In casa Inter fresca di delusione Champions si sta iniziando a muovere il mercato in entrata ed in uscita. La dirigenza in questa prossima sessione di mercato potrà muoversi di più rispetto alle recenti sessioni dovute al rientro dei bilanci. C’è da valutare il futuro di Onana il quale si è conquistato un posto da leder assoluto, ed è finito nel mirino del Chelsea. Se dovesse arrivare un offerta tra i 60-70 milioni di euro la dirigenza valuterà il da farsi, con il sostituto individuato in Guglielmo Vicario reduce da grandi stagioni ad Empoli. Nei prossimi giorni si attendono importanti novità.
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Inter: in arrivo il giovane portiere Theo Sander
Iniziano i primi movimenti di mercato in casa Inter. Nei prossimi giorni infatti arriverà il giovane portiere danese classe 2005 Theo Sander. Il ragazzo che è appena retrocesso con l’Aalborg ha comunque dimostrato le sue qualità. Nei prossimi giorni ci sarà il summit decisivo con Sander che firmerà un contratto fino al 30 giugno 2027.
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Inter, Il portiere Onana: “Abbiamo dimostrato che nulla è impossibile”
Il portiere dell’Inter, Onana è tornato a parlare della finale di Champions League di ieri, persa contro il Manchester City. Ecco il suo messaggio espresso sui social.
“Abbiamo dimostrato che nella vita nulla è impossibile, per quanto difficile possa sembrare che vale sempre la pena combattere, e che l’unica battaglia persa è quella abbandonata”.
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Il Fenerbahce su Edin Dzeko
Il Fenerbahçe sembra essere molto interessato a Edin Dzeko, che a questo punto potrebbe anche rimanere in Turchia dopo la finale di Champions League. L’Inter non ha trovato ancora gli accordi per il rinnovo del contratto del bosniaco. Ora c’è questa possibilità del Fenerbahce che ha offerto a Dzeko un contratto biennale. Vedremo adesso che cosa accadrà.
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Inter, Simone Inzaghi: “Dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto”
Ecco le parole di Simone Inzaghi tecnico dell’Inter al termine della finale di Champions League persa contro il Manchester City.
“Ho fatto i complimenti ai ragazzi, sono stati grandiosi, hanno fatto una grandissima partita. Abbiamo perso una finale che volevamo a tutti i costi ma devono essere orgogliosi. Non cambierei questi giocatori con nessuno e oggi tutto il mondo ha visto perché. Abbiamo concesso poco contro una squadra fortissima. Ci sono tantissimi rimpianti ma dobbiamo essere orgogliosi. Gli ho dato un abbraccio enorme, come ai nostri tifosi”.
I tifosi hanno festeggiato a Milano come se l’Inter avesse vinto.
“Tutto il mondo ha visto che l’Inter ha messo in campo una partita di orgoglio. I giocatori sono abbattuti e tristi ma così è il calcio. Dobbiamo essere orgogliosi del percorso che abbiamo fatto, con 5 finali in 20 mesi”.Perché avete sbagliato tanti cross?
“Nel primo tempo non abbiamo sofferto tantissimo ma a livello di movimenti potevamo fare meglio. Abbiamo creato tante situazioni e negli ultimi 20 minuti con la traversa e la ribattuta di Lukaku ti chiedi come mai la palla non sia entrata. Avrei voluto i supplementari, la squadra li avrebbe meritati”.Parlando di Champions League: avete fatto di più rispetto alle vostre possibilità?
“Abbiamo fatto un grandissimo percorso ma lo abbiamo visto stasera in campo. Il City lo conosciamo tutti. Fa male, il percorso in Champions è stato eccezionale e avendo giocato così una finale vogliamo tornarci, perché abbiamo le possibilità per farlo. Abbiamo giocato 57 partite, il percorso è straordinario”.Una cosa di cui è orgoglioso?
“Del lavoro quotidiano con il mio staff ma sono orgoglioso dei miei ragazzi che avrebbero meritato di più. È un percorso di crescita per crescere ulteriormente”. -
Inter, Zhang: “Sono molto orgoglioso della squadra”
Il presidente dell’Inter Zhang nonostante la sconfitta della sua squadra nella finale di Champions League contro il Manchester City, commenta la partita.
“Per prima cosa fa parte dello sport e del calcio vincere o perdere. Voglio complimentarmi e dire tutto il mio apprezzamento allo staff, a giocatori e allenatore per quanto fatto in campo. Hanno fatto una partita incredibile e dato il 100%. Allo stesso tempo voglio complimentarmi col City perchè hanno disputato una grande stagione. Noi siamo orgogliosi di essere approdati a questa finale, giocare con i migliori e aver avuto la possibilità di mostrare le nostre qualità senza paura indipendentemente dalla vittoria o sconfitta finale”.
Non si è vista la differenza in campo?
“Penso che i nostri giocatori, la qualità e la mentalità è di alto livello. Tutti lo hanno visto in questa finale. Non siamo inferiori a nessuno”.Come ripartire ora? Non so se avete parlato con Inzaghi. Qual è il programma?
“E’ una stagione positiva su cui riflettere. Abbiamo già iniziato a pianificare il lavoro da portare avanti. Stiamo già lavorando da questo punto di vista. I giocatori che hanno disputato una buona stagione continueranno con noi e saremo felici di sostenere questi giocatori e ovviamente non si pianifica una campagna acquisti in un giorno”.E’ importante che i giocatori più rappresentativi rimangano in squadra.
“Quest’oggi abbiamo dimostrato di meritare questa finale e di essere davvero forti. Effettivamente. prima della partita tutti pensavano che fossimo gli outsider e che quasi non ci fosse partita. Siamo davvero orgogliosi di questo risultato. Poi la finale deve avere un vincitore e un vinto. Ma siamo fiduciosi nel futuro con le fondamenta che abbiamo in questo momento”.Questa squadra che un’età media elevata può essere ringiovanita mantenendo lo stesso livello che vi ha portato in finale di Champions?
“Ciò che ho imparato nel calcio è che una squadra vincente sia sempre un equilibrio fra una mentalità forte e un’energia forte. Serve energia per il futuro ma anche giocatori maturi che anche oggi ci hanno permesso anche oggi di arrivare in finale. E’ sempre una questione di equilibrio. Questi sono i punti di forza su cui cerchiamo di puntare ogni anno”.Cosa farete con Lukaku?
“Il giocatore ha dimostrato grande attaccamento all’Inter. E’ un ragazzo incredibile. Il ragazzo ha un contratto con il Chelsea, dobbiamo aspettare di parlare con loro per capire” -
Inter, Dimarco: “È una grande delusione”
È tanta la delusione e l’amarezza per l’Inter per questa finale di Champions League persa contro il Manchester City. Ecco le parole di Dimarco.
“Resta tanta delusione perché ce la siamo giocata alla pari col Manchester City. Dispiace aver perso la partita più importante. Non dimentichiamoci che la squadra di Guardiola è stata costruita per vincere la Champions, la palla purtroppo non è entrata… Dispiace, dispiace veramente aver perso questa finale. Per quello che ha fatto l’Inter quest’anno in Champions, questa finale deve essere un punto di partenza e non un punto d’arrivo”.
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Tre finali Europee e tre sconfitte per le squadre italiane
Dopo la sconfitta della Roma in finale di Europa League battuta ai rigori dal Siviglia e il ko della Fiorentina mercoledì scorso in Conference League contro il West Ham. È arrivato il terzo ko dell’Inter, sconfitta in finale di Champions League dal Manchester City di Guardiola. Tre sconfitte su tre finali per le squadre italiane. Tanta delusione e grande amarezza per avere perso ben tre finali.
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Finale di Champions League: La Coppa va al Man. City battuta l’Inter
La finale di Champions League vede a Istambul, la vittoria del Manchester City che trionfa dopo il successo di misura per 1-0 sull’Inter.
Rete decisiva di Rodri al 68′, nel primo tempo i Citizen perdono per infortunio De Bruyne. I nerazzurri sono sfortunati, perché al 72′ Dimarco colpisce una traversa. Lukaku entrato nella ripresa non incide, ed all’ 89′ il belga si divora il gol del possibile pareggio. La squadra di Guardiola, trionfa e solleva la Coppa dalle grandi orecchie. Il Manchester City riesce nel triplete, Premier League, Fa Cup e Champions League vinti in meno di un mese. Grande la delusione per i nerazzurri. Il Manchester City è campione d’Europa per la prima volta nella sua storia.
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Oggi è il giorno della finale
Sveglia presto dopo una notte insonne, oggi non c’è molto da pensare, non c’è ieri né domani, non c’è nulla che possa distrarre, perché? Perché è il giorno della finale!
Quando da bambini si inizia a seguire il calcio dando i primi calci ad un pallone e seguendo il papà allo stadio, la cosa che sogni è che la tua squadra del cuore un giorno giochi una partita del genere. Perché da bambini si è incoscienti e si è sognatori, e spesso proprio l’incoscienza abbinata ai grandi sogni, ti permettono di raggiungere qualsiasi traguardo. Infatti se torniamo a quest’estate, quando Ivan Perisic non ha rinnovato il suo contratto, quanti avrebbero mai pensato che l’Inter potesse arrivare in finale con Federico Dimarco protagonista assoluto del cammino europeo? Se torniamo al 2019, anno in cui Erling Haaland passa al Salisburgo, in quanti avrebbero detto che quel ragazzone biondo potesse condurre la squadra più forte del Mondo ad Istanbul? Eppure è successo e le uniche risposte possibili a questi due interrogativi sono: incoscienza e sogno.
L’Inter nella sua storia ha giocato cinque finali di Champions League, tre vinte contro Real Madrid, Benfica e Bayern Monaco e due perse contro Celtic ed Ajax. Il Manchester City invece ha disputato una sola finale nella massima competizione europea, nel 2021 persa tra l’altro contro il Chelsea. Se è vero che la storia delle finali pende a favore dei nerazzurri, dall’altro lato c’è anche da considerare che nella rosa dell’Inter nessun giocatore era mai arrivato a disputare una partita del genere, così come Simone Inzaghi. Dall’altro lato i Citizens invece dispongono di dodici giocatori che già c’erano nella finalissima del 2021 ed in più Pep Guardiola è alle quarta finale di Champions, due vinte con il Barcellona ed una persa proprio con il City.
Allora mettiamo da parte la storia, prendiamo in considerazione la rosa. Da un lato la squadra più forte del Mondo, come si diceva prima, che sembra non avere punti deboli, chiunque giochi o subentri, dai veterani ai ragazzini, sono tutti parte della filosofia “guardiolana”. Tanto gioco, padronanza del campo, avversari schiacciati nella propria metà campo, pressing scatenato una volta perso il possesso, lotta e conquista delle seconde palle, pazienza nella scelta. Dall’altro lato però l’Inter inzaghiana come ha detto Bastoni, certo non sarà la rosa più forte al Mondo, ma il percorso in Champions è di tutto rispetto. Lasciando stare il risultato e l’euforia dell’Euroderby, quello visto in campo è di alto livello. Qualche anno fa un saggio del calcio parlava di polifunzionalità dei calciatori, in breve tutti devono saper fare tutto. L’Inter è una squadra che difende ed attacca in undici, si in undici perché alla manovra partecipa attivamente e da protagonista anche Onana. Una squadra in cui Brozovic e Calhanoglu diventano i due centrali di difesa ed Acerbi e Bastoni l’attaccante e l’ala. Una squadra che una volta persa palla mette in atto quello che in Inghilterra in queste settimane hanno chiamato il “pressing ibrido”, cioè alternanza di pressione lieve sul portatore di palla e pressione forte sul ricevitore. In più non si può non parlare dello scontro più atteso di questa sera, il Robot Norvegese nato per sognare contro il Toro di Bahia Blanca, il bomber dai numeri senza senso contro il campione del Mondo, chi raccoglie il lavoro dei propri compagni contro chi lavora per i propri compagni. Non so se si è capito di quale sfida stiamo parlando, Haaland contro Lautaro è sicuramente il confronto più atteso di questa sera.
Entrambi gli allenatori arrivano con tutti gli effettivi alla gara di stasera, Guardiola ha recuperato Walker mentre dall’altra parte Inzaghi potrà contare su Mkhitaryan, a disposizione anche Correa. Il City si schiererà con il suo 4-3-3 da grafica che poi nel corso del match diventa una difesa a tre, con Stones che abbandona la linea difensiva e si mette al fianco di Rodri, con gli esterni d’attacco che diventano ali e le due mezzali, trequarti dietro Haaland. Unico dubbio di formazione per gli inglesi riguarda la scelta tra Walker ed Akè, con l’ex Tottenham al momento in vantaggio. L’Inter invece si mette in campo con il suo solito 3-5-2, i dubbi riguardano solo l’attacco. Infatti confermata la linea difensiva italiana, esterni Dumfries e Dimarco, al centro del campo la regia è affidata a Brozovic con Barella e Calhanoglu pronto a supportarlo e Mkhitaryan a dare fiato a uno dei tre. Il dubbio in casa nerazzurra è legata al compagno di reparto di Lautaro Martinez, Dzeko o Lukaku? Al momento è avanti il cigno di Sarajevo.
Per chi è tifoso e per chi invece è solo amante dello sport più bello al momento, non vi resta molto da fare oggi, riposatevi, distendetevi ed aspettate. Per i neutrali consiglio pop-corn e birretta fredda, come quando vedete un film il sabato sera a casa sul vostro divano, per i tifosi invece mettete in pratica tutti i riti del caso e respirate, ancora ed ancora, che prima o poi arrivano le 21, tac tac…