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  • Italia, Spalletti parla il giorno dopo l’eliminazione dagli Europei

    Dopo la disfatta e la clamorosa eliminazione dell’Italia, fuori dagli Europei.

    Il ct azzurro Luciano Spalletti ha parlato ed ecco le sue dichiarazioni.
    Ha avuto un approccio molto da allenatore: dopo questo mese, qual è stata la principale differenza che ha riscontrato nel tra il ruolo di allenatore e quello di CT. Si trova a suo agio nel vestito da CT?
    “Le differenze sono oggettive. In un club io oggi a un giocatore gli dico una cosa, domani per riuscire ad avere una reazione faccio un’altra cosa. E lo incoraggio facendolo rigiocare. Qui non lo puoi fare perché non hai tutta quella possibilità di giocare con la mente del soggetto, con l’esperienza del soggetto. Il vestito me lo sono rimesso anche oggi, mi sta benissimo. Però è chiaro che delle differenze ci sono a fare l’allenatore della Nazionale e se queste hanno portato delle complicazioni devo fare in fretta anche io a completare questo percorso, questa esperienza qui mi mette davanti a cose nuove che probabilmente devo imparare velocemente”.

     

  • Gravina conferma il Ct Spalletti

    Gravina conferma il Ct Spalletti

    Nella conferenza stampa, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha confermato il Ct Luciano Spalletti.

    “Non abbiamo nulla da nascondere ma dobbiamo continuare ad avere responsabilità. Serve senso di responsabilità: ieri c’è stata una lunga chiacchierata col mister e credo sia impensabile risolvere i problemi abbandonando un progetto che è pluriennale, non si può abbandonare il progetto dopo 8-9 mesi. Nel progetto è centrale un allenatore subentrato da 9-10 gare, che non può avere a disposizione sempre tutti i calciatori. Ci deve essere una riflessione politica all’interno del mondo federale. Spalletti deve avere la nostra fiducia e ha la nostra fiducia, deve lavorare perché fra 60 giorni c’è già una nuova sfida”.

  • Il Lecce sul portiere del Vicenza Alessandro Confente

    Il Lecce inizia a lavorare per puntellare la rosa in vista della prossima stagione. La dirigenza ha messo gli occhi in casa Vicenza dove piace molto il portiere classe 98 Alessandro Confente. A breve ci saranno dei contatti tra le parti per capire le reali possibilità di un possibile trasferimento. Si attendono aggiornamenti.

  • Italia imbarazzante e senza un identità eliminata dalla Svizzera

    Finisce l’avventura ad Euro 2024 per l’Italia che viene meritatamente eliminata dalla Svizzera. Squadra di Spalletti senza anima e senza un identità in campo non riesce a superare la nazionale svizzera che invece imposta una buona partita andando a segno con Freuler e Vargas. Per la nostra nazionale tanto lavoro da fare e rifondare in tanti reparti.

  • Ufficiale, Paolo Cannavaro è il nuovo allenatore della Pro Vercelli

    Dopo essere stato al fianco del fratello, Paolo Cannavaro inizia la sua avventura da allenatore. E’ ufficialmente infatti il nuovo tecnico della Pro Vercelli che ne ha annunciato il suo arrivo attraverso i propri canali social. Nel corso della scorsa stagione Paolo ha seguito Fabio sulla panchina dell’Udinese conquistando la salvezza.

  • La Sampdoria su Simone Romagnoli

    La Sampdoria sta lavorando per rafforzare la rosa in cerca della promozione in Serie A. La dirigenza blucerchiata  per la difesa ha messo nel mirino il difensore classe 90 Simone Romagnoli in forza al Frosinone. Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori contatti tra le parti per capire le reali possibilità di un eventuale trasferimento. Si attendono aggiornamenti.

  • Le partite di oggi sabato 29 giugno 2024

    Le partite in programma per la giornata di oggi sabato 29 giugno 2024.

    Copa America ore 24 Colombia – Costa Rica e ore 3 Paraguay – Brasile

    Europei ore 18 Svizzera – Italia e ore 21 Germania – Danimarca

     

  • Italia, Donnarumma: “Vogliamo passare il turno”

    Insieme a Luciano Spalletti, in conferenza stampa c’è il portiere e capitano Gianluigi Donnarumma ed ecco le sue dichiarazioni:

    “Sommer lo conosco bene, sento spesso anche il suo preparatore Spinelli e ha disputato davvero una stagione eccellente. Ma tu sei più forte? Non lo so, non mi piace fare paragoni. Sono molto contento di quello che ha fatto Sommer fin qui ma spero domani faccia molto meno”.

    Quanto è diversa questa vigilia da quella con l’Austria di tre anni fa? Cosa pensi della difesa a quattro?
    “Sarà una partita completamente diversa, dobbiamo sicuramente limare delle situazioni che nel girone abbiamo fatto male. Quella di domani sarà una gara da dentro o fuori, domani bisognerà gestire la palla in una maniera differente e ci siamo allenati molto bene. Conosciamo l’importanza della partita e saremo sicuramente pronti. Il modulo poi si può cambiare, anche durante la partita, ma l’importante è dominare il gioco e avere una squadra disponibile a non prendere gol. Su questo aspetto dobbiamo sicuramente migliorare”.

    L’Italia è in crescendo dopo la gara contro la Spagna?
    “Sicuro, è stato un girone difficile, un girone in cui in tanti ci davano per spacciati, era il girone della morte. Abbiamo giocato contro squadre molto forti e con la Spagna abbiamo meritato di perdere per quello che s’è visto. Con la Croazia siamo stati bravi a restare in partita e questo ci ha premiato, abbiamo meritato il gol del pareggio che poi ci ha portato qui. Quella di domani sarà una gara da dentro o fuori, completamente diversa, dobbiamo regalare il meno possibile e comandare il gioco. Bisogna stare attenti, non aspettano altro che recuperare palla per ripartire. Ma sono sicuro che la squadra sarà pronta”.

     

  • Italia, Spalletti: “Dobbiamo fare di più”

    Vigilia di Svizzera-Italia, primo degli ottavi di finale di Euro 2024 che andrà in scena domani. Ecco le parole del CT Luciano Spalletti in conferenza stampa:

    “Sono in contatto con tanti miei ex calciatori e Kvara è uno di questi, ci siamo scambiati i complimenti per il passaggio del turno. Ora è a un livello top e può giocare contro qualsiasi avversario e in qualsiasi squadra. Giovani da far giocare? Di ragazzi che spingono per arrivare ad alti livello ce ne sono molti e noi dobbiamo avere il coraggio di farli giocare. E’ un calcio un po’ differente, si va meno verso lo strappo individuale, ma è sempre la soluzione migliore per creare un calcio di altissima qualità”.

    Che effetto fa per la Nazionale tornare in uno stadio in cui è stato vinto il Mondiale del 2006?
    “Al di là del fatto che tutti si ricordano di quel momento, noi sul pullman avevamo Buffon che ha parlato di quella finale a tutti e ci ha fatto rivivere quella emozione che noi a quei tempi lì abbiamo vissuto da casa. Abbiamo anche questo confronto da onorare, dobbiamo essere al livello di questo confronto che i giocatori hanno portato a casa. Lo sa che ci sono tifosi dell’Italia anche in Brasile? E’ una responsabilità maggiore sapere che abbiamo tifosi in tutto il mondo, anche in Brasile. Anche se contro Albania e Croazia eravamo in minoranza dentro lo stadio, sapevamo di avere tutti i tifosi e tutto il nostro pubblico davanti alla televisioni. Questo affetto si percepisce lo stesso, anche se non sono presenti”.

    Questa è la partita che segna il confine tra un buon Europeo o no?
    “Non lo so, secondo me noi per rendere evidente ciò abbiamo da fare qualcosa di meglio rispetto a quanto fatto finora. Avevamo questa qualificazione che si sentiva moltissimo, era stato un sorteggio difficile e i calciatori l’hanno un po’ subito, come probabilmente l’ho subito anche io. Ora mi aspetto di vederli più sciolti, anche perché la considerazione va subito allo scontro diretto. Non puoi andare a ragionare, a fare calcoli, a fare quelle valutazioni che a volte ti condizionano sulla prestazione, devi per forza agire. Si va al turno successivo se si vince questa partita…”

    Chi sono i rigoristi di questa Nazionale?
    “Il rigorista è quello che riesce in quel momento lì a gestire bene l’emozione quando capita. Noi i rigori li abbiamo fatti battere a tutti, però non è una soluzione ideale se andiamo già a pensarci… Se si provano troppi rigori, se si battono tutti bene non lo so. In questi giorni qui i rigori sono entrati tutti, sembravano tutti rigoristi. Poi magari fai la partitina e già vedi qualcosa di differente. Sarà importante avere uno spessore di personalità fondamentale, noi faremo di tutto per tentare di vincerla la partita e sappiamo che abbiamo un cliente scomodissimo davanti. Lo dicono i risultati: ci sono state squadre che hanno passato il turno molto bene, anche se non erano accreditate, e questo la dice lunga sulla difficoltà di giocare qualsiasi partita”.

    Ci aspettiamo un undici molto duttile. Che svolgimento di gara si aspetta?
    “E’ sempre la stessa cosa. Noi non siamo stati ancora capaci di esprimere il livello che possiamo esprimere: in alcuni momenti sì, ma poi non siamo riusciti a mantenerlo nel tempo. Questa qualificazione arrivata all’ultimo secondo, che però secondo me è meritata, deve comunque farci pensare che non possiamo permetterci quei cali di tensione come li abbiamo avuto all’inizio dei secondi tempi, in dei momenti delle partite. Il fatto di essere ormai dentro il cuore della competizione perché ti sei qualificato ti dà quel livello che devi esibire sempre perché non c’è alternativa. A livello psicologico e di personalità mi aspetto un po’ di più rispetto a ciò che fin qui siamo riusciti a far vedere”.

  • Europei, il quadro degli ottavi di finale

    Ecco il quadro degli ottavi di finale degli Europei 

    Sabato 29 giugno

    Svizzera – Italia (Berlino, 18:00)

    Germania – Danimarca (Dortmund, 21:00)

    Domenica 30 giugno

    Inghilterra  – Slovacchia (Gelsenkirchen), 18:00)

    Spagna – Georgia (Colonia, 21:00)

    Sabato 1° luglio

    Francia – Belgio (Düsseldorf, 18:00)

    Portogallo – Slovenia (Francoforte, 21:00)

    Domenica 2 luglio

    Romania – Olanda (Monaco, 18:00)

    Austria – Turchia (Lipsia, 21:00)