Incontro positivo quello avvenuto, tra la Fiorentina ed il tecnico Italiano che rimarrà ancora alla guida dei viola. Le sua parti sono in sintonia. Quindi niente Napoli per lui, Italiano ha deciso di onorare il suo contatto con la Fiorentina appunto fino al giugno del 2024.
Tag: Fiorentina
-
Fiorentina, Italiano: “Con la società parlerò del futuro”
Italiano, tecnico della Fiorentina, ha parlato al termine della finale di Conference League persa per 2-1 contro il West Ham. Ecco le Sue parole.
Quali sensazioni sta vivendo?
“Perdiamo due finali nel giro di 15 giorni e fa molto male, soprattutto questa dove ho visto una Fiorentina affrontare l’avversario mettendo in campo ciò che ti ha lasciato la prima finale persa. Molta più attenzione, anche se con meno qualità nel primo tempo. Due episodi, un calcio di rigore, che non ho rivisto ma che per la dinamica per me può essere anche non fischiato e poi su una palla dove si poteva lavorare facilmente in modo diverso. I dettagli fanno la differenza e in due finali non ci hanno premiato. Il pensiero di perdere due finali in questo modo, fa molto molto male”.Come vive questo ko figlio anche degli stessi errori?
“Fa male per tutti, non solo per me. Tutta Firenze era con noi. Sinceramente fa male perdere con un gol del genere. Quattro difensori a difesa schierata, viene fuori questa palla dopo averlo provato per 5 giorni. Devi perdere con Paquetà che tira all’incrocio, non così, così fa malissimo. Ho rivisto di nuovo una squadra che in una finale prende la palla in mano. Il tiro di Mandragora poteva farci vincere. Sono dispiaciuto per tutta Firenze. Racconteremo di due delusioni cocenti quando eravamo a un millimetro dalla vittoria. Abbiamo lavorato per correggere tante situazioni e penso si sia visto. Siccome vuol dire che l’abbiamo fatto discretamente, perdere così fa molto male. Non lo auguro a nessuno”.Cosa pensa della ferita di Biraghi?
“Non abbiamo parlato dell’episodio. Ci siamo subito catapultati in campo perché in altri momenti sarebbe stato sanzionato con una sconfitta a tavolino. Non so cosa potrà avvenire, ma quando un calciatore ha un taglio con punti di sutura, non so cosa potrà succedere. Non so cosa accadrà ma penso che a Biraghi faccia più male il ko che i punti di sutura”.Cosa succederà nel suo futuro?
“Io ho un contratto, il presidente ha detto che avremmo parlato dopo le finali come fanno tutti. Serenamente parleremo di tutto e non c’è altro da aggiungere. Vedremo come programmeremo il futuro. Perderemo dei giocatori e andranno rimpiazzati. Bisognerà, se vogliamo continuare a viaggiare su questi livelli, rinforzare la qualità della rosa. Penso che parleremo di questo e lo faremo serenamente”.C’è una scelta che non avrebbe rifatto?
“Come hanno fatto tanti altri allenatori prima di me, mi viene da citare Klopp che perde una finale per 4-1 con errori del portiere, riparte l’anno dopo e vince la Champions. Sono abbattuto e amareggiato in questo momento qua, ma da domani si riparte a testa alta e si cerca di trarre tutti gli insegnamenti di queste partite. Abbiamo giocato come si deve giocare la finale, la volevamo vincere, abbiamo preso in mano la partita e abbiamo fatto molto meglio nella ripresa. Le scelte sono quelle. Jovic lo avevo visto in grande crescita, ma è uscito perché aveva il naso rotto. Ho cercato la brillantezza di Saponara ma non ha trovato il guizzo. Pensi qualcosa e speri che qualcosa accada. Abbiamo giocato bene e ripeto, in un momento in cui ho pensato anche di vincere, poi dispiace perché secondo me siamo arrivati vicinissimi ad alzare almeno un trofeo. Adesso mi dispiace, perché chissà quando giocheremo un’altra finale, chissà se ricapiterà e mi dispiace perdere così. Se perdi 5-0 dici amen perché gli altri sono più forti, ma così fa male”.Cosa ha detto alla squadra? Ha parlato Commisso?
“Hanno parlato il presidente e Barone, si sono congratulati con la squadra e lo staff perché raggiungere due finali non erano in programma. Sono state due nostre grandissime giocate. Orgogliosi di noi, dispiaciuti perché speravano di vincere. Tutte parole belle e davvero dolci per la squadra e per il gruppo. Mi associo a loro perché la penso come loro, è una delle poche volte che non ho parlato alla squadra perché li ho visti dispiaciuti. Nei prossimi giorni ci saluteremo perché dovremo ricordare questa grandissima stagione”. -
Conference League, il West Ham vince in extremis e Fiorentina beffata
La finale di Conference League tra Fiorentina e West Ham, vede la vittoria degli inglesi proprio allo scadere per 2-1, delusione per i viola e il West Ham vince così la seconda edizione della Conference League.
La squadra di Moyes passa in vantaggio, al 62′ su calcio di rigore realizzato da Benrama, un penalty assegnato dopo il controllo del Var, per un fallo di mano in area di Milenkovic. Pareggio dei viola, con una Rete di Bonaventura al 67′. La beffa arriva al 91′, con un gol di Bowen che scatta sul filo del fuorigioco lanciato da Paqueta. Festa alla fine, per il West Ham e amarezza per la Fiorentina che dopo la Coppa Italia, perde anche la finale di Conference League.
-
Finale di Conference League, le formazioni ufficiali di Fiorentina-West Ham
Finale di Conference League, le formazioni ufficiali di Fiorentina-West Ham.
Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Dodo, Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Amrabat, Mandragora; Gonzalez, Bonaventura, Kouame; Jovic. Allenatore: Italiano.
West Ham (4-2-3-1): Areola; Coufal, Zouma, Aguerd, Emerson; Rice, Soucek; Bowen, Paqueta, Benrahma; Antonio.
Allenatore: Moyes. -
Stasera a Praga una finale che manca da tanto
La Fiorentina non parte favorita, ma stiamo pur sempre parlando di una Finale.
La squadra di Italiano arriva con due dubbi uno in attacco e uno in difesa, ma quando i dubbi sono spinti dall’abbondanza non si parla mai di problemi, quindi il Mister dovrà scegliere tra Milenkovic e Ranieri davanti a Terracciano e in attacco sarà staffetta tra Cabral e Jovic. La viola disputerà stasera la sua prima finale dopo quella del campionato 89/90, storica cavalcata di una Fiorentina trascinata dal Divin Codino nell’allora Coppa Uefa.
La finale venne disputata contro la Juventus, già chiaro a tutti che il numero 10 della viola sarebbe andato proprio ai bianconeri. Questo destabilizzò tutto l’ambiente, infatti quella Coppa venne vinta dalla Juve con un 3-1 in casa e uno 0-0 sul neutro di Avellino.
Dopo aver perso la finale di Coppa Italia contro l’Inter e aver sfiorato un posto in Europa in campionato, vincere stasera sarebbe l’unico modo per partecipare alle prossime competizioni europee. Il West Ham arriva un po’ scarico a questa finale, con una stagione distinta più da bassi che da alti, l’allenatore Moyes negli anni passati ha fatto vedere un calcio non proprio inglese in quell’Inghilterra tanto attaccata alle tradizioni, sfiorando addirittura un quarto posto nella stagione passata.
Il Mister degli Hammers ha scelto come terzino destro Coufal al posto di Keher che si siederà in panchina, cambierà anche modulo, non sempre una decisione saggia, dal collaudato 4-3-3 al 4-2-3-1 con Rice e Soucek da diga di centrocampo e Paquetà come trequartista centrale , con Antonio che verrà confermato davanti, come terminale offensivo.
Pubblico delle grandi occasioni nello stadio di Praga dove da un po’ di tempo non si vedono più delle partite di cartello così importanti, vista la “disfatta” dello Slavia che da troppo non sforna più talenti come una volta.
Tutto pronto quindi all’Eden Arena di Praga per la Finale di Stasera.
-
Fiorentina, Milenkovic: “Questa finale vale tanto per noi”
In vista della finale di Conference League dove la Fiorentina se la vedrà contro il West Ham, in conferenza stampa il difensore centrale Nikola Milenkovic. Ecco le Sue parole.
Cosa significa questa coppa?
“La maglia viola per me significa tantissimo, sono sei anni che sono qua e sono cresciuto qui anche come uomo. Posso solo ringraziare il club, Firenze e tutti i tifosi, io cerco di dare il mio massimo e loro ci danno un grande sostegno”.Quando ha firmato il rinnovo pensava di poter raggiungere questo obiettivo?
“Quando ho firmato il rinnovo conoscevo le ambizioni del club, anche il calcio che abbiamo proposto già l’anno scorso. Non sapevamo che avremmo raggiunto due finali ma le potenzialità del club mi hanno spinto a crederci. Tutti insieme abbiamo raggiunto questo obiettivo”.Come è andata la stagione?
“Per la prima volta ho avuto infortuni che non avevo mai avuto, però ora sono al top e sono prontissimo per domani”.Cosa significa affrontare una squadra inglese?
“Ci aspetta il West Ham, una squadra potente e veloce, hanno giocatori molto forti fisicamente. Dovremo stare sul pezzo ma anche noi abbiamo i nostri pregi e dobbiamo credere in noi stessi e dobbiamo essere ambiziosi”.Come sta il suo amico Jovic?
“Ha grande voglia di fare bene, ha tanta fame. Sono contento per lui perché conosco le sue potenzialità, conosco le sue qualità. Non ha espresso tutto quello che poteva. Domani è una di quelle partite dove può darci una grande mano”.
E’ stato vicino al West Ham?
“Ogni mercato si parla tanto però io sono qui da sei anni, ho rinnovato due volte, sono contento di stare qua e non aggiungo nient’altro”. -
Fiorentina, Biraghi: “Vogliamo giocarci questa coppa”
Il capitano della Fiorentina Cristiano Biraghi, è pronto a presentare la finalissima di Conference League contro il West Ham. Ecco le Sue dichiarazioni.
Qual è la chiave per aprire il forziere della coppa?
“Ho sempre cercato di proteggere il gruppo. So cosa vuol dire subire le pressioni della critica esterna. Era importante tenere il gruppo lontano da queste cose e uscirne il prima possibile. Per quanto riguarda domani, non sarà facile aprire il forziere, però siamo arrivati qui e vuol dire che siamo forti. Ci giocheremo le nostre carte”.Tra le partite che ha giocato, questa quanto è importante?
“Per me una finale è sempre importante, rientra tra le più importanti della mia carriera. Ha un sapore maggiore perché in caso di vittoria significherebbe portare a casa un trofeo dopo tanti anni. In pochi ce l’hanno fatta”.Ha preparato un discorso per domani?
“Non ho preparato niente anche perché domani ci saranno tante emozioni che ci faranno perdere le parole. E’ una partita che si prepara da sola ma io sono a disposizione della squadra”.Cosa si sente di promettere ai tifosi?
“Il rapporto che si è creato è molto bello soprattutto per come era all’inizio. Si è capovolta la situazione e questa cosa mi piace. La Curva Fiesole è fantastica, ci hanno seguito ovunque, in trasferte allucinanti. Tutte trasferte che costano tempo e denaro, questa è una cosa che noi squadra e io in primis cerchiamo di trasmettere a tutti. Dobbiamo dare di più di quello che abbiamo proprio per questa gente che mette la Fiorentina al primo posto nella loro vita. La cosa che è sicura è che usciremo senza rimpianti e non avremo nemmeno la forza di arrivare camminando nello spogliatoio”.Cosa vi portate dietro da Roma?
“L’esperienza aiuta, sappiamo cosa affronteremo, non ci sarà la stessa emozione della prima volta e questo un po’ conterà. Conterà se potremo riproporre la prestazione di Roma, non il risultato, ma il modo in cui abbiamo approcciato quella finale. Dovremo anche portarci dietro le cose negative, sappiamo che un errore in finale vale come dieci errori in campionato. Non possiamo sbagliare”.Come può aiutarvi Barak?
“Toni è entusiasta di giocare una finale a casa sua. Alzare una coppa qui per lui sarebbe fantastico. Noi siamo pronto ad aiutarlo ad avverare questo sogno”.E’ un punto d’arrivo?
“Il punto di arrivo non c’è mai sennò se vinciamo andiamo a casa. Abbiamo passato tanti momenti, anche molto negativi, dove non è stato semplice passarci sopra. Se siamo qua oggi è perché vogliamo bene a questa maglia. Abbiamo garantito sempre il massimo rispetto per chi la segue. E’ un risultato straordinario poter giocare per un trofeo. Sarebbe molto appagante poter vincere, sia per i tifosi ma anche per noi, per qualche ragazzo che era qui negli anni più bui”.Cosa pensa di chi è andato via per vincere?
“A questa domanda rispondo solo che è importante domani e quelli che sono qua adesso, non parlo di chi è andato via”.Quanto sentite vicino Astori?
“E’ sempre con noi, è un pensiero costante anche perché ce l’abbiamo all’interno dello spogliatoio. C’è il suo armadietto, le sue foto. Per chi lo ha conosciuto sarà un motivo in più per alzarla anche per lui”. -
Fiorentina, Italiano: “Sarà una partita emozionante”
L’allenatore della Fiorentina, presenta la finale di Conference League contro il West Ham. Ecco le sue dichiarazioni.
Quali sono le emozioni?
“Tantissime. Soprattutto quando siamo arrivati allo stadio. Il primo pensiero è stato quello di ricordare l’inizio di questo percorso, ovvero il play off in Olanda. E dopo 14 lunghe partite difficili, di giocarci la possibilità di alzare il trofeo. Un percorso incredibile, difficile, dove siamo cresciuti di partita in partita. Domani ci giochiamo una grande possibilità”.La finale di Roma ha preparato la squadra?
“Una grossa mano te la dà la preparazione, una partita che devi affrontare con la testa libera. Penso che se qualcuno dei miei ha avuto un atteggiamento mentale diverso da quello che sto dicendo, l’esperienza ti permette di cambiare il modo di affrontare la sfida. A Roma c’è stato un black out ma poi siamo tornati in partita. Se c’è qualcosa che dobbiamo portarci dietro, non è il risultato ma come la vivi e come la giochi.Una finale da sogno, sono le squadre più forti della competizione?
“E’ una delle squadre più forti del torneo e alla fine è arrivata fino in fondo. I valori iniziali sono confermati da parte loro con la finale. Hanno valore, con giocatori di alti livello, forti sotto tutti i punti di vista. Ma se siamo in finale qualche pregio lo abbiamo anche noi. Siamo carichi e in fiducia, soprattutto per il percorso di entrambe le coppe e per il girone di ritorno in campionato. Sappiamo di affrontare una squadra di valore. Speriamo di metterli in difficoltà”.Castrovilli come sta?
“Gaetano ha avuto questa contusione, non ha recuperato al massimo e quindi ci dispiace ma non giocherà”.Dopo la Roma, ora tocca a voi.
“Mi è dispiaciuto tantissimo non vedere la Roma gioire visto che era la prima italiana che giocava una finale. Adesso tocca a noi, in una partita complicata e difficile, ma è normale che sia così. E’ una competizione che quando arrivi all’atto finale tutti vogliono vincere. Poi toccherà all’Inter. Mi preme sottolineare che il calcio italiano sta confermando di essere in grande crescita con queste tre finali europee. E’ un motivo d’orgoglio, il nostro calcio sta crescendo molto. Ora sta a noi e faremo di tutto per arrivare a gioire”.Come vive la vigilia?
“Ci arrivo cercando di non pensare se non alla preparazione di questa partita, a riflettere su tutto ciò che domani ci permetterà di fare una buona prestazione. Di essere presenti in campo come abbiamo sempre fatto in Conference, cercando di allontanare la tensione e l’ansia. Sono io il condottiero e l’allenatore e devo essere bravo a mettere da parte le emozioni. I ragazzi mi conoscono, la concentrazione è massima. Abbiamo fatto tre giorni dove abbiamo pensato solo a come mettere in difficoltà il West Ham. Il mio percorso mi rende orgoglioso, sono felice di avere questa possibilità con una società incredibile che mi ha scelto due anni fa e che ora mi permetterà di giocare una partita storica. Da Arzignano a Praga per rimanere nella storia”.Cosa si attende dall’arbitraggio dopo ciò che è successo a Roma?
“Avremo un arbitro che conosciamo, lo abbiamo già avuto contro il Braga. E’ un arbitro di livello e ogni partita è sempre diversa. Penso che sia un arbitro di valore e di livello, speriamo si possa giocare una partita tranquilla e serena”.Redknapp ha detto che la Fiorentina non è una squadra all’italiana, cosa ne pensa?
“La nostra identità è questa. Conosciamo i nostri pregi e i nostri difetti. E’ una ricerca di un calcio sempre propositivo senza speculare, dove si cerca di esaltare le caratteristiche dei giocatori. Per me è un complimento, lo girerò anche ai ragazzi”.Chi gioca tra Jovic e Cabral?
“Ci sono tutte le componenti quando un tecnico fa una scelta. Nell’arco di una stagione si può anche variare prendendo diversi riferimenti. Domani ho ancora qualche dubbio. Cabral e Jovic hanno iniziato da un po’ a fare ciò che dovevano, ovvero i gol. Uno o l’altro o insieme a partita in corso, daranno tutto. Domani si conclude la nostra stagione e chiunque andrà in campo dovrà dare il 1000 per 1000 che ha a disposizione. Jovic o Cabral domani devono fare ciò che hanno sempre fatto, sperando di vederli gioire con la palla in rete”.
La sua Fiorentina ha un cuore grande?
“Dopo Basilea posso dire che abbiamo un cuore enorme. Queste sono partite dove il dettaglio fa la differenza, qualsiasi situazione ti può far vincere o perdere. Se le affronti con la massima concentrazione, con tutta la qualità possibile, penso che si hanno chance per vincere. di cuore ne abbiamo e domani va messo in campo”.Cosa pensa di Rice e Paquetà?
“Rice è un centrocampista forte e completo. Paquetà lo conosciamo, ha grande qualità. Qui fa la seconda punta o il trequarti, poi svaria. Dobbiamo cercare di limitarlo e di non farlo accendere. Ma oltre a loro due ci sono tanti giocatori di livello. Loro sono due che alzano il livello”Avete provato i rigori?
“Li abbiamo provati perché non si sa mai, anche quello può essere un epilogo. Entrambe le squadre cercheranno di non prestare il fianco all’avversario. Forse solo i portieri non li hanno calciati, gli altri li hanno provati tutti”.Cosa può voler dire per Amrabat questa partita?
“Penso che domani si affronteranno due entrocampisti di altissimo livello, due giocatori che chiaramente alzano il livello delle loro squadre. Sono giocatori che se entrano in campo al massimo della condizione possono determinare. Per noi Amrabat è importante, quando sta al 100% è un calciatore ch eha delle qualità che tutti vogliono avere, per la sua forza e la capacità di bloccare sul nascere le situazioni avversarie. Mi auguro che possa entrare con cuore e anima, speriamo che possa vincere il duello personale con Rice”.Quale Fiorentina vorrebbe rivedere che ha già visto nel percorso di Conference?
“Tutti insieme siamo riusciti ad arrivare a questa partita, noi in campo e loro sugli spalti dobbiamo spingere forte per cercare di proporre ciò che ci ha permesso di arrivare in finale. Dopo le prime due nel girone, abbiamo trovato equilibrio e abbiamo capito come affrontare questa competizione. Abbiamo vinto su campi caldi e questo ci portiamo dietro. Domani sarà un ambiente così, con tutta Firenze che ci spingerà anche dall’Italia. Non ci sarà nemmeno un fiorentino che non ci darà una mano per spingere in porta la palla. Speriamo di realizzare questo sogno”. -
Amrabat sempre più lontano da Firenze; anche il Manchester United lo punta
Sofyan Amrabat salvo clamorosi colpi di scena lascerà la Fiorentina nel prossimo calciomercato. Sul centrocampista marocchino c’è forte il Barcellona, ma le difficoltà economiche del club spagnolo frenano la trattativa. Nelle ultime ore il Manchester United si è fatto avanti con molta insistenza e potrebbe chiudere il possibile trasferimento in poco tempo. Si attendono aggiornamenti nell’arco di pochi giorni.
-
Serie A, la Fiorentina supera con un tris il Sassuolo
In attesa della finale di mercoledì di Conference League, la Fiorentina di Italiano vince in casa del Sassuolo per 3-1. Succede tutto nel secondo tempo, al 47′ Cabral sblocca il risultato per i viola. Al 70′ Berardi pareggia per gli emiliani su calcio di rigore. Nel finale accade di tutto, il Sassuolo rimane in Nove per le espulsioni di Tressoldi e Rogerio. All’ 80′ Saponara e all’ 84′ Nico Gonzales segnano i gol vittoria per i viola. La Fiorentina termina ottava con 53 e Sassuolo tredicesimo a 45 punti.