Attraverso un comunicato ufficiale, la Salernitana ha annunciato il suo nuovo allenatore. Si tratta di Filippo Inzaghi il quale prende il posto dell’esonerato Paulo Sousa. La speranza che il nuovo allenatore riesca a cambiare le sorti del club partito male in campionato.
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Salernitana; Paulo Sousa verso l’esonero. Piace molto Pippo Inzaghi
La Salernitana ha cominciato malissimo la stagione e complice la pausa Nazionale, il club sta pensando seriamente all’esonero di Paulo Sousa. La decisione finale verrà presa nelle prossime ore ma come possibile sostituto al presidente del club piace molto Pippo Inzaghi. Si attendono sviluppi.
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Inter, brutte notizie per Inzaghi: Arnautovic è uscito anzitempo contro l’Empoli
Giornata tra luci e ombre per l’Inter di Inzaghi, che probabilmente dovrà fare a meno di Marko Arnautovic per un po’. L’attaccante austriaco è uscito anzitempo contro l’Empoli per infortunio. Il bollettino medico post partita, ha decretato che si tratta di una distrazione ai flessori della coscia sinistra. Le sensazioni dello staff Nerazzurro non sono positive, vista l’entità del problema, abbastanza fastidioso e complicato da curare in tempi brevi. Servirà molta cautela.
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Inter, tra scetticismo e realtà: Inzaghi spazza via i dubbi
Sedersi sulla panchina di una squadra che ha appena vinto lo Scudetto, non è un impresa facile. Andare a sostituire uno come Conte è un compito ancora più arduo. Eppure Simone Inzaghi c’è riuscito, migliorando anche i risultati dell’Inter. Da quando l’allenatore piacentino si è seduto sulla panchina dei Nerazzurri, sono arrivate due Coppe Italia, due Supercoppe italiane e una finale di Champions League. Immerso dallo scetticismo più totale, sia all’inizio della sua avventura che durante, l’ex Lazio si è rimboccato le maniche attraversando anche momenti abbastanza difficili ma senza perdere mai la speranza.
Gli sforzi giornalieri hanno ripagato e il frutto del duro lavoro è una squadra che gioca un gran calcio e che può vantare la migliore rosa della Serie A. L’Inter di Inzaghi non è banale, non è destinata a spegnersi da un momento all’altro anzi è tutto il contrario. Ogni volta che scende in campo lo fa sempre con la stessa voglia di spaccare il mondo e non c’è un solo giocatore del Biscione che non abbia voglia di distruggere l’avversario. Pressing, verticalizzazioni, corsa, cinicità. Queste sono tutte caratteristiche ormai intrinseche a questa rosa.
In quest’avvio di campionato sono arrivate 4 vittorie, con 13 gol fatti e 1 subito. A dimostrazione che l’aver raggiunto la finale di Istanbul, non è stato puro caso. Quel risultato è arrivato grazie a delle super prestazioni che ancora oggi continuano ad essere proposte. Non ultima quella nel Derby odierno contro il Milan. La partita si è conclusa 5-1, sotto gli applausi degli interisti che hanno visto in campo gente che continua ad essere affamata di vittoria.
I Nerazzurri si candidano ufficialmente come i favoriti per la vittoria di questo campionato di Serie A. Al momento nessun altra squadra è a questo livello, sia fisico che mentale. Inzaghi è riuscito in una vera e propria impresa e adesso è giusto che si goda gli elogi da parte degli addetti ai lavoro, dopo essere stato criticato aspramente anche nel corso della passata stagione. Stare sul piedistallo fa sempre bene ma è anche meglio non rimanerci per troppo tempo e tornare subito con i piedi per terra. Il calcio, come sappiamo, può essere imprevedibile e crudele ma nessuno vieta all’Inter di godersi questo momento. Uno dei più alti degli ultimi 14 anni.
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Nazionale, amazing Frattesi: Simone Inzaghi è avvisato
Spesso non abbiamo creduto alle favole, pensando che fossero soltanto un prodotto della fantasia di chi le ha scritte. Eppure quella di Davide Frattesi è reale e lui la sta arricchendo giorno dopo giorno, a suon di prestazioni altisonanti. Il calciatore dell’Inter, si è reso autore di una doppietta nell’ultima partita della Nazionale giocatasi contro l’Ucraina a San Siro. Aldilà dei due gol è importante sottolineare il come ha giocato l’ex Sassuolo. Corsa, quantità, qualità negli inserimenti, voglia di rendersi protagonista. Ora Simone Inzaghi è avvisato, perchè il centrocampista ha fatto capire di non temere la concorrenza.
Vedere un giovane spingere così tanto e non sentire troppo la pressione, fa ben sperare per il futuro della nostra Nazionale. L’impegno e la volontà giornaliera ripagano sempre e per Frattesi è stato coì. Quest’estate ha bussato alla porta il tanto sperato top club ed è arrivata anche la convocazione fissa con la maglia Azzurra. Traguardi importanti a cui sono destinati ad esserne aggiunti altrettanti perchè la parabola ascendente di questo giocatore non si fermerà di certo qui.
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Simone Inzaghi pronto a rinnovare con l’Inter; l’agente in sede per l’accordo
Simone Inzaghi artefice di un buon lavoro sulla panchina dell’Inter si è guadagnato il prolungamento del contratto. Il suo agente in questi minuti è arrivato nella sede per discutere e trovare l’accordo con la dirigenza nerazzurra. Si attendono sviluppi ma c’è molto ottimismo che l’accordo verrà trovato.
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Oggi è il giorno della finale
Sveglia presto dopo una notte insonne, oggi non c’è molto da pensare, non c’è ieri né domani, non c’è nulla che possa distrarre, perché? Perché è il giorno della finale!
Quando da bambini si inizia a seguire il calcio dando i primi calci ad un pallone e seguendo il papà allo stadio, la cosa che sogni è che la tua squadra del cuore un giorno giochi una partita del genere. Perché da bambini si è incoscienti e si è sognatori, e spesso proprio l’incoscienza abbinata ai grandi sogni, ti permettono di raggiungere qualsiasi traguardo. Infatti se torniamo a quest’estate, quando Ivan Perisic non ha rinnovato il suo contratto, quanti avrebbero mai pensato che l’Inter potesse arrivare in finale con Federico Dimarco protagonista assoluto del cammino europeo? Se torniamo al 2019, anno in cui Erling Haaland passa al Salisburgo, in quanti avrebbero detto che quel ragazzone biondo potesse condurre la squadra più forte del Mondo ad Istanbul? Eppure è successo e le uniche risposte possibili a questi due interrogativi sono: incoscienza e sogno.
L’Inter nella sua storia ha giocato cinque finali di Champions League, tre vinte contro Real Madrid, Benfica e Bayern Monaco e due perse contro Celtic ed Ajax. Il Manchester City invece ha disputato una sola finale nella massima competizione europea, nel 2021 persa tra l’altro contro il Chelsea. Se è vero che la storia delle finali pende a favore dei nerazzurri, dall’altro lato c’è anche da considerare che nella rosa dell’Inter nessun giocatore era mai arrivato a disputare una partita del genere, così come Simone Inzaghi. Dall’altro lato i Citizens invece dispongono di dodici giocatori che già c’erano nella finalissima del 2021 ed in più Pep Guardiola è alle quarta finale di Champions, due vinte con il Barcellona ed una persa proprio con il City.
Allora mettiamo da parte la storia, prendiamo in considerazione la rosa. Da un lato la squadra più forte del Mondo, come si diceva prima, che sembra non avere punti deboli, chiunque giochi o subentri, dai veterani ai ragazzini, sono tutti parte della filosofia “guardiolana”. Tanto gioco, padronanza del campo, avversari schiacciati nella propria metà campo, pressing scatenato una volta perso il possesso, lotta e conquista delle seconde palle, pazienza nella scelta. Dall’altro lato però l’Inter inzaghiana come ha detto Bastoni, certo non sarà la rosa più forte al Mondo, ma il percorso in Champions è di tutto rispetto. Lasciando stare il risultato e l’euforia dell’Euroderby, quello visto in campo è di alto livello. Qualche anno fa un saggio del calcio parlava di polifunzionalità dei calciatori, in breve tutti devono saper fare tutto. L’Inter è una squadra che difende ed attacca in undici, si in undici perché alla manovra partecipa attivamente e da protagonista anche Onana. Una squadra in cui Brozovic e Calhanoglu diventano i due centrali di difesa ed Acerbi e Bastoni l’attaccante e l’ala. Una squadra che una volta persa palla mette in atto quello che in Inghilterra in queste settimane hanno chiamato il “pressing ibrido”, cioè alternanza di pressione lieve sul portatore di palla e pressione forte sul ricevitore. In più non si può non parlare dello scontro più atteso di questa sera, il Robot Norvegese nato per sognare contro il Toro di Bahia Blanca, il bomber dai numeri senza senso contro il campione del Mondo, chi raccoglie il lavoro dei propri compagni contro chi lavora per i propri compagni. Non so se si è capito di quale sfida stiamo parlando, Haaland contro Lautaro è sicuramente il confronto più atteso di questa sera.
Entrambi gli allenatori arrivano con tutti gli effettivi alla gara di stasera, Guardiola ha recuperato Walker mentre dall’altra parte Inzaghi potrà contare su Mkhitaryan, a disposizione anche Correa. Il City si schiererà con il suo 4-3-3 da grafica che poi nel corso del match diventa una difesa a tre, con Stones che abbandona la linea difensiva e si mette al fianco di Rodri, con gli esterni d’attacco che diventano ali e le due mezzali, trequarti dietro Haaland. Unico dubbio di formazione per gli inglesi riguarda la scelta tra Walker ed Akè, con l’ex Tottenham al momento in vantaggio. L’Inter invece si mette in campo con il suo solito 3-5-2, i dubbi riguardano solo l’attacco. Infatti confermata la linea difensiva italiana, esterni Dumfries e Dimarco, al centro del campo la regia è affidata a Brozovic con Barella e Calhanoglu pronto a supportarlo e Mkhitaryan a dare fiato a uno dei tre. Il dubbio in casa nerazzurra è legata al compagno di reparto di Lautaro Martinez, Dzeko o Lukaku? Al momento è avanti il cigno di Sarajevo.
Per chi è tifoso e per chi invece è solo amante dello sport più bello al momento, non vi resta molto da fare oggi, riposatevi, distendetevi ed aspettate. Per i neutrali consiglio pop-corn e birretta fredda, come quando vedete un film il sabato sera a casa sul vostro divano, per i tifosi invece mettete in pratica tutti i riti del caso e respirate, ancora ed ancora, che prima o poi arrivano le 21, tac tac…
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Marotta: Simone Inzaghi sarà ancora il nostro allenatore
Prima del match vinto contro il Sassuolo, Beppe Marotta ha parlato del futuro di Simone Inzaghi. E’ nonostante le molte critiche ricevute, il tecnico ha portato il club alla conquista della Supercoppa italiana, la qualificazione i Champions League in pugno, la finale di Coppa Italia da disputare e la finale di Champions molto vicina, motivo per il quale si è confermato la fiducia della società che darà l’occasione al tecnico di continuare l’avventura sulla panchina nerazzurra.
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Inter, in caso di addio a Inzaghi in estate il sostituto sarà Thiago Motta
Le possibilità che Simone Inzaghi non venga confermato per la prossima stagione in caso di un finale di stagione non soddisfacente, la società nerazzurra avrebbe già individuato il suo possibile sostituto con Thiago Motta in pole position autore di una grande stagione finora sulla panchina del Bologna.
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Marotta: “Ciclo positivo dal 2019-20, va risolto il problema della discontinuità, fiducia al mister”
Intervenuto ai microfoni di SkySport, il Ds Beppe Marotta ha spiegato così il momento che sta vivendo l’Inter, i problemi di questa stagione, rinnovando però la fiducia in mister Inzaghi. Ecco di seguito le parole del direttore nerazzurro.
Come giudica questo suo percorso all’Inter?
“Il percorso di questi anni è soddisfacente. Nel 2019-20 siamo arrivati secondi e abbiamo fatto la finale di Europa League, nel 2020-21 abbiamo vinto lo scudetto e lo scorso anno abbiamo vinto Coppa Italia e Supercoppa. L’attualità ci vede protagonisti in Champions e in Coppa Italia, abbiamo vinto la Supercoppa, ma la manifestazione più ambita è sempre il campionato e purtroppo abbiamo discontinuità di risultati. Un club per essere grande deve avere continuità. La squadra e l’allenatore devono fare di più per risolvere questo problema. Noi, come società, siamo sempre pronti a supportarli, ma sta a loro ad Appiano, in un confronto diretto, trovare il rimedio a una simile problematica”
Come spiega l’andamento altalenante della squadra?
“Accanto a prestazioni vincenti come quelle contro Porto, Milan o Napoli, ci sono state partite che non hanno portato punti. Contro squadre alla portata, le cosiddette ‘provinciali’, abbiamo fatto 2 punti su 12 a disposizione (nel 2023, ndr). Va fatta un’analisi e la terapia deve essere individuata da allenatore e giocatori. Noi come società abbiamo il dovere di supportare la loro attività, ma non vogliamo alibi. Dopo la sconfitta di ieri con il Bologna siamo qua a chiedere alla squadra e all’allenatore ancora più motivazione e concentrazione perché si possa non perdere di vista l’obiettivo di questa stagione, che è la qualificazione in Champions”.
Qual è la posizione di mister Inzaghi?
“È un allenatore bravo, giovane e preparato. La fiducia in lui non è mai mancata. Sta facendo un ottimo lavoro, ma ci sono anche gli avversari. L’anno scorso abbiamo condotto il campionato per tre quarti, poi siamo scivolati su una buccia di banana nella ‘Fatal Bologna’. Quest’anno c’è un avversario che sta battendo ogni record e sta facendo una cavalcata davvero trionfale. Noi dobbiamo adeguarci: stiamo gareggiando in altre due competizioni e colgo l’occasione per spronare i giocatori, che sono ottimi professionisti, e l’allenatore, perché questa è la volontà della società: abbiamo l’obbligo di regalare soddisfazioni ai nostri tifosi”