Tag: Inter

  • Inter, Darmian: “Vincere questa finale era importante”

    Matteo Darmian, calciatore nerazzurro, parla ai microfoni di SportMediaset dopo la vittoria in Coppa Italia: “Era un trofeo importante per noi, i tifosi e la società. Volevamo un altro trofeo in stagione e dal primo minuto abbiamo cercato di mettere in difficoltà la Juve. Siamo andati in vantaggio, ma in due minuti ci hanno ribaltato la partita. Non abbiamo però perso concentrazione e l’abbiamo ribaltata nuovamente”. Stavolta non avete fatto l’errore di perdervi dopo la rimonta, siete cresciuti di testa? “Ogni partita è a sé. Stasera era importante vincere e ci siamo riusciti, ora festeggiamo e poi ci rituffiamo nel campionato”. Speranze Scudetto? “Non si sa mai, nel calcio nulla è scontato. Sappiamo di doverle vincere tutte e due e che il Milan deve fare un passo falso”. Chiellini ha detto che l’Inter è più forte, è un’iniezione di fiducia? “Speriamo”.

  • Inter, De Vrij: “Questa vittoria è una grande soddisfazione “

    Inter, De Vrij: “Questa vittoria è una grande soddisfazione “

    Dopo il successo contro la Juventus, il difensore dell’Inter Stefan De Vrij ha parlato ai microfoni di Mediaset: “L’abbiamo voluta tantissimo. Si è anche visto sul campo. Sapevamo che sarebbe stata una partita tosta e lo è stato. Siamo contentissimi per il risultato”. Cancella il rammarico per la gara di Bologna? Ormai è alle spalle. Non ci pensiamo più. Ora godiamoci questa coppa e faremo di tutto per vincere le ultime due in campionato”. Ora Cagliari.
    “Penso che questa vittoria ci darà tanta energia, penso che ci caricherà. Abbiamo tempo di riposare e saremo al massimo per domenica sera”. Come mai questa Inter è due punti dietro al Milan? Penso che abbiamo lasciato dei punti pesanti per strada. Alcune partite dovevamo e potevano far meglio. Ora ci troviamo in questa situazione ma non molliamo e continuiamo a giocare e a vincere le nostre ultime due partite e speriamo in meglio”.

  • Inter, S. Inzaghi: “Vittoria meritata”

    Inter, S. Inzaghi: “Vittoria meritata”

    Simone Inzaghi prende la parola in sala stampa dopo la vittoria in finale di Coppa Italia contro la Juventus. Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa: quanto è grande la gioia per la coppa e quanta fiducia avete per le altre due giornate di campionato? “Sappiamo che abbiamo queste ultime due partite importantissime. Da domattina ci penseremo intensamente, ma penso che sia giusto anche godersi una serata del genere, una cavalcata che va ad aggiungersi alla Supercoppa vinta qualche messe fa. Erano due trofei che mancavano da 10-12 anni all’Inter, mi fa piacere essere l’allenatore che li ha vinti, ma devo fare i complimenti alla mia squadra: è stata concentrata e sul pezzo contro una squadra che si chiama Juventus, che è fortissima, ha ottimi giocatori e un ottimo giocatore”. Decisivo il rigore di Calhanoglu, quanto è importante? “Importantissimo, ma parlare oggi di singoli sarebbe riduttivo. È un gruppo straordinario, che deve essere fiero e orgoglioso. Bisogna andare a petto in fuori: abbiamo fatto qualcosa di incredibile, ma possiamo ancora fare meglio di così. Mancano dieci giorni, è dall’8 luglio che non molliamo. Due trofei che mancavano, un confronto con il Liverpool che ci è costato qualche punto ma preferisco perdere qualche punto che essere fuori dalla Champions a novembre”. Stasera tutti i subentranti hanno dato qualcosa in più che si pensava potessero dare. Questa voglia di esser gruppo in una gara decisiva è un’ottima base di partenza. “Io penso che per vincere due trofei in due stagioni, se non hai un gruppo non ci arrivi. Se non hai questo, se non hai quelli che entrano e te la ribaltano come nell’altra finale, non vinci i trofei. Sono stati bravissimi quelli che hanno giocato dall’inizio, quelli che sono entrati e quelli che non sono potuti entrare. Mi vengono in mente tanti: Ranocchia, Gagliardini, Vecino, Kolarov”. Cosa ha detto ai ragazzi prima dei supplementari? “Ho solo detto che ci dovevamo credere, che ai supplementari bisogna crederci. La Juve era passata a cinque, c’erano i crampi di Chiellini, abbiamo cambiato qualcosa ma sono giocatori maturi ed evoluti che sanno come muoversi in campo”.

  • La Coppa Italia si tinge di nerazzurro; Juventus sconfitta 4-2

    L’Inter conquista il suo secondo trofeo stagionale, dopo la SuperCoppa Italiana arriva anche la Coppa Italia conquistata sempre ai danni della Juventus. Un match terminato al 90esimo minuto sul 2-2 grazie alle reti di Barella e Calhanoglu su rigore per l’Inter, mentre per la Juventus Alex Sandro e Vlahovic. Nei supplementari però i nerazzurri ne hanno di più e grazie alla doppietta di Ivan Perisic conquistano l’ottava Coppa Italia della propria storia. Per la Juventus stagione negativa senza nessun trofeo in bacheca.

  • Formazioni ufficiali: Inter-Juventus

    JUVENTUS (4-2-3-1): Perin; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Zakaria, Rabiot; Cuadrado, Dybala, Bernardeschi; Vlahovic.
    A disposizione: Sczesny, Pinsoglio, Arthur, Morata, Pellegrini, Kean, Bonucci, Rugani, Locatelli, Ake, Nicolussi, Miretti.
    Allenatore: Allegri.

    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, D’Ambrosio; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Lautaro Martinez, Dzeko.
    A disposizione: Cordaz, Radu, Dumfries, Gagliardini, Sanchez, Ranocchia, Gosens, Correa, Vidal, Dimarco, Caicedo, Bastoni.
    Allenatore: Inzaghi.

  • Marotta: apprezzo le qualità di Dybala; sul rinnovo di Perisic tanta fiducia

    L’amministratore dell’Inter Beppe Marotta ai microfoni di Sky ha lasciato alcune dichiarazioni molto importanti su Paulo Dybala e Ivan Perisic. Ecco alcuni estratti: Ivan vuole restare all’Inter e sono molto fiducioso per il suo prolungamento di contratto, mentre per quanto riguarda Dybala tutti sanno che è un ottimo giocatore ed è svincolato a breve, penso sia appetibile a molti club. Noi in questo momento abbiamo un reparto offensivo di grande qualità e non abbiamo grandi problemi, detto ciò apprezzo le qualità di Dybala.

  • Inter, occhi sul giovane Hjulmand del Lecce, Radu nell’operazione?

    L’Inter nella prossima finestra di mercato andrà sicuramente alla ricerca di un vice Brozovic, uno dei nomi che la società nerazzurra segue con attenzione è quello di Morten Hjulmand, centrocampista danese classe 1999 del Lecce. Il giocatore quest’anno si è dimostrato un perno fondamentale per la promozione del club salentino e ora è diventato un pallino dell’Inter. All’interno dell’operazione potrebbe essere inserita come contropartita Radu.

  • Inter, Handanovic: “Una finale è sempre un motivo di orgoglio”

    Inter, Handanovic: “Una finale è sempre un motivo di orgoglio”

    Il capitano Samir Handanovic è il calciatore scelto per affiancare Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia. Ecco le sue dichiarazioni: Prima domanda per entrambi: cosa significa essere qui a giocare la finale? “È motivo di orgoglio, volevamo andare in finale dopo tanti anni che l’Inter non c’è stata e ci siamo riusciti. Primo obiettivo raggiunto, e poi partite con la Juve quest’anno ne abbiamo giocate tre: sono state tutte combattute, ci vorrà concentrazione e attenzione ai dettagli che decideranno la partita”. Quale dettaglio farà la differenza? “Dobbiamo essere più bravi noi, non ti basta una cosa. Come abbiamo visto nelle tre partite giocate in questo campionato con loro, sono state equilibrate: a Torino loro hanno fatto meglio di noi, nelle altre due noi. Mi aspetto una gara così”. Cosa servirà? “Giocare a calcio, metter in campo quello che abbiamo preparato. Come ti alleni, giochi: questo è il succo della nostra stagione”. Più difficile vincere la coppa o recuperare il Milan? “Bella domanda, non lo so. Sicuramente penseremo a domani, quello è il nostro futuro”. Cosa serve per migliorare l’approccio alla gara? “Qualche volta succede a tutte le squadre, di solito quando giochi tante partite. Poi ci sta che qualche gara magari ti serve per reagire. Non lo fai consciamente, succede quando giochi tanto”. Cosa è cambiato nello spogliatoio? “Tante cose, proprietà, obiettivi. Ma comunque per arrivare a questo è servito un percorso: sono stati anni difficili per l’Inter, dove non è stata abituata a stare in alto. Però con il lavoro di tutti quelli che vogliono bene all’Inter sei tornato dove devi stare”. Qual è la caratteristica della Juve che temete e quali i giocatori? “Nessuna, perché in finale bisogna giocare al meglio e devono giocare i migliori. La loro caratteristica migliore è la transizione”.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Settimana difficile ci giochiamo tutto”

    Vigilia di Coppa Italia allo stadio Olimpico di Roma, dove domani Juventus e Inter si contenderanno la finale. Il tecnico nerazzurro, Simone Inzaghi, presenta la gara in conferenza stampa insieme con il portiere Handanovic. Ecco le dichiarazioni:  Prima domanda per entrambi: cosa significa essere qui a giocare la finale? “È motivo di grande orgoglio, è una finale che sarà trasmessa in tutto il mondo. Per me nelle finali non ci sono ricette precise per vincere: vanno giocate con corsa, aggressività e determinazione, sapendo che abbiamo un avversario molto forte di fronte, di qualità. Dovremo dare il 110% per alzare il secondo trofeo stagionale”. È la settimana più importante della sua carriera? “È importante per tutti, questa settimana. Sappiamo quello che abbiamo fatto con lo staff in questo percorso, da dove è partito il nostro lavoro e poi strada facendo siamo stati molto bravi a fare bene, grazie alla squadra, ai ragazzi che mi hanno seguito durante tutto l’anno. Per forza di cose le aspettative su di noi sono cresciute: sono ben accette, il primo trofeo l’abbiamo vinto a gennaio ma nel calcio bisogna sempre guardare il futuro. Che è domani, questa finale importantissima, poi penseremo alle altre due giornate in cui ci giocheremo lo scudetto. Ripensando all’estate, penso che sia stato fatto un grandissimo lavoro, sapendo che ci giochiamo ancora tanto a quindici giorni dalla fine. L’8 luglio non mi sarei aspettato tutto questo”. Cosa servirà per vincere? “È una finale, i dettagli faranno la differenza. Ci conosciamo, sappiamo che da entrambe le parti ci sarà tantissima qualità e dovremo gestire i dettagli”. In questa stagione ottenuto tanti risultati positivi, ora è il momento di tracciare un bilancio. “Diciamo che i numeri mi fanno piacere, ma li devo alla squadra. Ha sempre seguito in tutto e per tutto me e lo staff. La stagione secondo me è stata grandissima: domani sarà la cinquantesima partita e abbiamo fatto per 7-8 mesi un grandissimo calcio. Poi abbiamo avuto una flessione che abbiamo pagato con i sette punti in sette partite: forse ne abbiamo perso qualcuno, però se ripenso al modo in cui abbiamo giocato l’ottavo di finale o a questa finale conquistata con tutte le forze, probabilmente riperderei qualche punto”. Quanto sarà difficile concentrarsi solo su domani? “L’abbiamo detto chiaramente prima, ne abbiamo parlato stamani con la squadra. Dobbiamo essere bravi a lasciare da parte il campionato: non è semplice e probabilmente avremmo voluto giocare questa gara dopo le ultime due giornate, ma è stato stabilito a inizio campionato e non abbiamo problemi. Abbiamo questa partita e poi altre due finali: io ne ho giocate tante, sia da calciatore che da allenatore, e mi sono sempre adeguato”. Lei è l’uomo della coppa: sente più responsabilità rispetto alle altre partite? “Diciamo che le finali sono tutte importantissime, ho avuto la fortuna da allenatore di giocarne già diverse. Non penso ci sia una ricetta precisa: dovremo fare una partita di attenzione, di corsa, di determinazione, sapendo che di fronte abbiamo un avversario di valore e quindi in particolare i dettagli faranno la differenza”. In campionato avete sempre fatto meglio della Juve, che non vi ha battuti in stagione. Vi portate questa consapevolezza in campo? “La Juventus l’abbiamo incontrata tre volte quest’anno, l’ultima il 4 aprile. Sono state tre partite una diversa dall’altra, ognuna con la propria storia e le proprie tattiche. Domani sarà una gara aperta, con tantissima qualità in campo da entrambe le squadre. E poi bisognerà essere bravi a interpretare nel migliore dei modi e sbagliare il meno possibile”. In questa stagione a volte vi è servito uno schiaffo, ha già preparato la squadra? “Mah, le partite sono diverse una dall’altra. Una scienza precisa non c’è, l’unica cosa da mettere in campo è il cuore: su cinquanta partite, abbiamo dato sempre tutto. Poi cinque volte abbiamo perso, altre quarantaquattro abbiamo fatto benissimo, se magari abbiamo perso non l’avremmo meritato”. Che emozione è giocare all’Olimpico per lei? “Particolare, in questo stadio ho vissuto ventuno anni. Sarà senz’altro emozionante, rivedrò tante persone che mi hanno voluto bene e che mi hanno fatto stare benissimo. Ora sono all’Inter e sono orgoglioso di allenare questa grandissima società con una grandissima storia alle spalle. Siamo già riusciti a vincere un trofeo, ora ne abbiamo altri due in palio: domani ci giocheremo la Copa Italia e la giocheremo alla grande con tantissima fiducia”. C’è il rischio che la Juve abbia più fame di voi? “Bisogna partire nel migliore dei modi. Se vuoi vincere devi avere fame, la coppa te la fa venire: l’ultima volta che abbiamo visto una coppa l’abbiamo voluta a tutti i costi. Mi sembra che la Coppa Italia manchi da oltre dieci anni”. Domani tutto il mondo sarà organizzato, i tifosi dell’Inter faranno un corteo con i tifosi della Lazio. Quanto è importante il loro supporto? “Sarà importantissimo, io ho allenato la Lazio e l’Inter e sono due tifoserie gemellate, molto passionali, che trascinano le proprie squadre. Noi ci siamo sempre sentiti seguiti da un grandissimo pubblico: ricordo Udine, la nostra tifoseria ci ha trascinato dal primo momento fino alla fine. Domani sappiamo che sarà altrettanto importante, questo corteo mi fa enormemente piacere e io e la squadra sappiamo che saremo accompagnati da questa tifoseria eccezionale”.,Bastoni totalmente recuperato? Penserà anche al campionato? “No, solo a domani sera. Ho tutti a disposizione tranne Vecino che ha avuto un problema ieri durante l’ultimo allenamento. Ha stretto i denti e si è dovuto fermare. Bastoni ieri e oggi ha fatto i primi allenamenti in gruppo: è recuperato e dovrò valutarlo bene. Ho sempre diversi dubbi, perché nel fare l’allenatore sono scelte continue ogni giorno, non una ma tantissime. Domani ho la fortuna di averceli tutti e ho diversi dubbi in diversi reparti”. Quanto è importante Calhanoglu per voi?“È un giocatore che ha fatto un’ottima stagione, si è ambientato subito dopo aver cambiato squadra anche se non città. È un giocatore che abbina qualità e quantità: quest’anno penso che abbia fatto il suo salto definitivo, copre il campo secondo me in maniera completa. Ha fatto molto bene, ma continuerà a fare bene perché ha voglia di lavorare”. Cosa è cambiato nello spogliatoio? “Tante cose, proprietà, obiettivi. Ma comunque per arrivare a questo è servito un percorso: sono stati anni difficili per l’Inter, dove non è stata abituata a stare in alto. Però con il lavoro di tutti quelli che vogliono bene all’Inter sei tornato dove devi stare”.

  • Benfica: niente riscatto per Valentino Lazaro, tornerà all’Inter

    Arrivano importanti novità dal Portogallo per Valentino Lazaro. L’esterno attualmente in prestito al Benfica non verrà riscattato e farà così ritorno all’Inter il quale ne detiene il cartellino. Sarà adesso compito di Ausilio e Marotta trovare una nuova sistemazione che difficilmente sarà con i nerazzurri. Si attendono sviluppi nei prossimi giorni.