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  • Genoa, Gilardino: “Con il Cittadella sarà una sfida importante”

    Genoa, Gilardino: “Con il Cittadella sarà una sfida importante”

    Il Genoa scenderà in campo domani contro il Cittadella per cercare di consolidare il secondo posto in classifica. In vista della gara del “Tombolato” il tecnico rossoblu Alberto Gilardino parla in conferenza stampa. Ecco le Sue dichiarazioni.

    Arriva la partita di Cittadella. Giocherete quasi in casa, che partita deve fare il Genoa?
    “Credo che la partita di domani comprenda due parole molto chiare e due parole chiave: autostima ed entusiasmo. Autostima che questa squadra ha sempre dimostrato di avere, autostima nel gruppo, nelle proprie capacità e grandissima fiducia in quello che riesce a trasmettere. La seconda è l’entusiasmo che siamo stati bravi a crearlo e trasportarlo. Domani giocheremo quasi in casa perché abbiamo un popolo che ci segue e trascina in casa e fuori”.

    Come sta Sturaro?
    “E’ già da un paio di giorni che si allena con la squadra, è una risorsa ottima”.

    Ovviamente si deve ragionare partita per partita e ogni sfida deve essere affrontata con determinazione. Ma c’è la consapevolezza che le prossime due trasferte possono rappresentare lo scatto se non decisivo ma quasi per l’obiettivo?
    “Penso alla gara di domani e penso al Cittadella. A questa società e questa squadra che negli ultimi sei anni hanno portato ad una finale playoff, ad una semifinale e ad un quarto playoff. Penso a questa partita e a come è meritevole il percorso Cittadella e al lavoro fatto. Non è una matricola che si affaccia a questa categoria ma conosce benissimo questo capponato. So e sappiamo tutti l’importanza della gara e l’approccio alla partita in un ambiente particolare dove noi avremo tanti tifosi a seguito e dove dovrà esserci entusamo ma anche da battagliare su ogni pallone. Ci saranno più partite all’interno della gara”.

    La vetta però può essere più vicina?
    “Siamo ancora un po’ distanti dalla vetta, dall’obiettivo. Valuto partita dopo partita e a quello che ci dice la quotidianità è la partita di domani. Bisogna essere focalizzati dentro la gara. E’ normale che passano le partite e i punti pesano ma questa squadra ha sempre dimostrato un grande valore non solo tecnico ma umano per approcciarsi a questo tipo di partite. Sono fiducioso e confido in questa squadra che domani sarà una buona partita”.

    Il ritorno di Vogliacco porterà Criscito più avanti?
    “Può essere questo tipo di soluzione. Come linea centrale Martinez e Vogliacco ci danno situazioni e garanzie. Mimmo da braccetto ha fatto molto bene, lui può farlo quel ruolo e lo può fare molto bene. Gli chiedo di fare un ruolo, è apprezzabile questa cosa però so che all’interno dell’assetto tattico e in difesa ho scelta e cambiamenti di uomini”.

    Gudmundsson e Coda non hanno trovato il gol contro il Perugia?
    “Non mi preoccupo e non mi preoccuperei se in partite di questo tipo gli attaccanti non sono andati in gol perché hanno svolto un gran lavoro per la squadra. La richiesta per un attaccante è la ricerca del gol, ma è anche nella loro testa ed è la loro volontà. Mi auguro che già da domani possa essere una partita importante per loro”.

    Cosa ha portato la sconfitta dell’andata col Cittadella?
    “E’ quello su cui ho sempre voluto battere io. Il campionato ha detto questo in passato. Quando passano le partite c’è molto equilibrio perchè ci sono squadre che si vogliono salvare perchè sono affamate di punti, squadre che lottano per il campionato e squadre per i playoff”.

    Ha chiamato i tifosi del Genoa “popolo”.
    “
E’ stata una cosa mia personale. Per l’affetto che ci danno e sentiamo nei loro confronti. Qui sono passati tanti allenatori che hanno fatto qualcosa di importante per questa società. Per me è sempre un sogno potermi sedere in panchina e allenare questa squadra e vedere uno spettacolo del genere in casa e fuori”.

    I complimenti di Strootman che l’ha definita “unico”.
    “
Io cerco di leggere il meno possibile e guardare il meno possibile ma mi informo. Fa molto piacere, è gratificante. E’ ancora più gratificante vedere quello che fanno in campo e quello che un allenatore riesce a trasmettere loro in campo. Strootman come tutti si è messo a disposizione fin da subito, sia sotto l’aspetto tattico e umano per riuscire a costruire qualcosa di forte”.

    L’osmosi fra te e lo spogliatoio.
    “Chi ha la possibilità di confrontarsi con me c’è comunicazione e confronto. Essere diretti è stata una cosa importante, sia nel bene – perchè ci sono state tante cose positive – e anche quando ho dovuto dire qualche cosa che qualcuno avrebbe potuto prenderla un po’ male. Ci sono stati pochi di questi momenti che sono stati più positivi ma ho avuto un rapporto diretto con loro. Bisogna continuare così. E’ fondamentale avere autostima ed entusiasmo che ci deve accompagnare da qui alla fine”.

    A Bari parlano di raggiungere il sogno promozione.
    “Ha già risposto il direttore Ottolini. Io penso a domani e basta”.

  • Genoa, Gilardino: “Abbiamo fatto un gran lavoro in settimana”

    Genoa, Gilardino: “Abbiamo fatto un gran lavoro in settimana”

    Il tecnico del Genoa Alberto Gilardino ha parlato in conferenza stampa dal centro sportivo “Gianluca Signorini” di Pegli alla vigilia della sfida contro la SPAL

    Si arriva da un pareggio come quello di Modena, che settimana è stata?
    “E’ stata una settimana di lavoro come le altre. Di lavoro intenso e di miglioramento, come ci deve essere sempre nella testa dei ragazzi. Poter andare a migliorare le situazioni. C’è voglia ed entusiasmo. Ci aspetta una partita davanti al nostro pubblico dove dovremo essere bravi all’interno della gara di cercare l’episodio favorevole con fiducia e consapevolezza”.

    Che SPAL ti aspetti?
    “Hanno cambiato guida in corso. Prima c’era De Rossi e ora Oddo: mi farà piacere salutarlo. E’ stata una squadra costruita a giugno e a gennaio per ambire ad un altro tipo di posizione. E’ una squadra che può contare sulla prestanza fisica di La Mantia e ad aggredire la profondità come Moncini. Noi dobbiamo avere fiducia nei nostri mezzi per andare alla ricerca dell’episodio favorevole nella gara”.

    Come il Genoa farà la partita?
    “Le valutazioni si fanno e si provano nei giorni precedenti alla gara. Questa squadra deve essere sempre brava a partire in un modo e a sapersi modellare in corsa. Nelle ultime due gare abbiamo espresso situazioni interessanti, nell’ultima a tratti. Passano le partite, ce n’è una in meno e i punti pesano. Questo effetto è di equilibrio che chi sarà stare in partita fino al 95′ o chi saprà dare la sterzata avrà la meglio”.

    Haps è pronto?
    “Sta bene. Sarà della partita ed è normale che entriamo in un periodo dove giochiamo ogni 4-5 giorni. Criscito l’ho utilizzato dopo un allenamento solo, a lui va detto solo grazie per quanto fatto da quando è arrivato. Non ha mai smesso di allenarsi e si è messo a disposizione. Domani toccherà ad Haps dal primo minuto ma ci sono partite ogni 4-5 giorni, tutti saranno importanti. Inizia un periodo dove tutti saranno dentro”.

    Sei preoccupato per la mancanza di gol di Coda?
    “E’ un giocatore che deve pensare a far giocare bene la squadra e nell’ultimo terzo di campo fare quello che sa fare. Deve provare le giocate in ogni zona del campo”.

    Dragus e Salcedo?
    “Dragus ha giocato più di Salcedo, ha giocato qualche spezzone in più. Eddie si sta allenando bene. Come detto prima, devono essere tutti pronti. Chi gioca dall’inizio, chi subentra dovrà determinare. Il campionato e il momento richiede quello”.

    Jagliello?
    “E’ un giocatore che un allenatore lo vorrebbe sempre in squadra. Io l’ho alternato diverse volte però è un giocatore che ce l’hai sempre in allenamento, è un giocatore positivo e intelligente. Domani potrebbe essere un’opzione dall’inizio”.

    Oddo ha detto che è stato il tuo ultimo allenatore.
    “Per pochissimo tempo. Mi sono allenato per una settimana-dieci giorni poi mi sono infortunato (ride ndr)”.

    Tu hai cambiato in particolare gli attaccanti. Difensori e centrocampisti sono stati grossomodo gli stessi. Giocando col 4-3-2-1, l’unico che può fare il centravanti è Coda. Puscas fatica sui lanci lunghi.
    “A Modena è vero che ci sono stati tratti della partita, che abbiamo analizzato con i ragazzi, dove l’avversario ci ha portato a lanciare lungo. Ma non è il nostro modo di pensare. Le richieste da parte mia è la volontà di proporre. E’ vero che sia Coda che Puscas sono giocatori un po’ diversi, posso trovare soluzioni con uno e con l’altro o con entrambi. Credo che abbiamo una struttura di squadra molto bella e so quanto mi possono dare i giocatori. Abbiamo bisogno di tutti. C’è bisogno di fiducia in questi giocatori e di responsabilità, mi auguro che Massimo e George possano determinare come Bani e Dragusin a Modena”.

    Il tuo 3-5-2 come viene concepito?
    “Ci sono vari modi di interpretare un modulo. In base a dove vuoi portare l’avversario. Cercare di proporre il gioco dove pensi che l’avversario possa avere più difficoltà. Cerchiamo di costruire, è normale poi che gli interpreti fanno differenza: nel 3-5-2 se giochi mezzala più offensiva diventa 3-4-1-2 oppure puoi giocare con un esterno più basso”.

    A Modena hanno segnato due difensori, non succedeva da settembre col gol di Hefti contro il Parma. Quanto è importante trovare i gol dalla retroguardia?
    “Sono contento sia arrivato un gol su calcio piazzato, primo, e poi con un assist di Coda per Bani, il secondo. Loro devono saper difendere, è la cosa che gli chiedo e lo sanno fare bene. Poi è normale che hanno i tempi di inserimento e devono determinare come tutti gli altri”.

  • Genoa, Gilardino: “Il Palermo ed una squadra in salute”

    Genoa, Gilardino: “Il Palermo ed una squadra in salute”

    Ecco le dichiarazioni del tecnico del Genoa Alberto Gilardino in vista della partita di domani in programma contro il Palermo.

    “Il Palermo arriva da nove risultati utili di fila è in salute e ha dato una sterzata nell’ultimo mese al campionato. Ha giocatori strutturati, di gamba, come Brunori e Di Mariano, e mezze ali che sanno giocare sempre all’attacco della profondità, oltre a giocatori fisici dietro. Noi abbiamo analizzato la brutta sconfitta di Parma, con grande equilibrio come si fa quando si vince. Bisogna cercare di trovare soluzioni, di migliorare, allenandosi e cercando di trovare cose migliorative per la squadra, il gruppo e i singoli. Questa è stata la nostra settimana: c’è grande voglia di giocare e di fare la partita per replicare dopo una partita un po’ sotto tono“.

    Spazio al ko di Parma: “Ho rivisto due volte la partita e, soprattutto nel primo tempo, gli episodi fanno la differenza. Nella ripresa, già dai primi 10′, è stato un altro tipo di approccio, al di là del rigore. Penso sia stato un incidente di percorso, c’è da migliorare e lo sappiamo. Lo sanno i ragazzi. Ci siamo preparati alla partita col lavoro quotidiano, volendoci migliorare nei singoli e nella squadra. Se non dormivo prima quando vincevamo, non è stato semplice farlo in queste serata. E soprattutto perché la sconfitta non deve appartenerci a livello metaforico, ma anche concreto. Proprio come pensiero. Dà fastidio, dà noia, ma fa parte del gioco del calcio e della vita e deve essere un grande insegnamento, un motivo per migliorarsi. Se c’è la sconfitta è perché c’è da lavorare e ci sono da rimettere insieme alcune situazioni per poter fare meglio”.

    Gilardino ha parlato del rischio penalizzazione per i problemi legati all’Irpef: “Devo pensare al campo, ai ragazzi, ad entrare domani sera al Ferraris e fare una grande partita davanti ai nostri tifosi, immensi anche a Parma. Questo è il nostro pensiero. Quello che c’è al di fuori spetta alla società, che dovrà sistemare alcune situazioni. Noi dobbiamo pensare a fare bene in campo”.

  • Genoa, Gilardino: “Il Pisa è un avversario difficile da affrontare”

    Il tecnico del Genoa Gilardino in conferenza stampa ha presentato la sua sfida con il Pisa:

    “Incontriamo una squadra che nella prima parte di campionato ha avuto qualche difficoltà, poi ha ritrovato energia e certezze con un allenatore con cui lo scorso anno ha sfiorato la Serie A, è una formazione strutturata, che sa interpretare bene le due fasi, sia quando ha palla che quando difende. Da parte nostra dobbiamo cavalcare con tutte le nostre forze questo momento positivo, fatto di fiducia, soprattutto perché siamo davanti al nostro pubblico. Servirà giocare una partita equilibrata e ordinata, ma con grande fame agonistica: chiaramente ci sarà da tener conto della strategia del Pisa, forse gli spazi saranno più stretti, ma noi dovremmo essere bravi con la palla. Come ho detto, dipenderà dalla strategia dei nerazzurri, ma molto di più tutto dipenderà da noi“.

    Nota sulla formazione: “Le miei scelte vanno in ordine con i messaggi quotidiani che diamo alla squadra, con gli allenamenti, i principi e i concetti. Tutto questo è fondamentale nello sviluppo del gioco. A ogni modo la squadra si è subito adattata alle mie richieste, ho ragazzi molto bravi a livello di intelligenza tattica, e questo non può che essere positivo”.

  • Genoa, Gilardino: “Il Benevento è un avversario difficile”

    Vigilia di campionato per il Genoa di Alberto Gilardino atteso domani al ‘Vigorito’ per l’ennesimo confronto fra allenatori Campioni del Mondo contro il Benevento di Fabio Cannavaro. Queste le parole dell’allenatore del Grifone in conferenza stampa raccolte da Buoncalcioatutti: “Incontriamo una squadra ferita, raggiunta negli ultimi minuti dell’ultima gara. Una squadra che, visti i risultati, non sta attraversando un ottimo momento, ma ha qualità nei giocatori. Basti pensare a Ciano, Improta, davanti hanno grande scelta con Forte o Simy. Sono costruiti per altre posizioni di classifica. Quello che ho chiesto ai ragazzi di concentrarsi soprattutto sull’atteggiamento, sul fare la partita che è la cosa principale. Sulla voglia di sacrificarsi, lottare sulle seconde palle, perché sarà una partita importante. E quando avremo in mano il gioco proporci ed essere propositivi”.

    Qual è il rapporto con Cannavaro?
    “Mi fa piacere ritrovare il mio capitano in Nazionale. abbiamo vissuto momenti magnifici. È un bel ricordo. Ci ritroviamo da avversari in panchina. Ora dobbiamo – e devo – pensare alla mia squadra, a quello che ci dice il momento. Un momento positivo per i risultati e l’atteggiamento, ma anche dal punto di vista del crederci sempre ed essere propositivi. Questo deve sempre essere il nostro DNA, il nostro atteggiamento”.

    Qualche schieramento sceglierà per la difesa? A tre o a quattro?
    “Lo determinano alcune situazioni. Col Venezia, a fine primo tempo e soprattutto nell’ultima parte, ho visto che c’erano situazioni in cui abbiamo faticato a prendere il loro trequarti e quindi hanno creato superiorità numerica sulle ampiezze. Così ho deciso di cambiare atteggiamento. Dobbiamo avere dei principi su cui basare la squadre e al loro interno poter cambiare il modo di pensare dei ragazzi. A quattro marcate a uomo, ma a tre marcate più il pallone o l’uomo? Dipende anche dal modulo tattico con cui ci viene ad affrontare la squadra avversaria, se ha giocatori sulla trequarti o bravi tra le linee. Se si gioca a tre, si ha un tipo di atteggiamento diverso rispetto a quando giochiamo a quattro”.

  • Genoa, Gilardino: “Roma squadra forte”

    Genoa, Gilardino: “Roma squadra forte”

    Dopo due settimane di pausa il Genoa è pronto a tornare in campo. Ad attendere i rossoblu c’è un ottavo di finale di Coppa Italia contro la Roma in programma domani sera. In vista del match dell’Olimpico, il tecnico Alberto Gilardino incontrerà i media in conferenza stampa dal centro sportivo “Gianluca Signorini” di Pegli.

     Si torna in campo dopo due settimane. Più soddisfatto di aver avuto tempo per lavorare con il gruppo o preferiva non interrompere la striscia positiva terminata con Bari?
    “C’è stato modo di rifiatare un pochino e quello per i ragazzi è stato positivo. Poi c’è stato modo di lavorare bene con i ragazzi. Li ho visti lavorare bene e ci porta alla partita di domani mantenendo le situazioni e le cose che abbiamo lasciato a Bari: consapevolezza di essere una squadra e la voglia di stupire che abbiamo avuto nelle partite precedenti”.

    E’ la partita per dare spazio a chi ha giocato meno?
    “La mia idea in queste ultime ore è di fare qualche accorgimento all’interno della gara ma per me tutti sono fondamentali e se devo fare delle scelte diverse dalle ultime gare è perché in questo momento c’è bisogno di tutti e la volontà di partecipare alla gara di domani, così come a quella di lunedì col Venezia, ci sarà la possibilità di dare spazio a chi ha avuto poco minutaggio. In questi dieci giorni c’è stato un approccio positivo nel lavoro quotidiano”.

    Coda?
    “Io penso alla partita di domani e la partita di domani ci dice che Coda giocherà dall’inizio. Da parte sua deve essere mentalizzato sulla prestazione, deve giocare per i compagni e questa sia la cosa fondamentale”.

    Il mercato?
    “Insieme alla società abbiamo fatto valutazioni. Questo è un buon gruppo di lavoro. Se ci saranno degli accorgimenti da fare li valuteremo, se ci saranno delle uscite cercheremo di fare delle entrate”.

    La Roma segna molto su calcio da fermo.
    “La Roma è una squadra strutturata. Da parte mia è fonte di ispirazione incontrare un allenatore come Mourinho e potermi confrontare contro di lui. Sappiamo che è una squadra forte, sappiamo le loro qualità ma allo stesso tempo andremo a Roma per difenderci quando c’è da difendere e determinare all’interno della gara in modo concreto

    Capitolo portiere. Chi giocherà?
    “La mia idea è che domani gioca Martinez. Abbiamo dei portieri molto forti, le valutazioni le farò gara per gara”.

  • Gilardino resta al Genoa

    Gilardino resta al Genoa

    Con dieci punti in 4 giornate, grazie a tre vittorie comprese quelle contro la capolista Frosinone e con il Bari ieri sera al San Nicola, Alberto Gilardino si è preso il Genoa e non ha nessuna intenzione di lasciarlo andare. L’ex attaccante già campione del mondo nel 2006 e promosso dalla primavera del Genoa alla prima squadra per sostituire l’esonerato Blessin il 6 dicembre scorso, guiderà i rossoblù sino a fine campionato.Al momento della promozione infatti il suo ruolo era stato definito “ad interim” con la dirigenza che voleva valutarlo nelle quattro gare rimanenti sino alla sosta natalizia. Sfide che hanno visto la sua squadra battere il Sudtirol, pareggiare ad Ascoli quindi sconfiggere consecutivamente Frosinone, in casa, e Bari ieri sera in trasferta. Successi che hanno dissipato ogni dubbio non solo per le prestazioni ma per come sono state gestite le partite: dalle scelte iniziali ai cambi a gara in corso, fattore che aveva portato spesso critiche all’ex allenatore Blessin “reo” di non saper leggere le partite in corsa. Gilardino ha invece convinto tutti, dai dirigenti ai tifosi, sino agli stessi giocatori che lo hanno sempre seguito nelle indicazioni tattiche con prestazioni che in quattro partite oltre ai 10 punti hanno portato il Genoa a segnare 5 gol subendone solo 1.
    Alla ripresa degli allenamenti, prevista per il 3 gennaio, ci sarà dunque ancora Alberto Gilardino che va così a completare il ristretto gruppo di tecnici “mondiali” presenti nelle rispettive panchine in serie B in questo campionato: Grosso a Frosinone, Inzaghi a Reggio Calabria, Cannavaro a Benevento e De Rossi a Ferrara con la Spa

  • Genoa, Gilardino: “A Bari sarà una partita importante”

    Vigilia di Natale e antivigilia di boxing day per il Genoa. A Santo Stefano, i rossoblu scenderanno in campo a Bari per l’ultimo match del girone di andata e del 2022. In vista della gara del “San Nicola”, il tecnico Alberto Gilardino ha parlato in conferenza stampa:

    Quale modulo tattico è più adatto a questa squadra?
    “Come ho sempre detto, credo che quello che deve avere questa squadra è la bravura e la duttilità tattica sia a partita in corso sia ad inizio gara. L’idea, come è successo col Frosinone, di iniziare con un modulo tattico e cambiarlo a partita in corso è stata fondamentale. Essere bravi anche a modellarci a partita in corso è fondamentale per non dare punti di riferimento. I ragazzi in queste settimane hanno dato grande disponibilità sotto questo punto di vista, per me è più facile gestire queste situazioni”.

    Cosa teme di più della partita di Bari?
    “E’ una partita importante. E’ l’ultimo dell’anno. Noi ci teniamo e abbiamo la volontà di andare a Bari per fare una partita di quelle giuste, di quelle accorte quando ci saranno dei momenti all’interno della gara dove ci sarà da sacrificarsi, ma dall’altro punto di vista ci saranno momenti dove dovremo giocare, proporci e affondare il colpo quando ci sarà la possibilità. Questo è determinante e fondamentale ed è quello che ho detto ai ragazzi”.

    Che Bari si aspetta domani?
    “Il Bari non è più una sorpresa di inizio stagione ma sta confermando quello che di buono ha fatto in questo campionato. E’ una squadra compatta, con giocatori di qualità e di gamba. Basti pensare che rientra un giocatore dal Mondiale come Cheddira, hanno Folorunsho, Antenucci, hanno altri giocatori in mezzo al campo che danno equilibrio, tecnica e gamba come Maita, Mallamo e Maiello. In difesa ha giocatori di esperienza. Il Bari se è lì è perché se lo merita. Sappiamo che ci saranno 40mila persone, ma sicuramente i tifosi non giocano quindi dobbiamo andare a Bari con il pensiero di fare una partita importante, di quelle belle da giocare”.

    Sturaro ha recuperato, Jagiello ha dimostrato affidabilità. Quanto è importante avere a centrocampo giocatori che diano qualità e affidabilità per poter far rifiatare Strootman, Badelj e Frendrup?
    “Ho la possibilità di avere sia a livello numerico sia a livello di caratteristiche giocatori di qualità e gamba in quelle posizioni all’interno della squadra. Chi ha giocato e chi è subentrato in questo momento sta facendo molto bene. Chi ha giocato meno sta tirando il gruppo negli allenamenti e questi sono segnali importanti. Chi ha giocato poco o non ha giocato in questo momento, non solo i centrocampisti ma anche in altri ruoli, si sta allenando a 2000, stanno alzando il livello degli allenamenti e questo è fondamentale per la crescita della squadra”.

    Quanto si fa strada l’ipotesi di vedere il 4-3-2-1?
    “E’ una squadra flessibile e duttile all’interno del campo. E’ una possibilità, come lo è stato col Frosinone lavorare col 4-2-3-1, come lavorare in modo diverso quando andremo a prendere il Bari e magari ci difenderemo in un altro modo in una posizione più bassa. Sono tutte situazioni che all’interno di una partita possono presentare delle variabili. Sappiamo che ci sarà un ambiente con tanta gente che supporterà il Bari ma, ripeto, i tifosi non giocano e noi dobbiamo essere concentrati e determinati su quello che vogliamo e dobbiamo fare”.

  • Genoa, Gilardino: “Domani è una partita da non sbagliare”

    Vigilia di big match per il Genoa. Domani sera i rossoblu ospiteranno la capolista Frosinone per cercare di chiudere nel migliore dei modi il 2022 davanti al proprio pubblico. In vista della sfida del “Ferraris”, il tecnico Alberto Gilardino ha parlato in conferenza stampa dal centro sportivo “Gianluca Signorini” di Pegli.

    Domani partita importante.
    “E’ una partita bella da giocare. Quelle che vorrebbero giocare tutti, davanti ai nostri tifosi c’è la volontà di fare la gara giusta, quella vera con grande rispetto dell’avversario ma grande consapevolezza di quello che siamo noi”.

    Questa prima settimana di lavoro come è stata?
    “La squadra ha risposto fin dai primi giorni da quando sono arrivato. Questa settimana abbiamo avuto modo di lavorare sia sul piano fisico che su quello tattico, ci siamo preparati nel modo migliore e questo è stato un aspetto importante. Dovremo esaltare le nostre qualità e le nostre qualità individuali all’interno di un gruppo che deve avere la consapevolezza di battagliare su ogni pallone”.

    Come sta la squadra a livello fisico?
    “La squadra risponde alla grande sia livello fisico che a livello tecnico. C’è voglia di migliorarsi all’interno del gruppo e questo aspetto fa ben sperare. Pensiamo una gara alla volta”.

    Domani ritroverai Fabio Grosso di fronte. Che Frosinone ti aspetti?
    “Fa piacere riabbracciare Fabio. Incontriamo una squadra che ha avuto modo di lavorare insieme due anni con un allenatore. E’ una squadra preparata che sta facendo vedere ottime cose. Davanti ha singoli molto importanti, hanno attaccanti forti che attaccano la profondità, centrocampisti che si inseriscono ma che sanno anche interpretare il ruolo. Giocano molto sulle catene laterali. C’è grande rispetto da parte nostra ma anche grande consapevolezza di affrontarla nel modo migliore con umiltà”.

    Ieri c’è stato un incontro con i tifosi.
    “E’ stato piacevole, ci hanno dato dimostrazione di affetto, di esserci come lo sono sempre stati. Questo è dato una carica in più all’ambiente, ora tocca a noi in campo”.

    Ieri è stata una giornata triste con la scomparsa di Mihajlovic.
    E’ stata una giornata molto particolare, considerando che ho un giocatore come Vogliacco che lo ha avuto come allenatore, considerando che Sinisa l’ho avuto come allenatore io. Avevo saputo nei giorni scorsi sarebbe dovuto venire a vedere l’allenamento odierno e forse sarebbe dovuto venire anche domani sera allo stadio. Mi stringo alla sua famiglia, faccio le più sentite condoglianze e mando un abbraccio di cuore

    Il problema dei calcio da fermo.
    “Quello che ho cercato di trasmettere ai ragazzi in questi allenamenti. Dobbiamo essere ‘degli animali’ quando dobbiamo difendere ed essere altrettanto bravi quando attacchiamo sulle palle inattive. Dobbiamo volerle questo tipo di situazioni, che sono tecnico-tattiche, e poi andare con determinazione sia chi va a calciare sia chi va a saltare. Abbiamo cercato noi dello staff di stimolare i ragazzi in queste sensazioni che devono avere. Devono percepire pericolosità quando difendiamo ma anche quando andiamo ad attaccare. Ci deve essere la grande perseveranza nel voler segnare”.

    Lipani convocato in Nazionale da Mancini e Boci.
    “Sono fissi con noi da due settimane. Quando sono arrivato li ho portati. Li conosco bene e so le qualità di entrambi. Sono felice per Lipani, Mancini gli ha fatto un grandissimo regalo. Deve mantenere questo profilo, un occhio di riguardo ce l’ho nei loro confronti come in altri che ho avuto in Primavera. Devono farsi trovare pronti”.

    Badelj può essere pronto dal primo minuto?
    “Milan è rientrato mercoledì in gruppo. E’ stato fuori per diverso tempo ma le sensazioni sono buone. Verrà in panchina, è un giocatore di carisma ed esperienza. Lo conosco molto bene”.

    Il Frosinone è primo e il Genoa ad inseguire. Come sta vivendo la squadra questo passaggio dall’essere la squadra che doveva dominare il campionato a squadra che insegue?
    “Dobbiamo percepire il momento e lo squadra lo sta facendo. Il momento dice che a livello di punti siamo in ritardo però domani è una partita che ci metterà a confronto con una squadra prima in classifica e che sta facendo un percorso importante. E’ una partita che ci può aprire un ciclo e un percorso importante. Ce l’abbiamo nelle nostre mani ed è la volontà di tutti”.

    Cosa cambia in un centrocampo a tre con Badelj e senza Badelj?
    “Credo che questa squadra debba essere molto flessibile nell’aspetto tattico. In mezzo si può giocare a due o a tre, con un trequarti più o meno offensivo. Questa squadra ha la possibilità di cambiare. Milan detta tempi ed equilibrio per la squadra, come lo è Strootman. Abbiamo un valore aggiunto in più”.

  • Le formazioni ufficiali di Genoa-SudTirol, la prima di Gilardino sulla panchina dei rossoblù

    Le formazioni ufficiali di Genoa-SudTirol, la prima di Gilardino sulla panchina dei rossoblù

    Arrivano le formazioni ufficiali di Genoa-SudTirol, match delle ore 15 valido per la 16^ giornata del campionato di Serie B che sarà la prima volta di Gilardino sulla panchina del grifone

    Genoa (4-3-2-1): Semper; Hefti, Dragusin, Bani, Sabelli; Strootman, Frendrup, Jagiello; Aramu, Gudmundsson; Coda. Allenatore: Gilardino.

    SudTirol (4-4-1-1): Poluzzi; De Col, Zaro, Masiello, Berra; Tait, Crociata, Nicolussi Caviglia, Rover; Siega; Marconi. Allenatore: Bisoli.