Nella sfida tra il Cile e la Colombia valida per il discorso qualificazione al Mondiale del Qatar 2022, i due leoni dell’Inter Sanchez e Vidal vanno a segno entrambi, due reti che hanno permesso alla nazionale cilena di portarsi in vantaggio sul 2-1 per poi essere raggiunti solo sul finale beffati da un goal di Radamel Falcao che ha siglato il pareggio.
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INTER: MILENKOVIC RESTA UN OBIETTIVO
Il calciomercato è terminato da pochi giorni, ma gli interessi continuano interrottamente. Uno dei giocatori più chiacchierati è stato il difensore della Fiorentina Nikola Milenkovic, seguito con molto interesse dal Milan e dall’ Inter, la valutazione di 40 milioni di euro ha bloccato le possibili trattative. Discorso che può cambiare molto presto in quanto il difensore ha già comunicato che non vuole rinnovare il proprio contratto che scade nel 2022. L’ Inter sta seguendo con molta attenzione l’ evoluzione in quanto il prezzo del cartellino si abbasserà notevolmente è la Fiorentina non vorrà perderlo a zero. Difficile un assalto a gennaio ma per giugno è pronto l’assalto al difensore.
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CHAMPIONS LEAGUE, JUVENTUS E INTER IN CHIARO: ECCO TUTTO IL PROGRAMMA
La Mediaset trasmetterà in chiaro la Champions League che andrà in onda anche quest’anno su Canale 5 ma saranno trasmesse solo le partite che vedranno protagoniste Juventus e Inter, mentre gli scontri europei di Atalanta e Lazio visibili solo agli abbonati di Sky.
Qui il programma dettagliato delle partite che andranno in chiaro su Canale 5:
Mercoledì 21 ottobre: Inter-Borussia Moenchengladbach
Mercoledì 28 ottobre: Juventus-Barcellona
Martedì 3 novembre: Real Madrid-Inter
Martedì 24 novembre: Juventus-Ferencvaros
Martedì 1° dicembre: Borussia Moenchengladbach-Inter
Martedì 8 dicembre: Barcellona-Juventus -
INTER: D’ AMBROSIO PROSSIMO AL RINNOVO
Danilo D’ Ambrosio continuerà la sua avventura con la maglia nerazzurra, in scadenza di contratto a giugno 2021 si sta lavorando per il prolungamento del contratto. Società e staff lo ritengono elemento importante nella rosa di Antonio Conte. L’ accordo tra le parti c’è già, si stanno sistemando gli ultimi dettagli è poi verrà ufficializzato il rinnovo fino al 30 giugno 2023.
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ROMELU LUKAKU SI RACCONTA AL “FESTIVAL DELLO SPORT” DI GAZZETTA DELLO SPORT
Romelu Lukaku si racconta in occasione del Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta dello Sport in un intervista realizzata dal giornalista Luigi Garlando.
Il centravanti nerazzurro ha confessato il suo sogno di diventare un calciatore già fin dalla sua infanzia parlando anche del suo vissuto familiare a quello che è ora è il suo presente, il rapporto con Antonio Conte e i suoi compagni di squadra.
Che cosa ti ha insegnato Papà Roger, quando pensi a lui cosa ti viene in mente?
“La disciplina e la mentalità. Sono queste le cose che mi ha insegnato tutti i giorni. Il rispetto per le altre persone e guardarle negli occhi. Cose molto semplici che però mi aiutano nella vita di tutti i giorni.
Ricordi un goal segnato da tuo padre?
Si, un suo goal segnato contro l’Anderlecht, aveva tutti i suoi video delle sue reti in VHS e quello mi è rimasto in mente. L’Anderlecht era la mia squadra preferita quando sono cresciuto e ho giocando per loro ho realizzato un sogno“.
Un campione tuo padre, una campionessa tua madre Adolphine in un momento difficile della tua vita.
Quando mio papà ha smesso di giocare avevo 6 anni hanno diagnosticato il diabete a mia mamma. Sono stati anni difficili. Non avendo soldi mia mamma lavorava nei ristoranti e io e mio fratello andavamo con lei dopo le partite per aiutarla a lavoro, i miei genitori non mangiavano la sera per far mangiare me e mio fratello. Sono cose che mi sono rimaste nella mente, per questo ora voglio sempre fare bene per i sacrifici che mia mamma ha fatto per noi. Ogni volta che faccio gol lo dedico a mia madre con la mano perché senza di lei io non sarei quello che sono oggi.
Vivere nel quartiere di Molenbeek cosa ha significato, alcune tue amicizie poi hanno preso la via sbagliata?
“No, perché io ho avuto le idee chiare fin da quando avevo 6 anni ho sempre pensato al sogno di fare il calciatore. Andavo a scuola per poi allenarmi a casa. Non uscivo ma solo per giocare a calcio. Io e mio fratello avevamo questa disciplina: l’unica cosa era giocare a calcio. Siamo fortunati ad vere una mamma e papà che chi hanno sempre sostenuto“.
Hai avuto idoli da cui hai tratto esempio o ispirazione?
Si, tre in particolare che mi sono rimasti nella memoria. Hasselbaink mi ha ispirato con un suo goal in Chelsea-Manchester United, in quel momento ho detto “Voglio fare anche io così”. Una rete di Vialli con la maglia del Chelsea in finale contro lo Stoccarda e poi Ronaldo nella finale di Coppa Uefa tra Inter-Lazio dove ha fatto la partita della sua vita,, sono tutte gare indimenticabili.
Hai trovato differenze culturali tra la Premier League e la Serie A?
Quando sono arrivato in Italia a Milano ho sentito fin da subito l’amore dei tifosi, li ho ringraziati al debutto con l’inchino nella prima partita contro il Lecce e ho ricevuto tanti messaggi di apprezzamento su Twitter e Instagram. Io sto bene con le persone e loro mi ricambiano, voglio dare tutto per l’Inter per far si che tutti i tifosi mi rispettino.
Che effetto fa giocare in uno stadio senza tifosi?
È brutto, ma poi si sente tutto. Ad esempio quando abbiamo giocato contro il Brescia ero da solo in area e Biraghi aveva tirato in porta e gli ho detto delle brutte parole, poi sui social guardo le reazioni e mi metto a ridere. Abbiamo bisogno dei tifosi allo stadio perché danno l’energia giusta e poi segnare con lo stadio pieno è un’emozione incredibile, mi auguro che tornino al più presto.
Oltre a giocare a calcio ti piace fare anche altro?
Amo fare il DJ a casa, mi piace mixare perché è rilassante o giocare alla Playstation con mio figlio. In allenamento succede che mi arrabbio velocemente.
Quale consiglio daresti a un giovane che vuole diventare un campione?
Essere sempre umili e ogni giorno diventare più forte.
In cosa Conte ti ha migliorato?
In tutto. Un giocatore che vuole essere allenato da Conte deve capire che il sacrificio è tutto, sia a livello fisico che mentale. Per me era facile perché io vivo per il calcio. Il mio obiettivo è essere un buon calciatore e vincere qualcosa. Io sapevo che lui è un buon allenatore e che in questa squadra potevo crescere. Da quando abbiamo iniziato a lavorare ho sempre dato il 100% e adesso stiamo lavorando bene ma dobbiamo migliorare. Questa è la mia mentalità e quella della squadra“
L’Inter può competere per la Champions l’anno prossimo?
Noi lo dobbiamo dimostrare in campo perché è lì che si vince, non fuori.
Chi sono compagni più divertenti e chi quello più serio?
Mi fanno molto ridere Handanovic, Young, Sensi, Barella e Lautaro. Non c’è uno che si isola perché siamo tutti uniti.
Ci sono persone che avresti voluto incontrare?
Si, il mio desiderio era incontrare Kobe Bryant, Nelson Mandela e Tupac Shakur.
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ERIKSEN: “SONO CONVINTO CHE AVRÒ PIÙ MINUTAGGIO IN FUTURO”
Ai microfoni del media danese Tipsbladet Christian Eriksen ha rilasciato un intervista dove parla del suo futuro all’Inter e di quelle che sono le sue aspettative in maglia nerazzurra, queste le sue dichiarazioni: “Certamente spero di non sedermi in panchina per tutto l’autunno, non è mia intenzione farlo e spero non lo sia neanche da parte del club e dell’allenatore. Ci saranno tante partite da giocare, la Champions League comincerà presto appena rientreremo dalle nazionali, e sono convinto che avrò un buon minutaggio. Dipende molto dalle persone all’esterno, ma queste sono le mie aspettative”.
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SKRINIAR, “CONTENTI CHE SEI RIMASTO!”
Da possibile partente, a titolare con tanta voglia di riscatto, Milan Skriniar è rimasto all’Inter.
“Alla fine è andata proprio come volevi tu caro Milan, d’altronde non hai mai fatto mistero di voler rimanere in neroazzurro e così è stato. Mi sembra ieri quando dichiaravi di voler diventare il nuovo capitano dell’Inter, quando hai conquistato la platea neroazzurra con prestazioni monumentali, superlative, che ti hanno portato a ricevere il premio di miglior giocatore slovacco del 2019.
E poi?, Cosa è accaduto? Guardandoti direi nulla, hai avuto un calo, magari fisico, mentale, o come hanno detto molte persone, non sei un giocatore da difesa a tre! O peggio ancora, che la colpa fosse di Antonio Conte, che ti stava bruciando la carriera. Mi sono fatto grasse risate, credimi, giocare con degli schemi nuovi, un nuovo modulo, un sistema di gioco che ha messo perfino in crisi un pilastro come Godin, non poteva mettere in crisi te a soli 25 anni? Ma dai, non scherziamo!
Perché siamo contenti che sei rimasto? I motivi sono tanti, in primis perché sei da Inter e vuoi il bene della squadra, lo hai dimostrato dal primo momento che hai indossato quella maglia, sia in campo che quando ti sei seduto in panchina, giovane, forte, forte fisicamente, abilissimo nel gioco aereo, in marcatura devastante, duttile, bravissimo in fase d’impostazione e nonostante la stazza fisica molto veloce.”
Una cosa bella, che sicuramente avrà apprezzato il tecnico neroazzurro Conte, è stata la serietà e la professionalità con la quale il centrale slovacco si è allenato per farsi sempre trovare pronto, e nonostante la panchina, mai una parola fuori posto, anzi, in un’ultima intervista ha espresso tutta la sua gioia di poter lavorare ancora con il tecnico salentino, elogiandolo per come lavora e per le scelte difficili che deve prendere gestendo un gruppo di 30 giocatori, e soprattutto per la sincerità e la schiettezza che ha con i suoi calciatori.
Skriniar ha altri tre anni di contratto ed è molto felice, ha dimostrato che insieme a De Vrij possono essere una delle coppie migliori d’Europa, quindi, felice lui, felice l’Inter, felice il tecnico, direi che le basi sono ottime per continuare questa bella avventura insieme.
Buona fortuna ragazzo, siamo con te!
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INTER ORA È ALLARME VERO, ALTRI DUE POSITIVI
Ora è allarme in casa Inter e per il proseguo del campionato della squadra nerazzurra. Infatti poco fa sono usciti i tamponi dei giocatori di Antonio Conte e si registrano altri due casi. A Bastoni e Skriniar si aggiungono anche Roberto Gagliardini e Radja Nainggolan. Tutti gli altri invece sono al momento negativi e continueranno i programmi di allenamento previsti per queste settimane di preparazione al derby. Adesso però sono quattro i calciatori che, a meno di miracoli e colpi di scena, non saranno convocati per la gara della quarta giornata contro il Milan.
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ALLARME COVID: ALTRO POSITIVO IN CASA INTER
Allarme Covid in casa Inter, dopo la positività di ieri al virus da parte di Alessandro Bastoni, si aggiunge un altro calciatore nerazzurro. Infatti dopo i tamponi odierni anche Milan Skriniar è risultato positivo al Covid 19. Tutti gli altri tamponi al momento sono negativi, ma saranno ripetuti in settimana altri cicli di test. Sotto osservazione anche i giocatori della Lazio dopo la partita di domenica. Altro contagiato quindi nella rosa di Antonio Conte in vista del derby della quarta giornata.
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INTER: NAINGGOLAN PRESENTE, VECINO FUORI DALLA LISTA CHAMPIONS
Alla fine il ritorno di Nainggolan al Cagliari è sfumato, il centrocampista belga è rimasto all’Inter e allora lo si può considerare un uomo importante che può ritagliarsi il suo spazio all’interno del centrocampo di Conte, ecco perché farà parte della lista Champions per la prossima fase a gironi. Fuori invece Vecino che dovrà restare ai Box fino a Dicembre dopo l’intervento chirurgico e quindi non disponibile, oltre anche alla scelta di non convocare il terzo portiere Daniele Padelli.
Ecco tutta la lista completa per la fase a gironi dell’Inter scelta da Antonio Conte:
1 Samir Handanovic, 97 Ionut Andrei Radu, 2 Achraf Hakimi, 5 Roberto Gagliardini, 6 Stefan de Vrij, 7 Alexis Sanchez, 9 Romelu Lukaku, 10 Lautaro Martinez, 11 Aleksandar Kolarov, 12 Stefano Sensi, 13 Andrea Ranocchia, 14 Ivan Perisic, 15 Ashley Young, 22 Arturo Vidal, 23 Nicolò Barella, 24 Christian Eriksen, 33 Danilo D’Ambrosio, 36 Matteo Darmian, 37 Milan Skriniar, 44 Radja Nainggolan, 77 Marcelo Brozovic, 95 Alessandro Bastoni.