Tag: Gotti

  • Spezia, la posizione di Gotti è molto a rischio

    Spezia, la posizione di Gotti è molto a rischio

    La situazione in casa Spezia non è semplice, la vittoria ieri del Verona ha riaperto tutti i giochi in chiave salvezza. I liguri starebbero valutando la situazione del proprio tecnico Gotti, la cui panchina non è sicura. Non sono esclusi dei possibili cambiamenti prima della partita di domenica contro la Juventus. Per un’eventuale sostituzione di Gotti si fanno i nomi di Lorieri allenatore in seconda di Gotti e poi la suggestione di Paulo Sousa.

  • Spezia, Gotti: “Il Napoli sta facendo un gran bel campionato”

    Prima della sfida contro il Napoli, il tecnico dello Spezia Luca Gotti ha parlato in conferenza stampa:

    “Il direttore ne ha parlato ieri e ha spiegato la ratio che c’è dietro. Aiuta la squadra nell’immediato e costruisce un percorso nel tempo. Il mio compito è fare in modo che da oggi a quel tempo si riesca ad essere coerenti. Muovendo tanti giocatori e con le mancanze che abbiamo, qualcosa va ripensato. Il mercato non ti porta a soddisfare completamente le esigenze, non hai alternative in campo come avresti voluto e non riproduci le linee di gioco con caratteristiche diverse da parte dei giocatori. Vanno ricreati nuovi equilibri e cercheremo di fare il meglio possibile. Il fatto che la società faccia uno sforzo e arrivi Shomurodov è significativo per il percorso di questo club”.

    Shomurodov può giocare domani? “Non gioca da un po’ di tempo, ma si è presentato in buone condizioni. Ha lavorato bene dov’era, si è presentato benissimo, molto sorridente e disponibile. A volte capita che arrivi qualcuno da una grande squadra e non sia contento, invece ci sta dando tanto”.

  • Spezia, Gotti: “Avremo diverse assenze”

    Spezia, Gotti: “Avremo diverse assenze”

    Il tecnico dello Spezia Luca Gotti in conferenza stampa parla della sfida contro il Bologna. Ecco le sue dichiarazioni.

    C’è qualche acciaccato. Come sta la squadra?
    “Ci saranno degli assenti: Nzola, Ekdal, Zurkowski, Bastoni, assenti certi. Abbiamo l’infermeria abbastanza piena di altre piccole cose, oggi faremo una valutazione soprattutto per Holm e poi partiamo. Dragowski ha anticipato parecchio i tempi e quindi questo recupero è da gestire con un dosaggio di grande cautela. Due giorni di carico di fila non li regge, quindi ha bisogno di un recupero profondo dopo la partita ed è il motivo per cui per Bergamo non era pronto”.

    Conterà sbagliare meno possibile?
    “È una partita senza due protagonisti, Nzola e Arnautovic. Dobbiamo trovare degli adattamenti alla partita che ci sarà. Credo che il Bologna sia una squadra con tante qualità, noi dovremo mettere in campo le nostre”.

    Quale può essere un’alternativa a Nzola?
    “Ci sono altri attaccanti che stanno più o meno bene, e questa è una variabile da considerare ogni volta. Come detto, cambiano le caratteristiche di come si lega il gioco e le linee di passaggio, come portare la palla”.

    Arriva Wisniewski. Come lo valuta?
    “Ho visto qualche partita del Venezia e mi sono fatto un’idea delle sue caratteristiche. I calciatori vanno valutati nel proprio contesto e vedendoli. È un difensore molto strutturato, destro, ha caratteristiche molto diverse da Kiwior e mi è piaciuto quando l’ho visto. Mi auguro dia il suo contributo”.

    Il mercato sta finendo.
    “C’è fastidio quando lavori durante questa finestra. Fatalmente hai calciatori in odore di qualcosa, che hanno pensieri e non sono focalizzati su quanto fai. Qualcosa qui e là si perde, poi la piccola perdita nella quotidianità si trasferisce in partita. Ben venga la fine del mercato”.

    Come impensierire il Bologna?
    “Sono un avversario diverso dalla Roma, sia in fase offensiva che difensiva qualcosa dovremo cambiare. Non mi è piaciuto che non siamo riusciti ad innescare la pericolosità, tanto che tra primo e secondo tempo ho provato a modificare i presupposti per arrivare a questa soluzione, cosa che proverò a fare anche domani”.

    Quanto tempo ci vuole per inglobare i nuovi?
    “Non c’è una risposta vera, i ragazzi hanno caratteristiche diverse e vengono da esperienze diverse. Sono arrivati diversi giovani, Zurkowski che era il più pronto e che conosce meglio la Serie A starà ai box per una ventina di giorni e ritarda il suo inserimento. La mia modalità è quella della goccia, del piccolo contributo ogni giorno, sia per atteggiamento che per condivisione delle idee. Non amo che arrivi un calciatore che entri in campo senza sapere nulla, mi piace una squadra integrata e che faccia ciò che deve insieme”.

    Con Esposito e Bourabia si può permettere un trequartista in più?
    “Parecchie persone non riescono a dare una valutazione corretta rispetto ad Ampadu. Viene percepito come diga, ma la realtà è che è uno che fa anche diga e legna, ma è ben diverso. Ci ha dato tantissimo, ha coperto un problema strutturale della squadra, aiutandoci in questo periodo. Abbiamo avuto diversi giocatori, Bastoni, Bourabia, Ekdal, che giocavano depotenziati perché non stavano bene. Ora sono arrivati nuovi infortuni, quindi bisogna vedere cosa riesci a permetterti ogni volta. Le cose che ci dicevamo ad inizio anno le stiamo dimostrando a livello pratico: non sono un fissato sul modulo di gioco. Nel momento in cui posso permettermi di migliorare la situazione col 5-5-5 lo faccio”.

    Cipot e Krollis come li ha visti?
    “Krollis è stato fermo totalmente un mese, è arrivato dalla sosta del suo campionato ed è venuto qui come se fosse un ritiro. Non è facile metterlo nemmeno negli allenamenti. Ha avuto la sfortuna che dopo 7 minuti di allenamento ha avuto un contrasto duro e non è a disposizione da un paio di giorni. Questa settimana ho apprezzato le qualità di Cipot, che mi sembrano notevoli”.

    Che partita sarà?
    “Molto aggressiva all’inizio. Entrambe hanno modo di proporre il gioco in modo diverso, ma di sicuro sarà una partita di aggressività. Poi, con la partita incanalata, credo cambierà”.

  • Spezia, Gotti: “Andiamo avanti così”

    Spezia, Gotti: “Andiamo avanti così”

    In striscia positiva da quattro giornate, lo Spezia si prepara alla trasferta di Torino con due volti nuovi, Salvatore Esposito e Szymon Zurkowski. A due giorni dalla gara contro i granata, tra pochi minuti il tecnico delle Aquile Luca Gotti interviene in conferenza, per analizzare il momento dei liguri e i pericoli della trasferta in Piemonte.

    Due nuovi acquisti a centrocampo. Corrispondono alla sua idea di crescita?
    “Sono due giocatori che conosco molto bene, li ho visti tanto gli anni scorsi. Hanno caratteristiche diverse. Esposito, per capirci, è un palleggiatore, un play con qualità, mentre Zurkowski è la classica mezzala di grande volume, di inserimento, e l’anno scorso ha impreziosito il campionato con gol e assist”.

    Pensa di cambiare qualcosa?
    “Abbiamo lavorato con intensità, i giocatori sono più o meno tutti a disposizione, con qualche problemino di alcuni che ancora ci danno qualche punto di domanda, che proveremo domani a risolvere, dato che siamo ancora a 48h dal match. Zurkowski viene da un periodo in cui si è riacutizzato un piccolo problema e cercheremo di inserirlo gradualmente e con intelligenza. Sono stato contento dell’atteggiamento nelle due partite, ho segnalato con forza che non mi è piaciuto l’inizio con il Lecce, dove loro sono entrati meglio di noi. Siamo stati stranamente timorosi, spaesati, anche se nel restante pezzo di primo tempo mi sono piaciuti. Il Torino è una squadra che gioca in maniera specifica, qualche cambio lo farò in virtù di avere gli uomini più adeguati”.

    Agirete sul mercato sulla fascia destra?
    “Le alternative ad Holm hanno caratteristiche diverse. Ferrer, Gyasi, Amian, per caratteristiche forse anche Zurkowski potrebbe adattarsi, ma andrebbe provato. Hanno tutti caratteristiche diverse da Holm, che fa quel ruolo con grande naturalezza. Il percorso di Salva lo ha limitato negli scorsi mesi, con un’operazione invasiva. Amian è riuscito ad andare in campo prima, nonostante l’operazione. La lunga rincorsa di Ferrer gli ha tolto spazio. Con il Lecce sarebbe potuto essere utile nel finale, detto che Holm ci ha abituato a grande qualità. Giocare in maniera ravvicinata poteva indurmi a pensare cose diverse, ma nel campionato, anche con le triple partite, Holm non ha mai sofferto. Non ho mandato Ferrer a scaldarsi e quando Holm ha perso terreno non avevo Salva caldo, e ho scelto di restare così. Sarebbe stato utile se avessi letto in anticipo”.

    Da dove si riparte dopo questo inizio?
    “Ci sono state cose buone e meno buone, ma l’aspetto che preferisco è l’aver visto una squadra. Con l’Atalanta hai provato a dare una buona dimostrazione di forza e non sei arrivato in fondo per alcuni limiti che abbiamo e scelte mie. Con il Lecce, partita insidiosa e che non era da perdere, siamo partiti male ma abbiamo dato dimostrazione di solidità mentale. La sensazione di avere una squadra c’è, e va al di là degli episodi. Ripartire da qui è il dato principale”.

    Ha pensato a qualche alternativa in attacco o serve qualcuno di nuovo per sostituire Nzola?
    “Io ho un piccolo problema alle anche, che sta diventando un problema sempre più marcato ma per fortuna io non vado in campo. Mi limita in mobilità ma per fortuna non devo correre. Per quanto riguarda Nzola, è uscito pochissimo quest’anno, e quando l’ha fatto con l’Atalanta si è vista la differenza, non solo nel far salire la squadra, ma perché spaventa gli avversari. Non puoi isolarlo in un uno contro uno e condiziona il baricentro degli avversari, che non concedono l’uno contro uno. Non è solo difesa della palla, quindi non è facile trovare giocatori con queste caratteristiche e non lo abbiamo in rosa”.

    Con l’arrivo dei nuovi c’è troppo traffico a centrocampo? Un commento su Strelec?
    “Non so se ricordate, ma già da quest’estate avevo dei desiderata, nel ridurre il numero di calciatori e aumentare la competizione. Vorrei meno giocatori possibile ma più forti possibile. Non siamo riusciti a scremare il gruppo in estate, e adesso si sta facendo un tentativo. Stanno uscendo e usciranno ragazzi giovani, come appunto Strelec, ma posso dire Ellertsson, Sher, giocatori che mi piacciono molto e che possono essere il futuro dello Spezia ma che qui troverebbero pochissimo spazio. È giusto facciano sei mesi per rientrare con le spalle più larghe. Strelec lo vedo eccome, ne abbiamo parlato. Mi piace molto, è lì lì per sbocciare, ma l’abbiamo provato e ancora non è riuscito a dare quel contributo che mi aspetto da lui. Pensiamo per lui ad un percorso e cerchiamo di fare questa operazione, alzando la competizione. Ekdal non lo voglio perdere per alcun motivo. I punti da qui in avanti varranno sempre di più, e quando inizi ad entrare nelle zone calde del campionato per gestire le partite devi avere giocatori che sappiamo interpretarle, ed Ekdal è tra questi, augurandoci che tutti possano stare al meglio”.

    Il Torino arriva galvanizzato dalla vittoria di San Siro, come se lo aspetta?
    “La vittoria è stata grande ed è quasi impossibile per noi che non siamo allenatori delle prime pensare di affrontare la competizione con successo. L’unico modo, ed è quello che ha fatto Juric, è affrontarla con i titolari, quattro dei quali hanno fatto 120′. Qualcosina in campionato lascerai, ma sono scelte che dobbiamo fare noi. La Coppa Italia, per com’è, è una competizione sminuita, che perde tanto appeal. È una competizione per otto squadre, che entrano ora e giocano in casa. Mourinho, ad esempio, è stato in Inghilterra e sa cos’è la FA Cup. Anche io l’ho imparato lì. Chi ha la matricola della FIGC inglese comincia a giocare in estate e mano a mano entrano le varie squadre di tutte le categorie. La Premier entra molto prima, e il sorteggio è integrale, dando vita a partite storiche, Davide contro Golia. Sono dinamiche di gentilezza legate al calcio: pensate al Liverpool che gioca fuori casa in quarta divisione, a fine partita lascia come dono le sue divise. Questa competizione si riempie di altri significati, significati più comuni. Quella è la vera coppa della federazione. Chiaro, il calendario è intasatissimo, soprattutto per le big, e allora va bene così. Ma la Coppa Italia perde grande valore per i partecipanti. Torniamo al Torino: ha fatto una partita splendida, in dieci, a San Siro contro un Milan che è diventato sempre più Milan nel corso della partita. Sono cose che ti danno spinte, anche se ho imparato a non occuparmi di questi aspetti. Il campo spesso dà risposte differenti da ciò che ti immagini ed è la bellezza del campionato”.

  • Spezia, Gotti: “Dopo il pari con l’ Atalanta dobbiamo capire dai nostri sbagli”

    Alla vigilia della sfida contro il Lecce, il tecnico dello Spezia Luca Gotti ha parlato ai canali ufficiali del club: “Dopo il pareggio con l’Atalanta abbiamo cercato di analizzare sia gli aspetti positivi che quelli negativi. Le rimonte subite domenica si sono rivelate un problema. A parte la rimonta della Fiorentina con il gol al novantesimo, frutto di un problema tecnico-tattico, nelle altre occasioni c’è un unico denominatore, il fatto che la squadra che finisce le partite non è la stessa che le comincia. È una squadra diversa, diversa nel gestire i momenti, però il fatto di aver perso diversi punti negli ultimissimi minuti diventa un problema mentalmente. Inizi a pensare che non devi prendere gol e dal punto di vista pratico ti abbassi, ti porti gli avversari in area, non sei aggressivo e quindi è diventata una cosa che più o meno consciamente percepiamo. E pesa in termini di punti”.

    Quanto vale la partita di domani con il Lecce?
    “Probabilmente sono il club che per organizzazione e tipo di approccio alle partite ci assomiglia di più. Lo dico con accezione positiva: siamo due club umili che affrontano con umiltà il campionato, cercando di guadagnarsi un centimetro alla volta la possibilità di restare in Serie A. Vengono da 10 punti in quattro partite, hanno cambiato la loro classifica e arrivano qui con grande fiducia. Hanno corsa, organizzazione, aggressività. Ma anche noi”.

    Zoet si è fatto male. Come sta Dragowski e cosa ha detto a Zovko?
    “Dispiace molto per Zoet, che ne avrà per un po’ di tempo. Dragowski sta cercando di accelerare il recupero, manifesta da sempre la voglia di rientrare il prima possibile. Oggi abbiamo un altro allenamento per valutare. Per Zovko non c’è bisogno di parlare troppo: il ragazzo è molto contento di essere riuscito a dare il proprio contributo in un gruppo in cui è molto integrato”.

    Il gruppo come sta?
    “Più o meno abbiamo recuperato tutti. Oggi faremo un’ultima valutazione su Verde”.

    Cosa può portarvi Esposito? Domani sarà in panchina?
    “Esposito è un giocatore di qualità e ben venga per noi. I giocatori di qualità sono sempre i benvenuti. Va messo alla prova in Serie A, in B ha fatto molto bene e il suo percorso lo vedrà confrontarsi con la A. A partire da lunedì però, perché ancora non l’ho visto”.

  • Spezia, Gotti: “Dobbiamo continuare a dare il massimo”

    Dopo una lunga pausa il campionato di Serie A è pronto a riprendere e per lo Spezia è subito tempo di grandi incroci, al Picco contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Tra pochi minuti, dalla sala stampa dello stadio spezzino, il tecnico delle Aquile Luca Gotti incontrerà i giornalisti, per fare un punto sul momento dei liguri e sull’incrocio con i bergamaschi.

    Ripartiamo da dove ci eravamo fermati. Rispetto a dove eravamo rimasti come vede la squadra?
    “La convinzione che ho è che si sia lavorato molto bene in questo mese di lavoro. L’atteggiamento della squadra è stato eccellente. L’impressione è che la squadra sia cresciuta ulteriormente, ma va verificato dalle partite di serie A”.

    Ha qualche idea sul centrocampo di domani?
    “L’Atalanta è una squadra con idee marcate e precise, con una fisionomia chiara. Sono estremamente fisici, intensi, da quel punto di vista non possiamo regalare debolezze”.

    Due partite in casa, importanti. C’è il pericolo che si pensi al Lecce?
    “Queste valutazioni vengono fatte l’esterno, rispetto che all’interno dello spogliatoio, dove la consapevolezza è più precisa. Abbiamo fatto tredici punti, pochi per quanto mi riguarda. Ne avremmo meritati di più. La sostanza è che abbiamo 23 partite da fare. Il prossimo step ideale è la fine del girone d’andata e mancano quattro partite, tre in casa, un vantaggio non da poco. Cercheremo di sfruttarlo. Poi è normale che si pensi di gara in gara, ora esiste solo l’Atalanta”.

    L’Atalanta è un po’ cambiata. Come si affronta?
    “Sono una squadra che non puoi solo subire. Normalmente negli anni scorsi e meno in questa nuova fase, è dominante con quasi tutti, in virtù del suo modo di affrontare le partite. Non puoi pensare di fare punti solo subendo, e già questo indica delle cose per far male e punire i punti deboli che possono avere. Ci sono vari momenti, bisogna leggere le partite”.

    Verde come sta?
    “Un mese di lavoro senza campionato ti fa vedere alcune cose. Cerchi di essere oggettivo, normalmente pensi alla gara di campionato, così invece è diverso. Alcuni sono cresciuti, ho fatto un solo allenamento con tutti e 26 i giocatori a disposizione. Verde ha avuto un piccolo problemino, penso di lieve entità, una cosa di 10-15 giorni. Di fatto, credo che in queste prime partite dell’anno lo Spezia per la prima volta è nella condizione di schierare 11 giocatori di un cero tipo e può pensare di avere 5 sostituzioni che non abbassano il ritmo”.

    Il mercato aperto vi influenza?
    “I giovani hanno una crescita fisiologica, specie chi non conosceva bene la Serie A. Gennaio è odioso, fai sei partite con il mercato aperto e di sicuro qualcuno si distrae e si rubano energie. L’errore che non deve fare l’allenatore è pensarci, penso solo a chi ho a disposizione e lo dico oggi alla vigilia della prima di campionato”.

    Il Picco vi dà una mano.
    “L’apporto è splendido, c’è sempre stato. In casa abbiamo perso una partita che è ancora una ferita aperta, ma non siamo mai stati in quella brutta situazione di perdere pesantemente. Nei momenti di difficoltà spero continui ad esserci questa spinta di amore, di cui una squadra come la nostra ha bisogno”.

    Un giudizio su Moutinho? Esposito sta arrivando?
    “Parlo di Moutinho, che è già nostro. Chi non è dello Spezia non è affar mio. Lui si è inserito benissimo, è un ragazzo splendido. Grande professionalità, voglia di adattamento che l’ha portato ad integrarsi facilmente. Dopo un mese e mezzo parla già italiano praticamente, sta dimostrando una voglia di essere utile molto piacevole”.

    Pasalic ha fatto molto male allo Spezia. Come potete contenerlo?
    “Non so come giocherà Gasperini. Le ultime due volte che mi ha affrontato ha cambiato schema di gioco, ho visto le ultime amichevoli e ha utilizzato il trequartista con due punti, non necessariamente Pasalic ma Ederson o Koopmeiners. Hanno tutti i calciatori, possono avere tante soluzioni, non penso solo a Pasalic ma all’Atalanta”.

    La pausa come inciderà?
    “Penso possa incidere. Non è vero che si riparte come in estate perchè abbiamo fatto diverse partite. Sono rimasti tutti i tecnici tranne che quello del Verona, una situazione particolare. Le rose non sono stravolte, è un’anomalia. In mezzo c’è stato il mondiale e specie per le big c’è stato un impegno mentale di un certo tipo. Più i giocatori sono andati avanti e più ci metteranno a tornare con la testa in questo contesto, per questo questa può essere una variabile che può cambiare quanto visto negli ultimi mesi”.

    Nzola come sta?
    “Ha fatto un percorso diverso rispetto agli altri. Ha giocato tutti i minuti prima della sosta, soffrendo di una infiammazione al tendine rotuleo. Per fare in modo che non soffrisse ha lavorato per tre settimane a parte, ma questa settimana mi è sembrato di rivederlo nelle stesse condizioni della prima parte di stagione”.

    Bourabia come ha lavorato?
    “Ne abbiamo già parlato in altre occasioni. La fiducia che un allenatore dà al giocatore è uno degli alimenti più utili, che fanno più la differenza nel rendimento del giocatore. Ci sono giocatori che la cosa la sentono tantissimo, altri meno, ma a tutti dà una spinta. Non riesci a darla a tutti, ho 26 giocatori di movimento, ne vanno in campo 10 e altri 5. Ad un certo punto devi invertire il concetto e serve che l’allenatore si fidi dei calciatori. Nzola e Bourabia sono giocatori che mi danno molta fiducia”.

    Dragowski come si sta allenando?
    “Ha iniziato ad allenarsi da solo, ma ancora non è pronto per entrare in gruppo. Penso sia questione di una settimana o due, che sono 2-3-4 partite. Sono infortuni con cui bisogna stare attenti, perché la ricaduta è dietro l’angolo e i tempi di recupero non sono lineari. Analizziamo la situazione giorno per giorno, confidando sull’ingrediente importante che è la volontà del ragazzo di ridurre i tempi”.

    Qualche gerarchia è cambiata?
    “Non rispondo (ride, ndr)”.

  • Spezia, Gotti: “Pronti per la ripartenza del campionato”

    Il tecnico dello Spezia, Luca Gotti, ha parlato ai canali ufficiali del club dopo la vittoria contro il Groningen nel ritiro spagnolo, con i liguri che tra due giorni torneranno in Italia: “Questa è stata la partita più vera, anche per i toni agonistici che si sono accesi, richiamando il clima del campionato. Poi ci sono state diverse cose positive, compreso il fatto che non abbiamo subito neanche un tiro in porta. Abbiamo cercato di alzare la condizione a tutti, dando spazio a più giocatori possibile e alternando lavoro di qualità a lavoro di alta intensità. Dopo Natale saremo già nella settimana che ci porta al campionato”.

  • Spezia, Gotti: “Il Milan è un gran collettivo”

    Alla vigilia della sfida in conferenza stampa il tecnico Luca Gotti, analizza i rischi della partita contro i campioni d’Italia di Stefano Pioli e farà un punto sul momento delle Aquile.

    È più contento di uno Spezia che subisce gol provando a vincere, o più dispiaciuto del ko?
    “Non sono pronto a rivedere la mentalità, ma sono dispiaciuto. Il finale della partita contro la Fiorentina non l’ho ancora assorbito, però mi tengo il desiderio durato tutta la partita: lo spirito e quel modo di volerla affrontare e bisogna che abbiamo una lettura migliore dei momenti”.

    Ci sono strascichi dopo il ko con la Fiorentina?
    “Quando perdi non sei abituato. Stai male, sto male io e stanno male i giocatori. I giorni successivi a caldo sono giorni in cui devi riannodare dei fili che si sono sciolti e devi mettere a posto qualcosa, facendo i conti con gli acciacchi. Ti prepari a queste tre partite in otto giorni, focalizzandoti sul fatto che il nostro campionato è fatto di queste tre partite, senza pensare ad altro”.

    Chi ha più da perdere domani?
    “Non riesco a vedere in generale le partite come qualcuno che ha qualcosa da perdere. Ogni partita è un’opportunità, sappiamo il grado di difficoltà delle gare di Serie A, dove niente è scontato. Sappiamo quanto è forte il Milan, il titolo che hanno sulla maglia ne è una testimonianza”.

    C’è uno Spezia al Picco e uno Spezia lontano dal Picco. Come si può modificare questa cosa?
    “Il pubblico domani ci sarà, ma saranno ottantamila degli altri. Di sicuro i risultati e i gol fatti sono questi, ma se guardo l’atteggiamento di Monza, o quello contro la Salernitana, per le occasioni create l’atteggiamento c’è. Poi la partita prende direzioni diverse, mentre le altre partite sono fatte contro squadre di altissimo livello, come il Milan domani sera”.

    Holm e Verde come stanno?
    “Holm ha saltato un paio di giorni di allenamento per quel problemino accusato con la Fiorentina, ma si è allenato con la squadra negli ultimi due giorni. Verde prosegue con il suo percorso, per cercare di ritrovare la condizione migliore per le partite di Serie A”.

    Strelec sta capendo l’intensità del calcio italiano?
    “È entrato e ha avuto un impatto, si è procurato una buona occasione dove Terracciano ha fatto una bella parata. Ha qualità, il mio compito, insieme al suo, è quello di dargli continuità”.

    In vista delle tre partite in otto giorni, pensa di cambiare qualcosa?
    “È un’ipotesi. La mia idea e il concetto che voglio che ci guidi sono le caratteristiche delle partite e le caratteristiche dei miei giocatori. Voglio utilizzare il più possibile la rosa per fare in modo di avere il nostro livello più alto in tutte le partite”.

    Il Milan gioca in ripartenza, che atteggiamento dovrete avere?
    “Il Milan ne ha parecchie di qualità. Può gestire le partite in diversi modi. Ha qualità di palleggio, ha giocatori bravi nello stretto, sulla trequarti. Ha giocatori di qualità e grande gamba che utilizzano bene gli spazi. In certe zone del campo non dovremo concedere gli spazi, dovremo affrontare la partita consapevoli di queste caratteristiche”.

    Il gruppo ha assimilato al 100% la sua filosofia?
    “Mi auguro fortemente che ci siano grossi margini di miglioramento. Non so se ha visto la partita di champions del Milan, dove il Salisburgo si è presentato con un’età media di 21 anni e mezzo, primo in classifica in Austria. Si gioca una partita con due squadre con riferimenti uomo a uomo, su tutto il campo, e non si riesce a capire qual è il sistema di gioco. Ci sono i concetti, ma non si può dire qual è il sistema, come attaccano e come difendono. E questa è la direzione del calcio europeo, dove cambia la tattica. Sta cambiando anche la Serie A, cambiano le caratteristiche fisiche dei giocatori, con più intensità. Contro la Fiorentina anche noi non avevamo un sistema di gioco, però ci sono i principi con cui prepari la partita. Da quel punto di vista, io dico che necessariamente siamo migliorati ma abbiamo un percorso che deve dire di mettere la prossima fila di mattoni una volta che si è assestata la prima. Margini di miglioramento ce ne sono tanti”.

    Bourabia ed Ekdal come le sono parsi contro la Fiorentina?
    “Penso siano una coppia solida, che sta dando qualcosa. Bourabia dall’inizio, Ekdal sta dando un contributo determinante nell’ultimo periodo, e nel momento in cui la loro condizione migliora cercherò di utilizzarli il più possibile”.

  • Spezia, Gotti: “Dobbiamo riprenderci dopo Salerno”

    Dopo il ko di Salerno lo Spezia torna in campo al Picco, avversario della Fiorentina dell’ex Vincenzo Italiano. A circa ventiquattr’ore dalla sfida, il tecnico delle Aquile Luca Gotti interviene in conferenza stampa per analizzare il momento dei liguri.

    A Salerno era arrabbiato. Cosa cerca di dire ai ragazzi?
    “È capitato parecchie volte che in casa siamo andati sotto. Con la Cremonese, il Sassuolo, il Bologna, la Sampdoria ed è possibile l’energia del nostro stadio e della nostra gente abbia un impatto forte su una squadra giovane che vive di entusiasmo e di momenti. In casa è normale che affronti le difficoltà in maniera diversa, ma è capitato che siamo andati sotto sia a Monza che a Salerno nel nostro momento migliore, e non c’è l’inerzia per cambiare la partita, detto che se Nzola fa gol all’Arechi cambia tutto”.

    Possiamo attenderci uno Spezia attendista contro la Fiorentina?
    “Ci saranno momenti in cui sicuramente succederà, perché la Fiorentina fa del possesso palla e del dominio la sua caratteristica principale. Che tu voglia o no, questa cosa succederà. Poi noi dovremo mettere in campo le nostre armi”.

    Gyasi può riposare?
    “Gyasi ha fatto due ruoli, da quinto e da seconda punta, e una via di mezzo tra questi ruoli. La sua duttilità a modo che possa farlo. All’inizio del campionato mi ero detto che forse in quel ruolo non si esprimeva al 100%. All’inizio non stava bene, ha cominciato veramente a stare bene più o meno dopo la Sampdoria, ma è stato fermo qualche giorno. Ha sempre avuto continuità dentro al campo. A me piace sempre di più. Possiamo dire che non ha fatto gol, ma a Salerno, per esempio, mi è piaciuto e non andava tolto. Poi l’allenatore fa valutazioni per il momento della partita e inserisce alcuni giocatori, ma non andava tolto. Ha fatto un primo tempo di qualità, senza abbassare la qualità del gioco. In generale, al di là che ancora non ci ha portato gol sono contento di come si allena, farà parte della partita”.

    Meglio giocare a quattro o cercare di stare a tre rischiando l’uno contro uno?
    “È una discussione che abbiamo fatto in un paio di occasioni. Al di là del sistema numerico, vedrete che durante la partita ci saranno entrambi i modi di giocare”.

    Agudelo può essere spostato più in avanti?
    “Difficile rispondere, perché è difficile cogliere il presupposto messo. Se gioca da mezzala è abbastanza chiaro che nelle partite si trova nella zona di trequarti. Gioca già lì, poi parte da mezzala e ha compiti che possono cambiare, a volte sta più esterno, altre più centrale perché in quella zona può avere più spazio. È un po’ la risposta che ho dato su Gyasi: ha fatto bene a Salerno, ma manca il gol. Sta avendo un’evoluzione, queste cose devono arrivare. Lavora e insiste, se non hai soddisfazione il ragazzo perde un po’ di fiducia e cerca altre strade, ma quando succede è facile che tu ti perda”.

    Ekdal è recuperato, come valuta la coppia con Bourabia?
    “Mi piace l’idea che giochino assieme. Entrambi non dispongono di grandissima intensità, ma hanno comprensione del gioco e aiutano la squadra ad avere più equilibrio. Quando li tolgo le cose cambiano in maniera più repentina. Fatichiamo a coprire più campo, ma va compensato con altri interpreti”.

    Domani servirà la partita perfetta?
    “La risposta non la ho. Ce lo dirà il campo, noi proveremo a farlo. La partita di domani non è proprio normale, ne siamo consapevoli. Cercheremo di fare una partita all’altezza di questi presupposti. Le risposte le darà il campo”.

    Verde, Reca… come stanno?
    “Non lo sai mai veramente. I ragazzi li vedi tutti i giorni, ma non sono tutti i giorni uguali. A volte ti sembra di vedere cose fantastiche, poi il giorno dopo c’è un passo indietro. Tutti vogliono dare il contributo, spesso sovrastimano la loro condizione. I rilievi del campo poi sono quelli che vedi, durante le partite prendi rischi e a volte va bene e altre no. Qualche sensazione le ho, risposte no”.

    Bastoni e Kovalenko rientreranno a breve?
    “Kovalenko di sicuro no, se ne parlerà a gennaio. Bastoni sta provando ad affrettare i tempi, ma mi auguro possa essere a disposizione già per Milano, ma potrebbe non essere così. I tempi sono stretti, potrebbe sia essere a disposizione che rivederlo a gennaio”.

    Possibile partiate più prudenti?
    “La considerazione pratica ci sta. Abbiamo imparato che le partite di A hanno diverse partite all’interno e vanno letti i momenti. Non necessariamente si deve pensare che partiamo più prudenti o meno”.

  • Spezia, Gotti: “Sarà un derby molto interessante”

    Spezia, Gotti: “Sarà un derby molto interessante”

    Vigilia di derby in casa Spezia, domani impegnato contro la Sampdoria per un vero e proprio scontro salvezza. Tra pochi minuti, dalla sala stampa dello stadio Alberto Picco, il tecnico spezzino Luca Gotti incontra i giornalisti, per analizzare la sfida contro i blucerchiati. Ecco le sue dichiarazioni:

    Cosa tiene della partita di Napoli?
    “Come ad inizio scorso campionato, il Napoli in questo periodo è difficilissimo da affrontare. Hanno grande qualità, giocano molto bene, hanno idee comuni forti e sta mettendo in difficoltà tutti, a qualsiasi livello. Noi, da una parte, abbiamo cercato di fare la nostra partita con l’idea di fare punti e nel primo tempo alcune cose le abbiamo fatte peggio, subendo la forza del Napoli più di quanto avremmo potuto. Nella ripresa, verso la metà, ho iniziato a cullare l’idea di addirittura portare via il punteggio pieno, che alla luce della partita non sarebbe stato giusto. Il pareggio, dal mio punto di vista, sarebbe stato più giusto. A metà ripresa la gestione mi ha fatto cullare l’idea di vincere, tant’è che quando c’è stato l’episodio tra Kiwior e Meret mi sono detto: ‘Dai che ci siamo’. Invece porti a casa zero punti, con tanto rammarico ma non con rabbia. Ma con dispiacere”.

    Gyasi e Reca come stanno?
    “Reca ha avuto un problema sul finale della partita di Napoli e che tra l’altro è una concausa dell’azione del gol, che non lo fa rientrare più in campo nei restanti minuti. Sembrava fosse serio, ma già lunedì avevamo scongiurato problematiche serie. Gyasi ha fatto una settimana da acciaccato, penso di poterlo avere a che fare. Non avrò Sala, che ha avuto un piccolo problemino. Non si prevede il rientro a breve di Verde, Maldini e Amian, Ferrer forse lo porto. Ho visto il miglior Ekdal da inizio anno, già questo è importante”.

    Domani può giocare con il modulo di Napoli?
    “Già nella domanda c’è la risposta. È difficile definire i sistemi di gioco, sempre di più si costruisce a tre e gioca a quattro, cambiando anche giocatori diversi. Le squadre vengono più definite per concetti, non per schieramenti. Ci sono cose che sono sovrapponibili per la partita di domani, e altre diverse”.

    Cosa ha chiesto a Nzola? Strelec torna?
    “Strelec si è allenato tutta la settimana. Credo che le tendenze numeriche vadano analizzate tra 6-7 partite, altrimenti incide molto l’avversario incontrato e il calendario. Alla lunga queste cose daranno una connotazione più realistica. Per i numeri dei gol è facile pensare subito agli attaccanti, ma è una cosa di squadra. Questa cosa è una delle priorità mie in questo momento e in futuro”.

    Manca un finalizzatore? Ekdal può giocare?
    “Ekdal penso possa entrare a partita in corso, mi ha dato disponibilità e in passato io l’ho forzato anche se non era in grado. Ora la situazione è migliorata. A Napoli portiamo sei giocatori in area di rigore, in superiorità numerica. Noi prendiamo gol con noi in otto e loro in quattro. È chiaro che dobbiamo migliorare nelle due aree di rigore”.

    Ellertsson come sta?
    “È un giocatore che ha giocato parzialmente in B alla SPAL, dove si era anche infortunato. Mi è stato presentato come un ragazzo che dovesse fare numero prima di un prestito in Serie B. Ma la prima settimana l’ho guardato con questi occhi, poi mi è iniziato a piacere per tanti aspetti, anche nel valutare le prospettive che può dare in termini di aiuto. Mi è piaciuto, dopo una settimana ho comunicato alla società che per quanto mi riguardasse doveva rimanere. Ogni volta che posso lo faccio giocare, mi auguro si ritagli più spazio possibile”.

    Che Picco si aspetta?
    “L’augurio è ovvio che sia di questo tipo, ma che succederà non so dirlo. So quale atteggiamento avremo, affronteremo al massimo la partita di domani”.