“L’entusiasmo che ha generato questo importante progetto che stiamo portando avanti da ormai 3 lunghi anni ci consente di recuperare energie che sono molto utili per dare ancora maggiore dignità al calcio italiano. Ci lascia sicuramente la certezza di aver intrapreso una strada giusta, la strada per il rilancio del calcio italiano, la strada per dare centralità al calcio italiano all’interno di organismi istituzionali sportivi ma anche verso la parte politica di governo del nostro Paese. Oggi la Nazionale è degli italiani, appartiene a tutti i nostri tifosi, a un popolo che si ritrova nei valori di questa Nazionale. E quindi questo entusiasmo è sicuramente il momento per avviare quel progetto di riforma del calcio italiano”. Così Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, ai microfoni di Sky Sport.
Il campionato italiano di calcio in vista della partenza della nuova stagione vorrebbe fare in modo che gli stadi si riaprissero quasi completamente. La Lega calcio ha dichiarato che ci sono state delle pesanti perdite per la pandemia e gli stadi chiusi che si aggirano a un miliardo e 200 milioni. Per questo il presidente Dal Pino e i club hanno chiesto un incontro ufficiale al premier Draghi e al Sottosegretario allo Sport Vezzali, anticipandolo con una lettera inviata lo scorso weekend. Adesso anche la Figc ha fatto la sua parte, il presidente Gravina ha annunciato di aver scritto a Valentina Vezzali per verificare la possibilità di consentire un pieno ritorno dei tifosi negli stadi con l’inizio dei nuovi campionati. Al momento è consentita soltanto al 25% della capienza degli impianti. Il presidente ha però ribadito quanto detto nei giorni scorsi: “Sono convinto della necessità del pubblico negli stadi, ma avrei preferito una certa gradualità. Bisogna usare il buon senso perché se riapriamo al 100% e poi siamo costretti a richiudere tutto è la fine”.