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  • Genoa, si presenta Shevchenko: “È una grande occasione”

    Genoa, si presenta Shevchenko: “È una grande occasione”

    Ecco la presentazione alla stampa del nuovo tecnico del Genoa da parte di Andriy Shevchenko. Inizia Josh Wander di 777Partners: “E’ un grande momento per noi 777Partners e il Genoa. E’ un grande piacere e onore introdurre il nuovo allenatore che notissimo ai tifosi di tutto il mondo ma in particolare a quelli italiani”. Il significato sul piano umano e sportivo di questa nuova avventura. “E’ un momento molto importante nella mia carriera di allenatore. Voglio ringraziare Josh e il progetto del Genoa per avermi fatto tornare in Italia, Paese con cui ho un legame speciale. Spero di continuare una carriera qua da allenatore. Il Genoa è un club importante. Questo è un progetto a cui tengo tanto e l’obiettivo numero uno per noi è giocare in Serie A il prossimo anno e l’unica via che conosco è lavorare. Io farò di tutto dando il massimo di me stesso per raggiungere questo risultato”. Cosa l’ha convinta del progetto? “Mi ha convinto tanto il progetto. Io credo che il Genoa in futuro può fare grande cose in Italia. Sicuramente abbiamo bisogno dei tifosi. Io ho giocato una volta a Genova ed è stata una partita difficilissima. Ricordo benissimo che giocavo contro 12 giocatori perchè il dodicesimo uomo del Genoa erano i tifosi. Io spero di avere loro perchè abbiamo bisogno tanto di un supporto”. Chi l’ha contattata prima fra la vecchia e la nuova proprietà? “I contatti li ho avuti con la nuova proprietà. E’ stata una lunga chiacchierata. La squadra ha bisogno di essere rinforzata e come obiettivo di giocare l’anno prossimo in A penso che noi dovremo lavorare bene sul mercato”. Qual è il problema più grande da affrontare in questo momento? “I ragazzi sono bravissimi e disponibili. Penso che il primo obiettivo è raggiungere una posizione in classifica dove possiamo respirare bene e lavorare bene. Così riesci ad esprimere meglio le tue idee con tranquillità. Dobbiamo sforzarci a raggiungere un posto in classifica dove possiamo fare questo”. Quale altro allenatore in Italia ha influenzato la sua formazione di tecnico? “L’Italia è un Paese importante dal punto di vista calcistico. La scuola italiana è importante. Per me lavorare con allenatori come Ancelotti, Zaccheroni e Cesare Maldini è stata una grande esperienza. Venire ad allenare in Italia vuol dire entrare nel mondo del calcio italiano per poter sfidare i grandi tecnici che lavorano adesso in Italia. E’ una sfida stimolante per me”. Parallelamente alla salvezza, può esserci anche l’obiettivo della Coppa Italia? “E più importante salvarci. Dobbiamo fare tanti sforzi di lavorare tanto, cercare di trovare tante soluzioni per raggiungere questo obiettivo. Io e la mia squadra stiamo lavorando per questo”. Ti spaventa allenare un club? “Io mi sono preparato per questo. Aspettavo un’opportunità di lavorare in un club. Sicuramente in questo momento c’è tanto da fare ma questo non mi spaventa. Mi dà una carica a lavorare di più e cercare nuove soluzioni solo per il bene del Genoa”. Ha sentito Berlusconi? “Ho sentito Galliani. Non ho ancora sentito il Presidente. Lo sentirò in questi giorni”. Sarà un Genoa improntato sulla ricerca del gol o più difensivo? “Il Genoa storicamente è stato molto aggressivo, specialmente in casa. Cercherò di bilanciare la squadra. Dobbiamo avere un perfetto equilibrio e capire le nostre esigenze, di quello che la squadra ha bisogno. Adesso avremo un periodo di allenamenti poi entreremo in una fase di partite molto difficili e importanti. Dobbiamo essere pronti”. Come si fa a vincere la paura?
    “Bisogna avere la mentalità giusta. Parlando con i giocatori ho sentito una voglia di migliorare le cose. Penso che, avendo grande voglia e una giusta struttura in campo, possiamo migliorare le cose”. Nel giorno in cui sei venuto con la nazionale ucraina, con le tue lacrime sotto il ponte Morandi, avresti mai pensato che avresti allenato il Genoa?
    “Ho pensato tanto prima di prendere questa decisione. Anche questo mi ha spinto tanto a venire qua. Il Genoa ha un grande cuore”. Un Pallone d’Oro che allena il Genoa. “Il Pallone d’Oro è il passato. Vorrei fare qualcosa da allenatore. Cercherò e farò di tutto per far sì che questo rapporto sia lungo”. La squadra? “Stiamo selezionando la squadra. Stiamo vedendo bene. Abbiamo programmato tutto. Ci sono una serie di cose che meritano e attraverso gli allenamenti avremo un quadro più completo”. La prima gara sarà con la Roma di Mourinho. “Ho grande rispetto per Josè Mourinho. Il suo arrivo ha dato tantissimo per il calcio italiano. So che dobbiamo giocare una partita con la Roma, ho grandissimo rispetto per lui”. Che tipo di allenatore dobbiamo aspettarci? “Penso che l’Ucraina sia stata una squadra equilibrata che sapeva soffrire e giocava anche un buon calcio”. Su cosa farà più leva per rialzare il Genoa?
    “L’aspetto mentale. Dobbiamo credere di più e in questo aspetto il pubblico”. Chi vincerà il Pallone d’Oro per lei quest’anno? “Penso Jorginho o Messi”. Pensi di adattare i giocatori al modulo o giocare con un certo schema?
    “Penso che questa squadra ha determinate caratteristiche. Ora studieremo bene e con quale modulo la squadra potrà giocare meglio. Una di queste cose può essere il 3-5-2 o il 4-3-3”. Quanto vale il Genoa per te? “E’ il primo club in Italia e questo conta tanto”. Nel Milan del 2002-2003 siete poi diventati allenatori. Merito di Ancelotti? Ha sentito qualche ex compagno “Mi sento spesso con i miei ex compagni. Il merito di Carlo è tanto. Ma chi era in squadra erano grandi persone. La cosa più importante è avere un aspetto psicologico per avere il miglior contatto con il giocatore. Il nostro successo con il Milan indica che i ragazzi sono eccezionali e con grandi valori”. La rosa del Genoa è molto ampia. Serve un lavoro psicologico su chi gioca meno? “Ci sono tanti infortunati, speriamo di recuperarli il più presto possibile per aiutare la squadra”. A percentuale quanto conta negli allenamenti il lavoro sulla palla e la parte atletica.
    “Serve un mix giusto”. Mancini le ha fatto l’in bocca al lupo. Contraccambia? “Sicuramente sì. In bocca al lupo per una partita importante. L’Italia è una grandissima squadra, Mancini è un grande allenatore. Sono sicuro che troveranno la strada giusta”. Il rapporto con Tassotti? “Il mio legame con Mauro è da tanto tempo. Fa parte di un rapporto di lavoro con grande stima e amicizia profonda”. Vuoi mandare un messaggio ai tifosi? “Abbiamo bisogno di voi. Vi aspettiamo alle nostre partite”.

  • Ufficiale: Andriy Shevchenko è il nuovo allenatore del Genoa

    Attraverso il proprio profilo Twitter il Genoa annuncia l’arrivo di Andriy Shevchenko sulla panchina del Grifone con una bandiera dell’Ucraina, nelle prossime ore atteso la nota ufficiale anche sul sito del club rossoblù.

  • Primavera1: la Juventus batte il Genoa nel finale; finisce 2-1

    Primavera1: la Juventus batte il Genoa nel finale; finisce 2-1

    E’ terminato 2-1 il match tra Juventus e Genoa, nell’incontro valevole per l’ottava giornata di campionato primavera. Una partita molto vivace che ha visto i bianconeri chiudere il primo tempo in vantaggio grazie alla rete di Mulazzi, mentre nella ripresa gli ospiti hanno aumentato il ritmo trovando il pareggio con Baseggio. Ma nel finale arriva la beffa per i rossoblù quando al 95esimo minuto Citi regala il successo ai bianconeri. Tre punti che portano la Juventus al secondo posto in classifica con 15 punti, mentre il Genoa resta quarto con 13 punti.

  • Il Genoa esonera Ballardini, Shevchenko il probabile sostituto

    Il Genoa si prepara a vivere un ribaltone in panchina, la società rossoblù ha infatti deciso dopo l’ultimo pareggio con l’Empoli di esonerare Ballardini. Il sostituto con ogni probabilità sarà l’ex Ct dell’Ucraina  Andrij Shevchenko con cui sono stati già avviati i primi contatti, c’è fiducia da parte di entrambe le parti. L’ex attaccante del Milan è quindi pronto a tornare in Italia sotto altri vesti. Molto presto si potrebbe giungere ad un accordo definitivo.

  • Pareggio al Castellani, Empoli-Genoa termina 2-2

    Pareggio al Castellani, Empoli-Genoa termina 2-2

    Termina con un pareggio di 2-2,  l’anticipo della dodicesima giornata di Serie A, tra Empoli e Genoa. Rossoblu che vanno in vantaggio al 13’, grazie al rigore trasformato da Mimmo Criscito, quarto gol per il capitano del Genoa. Nel secondo tempo l’Empoli entra con un altro passo e in 10 minuti ribalta il match: prima con il gol al 62’ di Di Francesco e in seguito con il tiro da fuori area di Zurkowski al 71’. In extremis, però, arriva il pareggio degli ospiti, assist di tacco di Caicedo che trova smarcato Flavio Bianchi che di sinistro firma il gol del definitivo 2-2.

  • Empoli-Genoa, le formazioni ufficiali

    Empoli-Genoa, le formazioni ufficiali

    Alle 20:45 di stasera, al Castellani di Empoli, si sfideranno Empoli e Genoa, partita valida per l’anticipo della 12esima giornata di Serie A. Di seguito le formazioni ufficiali che scenderanno in campo dal primo minuto:

    EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Fiamozzi, Tonelli, Viti, Marchizza; Haas, Stulac, Bandinelli; Henderson; Di Francesco, Pinamonti

    GENOA (3-5-1-1): Sirigu; Masiello, Vasquez, Criscito; Biraschi, Sturaro, Badelj, Rovella, Cambiaso; Galdames; Caicedo.

  • Genoa, Criscito: “La squadra è con Ballardini”

    Genoa, Criscito: “La squadra è con Ballardini”

    Mimmo Criscito ha parlato della situazione delicata che sta vivendo attualmente il Genoa,  al quotidiano Il Secolo XIX: “Siamo con Ballardini. Lui è tranquillo, nonostante il momento non sia semplice”. Il difensore e capitano del Genoa, Domenico Criscito, ha detto la sua sul momento vissuto dalla formazione rossoblù: “La squadra e la società sono con il mister, tutti remiamo dalla stessa parte. Lo vedo tranquillo, nonostante il momento non sia semplice. Se andiamo a vedere le partite che abbiamo giocato finora, solo con l’Inter abbiamo subito un’imbarcata. Tutte le altre sono state combattute, la squadra ha sempre reagito alle difficoltà”.

  • Serie A, pareggio 0-0 tra Genoa e Venezia

    Serie A, pareggio 0-0 tra Genoa e Venezia

    La partita valida per l’undicesima giornata di serie A tra Genoa e Venezia si è conclusa con il punteggio di pareggio 0-0

    Prosegue il digiuno casalingo del Genoa. Nonostante il forcing del Grifone, il Venezia ha strappato un punto importantissimo in chiave salvezza: allo stadio Luigi Ferraris finisce 0-0, con le due squadre a dividersi la posta in palio in uno scontro diretto che potrà fare la differenza nei prossimi mesi.

    Buon approccio da parte dei padroni di casa, non sono mancate le note positive dopo l’1-1 con lo Spezia. Il Venezia, invece, ha cancellato parzialmente il ko contro la Salernitana: buona prova difensiva da parte dei lagunari nonostante la pressione da parte dei rossoblù: per conquistare la salvezza servono anche prestazioni di sacrificio.

    La tensione era inevitabile in un match simile. L’obiettivo del Genoa, oltre a trovare la prima vittoria davanti al proprio pubblico, era quello di avere un approccio differente rispetto alle ultime uscite. Un inizio più aggressivo per evitare di andare subito sotto, aveva dichiarato Sirigu e così è stato, con la squadra di Ballardini in attacco per trovare la rete del vantaggio. La prima occasione però capita agli ospiti, Busio spaventa il pubblico di fede rossoblù con una rasoiata che termina di poco sul fondo.

    La squadra di Ballardini alza il ritmo e prova a sfondare, ma il muro eretto dai lagunari scricchiola poco e nulla. Il Genoa crea parecchio in mezzo al campo e gioca negli spazi, non mancano nemmeno le conclusioni (ben dieci soltanto nel primo tempo), ma la squadra di Zanetti – oggi in tribuna per via della squalifica – regge l’urto e blinda il risultato.

    Nella ripresa arrivano i primi cambi e come da copione le occasioni aumentano. Caldara – attento in fase difensiva e sui palloni alti – tenta il tocco di testa da dentro l’area, ma Sirigu si affida al proprio istinto e sventa la minaccia. Ekuban replica dopo qualche minuto, Romero imita il collega con un ottimo intervento in presa bassa. Ballardini manda in campo anche Caicedo per poter aumentare il peso in area di rigore, i padroni di casa stazionano nella metà campo dei veneti senza però trovare il gol del vantaggio. Il Venezia, nei minuti finali del match, prova a rispettare la “dura legge del gol”, Kiyine per poco si inventa una rete incredibile: Sirigu spera, la conclusione sul secondo palo esce di pochissimo. Il Genoa ci prova fino allo scadere, ma il punteggio non cambia: finisce 0-0 tra i fischi del pubblico, per togliersi dalla zona rossa serve fare qualcosa di più.

  • Formazioni ufficiali: Genoa-Venezia

    Formazioni ufficiali: Genoa-Venezia

    Ecco le formazioni ufficiali di Genoa-Venezia calcio d’inizio alle ore 15:00

    GENOA: Sirigu; Cambiaso, Vasquez, Masiello, Criscito; Behrami, Badelj, Rovella; Pandev, Destro, Kallon. All. Ballardini

    VENEZIA: Romero; Mazzocchi, Caldara, Ceccaroni, Molinaro; Kiyine, Busio, Crnigoj; Aramu; Okereke, Forte. All. Zanetti

  • Termina in pareggio Spezia-Genoa

    Termina in pareggio Spezia-Genoa

    Finisce 1-1 la sfida salvezza tra Spezia e Genoa al Picco. Partita in equilibrio per gran parte della gara, la sblocca lo Spezia con l’autogol del portiere della nazionale Salvatore Sirigu, dopo la botta da fuori di Ebrima Colley, che prima sbatte sul palo e poi sulla schiena del portiere ex Torino. Sul finale arriva il pareggio del Genoa: dopo l’incursione in area di Caicedo, il portiere dello Spezia stende l’attaccante ecuadoriano del Genoa costringendo l’arbitro Sozza ad assegnare il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta il capitano Domenico Criscito che trasforma il calcio di rigore, regalando il pareggio ai rossoblu’.