Tag: Hellas Verona

  • Ufficiale il divorzio tra il Verona ed il ds D’Amico, c’è l’Atalanta ad aspettarlo

    Ora è anche ufficiale l’addio di Tony D’Amico come direttore sportivo dell’Hellas Verona. Infatti l’ormai ex ds scaligero è atteso a Bergamo dove prenderà il post di Sartori, nuovo dirigente del Bologna, alla guida dell’Atalanta. L’ufficialità arriva tramite una nota apparsa sul sito web del club gialloblù, che vi riportiamo di seguito.

    “Hellas Verona FC comunica l’interruzione consensuale del rapporto professionale con il Direttore Sportivo Tony D’Amico dopo sei anni di intensa e proficua collaborazione, nel contesto della quale Tony D’Amico è stato dapprima Responsabile Scouting e poi – appunto – Direttore Sportivo del Club, incarico – quest’ultimo – ricoperto nelle ultime quattro stagioni. Il Presidente Maurizio Setti, in primis, e tutto Hellas Verona FC ringraziano sentitamente il Direttore Tony D’Amico per aver messo a disposizione del Club non solo le sue grandi capacità e competenze, ma anche un’encomiabile dedizione al lavoro volta dapprima alla crescita e poi al consolidamento dell’area sportiva. Il Direttore Tony D’Amico esprime profonda gratitudine a tutto il Club, ma in modo particolare al Presidente Maurizio Setti per la fiducia che gli è stata riconosciuta e per la grande opportunità che gli è stata concessa di operare con crescente autonomia e in armoniosa simbiosi con la proprietà per il bene del Club, cui augura le migliori fortune e soddisfazioni per il futuro”.

  • Festa del gol all’Olimpico, Lazio ed Hellas Verona chiudono il campionato con un pareggio

    Hanno concluso il campionato con una bellissima partita questa sera la Lazio e l’Hellas Verona. Il match dell’Olimpico si chiude con il risultato di 3-3, con i biancocelesti che terminano al quinto posto in classifica ed i veneti invece come nona forza del campionato sotto alle big. Passano appena sei minuti e gli ospiti vanno subito in vantaggio, cross dalla sinistra di Lazovic, sul secondo sbuca El Cholito Simeone che sblocca così la gara. La squadra di Sarri spinge ma sono i gialloblù a trovare il raddoppio con un sinistro potente di Lasagna da fuori area di rigore, il pallone sbatte su entrambi i pali e poi rotola dietro la linea con Strakosha incolpevole. Dopo pochi minuti però la Lazio riapre il match con un cross basso di Felipe Anderson serve il pallone a Jovane Cabral che complice una deviazione di un avversario accorcia le distanze. Alla mezz’ora è ancora Felipe Anderson che parte dalla sinistra si accentra, si aiuta con un rimpallo ed una volta davanti a Berardi sigla la rete del pareggio. Nel secondo tempo entra Pedro per l’infortunio di Zaccagni ed è proprio l’ex Barça a portare in vantaggio i suoi. Dopo un triangolo in area con Felipe Anderson, quest’ultimo si presenta a tu per tu con il portiere avversario, che para ma sulla ribattuta arriva Pedro che firma il vantaggio laziale. Nel finale però gli Scaligeri alzano la pressione e cercano di colpire alle spalle della difesa avversaria. Al 76′ Hongla parte dalla sinistra, duetta con Caprari ma il tiro viene parato. Sul pallone vacante interviene Lazovic che la crossa bassa ancora nel mezzo e per il centrocampista camerunese è un gioco da ragazzi a spingere quel pallone in rete, che fissa il parziale finale.

  • Il Cagliari affonda, l’Hellas è a quattro punti dall’Europa

    Il Cagliari ora rischia molto, arriva la diciannovesima sconfitta stagionale e la Salernitana è distante solo tre punti con due partite da giocare. Nella gara di questo pomeriggio l’Hellas Verona ha conquistato tre punti che fanno sognare l’ambiente gialloblù, perché in questo momento la squadra di Tudor si trova a quattro punti dall’ultimo posto europeo, occupato ora dalla Fiorentina. Gli ospiti iniziano subito alla grande, Simeone combatte in mezzo a Dalbert e Lovato, arriva sul fondo ed imbecca Barak libero in area che sblocca il risultato. I rossoblù attaccano a testa bassa e prima Altare poi Keita vengono fermati da Montipò in collaborazione con la traversa. Nel momento di massima spinta dei padroni di casa è di nuovo il Verona a portarsi in vantaggio con una serpentina di Caprari, che arrivato in area piazza con il destro il raddoppio. I padroni di casa cercano di reagire e riaprono il match nel secondo tempo a mezz’ora dal termina con un missile su punizione di Joao Pedro, sempre l’ultimo ad arrendersi. Il match va avanti con azione confusionarie e palloni alti per il Cagliari e con le ripartenze dell’Hellas, ma non ci sono altre emozioni ed il risultato si fissa sul 1-2 finale

  • Verona, Tudor: “Con la Samp sarà una partita difficile”

    Verona, Tudor: “Con la Samp sarà una partita difficile”

    Il Verona torna al Bentegodi e, dopo la bella vittoria di Bergamo contro l’Atalanta, punta al bis con la Sampdoria. Alla vigilia del match con i blucerchiati, Igor Tudor presenta la sfida in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni: Vi presentate a questa gara dopo una grande vittoria, come ci arrivate? “Sulla carta può sembrare una partita a nostro favore, ma siccome siamo in Serie A non è così: non ci sono partite facili, lo dimostra la nostra sconfitta in casa contro la Salernitana. A parte quello penso sia meglio essere in questo stato prima della partita che il contrario: la vittoria di Bergamo ci fa felici, ma la chiave è che ogni punto va guadagnato. Mi aspetto una partita difficile, contro una squadra che lotta per ‘sopravvivere’ a cinque giornate dalla fine. Posso dunque immaginare con che motivazioni verranno qui”. Avete avuto meno giorni per recuperare. La Samp potrebbe cambiare modulo… “Il modulo si può cambiare, ma conta molto di più lo stile di una squadra. I giorni non sono importanti, saremo allo stesso livello”. Che effetto le fa sapere di poter entrare nella storia del Verona? Può fare il record di punti… “Un bell’effetto. A cinque giornate dalla fine potrebbe anche essere un mini-obiettivo. I giocatori un po’ lo sentono, anche il presidente ci tiene tanto. Fermo restando che si ragiona sempre di partita in partita. Per entrare nella storia ci vogliono due vittorie in cinque giornate: sarà difficile, perché affrontiamo squadre complicate”. Tutti si aspettano sempre grandi partite da voi. C’è un po’ di pressione? “È un orgoglio per noi. I giocatori stanno facendo bene: siamo tutti coinvolti in questo, compresi i tifosi e la società. Si fanno sempre le cose insieme”. Un commento sulla crescita di Ilic? “Sta crescendo e sta facendo partite serie. Sei giovane e devi aver tempo, ma devi anche andare forte, perché sei in Serie A. Poi c’è la crescita che viene durante l’allenamento: se pensi che stai facendo bene e ti accontenti rimani dove sei, e gli altri vanno su. Questo vale per tutti, anche per i dirigenti e per gli allenatori”. Come sta Dawidowicz? Quando tornerà in campo? “Valuteremo con i dottori, lui non vede l’ora. È stato bello ritrovarlo, è stato fatto un lavoro incredibile per farlo recuperare e lui ha bruciato le tappe. Ieri ha fatto anche la partitella con noi, si è divertito: se chiedi a lui vorrebbe giocare subito. Dobbiamo però stare attenti”. Cosa rappresenta per voi Tameze? “Tameze sta facendo bene, è un giocatore importante. Non dobbiamo però concentrarci solo sugli elogi, perché domani c’è una gara importante. Sembra si stia già festeggiando, ma abbiamo ancora cinque partite da fare”. Quagliarella è il loro giocatore più pericoloso? “È una squadra che ha qualità. Giampaolo ha un calcio particolare, fatto di qualità, organizzazione, voglia di correre. Se non siamo al cento percento domani si può perdere. Bisogna stare attenti, domani sarà una gara ‘trabocchetto’: bisogna fare un bell’allenamento e andare al massimo”. Sul gol di Scalvini, di chi è la ‘colpa’? “Quando si prende gol ci sono sempre almeno due o tre errori. In quel caso tre giocatori potevano fare qualcosa di più. È un gol che si può anche prendere, perché te lo fa l’Atalanta a Bergamo, spingendo tanto”.

  • Verona, Tudor: “L’Atalanta è sempre una squadra forte”

    Igor Tudor in conferenza stampa presenta la sfida di lunedì contro l’Atalanta. Ecco le sue dichiarazioni: Che Atalanta ha visto con il Lipsia, e che Atalanta si aspetta? “Un’Atalanta forte, come sempre con Gasperini. Ha avuto solo la sfortuna di affrontare la probabile futura vincitrice della competizione. È stata una gara giocata alla pari, all’andata avrebbero potuto vincere facilmente. Mi aspetto una partita difficile”. Ci sono giocatori dai quali si aspetta di più? Veloso ci sarà? “Veloso c’è, è con la squadra. Io mi aspetto sempre tanto da tutti: ho avuto sempre le risposte giuste, sono molto contento dei giocatori, del loro approccio e delle cose fatte quest’anno. Ora bisogna finire bene la stagione”. Come sta Barak? Che peso ha il suo rientro? “Ha avuto un po’ di problemini nel girone di ritorno, ma ora sta bene. Ha fatto tutta la settimana con noi ed è a disposizione. È un giocatore chiave per noi, siamo contenti che potrà darci una mano in queste ultime partite”. Il lavoro di Gasperini è uno specchio anche per il suo? “Ci sono tante somiglianze. È giusto parlare bene di Gasperini perché è un allenatore forte. Nel calcio bisogna sempre ‘rubare’ in senso positivo dagli altri allenatori. Uno deve conoscere prima sé stesso, capire come vede il calcio, e poi guardare cosa fanno gli altri, cercando di individuare quello che può sentire suo”. Con l’Inter avete sbagliato l’approccio? “Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. Nel primo tempo c’è stato molto dei meriti dell’Inter, che ha preparato nel modo giusto la gara e aveva motivazioni al massimo. Poi qualcosa gli abbiamo concesso anche noi. Sulla compattezza e sui dettagli qualcosa abbiamo sbagliato. Ma quel primo tempo può farci bene, qualche volta ci sta prendere un piccolo schiaffo”. Ci fa il punto sugli altri infortunati? “Coppola ha questa caviglia che lo tormenta da un mese e non è ancora pronto. Mi dicono che Dawidowicz potrebbe unirsi a noi la prossima settimana, questa è una bella notizia. Gli altri sono a disposizione, a parte Berardi e Pandur”. Che segnale è il rinnovo di Veloso? “Non ci sono state molte riflessioni, è un giocatore che sta ancora bene ed è stato fondamentale per il percorso che il Verona ha fatto in questi tre anni, in campo ma anche dentro lo spogliatoio, per la cultura del lavoro che ha portato. Pensiamo possa ancora darci tanto, è giusto che la società gli abbia rinnovato il contratto”. Che regalo vorrebbe per il suo compleanno? “I regali si fanno quando siamo più piccoli… A quest’età se ne fanno di meno”. Possiamo aspettarci qualche sorpresa di formazione? Penso magari a Cancellieri… “Penso che giocheranno i migliori undici”.

  • Il Verona ha acquistato Chukwuani, arriverà in estate

    Il Verona ha acquistato Chukwuani, arriverà in estate

    Tochi Chukwuani, centrocampista classe 2003 in scadenza col Nordsjaelland, a giugno diventerà un nuovo acquisto dell’Hellas Verona. Visite mediche effettuate, accordo raggiunto per un quinquennale, cioè sino al 30 giugno 2027. A fine stagione, indicativamente a fine giugno, l’ufficialità dell’operazione.

  • Serie A, successo di misura del Verona sul Genoa

    Il primo posticipo della 31ª giornata del campionato di serie A tra Verona e Genoa si è concluso con il punteggio di 1-0 in favore dei veneti che superano di misura i rossoblù. Un brusco stop per il Genoa che perde una partita importante in chiave salvezza. Inoltre il Genoa perde la prima partita dell’era Blessin dopo otto partite: il killer del Grifone è Giovanni Simeone, che permette a Tudor di restare sulla scia delle prime 8 a soli 5 punti dall’8° posto della Fiorentina. L’argentino ci mette solo cinque minuti per mettere il sigillo sul match grazie alla invenzione di Bessa, capace di pescarlo dentro l’area del Grifone. Il Cholito è bravo a prendere posizione e a segnare in spaccata mettendo la palla alle spalle di Sirigu. La reazione del Genoa arriva con Portanova che da sinistra calcia bene trovando l’intervento di Montipò, bravo ad allontanare parando a terra. L’Hellas potrebbe raddoppiare almeno in un paio d’occasione, con Sirigu che però decide di chiudere i pali. Al 22′ compie un mezzo miracolo su tiro a giro di Caprari, deviando la sfera sul palo. Ancora Sirigu protagonista al 32′, ancora una volta su Caprari che poi reclama il tocco e il corner non ravvisato dal direttore di gara. Il Genoa cambia – Blessin prova a cambiare mandando in campo Yeboah in avanti, cercando quel peso offensivo che nel primo tempo non si è mai sentito. Anche a centrocampo entra Galdames per uno spento Sturaro e il Verona deve ritrovare l’assetto. In realtà il primo tiro è comunque degli uomini di Tudor con Caprari che pesca Simeone in area senza però che l’argentino trovi il terzo tempo giusto per colpire bene la palla di testa. Destro poco dopo prova la rovesciata dopo aver controllato al volo un buon pallone, ma la conclusione è troppo debole. La vera svolta per il Grifone potrebbe arrivare al 68′ col subentrato Piccoli, ma la conclusione al volo, dopo il buco di Casale, è debolissima: un vero gol mangiato per il centravanti genoano. L’Hellas fatica a trovare la superiorità che invece nel primo tempo era stata più evidente e torna al tiro dopo più di mezz’ora nel secondo tempo col subentrato Hongla ancora neutralizzato dal solito Sirigu. Il Grifone ha il controllo della partita ma paga la solita sterilità offensiva, con Piccoli che non riesce a essere più concreto di quanto non sia stato Destro nella prima parte di gara. Ultima fase di gioco decisamente confusa al Bentegodi, con la partita che viene continuamente interrotta favorendo i padroni di casa in vantaggio ma non in controllo del match. Dopo 7 pareggi e una vittoria il Genoa cade per la prima volta dopo l’arrivo di Blessin. Il Verona torna alla vittoria dopo tre partite e conferma un rendimento ai piedi delle grandi, che gli permetterà di vivere senza pressioni le ultime sette partite di campionato.

     

  • Formazioni ufficiali : Hellas Verona – Salernitana

    Formazioni ufficiali : Hellas Verona – Salernitana

    HELLAS VERONA (3-4-2-1): Pandur; Casale, Günter, Ceccherini; Depaoli, Ilic, Veloso, Lazovic; Lasagna, Caprari; Simeone
    Allenatore: Igor Tudor

    SALERNITANA (3-5-2): Belec; Veseli, Gyomber, Gagliolo; Zortea, Coulibaly, Di Tacchio, Kastanos, Jaroszynski; Gondo, Djuric
    Allenatore: Stefano Colantuono

  • Il Torino strappa con i denti un importante successo contro il Verona

    Il Torino strappa con i denti un importante successo contro il Verona

    Ottima vittoria del Torino nella gara casalinga valida per la diciottesima giornata di Serie A contro l’Hellas Verona. I ragazzi allenati da Juric si impongono per 1-0 e volano al decimo posto in classifica piazzandosi sotto all’Empoli ed alle otto sorelle dei primi posti. Tudor perde Barak durante il riscaldamento ed al suo posto gioca Lasagna, mentre invece Juric sceglie Praet e Pjaca alle spalle di Sanabria e lascia Brekalo in panchina. Il match è condotto dall’orchestra granata, che tiene più la palla e crea tante occasioni con gli scaligeri in difficoltà in vari intervalli di partita. Al 25esimo minuto arriva l’episodio che dirige l’incontro, fallo al limite dell’area di Magnani su Sanabria che viene sanzionato dal direttore di gara Fabbri con il rosso. Sul calcio di punizione dal limite battuto da Ricardo Rodriguez dopo una carambola il pallone arriva a Pobega che con il destro accomoda in rete e firma l’unico gol della partita fissando così il parziale finale.

  • La Samp ha ingranato, altro successo importante nella difficile gara contro l’Hellas Verona

    La Samp ha ingranato, altro successo importante nella difficile gara contro l’Hellas Verona

    Secondo successo consecutivo per la Sampdoria di D’Aversa, che dopo esser stato messo in discussione durante la pausa nazionali, sta sfruttando al meglio la fiducia del presidente Ferrero. Infatti i blucerchiati hanno trionfato nella gara di questo pomeriggio contro l’Hellas Verona per 3-1, salendo a sei punti momentaneamente dalla zona retrocessione. Eppure la squadra di Tudor va in vantaggio per prima con la rete di Tameze verso la fine della prima frazione, destro al volo del centrocampista ex Nizza ed Atalanta deviato da Yoshida e palla che supera Audero per il vantaggio gialloblù. Nella seconda frazione arriva la grande reazione dei padroni di casa e con il loro uomo simbolo Antonio Candreva. L’ex esterno di Lazio e Inter sfrutta l’appoggio di petto di Caputo e con un destro al volo porta il risultato in parità. Al 77esimo minuto arriva il gol del vantaggio della Samp, ancora Candreva sul cross in mezzo arriva di testa Ekdal che firma il sorpasso doriano. I ragazzi di Tudor in tutto questo hanno alcune opportunità e nel finale si riversano davanti, proprio in una di queste occasioni arriva il contropiede totale condotto da Gabbiadini e con Murru che sfrutta la respinta non perfetta del portiere. Arrivano così tre punti preziosissimi per la Sampdoria ed invece la battuta d’arresto dei Veneti.