Conquistato lo scudetto per l’Inter è tempo di pensare al futuro. La nuova linea sarà valorizzare e puntare sui giovani. Un giocatore su cui punta molto la società neroazzurra e Lucièn Agoumè attualmente in prestito allo Spezia. Nonostante non abbia giocato molto, il centrocampista classe 2002 ha dimostrato le sue qualità e l’Inter è pronta a blindarlo fino al 30 giugno 204. Nei prossimi giorni si attende l’annuncio ufficiale.
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Era il 6 giugno 2016 quando avvenne il passaggio di consegne, Erick Thohir cedeva il 68,55 % delle azioni del club a Suning, 270 milioni di euro per rilevare la maggioranza del club. La famiglia Zhang fin dall’inizio mostrò la volontà di voler scrivere la storia dell’Inter legata da un forte affetto a questi colori, una passione accesa e incondizionata quella dei cinesi verso questa squadra che negli anni post-Triplete ha vissuto momenti di grande difficoltà, l’intenzione della nuova proprietà è sempre stata quella di riportare l’Inter al vertice, prima in Italia e poi in Europa.
Il 2 maggio 2021 l’Inter vince lo scudetto N.19 della sua storia dopo undici anni da quello storico Triplete, questo può già significare come l’incoronamento di un progetto partito da lontano, un sogno che in cinque anni è divenuto realtà, nato prima con l’arrivo di Spalletti nel 2017 successore di Roberto Mancini e poi completatosi insieme ad Antonio Conte, dietro ai grandi meriti di una società che in questi anni ha lavorato in maniera egregia guidata dalla presidenza di Steven Zhang.
Il 26 ottobre 2018 Steven viene nominato Presidente dell’Inter a soli 26 anni diventando così il più giovane a ricoprire tale carica nella storia del club nerazzurro, così fresco ma con la maturità di un veterano. L’intera società ha messo insieme una squadra fortissima sapendo risollevare il club economicamente dopo i tanti problemi legati al Fair play finanziario imposti dalla UEFA.
Molti giocatori attuali arrivati negli anni bui dell’Inter sono passati a vedere la luce, lottando ogni giorno fino a trionfare con questa maglia, un momento che tutto il mondo nerazzurro aspettava da tempo è arrivato e questo grazie ai sacrifici e al costante lavoro. L’Inter è tornata a vincere meritamente ma per gradi, prima il ritorno in Champions League nel 2018 in quella serata di Maggio quando la squadra guidata da Spalletti andò a vincere all’Olimpico contro la Lazio diretta concorrente per la Champions ottenendo la qualificazione all’ultimo respiro, un anno dopo la storia si ripete ma questa volta a San Siro con l’Inter che batte l’Empoli 2-1 e si piazza per il secondo anno di fila al quarto posto. L’Inter torna ad avere continuità rivedendo le stelle con Spalletti, l’allenatore che ha saputo invertire la rotta.
Arriviamo a Maggio del 2019 quando Antonio Conte viene scelto dalla società per riportare il club a vincere, è arrivato il momento per l’Inter di fare un ulteriore passo in avanti, scardinare dal trono la Juventus per spezzare via l’egemonia bianconera e con quale uomo migliore, colui che iniziò il ciclo vincente della Juventus è lo stesso ad averlo interrotto, una grande sfida quella del tecnico salentino, compiuta due anni dopo. Alla sua prima stagione una finale di Europa League e un secondo posto a -1 dai bianconeri, poi uno scudetto ampiamente dominato, ora è l’Inter ad avere stabilito un gap con le altre ma questo è solo l’inizio.
L’obiettivo di tutti è iniziare un ciclo vincente e duraturo in Italia con la voglia di tornare a essere competitivi in Champions perché nelle intenzioni della società c’è la volontà di riportare il club al vertice anche in Europa.
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Moratti: “Finalmente lo scudetto, che emozione! Zhang umile, Conte straordinario, squadra da Champions…”
L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti è stato intervistato ieri pomeriggio, subito dopo il pareggio dell’Atalanta contro il Sassuolo e la conseguente notizia della vittoria dello scudetto nerazzurro, da alcune delle maggiori testate italiane, La Repubblica e Corriere della Sera. Vi riportiamo di seguito alcune delle dichiarazioni dell’ex patron interista.
Presidente si aspettava una vittoria così immediata?
“Non così presto. C’era l’idea, nel senso dell’idea molto solida che avremmo vinto il campionato, in relazione sia alla tenuta della squadra sia al vantaggio su chi ci inseguiva. Ma non così presto. Quantomeno non oggi. Pensavo che l’Atalanta avrebbe vinto contro il Sassuolo e avremmo rimandato le celebrazioni alla prossima settimana, mettendo il sigillo nella partita con la Sampdoria, sabato. Ma scudetto è stato e naturalmente meglio chiudere prima il discorso”.
E che valore assume questa vittoria?
“Grandissimo. Perché l’ultimo campionato l’avevamo vinto udici anni fa e l’ultima coppa Italia dieci anni fa. Perché questi sono stati mesi tragici, complicati, estenuanti, e non intendo certo, o non soltanto, il mondo del calcio. Ho visto le immagini dei festeggiamenti in piazza è purtroppo si commentano da sole”.
Chi è il protagonista di questa vittoria?
“Antonio Conte ha fatto un lavoro eccezionale. La dirigenza lo ha supportato. I giocatori vorrei citarli tutti, ma dovendo scegliere dico Lukaku, Barella e Hakimi, che al primo anno ha fatto cose incredibili. Eriksen è stata la bella sorpresa di questa seconda parte di campionato. Ed è stato bravissimo Handanovic, a cui i tifosi dovrebbero perdonare i pochi piccoli errori che ha fatto, compensati da prestazioni eccezionali nelle partite che contano”.
Cosa si aspetta dalla prossima stagione? Avanti con Conte?
“Io credo che l’anno prossimo sarà — anzi diciamo che potrebbe essere — un’altra stagione interessante. Ho fiducia in Conte e nei calciatori anche per la Champions League. Forse non vincerla, ma, insomma, chi lo sa… Il lavoro di Conte insieme a quello della società, è stato straordinario. Mai farla facile, non si vince da soli. Ciò premesso i meriti dei singoli vanno riconosciuti e di conseguenza questo scudetto è parecchio di Conte”.
Ha sentito Steven Zhang? Cosa pensa di lui?
“Con lui ci siamo mandati diversi messaggi, gli ho fatto i complimenti per il lavoro che sta facendo. Mi ha scritto che vuole incontrarmi nei prossimi giorni e lo farò molto volentieri. A me lui piace moltissimo, così come mi piace suo padre. Spero davvero che l’Inter resti alla loro famiglia ancora a lungo. Ovviamente, con Conte in panchina. Steven Un ragazzo preparato, perbene e parecchio umile. L’umiltà di chi sa dove si trova e vuole imparare. Al giorno d’oggi, una qualità rara. Ci sono le premesse per aprire un ciclo”.
Come festeggerà questo diciannovesimo scudetto? Parteciperà ai caroselli?
“Mi metterò addosso una maglia dell’Inter. Ne ho parecchie, ho solo da scegliere. A fine carriera molti dei miei giocatori me ne hanno regalate di bellissime e importanti. Ma quale sceglierò non lo dico, non voglio scontentare nessuno. Per i caroselli vediamo, rientrerò in città a sera, magari un giretto lo faccio. Di sicuro, aprirò una bottiglia di champagne con chi ho vicino. E finalmente richiamerò tutti gli interisti che mi hanno cercato negli ultimi giorni, a cui mi sono guardato bene dal rispondere”.
Questa squadra va bene così o ha bisogno di qualche innesto di sostanza?
Questa squadra mi piace. E sono fiducioso che possa fare bene anche l’anno prossimo. Al momento, ma poi c’è l’estate di mezzo con la possibilità di rinforzarsi grazie al calcio-mercato, vedo sinceramente una certa distanza delle altre che può benissimo essere mantenuta se non addirittura ulteriormente incrementata. Forse a centrocampo si potrebbe aggiungere qualcuno, anche se la progressione di Eriksen, la sua evoluzione all’interno della stagione, rimarrà significativa. In una prima fase veniva giudicato senza che di fatto lo avessimo mai visto giocare. Nella seconda parte del campionato ci ha mostrato i suoi numeri, la sua classe. Dopodiché, d’accordo che siamo l’Inter però godiamoci questo momento evitando di pensare troppo al futuro”.
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Marotta: per la prossima stagione abbiamo il sogno della seconda stella; Conte è un valore aggiunto
Beppe Marotta nel giorno del trionfo neroazzurro, ha parlato ai microfoni di Sky ripercorrendo tutta la cavalcata che ha portato alla conquista dello scudetto. Ecco alcuni dei suoi passaggi: Il gap con la Juve era veramente notevole, l’anno scorso hanno vinto lo scudetto a pochi turni dal termine e noi siamo arrivati secondi ad un punto. Aver vinto lo scudetto con quattro giornate d’anticipo è merito nostro e non demerito altrui. Conte è il nostro valore aggiunto, ha portato dei valori importanti trasmettendoli ai ragazzi. E’ stato una stagione veramente straordinaria, per la prossima invece il sogno rivincere il titolo perchè vorrebbe dire raggiungere la seconda stella.
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Inter: pronto il rinnovo di Bastoni fino al 2024, ecco i dettagli
Nei prossimi giorni in casa Inter con l’arrivo del presidente Zhang ci sarà la programmazione del futuro della squadra. Uno degli elementi su cui l’Inter punterà sicuramente è Alessandro Bastoni, il quale è pronto a firmare il nuovo contratto fino al 30 giugno 2024 con un ingaggio di 2,8 milioni di euro a stagione più bonus. A breve si attende l’annuncio ufficiale.
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Inter: a fine stagione sarà addio con Kolarov
L’Inter in queste ore si godrà il titolo di Campione d’Italia 2020/21 e giocherà le ultime partite di campionato con tranquillità dando spazio ai giocatori che hanno giocato meno. In questi giorni la dirigenza e il tecnico valuteranno il futuro per la prossima stagione, si parlerà anche dei possibili partenti. Uno di questi sarà Aleksandar Kolarov il quale non gli verrà rinnovato il contratto. Kolarov in questa stagione causa covid e qualche infortunio non è riuscito a trovare molto spazio e con la nuova linea della società si rinuncerà alle sue prestazioni risparmiando sul suo ingaggio. Su Kolarov ci sono Bologna e Verona pronte a tesserarlo, si attendo novità in queste settimane.
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L’Inter è Campione d’Italia!
L’Inter è Campione d’Italia! L’Inter vince il suo 19 esimo scudetto della storia al termine di una stagione gloriosa e di un campionato dominato e strameritato, dopo 11 anni l’Inter guidata dal comandante Antonio Conte ritorna a essere campione d’Italia mettendo fine al ciclo della Juventus, il trono ora è neroazzurro. Che la festa abbia inizio, il momento che tutti i tifosi interisti aspettavano è arrivato. Un progetto che si è sviluppato nel corso degli anni, ma questo è solo l’inizio.
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Marotta: Juve? No, ho scelto l’Inter per aprire un ciclo
Da qualche giorno circolavano alcune voci su un possibile ritorno di Beppe Marotta alla Juventus, ma proprio Ad dell’Inter ha smentito categoricamente la notizia. Ecco le sue parole: Sono arrivato all’Inter su richiesta di Zhang, voglio aprire un ciclo qui. Lo scorso anno siamo arrivati in finale di Europa League, quest’anno siamo ad un passo dello scudetto. Sarebbe bello e importante continuare qui aldilà delle difficoltà dovute alla pandemia.
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Eriksen-Hakimi, l’Inter vince 2-0 a Crotone
L’inter vince 2-0 a Crotone grazie ai goal di Eriksen subentrato nel secondo tempo e di Hakimi nel finale, ora lo scudetto è veramente a un passo e già domani potrebbero arrivare i festeggiamenti, dipenderà dal risultato dell’Atalanta contro il Sassuolo, se la squadra di Gasperini non vincerà a Reggio Emilia l’Inter si proclamerà già campione d’Italia altrimenti bisognerà aspettare la prossima Domenica. Partita assolutamente dominata già nel primo tempo dove l’Inter colpisce due pali con Lautaro e Lukaku, questa sconfitta manda i calabresi automaticamente in Serie B.
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Formazioni Ufficiali: Crotone-Inter
CROTONE (3-5-2): Cordaz; Djidji, Golemic, Magallan; Molina, Messias, Cigarini, Benali, Reca; Ounas, Simy. All. Cosmi
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Sensi, Darmian; Lukaku, Lautaro Martinez. All. Conte