Arrivano purtroppo delle brutte notizie in casa Lazio, l’attaccante Ciro Immobile dopo essersi sottoposto agli esami post infortunio hanno riportato una lesione di secondo grado alla coscia sinistra e tornerà quindi solo nel 2023.
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Italia, Immobile: “Delusi per la mancata qualificazione mondiale”
Perché avevi pensato al ritiro?
“Per la delusione dovuta alla mancata qualificazione al Mondiale e per le critiche molto forti. Sono due cose che ti segnano. Io, però, col passare delle settimane ho capito che non potevano essere gli altri a decidere del mio cammino, a decidere il ritiro al posto mio. Ovvio, queste cose ti segnano, ti fanno pensare”.Ti sei convinto da solo o è dovuto intervenire il mister?
“Io credo Mancini non abbia mai avuto il dubbio sul mio ritiro, ne ho parlato molto con la mia famiglia e alla fine ho deciso di continuare”.Chi sono i giovani attaccanti che ti piacciono?
Scamacca, Pellegri, Pinamonti… Raspadori ha fatto già l’Europeo con noi e lo valuto già un mezzo veterano. Gianluca ha deciso di andare in Premier, una scelta difficile e bisogna dargli tempo. Devono segnare col club per poi avere fiducia anche in Nazionale”.Ti senti anche leader di questa squadra?
“Sì e mi sento anche in dovere di dare qualcosa al gruppo, fuori e dentro al campo. E’ ciò che mi porto dietro. Sta avvenendo questo cambio generazionale con tanti giovani e il calcio italiano ha bisogno di qualcosa in più, deve ripartire da noi”.Ti senti il faro di questa Nazionale?
“Ringrazio il mister per le parole. Io ho fatto la gavetta e i giovani di oggi devono iniziare a fare quello, io sono partito dal Sorrento e ho fatto tutta la trafila. Oggi vista la pressione sui giovani si velocizza questo percorso e non gli si dà tempo di crescere. Dobbiamo dare ai giovani tempo e modo di potersi esprimere, probabilmente nel club è un po’ più semplice. Dobbiamo avere un po’ più di pazienza”.Perché in Nazionale segni meno? Ti piace l’ipotesi di giocare col 3-5-2?
“Sul modulo dico che per me non cambia nulla, qualsiasi sia la scelta del mister per me va più che bene. Sulla prima domanda, me lo chiedo quasi tutti i giorni… Forse alla Lazio ho più margine di errore e fa rosicare il fatto di aver vinto 4 classifiche marcatori e poi con la Nazionale segnare meno. Me lo chiedo tutti i giorni proprio perché voglio sempre migliorare e dare il massimo, a volte voler strafare ti porta a fare grosse cavolate”.In Nazionale non c’è mai la sensazione che il tuo sia uno status di grandissimo
“Io ho sempre sentito la fiducia. Non mi hanno dato tanto fastidio le critiche, ma essere accreditato come l’attaccante per la mancata qualificazione al Mondiale e non quello della vittoria dell’Europeo è assurdo. Questa diversità di vedute non mi è piaciuta, fa un po’ ridere, ma si accetta anche questo e si va avanti”.Cosa dici della Lazio?
“Siamo in una buona posizione in classifica, abbiamo perso qualche punto ma stiamo facendo un buon percorso. Lo step successivo dovrà essere di mentalità, di crescita, stiamo segnando meno ma abbiamo più punti dello scorso anno e con la difesa messa a posto. Ora dobbiamo sistemare l’Europa League dopo l’ultimo passo falso”.Cosa avete sbagliato dopo l’Europeo?
“Quando una squadra vince deve essere subito brava a ritrovare l’entusiasmo e oggi quello un po’ manca. Probabilmente l’arrivo di nuovi giocatori, la conferma del mister e di tutto lo staff, ci deve dare fiducia e morale. Serve un po’ di entusiasmo che in questo momento manca perché tra poco si giocano i Mondiali e noi non ci saremo”.Hai denunciato per le offese sui social?
“Credo si debbano denunciare gli haters, soprattutto per quanto riguarda le cattiverie gratuite. Mi sono arrivati bruttissimi messaggi sui miei figli e su questo bisogna mettere un freno. In tutto il mondo social, non solo in quello sportivo, c’è scritto di tutto. Probabilmente è difficile risalire alle persone reali, a volte sono profili falsi, se la UEFA si sta muovendo è giusto riportarlo anche in Italia”.Immobile al Mondiale americano è una ipotesi che tu coltivi?
“Sì sì, è uno degli obiettivi che mi sono posto. Io sono sempre stato uno senza limiti, cerco sempre di andare avanti e guardare al futuro con fiducia e positività. Questo mi ha spinto a fare cose eccezionali oltre alle mie qualità tecniche. Per questo non mi spiego questi miei momenti in Nazionale, questa è stata un po’ la difficoltà negli ultimi anni. Alla Lazio non potevo fare di più, purtroppo in Nazionale i numeri sono più bassi ma anche qui ho sempre dato il massimo”.Quest’anno può essere l’anno dello Scudetto per voi?
“Anche questo si lega al mio discorso. Da capitano non posso urlare vinceremo lo Scudetto, ma io ogni anno ho questo pensiero fisso quando inizio il ritiro. Ho questa mentalità, mi piace poter raggiungere il massimo. Io credo che un giocatore e un uomo debba sempre ambire al massimo. Non dico che la Lazio vincerà sicuramente lo Scudetto, ma è una squadra in crescita e la lotta quest’anno sarà molto aperta”.TMW – Perché gli attaccanti in Italia fanno più fatica rispetto ai calciatori posizionati negli altri reparti?
“L’attaccante deve avere più continuità rispetto agli altri ruoli e avere continuità vuol dire fare tanti gol sempre, un attaccante deve fare tanti gol sempre. Meglio fare 5 stagioni da 15 gol che una da 30, poi se ne fai 5 da 25 gol allora è il top. Io guardo sempre ai migliori che fanno gol sempre. I giovani attaccanti devono porsi questo obiettivo, fare tanti gol sempre e nel calcio di oggi riuscire ad aiutare la squadra”.Hai pensato che si andrà a giocare a San Siro?
“Sì, purtroppo visto il precedente personale di Italia-Svezia non abbiamo un buon ricordo… Mi aspetto una gara dura contro l’Inghilterra, sarà per loro una delle ultime gare di preparazione al Mondiale, ma noi sappiamo di dover dare qualcosa alla nostra gente che è delusa per la mancata qualificazione”.Perché la Nazionale può tornare protagonista?
“La Nazionale nei momenti difficili è stata un punto di unione per tutti, durante l’Europeo abbiamo visto come l’Italia si è unita… Da lì dobbiamo ripartire, gli italiani devono avere quel ricordo nelle loro menti e avere fiducia in noi. Questo è un punto di partenza importante senza dimenticare le delusioni, che inevitabilmente rafforzano”.Come commenta le mancate convocazioni di Zaniolo e Zaccagni?
“Credo il mister abbia fatto delle scelte, non so se collegate a quanto successo a giugno. Zaccagni l’ho visto in ritiro e mi disse del problema fisico a giugno… C’era stata un po’ di polemica, ma è follia pensare che qualcuno voglia scappare da Coverciano. Ho visto gli occhi di Provedel quando è arrivata la convocazione e mi ha ricordato me quando arrivò la mia prima convocazione”. -
Lazio, Immobile: “Chiediamo scusa a tutti”
Ai microfoni di Lazio Style Channel, il capitano della Lazio Ciro Immobile ha analizzato così il durissimo ko rimediato in Danimarca nella serata di : “Il mister ci ha detto che vedrà di nuovo le immagini, sinceramente non se l’aspettava nemmeno lui. È una disfatta che ci lascia indietro con un risultato inaspettato sia per noi sia per i tifosi che sono arrivati fino a qua. Fiducia? C’era da fare questo step in avanti per la continuità e il non sottovalutare le partite, ma probabilmente non lo abbiamo ancora fatto visto il risultato di oggi. Ci prendiamo questo schiaffo forte, sicuramente lo analizzeremo ma abbiamo poco tempo perché c’è un’altra partita tra poco. Se chiediamo scusa ai tifosi? Assolutamente, dispiace soprattutto per loro che hanno fatto tanti Km per venire a vedere questa brutta partita. Ci dispiace molto, cercheremo di ripagarli facendo prestazioni migliori in campo. Alzare il morale? Abbiamo poco tempo per farlo, dobbiamo essere bravi soprattutto ognuno di noi. In questi casi è giusto analizzare questa amara sconfitta ma bisogna rialzare anche subito la testa perché non abbiamo tempo per buttarci giù”
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Amichevoli, 0-0 della Lazio contro il Qatar
La Lazio non riesce a vincere in amichevole. Dopo il ko con il Genoa, i biancocelesti non vanno oltre lo 0-0 con il Qatar, nonostante la grande occasione di inizio gara, ovvero il rigore sbagliato da Ciro Immobile dopo una manciata di minuti.
LAZIO (4-3-3): Maximiano (75′ Adamonis); Lazzari (62′ Radu), Gila (72′ Kamenovic), Romagnoli (62′ Casale), Marusic (62′ Hysaj); Milinkovic (75′ Kiyine), Cataldi (46′ Marcos Antonio), Basic (46′ Luis Alberto); F. Anderson (67′ Romero), Immobile (67′ Cancellieri), Pedro (46′ Zaccagni). A disp.: Furlanetto, Patric, Bertini, Moro. All.: Maurizio Sarri
QATAR (5-3-2): Yousof; Correia, Tarek, Boualem, Homam, Abdelkarim; Moustafa, Boudiaf, Thaimn; Ali, Afif.
A disp.: H. Ahmed, Bassam, M. Mohammed, A. Mohammed, Musaab, Ismail, Ab. Ahmed, Abdelrahman, Mohamed, Jassem, Al. Ahmed, Yusuf, Osamah, Abdelaziz, Meshaal, Salah, Assim. All.: Felix Sanchez -
Lazio, Immobile negativo e torna a disposizione
Buone notizie finalmente arrivano per la Lazio, ma soprattutto per Ciro Immobile. Ad una settimana esatta dalla sua positività al Covid-19, infatti, l’ultimo tampone a cui si è sottoposto l’attaccante biancoceleste ha dato esito negativo. Immobile – che aveva saltato le ultime due gare della Lazio del 2021 contro Genoa e Venezia – adesso rifarà un altro tampone di sicurezza prima di riunirsi al gruppo per la ripresa degli allenamenti. In programma, il 6 gennaio, c’è la sfida contro l’Empoli.
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Lazio, Ciro Immobile positivo al Covid19
Una doccia fredda per salutare il 2021. L’anno calcistico di Ciro Immobile – in isolamento domiciliare perché la moglie Jessica mercoledì scorso ha contratto il Covid – si è chiuso ieri pomeriggio, quando l’ennesimo tampone rapido a cui si è sottoposto ha dato esito positivo. Oggi arriverà il responso del test molecolare, ma la sua sorte immediata non cambierà: sarà fuori per la trasferta di domani a Venezia (ore 16.30) e spera di rientrare il 6 gennaio con l’Empoli all’Olimpico.
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Problemi per Mancini, Immobile lascia il ritiro con la Nazionale
Brutte notizie per l’Italia di Roberto Mancini, infatti in vista delle prossime partite contro la Svizzera e l’Irlanda del Nord il commissario tecnico degli azzurri dovrà fare a meno di Ciro Immobile che in serata ha lasciato il ritiro con la Nazionale a causa di un infortunio al polpaccio. Per questo problema muscolare è stato convocato al posto di Immobile l’attaccante di proprietà del Sassuolo Gianluca Scamacca.
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Italia, Immobile: “Ci tengo al mondiale. Sarri mi sta aiutando”
C’è Ciro Immobile in conferenza stampa nel secondo giorno di ritiro a Coverciano. Il centravanti della Nazionale torna a disposizione del commissario tecnico dopo l’assenza causa infortunio nelle final four di Nations League. Salvo imprevisti venerdì sera all’Olimpico, nell’importante sfida contro la Svizzera, sarà lui a guidare gli Azzurri in attacco. Sei il migliore attaccante italiano e Mancini ti ha fatto tanti complimenti. Arrabbiato per essere a volte nel mirino della critica? “Intanto sono contento di essere tornato. Ringrazio il ct per le bellissime parole, mi hanno fatto piacere. Le critiche quando indossi questa maglia fanno parte del gioco, con la Lazio sto facendo numeri importanti e cerco di fare il massimo anche con questa maglia”. Cosa ti ha dato Sarri? “Un modo di giocare completamente diverso, il modo di giocare alla Lazio mi aiuta anche qui in Nazionale. A ottobre non c’ero, ma ora cercherò di mettere tutto me stesso in campo per queste due gare. Sono partite importanti, difficili, vogliamo raggiungere l’obiettivo come sempre fatto”. Le critiche ti fanno soffrire? “Non lo nego, un po’ sì. So che i numeri che ho con la Lazio non sono gli stessi che ho qui ma non si possono paragonare, qui giochiamo 7-8 gare l’anno e magari arrivi in una condizione non proprio buona. Io vorrei fare gli stessi gol, ma non tutto ciò che desideriamo ci riesce. Mi dispiace a volte non avere lo stesso trattamento degli altri, sembrava io non facessi parte dei 26 dell’Europeo e questa è una cattiveria bella e buona. Sono soddisfatto per quanto faccio con questa maglia, le prestazioni sono buone ma so che devo fare qualche gol in più. Festa all’Olimpico? E’ stata bellissima e diversa, ricevere dai ragazzi della Curva un cimelio dopo l’ultimo record è stato davvero bello, aver raggiunto un mito come Piola…” Cosa ti auguri per venerdì? C’è qualcuno in questa Nazionale che ha bisogno di essere coccolato? “Io ho bisogno di essere coccolato, è vero, ma credo che per la maggior parte dei giocatori sia così. Qui cercano sempre di farlo e questo mi rende felice, mi da quella carica in più per dimostrare anche con questa maglia il mio valore. Lo è stato a settembre, il mister mi è venuto vicino ricordandomi che sono campione d’Europa e che non devo dimostrare nulla. Questo mi ha dato una carica in più. Ora una gara molto importante, non voglio passare dai play-off perché ho bruttissimi ricordi”. Va coccolato Belotti? “Ha avuto un infortunio all’inizio, forse l’ha un po’ penalizzato. Ora sta tornando, ha fatto il 100esimo gol in Serie A e sono ultrafelice per lui. Noi ci parliamo sempre, ci diciamo che la Nazionale ha bisogno di noi, dei nostri movimenti e dei nostri gol”. Qui in Nazionale i giocatori devono cercarti di più in campo? “Questo discorso si può fare quando la squadra non vince. Quando non vince ha probabilmente bisogno di più di me, ma quando la squadra vince l’Europeo anche se non sono protagonista principale come alla Lazio va bene così. Io posso anche non segnare mai, ma la squadra deve vincere. A volte bisogna anche sapersi mettere da parte, i miei numeri con la Lazio sono eccezionali e alla Lazio i miei gol sono il bene della squadra. Qui forse c’è meno bisogno dei miei gol, ma si vince lo stesso, sono soddisfatto, poi fin quando lo è il mister siamo a cavallo”. Come ti fa giocare Sarri? “Non gioco più con uno vicino e questo mi cambia, è così anche in Nazionale. Il mister mi dice che potrei segnare anche di più perché a volte attacco l’area sempre allo stesso modo. Stiamo provando anche un gioco come vuole lui, all’inizio abbiamo fatto anche un po’ di fatica ma ora ci stiamo riuscendo. All’inizio gli ho chiesto anche se fossi io il problema ma lui mi ha detto sempre di no. Io non ho tra le mie caratteristiche l’andare incontro alla squadra ma ne ho altre”. L’Italia è quarta nel Ranking FIFA. Il Mondiale sarà la chiusura di un cerchio? “Beh si, sarebbe il gran finale… Vivere questa maglia in queste competizioni e nella quotidianità è la cosa più bella del mondo per chi fa questo mestiere. La partecipazione al Mondiale è una cosa a cui teniamo tutti tantissimo, stiamo lavorando per raggiungerla il prima possibile. Dopo la delusione del 2017 non può essercene un’altra”. Il ricordo del 2017 vi può condizionare? Tutte queste discussioni con Mancini durante la partita non possono essere un problema per te? “No, il ricordo assolutamente no. L’ho cancellato dalla mia memoria, va eliminato anche perché ti crea pressioni inutili. Il mister che mi richiama succede anche alla Lazio con Sarri, ma non è nulla di particolare. Sono cose di campo. Non ti condizionano? No, no. Anzi, sono degli accorgimenti ed è il ruolo dell’allenatore”. Quali sono le insidie della gara con la Svizzera? Quanto sarà difficile vincere la classifica marcatori?
“Simeone e Vlahovic stanno facendo bene, così come Dzeko. Vincere la classifica marcatori in Italia è sempre difficile. Per quanto riguarda la gara con la Svizzera, è una gara difficile. Pressano molto e l’abbiamo visto nel match d’andata, anche se lì abbiamo disputato una buona gara. Bisogna migliorare nella finalizzazione rispetto alla gara d’andata, ma per quanto riguarda il gioco la squadra ha fatto una buona gara”. Che gol sogni di realizzare? Che emozione è giocare all’Olimpico? “E’ una cosa meravigliosa, anche perché sono capitano della Lazio e ci torno con la Nazionale. Il gol che sogno di fare è il prossimo, poi quello dopo ancora e così via…” Sono andati via CR7 e Lukaku, tu sei sempre al tuo posto. Possiamo dire che sarai tu il centravanti in Qatar? “Io voglio esserlo, come no. Questo è un sogno e un obiettivo, i sogni e gli obiettivi vanno perseguiti. Ho sempre fatto così, sognavo di diventare calciatore e di fare l’attaccante, poi la Scarpa d’Oro e l’Europeo. Mia mamma mi dice sempre che sono testardo e voglio sempre vincere, può essere sfavorevole per mia moglie ma favorevole per me… E’ bello, uno si pone degli obiettivi e cerca sempre di raggiungerli, non ho rimpianti o rimorsi per quello che ho fatto”. -
Ufficiale: Ciro Immobile e Acerbi hanno rinnovato con la Lazio
In casa Lazio arrivano due rinnovi molto importanti. Non è stata ancora la società a comunicarlo, ma tramite la relazione finanziaria al giugno 2021 pubblicata proprio dal club biancoceleste si notano i rinnovi di Francesco Acerbi che ha firmato fino al 30 giugno 2025, mentre il centravanti ha firmato fino al 30 giugno 2026.
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Lazio: niente Bologna e Nazionale per Immobile
Ciro Immobile non ci sarà nella partita contro il Bologna. La Lazio infatti ha comunicato che il centravanti in Europa League ha riportato una lesione di basso grado a carico del muscolo semimembranoso della coscia destra. Nei prossimi giorni verrà rivalutato con ulteriori controlli. Immobile non ci sarà nemmeno con la Nazionale.