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  • Sampdoria, Giampaolo: “Dobbiamo trovare i tre punti”

    Il derby ligure per sbloccarsi in campionato. La Sampdoria domani alle 18 sarà impegnata contro lo Spezia di Luca Gotti in un match importantissimo per il prosieguo della stagione. In vista della gara del “Picco”, il tecnico blucerchiato Marco Giampaolo parla in conferenza stampa.

    Come ottenere più continuità?
    “Lo Spezia è una squadra con una sua identità. Fino ad oggi ha fatto le stesse partite che ha fatto la Samp ma ha tre punti in più perché ha vinto. Noi paghiamo i due punti in classifica. Sicuramente le prestazioni della Samp sono state a larghi tratti positive che non hanno avuto riscontro con i risultati”.

    Ora il calendario più abbordabile?
    “Di facile non c’è niente, lo dico da sempre. Ci apprestiamo ad affrontare un calendario che ci chiama a fare dei punti. Siamo nella condizione di fare dei punti”.

    Le polemiche arbitrali?
    “La cosa che più mi spiace è la mia espulsione e il fatto di non essere in panchina domani. Poi per quanto riguarda le cose della squadra, io ritengo che sia isolata: nel senso che lavora e fa le cose per bene. La nostra è una buona squadra, io credo che abbiamo fatto anche partite oltre le nostre aspettative iniziali. Abbiamo sempre giocato partite senza essere ostaggi degli avversari. Io sono fiducioso perché la squadra fa le cose per bene. Mi diverto ad allenarla perché un filo c’è; dobbiamo far punti perché queste sennò restano solo chiacchiere”.

    Le due giornate di squalifiche?
    “Ho pagato l’onestà. Il fatto di aver detto come sono andate le cose. La prima ammonizione è scaturita da una protesta non plateale. Poi mi ha ammonito e l’ho insultato. Non sono un recidivo. Si poteva far meglio rispetto alle due giornate appunto perché non sono un recidivo”.

    I punti iniziano ad essere pesanti.
    “La partita è pesante sul piano dei punti. In settimana abbiamo lavorato bene, abbiamo fatto le cose come sono state dall’inizio. Quello che conta sono le attivazioni mentali, la rabbia, l’attenzione, la personalità e l’audacia. Sono tutte cose che fanno la differenza. Sono tutte cose che ogni essere umano si porta dentro. Domani l’aspetto emozionale sarà determinante. mi aspetto che la squadra possa fare una partita ambiziosa con sé stessa”.

    Difficoltà a gestire la superiorità numerica contro il Milan?
    “La partita è stata spezzettata. Sembrava che potesse prendere quell’inerzia positiva per noi. Abbiamo messo un po’ per trovare le posizioni e creare le condizioni per fargli male in superiorità numerica. Il gol inaspettato del vantaggio del Milan ci ha messo nella condizioni di metterci fretta. La via per attaccarli la stavamo trovando”.

    Lanna l’ha confermata.
    “Per me la vicenda è chiusa. Le cose che penso le dico una volta. Sette giorni nel calcio sono un’infinità. Sette giorni sono un tempo indeterminato. La fiducia devo guadagnarmela io attraverso i risultati. Io devo fare risultato per guadagnarmi la fiducia, non godo di bonus. Né io né nessun altro allenatore. Dico sempre che il nostro orizzonte è temporale. Io lavoro per far bene alla Samp, perché ci credo e mi piace allenare questa squadra”.

     Come sta Colley?
    “E’ recuperato. Stamattina ha fatto l’allenamento. Finora si è allenato a spizzichi e bocconi ma oggi ha fatto la partitina. E’ convocato”.

    Winks come sta?
    “Sta seguendo un programma di lavoro differenziato. Non so quando me lo ridaranno a disposizione. Spero possa rientrare in squadra dalla settimana prossima ad allenarsi. I tempi non li conosco”.

  • Sampdoria, Giampaolo: “Dobbiamo giocare da squadra”

    La Sampdoria riparte dai campioni d’Italia. Dopo la sconfitta esterna sul campo del Verona, i blucerchiati scenderanno in campo domani fra le mura amiche contro il Milan di Stefano Pioli. In vista della sfida del “Ferraris”, il tecnico Marco Giampaolo intervien8 in conferenza stampa dal centro sportivo “Gloriano Mugnaini” di Bogliasco. Ecco le sue dichiarazioni:

    Cosa chiede dalla sua squadra domani?
    “La partita di Verona è stata compromessa da sette, otto minuti di cattiva gestione di quei momenti lì. Ne abbiamo già parlato. Non abbiamo avuto una reazione lucida nel secondo tempo. Quella partita è archiviata. La partita più importante è la prossima contro una squadra forte che ha acquisito una consapevolezza nei propri mezzi straordinaria perché quando gioca lo fa con grande leggerezza e padronanza. Ritengo che oggi sia la squadra migliore di questo campionato. Quando pareggia è come una sconfitta. Sarà una partita durissima che la Samp dovrà giocare con il coraggio giusto”.

    TMW – Come stanno gli infortunati?
    “Ferrari recupera come Murillo, Colley non recupera”.

    Squadra consapevole di lottare per la salvezza?
    “Dobbiamo giocare da squadra che non deve retrocedere. Se siamo onesti intellettualmente dobbiamo capire che il nostro obiettivo è questo. Le altre considerazioni sono frutto di strumentalizzazioni. Io e la squadra ne siamo consapevoli. Quello che non va disperso è l’entusiasmo. Dobbiamo provare a giocare le partite nella maniera giusta. Tutti i nuovi arrivati erano in squadre dove si allenavano a parte. Qualcuno non è nemmeno disponibile. Io ne sono consapevole e i giocatori assolutamente sì”.

    L’entità del recupero di Winks?
    “Devi rivolgere la domanda al dottore. Winks l’ho visto per mezzo allenamento quando arrivato e poi, purtroppo, non l’ho più visto in campo”.

    Lo schema di gioco?
    “Per giocare col 4-3-1-2 in partenza devo avere alternative. Per partire li ho, per finire no. Che avessimo giocato così la squadra lo sapeva da una settimana. Lo scelgo in base alla tipologia di contrapposizione all’avversario. Teoricamente. Se poi in settimana mi vengono a mancare elementi per giocare in una data maniera devo cambiare”.

    Problema di testa i cali di tensione?
    “Non te lo so dire. Ma che la testa determini, sì. Può essere anche una questione di responsabilità. Con una squadra più forte di me, con nulla da perdere fra virgolette, sono più sollevato mentalmente. Lo scontro diretto mi sollecita da e sotto un altro punto di vista. Questo lo verificheremo con le partite”.

    Come sta Quagliarella?
    “Ha recuperato”.

    Djuricic e Villar sono funzionali al 4-3-1-2?
    “Decido in base alle caratteristiche. Villar fa il play, Djuricic fa il trequarti”.

    Malumori della società?
    “Dobbiamo avere una buona comunicazione. Se non buona, univoca. Voi avete troppi interlocutori all’interno del club, si crea dispersione e i pareri diversi non vanno bene perché generano crepe. Poi non ho bisogno di rassicurazioni. Il mio mestiere non ne ha bisogno. Io devo dare sicurezza e certezze agli altri. Se ci fosse qualche prurito, gradirei venisse manifestato nei miei confronti e che la comunicazione venisse gestita in maniera più discreta. Il mio lavoro mi pone sempre sulla graticola. Sono sempre in discussione”.

    Non ti parlano? Qualcuno ti ha mandato critiche per interposta persona?
    “Si è scritto che bisogna fare chiarezza nei confronti dell’allenatore. Significa che ha raccolto pareri. E’ un problema che riguarda la tutela della squadra”.

    Sabiri?
    “E’ un giocatore forte. Succede che appena gioca una partita al di sotto si dice: ‘Che succede?’. In tempi non sospetti dissi di lasciare stare. Anche lui può giocare una partita sottotono”.

    Come si batte il Milan?
    “Nell’anno solare mi pare abbia perso una sola partita. E’ la squadra più forte, per le partite giocate ultimamente, per la maturità e consapevolezza di squadra forte, è una partita durissima dove dobbiamo dare il 110%. Sono partite proibitive ma vanno giocate perché “.

    Come procede la crescita di Gabbiadini?
    “Sta sempre meglio. Quando giocheremo con due attraccanti il ruolo di Manolo è quello. Se giochiamo con uno può giocare da esterno, dipende dall’avversario. Però è una risorsa”.

    Pussetto?
    “Anche lui si allenava a parte. E’ filiforme, può entrare in forma prima ma è più una seconda punta”.

  • Giampaolo resta alla Sampdoria?

    Ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha parlato Marco Giampaolo che si è soffermato sul suo futuro alla Sampdoria: “Puntualizziamo. Quando mi definisco spettatore, significa che non è più la mia partita, io divento subordinato alla riorganizzazione del club. Sapete tutti come la società dopo la vicenda Ferrero si sia riorganizzata, con una gestione finalizzata ad arrivare eventualmente alla cessione del club e a una nuova proprietà. L’obiettivo era questo quando mi hanno chiamato e tale rimane. Sono interessato a quel che accadrà, ma non posso giocare io. Ora ci sarà un CdA che dovrà determinare qualcosa. Quello della squadra e dell’allenatore per la Samp è l’ultimo problema. Mai ho messo in dubbio la mia permanenza qui. Non ho parlato di programmazione tecnica, prima c’è quella societaria”

  • Sampdoria, Giampaolo: “La salvezza per noi è stata importante”

    Ultima di campionato per la Sampdoria. La truppa blucerchiata domani sarà impegnata a San Siro per affrontare l’Inter, ancora in corsa per lo scudetto. Al centro sportivo “Gloriano Mugnaini” il tecnico Marco Giampaolo presenta il match. Ecco le sue dichiarazioni:  Domenica sera come ha ricevuto il messaggio della salvezza? “Domenica scorsa ho tenuto fede a quello che avevo poi detto ai calciatori: di non guardare le partite e non disperdere energie nervose. Io ho fatto la stessa cosa, non ho visto le partite perchè predicavo non solo per loro ma anche per me stesso. Poi mi hanno avvisato, ero solo in terrazza che stavo fumando. Non ero collegato con nessuno”. Quale è stato il suo primo pensiero? “Ho pensato a quello che era l’obiettivo più importante: la salvezza della Samp. Ho pensato a quelle figure invisibili che lavorano duramente dietro le quinte e fra questi tutti i miei collaboratori che mi hanno supportato e sopportato”. Dal suo ritorno in blucerchiato il momento più bello e meno bello? “La Sampdoria io la vivo sempre come un animo positivo. Nei momenti brutti, se ci sono stati, penso di sapermi isolare. Ci sono momenti difficoltà in cui devi mantenere la barra dritta e portare avanti un certo tipo di lavoro. Non ha mai rappresentato momenti brutti la Samp. Io sono a mio agio in questo club e in questa città”. C’è stato un momento in cui hai pensato che la Samp non ce l’avesse potuta fare? “Sinceramente non ho mai avuto pensieri negativi. Ho avuto la consapevolezza di superare momenti di difficoltà. Non mi ha mai sfiorato per la testa che ce la potessimo fare”. La lotta scudetto passa anche dalla Samp? Penso che il guidice sia il Milan stesso perché con due risultati su tre vince lo scudetto. E’ in grande condizione psico-fisica. Gioca contro una squadra che ha raggiunto il suo obiettivo. Chiaro che non ti regala niente nessuno ma il Milan ci arriva nella sua rincorsa. L’Inter deve vincere per sperare di vincere lo scudetto ma dipende dal Milan. Il calendario ci mette di fronte a questo incrocio ma non credo che saremo giudici”. Che gara si aspetta domani? “Partita difficile contro una squadra non forte ma fortissima che primeggia in tanti dati statistici. E’ una squadra fisica e tecnica, esperta e con tante risorse. Abbiamo la fortuna che una settimana fa ci siamo salvati e ci arriviamo con una buona condizione fisica”. Hai dato un’occhiata ai giocatori giovani che la Samp ha in giro come Stoppa o De Luca? “Non ho dato un’occhiata a niente perchè non so cosa succederà alla Samp. Non so la governance. Quando sarà il momento mi esporranno i programmi, ci siederemo e parleremo. Ad oggi non ho contezza di nulla”. Domani ci potrà essere la possibilità per chi ha giocato meno? “In fine di massima riproporre le formazioni che sono state nell’ultima settimana. Ne ho il dovere. Dare il minutaglie importante o la soddisfazione per il comportamento che hanno avuto”. Quagliarella? “Ha scritto una sua pagina di storia alla Samp. E’ stato capocannoniere quando c’era Cristiano Ronaldo. Commetterebbe un errore se volesse continuare a giocare non essendone in grado. Invece sta bene, sta bene fisicamente e mentalmente, più passano gli anni e acquisiti maturità di gestione nello spogliatoio, risulta una figura molto importante. Ma questo non sarebbe sufficiente se non fosse in grado di giocare. E lui sta bene, il contributo che ha dato fino ad oggi è stato tecnico ma anche di apporto all’interno del gruppo in termini di esperienza, capacità di saper dire le cose in un certo modo. Non me lo sono mai trascinato, l’ho considerato sempre un giocatore forte e avevo l’obbligo e il dovere ma anche la convinzione di recuperarlo al 100% per le sorti della salvezza della Samp”. Non ha mai perso un derby. Lo preparava in un modo particolare? “Le prepariamo tecnicamente sempre. Come ritengo vadano preparare. E’ sulla gestione della settimana che faccio qualcosa di diverso. Quella è una partita dove i calciatori non vanno zavorrati ma alleggeriti di qualsiasi peso. L’attenzione non è sul derby emotivo ma sul derby tecnico perchè quello emotivo si prepara da sola”. L’anno prossimo non ci sarà il derby. “Il derby a Genova è un evento e io credo che per tutti, non solo i genovesi, è bello da vedere. Ma prima o poi si rifarà”.

  • Sampdoria, Giampaolo: “Partita determinante. Due squadre con diversi obiettivi”

    Il tecnico della Sampdoria Marco Giampaolo ha parlato ai canali ufficiali della società in vista del match di lunedì prossimo, calcio d’inizio alle 18.30 al “Ferraris”, contro la Fiorentina: “Lunedì abbiamo una partita determinante, una partita da all-in dove bisogna mettere sul tavolo tutto quello che si ha. Delicata, importante, direi determinante. Si prepara bene in settimana sempre, da un punto di vista tecnico, sulle cose da fare e sul piano psicologico c’è da fare poche filosofie, elucubrazioni mentali. Tutti sanno dell’importanza della gara, c’è da giocarla perchè può sancire aritmeticamente la nostra salvezza”. Che gara sarà? “E’ una partita dove si incontrano due squadre che hanno obiettivi. E quando entrambe giocano per gli obiettivi, le partite sono al massimo delle motivazioni per ognuno. Ognuno per le proprie. Poi il finale di campionato regala anche partite dove le motivazioni sono diverse ma noi dobbiamo contare solo ed esclusivamente sulla nostra senza stare a pensare alle altre. Non possiamo giocare le partite delle altre perchè altrimenti arriveremo a lunedì che avremo giocato le partite di tre o quattro squadre”. La lotta salvezza. “Le compagini che devono lottare per la salvezza sono diverse. Ad oggi, nessuno è fuori. Io penso che comunque, al di là di quelle che possono essere alcune diverse motivazioni, c’è sempre da ribadire in campo la propria forza, l’appartenenza, il rispetto per la maglia. E tutte quelle cose io ritengo siano importanti e ho sempre predicato alla mia squadra. Poi le partite si possono vincere o perdere ma gli atteggiamenti devono essere quelli giusti. Noi giochiamo una partita contro una squadra che ha obiettivi come la nostra, qualcun altro no ma questo non ci deve interessare. Dobbiamo andar dritti per quello che è il nostro obiettivo che è la partita di lunedì. Tutte le altre gare portano via solo energie e risorse dalle quali bisogna stare lontani”. Responsabilità? “Siamo carichi di responsabilità e dobbiamo assumercele a petto in fuori e testa alta. Non bisogna scappare da questo tipo di situazioni. E poi ci sono la storia, la passione e l’emozione della gente. Il club. Ognuno per le proprie competenze, le proprie responsabilità e anche per gli aspetti professionali”. I tifosi? “I tifosi ci sono sempre stati e ci saranno sempre. Sono una parte imprescindibile del movimento Samp. Conosco benissimo il supporto, l’attaccamento e quanta forza possono dare alla squadra che deve giocarsi partite importanti come quella di lunedì. Non smettono mai di ribadire quello che è lo spirito di appartenenza ai colori della Sampdoria”.

  • Sampdoria, Giampaolo: “Il Derby è sempre importante”

    Vigilia di derby per la Sampdoria. I blucerchiati cercano punti vitali ai fini della salvezza nella stracittadina contro il Genoa. In vista della gara del “Ferraris”, il tecnico Marco Giampaolo interviene in conferenza stampa. Derby con destini incrociati fra Sampdoria e Genoa. “Serve consapevolezza di cosa questa partita rappresenta, e i calciatori lo sanno benissimo. Una partita che vale tre quarti di stagione per entrambi. La gestione si fa da sola, lo dico non per semplificare. Ho la mia piccola esperienza di derby a Genova e li ho gestiti sempre riferendomi a determinati parametri e così ho fatto anche stavolta. Devo assicurarmi che i calciatori siano consapevoli della partita che devono fare”. Gli indisponibili? “Abbiamo Rincon squalificato, Ekdal è recuperato. Abbiamo giocatori a sufficienza per giocarci questa partita”. Come sta Caputo? “Sta bene, ha ricevuto un pestone ma sta bene. Lo abbiamo tenuto a riposo un giorno”. Partita che va oltre il derby? “Sicuramente sì, questa vale molto di più, non è soltanto il Derby di Genova, vale un campionato per entrambe. Ci sono questi ultimi 360 minuti che sono di viltale importanza. E’ dura per noi ma è ancora più dura per chi insegue”. Lo spogliatoio? “Chi gioca in Serie A è un giocatore di alto livello ed è chiamato nella sua carriera a partite come questa. Questa partita ci misurerà, e misurerà gli avversari in quelle che sono partite importanti, che segnano un confine. Non c’è nessun timore, solo la consapevolezza di essere protagonista e di essere chiamato a rispondere a queste situazioni essendone all’altezza. Ci siamo allenati per prepararla al meglio”. Rivedremo il modulo di Verona? “Devo fare ancora delle valutazioni definitive su chi sta bene, chi può subentrare”. Come stanno Damsgaard e Supryaga? “Ha giocato pochissimi minuti con la Salernitana, è stato più un cambio adrenalinico per riaccendere la scintilla in quella partita. Può ritagliarsi uno spezzone. Supryaga lo vedo sicuramente meglio di 20 giorni fa perché si allena con più costanza e determinazione, se giocheremo con due attaccanti avrà più spazio, se giochiamo con un attaccante solo ne avrà meno”. Quagliarella? “Non solo in questa partita, Fabio è un valore assoluto. Oggi le partite si giocano in 16, non è detto che chi subentra abbia meno valore di chi parte titolare. Questo concetto va sdoganato. Ho 23 giocatori di cui 16 titolari”. Le tensioni post-Verona? “Le tensioni post partita fanno parte di qualsiasi squadra che ha il sangue nelle vene. Il finale di partita di Verona ci ha fatto arrabbiare, ha ribaltato lo spogliatoio, ma quello è bene. La calma piatta non mi piace”. La Salernitana preoccupa? “Che fosse finita dopo Venezia non l’ho mai pensato. Il campionato è molto equilibrato. Ci sono risultati che nessuno avrebbe immaginato, come l’Inter che perde a Bologna, o che la Salernitana facesse 9 punti in 3 partite. Che per noi fosse un campionato dove avremmo dovuto lottare fino all’ultimo ne sono sempre stato consapevole, anche dopo Venezia”. Vincere il derby in chiave salvezza? “Più passano le partite più si chiarisce il quadro. Noi ci siamo allenati sul campo e dal punto di vista mentale per vincerlo”. I tifosi? “I nostri tifosi hanno sempre risposto presente, in casa come in trasferta. Come consuetudine ci sarà anche l’appuntamento in hotel nel pre derby. Sono sicuro che lo stadio sarà stracolmo, blucerchiato. Sono sicuro che loro faranno il massimo”. Che Genoa si aspetta? “Non mi ha mai sfiorato l’idea che il Genoa possa giocare un derby sottotono. Quello che conta è la nostra partita, siamo avanti di 5 punti, come ho detto per noi è dura ma per loro lo è di più perché inseguono. Non sarà di certo City-Real, sarà una partita molto combattuta, sporca. Loro giocano in modo diverso dal Verona, loro saltano e vanno in profondità”.

  • Sampdoria, Giampaolo: “Ci aspetta una partita tosta”

    Dopo la sconfitta di Bologna, la Sampdoria è chiamata a portare a casa i tre punti nella scontro diretto contro la Salernitana. Il tecnico Marco Giampaolo in conferenza stampa dal centro sportivo “Gloriano Mugnaini” di Bogliasco presenta la sfida. Ecco le dichiarazioni di Marco Giampaolo: Come deve affrontare la partita con la Salernitana? “Con la consapevolezza dell’importanza della partita. I calciatori lo sanno, l’ambiente lo sa ma devi essere sempre lucido e determinato nel raggiungere i tuoi obiettivi attraverso le cose che abbiamo fatto in settimana. Bisogna essere determinati con lucidità e consapevoli”. Come sta Damsgaard? “Questa settimana, avendo giocato di lunedì, abbiamo svolto un lavoro di recupero con chi ha giocato a Bologna. Sono tutti convocati e fra i tutti convocati c’è chi sta bene e chi meno bene. Damsgaard è convocato. L’unico assente è Giovinco che si aggiunge a Gabbiadini”. Cosa manca a Supryaga? “Devo dire che nell’ultimo periodo sta migliorando, è più dentro le nostre cose, è più ‘cattivo’. L’ho visto migliorato”. Che avversario si aspetta domani e come deve affrontare questa partita? “Ci aspetta una partita che ha il suo peso e vibrante. La posta in palio è alta per entrambe le squadre. Penso che se la Samp fa la partita che deve fare ha chance di portarla a casa. La Salernitana vive un momento in cui è aggrappata di partita in partita al suo destino e verrà a fare una partita di spessore caratteriale e poi ci sono altri fattori dentro una gara che lo possono determinare. La patita è tosta e noi dobbiamo affrontarla nella maniera giusta”. Hai studiato qualcosa per Candreva e Sensi?
    Sensi lo vedo migliorato. Sensi sa giocare a calcio, capisce le cose. Lo vedo in netto migiroameb. Poi su Sensi vanno fatti discorsi sulla continuità che ha avuto in queste settimane. Un calciatore se ce l’ha è un discorso, se non ce l’ha deve andarsela a prendere. Antonio è un calciatore forte con qualità. Si discute sulla posizione ma quando giochiamo offensivamente ha il compito di ritagliarsi il pezzetto di campo a lui è congeniale. Poi viene a prendersi il pallone dentro al campo come ha fatto anche in passato nella Samp. Sono tutte cazzate. La questione del ruolo è una puttanata”. Fra i convocati c’è anche Conti? “C’è anche Conti. E’ fra quelli che c’è, ma è post infortunio”. Come sta Ekdal? “E’ tra quelli che abbiamo recuperato”. La squadra quando ha subito gol non solo non è riuscita mai a recuperare ma è sempre stata sconfitta senza quasi mai segnare. Al contrario quando trova il vantaggio vince e non subisce gol. E’ un problema psicologico? “L’unica nota fatta alla squadra da matita rossa è stata proprio questa. Perchè la squadra fino a quel momento se la giocava di piano assoluto equilibrio. Siamo ripartiti meglio nel secondo tempo dove abbiamo avuto una buona inerzia. Il gol ha innescato quella poca fiducia nel poterla recuperare e l’unica sottolineatura che posso rimarcare è proprio questa. L’ho fatto presente alla squadra su cui bisogna lavorarci sul piano mentale. Quando subisci gol la partita non è finita”. Se lo aspettava queste difficoltà e queste critiche quando è tornato? “Quando sono tornato la prima cosa che ho detto è che non ho alcun tipo di vantaggio per cose fatte in passato e nessun credito. Quando sono arrivato ero consapevole a cosa andavo incontro”. Cosa la preoccupa di più della Salernitana? “Non mi preoccupa l’avversario in sé. Non ho preoccupazione. La cosa a cui sono attento è la prestazione della squadra. La Salernitana l’abbiamo studiata, così come hanno fatto loro, ma la cosa a cui mi interessa è la Samp appoggiata alle caratteristiche dell’avversario e a questo tipo di partita”. La Federclubs ha diramato un comunicato in cui chiedono di tirare fuori qualcosa in più? “I tifosi anche a Bologna erano 1300 e ci hanno sostenuto dall’inizio alla fine. Sui tifosi io mi sono sempre espresso. Domani come sempre abbiamo bisogno del loro supporto. Il dovere e rappresentare al meglio la maglia i giocatori lo sanno, non ho un gruppo di lavativi e che non sono professionisti. Sono una squadra responsabile, i giocatori devono essere il più sereno possibile, i tifosi devono fare, come sempre hanno fatto, il 12° uomo in campo. Devi uscire dal campo con la maglia sudata ma questo lo sanno”.

  • Ufficiale: Marco Giampaolo è il nuovo allenatore della Sampdoria

    Adesso è anche ufficiale, Marco Giampaolo ritorna sulla panchina della Sampdoria. Il tecnico che ha firmato un contratto di sei mesi più opzione per altre due stagioni, prende il posto dell’esonerato Roberto D’Aversa. Per Giampaolo ritorno nel posto dove ha reso meglio ed ha adesso l’opportunità di riscattarsi dopo le esperienze negative con il Milan e Torino.

  • Sampdoria, D’Aversa verso l’esonero, pronto il ritorno di Giampaolo

    Sampdoria, D’Aversa verso l’esonero, pronto il ritorno di Giampaolo

    Gli ultimi risultati deludenti della Sampdoria mettono in pericolo la panchina di Roberto D’Aversa che viaggia verso l’esonero, l’attuale tecnico blucerchiato non sarà più quindi l’allenatore della Sampdoria e nelle prossime ore arriverà l’ufficialità. Già pronto il suo sostituto, il ritorno di Marco Giampaolo sulla panchina della Samp.

  • Spezia, no di Giampaolo si va avanti con Thiago Motta

    Marco Giampaolo ha rifiutato la panchina dello Spezia. Secondo quanto viene riferito il tecnico dopo aver studiato l’offerta presentata dal Ds dei liguri Pecini, ha rifiutato ancora una volta la panchina del club bianconero dopo i contatti avuti già in estate. Il “no” di Giampaolo rende sempre più probabile una continuazione con Thiago Motta, a meno di altri ribaltoni in questi giorni.