Tag: Inter

  • L’Inter vince di misura contro il Venezia e si avvicina al Napoli

    L’Inter vince di misura contro il Venezia e si avvicina al Napoli

    L‘Inter porta a casa tre punti fondamentali per la corsa al primo posto nella gara contro il Venezia. Infatti i nerazzurri vincono per 1-0 contro i Leoni al termine di una partita dominata in lungo ed in largo. La squadra di Inzaghi però non ha chiuso la gara e il Venezia all’ultimo ha fatto tremare San Siro. Nel primo tempo sono tante le occasioni, il tiro a lato di Lautaro, quello di Thuram che va sull’esterno della rete, Mkhitaryan a tu per tu con Stankovic. Anche il Venezia si costruisce la sua occasione con Oristanio, ma Sommer risponde presente con una grande parata. Nel secondo tempo viene annullato un gol a Mkhitaryan per un fuorigioco di un ginocchio di Dimarco. Però l’esterno mancino disegna un cross perfetto per Lautaro Martinez che non sbaglia di testa. Il capitano dell’Inter torna al gol a San Siro dopo 249 giorni. Dopo il gol ci sono ancora grandi occasioni per Thuram, Mkhitaryan e De Vrij ma non arriva il raddoppio. Ritorna in campo anche Calhanoglu, che con un tiro al volo da fuori va vicino al gol. Nel finale di partita il Venezia segna il pareggio e spaventare tutti i tifosi nerazzurri. Ma la rete viene annullata per la deviazione di mano di Sverko ed una carica irregolare su Bisseck. Alla fine l’Inter riesce a vincere e riconfermare il secondo posto, questa volta a un punto dalla capolista. Il Venezia invece così colleziona la settima sconfitta in stagione.

  • Venezia, Di Francesco: “Serve continuità”

    Venezia, Di Francesco: “Serve continuità”

    Il tecnico del Venezia, Eusebio Di Francesco, parla in conferenza stampa per presentare il match con l’Inter.

    Sulla carta l’Inter è favorita. Il Venezia cosa può fare?

    “Crederci. Come fatto nelle ultime partite. Chiamiamola partita proibitiva, come può essere definita da qualcuno, ma il nostro compito è crederci. Sapendo che siamo contro i Campioni d’Italia. Dovremo essere bravi a sfruttare le chance”.

    Chi rientra?

    “Abbiamo tutti a disposizione tranne Bjarkason. Questa volta credo dovrebbe rientrare alla sosta. Non ho le idee chiare sulla formazione, valuterò la condizione dei ragazzi nei prossimi giorni. Udinese? La nostra partenza falsa è stata determinata anche dalla loro freschezza, erano più in palla”.

    Da cosa è più soddisfatto come allenatore?

    “Parlo del noi e non di me stesso, ma la capacità di rimanere in partita. Di avere la lucidità che abbiamo avuto a differenza di Monza, capitalizzando la superiorità numerica, per esempio. Vedo una crescita di squadra e anche individuale, per esempio dai giocatori che subentrano e determinano”.

    Haps grande partita.

    “Lo avevo già fatto a Monza, molto meglio in questa partita, sta prendendo confidenza con questo ruolo. Dipende anche dalle caratteristiche degli avversari, l’ho fatto anche con Candela. Volevo avere anche un palleggio migliore. Ci ha permesso di avere più soluzioni, in una fase della partita avevamo anche una sorta di 4-2-4”.

    Con l’Inter ci saranno sorprese?

    “Eh, qualcosa bisogna sempre creare. Mi piace avere dinamicità dalla squadra, le strategie sono differenti. La strategia oggi è più importante della tattica”.

    Oristanio: ha avuto una crescita incredibile, no?

    “Ne abbiamo due in quel ruolo. Yeboah deve ancora entrare appieno nella nuova realtà, ma ha un dribbling secco impressionante e ci darà una grande mano. Oristanio sta avendo una grande crescita in generale, nello stare dentro la partita, nell’entrare nel modo giusto. Gli manca allo stesso tempo a quella continuità che gli farebbe fare anche uno step ulteriore”.

    C’è troppa distanza fra le linee? Manca a volte equilibrio?

    “Il concetto di equilibrio è molto sottile, il rischio di allungarsi esiste, gli spazi fra le linee ci possono essere anche per le caratteristiche fisiche dei giocatori. Ci sta che dobbiamo migliorare nell’equilibrio come dici tu”.

    La forza dell’Inter è nel modo corale in cui giocano.

    “Credo che non ci sia un ,modulo, perché è dinamico. Al posto dei braccetti ti trovi i centrocampisti. Hanno grande intelligenza, ma anche qualità, che li rende un po’ imprevedibili”.

    Ha tutta la difesa a disposizione.

    “Effettivamente sì, Sverko deve ancora arrivare al 100%, ha bisogno di allenamenti, ma mi permette di poter scegliere. Ben venga però, avere un intero assortimento di giocatori”.

    Un altro giocatore che si è ambientato è Ellertsson.

    “Gli ho cambiato posizione ed ora ho una soluzione in più, ha velocità, corsa”.

    Questa squadra quanto è più vicina all’identità che vuole, rispetto alla prima volta che ha giocato a San Siro contro il Milan? Quell’identità che si è vista contro l’Udinese per esempio.

    “Credo che di identità ne abbiamo avuta in diverse altre occasioni, non soltanto contro l’Udinese. Chiaramente contro il Milan è stata la partita dove ne abbiamo avuta di meno. Certi stadi ti mettono anche in soggezione se non sei abituati e magari questa volta ci tremeranno meno le gambe”.

    Contro Udinese e Atalanta si è vista una certa difficoltà in certe fasi ad uscire in modo pulito con la palla per il pressing avversario. Contro l’Inter sarà importante questo aspetto?

    “Specialmente nella prima mezz’ora ne abbiamo avuta. Normale, ci sono anche le caratteristiche degli avversari, che però non derivava dal pressing, una certa superiorità ce la lasciavano in un certo senso. Magari la minor freschezza di porta a pensare che loro stiano pressando di più di quanto non facciano. Ci sta, poi è stato bravissimo Stankovic a tenerci in vita con una parata importante sul 2 a 0”.

    L’abbiamo vista richiamare Stankovic a sé contro l’Udinese. Cosa voleva che migliorasse?

    “C’era da cambiare qualcosa sulla costruzione, nel primo passaggio siamo stati a volta frettolosi. Ma lui è un ragazzo che vuole imparare e ascolta”.

  • Lautaro Martínez vince il Golden Foot 2024

    Lautaro Martínez vince il Golden Foot 2024

    Il centravanti nerazzurro e capitano dell’Inter, Lautaro Martínez è stato oggi premiato come nuovo vincitore del Golden Foot Award 2024, premio riconosciuto ai migliori calciatori della scorsa stagione. L’attaccante argentino è stato protagonista di uno scudetto vinto con l’Inter, del trionfo in Copa America con la nazionale oltre al titolo di capocannoniere in Serie A.

  • Serie A, le formazioni ufficiali di Empoli – Inter

    Serie A, le formazioni ufficiali di Empoli – Inter

    Serie A, ecco di seguito le formazioni ufficiali di Empoli – Inter.

    EMPOLI: 3 Vasquez; 2 Goglichidze, 34 Ismajli, 21 Viti; 11 Gyasi, 93 Maleh, 8 Anjorin, 13 Cacace; 10 Fazzini, 17 Solbakken; 29 Colombo. All’. D’Aversa

     

    INTER: 1 Sommer; 31 Bisseck, 6 De Vrij, 95 Bastoni; 36 Darmian, 16 Frattesi, 23 Barella, 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco; 9 Thuram, 10 Lautaro. All’. Simone Inzaghi

  • Pareggio con tanto spettacolo tra Inter e Juventus

    Pareggio con tanto spettacolo tra Inter e Juventus

    Finisce 4-4 il big mach tra Inter e Juventus. Una partita con tante emozioni e spettacolo che ha visto i nerazzurri andare a segno con Zielinski autore di una doppietta, Dumfries e Mkhitaryan. Per i bianconeri a segno Vlahovic, Weah e Yildiz nella ripresa autore di una doppietta. Inter che si porta a 18 punti mentre la Juventus a 17 punti.

  • Primavera 1, l’Inter batte 3-1 l’Empoli

    Primavera 1, l’Inter batte 3-1 l’Empoli

    L’Inter di Andrea Zanchetta vince 3-1 contro l’Empoli nel campionato primavera. La formazione nerazzurra dopo essere rientrata negli spogliatoi sullo 0-0 segna tre goal nella ripresa, Luka Topalović sblocca la partita al 60′. Il raddoppio dell’Inter arriva all’89 esimo con Christos Alexiou, l’Empoli reagisce e riapre subito la partita al 92′ ma al 95′ la punta classe 2006 Matteo Lavelli chiude i conti firmando il risultato finale. I nerazzurri salgono così a 15 punti in classifica momenteanemente a -3 dalla vetta.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Sappiamo che è una partita importante”

    Inter, Simone Inzaghi: “Sappiamo che è una partita importante”

    Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, presenta in conferenza stampa la partita in programma domani alle 18 contro la Juventus.

    È sempre una gara sentita dai tifosi, quanto conta per voi?

    “Tutti sappiamo l’importanza della partita, cosa comporta per la nostra società, per i nostri tifosi, per noi stessi. È la nona di campionato e sicuramente non sarà decisiva, ma sarà importante. Si affrontano due ottime squadre che hanno avuto praticamente lo stesso cammino”.

     

    Come sta l’Inter, anche a livello fisico?

    “Ci arriviamo bene, con una striscia di cinque vittorie consecutive. Purtroppo abbiamo avuto qualche problemino, che ci limiterà in queste gare fino alla sosta. I giocatori sono pronti, domani cercherò di mettere in campo la miglior formazione possibile”.

     

    Inter e Napoli favorite per lo scudetto secondo Motta.

    “Sapete come la penso per quanto riguarda le griglie, credo ci saranno tante squadre in corsa. Molte hanno investito tanto e hanno colmato il gap, dipenderà da tante cose. Sarà un campionato equilibrato”.

     

    Chi giocherà in regia e cosa può dare?

    “Sappiamo cosa rappresenta Calhanoglu per noi, è un top mondiale. Il suo sostituto naturale è Asllani, se mi darà le giuste garanzie giocherà lui: è un giocatore migliorato tantissimo negli anni, la sua sfortuna è avere Hakan davanti. Purtroppo ha avuto un problema prima di Roma: ieri ha fatto il primo allenamento, non è andato male e bisognerà valutare. Nello stesso ruolo avremmo Barella e Zielinski, mi porterò questo dubbio fino a domani sera”.

     

    Qual è il prossimo step di crescita per l’Inter?

    “Beh, dopo uno scudetto e una finale di Champions uno potrebbe pensare di fermarsi, invece io voglio continuare a migliorare col mio staff. Il calcio evolve, le squadre diventano sempre più organizzate e bisogna fare sempre meglio. Tutte le partite diventano difficili, basta pensare all’ultima contro una squadra che sta faticando e ci ha creato difficoltà. Dobbiamo migliorarci giorno dopo giorno”.

     

    La Juventus concede poco e produce poco, può questo cambiare il vostro atteggiamento?

    “Da quando sono qui abbiamo giocato dieci volte questa gara e c’è sempre stato grandissimo equilibrio, peraltro due sono finite ai supplementari perché erano finali. Sarà una gara molto equilibrata: la Juventus ha perso la prima partita due giorni fa, è la migliore d’Europa per i gol subiti. È un’ottima squadra con un ottimo allenatore che mi piace tanto, ha fatto grandissimi investimenti e sarà protagonista tutto l’anno”.

     

    Quanto è cambiata la Juve?

    “Ha cambiato i propri principi, Allegri aveva i suoi e Motta ne ha altri. Con Allegri sono sempre stati campionati tirati e finali tirate, è un allenatore che stimo molta come Motta: col Bologna sono state partite difficilissime, ora allena la Juve e ha fatto un ottimo percorso finora, sia in campionato che in Champions League”.

     

    L’anno scorso battere la Juve in casa vi fece partire verso lo scudetto. Cosa aggiungerebbe vincere domani?

    “Darebbe grandissima consapevolezza, però secondo me rispetto allo scorso campionato ci sono differenze: era una gara di ritorno, stiamo parlando di un’altra gara. Ora siamo alla nona di campionato e sappiamo cosa rappresenta, dovremo fare una grande partita”.

     

    Motta, come Conte, si è nascosto. Voi non l’avete mai fatto, vi dà fastidio?

    “Io non so se sia una strategia o altro, posso parlare per me. Sappiamo che partiamo da inizio stagione con obiettivi chiari, poi il nostro è di fare più partite possibili per far sì di arrivare il più avanti possibile nelle coppe e cercare di dare soddisfazione in campionato. Poi ci sono 4-5 squadre accreditate. come noi, ci sono squadre che hanno fatto grandissimi investimenti”.

     

    A che punto è Buchanan?

    “Ha fatto ieri il primo allenamento in gruppo, l’abbiamo aspettato e voluto. Potrà darci soddisfazioni, è un ottimo giocatore che si stava inserendo bene e ha avuto questo problema. Adesso con l’assenza di Carlos lì a sinistra siamo in emergenza, però abbiamo visto la partita di Bisseck a Berna sul centrosinistra. C’è Darmian che all’occorrenza può giocarci tranquillamente”.

     

    La pioggia quanto influirà su preparazione e scelte?

    “No, solo l’allenamento mi farà vedere cosa mi dimostreranno i ragazzi. Veniamo da due partite dispendiose, a Berna abbiamo speso tanto”.

     

    Con tante partite da giocare e qualche indisponibile servono tutti, come sta Zielinski?

    “Sta lavorando molto bene, è un giocatore che ho voluto insieme alla società. È un giocatore completo, purtroppo ha avuto un problema nel precampionato che l’ha rallentato un po’. A Berna mi è piaciuto come è entrato, sicuramente sarà un giocatore che ci aiuterà”.

     

    La partita contro la Juventus che le ha dato soddisfazoine?

    “Penso all’anno scorso, venivamo dal trionfo in Supercoppa e la Juve ci aveva riavvicinato, non mollava. Era una grande minaccia per noi, vincere a San Siro davanti ai nostri tifosi è stato fantastico”.

     

    Domani sfida tra Thuram: cosa significa giocare contro il proprio fratello?

    “Sono sensazioni che rimangono dentro, io ho sfidato Pippo otto volte da calciatore e qualcuna meno da allenatore. Penso al primo Juventus-Piacenza al Delle Alpi, fu qualcosa di emozionante che rimarrà. Marcus e Khephren si sono già incontrati in coppa di lega francese, però domani sarà Inter-Juventus e questa sensazione rimarrà a loro per tutta la vita, come ai loro giocatori. Se penso ai miei, mi ricordo quella prima partita e poi in carriera ci siamo giocati scudetti all’ultima giornata, con tantissime emozioni. A questa domanda penso subito a quel Juventus-Piacenza perso 1-0 con gol di Pippo Inzaghi”.

     

    L’Inter è tornata ai livelli dell’anno scorso?

    “Beh, cinque vittorie di fila danno fiducia, ma sappiamo che avremmo potuto fare anche meglio. Ci sono stati momenti in cui abbiamo sofferto da squadra e ci siamo aiutati, dovremo fare ancora meglio”.

     

  • Alessandro Antonello vicino a diventare il nuovo Ceo della Roma

    Alessandro Antonello vicino a diventare il nuovo Ceo della Roma

    Alessandro Antonello è pronto a lasciare l’attuale dirigenza dell’Inter per diventare il nuovo CEO della Roma, il dirigente nerazzurro è già arrivato nella Capitale con un volo privato proveniente dalla Svizzera pronto a prendere il posto di Lina Souloukou.

  • Serie A, il programma della nona giornata di campionato

    Serie A, il programma della nona giornata di campionato

    PROGRAMMA della NONA GIORNATA SERIE A.

     

    VENERDÌ 25 OTTOBRE

    ore 18:30 Udinese-Cagliari (DAZN/SKY/NOW)

    ore 20:45 Torino-Como (DAZN)

    SABATO 26 OTTOBRE

    ore 15:00 Napoli-Lecce (DAZN)

    ore 18:00 Bologna-Milan (DAZN)

    ore 20:45 Atalanta-Verona (DAZN/SKY/NOW)

     

    DOMENICA 27 OTTOBRE

    ore 12:30 Parma-Empoli (DAZN)

    ore 15:00 Lazio-Genoa (DAZN)

    ore 15:00 Monza-Venezia (DAZN)

    ore 18:00 Inter-Juventus (DAZN/SKY/NOW)

    ore 20:45 Fiorentina-Roma (DAZN)

  • Roberto Mancini non è più il CT dell’ Arabia Saudita

    Roberto Mancini non è più il CT dell’ Arabia Saudita

    Roberto Mancini non è più il CT della nazionale della Arabia Saudita.

    Ecco il breve comunicato.

    “Il Consiglio di Amministrazione della Federcalcio Saudita e l’allenatore della Nazionale, Roberto Mancini, hanno raggiunto oggi un accordo congiunto che prevede la fine del rapporto contrattuale”.

    Su questa decisione presa hanno pesato inevitabilmente parecchio, i risultati deludenti dell’ ex allenatore di Inter, Italia e Manchester City sulla panchina degli arabi.