Tag: Inter

  • Vice-ct Iran: “Taremi vuole l’Inter a gennaio”

    Arrivano importanti novità nell’ottica del mercato nerazzurro, come infatti raccontato in esclusiva a Sportitalia dal vice-ct dell’Iran Rahman Rezaei (ex calciatore in Italia di Perugia, Messina e Livorno) il centravanti della Nazionale iraniana e del Porto Mehdi Taremi vuole passare all’Inter nel mercato invernale di gennaio.

  • Champions League, l’Inter vince contro il Salisburgo

    Champions League, l’Inter vince contro il Salisburgo

    L’Inter vince per 2-1 contro il Salisburgo nella terza giornata della fase a gironi della Champions League. Il cileno Alexis Sanchez sblocca il risultato al 19′. Al 57′ Gloukh gela San Siro e pareggia per gli austriaci. Al 66′ Calhanoglu su calcio di rigore segna la rete della vittoria. All’ 80′ gol annullato per fuorigioco con l’aiuto del Var a Lautaro Martinez. Vince comunque la squadra nerazzurra di Simone Inzaghi.

    Questa la classifica del Gruppo D:
    Inter 7*
    Real Sociedad 4
    Salisburgo 3*
    Benfica 0

    * una partita in più

  • Youth League, sconfitta per l’Inter

    Youth League, sconfitta per l’Inter

    Sconfitta per l’Inter di Cristian Chivu, nella 3a giornata del gruppo D di Youth League i nerazzurri perdono contro il Salisburgo per 3-2. Nel primo tempo, gli austriaci segnano con le reti di Daghim e Zeteny. Nella ripresa gol dei nerazzurri con Vedovati e Spinaccè. Di Atiabou il terzo gol degli ospiti.

    INTER-SALISBURGO 2-3
    Marcatori: 25′ Daghim (S), 39′ Zeteny (S), 73′ Vedovati (I), 93′ Atiabou (S), Spinaccè 95′ (I).

  • Inter, Mkhitaryan: “Qui mi trovo benissimo”

    Mkhitaryan è il giocatore scelto dall’Inter per affiancare Simone Inzaghi in conferenza stampa, alla vigilia della Champions League contro il Salisburgo. Ecco le sue dichiarazioni
    Torna la Champions che avete sfiorato l’anno scorso, cosa cambia giocare questa competizione?
    “Non cambia niente, per noi ogni partita è importante. Sappiamo di non aver iniziato bene la Champions in Spagna, però contro il Benfica abbiamo dimostrato altro. Speriamo di fare benissimo domani”.

    Siete di nuovo primi, da questo punto di vista invece cambia qualcosa?
    “Per noi non cambia niente, non guardiamo alla classifica adesso, perché il campionato è lunghissimo. E poi giochiamo la Champions, non la Serie A. Siamo più carichi che mai”.

    Il tuo contratto è in scadenza a giugno, ti piacerebbe rimanere all’Inter?
    “Mi trovo benissimo qui, sia in città che in squadra, sto facendo del mio meglio per aiutare i miei compagni: faccio il mio lavoro sul campo, e fuori ci pensa il mio procuratore. Però ho voglia di rimanere”

    Ti aspettavi di diventare così importante per la squadra?
    “Prima di venire dissi a Inzaghi che sarei venuto per aiutare e avrebbe scelto lui. Io faccio sempre tutto per poter giocare e poi deve scegliere l’allenatore: non sono mai stato un giocatore difensivo, ma giocando da mezzala sto facendo di tutto per aiutare la squadra in entrambe le fasi”.

    Quanto è difficile la gara di domani, anche pensando a Inter-Roma e Lukaku?
    “Prepareremo la partita di domani sperando che faremo tutto per giocare la nostra partita. Sappiamo che il Salisburgo è una squadra forte, l’abbiamo già incontrata in estate, però giochiamo in casa e vogliamo fare il nostro gioco davanti ai nostri tifosi. Della Roma parleremo prima di quella partita”.

    Come ti vedi da seconda punta e cosa cambia?
    “Per me non è stata la prima volta, ho sempre giocato da trequartista in carriera ed è un ruolo che mi piace. Se il mister mi schiererà lì farò di tutto per aiutare la squadra, altrimenti farò di tutto per rispettare le sue richieste. Non cambia chi gioca e dove gioca”.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Tutte le partite sono importanti”

    Come arriva l’Inter alla gara di domani?

    “Bene, sabato abbiamo vinto una gara importante, non semplice. Domani è importantissima, in un girone molto equilibrato, dove bisognerà tenere molto alta la concentrazione, il Salisburgo è una squadra non semplice da affrontare, che ha vinto a Lisbona contro il Benfica”.

    Si parla di Thuram, come l’ha trovato finora?

    “Le sue qualità penso che fossero note a tutti quanti, è normale che cambiando campionato e paese si poteva pensa che ci fose qualche difficoltà. Invece è stato bravissimo e bravissimi i suoi compagni. L’hanno fatto sentire subito a suo agio e ci sta dando grandi risultati, ma deve continuare così, la stagione è lunga”.

    Barella gioca?

    “In conferenza oggi ho diversi dubbi di formazione, perché quando hai un giorno in meno, come capita oggi, ho visto dieci giocatori ieri ed erano quelli che non sono scesi in campo dall’inizio contro il Torino. Gli altri hanno fatte un grande lavoro di scarico, quindi il gruppo si unirà oggi: qualcosa cambierò, le rotazioni devono essere un valore aggiunto perché giocando ogni 72 ore la fatica mentale e fisica si fa sentire. In più, ho tantissimi nazionali, devo valutare bene”.

    Sanchez è pronto?

    “Si, è pronto, è un giocatore che ho voluto fortemente qua. L’anno scorso avevamo fatto una scelta diversa e ha voluto tornare con un grande entusiasmo. Sta lavorando quotidianamente molto bene, non ha fatto grande preparazione ma ha partecipato a entrambe le soste con la sua nazionale. Non so ancora se giocherà dall’inizio, so che Sanchez e e Arnautovic sono due giocatori che abbiamo voluto: Marko ha già dimostrato dalle prime partite, Alexis è giù stato tanto tempo qui e co daranno entrambi tante soddisfazioni”.

    Vista l’esplosione di Thuram, bisognerebbe ringraziare Lukaku?

    “Per quanto riguarda Thuram, ho già risposto: sta facendo ottime cose. Poi alla Roma e a Lukaku ci penseremo tra due giorni, adesso siamo concentrati sul Salisburgo e sappiamo che dovremo essere molto concentrati, è una squadra che vince il suo campionato da dieci anni, che fa la Champions da sempre: ha cambiato tecnico ma è un allenatore che lavorato per anni nell’Accademy”.

    Il ritorno di Dumfries con Carlos Augusto?

    “Per quanto riguarda i quinti, chiaramente sono quelli che spendono più di tutti gli altri, per il sistema che adottiamo. Cercherò sempre di cambiarli a partita in corso: lo faccio quasi sempre, perché abbiamo necessità di averli e purtroppo in questo momento ci manca Cuadrado, che aveva fatto il primo mese molto molto bene e poi ha avuto questa infiammazione che non lo lascia lavorare come vorrebbe. Per fortuna ho Darmian, che ha fatto il terzo l’anno scorso perfettamente in qualche partita, come a Torino o a Cagliari, per far rifiatare Dumfires fa il quinto nel migliore dei modi”.

    Teme questo avversario?

    “Come tutti, questo ancor di più. Perchè in un girone equilibrato come il nostro, con la Real Sociedad in quarta fascia, che abbiamo visto che squadra sia, sappiamo che ogni partita sarà importante: ci vorrà grandissima concentrazione, i ragazzi sanno che il tempo non è tanto, per noi e per i nostri avversari”.

    Ci presenta il Salisburgo?

    “Una squadra che gioca bene a calcio, che ha un modulo aggressivo, anche se nella partita di precampionato avevano un sistema differente. Non è una questione di numeri, è una squadra che sa variare, che conosce diversi moduli, che verticalizza quando è in possesso, bisognerà fare una partita da vera Inter”.

    Il fatto di sapere di non poter perdere un punto la aiuta o corre il rischio?

    “La concentrazione deve essere massima, sappiamo che c’è tanto da fare e dovremo essere bravi a non guardare a cinque giorni ma a domani”.

    Cosa cambia a Pavard?

    “Siamo molto contenti di Pavard, è un giocatore perfetto nel nostro sistema e siamo contenti della scelta fatta. Ci sono determinate partite in cui ha fatto molto bene in quel ruolo, inserendosi e andando. Col Torino lo ha fatto meno, veniva da un partita impegnativa in nazionale. poi ho deciso di toglierlo solo per una questione fisica rispetto a Darmian”.

    Lautaro Martinez pallone d’oro?

    “Si, per il percorso fatto e i titoli vinti. Ci deve essere lì, quella notte. Poi non credo che vincerà, ma deve continuare così, sta facendo benissimo e in questi due anni con me ha fatto molto bene”.

    Da Onana a Sommer come è cambiata la vostra costruzione dal basso?

    “Non molto, sono rimasti gli stessi principi di gioco. Con Onana e Handanovic eravamo abituati bene, abbiamo preso Sommer anche per quello: Yann con i piedi è molto bravo, si sta inserendo bene. Poi è normale che l’Onana di settembre non fosse l’Onana che ha chiuso a aprile-maggio. Aveva le qualità tecniche, poi è cresciuto col tempo, con l’allenamento, con l’aiuto di Handanovic. Sommer ha ottime qualità, sta capendo molti principi, come Audero”.

  • L’Inter blinda il giovane Luca Di Maggio

    L’Inter nei prossimi giorni annuncerà il rinnovo del contratto di uno dei suoi ragazzi della primavera. Si tratta del centrocampista classe 2005 Luca Di Maggio il quale ha trovato l’accordo per continuare la sua avventura in nerazzurro. Si attendono solo gli annunci ufficiali.

  • L’Inter prima in classifica aspettando Milan -Juventus

    L’Inter prima in classifica aspettando Milan -Juventus

    I nerazzurri un po’ lenti nel primo tempo contro un Torino senza paura che sfiora il vantaggio varie volte verso la fine dei primi ’45. Nella ripresa, con l’ingresso di Dumfries, Frattesi e Carlos Augusto, cambia la partita e Thuram al ’59, su assist dell’olandese appena entrato porta in vantaggio gli ospiti, che dopo pochi minuti, al ’67 trovano il raddoppio con Lautaro. Chiude la partita Calhanoglu su rigore allo scadere del recupero. Inter in testa, per ora a 22 punti e Torino che rimane a 9 punti.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Dopo le soste non è mai facile ripartire”

    Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, ha presentato la prossima di campionato contro il Torino:

    “Dopo la sosta la preparazione delle partite non è semplice, perché ho avuto i giocatori solo mercoledì, i sudamericani sono rientrati ieri. Sappiamo che incontreremo un’ottima squadra, con un allenatore che è il terzo anno che è lì. Ci vorrà un’ottima Inter domani”.

    Sulle fasce può alternare diversi elementi, se dovesse scegliere una zona del campo su cui concentrare l’attenzione sarebbero le fasce?
    “Saranno importanti, sicuramente. Però entrambe abbiamo buoni giocatori di fascia e qualità in mezzo al campo: non si giocherà solo sulle fasce, ma sarà una partita intensa, che si svilupperà in mezzo al campo”.

    Otto giornate e otto marcatori diversi. Conferma la forza del gruppo…
    “Sì, stiamo segnando tanto, con giocatori diversi, ma sappiamo di poter migliorare ancora questo dato. Vogliamo più gol da tutti, dai difensori, dai centrocampisti, dai quinti e dagli attaccanti”.

  • Inter, Marotta a tutto tondo su mercato e Simone Inzaghi

     

    L’ad dell’Inter Marotta ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport  ecco le sue dichiarazioni.
    “Dico no all’eccesso di prudenza e di umiltà. Se sei all’Inter, devi essere ambizioso, l’asticella deve essere alta. Noi ci dobbiamo credere. Diverso è dire “siamo i migliori”: quella sarebbe arroganza”.  Poi prosegue

     “Ho vinto il mio primo scudetto a Torino con Antonio Conte senza impegni europei. L’esperienza mi dice che poter pianificare la stagione solo con campionato e la Coppa Italia è un vantaggio. Ecco perché dico che la Juventus è la favorita per lo scudetto”.

    L’organico? “È la più omogenea, ci sentiamo garantiti in tutti i ruoli”, spiega Marotta, convinto di aver costruito un organico in grado di rispondere a tutti gli stimoli, anche al trittico Torino-Salisburgo-Roma. “Ridimensionare costi è uno degli obiettivi, ma la competitività non deve mai abbassarsi”.
    Sul centravanti Lautaro?
    “Lautaro non è come Skriniar: se manifesta la volontà di allungare, che corrisponde anche alla nostra, vuol dire che siamo sulla strada giusta e il matrimonio può continuare a lungo. Avere calciatori fidelizzati è un valore aggiunto: se manca il senso di appartenenza, un giocatore non capisce neppure cosa vuol dire giocare o vincere un derby. Il massimo, per una società, è avere un calciatore che rinuncia ad andare in squadre più importanti pur di rimanere legato al suo club”.

    Sull’ addio di LUKAKU?

     “È il passato, Lukaku è il passato. Non c’è una componente societaria che ancora pensi a lui. Nessuno, dico nessuno. Poi, da uomo di calcio, sono dinamiche che devi mettere in preventivo, non è mica la prima volta che mi capita…”
    Su un altro quello di Skriniar?
    “Ho provato un forte sentimento di delusione. Perché quando un giocatore non rinnova, non va contro la classe dirigenziale o contro il presidente, ma va proprio contro la storia e il valore del club. Ha fatto un torto all’Inter, non alle persone. Avrebbe potuto rinnovare, gli abbiamo proposto tante soluzioni del genere, anche quella di fissare una clausola rescissoria che tutelasse sia lui sia le esigenze dell’Inter. Ma ha sempre detto no”.

    Sull’attuale tecnico Simone Inzaghi ?
    “Il suo bilancio è molto positivo, la società è molto contenta di lui. È arrivato all’Inter con una sola esperienza alle spalle da tecnico, nella Lazio. È giovane, rispetto alla media degli allenatori del nostro campionato, dunque può consolidarsi. È diverso dagli altri tecnici che ho avuto in passato, come è giusto che sia: lui è per un calcio aperto, spettacolare, che fa divertire. Poi siamo l’Inter: lo spettacolo deve coniugarsi con le vittorie, altrimenti giocare bene non serve a nulla”.

    Su un uno dei nuovi acquisti Pavard?
    “Abbiamo deviato il budget dall’attacco perché nel frattempo si era creata l’opportunità di prendere un profilo di giocatore importante per il presente e il futuro. Pavard ha un valore patrimoniale forte indipendentemente dal ruolo”.

    Sul possibile arrivo di Taremi a gennaio?
    “Non credo. Però siamo l’Inter e siamo sempre attenti a ogni situazione. E ci tengo a dire una cosa: prima i giocatori erano restii ad accettare l’Inter, adesso in tanti vogliono venire, la scorsa estate abbiamo dovuto dire parecchi no. Thuram, Sommer e Pavard ci hanno scelto, vuol dire che l’Inter è considerata credibile”. 
  • La Slovenia passeggia sulla Finlandia

    Grazie ad una prova sontuosa del suo giovane attaccante, Benjamin Sesko, la Slovenia batte facilmente una Finlandia poco reattiva. Al ’16 su rigore e al ’28 con una rasoiata da fuori di sinistro che si infila nell’angolo basso, il gioiellino del Lipsia, mette al sicuro il risultato già nel primo tempo. Al ’93, c’è gloria anche per Eric Janza, alla sua seconda presenza in nazionale, sigla il definitivo 3-0.