Tag: FIGC

  • Figc, Gravina: “Il nuovo presidente della Lega calcio? Lo eleggeranno altri”

    Da parte mia non c’è mai stata nessuna invasione di campo in alcuna componente. Il nuovo presidente della Lega? Non entro nel merito, lo scelgano i presidenti: sono imprenditori, hanno autonomia e capacità ma non attribuiscano ad altri la responsabilità di eventuali fallimenti”. Così il presidente della Figc Gabriele Gravina sulla designazione del nuovo presidente della Lega di Serie A a margine di un’iniziativa a Genova dove è stata anche esposta la Coppa degli ultimi Europei vinti dagli azzurri lo scorso mese di luglio. “Qualcuno parla di conflitti e tensioni con la lega – conclude – ma lo fa in modo strumentale”

  • Ecco il nuovo protocollo sanitario Covid approvato dalla Figc

    Il ministero della Salute ha approvato nella giornata di la circolare con il nuovo protocollo anti-Covid per lo sport che era stato approvato la scorsa settimana dalla Conferenza Stato-Regioni e quindi aveva passato il vaglio del Cts. Il documento – che prevede tra l’altro il blocco dell’intero gruppo squadra nel caso in cui si raggiunga un numero di positivi superiore al 35% dei componenti – individua regole “sicure e condivise” per assicurare parità di trattamento e dare certezza al prosieguo dei campionati alla luce della nuova ondata di Covid-19. Oggi erano attese le decisioni della Federcalcio con il numero dei giocatori per rosa da cui si deve calcolare il 35%, chiarimenti e dettagli che sono arrivati con la pubblicazione ufficiale da parte della FIGC:

    “La FIGC ha deliberato che, ai soli fini della circolare n. 0000750 del Ministero della Salute dello scorso 18 gennaio e dei conseguenti provvedimenti delle autorità sanitarie locali, è di 25 calciatori la rosa delle squadre di Serie A, Serie B e Serie C sulla quale calcolare la percentuale di giocatori positivi. La circolare, che per la definizione del ‘Gruppo Atleti’ si rimette agli Organismi sportivi competenti per disciplina, stabilisce che “con il raggiungimento di un numero di positivi superiore al 35% dei componenti del Gruppo Atleti venga bloccato l’intero gruppo squadra. La lista contenente l’elenco dei componenti del ‘Gruppo Atleti’ dovrà essere inviata, via PEC, dalla Società alla Lega competente, anteriormente alla prima gara ufficiale successiva alla data di pubblicazione del presente Comunicato e potrà essere successivamente variata con le modalità stabilite da ciascuna Lega, relativamente ai nominativi componenti la stessa e non al numero complessivo di calciatori inseriti”.

    In partica, questo significa che con 8 positivi in squadra si può giocare, mentre con 9 scatta in automatico la facoltà dell’ASL di intervenire. Tra le altre cose, test antigenici ogni giorno per almeno 5 giorni per i contatti ad alto rischio, con obbligo di indossare la FFP2 in tutti i contesti in cui non si effettua attività sportiva, indipendentemente dallo stato vaccinale. Ai contatti a basso rischio (soggetti che entrano in contatto con il Gruppo Squadra anche in maniera non continuativa) “si applicano le misure previste dalle indicazioni ministeriali, anche in relazione allo stato vaccinale. È raccomandato l’utilizzo della mascherina Ffp2”. Infine, l’intero protocollo si applica indipendentemente dallo stato vaccinale.

  • Ufficializzati i neallenatori, tra cui Del Piero e De Rossi

    Ufficializzati dal settore tecnico della Figc i nuovi allenatori Uefa A. Gli allievi hanno sostenuto il 14 ottobre al centro tecnico di Coverciano a Firenze gli esami finali del corso, con prove orali su tutte le materie e con un test pratico in cui hanno proposto delle esercitazioni su un tema di allenamento. Tra i neoabilitati molti i nomi noti del calcio italiano, a cominciare dal campione del mondo nel 2006 e collaboratore del Ct Mancini durante l’ultimo Europeo vinto, Daniele De Rossi, e un altro campione del mondo in Germania come Alessandro Del Piero. E poi ancora: l’ex attaccante azzurro Christian Vieri. Tra gli altri neoallenatori i vicecampioni europei del 2012, Ignazio Abate e Riccardo Montolivo, il collaboratore tecnico di Paolo Nicolato nella Nazionale Under 21, Daniele Gastaldello, e altre vecchie conoscenze del massimo campionato come Alessandro Matri, Giampaolo Pazzini e David Pizarro. Alla luce della votazione ottenuta, i migliori del corso sono risultati essere Daniele De Rossi e Alessandro del Piero. Da segnalare inoltre la prova finale fatta registrare da Ignazio Abate. Nell’elenco dei neoallenatori Uefa A anche Gianluca Curci, Massimo Maccarone, Marcelo Otero, Stefano Torrisi.

  • Dall stagione 2024/2025 niente più multiproprietà

    Niente più casi Salernitana, niente più proprietari che controllino più di un club professionistico nel calcio italiano. Il Consiglio federale Figc ha infatti approvato all’unanimità il divieto di qualsiasi partecipazione societaria in più di un club professionistico. Per quelle società che dovessero salire in Lega Pro dalla Serie D ci sarà quindi l’obbligo di tempestiva dismissione, a pena di decadenza dell’affiliazione. Per i casi esistenti, nello specifico quelli di Napoli e Bari con De Laurentiis e di Verona e Mantova con Setti, si è invece deciso di dare tempo per la dismissione entro l’inizio della stagione 2024/25. Ecco le parole del presidente Gravina: “Abbiamo stabilito per il futuro il divieto assoluto di qualsiasi multiproprietà – ha affermato il presidente della Figc Gabriele Gravina – e sancito il principio per gli unici due casi ufficiali esistenti, concedendo più di due anni e mezzo di tempo per avviare un percorso di cessione di una delle due società. Non solo sarà escluso categoricamente il controllo assoluto della società, ma non si potrà neanche avere alcuna partecipazione”.

  • Gravina: “La riforma dei campionati, mi auguro porti una nuova serie A, e 2 gironi in B”

    Gravina: “La riforma dei campionati, mi auguro porti una nuova serie A, e 2 gironi in B”

    Tutti pensano che la riforma del calcio passa attraverso la riforma dei campionati. Certo è fondamentale, ma se la riduciamo ad una semplice operazione matematica serve un ragioniere. Non è la mia riforma. La mia riforma è culturale. La cultura nel mondo del calcio credo che sia uno degli elementi più complessi da costruire e su quello sto investendo energie“. Lo ha detto il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina.

    La rivoluzione culturale – ha aggiunto – comprende tutto, la modalità di investimento, la valorizzazione di due asset fondamentali quali infrastrutture e settori giovanili. Mi riferisco anche al controllo e alle modalità di gestione aziendalistiche, tenere i costi sotto controllo e cercare di aumentare i ricavi, cercare di vendere meglio il nostro brand“.

    L’idea di fondo legata alla riforma – ha detto Gravina – è legata ad una esigenza: il nostro calcio è surriscaldato cioè si spende troppo perché il divario a livello di mutualità è altissimo. C’é un rapporto di 1 a 20 tra la serie A e B, di 1 a 10 tra C e B e infinito tra C e dilettanti perché non c’è mutualità. Il rischio è retrocedere perché se retrocedi tu fallisci. La storia dice che su quattro società che vanno dalla B alla C tre, in uno o due anni, falliscono.

    La mia preoccupazione è raffreddare il sistema con delle fasce intermedie e poi arrivare, dal ’24-’25 a quella che sarà la fusione tra quella che noi costituiremo, mi auguro con l’approvazione del Consiglio federale, che prevede una C elite ed una D elite con una fusione tra la C elite e la B per arrivare nel ’24-’25 ad una A, due B, poi la D elite che si fonda con la serie C con un semiprofessionismo abbastanza allargato e poi il mondo del dilettantismo che sarà vero, non professionismo di fatto. Il vantaggio sarà che la federazione metterà a disposizione delle risorse ma chiederemo un intervento governativo. Serve la modifica della 91 sul semiprofessionismo ma servono una serie di interventi e ne cito uno, l’apprendistato che è un diritto del mondo del calcio che rivendichiamo”.

  • Gravina: “È stato fatto un grandissimo lavoro, complimenti a tutti”

    Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha commentato così la vittoria a Euro2020 della Nazionale ai microfoni di Skysport:“Ho parlato di rinascimento, di nuovo umanesimo. Dovevamo raccontare agli italiani una nuova storia, spettava ai ragazzi, a Mancini, ma soprattutto al nostro grande club Italia. Abbiamo fatto un grandissimo lavoro per creare i presupposti necessari affinché tutto questo potesse accadere. Forse abbiamo fatto più presto di quello che ci aspettassimo ed è questo il vero miracolo di questo progetto. Però l’obiettivo era proprio questo, vincere. Roberto Mancini è il vero regista importante, su cui la Federazione ha voluto investire con un contratto lungo, c’erano ancora 2 anni e l’abbiamo prolungato fino al 2026. Quindi sicuramente è stata una scelta condivisa e molto importante per la nostra Nazionale, per la Federazione e per tutti gli italiani. Siamo stati la squadra più bella, con quel concetto che abbiamo espresso diverse volte. Ha dimostrato compattezza, la capacità di sacrificarsi, di lavorare anche in questi ultimi 50 giorni di grandi sacrifici, stando insieme, perché c’era grande voglia di dare un regalo a tutti gli italiani. È stata una dimostrazione di grande affetto verso il nostro paese, dopo 18 mesi di enormi sacrifici. Avevamo voglia di dare una grande risposta, l’abbiamo fatto con abnegazione e siamo felici che il presidente Mattarella abbia gioito con noi in una serata di tensione sportiva. Ma sappiamo bene che in Italia ci sia un’esplosione di grande gioia, quella che volevamo regalare”.

  • Gravina ha scritto alla Vezzali: “Riapriamo del tutto gli stadi per l’inizio dei campionati”

    Il campionato italiano di calcio in vista della partenza della nuova stagione vorrebbe fare in modo che gli stadi si riaprissero quasi completamente. La Lega calcio ha dichiarato che ci sono state delle pesanti perdite per la pandemia e gli stadi chiusi che si aggirano a un miliardo e 200 milioni. Per questo il presidente Dal Pino e i club hanno chiesto un incontro ufficiale al premier Draghi e al Sottosegretario allo Sport Vezzali, anticipandolo con una lettera inviata lo scorso weekend. Adesso anche la Figc ha fatto la sua parte, il presidente Gravina ha annunciato di aver scritto a Valentina Vezzali per verificare la possibilità di consentire un pieno ritorno dei tifosi negli stadi con l’inizio dei nuovi campionati. Al momento è consentita soltanto al 25% della capienza degli impianti. Il presidente ha però ribadito quanto detto nei giorni scorsi: “Sono convinto della necessità del pubblico negli stadi, ma avrei preferito una certa gradualità. Bisogna usare il buon senso perché se riapriamo al 100% e poi siamo costretti a richiudere tutto è la fine”.

  • Gravina: “L’Italia deve continuare così. Dispiace per Spinazzola”

    Gravina: “L’Italia deve continuare così. Dispiace per Spinazzola”

    La vittoria dell’Italia contro il Belgio e l’arrivo degli azzurri in semifinale sta iniziando a far sognare in grande la nazionale di Mancini. Anche il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha voluto celebrare la vittoria degli azzurri: “Dissi che il sogno era arrivare a Wembley, mi sembra che l’obiettivo è stato centrato. Ora può succedere di tutto. Bisogna continuare su questa strada con questo entusiasmo. Questo concetto di bellezza che stiamo diffondendo a tutto il Paese deve continuare a vivere, un concetto non solo legato alla qualità del gioco ma alla bellezza del gruppo”. Gravina oltre a celebrare i successi della nostra nazionale ha parlato anche dell’infortunio occorso a Spinazzola: “È stato emotivamente coinvolgente per me rientrare nello spogliatoio dopo la partita come quella di ieri e assistere a un clima come se avessimo perso la partita solo perché un compagno ha subito un infortunio. Per me è uno dei momenti piu’ belli che ricorderò nella mia carriera di sportivo. Avvicinandomi nello spogliatoio e sentire un silenzio tombale è stato raccapricciante a differenza di altri momenti di gioia. Questi ragazzi hanno condiviso anche il dispiacere l’amarezza e il dolore anche fisico di un loro compagno, Spinazzola. Anche questo è un segno di bellezza, è ciò che vogliamo trasferire a tutti gli italiani”.

  • Salernitana, la FIGC boccia il trust di Lotito e da tempo fino a Sabato

    La Salernitana rischia clamorosamente di non andare in Serie A, infatti la FIGC ha bocciato la proposta trust di Lotito risalente a Venerdì e ha concesso tempo fino a Sabato alle 20.00 per risolvere le problematiche societarie, il comunicato della Federcalcio: “In virtù del processo di scelta delle persone componenti del trust e delle regole previste nella gestione dello stesso, non sia un vero e proprio ‘blind trust. La Federazione rileva inoltre che non è stata assicurata indipendenza economica al trust rispetto alle società disponenti”.

  • FIGC, Gravina: “È un Italia che ci sta facendo sognare”

    Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato dell’entusiasmante Italia che stiamo vedendo agli Europei: “È l’Italia che sognavamo e che tutti i tifosi volevano. Collettivo e gioia nello stare insieme. Siamo protagonisti dentro ma anche fuori dal campo di gioco. Questa nazionale è un regalo per gli italiani dopo tanti mesi di sofferenza a cui siamo stati sottoposti e affonda le sue radici in un percorso di tre anni, esaltante e supportato da tutti”. Inoltre, Gravina ha parlato della grande soddisfazione del ritorno dei tifosi allo stadio: “Abbiamo poi vinto la scommessa più grande, quella di riportare la gente allo stadio in sicurezza, un messaggio di speranza per il futuro del Paese. Un mese fa sembrava impossibile un risultato di questo tipo, ora è realtà, All’Olimpico ci sono state 48mila persone ad assistere alle tre gare con un livello di sicurezza altissimo. Ringrazio di cuore i volontari e tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo”. Per quanto riguarda invece la scelta di alcuni giocatori azzurri di inginocchiarsi o meno per il ‘Blacks Lives Matter’ come federazione Gravina sostiene: “poniamo in essere ogni attività contro ogni forma di razzismo. Ognuno lo dimostra tramite le sue sensibilità e le sue convinzioni. Ne abbiamo parlato con i ragazzi. Sapevamo che il Galles lo avrebbe fatto e i giocatori sono stati liberi. Qualcuno li ha seguiti, qualcuno ha applaudito, come i nostri tifosi. Lasciamo i ragazzi liberi di seguire le loro sensibilità”.