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  • Inter, Simone Inzaghi: “Lautaro sta meglio. Ora dobbiamo ripartire”

    La Roma ormai è alle spalle, il doppio confronto col Barcellona nel futuro immediato, decisivo per andare avanti in Champions League. Simone Inzaghi presenta in conferenza stampa la prima gara contro i catalani, in programma domani sera a San Siro.

    Si parte con Inzaghi: come sta Lautaro? Domani può giocare dall’inizio?
    “Lautaro stamattina ha fatto un esame dove non si è evidenziato nulla, è affaticato e ha chiuso la partita affaticato. Oggi farà un allenamento parziale, adesso devo ancora parlare coi medici e col giocatore, vedremo. Mancheranno sicuramente Brozovic e Lukaku, vediamo le condizioni di Lautaro e Gagliardini”.

    Cosa vi siete detti?
    “Ieri è stato un allenamento più intenso per chi non aveva giocato, oggi analizzeremo la partita di sabato con la Roma, poi andremo nel particolare per quanto riguarda il Barcellona. Sappiamo che veniamo da un momento difficile per quanto riguarda i risultati, a mio parere – l’ho detto sabato – abbiamo fatto una buona gara, purtroppo condita dai due gol in cui ci abbiamo messo del nostro. Avremmo meritato altro”.

    Come si riaccende la scintilla?
    “Con le vittorie, con i risultati. Domani è una grande opportunità, sapendo che incontriamo una squadra fortissima, probabilmente una delle migliori in Europa, che è andata a Monaco e ha perso immeritatamente, il risultato di Monaco non rispecchia quanto visto in campo. Hanno qualità altissime, noi dovremo fare una partita di corsa, aggressività e determinazione. Da un momento così si esce con le vittorie, l’avremmo voluta sabato e purtroppo il risultato non ci ha dato ragione”.

    Trovare il Barcellona è uno stimolo, però poi arriva un tour de force. Come giudica il percorso che ha davanti e come stanno i latino-americani?
    “Per quanto riguarda Lautaro lo valuteremo, Correa sta bene. Sappiamo che saranno undici partite ogni tre giorni, spero di poterle affrontare con la squadra al completo. Adesso Lukaku e Brozovic, di più Brozovic, non ci saranno per un po’. Però abbiamo altri giocatori a cui appoggiarci”.

    Nagelsmann è arrivato alla gara di Monaco tra le critiche in campionato, vale anche per lei?
    “Il Barcellona è una squadra fortissima, completa in tutti i reparti. Assieme al Bayern e al City offre il miglior calcio europeo. Per noi deve essere un’opportunità: sappiamo quanto conta la gara di domani, in Champions la classifica è aperta in un girone proibitivo. Ma siamo l’Inter e cercheremo di giocarcelo”.

    Chi gioca tra Onana e Handanovic?
    “Valuterò di gara in gara, domani gioca Onana”.

    La preoccupa di più l’attacco o la solidità difensiva?
    “È una squadra completa, forte, con tantissima qualità. Sanno fare tutto, hanno riaggressione e recupero palla: penso siano la squadra d’Europa che recupera nel modo più alto, è una squadra che sa fare tutto in fase di possesso e non possesso. Ha tantissima qualità, in più ha Lewandowski”.

    È una gara a eliminazione diretta? E il Barcellona è favorito?
    “Sappiamo delle difficoltà della gara, abbiamo già pagato col Bayern Monaco, nonostante una buona partita. Abbiamo perso, non siamo stati dentro la gara nei momenti chiari, sul primo gol dovevamo difendere meglio. E le opportunità capitate le avremmo dovute sfruttare meglio. Sappiamo che domani sarà una gara di sofferenza”.

    Asllani è pronto a giocare due gare di fila? Si aspetta di più da Skriniar?
    “Ce lo aspettiamo da tutti, è lecito aspettarselo anche da me. Per quanto riguarda Asllani, ha fatto una buona gara, ha fatto quello che ha dimostrato fin dal primo giorno all’Inter, chiaramente è pronto per rigiocare anche domani”.

    Domani può essere una delle ultime tre gare in caso di risultato negativo? Ha deciso lei su Dybala?
    “Non sono sempre io a decidere, ho una società dove andiamo tutti nella stessa direzione. È un anno e mezzo che si lavora nella stessa direzione, c’è un confronto quotidiano. Su Lukaku si è fatta una scelta condivisa, sulla prima domanda ho già risposto: noi allenatori dipendiamo sempre dal risultato, in questo momento non stanno arrivando e in questi momenti è normale essere messi in discussione”.

    Acerbi è titolare ormai?
    “Si è inserito molto bene, è un giocatore che conosco, di qualità, però io assolutamente non lascio indietro De Vrij che già prima del mio arrivo ha fatto due anni importanti. Sabato è stata una scelta, De Vrij non era al cento per cento. Domani ha tantissime possibilità dall’inizio”.

    Come si spiega la paura che subentra dopo un gol?
    “Perché è il momento… Io rivedo la partita domenica con la Roma e tatticamente, a livello di corsa, di chilometri, di impatto fisico alla squadra non posso dire nulla. Hanno tantissima voglia, siamo in un grande club con grandissimi tifosi, che sabato sono venuti in 70mila nonostante il periodo che stiamo vivendo. La squadra sta risentendo del momento dove non arrivano i punti. È normale risentirne, per quanto riguarda la gara di sabato la analizzeremo oggi: sul secondo gol non possiamo fare quell’errore, dovevamo scivolare meglio e non lasciare due buchi che in 14 mesi non avevamo mai lasciato. Alla vigilia ci eravamo fermati venti minuti a lavorare sulle inattive, in questo momento va così e dobbiamo lavorare meglio. Sabato abbiamo messo tutto in campo e purtroppo non siamo stati ripagati dal risultato”.

  • Inter: ansia per Lautaro Martinez, problema al flessore della coscia

    Inter: ansia per Lautaro Martinez, problema al flessore della coscia

    Dopo la sconfitta di ieri dell’Inter contro la Roma, c’è ansia per Lautaro Martinez. Il centravanti ha accusato un fastidio ai flessori della coscia proprio durante la partita e nelle prossime ore verrà sottoposto a degli accertamenti per verificare le sue condizioni in vista del match di Champions League contro il Barcellona.

  • Inter ancora sconfitta, ma Simone Inzaghi non è a rischio

    Inter ancora sconfitta, ma Simone Inzaghi non è a rischio

    Se qualcuno si aspettasse degli scossoni clamorosi sulla panchina dell’Inter dopo l’ennesima sconfitta contro la Roma, probabilmente rimarrà sorpreso e deluso. Secondo quanto filtra dagli ambienti nerazzurri, infatti, l’allenatore Simone Inzaghi non è al momento a rischio esonero. E sarebbe stato in effetti difficile il contrario, anche dal punto di vista logistico: l’Inter domani sarà nuovamente in campo per giocare la terza gara di Champions League contro il Barcellona, dunque sarebbe complesso ipotizzare l’insediamento di un nuovo allenatore adesso.

    Oggi segnali incoraggianti. Al di là della pesante sconfitta, la quarta in otto giornate, la società riconosce comunque al tecnico di avere messo in campo una buona squadra oggi, che a larghi tratti avrebbe anche meritato di vincere la partita contro la Roma. Indubbiamente adesso dovranno seguire risposte sul campo, ma allo stato attuale l’allenatore può considerarsi saldo in panchina. Anche se la situazione in casa nerazzurra non è delle più semplici a meno otto dal Napoli capolista.

  • L’Inter ancora ko, la Roma sbanca San Siro e vince 2-1

    L’Inter ancora ko, la Roma sbanca San Siro e vince 2-1

    L’Inter ancora ko, quarta sconfitta stagionale in campionato per i nerazzurri sconfitti a San Siro dalla Roma che vince 2-1 grazie alla rete di Paulo Dybala nel primo autore del momentaneo pareggio dopo il vantaggio dell’Inter firmato Dimarco e alla rete nel secondo tempo di Chris Smalling decisivo di testa da calcio piazzato. La squadra di Simone Inzaghi che sotto il punto di vista del gioco avrebbe meritato questa vittoria paga le gravi disattenzioni in fase difensiva, negativa la prestazione di Samir Handanovič.

  • Formazioni Ufficiali: Inter-Roma

    Formazioni Ufficiali: Inter-Roma

    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Calhanoglu, Dimarco; Lautaro, Dzeko. All. S. Inzaghi

    ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Cristante, Matic, Spinazzola; Zaniolo, Pellegrini; Dybala. All. Mourinho (in panchina Foti)

  • Primavera 1, Inter-Atalanta finisce 1-1

    Primavera 1, Inter-Atalanta finisce 1-1

    Termina con il punteggio di 1-1 la partita di Primavera 1 tra Inter e Atalanta, con la formazione ospite passata in vantaggio alla fine del primo tempo grazie alla rete del classe 2003 Tommaso De Nipoti. All’inizio della ripresa arriva però il pareggio immediato dei nerazzurri con Francesco Pio Esposito. Un risultato giusto al termine di una partita equilibrata ma che non fa bene a nessuna delle due squadre in grande difficoltà rispetto alle ultime stagioni. L’Inter è a soli 3 punti dopo sei giornata mentre a l’Atalanta a quota 4.

  • Serie A femminile, vince l’Inter a Como

    Succede tutto nel primo tempo a Como nella sfida che apre la quinta giornata della Serie A Femminile. La capolista Inter vince e allunga sulle avversarie mettendo loro pressione in vista delle sfide in programma domani e dopodomani. A trascinare la squadra di Guarino è Elisa Polli, galvanizzata anche dalla chiamata della Nazionale, autrice di una doppietta inframezzata dal rigore realizzato da Bonetti. Inutile il gol della bandiera della capitana lariana Rizzon nel recupero del primo tempo.

    Il programma della 5ª giornata
    Venerdì 30 settembre

    Como Women-Inter 1-3
    12’, 40’ Polli (I), 27’ rig. Bonetti (I), 45’+3’ rig. Rizzon (C)
    Sabato 1° ottobre
    Fiorentina-Sassuolo (diretta su TimVision) ore 12:30
    Milan-Sampdoria (diretta su TimVision, La7 e La7.it) ore 14.30
    Domenica 2 ottobre
    Juventus-Pomigliano (diretta su TimVision) ore12:30
    Roma-Parma (diretta su TimVision) 14:30

    Classifica: Inter* 13, Roma 9, Sampdoria 9, Fiorentina 9, Juventus 8, Milan 6, Parma 3, Sassuolo 1, Como* 1, Pomigliano 1
    * una gara in più

  • Inter, Simone Inzaghi: “Sarà una partita difficile”

    L’Inter riparte dalla Roma. Senza Lukaku e Brozovic, i nerazzurri domani ospiteranno a San Siro i giallorossi, con diversi dubbi di formazione e la voglia di mettersi alle spalle una volta per tutte la deludente sconfitta contro l’Udinese. Come di consueto, è Simone Inzaghi a presentare in conferenza stampa il big match:

    Domani big match, come si riparte dopo la sosta?
    “Sarà una gara molto impegnativa, fatta di duelli. Incontriamo una squadra forte, che si è rinforzata, ha qualità e un grande allenatore. Dobbiamo prepararci bene, ieri è stato il primo giorno in cui ho rivisto tutti i ragazzi dopo la sconfitta di Udine. Si è analizzata quella gara e nel frattempo si è cercato di preparare una gara importante nel nostro stadio”.

    Pensa che questa pausa possa aver fatto bene?
    “Lo sapremo domani, anche dopo la partita. Noi sappiamo che la sconfitta di Udine è arrivata a causa nostra, siamo stati sotto il nostro standard e abbiamo preso due gol su palla inattiva per disattenzioni nostre. Abbiamo concesso una punizione e un calcio d’angolo da palla nostra, ci abbiamo messo del nostro: sappiamo di dover fare di più”.

    Asllani è pronto per fare il titolare?
    “È un giocatore scelto, da me e dalla società, che sta facendo bene. Sta lavorando bene, domani sicuramente comincerà la partita, a centrocampo ho delle difficoltà perché ho Asllani, Mkhitaryan, Barella e Calhanoglu in questo momento. Sono in quattro, tre cominceranno e uno no, perché anche Gagliardini negli ultimi due giorni non è riuscito ad allenarsi, vediamo se riuscirà a venire in panchina almeno”.

    Lukaku quando torna?
    “C’è stato un rallentamento che ci toglie un giocatore importante. È passato un mese, ma servirà un po’ di tempo ancora”.

    Come spiega la differenza nei big match rispetto all’anno scorso?
    “Dobbiamo fare di più e meglio. Lascerei da parte il Bayern Monaco, squadra di un altro livello: con Milan e Lazio dovevamo e potevamo fare meglio. Lo sappiamo, domani abbiano un altro scontro diretto contro una squadra forte e cercheremo di portarlo dalla nostra parte”.

    Quanta fiducia c’è per ripartire e quanto conta la fiducia della società?
    “La società è sempre presente. Parla la mia storia: dopo lavoro io aumentano i ricavi, dimezzano le perdite e arrivano i trofei. Così è stato alla Lazio, così all’Inter. Sappiamo di avere qualche punto di ritardo, stiamo lavorando: il tempo nella sosta non è stato tantissimo, avendo avuto via tanti giocatori. Però già da ieri l’analisi di Udine è stata lucida, l’allenamento mi ha confortato: ora facciamo parlare il campo”.

    Avete trovato motivazioni per alcuni errori individuali?
    “Dobbiamo fare tutti di più, io in primis. La prima disattenzione la paghi, sia in Serie A che in Champions: il nostro percorso in Europa lo stiamo facendo, in campionato abbiamo qualche punto di ritardo rispetto alle avversarie. Ci sono state tante critiche: ho ascoltato quelle costruttive, quelle venute ad arte le ho lasciate stare. Però la squadra è matura, sa di dover e poter fare di più”.

    Si sente a rischio?
    “Sempre. Noi allenatori lo siamo sempre: in ogni partita, in ogni allenamento, vanno prese decisioni. Sappiamo di avere qualche punto di ritardo, stiamo cercando di lavorare e vedremo cosa dirà il campo. Io sono tranquillo, lavoro giornalmente con il mio staff e i miei giocatori. Ho la tranquillità giusta”.

    Gosens come sta? Chi è in vantaggio tra lui e Dimarco?
    “Ho giocatori che stanno bene, sono contento che Robin si sia rimeritato la nazionale, perché ha fatto bene in Champions. Ho lui, Dimarco e Darmian: dopo l’allenamento di oggi sceglierò in quel ruolo”.

    Ha vissuto momenti simili alla Lazio? Ci sono delle differenze tra vivere un momento del genere all’Inter e alla Lazio, anche nel rapporto con i presidenti?
    “Io ho avuto un buonissimo rapporto con Lotito e ce l’ho buonissimo con Zhang, che è un presidente presente. È sempre accanto a me, al mio staff: abbiamo la fortuna di avere una società presente. Nel calcio, come ho detto prima, contano vittorie, sconfitte e trofei: fortunatamente in questi sette anni sono sempre riuscito a portare trofei, ricavi e poche perdite alle mie società. Spero di continuare a farlo. Adesso abbiamo qualche punto di distacco, ma tutto sommato mi sembra una classifica che vede Atalanta e Napoli avanti con merito: poi altre squadre hanno perso qualche punto vuoi per episodi e vuoi per infortuni, ma col lavoro risaliremo”.

    Perché secondo lei questo di più che si chiede alla squadra non arriva? Dall’esterno c’è la sensazione che non si vada tutti dalla stessa parte.
    “È una sensazione che arriva fuori, probabilmente sbagliata. Andiamo tutti nella stessa direzione, lavorando come si è sempre lavorato: in questo momento stiamo pagando nella singola partita l’episodio. Probabilmente, in una buonissima parte dello scorso anno, quando vi siete divertiti tanto a vedere giocare l’Inter, non prendevi gol sul singolo errore. Ora siamo puniti puntualmente e come vi ho detto prima abbiamo analizzato e visto che dobbiamo dare di più tutti, a partire dal sottoscritto e da giocatori fondamentali per noi in questo anno e mezzo, che in questo momento devono ritrovare la forma giusta, però sono grandissimi professionisti e lo hanno sempre dimostrato all’Inter”.

    Che Roma si aspetta?
    “È una squadra forte, fisica, l’anno scorso insieme a Milan e Inter è stata l’unica italiana che ha vinto. Ci siamo incontrati tante volte: troveremo una squadra migliorata, che ha inserito giocatori importanti, sta avendo un buon cammino in campionato e in Europa. Ha avuto, come noi, tanti giocatori fuori con le Nazionali. Ora bisogna vedere chi arriva pronto sul campo”.

  • Inter: Lukaku non recupera per la Roma; a rischio anche il Barcellona

    Non arriva il recupero tanto sperato per Romelu Lukaku. Il centravanti belga dell’Inter non sarà a disposizione per la delicata sfida contro la Roma e difficilmente ci sarà anche nella sfida contro il Barcellona. Più realistico il rientro settimana prossima nell’impegno contro il Sassuolo.

  • Ufficiale: Il bilancio dell’Inter 2021-2022, tutti i numeri

    Il Consiglio di Amministrazione di F.C. Internazionale Milano S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato dell’esercizio finanziario 2021/2022, vediamo tutti i numeri: la perdita monta a €140 milioni, ridotta di circa €105 milioni rispetto ai €245,6 milioni del 2021 con ricavi a 439,6 mln: +140 mln anno su anno.