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  • Formazioni ufficiali: Italia-Argentina

    Formazioni ufficiali: Italia-Argentina

    Ecco le formazioni ufficiali di Italia-Argentina:

    Italia (4-3-3) Donnaumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson; Pessina, Jorginho, Barella; Bernardeschi, Belotti, Raspadori. Allenatore: Mancini.

    Argentina (4-2-3-1) Martínez: Molina, Romero, Otamendi, Tagliafico; De Paul, Guido Rodríguez, Lo Celso; Messi, Di María; Lautaro Martínez. Allenatore: Scaloni.

  • Italia, Chiellini: “Questa maglia mi ha dato molte soddisfazioni”

    Questa sera mercoledì 1 giugno 2022, sarà l’ultima per Giorgio Chiellini con la maglia della Nazionale. Dopo i saluti alla Juventus e a tutto il popolo bianconero, oggi sarà tempo di nuovi saluti per lui. E a poche ore dalla Finalissima contro l’Argentina (che si giocherà a Wembley, calcio d’inizio alle 20:45), lo stesso Chiellini ha pubblicato un post su Instagram, preannunciando i suoi saluti. Ecco il testo della didascalia scritta da Giorgio Chiellini, con cui annuncia l’addio alla maglia della Nazionale italiana: “Questa maglia l’ho sognata. Per questa maglia ho combattuto. Con questa maglia ho vinto. Di questa maglia amo tutto. In questa maglia ho sempre creduto. Da questa maglia ho imparato tanto. Su questa maglia ho pianto. A questa maglia ho dedicato ogni pensiero. Adesso è arrivato il momento di indossarla per l’ultima volta. E come la prima, sarà un’emozione unica. Che non finirà mai”. Prima dell’inizio della finale tra Italia e Argentina, la FIGC tributerà Chiellini. Il presidente Gravina, davanti a tutta la squadra, gli consegnerà un trofeo in segno di riconoscenza per la sua carriera in Nazionale.

  • Italia, Mancini: “L’Argentina è un bel gruppo”

    Italia, Mancini: “L’Argentina è un bel gruppo”

    Mancini si prepara ad affrontare l’Argentina nella Finalissima 2022 e ammette che quella contro l’Albiceleste sarà una partita destinata a chiudere un capitolo della storia della Nazionale: “Sarà la gara che concluderà un ciclo – ha detto il ct dell’Italia in conferenza -. Non vuole dire che andranno via 15-20 giocatori, ma da mercoledì inseriremo dei giovani per capire quanto valgono e se potremo contare su di loro per il futuro”. Mancini ha anche spiegato quale progetto ha in mente per operare questa ricostruzione, che arriva dopo il trionfo a Euro 2020, ma anche dopo la seconda, clamorosa esclusione consecutiva dai Mondiali: “Intanto devo continuare a scegliere i giocatori sempre con un criterio logico, poi però servirà coraggio, perché sarà un gruppo più giovane e che andrà supportato in modo diverso. Anche questa comunque sarà una cosa bella da fare. Non cambieremo tutta la squadra, ma nelle quattro partite (di Nations League, ndr) 1-2-3-4 giovani li metteremo. Poi è chiaro che non andremo a giocare per perdere, andremo lì per vincere”. A proposito di giovani, inevitabile una riflessione sul loro ruolo nei club: “Stiamo cercando di lavorare per il futuro e per migliorare. Se i club fanno o non fanno giocare i giovani non posso deciderlo io. Noi cercheremo di avere più conoscenza dei giovani e vogliamo fare le cose per bene, ma non possiamo certo pregare nessuno. Siamo riusciti a vincere comunque un Europeo, nonostante mille difficoltà”. A proposito di Europeo, gli Azzurri tornano a Wembley dopo la vittoria contro l’Inghilterra dello scorso 11 luglio: “È un grande piacere essere qui. Nemmeno 12 mesi fa eravamo qui a festeggiare e per questo motivo c’è anche un po’ di emozione. Italia-Argentina è una classica del calcio mondiale e sarà anche il tributo a tanti giocatori. Sarà sicuramente una bella partita e una grande emozione”. Per la sfida a Messi e compagni ci saranno parecchi assenti, ma il ct è fiducioso: “Se possiamo dare spettacolo? Io penso di sì, anche se ci mancano diversi giocatori. Avrei voluto avere tutti i ragazzi qui, se lo meritavano. Ci dispiace non avere Chiesa, Immobile, Berardi e Verratti, ma chi andrà in campo disputerà un’ottima partita: l’Argentina è forte, ma lo siamo anche noi. Belotti? L’ho visto sereno, tutti i ragazzi lo sono. Giocherà lui perché era il secondo attaccante dell’Europeo, spero possa disputare una buona gara e non credo che il fatto di trovarsi a scadenza di contratto lo condizionerà”. Quella di Londra sarà anche la partita di Diego Armando Maradona: “Io ho avuto la fortuna di giocarci contro tanti anni ed è stato un grande onore per noi italiani e per i napoletani in particolare. Sarà molto emozionante. Che Diego non sia qui con noi è un grande dispiacere e sarà bello ricordarlo domani”.

  • Zaniolo e Kean lasciano il ritiro della nazionale italiana

    Zaniolo e Kean lasciano il ritiro della nazionale italiana

    Attraverso i suoi canali social, Nicolò Zaniolo ha spiegato i motivi che l’hanno portato a lasciare il ritiro della Nazionale a Coverciano poche ore dopo il suo arrivo: “A causa di una botta presa alla caviglia sono costretto a lasciare il raduno della Nazionale. Ora è tempo di ricaricare le pile per iniziare al massimo la prossima stagione”. Insieme con Zaniolo ha lasciato il ritiro della nazionale anche Kean sempre per infortunio.

  • Aggiornamenti dal ritiro degli azzurri

    Allenamento della Nazionale azzurra in vista della finalissima con l’Argentina, in programma mercoledì 1° giugno a Wembley. I cinque calciatori della Roma aggregati questa mattina non hanno preso parte all’allenamento e hanno svolto una riattivazione. Caprari e Verratti hanno continuato a lavorare a parte. Per Jorginho riposo precauzionale. Sirigu e Kean hanno interrotto l’allenamento a causa di infortuni e le loro condizioni saranno valutate nelle prossime ore.

  • Italia, Donnarumma: “Sempre bravo Courtois. Per me è stato un anno difficile”

    Italia, Donnarumma: “Sempre bravo Courtois. Per me è stato un anno difficile”

    Donnarumma quest’oggi è a Coverciano per rispondere alle domande dei giornalisti. Il portiere della Nazionale prende la parola nel terzo giorno di ritiro degli azzurri che stanno preparando la partita di Wembley contro l’Argentina. Questa Champions dice che Courtois è il miglior portiere d’Europa? “Sicuro, Ieri ho visto la gara e ha disputato una partita incredibile, ha tenuto in piedi il Real Madrid fino all’ultimo. Un po’ di effetto mi ha fatto, potevamo esserci noi, ma purtroppo il calcio è così. Hanno vinto loro e a Courtois faccio i complimenti, ha fatto grandi interventi”. Il tuo futuro sarà più sereno? “Non è stato un anno facile, ma sono sempre io e lavoro sempre al massimo. Sono sempre a disposizione della squadra, dell’Italia. Non c’è alcun problema, bisogna solo ripartire e farlo al meglio”. Cosa ti mancherà di Chiellini? “Mancherà tutto di Giorgio, sia in campo che fuori è stato un punto di riferimento per il calcio italiano e mondiale, soprattutto per noi giovani. Ci ha dato una grande mano, vogliamo ora dargli una grande gioia. In campo mancherà, è veramente fantastico e ti dà sempre una mano, anche con una semplice parola”. Com’è stata la prima stagione al PSG? “Far parte di una società del genere e di una squadra del genere ti aiuta tanto, alternarsi per un portiere non è semplice ma questa stagione mi ha aiutato da tutti i punti di vista”. Come hai reagito allo Scudetto del Milan? Ci sono nuovi Donnarumma? “Dopo aver vinto il titolo l’anno perfetto era lo Scudetto del Milan e gli faccio i complimenti, hanno fatto un lavoro incredibile e sono orgoglioso di loro. Per la Nazionale, dobbiamo ripartire e farlo dai giovani: con me ci sono tanti ragazzi su cui puntare, c’è Bastoni, Raspadori, Scamacca… Ora però bisogna ripartire, la delusione del Mondiale è ancora fresca e mercoledì dobbiamo vincere. Dobbiamo subito ripartire giocando bene e ottenendo grandi risultati”. Era fallo quello che hai subito in Real-PSG? Qualcosa da dire ai tifosi di San Siro in vista del ritorno a settembre dell’Italia? “Per me sì, era fallo. Potevamo gestirla meglio, anche dopo. Peccato, il calcio è fatto di episodi e noi prima avevamo dominato. Abbiamo una grande squadra e grandi campioni. Su San Siro, io penso a me stesso e alla mia squadra. Quello che pensa la gente non ci deve condizionare: dico solo che quando sono con la maglia dell’Italia bisogna tifare l’Italia”. Che stagione è stata per te? Che perdita è stata per te Raiola? “E’ stato un anno complicato. Però bisogna ripartire, bisogna accettarlo e andare avanti, bisogna lavorare più di prima. Su Raiola, dico che ho avuto un rapporto incredibile ed è stata davvero una doccia fredda. Voglio ricordarlo sempre col sorriso, ha sempre voluto fare qualcosa di importante per i calciatori, ci darà una grande forza”. Mercoledì torni a Wembley, che sensazioni hai e qual è il tuo futuro in Nazionale? “Non dobbiamo dimenticare quanto fatto all’Europeo, questo è un gruppo fantastico e ci ha fatto ottenere un risultato incredibile. La delusione del mancato accesso al Mondiale è ancora fresca, siamo ancora delusi. Fa male, alcuni ragazzi non saranno più con noi ma noi giovani dobbiamo riportare l’Italia dove merita”. Hai detto che per un portiere non è facile alternarsi. Hai pensato di perdere il posto in Nazionale? “Rassicurazioni non mi servono, è stato un anno difficile ma rassicurazioni non mi servono. Sono sempre stato attento a lavorare, mi sento orgoglioso sempre di essere qui e di indossare questa maglia”. Italia-Argentina può essere l’ultima anche per altri compagni? Che promessa hai fatto a Mino nel tuo post su Instagram? “La confesserò dopo averla mantenuta… Intendevo il Mondiale, si ritirerà Chiellini poi gli altri faranno in tranquillità le loro scelte. Mi dispiace per Chiellini, poteva essere il suo ultimo Mondiale”. Con Messi vi siete parlati? “Assolutamente, con Messi e Di Maria. Quando ci siamo lasciati a Parigi dopo l’ultima gara ci siamo detti un po’ di cosine… Loro sono una grandissima squadra, bisogna prepararla nel migliore dei modi”. E’ inevitabile che i portieri giochino così tanti coi piedi? Riesci a gestire le critiche? “Ho le spalle larghe e riesco a gestirle, così come gestisco gli elogi. Fa parte del vostro lavoro. Sul gioco coi piedi, è normale ci siano benefici ma a volte rischi un pochino, in alcune partite rischiare tanto diventa complicato e bisogna saper gestire certe situazioni. Il ruolo è cambiato tanto, io ho avuto la fortuna di lavorarci tanto già dal settore giovanile del Milan e avevo già la prospettiva di giocare la palla da dietro. Sicuramente in alcuni momenti di alcune partite non bisogna rischiare così tanto, il calcio è cambiato” Per te a Parigi è stata una stagione difficile. Mentre il Milan ha vinto lo Scudetto, c’è rammarico per non esser rimasto? “Rammarico no, sono contento per quanto fatto il Milan e ho scritto a tutti i miei compagni. Sono felice per quanto hanno fatto ma non c’è rammarico”.

  • Italia Under 21, ecco i convocati del Ct Nicolato

    Italia Under 21, ecco i convocati del Ct Nicolato

     Al comando del Gruppo F con 17 punti e tre lunghezze di vantaggio sulla Svezia, seconda con una gara in più disputata, l’Italia Under 21 scende in campo per le ultime tre gare del girone con l’obiettivo di mantenere un primato che vale il pass diretto per l’Europeo. Il ct Paolo Nicolato ha convocato 26 azzurrini: ci sono i due Fagioli e Rovella, di proprietà Juventus ma protagonisti con le maglie di Cremonese e Genoa. Tra i convocati presente anche Pietro Pellegri (attaccante del Torino), Filippo Ranocchia (centrocampista del Vicenza ma di proprietà Juve) e Iyenoma Destiny Udogie dell’Udinese. Prima chiamata in Under 21 per il difensore del Napoli classe 2000, Alessandro Zanoli. Gli azzurrini, che si ritroveranno domenica, entro le 12, presso il centro di preparazione olimpica di Tirrenia, affronteranno il 6 giugno il Lussemburgo a Differdange (ore 18.00, stadio Municipal de la Ville), il 9 giugno la Svezia a Helsingborg (ore 18.00, Olimpia Stadium), mentre sarà lo stadio ‘Cino e Lillo Del Duca’ di Ascoli (ore 17.30) a ospitare il 14 giugno l’ultimo match del girone con la Repubblica d’Irlanda.

    Ecco la lista dei 26 azzurrini diramata dal ct Nicolato: Portieri: Marco Carnesecchi (Cremonese), Alessandro Plizzari (Lecce), Stefano Turati (Reggina). Difensori: Raoul Bellanova (Cagliari), Andrea Cambiaso (Genoa), Simone Canestrelli (Crotone), Andrea Carboni (Cagliari), Matteo Lovato (Cagliari), Caleb Okoli (Cremonese), Fabiano Parisi (Empoli), Lorenzo Pirola (Monza), Giacomo Quagliata (Heracles Almelo), Mattia Viti (Empoli), Iyenoma Destiny Udogie (Udinese), Alessandro Zanoli (Napoli). Centrocampisti: Edoardo Bove (Roma), Nicolò Fagioli (Cremonese), Gianluca Gaetano (Cremonese), Filippo Ranocchia (Vicenza), Nicolò Rovella (Genoa). Attaccanti: Nicolò Cambiaghi (Pordenone), Lorenzo Colombo (Spal), Sebastiano Esposito (Basilea), Pietro Pellegri (Torino), Emanuel Vignato (Bologna), Kelvin K. Yeboah (Genoa).

  • Italia, gli attaccanti protagonisti nello stage di Coverciano

    Scopriamo i protagonisti dello stage di Coverciano per quanto riguarda gli attaccanti.

    Giuseppe Caso – In prestito al Cosenza dal Genoa – Classe 1998
    Dopo aver lasciato il settore giovanile della Fiorentina ed essersi confrontato con la Serie C con le casacche di Cuneo e Arezzo, nel 2020 è arrivato un nuovo accordo col Genoa. Per la stagione appena conclusa il Grifo lo ha ceduto in prestito al Cosenza dov’è stato assoluto protagonista fra i Lupi con 39 presenze in cadetteria sulle 40 totali, compresa la doppia sfida playout contro il Vicenza (5 gol e 5 assist). Giocatgore veloce e tecnico può giocare sia da seconda punta che da esterno del tridente.

    Sebastiano Esposito – In prestito al Basilea dall’Inter – Classe 2002
    Enfant Prodige nerazzurro lo scorso anno fra SPAL e Venezia in Serie B ha avuto non pochi problemi d’ambientamento. Nell’estate 2021 si è cercato maggiore spazio in Svizzera, al Basilea, dove, al netto di qualche problema fisico di troppo, ha comunque fatto bene, con 7 gol e 9 assisti fra campionato e Conference League. Il punto interrogativo più grande è legato al ruolo: è una prima punta? Una seconda? Oppure un trequartista, ruolo nel quale ha giocato spesso in Svizzera?

    Eddie Anthony Salcedo – In prestito allo Spezia dal Genoa – Classe 2001
    Prima punta utilizzata a più ripresa anche come esterno nel fronte offensivo, l’italo-colombiano agli Aquilotti ha trovato meno spazio rispetto alla precedente esperienza all’Hellas Verona. Le difficoltà della formazione di Thiago Motta sicuramente non hanno aiutato l’ex Inter. Il talento anche nel suo caso c’è, ma deve essere ancora affinato un po’.

    Kelvin Yeboah – Genoa – Classe 2000
    Nel mercato di gennaio è stata la scommessa per il fronte offensivo del Genoa di Blessin. Il ragazzo nato ad Accra in Ghana, dopo un lungo girovagare in Italia e in Europa militando nei settori giovanili di Novara, Monza, West Ham e Gozzano nel febbraio 2021 è approdato allo Sturm Graz in Austria con il quale è andato a segno 19 volte in 44 presenze, con tanto di 8 assist. Al Genoa, però, la sensazione è che non si sia visto ancora il suo vero potenziale.

    Lorenzo Colombo – In prestito alla SPAL dal Milan – Classe 2002
    Dopo l’esperienza alla Cremonese per il centravanti di proprietà dei rossoneri quella a Ferrara è stata la seconda avventura in cadetteria. Ma se la prima metà di stagione è stata assolutamente brillante per il ragazzo di Vimercate (6 gol e 1 assist) nelle prime 15 giornate di campionato, lo stesso non si può dire per gli ultimi mesi dove ha trovato meno spazio e perso la via del gol. Sul piano tecnico è un vero e proprio centravanti “old school”.

    Wilfried Gnonto – Zurigo – Classe 2003
    Nato a Verbania da genitori ivoriano l’attaccante dello Zurigo ha mosso i primi passi nel mondo del calcio indossando i colori del settore giovanile dell’Inter. Nel 2020 la decisione di trasferirsi al club elvetico con il quale, in due anni, ha segnato 11 gol e 9 assist.

    Tommaso Mancini – Vicenza – Classe 2004
    Attaccante centrale che all’occorrenza può giocare anche sull’esterno destro. Il biancorosso è uno dei più giovani dell’intera comitiva azzurra. Anche in termini di esperienza fra i Pro, viste le sole 9 presenze per un totale di neanche 300′.

    Marco Nasti – Milan – Classe 2003
    Punta centrale della Primavera rossonera approda a Coverciano senza neanche una presenza fra i professionisti. I 18 gol fra campionato, Youth League e Coppa, assieme a 8 assist, sono però un biglietto da visita di tutto rispetto.

    Pietro Pellegri – In prestito al Torino dal Monaco – Classe 2001
    Nel 2017, appena 16enne andò in gol con la maglia del Genoa in Serie A. Oggi, cinque anni e due infortuni gravi dopo, l’attaccante genovese è ancora un talento di grande prospettiva a cui manca il salto di qualità. Con Monaco e Milan lo spazio in campo è stato molto relativo. Meglio col Torino anche se di gol ne è arrivato appena uno.

    Roberto Piccoli – In prestito al Genoa dall’Atalanta – Classe 2001
    Ad inizio stagione Gian Piero Gasperini ha deciso confermarlo nella rosa della Dea visti i problemi di salute di Zapata e Muriel impiegandolo in 12 spezzoni e mettendo in rete anche un pallone. A gennaio, poi, è arrivato il prestito al Genoa, ma anche i problemi fisici. Con il Grifo le presenze infatti sono state appena 5. Le qualità però non sono in discussione

  • Italia, alla scoperta dei terzini in prova nello stage di Mancini

    Italia, alla scoperta dei terzini in prova nello stage di Mancini

    Scopriamo i protagonisti dello stage di Coverciano per quanto riguarda i terzini.

    Fabiano Parisi – Empoli – Classe 2000
    Nato calcisticamente nel settore giovanile del Benevento, ha mosso i primi passi nel calcio professionistico ad Avellino dove affronta sia la D che la Lega Pro. Dal 2020 è approdato in Toscana: nell’ultima stagione ha messo a referto 25 presenze e un assist. In chiave mercato è stato accostato di recente a Napoli e Inter.

    Giacomo Quagliata – Heracles Almelo (Eredivisie) – Classe 2000
    Dalla Lega Pro alla massima serie del calcio olandese: è stato questo il percorso del ragazzo palermitano chiamato dal ct Mancini. In Eredivise quest’anno la definitiva consacrazione: 29 presenze, 1 gol e 3 assist.

    Nadir Zortea – In prestito alla Salernitana dall’Atalanta – Classe 1999
    Utilizzabile anche da esterno in un centrocampo a cinque, nella stagione appena conclusa si è dimostrato molto utile a gara in corso grazie a delle spiccate doti offensive. Possibile che l’Atalanta per il prossimo campionato decida di confermarlo nel roster a disposizione di Gian Piero Gasperini.

    Riccardo Calafiori – In prestito al Genoa dalla Roma – Classe 2002
    Dopo una prima parte di stagione da comprimario nella Roma di Mourinho, con un impiego concentrato principalmente nelle gare del girone di Conference League, a gennaio il passaggio in prestito al Genoa. Al Grifone, però, il minutaggio è stato tutt’altro che ampio, anche a causa di qualche problema fisico.

    Andrea Cambiaso – Genoa – Classe 2000
    Fin da giovanissimo ha avuto modo di crescere nei campi delle serie minori con le divise di Albissola, Savona, Alessandria ed Empoli. In questa stagione la conferma nella rosa del Grifone dov’è stato titolare pressoché totale della fascia mancina. Buono anche il rendimento sulla corsia opposta. In chiave mercato è stato accostato di recente a Napoli e Inter.

    Edoardo Pierozzi – Alessandria – Classe 2001
    Nella complicata stagione dell’Alessandria l’ex Fiorentina è riuscito a ben figurare nella sua prima avventura in Serie B dove ha messo a referto 21 presenze, 1 gol e 2 assist (compresa la Coppa Italia). In questa stagione è arrivata anche la convocazione con la Nazionale Under20.

    Matteo Ruggeri – In prestito dalla Salernitana dall’Atalanta – Classe 2002
    Impiego non continuativo nella complicata stagione dei campani, visto il continuo ballottaggio con Luca Ranieri. Spicca la propensione offensiva.

    Alessandro Zanoli – Napoli – Classe 2000
    È stata la sorpresa della stagione partenopea sotto la guida di Luciano Spalletti. Nel girone di ritorno il ragazzo di Carpi si è imposto come titolare della fascia destra, con prestazioni importanti contro Atalanta, Roma e Sassuolo.

  • Italia, ecco i futuri difensori centrali

    Scopriamo i protagonisti dello stage di Coverciano, qui i difensori centrali.

    Nicolò Casale – Hellas Verona – Da Verona a Verona, facendo il giro d’Italia. Classe ’98, centrale ma capace di giocare anche da terzino destro, è tra i partecipanti allo stage più noti al grande pubblico. Nel campionato appena concluso ha conquistato la consacrazione in Serie A con 36 presenze. Attenzione al futuro: Sarri l’avrebbe voluto alla Lazio già a gennaio, ci riproverà.

    Federico Gatti – In prestito dalla Juventus al Frosinone – Chissà come lo gestirà Allegri, storicamente cauto nel gestire i salti di categoria. Classe ’98, nato a Rivoli, cresciuto fra Torino e Alessandria, in Ciociaria viene da un campionato di B da grande protagonsita: 36 presenze, corredate da 5 reti. A gennaio è stato protagonista di un derby di mercato tutto all’ombra della Mole: l’ha spuntata la Juve, che lo aspetta in ritiro.

    Matteo Gabbia – Milan – Lo scudetto in tasca, l’azzurro da conoscere meglio, dopo aver fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili. Scuola 1999, formato nelle giovanili rossonere, nelle ultime tre stagioni è stato più volte vicino a un prestito, ma alla fine Pioli ha sempre preferito fargli fare le ossa in casa. Otto presenze nel campionato appena concluso e vinto.

    Diego Coppola – Hellas Verona – Ecco un giovanissimo, 28 dicembre 2003 la data di nascita. Veronese nel vivaio dell’Hellas, 192 centimetri d’altezza, Tudor l’ha lanciato tra i grandi: quattro presenze (tre da titolare) nell’ultima Serie A, più la sfida di Coppa Italia persa con l’Empoli. Il dopo Casale è già pronto.

    Christian Dalle Mura – In prestito dalla Fiorentina al Pordenone – Toscano di Pietrasanta, classe 2002, è cresciuto nel settore giovanile viola. Mancino di piede, e infatti all’occorrenza può agire da terzino sinistro, con i Ramarri ha conosciuto la delusione per la retrocessione ma anche trovato spazio in Serie B dopo la prima parte di stagione vissuta ai margini con la Cremonese: 17 presenze metà gennaio a fine campionato.

    Alessandro Buongiorno – Torino – Un cognome che è già un buon auspicio. A lungo capitano della Primavera granata, in questo campionato ha trovato una certa continuità anche nelle scelte di Ivan Juric: 23 presenze nell’ultima Serie A, dodici delle quali da titolare.

    Caleb Okoli – In prestito dall’Atalanta alla Cremonese – Da Zingonia con furore. Italiano di origini nigeriane, prodotto del settore giovanile della Dea, con i grigiorossi ha conquistato la promozione in Serie A. Ventisette presenze nell’ultima B, futuro da decifrare: ha detto di trovarsi bene a Cremona e non è da escludere un ritorno per affrontare il massimo campionato.

    Mattia Viti – Empoli – Mancino di piede, formato nel settore giovanile degli azzurri, con Andreazzoli il 2002 ha avuto discreta continuità (20 presenze, di cui 16 da titolare) nell’ultimo campionato di Serie A. Diverse big, tra cui la Juventus, ma anche il Sassuolo sono fortemente interessate per il futuro.