Tag: italia

  • Italia, quante assenze contro l’ Inghilterra

    Un’assenza dopo l’altra. Roberto Mancini questa sera si presenterà a San Siro contro l’Inghilterra con una Nazionale decimata dal centrocampo in su. Tantissimi i calciatori non a disposizione del ct: Chiesa, Berardi e Locatelli per infortunio, oltre a Lorenzo Insigne rimasto a casa per problemi famigliari, non sono nemmeno apparsi nella prima lista dei 29 convocati.

    Nel primo giorno di ritiro, certificata l’indisponibilità di Marco Verratti mentre Lorenzo Pellegrini e Matteo Politano sono tornati ai rispettivi club – sempre causa infortunio – un paio di giorni dopo. Solo nella rifinitura di ieri ha alzato bandiera bianca Ciro ImmobileSandro Tonali, invece, non è mai riuscito ad allenarsi in gruppo a Coverciano e sarà certamente assente anche a Budapest contro l’Ungheria.
    Tantissime defezioni (in difesa, le più importanti riguardano Florenzi e Spinazzola), a cui vanno aggiunte le assenze – per scelta del ct – di Bernardeschi e Belotti, ma soprattutto di Zaniolo e Zaccagni.

    Ecco la probabile formazione dell’Italia: Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Bastoni, Emerson Pamieri; Barella, Jorginho, Pobega; Gabbiadini, Scamacca, Raspadori. A disposizione: Meret, Vicario, Toloi, Dimarco, Luiz Felipe, Acerbi, Frattesi, Cristante, Esposito, Grifo, Zerbin, Gnonto. Allenatore: Roberto Mancini.

  • Italia, Bonucci: “In Inghilterra con i giovani hanno più coraggio”

    Il capitano dell’Italia Leonardo Bonucci, dopo aver parlato a Coverciano, ha rilasciato una breve battuta anche dalla sala stampa di San Siro sul match di domani contro l’Inghilterra. Questa la sua dichiarazione sulla differenza oggi tra il movimento italiano e quello inglese: “La differenza principale è che loro come cultura hanno il coraggio di buttare in campo i giovani. Io però sono convinto che i talenti che giocheranno domani daranno del filo da torcere agli inglesi”

  • Italia, Mancini: “Vedremo che sistema di gioco utilizzare”

    Italia, Mancini: “Vedremo che sistema di gioco utilizzare”

     E’ la vigilia di Italia-Inghilterra, sfida valida per la quinta e penultima giornata del girone di Nations League. Dall’aula magna di Coverciano parola a Roberto Mancini, commissario tecnico degli azzurri. Sandro Tonali non ha preso parte alla rifinitura. Ecco le dichiarazioni del tecnico: “L’entusiasmo c’è sempre, soprattutto in vista di una partita così bella. In palio ci sono punti per un gruppo apertissimo, l’entusiasmo c’è per forza. Tonali non s’è mai allenato con noi, provavamo a recuperarlo per Budapest ma non sta benissimo e credo lo rimanderemo a casa”.

    Come giocherete domani?
    “Se cambiando il sistema si riuscisse a vincere, allora verrebbe cambiato ogni partita… Io non credo cambi molto, la nostra Nazionale ha una identità che è quella che ci ha portato a far bene per tanto tempo”.

    Cosa ti preoccupa di più della sfida di domani?
    “Non sono preoccupato, è una partita che affrontiamo ed è un momento delicato per noi. Loro essendo a inizio stagione fisicamente stanno meglio, ma abbiamo entusiasmo per disputare una buona gara”.

    La gara di domani dovrebbe ricordare a tutti qualcosa…
    “Ma l’Europeo rimarrà lì, aver vinto un Europeo dopo 50 anni credo sia stato qualcosa di importante. Il fatto di avere pochi giocatori italiani che giocano nel campionato italiano può essere un problema ma non possiamo tornare su questo ogni volta”.

    Cosa rappresenta questa Nations League? Le assenze quanto pesano nelle tue valutazioni?
    “Io non penso che un modulo ci porti a vincere. Sul modulo, il giocatore si deve adattare al tipo di giocatori che ha. Quattro anni fa abbiamo costruito la squadra in questo senso, perché avevamo giocatori tecnici, e siamo andati in quella strada lì. Poi, i sistemi si conoscono tutti: dipende dai giocatori che si hanno a disposizione, oggi ci ritroviamo a essere ancora in ballo. In questo momento si può anche cambiare, ma stiamo valutando fino alla fine. Andare alla fase finale di Nations League ci darebbe un po’ più di gioia e non è poco visto che fino a dicembre ci sarà da soffrire”.

    Bonucci ha detto che è da persone con poco cervello fischiare chi gioca con la Nazionale. Vuoi lanciare un appello?
    “Io credo che il calcio sia emozione e a volte un tifoso fischia perché si è sentito tradito dal suo idolo… Poi è chiaro che questa è la Nazionale, se si potesse non fischiare meglio”.

    Sarebbe rischioso affidarsi a Gabbiadini o Zerbin e Cancellieri?
    “Gabbiadini volevamo chiamarlo anche prima, ma ha avuto problemi fisici. Cercavamo un attaccante esterno mancino e non ce ne sono molti, sta abbastanza bene e vedremo se avrà la possibilità di giocare”.

    Quali saranno i punti di riferimento per chi giocherà?
    “Uno spirito la squadra ce l’ha, giocano insieme da tanti anni e sanno cosa devono fare in queste partite. Sarà una gara molto dura. Deve esserci lo spirito di squadra che ha sempre contraddistinto la nostra Nazionale e poi dobbiamo provare a giocare bene. Giocare semplice è sempre la cosa migliore”.

    Qual è la differenza tra l’Inghilterra attuale e quella del 2020?
    “La Nazionale inglese è una grande nazionale, lo era anche a Euro 2020 e qualche anno prima… E’ una squadra giovane e può migliorare ancora, anche se ha perso due gare con l’Ungheria. Loro arrivano a fine stagione abbastanza stanchi, giocano tante gare durante l’anno”.

    Quali sono secondo te i punti di forza dell’Inghilterra?
    “Ritengo l’Inghilterra una delle migliori squadre al mondo, piena di talento. In attacco ha tantissimi giocatori, sarà una partita difficile”.

  • Le formazioni ufficiali di Italia-Inghilterra Under 21

    Ecco le formazioni ufficiali di Italia-Inghilterra Under 21:

    ITALIA (3-5-2): Plizzari; Scalvini, Okoli, Viti; Cambiaso, Bove, Rovella, Miretti, Parisi; Cambiaghi, Pellegri. Allenatore: Paolo Nicolato.

    INGHILTERRA (4-3-3): Bursik; Spence, Cresswell, Harwood-Bellis, Colwill; Gallagher, Skipp, Palmer; Gomes, Brewster, Sessegnon. Allenatore: Lee Carlsey.

  • Italia-Inghilterra di Nations League avrà un arbitro spagnolo

    Lo spagnolo Jesus Gil Manzano sarà l’arbitro di Italia-Inghilterra, gara valida per la Nations League, in programma venerdì 23 settembre allo stadio Meazza di Milano. Assistenti Diego Barbero e Angel Nevado, al Var Juan Martinez Munuera e Ignacio Iglesias Villanueva, quarto uomo Isidro Diaz de Mera Escuderos.

  • Italia, Immobile: “Delusi per la mancata qualificazione mondiale”

    Italia, Immobile: “Delusi per la mancata qualificazione mondiale”

    A Coverciano è il giorno di Ciro Immobile. Il centravanti della Nazionale sarà il protagonista del botta e risposta con i giornalisti nel terzo e penultimo giorno di raduno nel quartier generale degli azzurri. Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa di Ciro Immobile: “Ho dovuto mettere un freno a tutto quanto accaduto dopo la mancata qualificazione al Mondiale. Ho capito che non potevano essere gli altri a decidere del mio ritiro. Grazie anche al club ho deciso che avevo ancora tanto da dare. Il Mondiale è lontano, l’età avanza certo, ma se la mia condizione sarà questa so che potrò dare ancora qualcosa”.

    Perché avevi pensato al ritiro?
    “Per la delusione dovuta alla mancata qualificazione al Mondiale e per le critiche molto forti. Sono due cose che ti segnano. Io, però, col passare delle settimane ho capito che non potevano essere gli altri a decidere del mio cammino, a decidere il ritiro al posto mio. Ovvio, queste cose ti segnano, ti fanno pensare”.

    Ti sei convinto da solo o è dovuto intervenire il mister?
    “Io credo Mancini non abbia mai avuto il dubbio sul mio ritiro, ne ho parlato molto con la mia famiglia e alla fine ho deciso di continuare”.

    Chi sono i giovani attaccanti che ti piacciono?
    Scamacca, Pellegri, Pinamonti… Raspadori ha fatto già l’Europeo con noi e lo valuto già un mezzo veterano. Gianluca ha deciso di andare in Premier, una scelta difficile e bisogna dargli tempo. Devono segnare col club per poi avere fiducia anche in Nazionale”.

    Ti senti anche leader di questa squadra?
    “Sì e mi sento anche in dovere di dare qualcosa al gruppo, fuori e dentro al campo. E’ ciò che mi porto dietro. Sta avvenendo questo cambio generazionale con tanti giovani e il calcio italiano ha bisogno di qualcosa in più, deve ripartire da noi”.

    Ti senti il faro di questa Nazionale?
    “Ringrazio il mister per le parole. Io ho fatto la gavetta e i giovani di oggi devono iniziare a fare quello, io sono partito dal Sorrento e ho fatto tutta la trafila. Oggi vista la pressione sui giovani si velocizza questo percorso e non gli si dà tempo di crescere. Dobbiamo dare ai giovani tempo e modo di potersi esprimere, probabilmente nel club è un po’ più semplice. Dobbiamo avere un po’ più di pazienza”.

    Perché in Nazionale segni meno? Ti piace l’ipotesi di giocare col 3-5-2?
    “Sul modulo dico che per me non cambia nulla, qualsiasi sia la scelta del mister per me va più che bene. Sulla prima domanda, me lo chiedo quasi tutti i giorni… Forse alla Lazio ho più margine di errore e fa rosicare il fatto di aver vinto 4 classifiche marcatori e poi con la Nazionale segnare meno. Me lo chiedo tutti i giorni proprio perché voglio sempre migliorare e dare il massimo, a volte voler strafare ti porta a fare grosse cavolate”.

    In Nazionale non c’è mai la sensazione che il tuo sia uno status di grandissimo
    “Io ho sempre sentito la fiducia. Non mi hanno dato tanto fastidio le critiche, ma essere accreditato come l’attaccante per la mancata qualificazione al Mondiale e non quello della vittoria dell’Europeo è assurdo. Questa diversità di vedute non mi è piaciuta, fa un po’ ridere, ma si accetta anche questo e si va avanti”.

    Cosa dici della Lazio?
    “Siamo in una buona posizione in classifica, abbiamo perso qualche punto ma stiamo facendo un buon percorso. Lo step successivo dovrà essere di mentalità, di crescita, stiamo segnando meno ma abbiamo più punti dello scorso anno e con la difesa messa a posto. Ora dobbiamo sistemare l’Europa League dopo l’ultimo passo falso”.

    Cosa avete sbagliato dopo l’Europeo?
    “Quando una squadra vince deve essere subito brava a ritrovare l’entusiasmo e oggi quello un po’ manca. Probabilmente l’arrivo di nuovi giocatori, la conferma del mister e di tutto lo staff, ci deve dare fiducia e morale. Serve un po’ di entusiasmo che in questo momento manca perché tra poco si giocano i Mondiali e noi non ci saremo”.

    Hai denunciato per le offese sui social?
    “Credo si debbano denunciare gli haters, soprattutto per quanto riguarda le cattiverie gratuite. Mi sono arrivati bruttissimi messaggi sui miei figli e su questo bisogna mettere un freno. In tutto il mondo social, non solo in quello sportivo, c’è scritto di tutto. Probabilmente è difficile risalire alle persone reali, a volte sono profili falsi, se la UEFA si sta muovendo è giusto riportarlo anche in Italia”.

    Immobile al Mondiale americano è una ipotesi che tu coltivi?
    “Sì sì, è uno degli obiettivi che mi sono posto. Io sono sempre stato uno senza limiti, cerco sempre di andare avanti e guardare al futuro con fiducia e positività. Questo mi ha spinto a fare cose eccezionali oltre alle mie qualità tecniche. Per questo non mi spiego questi miei momenti in Nazionale, questa è stata un po’ la difficoltà negli ultimi anni. Alla Lazio non potevo fare di più, purtroppo in Nazionale i numeri sono più bassi ma anche qui ho sempre dato il massimo”.

    Quest’anno può essere l’anno dello Scudetto per voi?
    “Anche questo si lega al mio discorso. Da capitano non posso urlare vinceremo lo Scudetto, ma io ogni anno ho questo pensiero fisso quando inizio il ritiro. Ho questa mentalità, mi piace poter raggiungere il massimo. Io credo che un giocatore e un uomo debba sempre ambire al massimo. Non dico che la Lazio vincerà sicuramente lo Scudetto, ma è una squadra in crescita e la lotta quest’anno sarà molto aperta”.

    TMW – Perché gli attaccanti in Italia fanno più fatica rispetto ai calciatori posizionati negli altri reparti?
    “L’attaccante deve avere più continuità rispetto agli altri ruoli e avere continuità vuol dire fare tanti gol sempre, un attaccante deve fare tanti gol sempre. Meglio fare 5 stagioni da 15 gol che una da 30, poi se ne fai 5 da 25 gol allora è il top. Io guardo sempre ai migliori che fanno gol sempre. I giovani attaccanti devono porsi questo obiettivo, fare tanti gol sempre e nel calcio di oggi riuscire ad aiutare la squadra”.

    Hai pensato che si andrà a giocare a San Siro?
    “Sì, purtroppo visto il precedente personale di Italia-Svezia non abbiamo un buon ricordo… Mi aspetto una gara dura contro l’Inghilterra, sarà per loro una delle ultime gare di preparazione al Mondiale, ma noi sappiamo di dover dare qualcosa alla nostra gente che è delusa per la mancata qualificazione”.

    Perché la Nazionale può tornare protagonista?
    “La Nazionale nei momenti difficili è stata un punto di unione per tutti, durante l’Europeo abbiamo visto come l’Italia si è unita… Da lì dobbiamo ripartire, gli italiani devono avere quel ricordo nelle loro menti e avere fiducia in noi. Questo è un punto di partenza importante senza dimenticare le delusioni, che inevitabilmente rafforzano”.

    Come commenta le mancate convocazioni di Zaniolo e Zaccagni?
    “Credo il mister abbia fatto delle scelte, non so se collegate a quanto successo a giugno. Zaccagni l’ho visto in ritiro e mi disse del problema fisico a giugno… C’era stata un po’ di polemica, ma è follia pensare che qualcuno voglia scappare da Coverciano. Ho visto gli occhi di Provedel quando è arrivata la convocazione e mi ha ricordato me quando arrivò la mia prima convocazione”.

  • Italia, la lista aggiornata dei convocati

    Dopo la partenza di ieri di Marco Verratti, la Nazionale deve rinunciare ad altri due elementi: a seguito degli accertamenti effettuati tra ieri e oggi, infatti, anche Lorenzo Pellegrini e Matteo Politano risultano indisponibili per i prossimi impegni contro Inghilterra e Ungheria e faranno rientro al club di appartenenza questa mattina.
    Contestualmente, il CT Mancini ha convocato tre calciatori: Salvatore Esposito della SPAL, Davide Frattesi del Sassuolo e Manolo Gabbiadini della Sampdoria. I tre calciatori arriveranno a Coverciano nelle prossime ore.

    Di seguito la lista dei convocati aggiornata

    Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Empoli);
    Difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Leonardo Bonucci (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Emerson Palmieri (West Ham), Federico Gatti (Juventus), Luiz Felipe (Betis Siviglia), Pasquale Mazzocchi (Salernitana), Rafael Toloi (Atalanta);
    Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Jorginho (Chelsea), Tommaso Pobega (Milan), Sandro Tonali (Milan), Salvatore Esposito, (SPAL), Davide Frattesi (Sassuolo);
    Attaccanti: Matteo Cancellieri (Lazio), Wilfried Gnonto (Leeds), Vincenzo Grifo (Friburgo), Ciro Immobile (Lazio), Manolo Gabbiadini (Sampdoria), Giacomo Raspadori (Napoli), Gianluca Scamacca (West Ham), Alessio Zerbin (Napoli).

  • Italia, Politano infortunato lascia il ritiro

    Niente Nations League per Matteo Politano, che salta Inghilterra e Ungheria. Il giocatore del Napoli ha infatti lasciato il ritiro della Nazionale perché infortunato. Contro il Milan, nell’ultima di campionato, aveva riportato un trauma distorsivo alla caviglia destra. Inizialmente, come aveva fatto sapere Roberto Mancini in conferenza stampa, sembrava potesse rimanere, ma dopo la valutazione dello staff medico dell’Italia, si è deciso di rimandarlo a Napoli.

  • Italia, i convocati del Ct Mancini per la Nations League

    Italia, i convocati del Ct Mancini per la Nations League

    Roberto Mancini ha diramato la lista dei 29 calciatori che vestiranno la maglia dell’Italia in vista delle sfide contro Inghilterra e Ungheria. prima chiamata per i portieri di Lazio ed Empoli Ivan Provedel e Guglielmo Vicario, quest’ultimo già convocato lo scorso maggio in occasione dello stage riservato ai calciatori di interesse nazionale, e per il difensore della Salernitana Pasquale Mazzocchi. Torna a vestire la maglia azzurra anche Vincenzo Grifo, convocato per l’ultima volta per l’amichevole con San Marino del maggio 2021.

    Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Empoli);
    Difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Leonardo Bonucci (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Emerson Palmieri (West Ham), Federico Gatti (Juventus), Luiz Felipe (Betis Siviglia), Pasquale Mazzocchi (Salernitana), Rafael Toloi (Atalanta);
    Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Jorginho (Chelsea), Lorenzo Pellegrini (Roma), Tommaso Pobega (Milan), Sandro Tonali (Milan), Marco Verratti (Paris Saint Germain);
    Attaccanti: Matteo Cancellieri (Lazio), Wilfried Gnonto (Leeds), Vincenzo Grifo (Friburgo), Ciro Immobile (Lazio), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Napoli), Gianluca Scamacca (West Ham), Alessio Zerbin (Napoli).

  • Europei femminili, l’Italia sconfitta dal Belgio viene eliminata

    Europei femminili, l’Italia sconfitta dal Belgio viene eliminata

    L’Italia saluta l’Europeo femminile al primo turno, chiudendo come ultima del girone come cinque anni fa, ma con l’aggravante di non aver conquistato neanche una vittoria. Contro il Belgio l’Italia domina a lungo, ma non riesce a trovare la via del gol con troppe attaccanti dalle polveri bagnate per poi subire il colpo del ko a inizio ripresa in un’altra distrazione difensiva. Passa il Belgio, mentre l’Italia torna a casa a testa bassa e con tanti dubbi sul futuro. È un’Italia diversa quella che si vede fin dall’inizio della sfida contro il Belgio, una squadra più coraggiosa e cattiva che fin dall’inizio gioca e crea occasioni con una Girelli più in palla rispetto alle due gare precedenti e subito pericolosa al tiro. Gli errori in fase di impostazione però persistono e rischiano di innescare delle pericolose ripartenze di un Belgio che pressa alto e non lascia respiro alle azzurre. All’8° arriva così l’occasione migliore delle avversarie con Wullaert che va via sulla fascia e crossa per Dhont che in spaccata non riesce a dare forza al pallone con Giuliani che blocca senza problemi. La gara è combattuta, molto tesa vista la posta in palio, con poche occasioni create da ambo le parti anche se sono le belghe a farsi preferire con le azzurre che solo al 18° tornano a farsi vedere nell’area avversaria con Giugliano che calcia alto sulla traversa dal limite. L’Italia fatica a costruire gioco, appare lenta e prevedibile e non trova spazi da aggredire, ma anche il Belgio non è da meno e spesso sbatte sulla retroguardia azzurra. L’occasione migliore arriva al 40° con Bonansea che entra in area dalla destra e calcia in diagonale senza però trovare lo specchio della porta. Nella ripresa la ct decide di alzare il baricentro togliendo Di Guglielmo, con Bergamaschi che arretra in difesa, e inserendo Bonfantini all’esordio in questo Europeo. L’inizio azzurro è però da incubo con il Belgio che passa subito in vantaggio: calcio di punizione dalla sinistra, Girelli allontana di testa, ma la palla rimane in zona offensiva con Kees che di sponda serve De Calgny al limite. Botta secca in diagonale e 1-0 per il belghe. La risposta azzurra è immediata con Girelli che sfiora in due occasioni il pari: prima colpisce una clamorosa traversa, poi di testa manda di un soffio a lato. L’Italia spinge alla ricerca del gol che riaprirebbe la gara, ma non riesce a incidere e fare davvero male davanti a Evrard che raramente è chiamata a parate impegnative. Alla squadra di Bertolini manca velocità e precisione negli ultimi venti metri con la difesa delle avversarie che, pur soffrendo riesce a tenere a bada le nostre attaccanti. Al 78° azione veloce di ripartenza che diventa macchinosa in area con Giacinti che impegna Evrard alla deviazione in corner. Nel finale è però Wullaert ad avere il pallone per chiudere la pratica calciando dal limite al termine di un contropiede e colpendo in pieno il palo a Giuliani battuta. Finisce qui con la delusione di un’Italia che si aspettava qualcosa di più e la gioia, inaspettata, del Belgio che vola ai quarti dove troverà la Svezia.