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  • Europei femminili, ecco il girone delle azzurre

    Europei femminili, ecco il girone delle azzurre

    Questa sera prenderà il via l’Europeo Femminile in Inghilterra. Una competizione che ci accompagnerà per tutto il mese di luglio fino a decretare a Wembley la squadra che succederà sul trono del Vecchio Continente all’Olanda, vincitrice per la prima volta del titolo cinque anni fa nel torneo ospitato proprio in casa. Ecco una breve guida delle 16squadre al via divise per i gruppi d’appartenenza.

    GRUPPO D
    FRANCIA

    Una della favorite per il successo finale, ma con una maledizione da spezzare. La squadra transapina infatti non è mai riuscita a superare i quarti di finale (sempre raggiunti nelle ultime tre edizioni) e andarsi a giocare qualcosa di importante. Anche ai Mondiali di casa la storia non è stata diversa e ora le ragazze di Diacre sono chiamate a invertire la rotta per non rischiare di essere una generazione che ha dominato con il proprio club – lo zoccolo duro è targato Lione – e fallito con la Nazionale.

    Il Modulo – Solidità difensiva, dove spicca la coppa centrale Mbock Bathy-Renard del Lione, ed esplosività e fantasia in avanti dove nel tridente Katoto rappresenterà il riferimento centrale con Diani, Malard e Cascarino a giocarsi le maglie per le corsie laterali. A centrocampo spicca l’assenza di Henry, in rotta da tempo con la ct al pari di Le Sommer, e questo lascerà spazio a Geyoro e Mateo. Fra i pali un’altra certezza: Peyraud-Magnin della Juventus.

    La Stella – Prima calciatrice a raggiungere le 100 presenze in Champions, vinta in ben otto occasioni e da capitana, la centrale del Lione Wendie Renard è senza dubbio la giocatrice più rappresentativa della Francia. Giocatrice non solo solida in difesa, ma sempre pericolosa anche sui calci piazzati e sulle palle inattive dove può sfruttare il proprio fisico imponente.

    ITALIA
    Dopo aver stupito tutti al Mondiale del 2019 la squadra azzurra è pronta a rinverdire i fasti degli anni ’90 quando in ben due occasioni – ’93 e ’97 – arrivò a giocarsi il titolo perdendo in finale contro Norvegia e Germania. Era la squadra in cui brillava la stella di Morace in avanti e che successivamente si eclissò faticando ad andare oltre il primo turno. Cinque anni fa la squadra, dove militavano tante delle protagoniste odierne, uscì subito, ma da lì iniziò il ciclo della ct Bertolini che ha riportato l’Italia a un Mondiale e ora parte fra le outsider in questa edizione.

    Il Modulo – Non ce n’è uno d’elezione: 4-4-2, con due ali offensive, e 4-3-3 sono quelli più utilizzati, ma Bertolini ha mostrato di non disdegnare anche la difesa a tre in alcune partite. Dietro le intoccabili, anche per l’assenza di Salvai, sono Gama e Linari con il jolly Bartoli (che può giocare sia da centrale sia da terzino) che può far mutare il modulo anche a gara in corso. Il centrocampo poggia sulle geometrie di Giugliano, chiamata alla consacrazione, e sulla corsa di Caruso e Cernoia, che può agire anche nel tridente offensivo. Davanti ovviamente brillano le stelle Girelli e Bonansea, coppia affiatata per il passato comune a Brescia e il presente alla Juve. Ma non mancano le alternative dalla esperta Sabatino a Giacinti fino alla giovane Bonfantini che può essere un’arma essenziale a gara in corso.

    La Stella – Velocità, tecnica e senso del gol. Barbara Bonansea è la trascinatrice della squadra azzurra, nonché la giocatrice più celebrata, e cercata, all’estero visto anche l’inserimento nel FIFA FIFPRO Women’s World 11 2019/20. Da esterno d’attacco nel tridente dà il meglio di sé, ma può essere schierata anche da esterna di centrocampo o seconda punta. Dalle sue giocate dipenderanno molte delle sorti delle azzurre.

    BELGIO
    Squadra da prendere con le molle anche se la sua storia dice che si è qualifcata una sola volta alla fase finale dell’Europeo, nel 2017, uscendo al primo turno. L’obiettivo è superare questo scoglio in questa edizione anche se il girone non è dei più semplici. Squadra dotata fisicamente, con qualche buona individualità, ma non eccelsa nel complesso anche se in crescita netta in questo ultimo decennio a guida Serneels. “Ogni paese ha la sua cultura. Facciamo del nostro meglio con le possibilità che abbiamo in Belgio”, questo il motto del ct.

    Il Modulo – Una squadra equlibrata, schierata con il 4-4-2 o il 4-3-3 che punta sulle qualità e la duttilità di Cayman, Wullaert e De Caigny in avanti. In difesa due conoscenze del nostro campionato come Lemey fra i pali e il terzino Philtjens che con Biesmans, De Neve e Deloos forma un pacchetto arretrato molto affiatato. I problemi maggiori sono in mezzo al campo dove il ct non ha mai trovato la linea giusta a cui affidarsi totalmente.

    La Stella – Giocatrice di enorme esperienza con una lunga militanza negli USA e poi in Francia, dove ora veste la maglia del Lione, Janice Cayman è la giocatrice a cui si affida il Belgio per provare a ribaltare i pronostici. È la recordwomen di presenze con il Belgio, dove ha esordito nel lontano 2007, e la trascinatrice in campo e fuori. Chissà se basterà?

    ISLANDA
    La vera apripista del calcio nell’isola visto che nel 2009 fu la prima nazionale, a livello femminile e maschile, a qualificarsi per la fase finale di una competizione internazionale facendo registrare anche i record d’ascolti televisivi. Da allora è sempre presente all’Europeo con i quarti di finale del 2013 come punto più alto mai raggiunto. L’obiettivo è ripetere quel risultato, anche se la concorrenza non manca.

    Il Modulo – L’Islanda gioca con un 4-3-3 piuttosto classico che si basa su una buona tenuta difensiva, tanta intensità e gioco molto fisico che la rende particolarmente insidiosa sulle palle inattive dove può sfruttare l’altezza superiore di molte sue calciatrici. Dopo lo stop per la maternità è inoltre tornata a guidare il centrocampo quella Gunnarsdottir che presto conosceremo in Italia visto il recente trasferimento alla Juventus. A lei le chiavi del centrocampo con probabilmente Gunnhildur Jonsdottir e la giovane Vilhjálmsdóttir ad affiancarla. Davanti attenzione alle qualità di un’altra promettentissima calciatrice come Sveindis Jónsdóttir del Wolfsburg.

    La Stella –Pochi dubbi che sia Sara Björk Gunnarsdóttir, regista classe ’90 che nelle ultime stagioni ha militato e vinto con due delle squadre più prestigiose d’Europa come Wolfsburg e Lione. Una giocatrice di grande esperienza, che vanta oltre 130 presenze in Nazionale ed è l’anima e la trascinatrice di una squadra che vuole stupire.

  • Giochi del Mediterraneo, Italia del calcio in semifinale

    L’Italia del calcio approda in semifinale ai Giochi del Mediterraneo. Dopo i successi con Portogallo (1-0) e Grecia (4-0), alla Nazionale azzurra Under 18 basta un pareggio (0-0) con la Turchia per chiudere il girone al primo posto e conquistare la qualificazione. E con l’Italia passano anche i turchi, che approfittano della sorprendente sconfitta del Portogallo con la Grecia. Gli azzurrini torneranno in campo sabato sera (ore 21 locali, le 22 italiane) a Sig, dove affronteranno la seconda classificata del Gruppo A. Al momento al comando del raggruppamento c’è la Francia a quota quattro punti, seguita ad una lunghezza da Algeria e Marocco, mentre la Spagna è relegata all’ultimo posto con un solo punto, ma battendo il Marocco rientrerebbe in corsa per il passaggio del turno. “I ragazzi hanno fatto un’altra buona prestazione -il commento del tecnico Daniele Franceschini- e non era facile dal momento che questa era la terza partita nell’arco di cinque giorni. Tra le note positive c’è che anche oggi non abbiamo subito gol, ora dobbiamo recuperare le energie e valutare le condizioni di qualche giocatore uscito un po’ acciaccato. Ma per la semifinale saremo pronti, abbiamo tutte le carte in regola per continuare a fare bene”.

  • Europei Under 19, Italia eliminata dall’Inghilterra

    Due calci piazzati puniscono l’Italia Under 19, ben oltre i propri demeriti: la squadra di Nunziata va più volte vicina al gol nella ripresa della semifinale contro l’Inghilterra, dapprima al punto del vantaggio e poi a quello del nuovo pareggio, ma i giovani britannici confermano la bontà della propria fase difensiva (oggi il primo gol subito dell’intera manifestazione) e così i gol di Scott e Quansah risultano decisivi, nonostante il vantaggio firmato nel primo tempo da Miretti. Poco da rimproverarsi per gli azzurrini, visto anche l’equilibrio in campo: di certo questo gruppo farà ancora parlare di sè, magari già al prossimo Mondiale in Indonesia.

  • Europei under 19, sarà Italia contro Inghilterra

    Si è chiusa la fase a gironi degli Europei U19 in Slovacchia. Dopo i passaggi del turno di Francia e Italia, accedono alle semifinali anche Inghilterra e Israele. Saranno proprio i britannici ad affrontare gli azzurrini in semi il prossimo 28 maggio alla DAC Arena di Dunajska Streda. Inghilterra che ha vinto tutte e tre le partite del girone, senza subire gol.

  • Germania-Italia 5-2, per gli azzurri una delle peggiori sconfitte e curiosità su Gnonto

    La peggiore sconfitta da 65 anni quella subita al Borussia Park, per l’Italia di Roberto Mancini che ritorna a subire almeno cinque gol dopo l’ultima volta, contro la Jugoslavia (1-6) nel 1957. Non bastano i due gol realizzati in extremis a salvare l’onore in una serata dove si è vista una differenza notevole tra gli azzurri e i tedeschi. Finisce così 5-2, grazie al colpo di testa di Bastoni e al tap-in di Gnonto. L’attaccante dello Zurigo è il più giovane a segnare in una partita della Nazionale maggiore, unico segnale positivo in una serata sconfortante. Non si salva proprio nessuno, neanche Donnarumma che dice di no cinque volte agli avversari. Proprio a questo si aggrappa il commissario tecnico, Roberto Mancini, che parla di un atteggiamento sbagliato sin dall’inizio, ma che ci sono cose positive in queste tre settimane fra ritiro e partite. Difesa comunque sotto accusa. Intanto l’Italia scivola al terzo posto nel girone di Nations dietro Ungheria e Germania, con tre punti in più sull’Inghilterra.

  • Italia, la delusione del Ct Mancini: “Mi dispiace tanto”

    Il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini ai microfoni di ‘Rai Sport’ ha commentato la sconfitta incassata questa sera al Borussia Park. La Germania ha battuto gli azzurri 5-2: “E’ un peccato chiudere così, loro sono forti e lo sapevamo ma abbiamo concesso troppo e li abbiamo lasciati giocare… Dispiace chiudere così ma il gruppo di Nations League è ancora tutto aperto. Ci sono stati degli errori, non abbiamo difeso come squadra e poi quando ti esponi ai contropiedi rischi. Abbiamo intrapreso una strada in cui ci sono anche difficoltà”.,Cosa insegna questo ko?
    “Questo è un percorso dove faremo cose buone e meno buone, il gruppo è aperto e ci dispiace perdere così. Hanno esordito altri due giocatori… Loro sono stati più bravi e hanno meritato di vincere”.

  • Formazioni ufficiali: Germania-Italia

    Formazioni ufficiali: Germania-Italia

    Ecco le formazioni ufficiali di Germania-Italia:

    Germania (4-2-3-1)
    Neuer; Klostermann, Sule, Rüdiger, Raum; Gundogan, Kimmich; Hofmann, Muller, Sané; Werner.
    Allenatore: Flick

    Italia (4-3-3)
    Donnarumma; Calabria, Mancini, Bastoni, Spinazzola; Frattesi, Cristante, Barella; Politano, Raspadori, Gnonto.
    Allenatore: Mancini.

  • Italia, Mancini: “Contro l’Inghilterra sarà una partita difficile”

    Italia, Mancini: “Contro l’Inghilterra sarà una partita difficile”

    Ecco la conferenza stampa di Roberto Mancini dalla sala stampa del Molineux Stadium, stadio del Wolverhampton, alla vigilia di Inghilterra-Italia. Che partita ti aspetti? “Sarà una partita dura, come tutte le gare che si giocano contro l’Inghilterra. Non abbiamo ancora deciso chi giocherà, vedremo dopo l’allenamento di stasera. Vale per Gnonto e gli altri, soprattutto per quelli che hanno giocato due gare di seguito”. Vuoi trovare giocatori freschi ma al contempo avere dei punti fermi? “Potessimo riuscire a non stravolgere tutto sarebbe meglio. Ma faccio un esempio: Cristante ha giocato due gare in quattro giorni e ce n’è un’altra tra tre giorni. Lì non abbiamo troppe scelte, abbiamo lui, Esposito e forse Locatelli”. Kane ci ha messo tra i favoriti per il prossimo Mondiale, sì è sbagliato o altro? “Sì, credo si sia sbagliato. Penso…”,Non era meglio anticipare questo nuovo ciclo? “Era una cosa impossibile da fare. Noi abbiamo vinto l’Europeo ed esattamente dopo un mese e mezzo abbiamo iniziato a giocare. Quella era la squadra che aveva anche iniziato le qualificazioni Mondiali e a parte Chiellini e Bonucci sono tutti ragazzi sotto i 30 anni. Palermo? Abbiamo tirato 40 volte… Purtroppo è così, è inutile tornarci sopra. Non c’era tempo e nemmeno una logica. Non è che avevamo in campo giocatori con più di 32-33 anni, erano tutti giocatori di 27-28 anni”. Secondo te per gli inglesi è una rivincita questa?,“Potrebbe anche essere, ma è una gara diversa da una finale. Poi si gioca qui, dove solitamente non gioca la Nazionale, e inoltre a porte chiuse. Sarà un’altra cosa”. Scamacca è pronto? “Sì, dovrebbe essere lui il centravanti”. Cosa pensa di questa gara in cui non ci saranno i tifosi? E’ giusto? “Non lo so, io non lo ricordo sinceramente cosa accadde a Wembley. Il calcio è certamente più bello con i tifosi”. Sarà una rivincita? “No, non è una rivincita. Questo è un match completamente differente. In questo momento, l’Inghilterra come Germania o l’Argentina ha tanti top player, difficile indicarne solo uno”. A Kane possiamo dire che l’Inghilterra è tra le favorite?
    “Inghilterra, Germania e Spagna… ce ne sono 4 o 5 che sono forti”. Quando ci sarà Italia-Inghilterra a San Siro a settembre gli eroi di Wembley sono sempre nella tua ottica? “Adesso vediamo come si evolve la situazione, se dovessi arrivare a San Siro che siamo primi e secondi e ci giochiamo la qualificazione qualcuno rientra anche prima, ma molti di loro ci torneranno molto utili anche per le qualificazioni europee. Loro possono aiutare questi ragazzi: vediamo come va. Rischiamo anche di fare qualche sconfitta, ci può anche stare, anche se proveremo a vincerle tutte. Vedremo a settembre come sarà, ma questi ragazzi qui con un po’ di quelli dell’Europeo secondo me fanno una bella squadra”. Cancellieri potrebbe giocare dal 1′? “E’ giovane e importante, ha solo bisogno di giocare partite in Serie A perché è un calciatore di qualità”. Balotelli ha finito in questa Nazionale? “Pensavo la domanda fosse il ripescaggio… (ride, ndr). Io voglio bene a Mario davvero tanto e se in questi anni avesse fatto ciò che era capace di fare sarebbe anche tornato. Forse avrei potuto pensarci per la gara di novembre con la Svizzera, quando c’erano 10-12 infortunati. Però… Nel calcio tutto può accadere ma noi dobbiamo puntare sui giovani, all’Europeo e al Mondiale del 2026 che proveremo a vincere”. Ieri tutti i ragazzi più giovani ti hanno ringraziato. Ti senti di dire che domani e contro la Germania esordiranno tutti? “Sono con noi da 20 giorni e vorremmo farli debuttare tutti, se ce ne sarà la possibilità”. Un aggiunta finale di Mancini: “Volevo fare un in bocca al lupo a Gattuso, perché attorno a lui si stava creando una situazione assolutamente ridicola. Riparte dal Valencia e sono convinto farà grandi cose. Non c’entra nulla ma volevo dirlo”.

  • Nations League, ecco l’arbitro di Inghilterra-Italia

    Sarà Szymon Marciniak l’arbitro della sfida di domani sera tra Inghilterra e Italia al Molineux Stadium. Il fischietto polacco sarà coadiuvato dagli assistenti Sokolnicki e Listkiewicz e dal quarto uomo Musial, mentre al VAR ci saranno i connazionali Kwiatkowski e Kupsik.

  • Italia, Scalvini: “È una grande emozione essere qui”

    Poker di calciatori quest’oggi in conferenza stampa a Coverciano. Tra questi, il difensore classe 2003 dell’Atalanta Giorgio Scalvini. Qual è il tuo ruolo? “Per me è una grandissima emozione essere qui. Quest’anno il mister mi ha fatto giocare sia difensore che centrocampista e mi trovo bene in entrambi i ruoli. Mi sento più difensore ma mi piace giocare anche in mezzo al campo”. Cosa dici della tua crescita all’Atalanta? “Sono cresciuto lì, all’Atalanta c’è la fortuna di crescere al meglio e non prenderti subito troppe pressioni”. A centrocampo sei anche regista? “Sì, mi trovo bene in tutte le posizioni. All’Atalanta giochiamo con due mediani, qui con uno ma mi trovo in tutte le posizioni”. Quanto è importante Mancini per voi giovani? “E’ una opportunità, non ha paura di far giocare i giovani e ci dà spazio. Quello che mi ha colpito è che, in ogni allenamento, ci ha sempre coinvolto e fin da subito ci ha detto che siamo sì i difensori del futuro, ma possiamo esserlo anche del presente”. Quanto ti senti diverso dopo le gare in Serie A e dopo esser stato qui? “Aver avuto la possibilità di giocare con continuità nella seconda parte di stagione è stato molto importante. Giocare e non solo allenarmi è stato importante, mi ha fatto capire il livello, il ritmo e l’intensità”. Gasperini e Mancini ti vedono più centrocampista? “Sì, loro mi hanno detto – anche leggendo i dati – che posso fare il centrocampista e io lo facevo già da piccolo, mi piace giocare in quel ruolo”. Cosa vi ha colpito di più nell’essere qui?
    “Vedere tutte queste foto, queste immagini è una grandissima emozione. Io come canzone di esordio ho cantato Musica leggerissima con Gnonto…” Che rapporto hai con Gnonto? “Ci conosciamo da quando abbiamo 10 anni, in questi giorni eravamo molto felici e lo sono stato per lui e per il suo esordio”.