Tag: Inter

  • Marotta: Simone Inzaghi sarà ancora il nostro allenatore

    Prima del match vinto contro il Sassuolo, Beppe Marotta ha parlato del futuro di Simone Inzaghi. E’ nonostante le molte critiche ricevute, il tecnico ha portato il club alla conquista della Supercoppa italiana, la qualificazione i Champions League in pugno, la finale di Coppa Italia da disputare e la finale di Champions molto vicina, motivo per il quale si è confermato la fiducia della società che darà l’occasione al tecnico di continuare l’avventura sulla panchina nerazzurra.

  • Goal e spettacolo a San Siro, l’Inter vince 4-2 contro il Sassuolo

    La settima vittoria consecutiva per l’Inter di Simone Inzaghi tra campionato, Champions League e Coppa Italia, è il quinto successo di fila in Serie A quello di stasera contro il Sassuolo con i nerazzurri che vincono 4-2 grazie alla doppietta di uno straordinario Romelu Lukaku che apre e chiude la partita nel finale oltre all’autorete di Ruan Tressoldi al 55′ e al goal del momentaneo 3-0 firmato da Lautaro Martinez. Buona la prestazione dei neroverdi capaci di rimontare fino al 3-2 lo svantaggio dopo le reti di Matheus Henrique e Davide Frattesi. L’Inter dopo questa vittoria sale a 66 punti in classifica superando la Lazio al terzo posto in classifica e al pari della Juventus mentre il Sassuolo rimane a quota 44 punti.

  • Formazioni Ufficiali: Inter-Sassuolo

    INTER (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Acerbi; Bellanova, Gagliardini, Brozovic, Mkhitaryan, Dimarco; Lukaku, Correa. All. Inzaghi

    SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Toljan, Erlic, Ruan, Rogerio; Frattesi, Maxime Lopez, Matheus Henrique; Berardi, Defrel, Laurienté. All. Dionisi

  • Dzeko-Inter, il rinnovo è sempre più vicino

    Edin Dzeko è pronto a rinnovare il suo contratto con l’Inter, il centravanti bosniaco infatti prolungherà in nerazzurro per un’altra stagione fino al 2024 passando dai 5,5 milioni di euro + 1 di bonus a 4 milioni di euro + 1 di bonus. Il rinnovo è quindi sempre più vicino, Dzeko e l’Inter ancora insieme.

  • Inter, pronto il rinnovo di Cordaz fino al 2024

    Il portiere Alex Cordaz sarebbe pronto a rinnovare il suo contratto che lo lega con l’Inter per un’altra stagione fino al gingno del 2024.

  • Champions League, nella semifinale di andata l’Inter supera per 2-0 il Milan

    Nell’andata delle semifinali di Champions League, l’Inter vince il derby superando per 2-0 il Milan. Un successo che i nerazzurri di Simone Inzaghi hanno costruito nel primo tempo, con le reti realizzate da Dzeko all’8′ e da Mkhitaryan al 12′. Nel Milan si è sentita pareggio l’assenza di Leao. La gara di ritorno tra le due milanesi è in programma martedì 16 maggio.

  • Inter, Dimarco: “È sempre bello giocare un derby”

    Inter, Dimarco: “È sempre bello giocare un derby”

    L’esterno sinistro Dimarco è il giocatore scelto dall’Inter per affiancare Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia del derby Champions. Ecco le sue parole.

    Come ci si sente a giocare un derby in semifinale di Champions?
    “È sempre bello giocare un derby, ne ho giocati tanti e questo voglio godermelo al 100 per cento”.

    È l’occasione di dimostrare il vostro spirito di gruppo?
    “Il Milan ha dimostrato di aver passato due turni difficili, noi cercheremo di dimostrare a noi stessi quello che valiamo”.

    Ci si abitua a fare gol pesanti?
    “Per me tutti i gol sono importanti, ci tengo che la squadra vinca”.

    Dopo il sorteggio estivo pensavate di poter andare avanti o di finire in Europa League?
    “Sapevamo di avere un girone difficile, ma abbiamo dimostrato quello che valiamo. Ci siamo meritati di essere qui”.

    Il Milan è l’avversario migliore o peggiore possibile?
    “È una squadra che conosciamo bene, sappiamo che comunque affrontiamo i campioni d’Italia in carica. Sarà una bella partita”.

    I precedenti in Champions dicono Milan. C’è un sentimento di rivalsa?
    “Non parlerei di vendetta, è passato tanto tempo e pensiamo al presente, a domani, a cercare di fare un risultato positivo e basta”.

    Nel 2003 avevi cinque anni, che ricordi hai di quella partita?
    “Ero a San Siro. Non ho bellissimi ricordi, da tifoso interista. Però pensare che vent’anni fa ero a vederla e oggi ho la possibilità di giocarla è un’emozione incredibile”.

    È la partita della stagione?
    “Possiamo definirla come una semifinale di Champions. Sappiamo l’importanza della partita e ce la giocheremo alla grande”.

    Nel 2003 c’era tanta paura di perdere, quale sentimento c’è oggi?
    “È forte, è sempre un derby ed è bello giocarselo a viso aperto. Domani sarà una bella partita”.

    Calabria ha detto che possono vincere la Champions. Che emozione sarà sfidarsi da tifosi?
    “Noi pensiamo a noi stessi, cercando di fare una grande partita domani e poi pensare a quella di ritorno. Con Calabria ci siamo affrontati tante volte: ne abbiamo vinte alcune e perse altre, domani sarà una bella emozione”.

    Nei racconti di chi c’era nel 2003, emerge la difficoltà di gestire la settimana a livello mentale. Qual è la ricetta?
    “Penso che ci vogliano testa e cuore, pensare una partita per volta. Se vai troppo in là con i pensieri rischi di lasciare qualcosa per strada”.

    Stai preparando nuovi cori?
    “No, vengono in automatico dopo le partite”.

    Stai diventando un giocatore sempre più decisivo. In cosa ti senti cresciuto?
    “Penso che i sei gol e i sei assist siano merito del gioco della squadra. Da due anni a questa parte mi sento cresciuto a livello di testa e anche a livello fisico, perché comunque abituarsi a giocare partite importanti ti fa crescere”.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Le ultime gare le abbiamo fatte bene”

    Vigilia della sfida di Champions League in casa Inter, in vista del derby di domani sera. Il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi presenta il derby di domani in sala stampa. Ecco le dichiarazioni del tecnico nerazzurro.

    L’Inter arriva meglio all’euroderby. È il momento migliore per una gara come questa?
    “Beh, le ultime gare, comprese le qualificazioni a semifinale e finale, ci hanno fatto preparare al meglio tutte le partite. Domani sappiamo che è una semifinale di Champions, è un derby, è il derby: sappiamo tutti quanto è importante per tutti noi e lo vogliamo affrontare nel migliore dei modi”.

    Come stanno Lautaro e Correa?
    “Sappiamo che ci sono dei momenti per tutti. Io lo sono stato attaccante, abbiamo avuto una fase nella quale non riuscivano a concretizzare: adesso tutti sono tornati a segnare ed è quello che vogliamo. Ma io ero tranquillo prima e lo sono adesso, il problema è quando un attaccante non ha occasioni, finora le hanno sempre avute tutte. Ora hanno segnato tutti e devono continuare così”.

    Solo tre allenatori interisti hanno raggiunto la finale di Champions. Molti ex nerazzurri dicono che l’Inter dovrà aspettare di più, avere pazienza. Come ci arrivate?
    “Nello spirito, bene. Bisognerà usare testa e cuore, tantissimo. Per quanto riguarda il cuore non ho dubbi. Sulla testa dovremo essere bravi, ci saranno delle insidie e delle impreviste durante la gara, sapendo che si gioca in 180 minuti”.

    A tal proposito come si riesce a trovare l’equilibrio giusto tra andata e ritorno. Ci dobbiamo aspettare una gara chiusa o pensate di replicare per esempio Lisbona?
    “Sappiamo I derby cosa sono, ne abbiamo fatti sette in questi venti mesi. Abbiamo vinto o perso, sono derby che ci possono dare spunti importanti, allo stesso tempo sappiamo che ogni gara è a sé .Ci saranno momenti in cui saremo più offensivi e altri in cui saremo più difensivi. Dovremo essere tutti insieme, grandissimo sacrificio e fare una corsa in più per il compagno”.

    Tutti a disposizione. È in imbarazzo nelle scelte?
    “No. A centrocampo e in attacco ho possibilità di scegliere, delle nostre scelte si parla tanto. Visto l’infortunio di Gosens, che non sappiamo se domani potrà essere convocato, abbiamo le rotazioni un po’ limitate. A Verona ha giocato Zanotti, in difesa vista l’assenza di Skriniar speriamo di recuperare D’Ambrosio che mi permetterà di avere più alternative, può fare sia il quinto che il braccetto. Spero torni lui e di poter valutare Gosens”.

    Il Milan è a suo agio nell’arretrare il baricentro e fare in modo di aggredire in contropiede. All’Inter piace avere il pallone ma rischia di esporsi. Cosa avete preparato?
    “Il Milan è una squadra di qualità, molto ben allenata. Ogni partita fa storia a sé, sappiamo che non è solo una squadra di ripartenza, ma sa giocare. Ha un ottimo palleggio e dovremo essere bravi in tutte le fasi”.

    In che maniera cambia la sua squadra se c’è Leao o no?
    “Conosciamo tutti le qualità del giocatore. Sappiamo che potrebbe esserci o meno, chiaramente prenderemo qualche accorgimento ma non condizionerà il nostro piano partita”.

    Ma sta preparando la partita con Leao in campo o no?
    “Non ho certezze come voi, l’ho detto prima. L’abbiamo incontrato, conosciamo le sue qualità, poi in queste partite ogni giocatore che verrà chiamato in causa darà il massimo”.

    Brozovic titolare e Calha fuori?
    “Ho tante partite ravvicinate, manca ancora l’allenamento di oggi pomeriggio e la sgambata di domattina. Ho possibilità di scegliere, sono sereno perché i ragazzi sanno che devo farlo e se qualcuno non partirà titolare sarà utilissimo come è successo con Juventus o Benfica”.

    Pioli ha detto che l’Inter è favorita. Si sente questa etichetta addosso?
    “Favorita, non favorita… Abbiamo visto: le partite sono tutte storie a sé, non ci nascondiamo e sappiamo che con cuore e testa vogliamo giocarcela insieme nel migliore dei modi, sapendo che sarebbe un grandissimo passo da fare con determinazione, corsa e aggressività”.

    Ha parlato dei derby passati, in questa stagione dove e come avete perso il primo e vinto gli altri due?
    “Ne abbiamo giocati tanti, l’ho detto prima: sette. Abbiamo vinto, perso, fatto semifinali, finali. Dovremo essere bravissimi a usare la testa quando servirà, perché imprevisti nelle partite così importanti ce ne sono sempre stati: nelle ultime, siamo sempre stati bravi a essere lucidi”.

    È il punto più alto della sua carriera?
    “Senz’altro, è una partita importantissima come sono state altre finali. Non è un derby, ma il derby: sappiamo cosa rappresenta per noi, per la società, per i tifosi, anche per me stesso. Ma sono abbastanza sereno, ho visto i ragazzi molto concentrati”.

    Prima dell’andata col Porto ha detto che potevate vincere la Champions. Cosa vedeva che nessun altro vedeva?
    “Dopo aver passato un girone con Barcellona e Bayern, due tra le più forti d’Europa, la squadra ha preso grande consapevolezza. Poi tutte le partite sono difficilissime, Porto e Benfica sono stati due scogli molto difficili da superare. Ne manca uno”.

    Ne ha giocati e allenati tantissimi, la differenza tra i derby di Roma e Milano?
    “Sono due derby molto sentiti, a Roma ne ho giocati sia da calciatore che da allenatore. A Milano solo da allenatore, sono sentitissimi: da entrambe le parti si dice che non c’è paragone, devo dire che anche a Milano è sentito”.

    Quanto è importante la crescita di Lukaku?
    “Tantissimo. L’abbiamo preso per questo, non l’abbiamo avuto per quasi quattro mesi ma adesso è tornato a segnare con maggior frequenza, è un rientro importante come è stato Brozovic: insieme a Lukaku ci è mancato per mesi e non ci ha dato la possibilità di avere rotazioni in più”.

    Nel 2010 Mourinho parla della finale non come ossessione ma come sogno. Cosa dice nello spogliatoio per far prevalere la voglia di giocare?
    “Non ci deve essere paura, ma tanta voglia di abbracciarci con i nostri tifosi, come abbiamo fatto in questi mesi. Sia noi come gruppo squadra e società abbiamo fatto un gruppo unico per vivere serate come questa. Speriamo ci possa portare in finale”.

    Con uno scudetto perso venti punti sotto, uscire in semifinale di Champions manterrebbe il finale positivo?
    “Beh, qualcosa si è dimenticato. Probabilmente non ha segnato cosa hanno fatto questi ragazzi, sappiamo qual è l’importanza di questo derby e vogliamo viverlo nel migliore dei modi”.

    Un mese fa si preparava all’andata col Benfica in un momento delicatissimo. Se si guarda indietro, pensa a tutto quello che è stato scritto e detto in questo periodo, e poi guardiamo a oggi, -3 dal secondo posto, in finale di Coppa Italia e pronto a giocarsi una semifinale di Champions, cosa prova, cosa si sente di dire?
    “Lo sappiamo che il calcio è fatto di momenti, abbiamo perso punti sanguinosi e lo sappiamo. Ci siamo detti di tapparci le orecchie e pedalare, adesso sappiamo di aver conquistato una finale sul campo importante, in Champions siamo in semifinale e in campionato le ultime quattro vittorie chi hanno fatto vedere la classifica sotto un altro aspetto, ma sappiamo che mancano ancora quattro partite e avremo tanto da fare”.

  • Primavera1: l’Inter vince ancora; battuto l’Empoli 2-0

    Continua a sperare alla qualificazione playoff scudettol’Inter primavera battendo nella giornata odierna per 2-0 l’Empoli. Un successo meritato per i ragazzi di Chivu il quale vanno a segno con il solito Esposito e Valentin Carboni. Inter che sale all’ottavo posto in classifica con 45 punti, mentre l’Empoli resta 11esimo con 42 punti.

  • Serie A, l’Inter espugna l’Olimpico e supera 2-0 la Roma

    Nella 34ª giornata del campionato di serie A, l’Inter si impone allo stadio Olimpico per 2-0 sulla Roma. Un gol per tempo per la squadra di Simone Inzaghi, al 31′ la sblocca Di Marco e raddoppio di Lukaku al 75′. La squadra giallorossa, di Mourinho paga il fatto di essere molto rimaneggiata. In classifica, Inter terza con 63 aggancia momentaneamente la Juventus, Roma settima con 58 punti.