Zlatan Ibrahimovic fa sempre parlare di sè sia per le prodezze in campo che per le dichiarazioni fuori dal campo di gioco. Il gigante svedese, pronto a rientrare dopo l’infortunio rimediato lo scorso 9 maggio nel match contro la Juve, ha rilasciato un’intervista al settimanale francese France Football e, come suo solito, non ha avuto paura di dire la sua opinione su diversi argomenti. Senza alcun timore ha detto: “Se si parla di qualità intrinseche io non ho nulla in meno rispetto a Messi e Ronaldo. Se invece si considerano i trofei allora sì, io non ho vinto la Champions… Non so però in base a cosa si decida per l’assegnazione del Pallone d’Oro, non ne sono ossessionato. Quando il collettivo funziona, l’individuo ne beneficia: il singolo non può essere buono se la squadra non è buona. In fondo, penso di essere il migliore al mondo”. Mai banale Ibra, sicuro dei propri mezzi e certo di poter fare la differenza nonostante la carta d’identità dica 39 anni (ne compirà 40 il prossimo 3 ottobre). Zlatan lancia poi un appello proprio al settimanale francese, che fra le altre cose sovrintende al Pallone d’Oro: “Se mi manca? No è il contrario, sono io che manco a lui”
Sono delle dichiarazioni che spaventano e non poco il Milan, ricordiamo che Ibra si era infortunato contro la Juventus lo scorso nove maggio, procurandosi una distorsione al ginocchio sinistro che aveva richiesto la consulenza del dottor Musahl, arrivato apposta a Milanello da Pittsburgh. Il risultato della visita medica era stato il seguente: sei settimane di terapia conservativa, iniziate a metà maggio. Prima curandosi a Milanello e dopo in Svezia. Ora le parole del tecnico Andersson che portano misteri e ombre sui tempi di recupero di Ibrahimovic.