Guido Rodriguez, Guardado; Canales, Fekir, Joaquin; Willian José. Allenatore: Manuel Pellegrini.
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Le formazioni ufficiali di Sturm Graz-Lazio
Le formazioni ufficiali di Sturm Graz-Lazio
Sturm Graz (3-4-1-2) Siebenhandl; Affengruber, Stankovic, Wurhrich; Gazibegovic, Hierlander, Prass, Dante; Horvat; Ajeti, Boving. Allenatore: Ilzer.
Lazio (4-3-3) Provedel; Hysaj, Mario Gila, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Pedro. Allenatore: Sarri.