Quattro anni fa ovvero il 17 gennaio 2020 ci lasciava il catanese Pietro Anastasi, è stato un grande e indimenticabile giocatore del calcio italiano ed ha vestito le maglie di Juventus ed Inter e anche della Nazionale Italiana.
Quattro anni fa ovvero il 17 gennaio 2020 ci lasciava il catanese Pietro Anastasi, è stato un grande e indimenticabile giocatore del calcio italiano ed ha vestito le maglie di Juventus ed Inter e anche della Nazionale Italiana.
Il portiere classe 1987 Salvatore Sirigu non sta trovando particolare fortuna in Francia, nel Nizza. Ed ecco perché in questa sessione invernale del calciomercato l’ex portiere di Genoa è Napoli potrebbe cambiare squadra. Per lui c’è la possibilità concreta del passaggio in Turchia al Karagumruk dove ci sono anche altri italiani come Biraschi, Ceccherini, Paoletta, Bertolacci e Lasagna.
Ecco i giocatori dei nostri campionati che saranno impegnati in Coppa d’Africa.
ATALANTA
Ademola Lookman (Att, Nigeria)
BOLOGNA
Oussama El Azzouzi (Cen, Marocco)
CAGLIARI
Zito Luvumbo (Att, Angola)
FIORENTINA
Christian Kouame (Att, Costa d’Avorio)
LECCE
Lameck Banda (Att, Zambia)
Hamza Rafia (Cen, Tunisia)
Ahmed Touba (Dif, Algeria)
MILAN
Ismael Bennacer (Cen, Algeria)
Samuel Chukwueze (Att, Nigeria)
MONZA
Jose Machin (Cen, Guinea Equatoriale)
NAPOLI
Andre Frank Zambo Anguissa (Cen, Camerun)
Victor Osimhen (Att, Nigeria)
ROMA
Houssem Aouar (Cen, Algeria)
Evan Ndicka (Dif, Costa d’Avorio)
SALERNITANA
Jovane Cabral (Att, Capo Verde)
Lassana Coulibaly (Cen, Mali)
Boulaye Dia (Att, Senegal)
ASCOLI (SERIE B)
Brian Bayeye (Dif, Rep. Democratica del Congo)
CREMONESE (SERIE B)
Charles Pickel (Cen, Rep. Democratica del Congo)
MODENA (SERIE B)
Abdoul Guiebre (Cen, Burkina Faso)
SAMPDORIA (SERIE B)
Hugo Buyla (Dif, Guinea Equatoriale)
ALESSANDRIA (SERIE C)
Oscar Siafa (Att, Guinea Equatoriale)
È già trascorso un anno dalla tragica scomparsa grande e indimenticabile Gianluca Vialli. 6 gennaio 2023 – 6 gennaio 2024. Dopo una lunga lotta contro una terribile malattia anche lui si è dovuto arrendere.
Nessuno di noi lo ha dimenticato e del resto come possono dimenticarlo i tifosi della Sampdoria in quello fantastico scudetto vinto nel 1991. La coppia d’oro Vialli e Mancini che ha fatto impazzire di gioia i tifosi blucerchiati.
Poi tutti i successi con la Juventus dallo scudetto alla Champions League ed ancora il trasferimento al Chelsea in Inghilterra dove si fatto apprezzare anche fuori dal nostro paese.
Vogliamo ricordare il successo europeo dell’Italia nel 2021, in quell’ abbraccio da Vialli e Mancini c’è tutto quanto.
Il giocatore del Milan Rafael Leao, in una lunga intervista ha parlato a tutto tondo di vari argomenti
Quando hai capito che avresti davvero fatto il calciatore e quali difficoltà hai avuto?
“Entrambe le cose sono successe allo Sporting Lisbona. Stavo facendo bene, mi allenavo con la prima squadra ma all’allenatore Jorge Jesus non piaceva lavorare con i giovani e quindi pensavo che sarebbe stato difficile sfondare. Poi però ho cominciato ad allenarmi bene e per una partita contro il Porto sono stato convocato. Sono andato in panchina, ero già emozionato a stare con i grandi perché era una partita importante. Ad un certo punto il nostro attaccante si è fatto male e il mister mi ha detto di entrare. Non ero pronto ma al tempo stesso non ero nervoso, ma ho pensato ‘ora o mai più’. Sono entrato, abbiamo perso ma ho fatto gol e da lì ho pensato di poter fare qualcosa di importante”.
E qualche momento di down?
“Sì, quando ci sono stati degli infortuni e poi quando sono andato in Francia. Nuova lingua, campionato diverso, ero andato lì a parametro zero, c’erano due persone che parlavano portoghese ma sono stato 5 mesi in panchina. E’ stata dura. Lì ho pensato di aver fatto la scelta sbagliata. Ero molto giovane, non avevo la mia mamma e il mio papà con me, abitavo da solo ma quello mi ha fatto crescere. Se fossi rimasto in Portogallo non sarei diventato il giocatore che sono ora”.
Ti identifichi in questi tanti giovani del Milan che si stanno affacciando in prima squadra? Al gol di Simic sei esploso come se avessi segnato tu.
“Sì, una sensazione incredibile, come se avessi fatto io il mio primo gol con il Milan. Simic è un ragazzo bravo, che ascolta consigli. Ma anche altri come Camarda e i ragazzi che si allenano con noi devono lavorare e sfruttare al massimo le loro occasioni. Non è facile ma l’opportunità può capitare domani o dopodomani, non bisogna per forza aspettare anni”.
Anche i più grandi ti rispettano, ti senti più leader per questo?
“Sapere che i miei compagni si aspettano tanto da me mi inorgoglisce, mi fa stare tranquillo e mi motiva, mi spinge a dare il meglio”.
Fascia da capitano in Milan-Verona, come è maturata la decisione?
“Quella settimana là era un momento così così, non stavamo vincendo. Il giorno della partita avevamo fatto meeting e riunione su tattica, poi il mister ha detto che senza Theo e Calabria sarei stato io il capitano. Non me lo aspettavo però ha detto così. Ha detto che avevo la fiducia da parte di tutti. Erano tutti contenti e sono stato orgoglioso di questo. Sono tanti anni che sono qui, è già una gioia essere qui, poi spero di essere capitano altre volte”.
Qualche tuo idolo ha indossato la 10?
“No perché il mio idolo è Ronaldo che indossa la 7”.
Cosa ti manca per arrivare al livello dei Ronaldo e di Mbappé. Ci puoi arrivare?
“Si ma non sono egoista. Posso fare gol ma se posso anche fare assist, passo al compagno. A questi livelli i numeri fanno la differenza perché Mbappé, Haaland, Messi fanno numeri che parlano per loro. Quando la penserò come loro, arriverò a quel livello”.
Ecco di seguito le rimanenti partite degli ottavi di finale di Coppa Italia in programma nella prima settimana del 2024.
Martedì 2 gennaio 2024 ore 21 Milan – Cagliari
Mercoledì 3 gennaio 2024 ore 18 Atalanta – Sassuolo e alle ore 21 Roma – Cremonese
Giovedì 4 gennaio 2024 ore 21 Juventus – Salernitana
L’esperienza di Andrea Bertolacci alla Cremonese centrocampista, classe 1991 è già giunta al capolinea. Ritorna ad essere un giocatore del Fatih Karagumruk, in Turchia.
Il decreto crescita avrà almeno altri due mesi di vita. Questo avrà delle influenze sul calcio italiano. Sarà abolito il primo gennaio 2024, ma ci sono due modifiche: non avrà valenza retroattiva, quindi chi ha un contratto avrà i benifici fiscali per un massimo 5 anni; poi lo slittamento dell’abolizione, sarà il 29 febbraio.
Attraverso una nota ufficiale la FIGC ha stabilito che le squadre della Serie A non devono aderire alla Superlega. Ecco il comunicato.
“Le società devono, entro il termine perentorio del 4 giugno 2024, osservare il seguente adempimento: depositare presso la Lega Nazionale Professionisti Serie A, anche mediante posta elettronica certificata, la domanda di ammissione al Campionato di Serie A 2024/2025, contenente la richiesta di concessione della Licenza Nazionale e l’impegno a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC. L’inosservanza del termine perentorio del 4 giugno 2024, anche con riferimento ad uno soltanto degli adempimenti previsti dai precedenti paragrafi I), II), III), V) e VI) per la partecipazione al Campionato Professionistico di competenza, determina la mancata concessione della Licenza Nazionale 2024/2025”.