Tag: Insigne

  • Napoli: infortunio Insigne, ecco il comunicato del club azzurro

    Napoli: infortunio Insigne, ecco il comunicato del club azzurro

    Vi riportiamo di seguito il comunicato del club partenopeo sulle condizioni del suo capitano, uscito per una botta al ginocchio al 70esimo della gara contro la Juventus.

    “Lorenzo Insigne, uscito nella ripresa per infortunio durante il match contro la Juventus, ha riportato un trauma contusivo al ginocchio destro”

    Niente di grave quindi per Insigne e notizie rassicuranti per Spalletti ed i tifosi azzurri in vista della prossima gara di Europa League contro il Leicester e quella di campionato in trasferta ad Udine.

  • Italia, Insigne: “Siamo tranquilli. Critiche? Non leggo i giornali, conosco la forza del gruppo”

    Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro dell’Italia insieme con il ct Roberto  Mancini: “Non siamo stati precisi nei pressi della porta nelle ultime gare, ma dobbiamo stare tranquilli. Dispiace non aver vinto ma non bisogna nemmeno creare troppo casino. Domani sono convinto che faremo un’altra grande prestazione e faremo gol”. Cosa pensi delle critiche? “Io non ho letto i giornali ma sicuramente qualcuno avrà detto qualcosa… Ma noi conosciamo la forza del gruppo che abbiamo creato, dobbiamo solo continuare a lavorare e a toglierci delle soddisfazioni”.

  • Napoli: problema al ginocchio destro per Insigne, ecco il comunicato

    Non solo le voci di mercato e le difficoltà per il rinnovo del contratto con il Napoli, il capitano azzurro Lorenzo Insigne ha avuto un problema fisico al ginocchio nel ritiro in Abruzzo. Ecco di seguito il comunicato del club partenopeo.

    “Dopo il ritiro a Castel di Sangro, il Napoli ha ripreso gli allenamenti oggi nel pomeriggio al Konami Training Center. Gli azzurri preparano il debutto in campionato, ovvero Napoli-Venezia del 22 agosto allo stadio ‘Diego Armando Maradona’, in scena alle 20.45. Dopo una prima fase di attivazione sul campo 2 la squadra si è spostata sul campo 1, dove ha svolto esercitazione tattica e partita a campo ridotto. Contini ha svolto terapie. Insigne ha svolto lavoro personalizzato in palestra per un leggera infiammazione al ginocchio destro. Zielinski e Lozano hanno svolto l’intera seduta in gruppo; mentre Mertens e Ghoulam hanno svolto lavoro personalizzato in campo”.

  • Il gol dell’anno è di Taremi del Porto, secondo posto per Insigne

    Il gol dell’anno è di Taremi del Porto, secondo posto per Insigne

    E’ la rovesciata di Mehdi Taremi del Porto, contro il Chelsea nel quarto di finale dell’ultima Champions League, il gol dell’anno scelto dalla UEFA. Seconda posizione per Lorenzo Insigne, per la rete del momentaneo 2-0 nel quarto di finale dell’Europeo contro il Belgio, mentre al terzo posto ecco Kemar Roofe del Celtic, in rete contro lo Standard Liegi nei preliminari di Champions League.

  • Le pagelle dei Campioni d’Europa; Donnarumma monumentale; capolavoro Mancini

    Le pagelle dei Campioni d’Europa; Donnarumma monumentale; capolavoro Mancini

    L’Italia per la seconda volta nella storia è Campione d’Europa, analizziamo i protagonisti della serata che hanno portato alla vittoria e conquista del trofeo.

    DONNARUMMA 9: Aveva bisogno di una serata come questa per far capire a chi aveva ancora qualche dubbio sulla sua enorme bravura che lo porta ad essere un top. Partita di grande personalità chiusa in bellezza con le parate decisive nella lotteria dei calci di rigori a Sancho e Saka.

    DI LORENZO 6: Non una delle migliori prestazioni del terzino che paga la disattenzione iniziale sul gol di Shaw. Si riprende col passare dei minuti e non corre più rischi mantenendo bene la sua fascia.

    BONUCCI 8,5: Partita eccellente per Leonardo che tiene a bada un certo Harry Kane facendo correre pochissimi rischi alla difesa azzurra. Fondamentale la sua grinta e tenacia nel gol del pareggio. Un vero leader.

    CHIELLINI 8: Assieme a Bonucci fondamentale a contenere Kane, si fa sentire la sua presenza con la sua classe e la sua foga quando serve. Una roccia in campo.

    EMERSON PALMIERI 7: Sostituire Spinazzola non era facile, ma il terzino lo ha fatto nel migliore dei modi senza errori e molto propositivo.

    JORGINHO 7,5: Giocatore fondamentale per Roberto Mancini, non si vede ma fa sempre la partita, passa sempre tutto dai suoi piedi, non si risparmia nonostante non fosse al meglio della condizione. Spettacolare.

    VERRATTI 6,5: Non un compito facile per lui, ma riesce a trovare spazi e rompere le ripartenze. In una condizione fisica non al 100% svolge bene il suo compito, esce sfinito nel finale.

    BARELLA 6: Partita non eccelsa per lui, la sua stanchezza nelle ultime due partite si è fatta sentire. Non è riuscito a dare profondità al gioco, ma è stato comunque prezioso a rompere le ripartenze inglesi.

    CHIESA 8: Giocatore straordinario, uno dei protagonisti assoluti in tutto il torneo. Con gli azzurri in difficoltà ha cercato di mettere paura agli inglesi da solo. Sfiora la rete due volte dando tutto se stesso fino a quando è costretto ad uscire per un problema alla caviglia. Il futuro dell’Italia con lui è in ottime mani.

    INSIGNE 6,5: Con Immobile al suo fianco non è riuscito a dare il meglio, quando passa come falso nove fa salire bene la squadra e aiuta gli azzurri a creare pericoli.

    IMMOBILE 5: Unica insufficienza è la sua. Non riesce ad essere di aiuto alla squadra, sempre fuori dal gioco. In una finale si aspetta di meglio. Con la sua uscita gli azzurri si rendono molto più pericolosi.

    CRISTANTE 6,5: Entra al posto di un esausto Barella e fa il suo dovere. Porta forze fresche e centimetri in attacco, dove è protagonista nel pareggio di BOnucci,

    BERARDI 7: Con lui in campo gli azzurri sono molto più pericolosi. Sfiora la rete del vantaggio e va dal dischetto con tanta freddezza.

    BERNARDESCHI 6: Entra nel finale e da il suo contributo guadagnandosi la sufficienza. Non tradisce dal dischetto.

    LOCATELLI 6: Entra anche lui nei supplementari al posto di uno stremato Verratti e da continuità al lavoro svolto dal compagno.

    BELOTTI 6: Rispetto ad Immobile molto più propositivo e bravo a far respirare gli azzurri in diverse occasioni. Unica nota stonata l’errore dal dischetto che per fortuna si è rivelato ininfluente.

    MANCINI 9,5: Grande lavoro del mister che è riuscito a creare un gruppo unito e affamato di vittorie. Emozionante l’abbraccio con Vialli. Un Europeo perfetto del Mancio che in ogni partita ha messo in campo le mosse vincenti, facendo giocare tutti. Capolavoro.

  • De Laurentis: “Il rinnovo di Insigne? Dipende da lui”

    De Laurentis: “Il rinnovo di Insigne? Dipende da lui”

    Aurelio De Laurentiis è intervenuto a un convegno al centro commerciale Jambo, in provincia di Caserta. Ha trovato l’opportunità anche per discutere, della questione sul rinnovo del capitano azzurro Insigne che tiene ancora banco in casa del Napoli. Con Insigne che è in scadenza di contratto con i partenopei a giugno 2022, ecco le dichiarazioni del presidente del Napoli: “Insigne? E’ un prodotto del nostro vivaio. Se mi dice che si è stancato e non vuole relegarsi e girare l’Europa, il rinnovo sarà una sua decisione, non certo nostra”. Poi De Laurentiis ha parlato di Insigne in riferimento anche alla Nazionale agli Europei: “Si canta l’inno ma poi c’è questo dissapore e quando lo dico molti mi danno del borbonico, ma c’è questa contraddizione del Nord e Sud, dispiace dirlo. Ora l’Italia si sta comportando bene e uno degli interpreti più interessanti è proprio un napoletano, Lorenzo Insigne, e devo dire che nei giudizi stavolta il Paese s’è comportato in maniera da Paese unito”.

  • Conferenza stampa ADL: “Vi spiego la situazione Gattuso e Superlega, con Insigne parliamo dopo l’Europeo ma nessuno è incredibile, Spalletti top”

    Il presidente partenopeo Aurelio De Laurentiis ha rotto oggi pomeriggio il silenzio stampa che durava dallo scorso febbraio. Il patron del Napoli ha risposto a tutte le domande facendo chiarezza su questi mesi di silenzio e fissando gli obiettivi di mercato e della prossima stagione. Ecco di seguito alcuni estratti della conferenza.

    “Vi ringrazio per essere qui, è chiaro che sono stati momenti difficili questi del Covid, che non ci aspettavamo, ci ha colti impreparati. Già nello scorso campionato avere questo problema, non avere lo spazio ed il tempo per programmare l’annualità, ma ognuno pensa ai suoi egoismi. Senza sapere degli stadi aperti o meno, che senso aveva programmare gli Europei senza il ritiro dovuto ed un ritiro vero oltre ad un mercato vero?  Tra poco pubblicheremo i calendari, ma chi ci garantisce? Io lo chiederei a Draghi, ma deve prendere atto che ci sono più di 30mln di italiani che trovano nel calcio una valvola di sfogo, l’80% di loro, ovvero 24 sono uomini che lavorano per il paese, allora perché tu ti disinteressi completamente al mondo del calcio che è una valvola di sfogo importante? Hai una grande credibilità in Europa, perché non convinci i tuoi colleghi a resettare tutte le partenze dei campionati posticipandone l’inizio ad una data per avere più serenità vaccinale?”

    DOPO NAPOLI-VERONA… “Con i tifosi mi posso scusare soltanto io e qualunque scusa fatta da qualunque calciatore potrebbe sembrare una cosa voluta. Rimproverarsi o rimproverare a qualcuno è sempre la strada più corta e meno efficace. Quando rompi qualcosa i cocci se li riaggiusti si vedono sempre. È stato un anno e mezzo improprio. Con il COVID e senza i tifosi le partite sembrano quasi giocate in un acquario, dove le voci degli allenatori sembrano quasi stordenti e inimicarsi quella che è la logica di una squadra che trova da sola. Nelle partite c’era quasi una situazione irreale dove le voci degli allenatori diventano protagoniste. Io non credo che quando c’è il tifo dello stadio la voce dell’allenatore arriva ai giocatori se non a gesti”. 

    CASO-INSIGNE, TUTTO SUL MERCATO “Con Insigne non ci siamo proprio sentiti. Finiti gli Europei ci si incontra, ci si siede e ci si parla e sarà quel che sarà. Forse non basterà venderne un solo big. Forse bisognerà vendere quei calciatori che hanno aumentato a dismisura la loro parte salariale, quella che il Napoli non può pagare. Forse due acquisti non avrei dovuti farli, dovevo dire ‘Aurelio stai calmo, tanto c’è il Covid ed il campionato non conta nulla, congelando tutto’. Da ottimista quale sono, ho investito troppi soldi e mentre io investivo dall’altra parte mi dicevano hai un contratto per cinque anni ma non lo possiamo rispettare. Bisogna capire con l’allenatore cosa sostituire e cosa non sostituire. Solo allora vedremo se il mercato ti permetterà di operare in entrata e in uscita. Ho appuntamento con Spalletti venerdì, lui inizia il contratto con noi il 1 luglio. Proposte indecenti? Magari arrivassero. Nessuno è incedibile per delle proposte appropriate. Ovviamente venerdì tiferò Insigne e non Mertens”.

    SITUAZIONE GATTUSO, FIDUCIA SPALLETTI “A un certo punto, viste alcune partite dove il mister non si sentiva nella forma perfetta e visto che tutti gli interlocutori televisivi erano ex colleghi che lui conosceva, ho preferito evitare che si speculasse su alcuni calciatori e sulla società. Ho preferito mettere il silenzio stampa, visto che la mia intenzione era andare avanti fino alla fine della stagione. Convocai una riunione con il medico Lombardo, l’amministratore delegato e tuttala squadra dicendo ‘Vi potrei pagare in ritardo, invece vi pago in anticipo lo stipendio di gennaio. Però vi dico l’allenatore rimane, quindi non fate storie. Poi ho detto Rino, tu resta che ti devo dire alcune cose. Avevo preparato prima della gara, perchè credevo che sarebbe andato in Champions, un ringraziamento per Gattuso per il raggiungimento della Champions. Dopo il pareggio col Verona, abbiamo snellito la comunicazione, ringraziando Gattuso con un tweet per il lavoro svolto. Spalletti ha sempre avuto la mia stima, l’ho sempre considerato tanto. Lo trovo giusto per il Napoli perchè sa allenare le squadre molto bene. Quando abbiamo giocato contro di lui non è stato semplice e facile. Gestire le situazioni difficili come Inter e Roma – dove si sentiva l’assenza della proprietà – ha gestito molto bene tutto”.

    CAPITOLO SUPERLEGA “Perez non mi ha mai contattato. Io non sono mai stato a favore della Superlega perchè ne faccio una questione economica ma non è che tu facendo un super torneo a 12 dove inviti tu gli altri hai risolto i problemi dell’economia del calcio. I problemi dell’economia del calcio li risolvi se prendi coscienza che la Champions League ed Europa League non servono economicamente a nessuno. Perez ha avuto il merito non di inventare la Superlega –  che è una cretinata – ma di dire “perchè voglio creare la Superlega?”. Perchè la CL e la EL non servono ai nostri bilanci, i nostri investimenti sono tali che non possiamo andare avanti con questi fatturati per fare un assist a chi crede di governare il calcio anziché fare un’opera di segretariato. Invece vogliono comandare, questo è un problema. Dobbiamo creare un campionato europeo più equilibrato dove non si va per estrazione, perchè quello è affidato al caso. Tu devi creare l’equilibrio. I primi 5 paesi più importanti sono quelli che fatturano di più e possono permettersi i giocatori importanti: Spagna, Inghilterra, Germania, Italia e Francia. Queste 5 nazioni meriterebbero un campionato europeo a sé. Chi è che accede a questo campionato europeo? Tu devi dare la possibilità democratica di competere. Se sono l’Udinese, la Fiorentina, il Verona e arrivo tra i primi 6 ho il diritto di partecipare al campionato europeo”. 

  • Italia: Insigne; grande secondo tempo, il mister ha creato un grande gruppo

    Lorenzo Insigne ai microfoni di Rai Sport, ha commentato il netto successo sulla Turchia, ecco le sue dichiarazioni: E’ stata un’emozione grande, siamo partiti un pò così, ma nel secondo tempo abbiamo fatto una grande partita. Il nostro punto di forza è il gruppo, che il mister è riuscito a creare. Non ci sono titolari, chi entra in campo sa cosa deve fare e ci mettiamo a disposizione tutti. Ritrovare i tifosi dopo un anno e mezzo è stato emozionante, speriamo sia un punto di partenza e che in futuro possa esserci più gente.

  • NAPOLI: PREOCCUPAZIONE PER INSIGNE… LA SITUAZIONE

    Tanta preoccupazione in casa Napoli dopo l’uscita dal campo nel corso del primo tempo di Lorenzo Insigne a causa di un infortunio, lasciando il posto a Lozano. Infatti il capitano azzurro al 22esimo minuto dopo uno scatto in profondità ha abbandonato il prato di gioco nella sfida contro la Real Sociedad per un problema di natura muscolare. Insigne era rientrato domenica contro il Benevento proprio da un infortunio simile trovando anche il gol. Si teme uno stiramento che lo terrà fuori ancora per un po’, ma si spera allo stesso tempo che il numero 24 si sia fermato in tempo senza aver aggravato la situazione. Nelle prossime ore ci saranno nuovi esami che sicuramente faranno maggiore chiarezza sulla situazione, ma non ci si aspetta nulla di buono.
    Inoltre poco fa mister Gattuso ha parlato di ciò che gli ha riferito il diretto interessato riguardo l’infortunio: “Ho parlato con Lorenzo e la verità è che mi dice di essersi fermato in tempo, dovrebbe aver evitato il peggio. Sicuramente è una fitta diversa rispetto a quella che ha sentito un mese fa”

  • DERBY CAMPANO ALL’INSEGNA DEGLI “INSIGNE”

    Ieri pomeriggio è andato in scena allo Stadio Vigorito il derby regionale tra il Benevento ed il Napoli. La gara, oltre ad essere stata uno scontro tutto campano, aveva al suo interno delle sfide nella sfida.
    Infatti i due allenatori in panchina, Ringhio Gattuso e Pippo Inzaghi, sono stati i protagonisti del Milan delle meraviglie di Carlo Ancelotti, nonché compagni di squadra nella Nazionale Campione del Mondo nel 2006. In più altro motivo della gara è stato il derby tutto familiare tra i fratelli Insigne. I due sono stati sicuramente i protagonisti del match, dopo mezz’ora di gioco, infatti, un po’ a sorpresa è il Benevento a passare in vantaggio con il primo gol in Serie A di Roberto. Nel secondo tempo però è Lorenzo che, stimolato dalla grande prestazione del fratellino, sale in cattedra e, prima sigla un gol annullato dal VAR per fuorigioco, ma dopo qualche minuto si inventa un sinistro a giro che va sotto l’incrocio dei pali e dà inizio alla rimonta azzurra, che si realizza poi con il gol finale di Petagna.
    Chissà quante volte i due allenatori si sono sfidati in allenamento, e chissà quante altre i due fratelli si sono divertiti a scontrarsi in uno contro uno a casa o nei campetti con gli amici, ma ieri si faceva sul serio. Partita stimolante, divertente e giocata bene da entrambe le squadre. Quella di ieri è stata una bella storia da raccontare ai nipotini, quelle storie che solo il calcio sa offrire, dimostrando alle volte di non essere solo ed un semplice gioco.