Tag: italia

  • Ufficiale: Ekdal lascia lo Spezia e l’Italia

    Ufficiale: Ekdal lascia lo Spezia e l’Italia

    Il mediano svedese Albin Ekdal lascia l’Italia per ritornare in Svezia. Attraverso una nota del sito dello Spezia, il club ligure ha reso nota la risoluzione del contratto del classe 1989. Ecco il comunicato.

    “Spezia Calcio rende noto di aver trovato l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto che legava il centrocampista classe ’89, Albin Ekdal, al club di via Melara. A Ekdal i migliori auguri per un futuro denso di soddisfazioni, sportive e non”.

  • Hetemaj da l’addio al calcio giocato

    Hetemaj da l’addio al calcio giocato

    Perparim Hetemaj 37 anni ha deciso di dare l’addio al calcio Il centrocampista, che in Italia ha giocato con Brescia, Chievo, Benevento e Reggina, giocava in Finlandia dove il suo contratto scadeva tra pochi giorni.

  • Praet può lasciare il Leicester

    In Inghilterra, Praet può lasciare il Leicester, già nella sessione invernale del mercato che inizierà a gennaio. Praet non fa più parte dei progetti del tecnico italiano Enzo Maresca. Il fantasista andrà via e non sarebbe da escludere un suo ritorno in Italia.

  • La Juventus interessata al giovane Jovan Mijatovic della Stella Rossa

    La Juventus interessata al giovane Jovan Mijatovic della Stella Rossa

    La Juventus si guarda attorno nel cercare giovani interessanti da poter far crescere in casa propria. La dirigenza sta monitorando con molta attenzione il centravanti serbo classe 2005 Jovan Mijatovic. Il ragazzo in forza alla Stella Rossa sta crescendo molto bene attirando l’attenzione del club bianconero. Nei prossimi giorni si attendono sviluppi dopo ulteriori colloqui tra le parti.Juventus, Yildiz è il marcatore più giovane nella storia del club

  • Federico Dimarco pronto a rinnovare con l’Inter fino al 2028

    Federico Dimarco pronto a rinnovare con l’Inter fino al 2028

    Nei prossimi giorni l’Inter annuncerà anche il rinnovo di Federico Dimarco. Il terzino classe 97 cresciuto proprio nel vivaio nerazzurro e diventato pedina fondamentale nello scacchiere di Simone Inzaghi si legherà al club d’appartenenza fino al 30 giugno 2028. Dimarco andrà a percepire un ingaggio da 4 milioni di euro annui più bonus. Si attendono solo le firme e gli annunci ufficiali.

  • Venerdì 22 dicembre 2023, Bergomi compie 60 anni

    Venerdì 22 dicembre 2023, Bergomi compie 60 anni

    Venerdì 22 dicembre Giuseppe Bergomi, campione del mondo nel 1982, compie 60 anni. Ecco le sue parole in un’intervista.

    «Sto bene, faccio quello che mi piace di più: commento le partite in tv, alleno i ragazzi, vado nelle aziende a fare formazione».

    Non sente il peso dell’età?
    «Invecchiando si diventa più selettivi. Si fanno scelte migliori. E il mio riferimento è Beppe Baresi, mio partner a padel, che A 65 anni corre molto più di me».

    Perché tutti voi ex calciatori vi date al padel?
    «Più facile del tennis è uno sport che fa salire la carogna, noi ex atleti restiamo sempre molto competitivi».

    Lei è una bandiera dell‘Inter (519 presenze), ma in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport ha raccontato che da bambino tifava Milan. Smentisce la celebre frase di Eduardo Galeano: «Nella vita un uomo può cambiare moglie, partito o religione ma non la squadra del cuore».
    «Mio papà era milanista, io simpatizzavo per i rossoneri ma a 13 anni l’Inter mi ha scelto e io ho scelto l’Inter. Ricordo quando mi diedero il primo borsone con le maglie, la tuta e tre paia di scarpe con i tacchetti. A Settala, dove sono nato, portavo in giro quella borsa come un trofeo. Invecchiando sono ancora più interista, soffro molto di più».

    Quando commenta le partite in tv come fa?
    «I primi tempi essere equilibrato mi pesava. Alla fine ho capito che non puoi piacere a tutti. So per chi batte il mio cuore».

    Da calciatore aveva particolari scaramanzie?
    «La barba. Se vincevamo, non mi radevo fino alla partita successiva. Altrimenti, mi sbarbavo subito. E poi  il solito posto sul pullman e, a San Siro, prima di entrare negli spogliatoi, mi affacciavo a una finestrella da cui si vedeva il campo. Ancora oggi, da allenatore, indosso qualcosa di grigio a ogni partita».

    La sua carriera da allenatore delle giovanili è lunga.
    «Ora alleno l’Accademia Inter dei 2007, abito a San Siro, il campo è sotto casa».

    Nato a Settala, quando si è trasferito a Milano?
    «Nel 1993 quando mi sono sposato, poi ho sempre abitato in zona San Siro. I primi tempi all’Inter erano Baresi o Muraro a darmi un passaggio a casa, altrimenti metro, treno e pullman».

    Com’era essere un calciatore  nella Milano da bere?
    «Ho vissuto quel periodo con spensieratezza ma anche con disciplina ed educazione. L’esperienza da chierichetto mi è servita».

    Come compagni di squadra aveva Berti e Zenga, noti festaioli. Non si è mai fatto trascinare?
    «Ho sempre avuto delle fidanzatine, poi nel 1989, l’anno dello scudetto dei record, ho incontrato Daniela, che è diventata mia moglie. Ci siamo conosciuti al Rose’s, una discoteca dietro San Babila che non esite più. Poi, certo, le feste di Nicolino Berti restano nella storia. Aveva una casa con vista sulla Madonnina, ai suoi party succedeva di tutto… un sacco di bella gente di ogni genere e lui ci obbligava a fumare i suoi sigari. Walter Zenga era mio compagno di camera in ritiro, aveva  dei casini pazzeschi. Diceva che più era incasinato meglio giocava».

    Lei e Zenga bandiere interiste  non avete mai avuto un ruolo nel club.
    «Quando vai in tv prendi dei rischi. Capita di fare domande che magari al club non piacciono. Ma con l’Inter non ci sono mai stati problemi. Sia Facchetti che Walter Sabatini fecero dei tentativi per portarmi in società. Di certo sarei andato con un ruolo di responsabilità non d’immagine. Con Marotta, Ausilio, Baccin sono amico. Marotta partecipa alle iniziative dei Bindun (associazione di volontariato con cui Bergomi collabora, ndr). Amo l’Inter».

    Ha dichiarato che l’allenatore a cui è più legato è Gigi Simoni: quello invece con cui ha avuto contrasti?
    «Ho fatto fatica con Roy Hodgson, ora abbiamo un ottimo rapporto. Quando arrivò all’Inter non mi faceva giocare, ci fu un confronto molto schietto. Venduto Roberto Carlos, mi provò da terzino sinistro e le giocai tutte».

    Sposato da trent’anni, in tv a Sky con Fabio Caressa forma una coppia di fatto.
    «Nel 2024 saranno 25 anni insieme. Ci completiamo: lui il classico romano casinista, io il tipico milanese ordinato. Fabio è una persona molto intelligente. La coppia funziona  perché, fuori dal lavoro, non ci frequentiamo».

    Mai avuto la tentazione di lasciare Sky?
    «Tre anni fa, alla scadenza del contratto, pensavo che fosse il momento di cambiare, avevo delle richieste».

    E la tentazione di lasciare l’Inter?
    «Nell’anno di Orrico allenatore fui avvicinato da Lazio e Roma, ma ero all’Inter, una delle squadre più importanti del mondo».

    Pronostico per Inter-Atletico Madrid di Champions?
    «Sarà durissima, diciamo il 50% di possibilità di passare il turno».

  • Le reazioni in Italia alla SuperLega

    Anche in Italia ci sono delle reazioni alla SuperLega dopo la decisione della Corte di giustizia europea l’Atalanta è contro la Superlega, esattamente come Roma e Inter. Invece, il  Napoli ha aperto ad una possibile entrata in questo progetto.

  • Anche la FIGC dice la sua sulla SuperLega

    Dopo la sentenza sulla SuperLega arriva in Italia il comunicato della FIGC contro il progetto della  Superlega. Ecco la nota.

    “A seguito della sentenza della Corte dell’Unione Europea sul cosiddetto caso Superlega, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, riconoscendosi pienamente negli organismi sovraordinati della UEFA e della FIFA, ribadisce la sua convinta azione a tutela dei campionati nazionali, per la difesa del più ampio e generale principio del merito sportivo e del rispetto dei calendari internazionali. Per queste motivazioni, in ossequio alle leggi nazionali e ai regolamenti internazionali, la FIGC ritiene che la Superlega non sia un progetto compatibile con queste condizioni e agirà sempre, in tutte le sedi, perseguendo gli interessi generali del calcio italiano”.

  • 21 dicembre del 2010 ci lasciava l’indimenticabile Enzo Bearzot

    Era il 21 dicembre del 2010 si tredici anni fa quando ci lasciava l’indimenticabile Enzo Bearzot. Storico CT dell’ Italia nel vittorioso Mondiale del 1982 in Spagna.

    Bearzot nonostante le numerose critiche difese sempre le sue scelte e si schierò con la squadra anche quando questa decise il silenzio stampa. Era molto amato. Come dimenticare la leggendaria vittoria del mondiale 1982 con la scelta di Paolo Rossi poi rivelatasi azzeccata. E come dimenticare la grande gioia del presidente della Repubblica Pertini.

  • Lazio e Fiorentina pensano a Lorenzo Insigne

    La Lazio di Sarri e la Fiorentina di Italiano stanno pensando seriamente a riportare nella nostra Serie A Lorenzo Insigne che attualmente milita nella MLS nel Toronto. L’ex calciatore del Napoli punta al ritorno in nazionale con il CT Spalletti e vorrebbe giocare gli Europei in Germania del prossimo mese di giugno e quindi in cerca di una squadra che gli possa permettere spazio e visibilità.