Tag: Inter

  • 16 Aprile 1961, quel Juventus – Inter sospeso

    16 Aprile 1961, quel Juventus – Inter sospeso

    16 aprile del 1961, a Torino, si gioca il derby d’Italia. Juventus-Inter. Gli spettatori sono circa 61 mila, tanti sono i biglietti venduti per un incasso da record. Non c’è molto spazio sugli spalti. Infatti ad un certo punto alcuni spettatori sono a ridosso del campo di gioco, una situazione grottesca e imbarazzante. La partita viene sospesa per una decina di minuti. Poi c’è il tentativo di riprendere, ma la situazione non migliora. L’arbitro Gambarotta fa giocare pochi minuti e poi sospende la partita. Il 26 aprile il Giudice Sportivo dichiara la sconfitta a tavolino per 0-2, alla Juve. Il 3 giugno la Caf decide di cancellare la sentenza e far ripetere la partita, intanto l’Inter perde 2-0 a Catania e la Juventus vince lo Scudetto. Nella ripetizione della sfida l’Inter schiererà la Primavera, finirà 9-1 per la Juventus, per i nerazzurri gol di Mazzola, su rigore. Sivori segnerà ben sei gol.

  • Serie A, Inter bloccata sul pareggio dal Cagliari

    Serie A, Inter bloccata sul pareggio dal Cagliari

    La partita valida per il campionato di Serie A tra l’ Inter di Simone Inzaghi ed il Cagliari si è concluso con il risultato di 2-2. Il Cagliari ferma l’Inter dunque sul pareggio.

    Thuram al 12′ sblocca il risultato per la squadra nerazzurra. Shomurodov al 65′ pareggia per i sardi e poi Calhanoglu su rigore al 75′ riporta avanti l’Inter. All’ 84′ Viola fissa il punteggio sul 2-2.

    In classifica Inter sempre in vetta e un punto d’oro invece per la squadra di Ranieri in chiave salvezza.

     

  • Ufficiale: l’ Inter blinda il giovane Matteo Motta

    Ufficiale: l’ Inter blinda il giovane Matteo Motta

    L’Inter ha deciso di blindare uno dei giovani più interessanti e promettenti della sua Primavera. Si tratta del terzino Matteo Motta, classe 2005 ha firmato il suo primo contratto da professionista ovvero un accordo triennale con il club dei nerazzurri.

     

  • Inter, Calhanoglu: “Futuro? Sto bene qui”

    Inter, Calhanoglu: “Futuro? Sto bene qui”

    Intervistato Hakan Calhanoglu, centrocampista dell’ Inter, ha parlato del suo futuro. Ecco le sue dichiarazioni:

    Futuro a Istanbul? Al momento a dire il vero no. Mi piace giocare in Europa. Il mio obiettivo è restare ai livelli più alti possibili. Seguo il calcio turco e spero che in futuro possa esserci qualcosa di meglio di quanto accaduto negli ultimi mesi ma per ora non penso a un ritorno a casa”. 

  • Inter, Marotta: “Scudetto? C’è voglia di festeggiare”

    Inter, Marotta: “Scudetto? C’è voglia di festeggiare”

    Marotta, ad dell’Inter, ha parlato a un evento a Milano, soffermandosi sulla corsa scudetto e sul futuro.

    Queste le sue parole: “Scudetto? C’è grande ottimismo dentro e voglia di esplodere e adrenalina forte: ma c’è il rispetto, manca ancora qualche punto. Cerchiamo di essere concentrati. Il Cagliari, ci dispiace ma si salva lo stesso, indipendentemente dal risultato di domenica“.

    Su Lautaro: “Devo dire che dopo il matrimonio è molto maturato. La fascia ha inculcato quelli che sono i valori più tipici del ruolo. Ha questo grandissimo senso di appartenenza. Nel pre gara, Lautaro è quello che “patisce” di più, è molto teso: dietro questa tensione c’è un sentimento di amore verso il ruolo e verso l’Inter, questa è una cosa molto significativa. In questo momento è un esempio, in campo ma anche durante la settimana“.

    Su Dimarco: “Un capitano italiano proveniente dal settore giovanile? Lunedì a Udine, su 22 giocatori c’erano soltanto 3 italiani, i nostri: è evidente che il calcio oggi sia globale, il che rende più difficile che ci siano capitani italiani che arrivino dal settore giovanile. Dimarco è sicuramente uno che personifica tanto la milanesità, è all’Inter fin da ragazzino: lui è veramente un ultras da questo punto di vista, impersonifica i valori dell’Inter. Però, anche per diventare capitano, bisogna andare a scuola: è giusto che lui possa arrivare a farlo quando magari Lautaro va in pensione, per dire una forzatura. In questa Inter sono in tanti a essere meritevoli della fascia“.

    Su Facchetti: “Giacinto l’ho ammirato da ragazzino, le prime figurine erano le sue. Andavo a vedere gli allenamenti alla Pinetina negli anni ’66/’67, in quell’Inter dei vari Picchi, Jair, Mazzola, Suarez, Corso… Poi l’ho conosciuto da dirigente, quando lui era presidente dell’Inter all’epoca ero alla Sampdoria e ho avuto modo di confrontarmi. Di lui ho apprezzato il suo modo molto rispettoso di porsi nei confronti degli altri. Anche in campo non era uno che parlava molto, ma esprimeva tutto quello che significava essere capitano, dell’Inter e della Nazionale“.

    Su Zanetti: “Zanetti è tutto un esempio, per come cura i particolari, l’alimentazione, non beve, tutt’ora si allena… Per noi è un elemento che, a mio giudizio, nel costruire le strutture societarie, rappresenta una presenza fondamentale: ogni società deve avere al suo interno un ex campione del club. A inizio stagione, quando arrivano i nuovi giocatori, tu puo ianche regalare un libro sulla storia dell’Inter, ma è molto diverso quando un campione ti trasmette qualche concetto importante, qualche esperienza vissuta. Questo senso di appartenenza te lo può dare solo un campione, uno che ha giocato, uno che sa cosa sono sudore e sofferenza. Il paragone con Nedved? Io ho avuto la fortuna di avere entrambi, sono elementi che fanno un lavoro molto prezioso all’interno del club a livello di emulazione, di quello che trasmettono, che nessun’altro potrebbe fare.”

  • 12 Aprile del 2000: il dramma di Ronaldo

    12 Aprile del 2000: il dramma di Ronaldo

    Era il 12 aprile del 2000 allo stadio Olimpico di Roma si gioca Lazio-Inter di Coppa Italia.

    C’è tanta attesa per il ritorno in campo di Ronaldo, fuori dal 21 novembre, dopo una rottura parziale del tendine rotuleo del ginocchio. Il campione brasiliano parte dalla panchina. il rientro di Ronaldo potrebbe dare fiducia ad un Inter in grande difficoltà. Siamo sul 2-1 in favore della Lazio, il tecnico Lippi manda in campo a inizio ripresa al 58′ Ronaldo per  Mutu. Solo sette minuti di gioco e Ronaldo dopo uno scatto si fa di nuovo male al ginocchio, un urlo di dolore. L’attaccante sarà costretto poi ad un lungo stop di più di un anno.

  • L’Inter ci prova per Buongiorno, ecco la situazione

    L’Inter ci prova per Buongiorno, ecco la situazione

    L’Inter continua a vincere e lo scudetto sembra sempre più vicino, ma la dirigenza non sta perdendo tempo ed è già all’opera per programmare la prossima stagione. Lo dimostrano i colpi già preparati a zero per l’estate, Taremi e Zielinski. I nerazzurri sono alla ricerca di nuovi innesti per la linea difensiva, infatti già a gennaio si era provato il colpo Djalò, poi passato alla Juventus. In più, come vi abbiamo raccontato in questi giorni, l’Inter è vigile sulla situazione legata ad Hermoso ed il suo contratto in scadenza con l’Atletico Madrid. A tutto ciò va anche aggiunto che Inzaghi ed i suoi ragazzi nella prossima stagione avranno un calendario carico di partite. Infatti al Campionato ed alla Coppa Italia sono da aggiungere il nuovo format della Champions League, il Mondiale per club e le possibili due sfide di Supercoppa.

    Va inoltre considerato che al centro della difesa ci sono al momento Acerbi, che va per i 37 anni, e De Vrij, spesso soggetto a guai fisici. Tutti questi indizi portano a pensare che Marotta ed Ausilio sono orientati all’acquisto di un nuovo centrale di difesa. In questi giorni infatti il club nerazzurro ha iniziato dei colloqui con l’agente del difensore di proprietà del Torino, Alessandro Buongiorno. Il centrale granata classe ’99 sta impressionando tutti, perfino il CT Spalletti, che lo ha convocato anche in Nazionale.

    Le problematiche legate al trasferimento di Buongiorno sono: prima di tutto la fila che c’è per il talento granata, a gennaio l’Atalanta sembrava molto vicina al calciatore ed in più anche il Milan pensa a lui; in secondo luogo, ma ad oggi è il problema maggiore, c’è da considerare il prezzo del cartellino. Il Torino per Buongiorno chiede 30 milioni di euro e non è disposto a trattare la cifra, poichè in questo momento il difensore è l’oggetto pregiato della rosa a disposizione di Juric.

    La strategia dell’Inter potrebbe essere quella di dilazionare i pagamenti, come fatto con Frattesi ad esempio, ed inserire qualche contropartita tecnica nell’affare. Tra i nomi da inserire nella trattativa, però, quasi sicuramente non c’è quello di Valentin Carboni, che l’Inter vuole trattenere. Vedremo nelle prossime settimane se ci saranno aggiornamenti su questo, che, al momento, possiamo definire un interesse concreto. Nel caso in cui la trattativa dovesse presentare ulteriori difficoltà, la strada alternativa per la dirigenza nerazzurra è quella che porta ad Hermoso a parametro zero.

  • Serie A, l’Inter vince nel recupero a Udine ed è quasi fatta per lo scudetto

    Serie A, l’Inter vince nel recupero a Udine ed è quasi fatta per lo scudetto

    Il posticipo del campionato di Serie A tra Udinese e Inter si è concluso con il risultato di 1-2 in favore dei nerazzurri che sono davvero ad un passo dallo scudetto.

    Samardzic al 40′ porta in vantaggio i friulani e pareggio per l’Inter con Calhanoglu al 55′ su calcio di rigore, in pieno recupero al 94′ Frattesi segna il gol della vittoria. La squadra bianconera viene così beffata.

    In classifica, Inter sempre in testa con 82 e Udinese quattordicesimo con 28 punti.

     

  • Serie A, le formazioni ufficiali di Udinese – Inter

    Serie A, le formazioni ufficiali di Udinese – Inter

    Serie A, ecco di seguito le formazioni ufficiali di UdineseInter

    UDINESE (3-5-2): Okoye; Perez, Bijol, Kristensen; Ehizibue, Zarraga, Walace, Samardzic, Kamara; Pereyra; Thauvin. Allenatore: Cioffi

    INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Carlos Augusto; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. Allenatore: Inzaghi.

  • Alexis Sanchez può tornare al River Plate

    Alexis Sanchez può tornare al River Plate

    A fine stagione Alexis Sanchez lascerà l‘Inter. L’attaccante cileno in scadenza con i nerazzurri non avrà il rinnovo del contratto e sarà libero di cercare nuova sistemazione. Sulla punta c’è il forte interesse del River Plate club che lo ha lanciato prima di iniziare l’avventura con l’Udinese. Nelle prossime settimane sono attese novità con la pista argentina molto concreta per Sanchez.