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  • Italia: Insigne; grande secondo tempo, il mister ha creato un grande gruppo

    Lorenzo Insigne ai microfoni di Rai Sport, ha commentato il netto successo sulla Turchia, ecco le sue dichiarazioni: E’ stata un’emozione grande, siamo partiti un pò così, ma nel secondo tempo abbiamo fatto una grande partita. Il nostro punto di forza è il gruppo, che il mister è riuscito a creare. Non ci sono titolari, chi entra in campo sa cosa deve fare e ci mettiamo a disposizione tutti. Ritrovare i tifosi dopo un anno e mezzo è stato emozionante, speriamo sia un punto di partenza e che in futuro possa esserci più gente.

  • Mancini: “Abbiamo giocato molto bene, che spinta quella del pubblico”

    Roberto Mancini soddisfatto e orgoglioso di questi ragazzi parla così alla fine della partita dopo la grande vittoria per 3-0 dell’Italia all’esordio di Euro 2020 contro la Turchia, queste le dichiarazioni del Commissario Tecnico: “”Abbiamo fatto una buona partita, anche nel primo tempo pur senza riuscire a segnare. Non era semplice, eravamo al debutto, loro sono un’ottima squadra. C’è stato un grande aiuto da parte del pubblico, la squadra ha giocato davvero bene. Era importante iniziare bene, qui a Roma, e credo sia una soddisfazione per tutti noi, per il pubblico e tutti gli italiani. E’ stata una bellissima serata, spero ce ne siano tante altre così.”

  • L’Italia domina all’esordio, Turchia travolta 3-0

    L’Italia inizia questo Europeo con una grande vittoria travolgendo 3-0 la Turchia alla conquista dei primi tre punti del girone A, un successo meritatissimo degli azzurri al termine di una partita dominata per tutto il tempo con la nazionale italiana che ha giocato un calcio meraviglioso contro una squadra costretta a chiudersi nella propria metà campo per merito dei nostri ragazzi. Una grande prova di forza e unità, stasera la Turchia non ha mai avuto la possibilità di riaprire la partita, dopo un grande primo tempo con un rigore negato alla scadere nella ripresa l’Italia sblocca subito la sfida al 53’ con l’autogoal di Demiral. Il raddoppio di Immobile arriva al 66’ e Insigne con una splendida perla a giro chiude la pratica. L’Italia è solo all’inizio del suo cammino ma la partita di stasera è un chiaro segnale che gli azzurri possono arrivare fino in fondo perché la forza di questi ragazzi è straordinaria. Una grande Italia che fa sognare tutto il popolo.

  • Formazioni Ufficiali: Turchia-Italia

    TURCHIA (4-2-3-1): Cakir; Celik, Soyuncu, Demiral, Meras; Yokuslu, Tufan; Karaman, Calhanoglu, Yazici; Yilmaz. All.: Gunes.

    ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Barella, Jorginho, Locatelli; Berardi, Immobile, Insigne. All.: Mancini.

  • Il grande giorno è arrivato, Turchia-Italia apre l’Europeo

    Il gran giorno è arrivato, stasera ore 21.00 allo Stadio Olimpico di Roma l’Italia fa il suo esordio contro la Turchia nella partita inaugurale dell’Europeo. Abbiamo aspettato un anno in più questo momento, l’attesa è stata lunga ma finalmente ora ci siamo arrivati. Dopo essere caduti in basso l’Italia è rinata, dall’arrivo del Commissario Tecnico Roberto Mancini la nazionale si è ricostruita, il gruppo è tornato a essere unito e forte, poi questa è una squadra di grande talento ed esperienza che ha come obiettivo quello di arrivare alla finale di Wembley e vincere. Tutto il popolo italiano può quindi tornare a sognare, si è ritrovata la voglia di guardare l’Italia insieme appassionatamente, la nazionale italiana ha riacquisito credibilità e ora può dire la sua pronta a sfidare chiunque con entusiasmo, coraggio e determinazione. Il cammino dell’Italia all’Europeo inizia contro la Turchia, una squadra che ama difendersi e ripartire in contropiede con grande qualità offensiva e solidità in difesa, nel girone di qualificazione ha messo in grande difficoltà i campioni del mondo della Francia. Questa sera l’Italia dovrà giocare al massimo delle sue potenzialità perché battere la Turchia non sarà facile ma c’è grande fiducia dei propri mezzi consapevoli delle difficoltà a cui andremo incontro, il popolo italiano che avrà il privilegio di essere allo stadio darà una spinta come tutti i tifosi da casa incollati alla Tv.

    Queste le probabili formazioni di Turchia-Italia:

    TURCHIA (4-2-3-1) probabile formazione: Cakir; Celik, Soyuncu, Demiral, Meras; Yokuslu, Kaan; Karaman, Calhanoglu, Yazici; Yilmaz.

    ITALIA (4-3-3) probabile formazione: Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Barella, Jorginho, Locatelli; Berardi, Immobile, Insigne

  • Il ct della Turchia avverte l’Italia : ” Forte ma con punti deboli, noi siamo pronti”

    Il ct della Turchia, Senol Gunes, ha parlato in conferenza stampa nel giorno della vigilia dell’esordio europeo contro l’Italia, ecco le sue parole :

     Mancini e gli azzurri: “Mancini conosce la Turchia avendo allenato il Galatasaray, ha avuto successo, ha tanti ottimi giocatori a disposizione. Non siamo i favoriti per questo girone ma vorrei poter disputare la finale di questo torneo contro l’Italia. Il nostro percorso parte nel 2002 con la semifinale Mondiale, sarebbe bello giocare una finale con loro. Tutti vorrebbero vincere, noi compresi: vincere è una cosa, perdere un’altra, ma sono certo che ci sarà tanto da imparare durante questa manifestazione. Tutti i 26 sono pronti per l’Europeo, vorremmo che tutti si divertissero”.

    Esordio con una big: “Sarà complicata, conosciamo la forza degli avversari ma anche i loro punti deboli. Guardate Donnarumma: è giovane e bravo, ma hanno anche Insigne e Immobile. Vedi queste individualità e sai che giocano tutti quanti in Serie A, più due del Chelsea e uno del PSG. Noi siamo consci della classe e della tradizione dell’Italia che si qualifica per quasi tutti i tornei. Hanno una grande cultura calcistica, ci sono parallelismi tra noi e loro. Dal punto di vista tecnico, tattico e fisico, sarà combattuta. Non voglio scendere nei dettagli, vorrei vedere la classe dei miei in campo”.

    Turchi in A: “Il fatto di averli ha un significato per i giocatori e per la squadra e anche per il sottoscritto. I ragazzi sanno come funzionano le cose in Italia, come scendono in campo queste squadre”.

    Pericoli: “Servirà cautela, non dovremo perdere la concentrazione, altrimenti potremmo avere problemi. Daremo il massimo, vogliamo sfruttare le occasioni. La prima e l’ultima sono fondamentali: dovessimo perdere, all’interno del girone l’equilibrio cambierebbe”.

    Calcio turco: “Abbiamo avuto momenti difficili e positivi, sia a livello Nazionale che di club. Vorremmo esserci sempre in queste manifestazioni sportive. L’importante è non soffermarsi troppo sul passato. Domani abbiamo la prima gara da giocare, qualunque sia il risultato, vittoria, pareggio o sconfitta, le cose da fare sono sempre le stesse. La priorità è il gioco, più dei risultati stessi”.
    Sulla sua esperienza nel 2002 “Anche nel 2002 abbiamo giocato con ragazzi che non avevano giocato questi tornei prima. Non c’ero solo io nel 2002 ma anche tutto lo staff tecnico, più o meno è lo stesso gruppo di collaboratori. Abbiamo dei sogni condivisi, degli obiettivi comuni”.

    Italia: “Spero sia una bella partita, nell’insegna del fair play. Poi credo che, tranne Verratti, abbiano tutti a disposizione. E spero che sia una gara tra due squadre forti e che possa vincere la Turchia”.

    Gare a Baku: “Qui abbiamo la sensazione di giocare fuori ma varrà anche a Baku, pur se ci saranno tanti turchi sugli spalti. La cosa bella del calcio è quando si segnano dei gol: sfideremo un’ottima difesa ma vogliamo sfruttare i loro punti deboli. Anche qui”.

  • Conte intervista alla Gds: “Che soddisfazione l’affetto dei tifosi, la vittoria è maledettamente difficile, Italia credici!”

    Tornato a Milano per la seconda dose del vaccino e sospese le vacanze ad Ibiza, Antonio Conte è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. L’ex tecnico nerazzurro ha rilasciato importanti dichiarazioni sul suo recente passato all’Inter, del rapporto con Zhang e dell’Europeo, con un pensiero all’Italia di Mancini. Ecco di seguito le parole di Mister Conte riprese dalla Gds.

    Conte, come è stato sbarcare a Milano non più da allenatore interista?
    “Una sensazione particolare, non posso negarlo. Fino a pochi giorni fa stavamo festeggiando lo scudetto. Ma il velo di tristezza e di malinconia è stato immediatamente sostituito dalla enorme soddisfazione di incontrare tanti tifosi che per strada mi dimostrano affetto, stima e gratitudine: il loro dispiacere e quel ‘Grazie mister’ che mi viene continuamente rivolto vale per me quanto uno scudetto”.

    Però un simbolo interista come Massimo Moratti, in un incontro con il Fatto Quotidiano, nel suo addio ha visto una mancanza di attaccamento.
    “Non nego di essere rimasto sorpreso e amareggiato nel leggere quelle parole di Moratti, un uomo elegante, intelligente e appassionato, che con la sua famiglia rappresenta la storia dell’Inter e ne conosce ancora oggi tutte le dinamiche e i risvolti. Ma ci siamo sentiti al telefono e il presidente si è scusato per quelle frasi che non rappresentavano il suo reale pensiero. Chiunque mi conosca, non solo lui, sa quale attaccamento ho sempre avuto per i colori che ho rappresentato, a cui dò la mia totale dedizione, anima e corpo. Ovunque sia stato ho costruito gruppi che hanno vinto, gettando un solco importante per il futuro. C’è chi lascia squadre spremute, con campioni che hanno dato tutto e non ne hanno più. Io ho sempre lasciato nella mia carriera squadre con giocatori giovani migliorati e valorizzati. Gruppi unitissimi con la mentalità vincente”.

    La famosa ossessione per la vittoria di Conte.
    “Dovrebbe essere un vanto e un complimento, ma su questa etichetta qualcuno ci gioca adombrando una negatività che non esiste. Io sono esigente prima di tutto con me stesso e poi con gli altri. Non gioco per partecipare, gioco per vincere. Mi chiamano per questo. Da me pretendono tutti la vittoria e non mi fanno sconti. I giudizi cambiano se ci sono io in panchina. Lo accetto, so di avere questa responsabilità, ma credo di aver dimostrato di sapere anche come si arriva alle vittorie. Vincere è maledettamente complicato e ripetersi lo è ancora di più. Io non ho mai preteso squadre che potessero vincere con la pipa in bocca, perché neanche esistono, io le ho quasi sempre costruite accettando però progetti che avessero quel percorso e quella ambizione. Devo vedere la luce in fondo al tunnel, anche fioca ma devo vederla e sapere che tutti faranno il massimo per renderla sempre più vicina e accecante fino a raggiungerla. Per non mollarla più”.

    In alcune proposte che non l’hanno pienamente convinta cos’è mancato, quel famoso 1% di possibilità di vincere iniziale su cui lei comincia a costruire il percorso?
    “In generale a me le sfide piacciono e ho dimostrato di averne sempre accettate tante, perché anche i grandi club che ho avuto non partivano mai da favoriti quando li ho presi. Ma se c’è qualcosa che non mi convince preferisco non accettare o non continuare, al di là di qualsiasi ingaggio proposto o lasciato”.

    Come giudica il lavoro di Mancini? Dove può arrivare questa Nazionale?

    “Roberto sta facendo un grandissimo lavoro, non lo dicono solo i risultati: è riuscito a creare un gruppo convinto, entusiasta, coeso. Un collettivo che ci crede e dà tutto. Non è semplice. Ci auguriamo che l’Italia possa arrivare il più lontano possibile, poi una volta superato il gruppo a gironi bisogna essere anche fortunati negli incroci. A quel punto può succedere di tutto. Nel nostro girone nessuna partita te la porti da casa, ma si può essere ottimisti per quello che abbiamo fatto vedere finora. Il messaggio che rivolgo ai ragazzi della Nazionale è: Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte, l’Italia chiamò”.

     

  • Turchia-Italia, le parole di Mancini e Chiellini alla vigilia

    Alla viglia dell’esordio della partita tra Turchia-Italia che inaugura l’inizio degli Europei, ecco le parole del Commissario Tecnico Roberto Mancini e il capitano della Nazionale Giorgio Chiellini  durante la prima e attesa conferenza stampa:

    Si dice che la prima partita è la più delicata. Provi questa sensazione?
    Chiellini: “Questa volta addirittura è l’inaugurazione, quindi ancora più strano e con più incognite. Ma vale per noi come per la Turchia. Il mister ha trovato le parole giuste, va giocata con spensieratezza e io aggiungerei anche un pizzico di follia”
    Ci dà la formazione? Scherzi a parte, sembra che in tutti i ruoli i giochi siano fatti. Questo fa sì che ci sia un po’ di scarico negli altri?
    Mancini: “Non è ancora deciso nulla, ci sono situazioni indirizzate ma tutti sono concentrati al massimo”
    Teme un eccesso di ottimismo ed entusiasmo?
    Mancini: “I tifosi possono averlo, noi sappiamo che è importante averlo ma anche sapere che sarà una partita di calcio da affrontare con spensieratezza. Se facciamo quello che sappiamo fare con tranquillità,  possiamo farcela”
    Mancini: “Se l’Olimpico fosse stato pieno sarebbe stato meglio, ma giochiamo a Roma e abbiamo voglia di essere protagonisti
     è un esordio che ti emoziona?
    Mancini: “L’emozione da stanotte inizierà a essere molta perché è l’inaugurazione”
    Chiellini: “La voglia di rifarci è tanta, la sconfitta con la Svezia a Milano non si può cancellare e rimane dentro. Siamo stati bravi a trasformare quella delusione in entusiasmo, noi ma anche i tifosi che si stanno galvanizzando”
    Mancini: “Ci spiace molto, era un giocatore importante come Sensi, poteva ricoprire più ruoli. Spiace per lui come giocatore e come ragazzo”
    Mancini: “Sarebbe stato meglio avere l’Olimpico pieno, ma essere abituati a nessuno e averne 16mila sarà un primo passo e ci farà piacere
    Quanto è fiducioso di arrivare fino in fondo?
    Mancini: “Ero fiducioso tre anni fa, lo sono ancora di più oggi. Abbiamo creato un ottimo gruppo”
    Per Chiellini: Può essere la volta buona dopo aver sfiorato il titolo europeo sia con la nazionale che con la Juventus.
    Per Mancini: a che livello di difficoltà mette questa partita nella sua personale storia
    Chiellini: “Ne riparliamo se arriviamo alla Final Four a Wembley”
    Mancini: “Ci sarà pressione, ma si gioca a calcio. Dobbiamo avere rispetto per la Turchia”
    Mancini: “Spero che il risultato finale sia lo stesso, ci sono delle somiglianze, ma purtroppo non solo noi pensiamo di avere lo spirito e l’empatia giusti”
    Quando ha sentito l’esigenza di rivolgersi al Paese scrivendo quella lettera in cui parla di spensieratezza?
    Mancini: “Dopo tutto quello che c’è stato, è giunto il momento di tornare a dare soddisfazioni. L’obiettivo in questo mese sarà tornare a far divertire le persone, anche solo per 90′. La prima partita sarà la più difficile ma dovremo essere liberi mentalmente. La lettera era rivolta a tutti gli sportivi, a tutti gli italiani. Quando ci sono queste manifestazioni le segue anche chi non si intende di calcio”
    Chiellini: “Ci siamo preparati al meglio, la risposta ce la darà domani il campo. Siamo consapevoli delle difficoltà di un torneo come questo, agli Europei ci sarà equilibrio perché bene o male ci conosciamo tutti”
  • Ufficiale: Italia, out Pellegrini e dentro Castrovilli

    Ora è ufficiale, Lorenzo Pellegrini salterà gli Europei a causa dell’infortunio muscolare. Al suo posto entra Gaetano Castrovilli, il centrocampista della Fiorentina è chiamato a sostituirlo.

  • Euro 2020, la lettera di Mancini alla vigilia

    Roberto Mancini ha pensato di scrivere una lettera rivolta al popolo italiano alla vigilia dell’esordio agli Europei contro la Turchia in attesa della conferenza stampa odierna, queste le sue parole: “Cara Italia, sembra passata un’eternità da quando abbiamo ottenuto la qualificazione in quella sera all’Olimpico contro la Grecia, era ottobre 2019, eravamo euforici e davanti a noi l’occasione di tornare all’Olimpico qualche mese dopo e toglierci una grande soddisfazione sportiva con l’Europeo itinerante. Il 2020 doveva essere l’anno di una grande soddisfazione, l’anno in cui condividere una gioia insieme, ma sappiamo tutti come è andata. È stato un anno in cui abbiamo cambiato le nostre abitudini, per alcuni sono stati mesi lontani dalle persone che amiamo, qualcuno purtroppo le persone che ama le ha perse. Mesi in cui le cose più semplici sono diventate complesse. 

    Per nessuno è stato facile, eppure ognuno a modo suo ce l’ha fatta. Le conseguenze della pandemia globale sono ancora evidenti e toccherà essere forti ancora per un po’. Lo sport in questi momenti, come ho detto più di una volta, è uno strumento essenziale della nostra vita. Può aiutarci a stare meglio, può aiutarci a staccare temporaneamente da alcuni pensieri o momenti complicati. Lo sport può regalarci tante emozioni positive”. Mai come ora ne abbiamo estremo bisogno. La nostra Nazionale, nell’Europeo che inizierà tra poche ore, è consapevole di rappresentare un popolo fantastico e determinato, e per questo io insieme allo staff e ai 26 ragazzi che scenderanno in campo, sfrutteremo tutti i minuti di questa manifestazione per onorare il Paese che rappresentiamo.

    Sappiamo che le nostre partite saranno un momento di unione di milioni di italiani. Saranno momenti di gioia che per un attimo ci faranno dimenticare dell’anno appena trascorso.  Per questo andremo a giocare questa manifestazione consapevoli della forza della maglia azzurra e del popolo italiano. Onoreremo ogni minuto, scenderemo in campo con la spensieratezza di quando si è ragazzini e si comincia a giocare a calcio, ma anche con la responsabilità di chi rappresenta uno dei Paesi più forti e belli al mondo. Uniti sotto un unico cielo azzurro, con indosso la maglia azzurra, stringiamoci in un unico coro che unisce più di 60 milioni di italiani: FORZA AZZURRI!”