Tag: Francia

  • Ufficiale: il giovane portiere Birckel passa il Ligue2

    Ufficiale: il giovane portiere Birckel passa il Ligue2

    Il giovane portiere classe 2004 Robin Risser Birckel lascia la squadra dello Strasburgo e passa al Red Star, club sempre francese penultimo in Ligue 2.

    Risser, 20 anni, estremo difensore e prodotto del settore giovanile dello Strasburgo stesso, passa in prestito al Red Star fino al termine del campionato.

  • Ligue1, il PSG fermato sul pari dal Nantes

    Ligue1, il PSG fermato sul pari dal Nantes

    La partita valida per il campionato francese, PSG – Nantes si è conclusa con il risultato di parità di 1-1. La squadra di Luis Enrique quindi viene bloccata dal Nantes.

    L’ex giocatore dell’ Inter, Hakimi al 2′ sblocca il risultato per i parigini. Abline al 38′ pareggia per il Nantes.

    In classifica, il PSG resta in testa con 33 punti. Nantes terzultimo con undici punti.

     

  • Ligue1, il punto sulla giornata di campionato

    Ligue1, il punto sulla giornata di campionato

    Ecco programma completo del campionato francese.

    Venerdì 29 novembre

    Reims – Lens 0-2

    Sabato 30 novembre

    Rennes – Saint Etienne 5-0

    Brest – Strasburgo 3-1

    PSG – Nantes

    Domenica 1 novembre

    Montpellier – Lilla

    Le Havre – Angers

    Lione – Nizza

    Tolosa – Auxerre

    Marsiglia – Monaco

    La classifica

    PSG 32

    Monaco 26

    Marsiglia 23

    Lilla 22

    Nizza 20

    Lens 20

    Lione 19

    Auxerre 19

    Reims 18

    Brest 16

    Tolosa 15

    Rennes 14

    Strasburgo 13

    Saint-Etienne 13

    Le Havre 12

    Nantes 10

    Angers 10

    Montpellier 7

  • Ligue1, vittorie per Monaco e Psg negli anticipi

    Ligue1, vittorie per Monaco e Psg negli anticipi

    Il programma della dodicesima giornata in Ligue 1
    Venerdì 22 novembre
    Monaco-Brest 3-2
    PSG-Tolosa 3-0

    Sabato 23 novembre
    Lens-Olympique Marsiglia
    Saint Etienne-Montpellier
    Reims-Lione

    Domenica 24 novembre
    Lille-Rennes
    Auxerre-Angers
    Nantes-Le Havre
    Nizza-Strasburgo

    La classifica aggiornata
    Paris Saint-Germain 32 punti*
    Monaco 26*
    Marsiglia 20
    Lilla 19
    Lione 18
    Lens 17
    Nizza 17
    Reims 17
    Auxerre 16
    Tolosa 15*
    Strasburgo 13
    Brest 13*
    Rennes 11
    Nantes 10
    Angers 10
    Saint-Etienne 10
    Montpellier 7
    Le Havre 6

    *una gara in più

  • Clément Akpa rinnova con l’Auxerre

    Clément Akpa rinnova con l’Auxerre

    In Francia, la squadra dell’ Auxerre ha reso noto il rinnovo del contratto del calciatore Clément Akpa classe 2001. Ecco la nota

    “Un altro nuovo passo compiuto all’AJA da Clément Akpa! Il nostro giovane difensore, arrivato al club nel 2021 dall’FC Metz, ha prolungato il suo contratto fino a giugno 2027. Dopo essersi affermato nella squadra riserve, Clément è stato ceduto in prestito all’US Orléans durante la stagione 2022-2023 e aveva dimostrato tutto il suo talento Nazionale 1. Ritornato all’Auxerre ancora più esperto, ha contribuito notevolmente alla scalata in Ligue 1 la scorsa stagione, giocando 23 partite.

    Capace di giocare al centro della difesa o sul fianco sinistro, il nostro nazionale ivoriano ha dimostrato sin dalla ripresa di avere anche le qualità per giocare nell’élite, con già 10 partite giocate nelle prime 11 giornate.

    Tutto il club è quindi felice di vedere Clément estendere l’avventura all’Auxerre”.

  • La Francia vince 3-1 a San Siro, l’Italia chiude seconda

    La Francia vince 3-1 a San Siro, l’Italia chiude seconda

    La Francia del CT Didier Deschamps rivendica la sconfitta a Parigi contro l’Italia, battendo 3-1 gli azzurri a San Siro grazie alle due reti di  Adrien Rabiot a segno al 2′ e al 65′ della ripresa che vale il 3-1 finale. All’autorete di Guglielmo Vicario per il momentaneo 2-0 della Francia, risponde Andrea Cambiaso riaprendo la partita al 35′. L’Italia chiude seconda nel Gruppo B di Nations League dietro alla Francia e ora attende l’avversaria nei quarti di finale.

  • Italia, Spalletti: “Con la Francia sempre una sfida speciale”

    Italia, Spalletti: “Con la Francia sempre una sfida speciale”

    Spalletti, ct dell’Italia, parla in conferenza stampa per analizzare il match di domani contro la Francia.

     

    “Dobbiamo essere una squadra che fa vedere tante qualità senza chiacchierare molto e andando a giocare belle partite. Per giocare bene la partita bisogna avere molti calciatori che sanno interpretare, poi ormai funziona in questa maniera qui, bisogna saper intuire questi spazi che si vengono a creare. Gli spazi si modificano, bisogna giocare in spazi più stretti, serve avere più qualità. Quando vedo giocare il Real Madrid, il  Manchester City, mi sembra che la loro dote migliore sia il fare bene ripetutamente le cose normali. Deve essere una normalità ripetuta bene all’infinita. Vedo anche la grande giocata del campione, ma alle grandi squadre vedo la cadenza delle cose fatte con normalità”.

     

    Domani la ventesima panchina con gli azzurri. Un bilancio?

    “Non so qual è il mio bilancio, penso che si sia sbagliata una partita, quella con la Svizzera. Quella è la cosa a cui faccio riferimento, mi reputo responsabile di una sconfitta, per cui abbiamo cercato di fare cose differenti. Si tratta di una partita, le altre bene o male sono state partite come tante, poi non dimentichiamoci mai degli avversari che abbiamo davanti. Abbiamo affrontato squadre fortissime”.

     

    Cosa è cambiato?

    “Avere il piacere di gioire, veder vincere il proprio compagno. In questo momento la cosa più importante è far sentire che stiamo apprezzando il loro attaccamento alla maglia, il loro spirito e il loro impegno. È una cosa che dobbiamo riconoscere, sono qualità enormi, poi il risultato spesso ne è una conseguenza”.

     

    Italia-Francia è una partita che va oltre il calcio.

    “Siamo un popolo di pionieri, in tutte le parti dove andiamo troviamo questo abbraccio degli italiani che tengono alle sorti della maglia della nazionale, ci deve rendere ancora più responsabili e forti. Alla Francia gli verrà facile tentare di vincere la partita, noi non dobbiamo fare riflessioni. Sono sicuro che andremo a fare la partita che dobbiamo fare, proprio per dedicarla a tutte quelle persone che ci vogliono bene”.

     

    Oggi ha un altro allenamento, ha già valutato la condizione dei giocatori?

    “Penso sempre allo stesso modo, a volte anche nel nostro campionato ci sono tante partite, però l’affaticamento è spesso mentale, ormai hanno dei muscoli questi ragazzi che sono delle macchine. Quando c’è una squadra che ha molti infortunati è sempre la squadra che ha difficoltà, che ha la pressione e la ruggine dei mancati risultati. La conclusione è che sono convinto che vedremo una palla che viaggia e che va forte”.

     

    Può essere la partita di Kean?

    “È possibile che possa essere della partita, è uno bravo a tenere palla addosso, a fare la boa che poi aspetta il calciatore a sostegno”.

     

    Chi può essere il Sinner della nostra nazionale?

    “È bene non fare mai paragoni, un calciatore che va oltre questa normalità di palleggio…Maldini mi dà l’impressione di avere il colpo facile, la sostanza di poter creare qualcosa di super facile ed esclusivo”.

     

    Cosa deve fare da ct per dimenticare la Svizzera?

    “Quella sconfitta non me la fa dimenticare niente e nessuno, neanche una qualificazione al mondiale. Per certi versi fa bene anche portartela un po’ dietro, bisogna ricordarsi che se non fai le cose per bene la sassata è sempre dietro l’angolo”.

     

  • Under21, pareggio tra Italia-Francia

    Under21, pareggio tra Italia-Francia

    L’amichevole tra Italia e Francia under 21 si è conclusa con il risultato di parità 2-2.

    Azzurrini avanti di due gol con Casadei al 16′ e Ambrosino al 44′. I francesi recuperano nella ripresa con Cherki al 58′ e Atangana al 65′.

    Risultato finale di 2-2.

  • Ufficiale: Jorge Sampaoli è il nuovo allenatore del Rennes

    Ufficiale: Jorge Sampaoli è il nuovo allenatore del Rennes

    Adesso è ufficiale, il tecnico Jorge Sampaoli è diventato il nuovo allenatore del Rennes nel campionato francese.

    Sono state quindi confermate le voci dei giorni precedenti. Jorge Sampaoli ha firmato un contratto fino al giugno del 2026.

    A lui il compito di risollevare il Rennes tredicesimo in classifica con undici punti, appena sopra di una lunghezza sulla zona retrocessione.

  • Italia, Ct Spalletti: “Dobbiamo dare continuità”

    Italia, Ct Spalletti: “Dobbiamo dare continuità”

    Ecco le parole del ct della nazionale italiana Luciano Spalletti prima delle ultime due sfide della fase a gironi di Nations League.

    Il calcio italiano sta dando buoni segnali di salute, Retegui e Kean in vetta alla classifica marcatori e il campionato in testa è apertissimo. Anche nelle coppe le nostre squadre stanno andando bene

    “Ai ragazzi stamattina ho fatto i complimenti per come stanno conducendo la stagione, stanno evidenziando un buon calcio e c’è questa competitività che fa bene un po’ a tutti. Si vedono bellissime partite, molto tirate e incerte come Inter-Napoli. E squadre di livello più basso che danno filo da torcere alle più attrezzate: questo fa crescere il movimento e questo ci permette di prendere più calciatori. Siamo felici dei due bomber, stanno facendo vedere ciò che speravamo. Stamattina Kean era con Comuzzo e a quest’ultimo ho detto: ‘Stai attento che segna anche a te…’ E’ in grandissima forma, ha qualità evidenti e piccolissime criticità. Siamo felicissimi”.

     

    Che raduno è questo?

    “E’ il raduno del seguito, dobbiamo dare continuità rispetto a quanto fatto vedere fin qui. Stamattina quando abbiamo incontrato i ragazzi, siccome c’è poco tempo, ho subito messo in evidenza qualcosa che sia la sintesi di tutto e noi gli abbiamo portato dei grafici in merito a ciò che abbiamo vissuto durante l’Europeo e ciò che abbiamo vissuto durante la Nations League. Questo cambiamento è dipeso soprattutto da loro, Buffon gli ha detto che una delle qualità importanti che si sono viste è la ripresa della consapevolezza delle loro qualità e forza. Ora si vede che sono tranquilli e consapevoli della loro forza: attraverso queste caratteristiche sono diventati anche una squadra. Non diciamo nulla, gli facciamo i complimenti e siamo sicuramente contenti del fatto che abbiano assorbito questo nuovo sistema tattico in maniera totale. Ora siccome il calcio è in continua evoluzione ci sono metodi differenti di stare in campo e loro sanno adattarsi a ciò che propone l’altra squadra. Gli ho detto che siamo contenti di avere degli indisciplinati perfetti”.

     

    All’Europeo solo contro l’Albania abbiamo creato più degli avversari, in Nations League è invece capitato sempre. Come mai? Come sta Ricci?

    “Ci sono dati che vanno oltre quelli noti a tutti, ovvero gli indici di pericolosità e racchiudono un po’ tutte le cose che accadono durante la partita. E’ vero, abbiamo tirato molto più in porta e siamo stati molto più al limite dell’area avversaria rispetto ai nostri rivali. Altro dato importantissimo sono le riaggressioni e la conquista della seconda palla, dato diverso rispetto a quello dell’Europeo. Ora c’è da rifarlo e non è mai semplice perché abbiamo degli avversari davvero forti. Mi si diceva che solo 2-3 potevano giocare in quelle nazionali. Ricci va a casa perché abbiamo iniziato questo rapporto con le società e se un giocatore rischia di farsi male non lo portiamo. Sarebbe stato difficilissimo recuperarlo per la prima partita, poi avrebbe dovuto stringere i denti. A noi per la prima partita ci vogliono due mediani e quindi va a casa e viene un altro. Chi al suo posto? Locatelli”.

     

    Vi basta un punto, non teme il fatto che la squadra si rilassi?

    “La prima cosa da fare è non ragionare così… Dobbiamo valutare chi abbiamo davanti: il Belgio è davanti a noi nel Ranking e con giocatori che militano nei più importanti club europei o nella Francia in cui si dice che solo un paio dei nostri giocatori potrebbero giocare lì. Se uno si rilassa, è meglio che si torna a casa. Sono due partite difficilissime e la presunzione è la prima cosa che dobbiamo combattere. Ora abbiamo un gruppo perfetto: per come li conosco io ci sarà poco da dire di questi ragazzi qui”.

     

    Ci può spiegare Retegui e Kean? Giocheranno insieme in queste due gare?

    “Diventa anche facile spiegare perché possono giocare insieme, Kean ha fatto anche la punta esterna ed è uno più di corsa, di gamba, da scorribande. Crea pericoli anche con la sua forza e fisicità, è uno che fa reparto da solo. Mentre Retegui è più da area di rigore, da tirare in porta con le spalle girate. Vede la porta, è bravo a vedere al contrario dentro l’area di rigore. Kean ora ha fatto vedere anche questo, ieri ha segnato in tutti i modi e quei tre gol dicono che è completo. Retegui prima punta e Kean ad andargli sotto, a prendersi palla addosso, può tenerla lì anche due minuti.

     

    E’ una soluzione anche per queste due gare?

    “Chi vuole far giocare? Per ora si continua in questa maniera qui e Kean ha questo problemino che va gestito, almeno per un paio di giorni, e poi si cerca di metterli nelle condizioni per farli esprimere al meglio. Poi durante la partita avere un’alternativa importante è altrettanto importante”.

     

    Cosa vedi in Comuzzo? Come giudichi la situazione che c’è a Roma?

    “Comuzzo ha una grande attenzione, è un calciatore attentissimo e ha un fisico possente, è una bella cantonata. E’ forte a fare il difensore, bravo anche a impostare perché è un calciatore pulito: traspare questa personalità, nonostante sia giovanissimo. A noi fa piacere vedere ragazzi che si mettono in mostra, che fanno vedere il loro talento e talentuoso può essere anche un difensore che fa giocare sporco tutti coloro che gli sono davanti. Sulla Roma, dico prima di tutto che a mie dispiace perché lì ci sono stato diverso tempo e quando sono in un posto mi innamoro di tante cose, gli ho dato tutto me stesso. Lo trovo riduttivo ora venire a parlare di ciò che sta succedendo, ma preferisco non fare ulteriore casino e stare buono. Credo abbia la squadra per uscire da questo momento”.

     

    Kean ha trovato la sua definitiva consacrazione? Perché la convocazione di Savona?

    “Kean è il calciatore che somiglia di più a ciò che è accaduto al nostro gruppo, ha avuto questa crescita abbastanza veloce. Ha evidenziato la convinzione di avere qualità, è davvero forte il messaggio che manda quando gioca. Questo prendersi per mano è successo un po’ a tutta la squadra. Savona l’ho chiamato perché sono curioso di conoscerlo, è la stessa cosa di altre volte: è un giocatore emergente e gioca titolare nella Juventus, spinge e sa spingere. Può fare anche il braccetto e puoi cambiarlo con Di Lorenzo. Conosciamo uno in più con grandi dote calcistiche e umane”.

     

    Quanto questo abbassamento dell’età sta incidendo sul cambio della Nazionale? Qual è il ruolo dello sport in questo momento delicato per il mondo?

    “Dopo la sconfitta contro la Svizzera mi avete subito chiesto cosa avrei fatto e in quell’occasione risposi che avrei abbassato l’età media della Nazionale e così ho fatto. Poi se si decide di rimanere qualche idea devi averla e portarla avanti e mi sembra che qualcosa si sia indovinato perché vedo tutti ben concentrati. Noi dobbiamo sostenerli e tirar fuori il loro talento. Alla seconda domanda rispondo che dobbiamo far vedere di essere persone sensibili e quando si può sostenere, aiutare coloro che ne hanno bisogno, è importante farlo. Non dobbiamo essere superficiali e far vedere che il calcio è in mano a persone serie, non a bambini viziati. Dobbiamo impegnarci profondamente perché il calcio è uno sport molto serio che può essere usato anche per altri fini. E poi bisogna rifare gli stadi, è una cosa che metto in mezzo ogni volta che mi pare… Non si possono vedere partite in questi stadi qui. Noi in generale siamo indietro e dobbiamo metterci al passo con gli altri”.