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  • Formazioni Ufficiali: Atalanta-Inter

    ATALANTA (3-4-3): Musso; Djimsiti, Demiral, Palomino; Koopmeiners, De Roon, Freuler, Pezzella; Pessina, Muriel, Pasalic. All. Gasperini.

    INTER (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Sanchez, Dzeko. All. S. Inzaghi

  • Inter, S. Inzaghi: “Con l’Atalanta è una partita difficile”

    L’Inter campione d’Italia, rimette la testa nel campionato che domani sera avrà di fronte l’Atalanta di Gasperini al Gewiss Stadium. Dove i bergamaschi hanno perso due delle ultime tre gare in tutte le competizioni. I nerazzurri di Simone Inzaghi cercano un’altra vittoria per rimanere in alto in classifica. Ecco le dichiarazioni di S.Inzaghi:  Buon pomeriggio mister, che tipo di partita dobbiamo aspettarci domani contro l’Atalanta dopo la vittoria in Supercoppa? “Penso che abbiamo vinto meritatamente contro la Juventus, avversario che ha fatto un’ottima gara, rimanendo sempre in partita. E’ stato un momento bellissimo, ma è già il passato. Domani dovremo sbollire l’euforia, ci aspetta una gara complicata”. Negli anni passati Gasperini l’ha ispirata nel modo di proporre calcio? – “Lui e l’Atalanta da anni fanno bene, il calcio si è evoluto nel modo di coprire gli spazi. Domani sarà una partita importante per entrambe, fisica e bellissima come all’andata”. E’ una sfida scudetto? – “Assolutamente sì, loro sono quarti e negli ultimi tre anni sono sempre arrivati terzi, con continuo miglioramento”. Giocherà Sanchez? – “E’ stato determinante, sono felice di allenarlo, come gli altri compagni del reparto. Nel gol del 2-1 alla Juventus sono entrati tutti e cinque i subentrati, incluso Vidal. Su Alexis valuterò oggi le condizioni, anche degli altri”. Può essere finalmente protagonista? – “Già prima della Supercoppa aveva giocato le ultime partite nel migliore dei modi, ha qualità ed è sempre positivo, vuole sempre imparare anche se è un grandissimo campione. Non penso servisse il gol, già da due mesi dal ritorno in campo dopo l’infortunio stava facendo benissimo”. Le piacerebbe allenare Dybala? – “Non mi piace parlare dei giocatori delle altre squadre. Penso ai miei di cui sono orgoglioso. Satriano incluso che adesso andrà a giocare altrove”. Adesso l’Inter fa bene negli scontri diretti: cosa è cambiato? – “Penso alla consapevolezza, ho rivisto le prime partite della stagione e facevamo un buonissimo calcio. Abbiamo perso qualche punto importante all’inizio, ma ho visto sempre ottime prestazioni. Ora viaggiamo tutti, anche chi subentra, nella stessa direzione”. Inter e Atalanta sono votate all’attacco, voi fate meglio in difesa: domani su cosa si deciderà? – “Sarà una partita fisica, la decideranno tanto i duelli, contro determinate squadre bisogna essere bravi a vincerli, a essere sempre lucidi, in alcuni momenti bisogna saper soffrire. Dovremo lasciarci anche alle spalle la Supercoppa”. Mourinho undici anni fa disse che le finali si vincono, lei ne ha vinte quattro delle ultime cinque giocate: qual è il segreto? – “Sono stato fortunato a guidare squadre che determinate partite non le sbagliano. Sapevamo che dovevamo dare quel qualcosa in più, andare sotto e ribaltare appartiene a squadre molto brave e che sanno determinare”. Si aspetta un premio sul mercato? – “Siamo in contatto col presidente, i dirigenti lavorano poi 24 ore su 24, vedremo come poterci migliorare perché il calcio è in costante evoluzione. Guardiamo alle occasioni”. I giocatori sono tutti coinvolti, anche chi ha giocato meno come Vecino e Sensi: potrebbero partire a gennaio? – “Hanno avuto meno spazio, ho parlato con loro e ho detto che li terrei con me sempre. Sono forti e di qualità, ricordo il debutto col Genoa dove Sensi fu determinante, Vecino all’andata con l’Atalanta fece benissimo. Se rimarranno qua troveranno spazio, se vorranno andare per giocare di più sarà una loro scelta”.

    Si affrontano le squadre che giocano meglio a calcio? – “Penso di sì, sarà una grande partita da vedere, bella e intensa. Cercheremo di prepararla nel migliore dei modi”

  • La Sampdoria si fa sotto per il prestito di Sensi

    La Sampdoria si fa sotto per il prestito di Sensi

    Stefano Sensi potrebbe essere il grande colpo della Sampdoria, il centrocampista dell’Inter frenato sfortunatamente da molti infortuni nelle ultime stagioni ha trovato poco spazio quest’anno con Simone Inzaghi e per questo motivo può andare via dai nerazzurri in prestito alla Samp. I blucerchiati vogliono il giocatore e fanno sul serio, ora starà al ragazzo decidere cosa fare, a Genova troverebbe molto spazio per ritrovare una giusta continuità.

  • Ufficiale: Satriano rinnova con l’Inter e va in prestito al Brest

    Martin Satriano è pronto per la nuova avventura al Brest. Dopo aver trovato l’accordo con il club francese, il giovane attaccante ha firmato il rinnovo contrattuale fino al 2026, come confermato dallo stesso attaccante all’uscita dalla sede: “Sì ho firmato il rinnovo di contratto, forza Inter!”.

  • Dybala-Juventus più lontani, Marotta studia il colpo?

    Paulo Dybala come annunciato ieri sera sembra non essere intenzionato a prolungare il suo contratto con la Juventus e allora la domanda che sorge spontanea è quale sarà il futuro dell’attaccante argentino? L’unica squadra in Italia che potrebbe pensare al suo trasferimento è l’Inter, Marotta è da sempre un suo grande estimatore e Dybala in scadenza è al centro dei suoi pensieri. Il dirigente nerazzurro studia con molta attenzione questo possibile grande colpo che avrebbe del clamoroso ma Dybala a zero può rappresentare una grande occasione per l’Inter, ecco perché i nerazzurri possono entrare in scena. Con qualche cessione di qualche giocatore in partenza come Vidal ad esempio probabile partente a fine stagione, l’Inter potrebbe garantire a Dybala un ingaggio da almeno 8/9 milioni di euro. Dybala-Inter è una pista da seguire con molta attenzione, il giocatore è sempre nei pensieri della società nerazzurra.

  • Lazio: Sarri vorrebbe Vecino già a gennaio

    Matias Vecino in scadenza di contratto con l’Inter non rinnoverà visto il poco minutaggio avuto in stagione fino adesso. Sul giocatore c’è forte la Lazio il quale gli ha offerto un triennale. Il tecnico Maurizo Sarri però lo vorrebbe da subito viste le difficoltà che sta riscontrando la sua squadra. Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori colloqui tra le parti per capire se ci sia la possibilità di chiudere da subito il trasferimento. Si attendono sviluppi ma la pista Lazio per il centrocampista in uscita dall’Inter è molto concreta.

  • Sanchez al 121′, la Supercoppa è dell’Inter

    L’Inter vince la Supercoppa Italiana al 121′ del secondo tempo supplementari dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, all’ultimo respiro i nerazzurri trionfano grazie al Nino Maravilla Alexis Sánchez decisivo. La squadra di Simone Inzaghi ci ha creduto fino alla fine e porta a casa la Coppa meritatamente al termine di una partita molto emozionante con l’Inter sempre in controllo, il rigore trasformato da Lautaro nel primo tempo risponde al momentaneamente vantaggio dei bianconeri firmato McKennie. L’Inter aggiunge un altro trofeo al suo Palmares, il primo sotto la guida di Simone Inzaghi.

  • Formazioni Ufficiali: Inter-Juventus

    Formazioni Ufficiali: Inter-Juventus

    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Calhanoglu, Brozovic, Barella, Perisic; Dzeko, Lautaro. All Inzaghi
    JUVENTUS (4-3-3): Perin; De Sciglio, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; McKennie, Locatelli, Rabiot; Bernardeschi, Morata, Kulusevski. All. Allegri

  • Inter, Simone Inzaghi: “In una partita secca non ci sono veri favoriti”

    A distanza di quasi tre mesi, l’Inter campione d’Italia e la Juventus vincitrice dell’ultima edizione della Coppa Italia, si affronteranno di nuovo a San Siro per contendersi la Supercoppa Italiana. Il tecnico dei nerazzurri, Simone Inzaghi, presenta la sfida in conferenza stampa. Buon pomeriggio mister: quanto conterà domani la presenza del presidente Steven Zhang? – “Adesso è qui, ma in realtà presente lo è sempre perché ci sentiamo prima e dopo ogni partita. Sono contento che sia qui con noi, speriamo domani di fare una grande gara per lui e per i nostri tifosi. Ci prepareremo al meglio perché sarà sicuramente una grande partita”. C’è una favorita? – “E’ una finale e perciò non ci sono favoriti, loro vengono da otto risultati utili di fila e hanno ribaltato la Roma in una partita complicatissima, un qualcosa di straordinario. Sono abituati a giocare le finali con giocatori di esperienza, noi ce la giocheremo sperando di regalare una gioia ai nostri tifosi. Conteranno gli episodi, oltre che le motivazioni”. Come si batte la Juventus visto che lei lo ha già fatto… – “Una partita così può essere decisa dal singolo episodio: servono corsa, intensità e determinazione. Sono due squadre abituate a giocare gare del genere. In alcuni momenti può darsi che andremo in difficoltà, ma dovremo essere bravi a venirne fuori subito”. C’è timore nell’essere la squadra che tutte inseguono? – “No, anzi è uno stimolo. Il primato ci deve far migliorare. A inizio stagione la netta favorita mi sembrava essere la Juventus. Comunque fino alla fine sarà una lotta aperta anche con Milan, Napoli e Atalanta. La Juventus ha pareggiato col Napoli, ma poi ha vinto le ultime sei”. Torna Calhanoglu e loro hanno perso Chiesa, Cuadrado e De Ligt: in partite così, certe assenze possono essere superate in qualche maniera responsabilizzando di più i loro sostituti? – “La Juve ha una rosa importante e Allegri saprà come sostituirli. Recuperano anche Bonucci e Chiellini e sicuramente avranno una squadra molto competitiva. Faccio un grosso in bocca al lupo a Chiesa: non conosco il ragazzo, ma ho giocato con suo papà. E’ un patrimonio del calcio italiano e spero torni in fretta in campo”. Cosa è cambiato rispetto all’andata di campionato? – “Pensavamo di averla vinta quella partita, poi ci fu l’episodio del rigore. Entrambe siamo migliorate, eravamo in ritardo in classifica e perciò la partita fu giocata al di sotto delle possibilità delle due squadre. Ricordo una gara contratta, domani invece sarà una finale che giocheremo di fronte ai nostri tifosi, anche se giustamente domani lo stadio sarà diviso con quelli della Juventus. Chi vince, alzerà il trofeo. Penseremo solo a questo”. Quanto è stato importante aver giocato con Handanovic e Kolarov per il suo ambientamento ad Appiano? – “Ho avuto fin dal primo giorno grandissima disponibilità e in carriera ho anche avuto la fortuna di giocare con Samir e Aleks che mi spiace non aver fatto giocare abbastanza. In generale ho avvertito disponibilità generale, anche da parte dei nostri tifosi quando a luglio sono venuti a spingerci alla Pinetina”. Come stanno Dzeko e Correa? Possono dare un contributo maggiore rispetto alla gara contro la Lazio? – “Abbiamo giocato domenica, ieri ho al massimo intravisto chi è partito dall’inizio, lavorando con chi ha giocato meno come Dzeko e Correa. Tutti gli attaccanti stanno bene, ma solo due giocheranno. Di volta in volta ruoteranno sulla base della loro funzionalità. Abbiamo grandissime risorse davanti e le sfrutteremo tutte”. Può diventare il primo allenatore della storia a battere la Juventus in finale per la terza volta di fila? – “Nelle precedenti due eravamo sfavoriti e abbiamo giocato due ottime gare, con Allegri e Sarri. Anch’io però ho perso contro la Juventus in finale. Domani cercheremo di dare questa soddisfazione ai tifosi: non sarà semplicissimo, ma daremo il centoventi per cento”.

  • L’Inter si riprende la vetta, Lazio sconfitta 2-1

    L’Inter infila l’ottava vittoria consecutiva in campionato contro la Lazio 2-1, i nerazzurri guidati da Simone Inzaghi portano a casa un successo importantissimo e si riprendono la vetta della classifica con 49 punti a +1 dal Milan ma con una partita in meno ancora da recuperare, quella contro il Bologna. L’Inter vince meritatamente una partita complicata contro una buona Lazio e lo fa grazie ai suo difensori Alessandro Bastoni autore dell’1-0 nel primo tempo e con Milan Skriniar marcatore del 2-1 nella ripresa a segno di testa.