Federico Chiesa, protagonista indiscusso che ha sbloccato il match contro l’Austria, ha parlato così a Sky Sport dell’approdo ai quarti di Euro 2020: “L’Austria ha giocato bene, devo far loro i complimenti. Il gol è arrivato, abbiamo meritato di passare e ci prendiamo adesso questo quarto di finale. In questa squadra ci sono 26 titolari, chi è entrato ha dimostrato di essere pronto e di voler dare una mano alla squadra.
Il gol? Sono stato bravo a restare calmo, in queste situazioni vuoi sfondare la porta, invece sono rimasto calmo e alla fine è arrivato. È stato un grande ottavo di finale, ma alla fine abbiamo meritato di passare”.
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Chiesa : “Complimenti all’Austria, ma passaggio del turno meritato”
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L’Italia soffre ma vai a quarti di finale, Austria sconfitta 2-1 ai supplementari
L’Italia accede ai quarti di finale dove troverà la vincente di Belgio-Portogallo dopo aver battuto 2-1 l’Austria ai supplementari, gli azzurri stasera hanno vinto ma con sofferenza al termine di una partita portata a casa grazie ai goal dei subentrati Chiesa e Pessina che nel primo tempo supplementare sono stati decisivi. Oggi a fare la differenza sono stati i cambi, una partita complicatissima contro un’ottima Austria uscita a testa altissima molto ben organizzata che ha messo in difficoltà gli azzurri protagonisti di una partita sottotono soprattutto lì davanti con Immobile, Insigne e Berardi in serata no. Altra partita fantastica invece di Spinazzola imprendibile sulla fascia sinistra, il goal bellissimo di testa dell’Austria con Kalajdžić al 114′ non spaventa gli azzurri nel finale, l’Italia può continuare a sognare.
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Formazioni Ufficiali: Italia-Austria
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Spinazzola; Barella, Jorginho, Verratti; Berardi, Immobile, Insigne. CT: Mancini
AUSTRIA (4-1-4-1): Bachmann; Lainer Hinteregger, Dragovic, Alaba; Grillitsch; Laimer, Schlager, Sabitzer, Baumgartner; Arnautovic. CT: Foda
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Italia-Austria con vista i quarti di finale
Gli azzurri stasera scendono in campo contro l’Austria a Wembley per un posto nei quarti di finale, vincere potrebbe significare avvicinare sempre di più quel sogno anche se la strada è ancora molto lunga e piena di insidie da affrontare. Gli austriaci hanno dimostrato nella fase a girone di essere una squadra molto organizzata con buone qualità, bisognerà fare molta attenzione agli inserimenti dei loro centrocampisti e agli esterni ottimi in fase offensiva, Arnautovic è il loro punto di riferimento davanti mentre Alaba il giocatore più pericoloso. Una grande Italia in piena fiducia dopo il superamento del girone arriva benissimo a questa partita ma occhio a non sottovalutare l’Austria, gli azzurri consapevoli delle loro qualità daranno tutto per continuare a sognare.
Le probabili formazioni di Italia-Austria:
ITALIA, 433: Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Spinazzola; Barella, Jorginho, Verratti; Berardi, Immobile, Insigne. Ct Mancini
AUSTRIA, 4-1-4-1: Bachmann; Lainer Hinteregger, Dragovic, Alaba; Grillitsch; Laimer, Schlager, Sabitzer, Baumgartner; Arnautovic. Ct. Foda
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L’ex Ct Donadoni: “L’Italia è tra le favorite dell’Europeo. Berardi è migliorato molto”
L’ex Ct della nazionale italiana Roberto Donandoni ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera dove ha parlato proprio della Nazionale, che oggi affronterà l’Austria negli ottavi di finale degli Europei: “Mancini ha trasmesso il suo Dna e sta portando avanti una filosofia di gioco, piacevole e gratificante per gli interpreti, i calciatori palesano un certo gusto nel giocare. Non dobbiamo però caricarli di troppe responsabilità in questa onda positiva, se siamo bravi a non creare ulteriori pressioni l’Italia può giocarsela fino in fondo”. Secondo l’ex allenatore di Genoa, Livorno e Napoli, la nazionale di Roberto Mancini può sperare nella vittoria finale: “Temo più le squadre, intese come gruppo, che le formazioni con individualità importanti. Il gioco di squadra paga di più, poi agevola avere individualità di qualità. L’Italia non ha niente da invidiare a nessuno, ha spirito e un gruppo con la volontà di sacrificarsi per il compagno”. Inoltre Donadoni ha espresso il proprio parere positivo su Berardi: “Negli ultimi anni è maturato molto, mi aspetto continui ad affermarsi, senza sbalzi. Eliminare i «sali e scendi» e dare continuità alle prestazioni dimostra di aver imparato a gestire i momenti. Berardi ha mezzi tecnici importanti: sa creare la superiorità, può fare la differenza”.
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Le parole di Bonucci e Mancini alla vigilia di Italia-Austria
Le parole del ct Roberto Mancini e Leonardo Bonucci alla vigilia degli ottavi di finali contro l’Austria in programma a Wembley domani alle 21.00:
Bonucci: “E’ una vigilia come le altre, è una gara importante, contro una squadra difficile da affrontare. C’è un bel clima. Rispettiamo l’Austria, i suoi giocatori. Hanno capacità e freschezza per fare una grande partita. Siamo pronti per fare il nostro calcio. Ho sempre detto che ci sono partite dove c’è da essere brutti e cattivi. Lo abbiamo fatto dove c’era da difendere il risultato, dove ci siamo abbassati come reparti, dove abbiamo fatto la guerra davanti all’aerea. Dovremo essere bravi a leggere i momenti”
Mancini: “Siamo tranquilli, possiamo contare su giocatori bravi. Chiunque giocherà continuerà a fare quel che ha fatto fino ad oggi. Aspettiamo domani per i dubbi, vediamo domani ma pressappoco ci siamo. Mi sento bene: giocare a Wembley deve essere un piacere. Ci sono giocatori che non ci giocano mai, in uno stadio così è bellissimo”
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L’ex portiere Manninger: “L’Italia è forte, ma l’Austria venderà cara la pelle”
Alex Manninger, ex portiere austriaco che ha giocato anche in Italia nella Juventus, ha parlato a TuttoJuve.com, della sfida di Wembley fra Italia e Austria che si disputerà domani sera. Ecco le parole di Manninger: “Per noi è già un grande traguardo essere arrivati agli ottavi, l’Italia è la squadra che fin qui si è dimostrata la più pulita ed ordinata di tutto l’Europeo. L’Austria è consapevole del valore dell’avversario, ma cercherà di vender cara la pelle. Cosa deve temere l’Italia? Il maggior pericolo sarà il collettivo, perché non è un gruppo formato da star. David Alaba giocherà nel Real Madrid ed è il giocatore di maggior spessore, ma anche gli altri non sono da meno. Sono sicuro che questi ragazzi creeranno qualche grattacapo agli azzurri, hanno fame e voglia di stupire. Sabitzer può essere un nome per la Juventus? Marcel potrebbe essere un giocatore adatto alla Juventus. Io ho giocato con suo padre Herfried che era un attaccante, a differenza di suo figlio che è un motore in ogni centrocampo in cui gioca. Lo sta dimostrando al Lipsia”.
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Pazzini e la partita a Wembley: “Quel pallone lo volevano al museo! Bella Italia, Immobile può fare un gol come il mio”
L’ex attaccante della nostra Nazionale Giampaolo Pazzini è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport, in vista della partita dell’Italia a Wembley contro l’Austria per gli ottavi di finale di Euro2020. Proprio in quello stadio il Pazzo mise a segno nel 2007 con la maglia azzurra dell’ under 21 una tripletta storica. Ecco di seguito alcuni passaggi dell’intervista.
“Il pallone di quella partita me l’aveva chiesti il museo di Wembley, risposi no per gelosia delle mie cose. Forse oggi direi sì. Non mi è più successo e non me l’ero neanche goduta davvero: troppo giovane, mi sono reso conto bene solo rivedendo le immagini in tv. Un gol come il mio potrebbe farlo sicuramente Immobile”.
“Per la filosofia offensiva della squadra: cerca il gol attraverso il gioco. E per i compagni intorno, centrocampisti tecnici che sanno sempre come metterti la palla e esterni che giocano a piede invertito: rientrando, cercano sempre anche il movimento dell’attaccante. Le cose che mi impressionano in questi anni sono state: idee di gioco molto precise e la sicurezza nel metterle in pratica. E’ un lavoro che parte da lontano, fatto con un gruppo che Mancini si è scelto, convocazione dopo convocazione. E in queste competizioni brevi il gruppo, il singolo che non va mai sopra il collettivo, fa la differenza. Mancini ha sempre cercato l’obiettivo massimo: vuole quel calcio, vuole vincere e certe cose la squadra le sente. Le trenta partite di imbattibilità non sono un caso: anche dopo le vittorie ha sempre alzato l’asticella e parlato di migliorare. Giorgio Chiellini è un animale, e non si offenderà. Ha ancora una voglia, una cattiveria e una forza mentale che fanno la differenza e sono contagiose. E’ l’anima di questa squadra”.