Brutte notizie per Italiano e la Fiorentina, Dodo è uscito anzitempo contro l’Udinese. Il laterale brasiliano si è improvvisamente accasciato a terra, complice un dolore muscolare che l’ha costretto ad abbandonare il campo, in lacrime. Non si hanno ancora notizie sull’entità del problema, che a primo impatto non sembra una cosa da poco. Gli esami di rito, con molta probabilità, si svolgeranno domani. Si attendono quindi le dovute conferme nelle prossime ore, con la paura che si possa trattare di una lesione di alto grado.
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Fiorentina, Italiano: “Ci giochiamo tutto”
Prima della gara contro il Rapid Vienna, valida per il ritorno dei playoff per l’accesso alla fase a gironi di Conference League, il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano, presenta la sfida in conferenza stampa.
Che partita si aspetta?
“Mi riallaccio a quello che ha detto il tecnico del Rapid. Ci metteranno pressione. Aspetto che la partita possa essere quella del secondo tempo dell’andata ma dovrà dipendere da noi. Vogliamo fare gol e non mi aspetto un Rapid che ci potrà aspettare. Dovremo affrontare la partita con la testa, niente follie per cercare di far gol con tutti i giocatore. Questo è quello che ci aspetterà domani. Se saremo bravi prenderemo in mano la gara ma c’è anche un avversario che non è sprovveduto. Vorranno darci pressione, vedremo”.Avverte un po’ di tensione? Vede analogie con la gara di Basilea dell’anno scorso?
“Domani sarà diverso rispetto alle sfide dell’anno scorso. Dobbiamo ribaltare la partita, preparare una rimonta e lo scenario sarà diverso. Dovremo essere bravi e maturi. A livello mentale dovremo essere pronti o bravi. Sono convinto che gli occhi e la fame dei ragazzi non mancherà, cercheremo di fare tutto il possibile. Abbiamo grandi possibilità di metterli in difficoltà e di fare la partita. Se saremo bravi a creare tanto e ancora più bravi a concretizzarle allora esulteremo noi”.A che punto è la Fiorentina?
“L’unico pensiero che ho è quello di cercare di superare questo turno. Il mercato disturba tutte le squadre, non solo la Fiorentina, ma non ne voglio parlare perché è una gara importantissima per la stagione. Mi preoccupa solo la gara, di come si svolgerà, di come dobbiamo approcciarla. In base a come andrà faremo valutazioni. Non penso a cose extra campo, non sarebbe giusto per la squadra e per la società”.C’è una gerarchia in porta?
“È stato giusto mandare in campo Christensen, viste le tante partite ravvicinate. Speriamo di passare il turno in modo di avere la possibilità di coinvolgere tutti. Bisogna dimostrare e fare bene, per tenersi stretto il posto. Il ruolo del portiere è determinante, anche se non è di movimento. Chi è più bravo giocherà di più. La gestione con tante partite sarà diversa”.Arthur come sta?
“Per essere un giocatore che non aveva giocato quasi mai l’anno scorso sta dando grandi risposte. Volevamo gestirlo e per questo è stato sostituito contro il Lecce. L’importante è non farsi male. Sta giocando bene, ha fatto anche un assist da dentro l’area di rigore. Siamo contenti della sua risposta dal punto di vista fisico. Sotto quello tecnico non avevamo dubbi, sa giocare e si vede. È integro, senza problemi e al 100%”.Spesso ha parlato di concretezza e attenzione da migliorare. Come ci sta lavorando?
“Sulla concentrazione stiamo cercando di fare di tutto per non fare arrivare il nostro avversario spesso di fronte al portiere. In tre partite è successo quattro volte e non siamo riusciti a limitare i nostri avversari. Poi conta l’aspetto individuale. Davanti dobbiamo continuare a rifornire gli attaccanti. Abbiamo fatto sei gol, due su palla inattiva. Continuiamo ad avere numeri importanti ma per non avere problemi dal punto di vista dei risultati dobbiamo migliorare ancora un pochino. Continueremo a lavorare dalla mattina alla sera. Far tirare quattro volte in tre partite l’avversario è un grande merito. Il demerito è aver preso altrettanti gol”. -
Fiorentina, Italiano: “Dopo Vienna dobbiamo recuperare”
Il tecnico Vincenzo Italiano ha parlato così prima della gara di campionato contro il Lecce. Ecco le sue dichiarazioni.
“Quello che ci rimane della sconfitta col Rapid Vienna è che non va sottovalutato nulla, dalla concentrazione in poi. In Europa si va a giocare su campi caldissimi, con squadre preparate. Abbiamo sofferto il primo tempo, loro mettevano pressione e noi abbiamo messo poca qualità. Ma la reazione è stata buona e ce la portiamo dietro, soprattutto per la gara di ritorno. Siamo pronti a fare meglio dell’andata”.
Come sta la squadra?
“La preoccupazione maggiore, oltre all’aspetto mentale, è quella del recupero. Fa molto caldo, la fatica si fa sentire. Poi a livello mentale abbiamo solo perso una partita, è l’inizio di una nuova stagione e dobbiamo stare sereni, reagendo e proponendo ciò che ci ha fatto togliere soddisfazioni. Dobbiamo ridurre gli errori e rimanere concentrati: è questa la strada, lo abbiamo dimostrato già l’anno scorso”.Domani arriva il Lecce.
“È una squadra che sia in Coppa Italia che con l’esordio in Serie A ha mostrato di essere in condizione. Ha tanti giocatori rapidi, è un altro test. Il Lecce è pericoloso soprattutto davanti, ha cambiato allenatore ma ha mantenuto la stessa struttura. Bisogna far valere il fattore campo”. -
Fiorentina, Italiano: “Veniamo da 2 anni importanti”
Ecco le parole in conferenza stampa di Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, alla vigilia della gara di andata del playoff di Conference League contro il Rapid Vienna.
Cosa immagina in questo terzo suo anno alla Fiorentina?
“Sono stati due anni importanti e ricchi di soddisfazione, c’è stata una crescita. Volevamo una grande identità e raggiungere qualche traguardo importante, portando entusiasmo: tutto ciò è stato centrato. Ora si riparte con la nuova stagione, reduci da due finali e da un percorso che ci ha lasciato tantissimo per carattere e personalità. Da questo dobbiamo trarre grandi vantaggi, sono arrivati giocatori di qualità e con il sorriso, con entusiasmo. Se avevamo qualche lacuna, con i nuovi possiamo colmarla. Qualcosina già abbiamo fatto vedere tra il pre-campionato e la prima giornata: proveremo a continuare in questo percorso, magari migliorando qualche numero. Fare due finali non è mai semplice, vogliamo però essere sempre lì e arrivare in fondo alle competizioni. Non si può dire che lo faremo anche quest’anno, ma la voglia di togliersi soddisfazioni non deve mai abbandonarci. Bisogna alimentare l’entusiasmo”.Cosa cambia tra questo playoff e lo scorso?
“Ogni partita ha una storia a sé, si deve ripartire da zero archiviando quanto successo lo scorso anno e pensare che ci sarà da battagliare e sarà tutta un’altra storia. È una partita importante e si gioca in 180 minuti, forse anche di più. Il Rapid ha fatto molte più partite di noi e in trasferta hanno vinto 5-0: sono più avanti ma ce la giocheremo come col Twente, quel playoff è stato difficile ma sono convinto che lo sarà anche questo. Ci sono 30mila posti, ci attendiamo una bolgia ma forse in certi ambienti caldi ormai non ci facciamo intimorire. In campo dovremo far vedere le nostre qualità, li abbiamo studiati in questi quindici giorni vedendo qualità, pregi e difetti: ora a noi fare del nostro meglio. L’intento è di entrare nella fase a gironi perché l’Europa qualcosina ti toglie ma ti dà anche tanto e ti fa crescere”.Che tipo di attaccante è Beltran e cosa può dare? È pronto per giocare dal 1′?
“Lucas è uno di quei calciatori arrivati con grande entusiasmo. Si vede che ha accettato questo nuovo progetto ed è felice, ancora è un po’ timidino e deve prendere confidenza con tutti, compreso il nostro modo di interpretare il calcio. Però le sue caratteristiche sono da uno che negli ultimi 20-25 metri sa far male, è rapido, veloce e scaltro. Per farlo capire ai nostri, è un po’ un Ciccio Baiano, anche fisicamente. Sono convinto che la Fiorentina abbia fatto un grandissimo investimento su un giovane di prospettiva, cercheremo di metterlo dentro pian pianino. Sapremo gestirlo nel migliore dei modi e inserirlo quando sarà al 100%”.Cosa manca per completare la sua rosa?
“(nell’intervista di stamani a Repubblica, ndr) Mi riferivo al fatto che mancano ancora dei giorni a fine mercato. Per questo mi sono tenuto la riserva (ride, ndr). Vedo solo ragazzi che sono felici di far parte di questa squadra. Andiamo avanti e lavoriamo”.Come stanno gli assenti?
“Sabiri ha un fastidio al ginocchio da qualche giorno, oggi non si sentiva al 100% e abbiamo preferito lasciarlo a casa. Ikoné dalla partita di Newcastle ha avuto un problemino all’adduttore, ne sta venendo fuori e da venerdì-sabato dovrebbe tornare in gruppo. Dovremo rimetterlo in moto. Amrabat lavorerà a parte, è rimasto a Firenze e in questi due giorni seguirà un suo programma”. -
Fiorentina, Italiano: “Siamo carichi per il campionato”
Il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano ha parlato alla vigilia dell’esordio in campionato in casa del Genoa, ecco le sue dichiarazioni.
“Si riparte carichi come sempre, siamo pronti per questa stagione sperando di soddisfazioni come quella passata. Vacanze? Sono stato al mare, da buon siciliano, ho ricaricato le pile, serviva a tutti e siamo pronti a ripartire”.
Come riparte la Fiorentina?
“Si riparte domani con il campionato dopo un ritiro fatto bene. La scelta di restare qui è stata azzeccata, avevamo timore per il clima e le temperature ed invece abbiamo lavorato bene in una struttura straordinaria. Abbiamo fatto delle ottime amichevoli nonostante qualche risultato non bello ma in questo momento conta la condizione fisica e mettere dentro minuti per far arrivare i ragazzi in forma il prima possibile”Un suo giudizio sui nuovi arrivi?
“Sono arrivati tanti giocatori di qualità, giovani e meno giovani, che ci daranno una grossa mano, piano pianino li inseriremo mettendoli a conoscenza del mondo Fiorentina, dentro e fuori. Noi e loro dovremo essere bravi a farlo il più presto possibile perché ora iniziano le partite vere e che contano e dobbiamo accelerare il percorso. Ma sono fiducioso, sono arrivati tutti ragazzi intelligenti, con una cultura del lavoro straordinaria e che hanno capito che sono arrivati in un ambiente dove bisogna pedalare e andare al massimo”.Che atteggiamento chiederà alla sua squadra a partire da domani?
“Li vedo carichi e contenti di essere arrivati in questa nuova avventura. Mi aspetto tanto da tutti, dai vecchi che devono dare una mano ad inserirsi ai nuovi e dai nuovi che ci possono aiutare con il loro entusiasmo e voglia. Affronteremo questa stagione come sempre, convinti delle potenzialità e di quello che siamo cioè una squadra di valore ma che deve dimostrarlo in campo iniziando domani con una partita tosta e difficile, un esame importanteChe esordio sarà contro la squadra allenata da Alberto Gilardino?
“Siamo stati per due anni compagni a Verona, eravamo entrambi giovani. Gli faccio i complimenti per quanto fatto lo scorso anno, non è facile subentrare e vincere. Domani lo saluterò volentieri ma ovviamente cercheremo di ottenere ognuno il massimo e ci sarà una sana rivalità”Cosa pensa del Rapid Vienna, avversario nel preliminare di Conference League?
“Ci tocca questa squadra che abbiamo già inquadrato. Se ha segnato cinque gol fuori casa è perché ha personalità e valori non è arrivato fin qui per caso perciò dobbiamo prepararci bene. La prima sarà in casa loro, in un ambiente caldo come ne abbiamo trovati sempre l’anno scorso perciò sappiamo dove andiamo. Dobbiamo ben figurare all’andata per poi dare il massimo al Franchi”.Domani attesi duemila tifosi viola a Genoa…
“Si sente grande entusiasmo, la gente ha capito cosa abbiamo fatto lo scorso anno, dispiace per come è andata ma ci siamo arrivati con tutte le nostre armi. Speriamo di alimentare questo entusiasmo con i risultati e con lo spirito che vogliono vedere i fiorentini, ossia di uscire sempre con la maglia sudata” -
Amichevoli, sette gol della Fiorentina al Sestri Levante
La Fiorentina guidata dal tecnico Italiano, dilaga in amichevole contro il Sestri Levante, neo promosso in serie C, vincendo con il risultato di 7-1. Risultato pesante e netto, con i viola che appaiono in forma e pronti per l’inizio del campionato.
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Fiorentina, Italiano rimane come allenatore, niente Napoli
Incontro positivo quello avvenuto, tra la Fiorentina ed il tecnico Italiano che rimarrà ancora alla guida dei viola. Le sua parti sono in sintonia. Quindi niente Napoli per lui, Italiano ha deciso di onorare il suo contatto con la Fiorentina appunto fino al giugno del 2024.
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Fiorentina, Italiano: “Con la società parlerò del futuro”
Italiano, tecnico della Fiorentina, ha parlato al termine della finale di Conference League persa per 2-1 contro il West Ham. Ecco le Sue parole.
Quali sensazioni sta vivendo?
“Perdiamo due finali nel giro di 15 giorni e fa molto male, soprattutto questa dove ho visto una Fiorentina affrontare l’avversario mettendo in campo ciò che ti ha lasciato la prima finale persa. Molta più attenzione, anche se con meno qualità nel primo tempo. Due episodi, un calcio di rigore, che non ho rivisto ma che per la dinamica per me può essere anche non fischiato e poi su una palla dove si poteva lavorare facilmente in modo diverso. I dettagli fanno la differenza e in due finali non ci hanno premiato. Il pensiero di perdere due finali in questo modo, fa molto molto male”.Come vive questo ko figlio anche degli stessi errori?
“Fa male per tutti, non solo per me. Tutta Firenze era con noi. Sinceramente fa male perdere con un gol del genere. Quattro difensori a difesa schierata, viene fuori questa palla dopo averlo provato per 5 giorni. Devi perdere con Paquetà che tira all’incrocio, non così, così fa malissimo. Ho rivisto di nuovo una squadra che in una finale prende la palla in mano. Il tiro di Mandragora poteva farci vincere. Sono dispiaciuto per tutta Firenze. Racconteremo di due delusioni cocenti quando eravamo a un millimetro dalla vittoria. Abbiamo lavorato per correggere tante situazioni e penso si sia visto. Siccome vuol dire che l’abbiamo fatto discretamente, perdere così fa molto male. Non lo auguro a nessuno”.Cosa pensa della ferita di Biraghi?
“Non abbiamo parlato dell’episodio. Ci siamo subito catapultati in campo perché in altri momenti sarebbe stato sanzionato con una sconfitta a tavolino. Non so cosa potrà avvenire, ma quando un calciatore ha un taglio con punti di sutura, non so cosa potrà succedere. Non so cosa accadrà ma penso che a Biraghi faccia più male il ko che i punti di sutura”.Cosa succederà nel suo futuro?
“Io ho un contratto, il presidente ha detto che avremmo parlato dopo le finali come fanno tutti. Serenamente parleremo di tutto e non c’è altro da aggiungere. Vedremo come programmeremo il futuro. Perderemo dei giocatori e andranno rimpiazzati. Bisognerà, se vogliamo continuare a viaggiare su questi livelli, rinforzare la qualità della rosa. Penso che parleremo di questo e lo faremo serenamente”.C’è una scelta che non avrebbe rifatto?
“Come hanno fatto tanti altri allenatori prima di me, mi viene da citare Klopp che perde una finale per 4-1 con errori del portiere, riparte l’anno dopo e vince la Champions. Sono abbattuto e amareggiato in questo momento qua, ma da domani si riparte a testa alta e si cerca di trarre tutti gli insegnamenti di queste partite. Abbiamo giocato come si deve giocare la finale, la volevamo vincere, abbiamo preso in mano la partita e abbiamo fatto molto meglio nella ripresa. Le scelte sono quelle. Jovic lo avevo visto in grande crescita, ma è uscito perché aveva il naso rotto. Ho cercato la brillantezza di Saponara ma non ha trovato il guizzo. Pensi qualcosa e speri che qualcosa accada. Abbiamo giocato bene e ripeto, in un momento in cui ho pensato anche di vincere, poi dispiace perché secondo me siamo arrivati vicinissimi ad alzare almeno un trofeo. Adesso mi dispiace, perché chissà quando giocheremo un’altra finale, chissà se ricapiterà e mi dispiace perdere così. Se perdi 5-0 dici amen perché gli altri sono più forti, ma così fa male”.Cosa ha detto alla squadra? Ha parlato Commisso?
“Hanno parlato il presidente e Barone, si sono congratulati con la squadra e lo staff perché raggiungere due finali non erano in programma. Sono state due nostre grandissime giocate. Orgogliosi di noi, dispiaciuti perché speravano di vincere. Tutte parole belle e davvero dolci per la squadra e per il gruppo. Mi associo a loro perché la penso come loro, è una delle poche volte che non ho parlato alla squadra perché li ho visti dispiaciuti. Nei prossimi giorni ci saluteremo perché dovremo ricordare questa grandissima stagione”. -
Fiorentina, Italiano: “Sarà una partita emozionante”
L’allenatore della Fiorentina, presenta la finale di Conference League contro il West Ham. Ecco le sue dichiarazioni.
Quali sono le emozioni?
“Tantissime. Soprattutto quando siamo arrivati allo stadio. Il primo pensiero è stato quello di ricordare l’inizio di questo percorso, ovvero il play off in Olanda. E dopo 14 lunghe partite difficili, di giocarci la possibilità di alzare il trofeo. Un percorso incredibile, difficile, dove siamo cresciuti di partita in partita. Domani ci giochiamo una grande possibilità”.La finale di Roma ha preparato la squadra?
“Una grossa mano te la dà la preparazione, una partita che devi affrontare con la testa libera. Penso che se qualcuno dei miei ha avuto un atteggiamento mentale diverso da quello che sto dicendo, l’esperienza ti permette di cambiare il modo di affrontare la sfida. A Roma c’è stato un black out ma poi siamo tornati in partita. Se c’è qualcosa che dobbiamo portarci dietro, non è il risultato ma come la vivi e come la giochi.Una finale da sogno, sono le squadre più forti della competizione?
“E’ una delle squadre più forti del torneo e alla fine è arrivata fino in fondo. I valori iniziali sono confermati da parte loro con la finale. Hanno valore, con giocatori di alti livello, forti sotto tutti i punti di vista. Ma se siamo in finale qualche pregio lo abbiamo anche noi. Siamo carichi e in fiducia, soprattutto per il percorso di entrambe le coppe e per il girone di ritorno in campionato. Sappiamo di affrontare una squadra di valore. Speriamo di metterli in difficoltà”.Castrovilli come sta?
“Gaetano ha avuto questa contusione, non ha recuperato al massimo e quindi ci dispiace ma non giocherà”.Dopo la Roma, ora tocca a voi.
“Mi è dispiaciuto tantissimo non vedere la Roma gioire visto che era la prima italiana che giocava una finale. Adesso tocca a noi, in una partita complicata e difficile, ma è normale che sia così. E’ una competizione che quando arrivi all’atto finale tutti vogliono vincere. Poi toccherà all’Inter. Mi preme sottolineare che il calcio italiano sta confermando di essere in grande crescita con queste tre finali europee. E’ un motivo d’orgoglio, il nostro calcio sta crescendo molto. Ora sta a noi e faremo di tutto per arrivare a gioire”.Come vive la vigilia?
“Ci arrivo cercando di non pensare se non alla preparazione di questa partita, a riflettere su tutto ciò che domani ci permetterà di fare una buona prestazione. Di essere presenti in campo come abbiamo sempre fatto in Conference, cercando di allontanare la tensione e l’ansia. Sono io il condottiero e l’allenatore e devo essere bravo a mettere da parte le emozioni. I ragazzi mi conoscono, la concentrazione è massima. Abbiamo fatto tre giorni dove abbiamo pensato solo a come mettere in difficoltà il West Ham. Il mio percorso mi rende orgoglioso, sono felice di avere questa possibilità con una società incredibile che mi ha scelto due anni fa e che ora mi permetterà di giocare una partita storica. Da Arzignano a Praga per rimanere nella storia”.Cosa si attende dall’arbitraggio dopo ciò che è successo a Roma?
“Avremo un arbitro che conosciamo, lo abbiamo già avuto contro il Braga. E’ un arbitro di livello e ogni partita è sempre diversa. Penso che sia un arbitro di valore e di livello, speriamo si possa giocare una partita tranquilla e serena”.Redknapp ha detto che la Fiorentina non è una squadra all’italiana, cosa ne pensa?
“La nostra identità è questa. Conosciamo i nostri pregi e i nostri difetti. E’ una ricerca di un calcio sempre propositivo senza speculare, dove si cerca di esaltare le caratteristiche dei giocatori. Per me è un complimento, lo girerò anche ai ragazzi”.Chi gioca tra Jovic e Cabral?
“Ci sono tutte le componenti quando un tecnico fa una scelta. Nell’arco di una stagione si può anche variare prendendo diversi riferimenti. Domani ho ancora qualche dubbio. Cabral e Jovic hanno iniziato da un po’ a fare ciò che dovevano, ovvero i gol. Uno o l’altro o insieme a partita in corso, daranno tutto. Domani si conclude la nostra stagione e chiunque andrà in campo dovrà dare il 1000 per 1000 che ha a disposizione. Jovic o Cabral domani devono fare ciò che hanno sempre fatto, sperando di vederli gioire con la palla in rete”.
La sua Fiorentina ha un cuore grande?
“Dopo Basilea posso dire che abbiamo un cuore enorme. Queste sono partite dove il dettaglio fa la differenza, qualsiasi situazione ti può far vincere o perdere. Se le affronti con la massima concentrazione, con tutta la qualità possibile, penso che si hanno chance per vincere. di cuore ne abbiamo e domani va messo in campo”.Cosa pensa di Rice e Paquetà?
“Rice è un centrocampista forte e completo. Paquetà lo conosciamo, ha grande qualità. Qui fa la seconda punta o il trequarti, poi svaria. Dobbiamo cercare di limitarlo e di non farlo accendere. Ma oltre a loro due ci sono tanti giocatori di livello. Loro sono due che alzano il livello”Avete provato i rigori?
“Li abbiamo provati perché non si sa mai, anche quello può essere un epilogo. Entrambe le squadre cercheranno di non prestare il fianco all’avversario. Forse solo i portieri non li hanno calciati, gli altri li hanno provati tutti”.Cosa può voler dire per Amrabat questa partita?
“Penso che domani si affronteranno due entrocampisti di altissimo livello, due giocatori che chiaramente alzano il livello delle loro squadre. Sono giocatori che se entrano in campo al massimo della condizione possono determinare. Per noi Amrabat è importante, quando sta al 100% è un calciatore ch eha delle qualità che tutti vogliono avere, per la sua forza e la capacità di bloccare sul nascere le situazioni avversarie. Mi auguro che possa entrare con cuore e anima, speriamo che possa vincere il duello personale con Rice”.Quale Fiorentina vorrebbe rivedere che ha già visto nel percorso di Conference?
“Tutti insieme siamo riusciti ad arrivare a questa partita, noi in campo e loro sugli spalti dobbiamo spingere forte per cercare di proporre ciò che ci ha permesso di arrivare in finale. Dopo le prime due nel girone, abbiamo trovato equilibrio e abbiamo capito come affrontare questa competizione. Abbiamo vinto su campi caldi e questo ci portiamo dietro. Domani sarà un ambiente così, con tutta Firenze che ci spingerà anche dall’Italia. Non ci sarà nemmeno un fiorentino che non ci darà una mano per spingere in porta la palla. Speriamo di realizzare questo sogno”. -
Fiorentina, Italiano: “Orgogliosi di questa finale”
Domani sera è in programma la finale di Coppa Italia tra Inter e Fiorentina, ed ecco di seguito le dichiarazioni dell’allenatore dei viola Italiano.
Che sensazioni avete?
“Grande orgoglio, per essere domani su quel campo e per essere stati dal Presidente della Repubblica. E non ci scordiamo l’altra finale, percorso fantastico. Abbiamo un ostacolo durissimo, la finalista di Champions, ma arriviamo sereni per metterli in difficoltà. Sono fortissimi ma siamo arrivati fin qua e proveremo a dare filo da torcere”.Ha toccato qualche corda?
“Mi concentro sugli ultimi due anni, sul processo di crescita incredibile da quella Moena in avanti. Ho avuto ragazzi concentrati e disponibili ad ascoltare sin dal primo giorno. Dovevamo uscire da momenti non esaltanti, sia io che loro venivamo da una salvezza alla penultima giornata. Quest’anno siamo partiti con due obiettivi: migliorare il cammino in Coppa Italia e ci siamo riusciti, onorare poi anche la Conference e arrivare fino in fondo. Vogliamo mettere in difficoltà le nostre due fortissime avversarie, adesso. Ci siamo meritati questo trofeo (indica la coppa, ndr) e vogliamo giocarcelo”.Che partita si attende?
“Puoi immaginartela, poi scendi in campo e l’imponderabile del calcio cambia tutto. So che affrontiamo una squadra che può inventarsi giocate da un momento all’altro, dobbiamo riproporre ciò che ci ha permesso di arrivare qui, pensando solo a noi stessi, facendo il possibile per mettere in difficoltà l’Inter. Ci vuole una prova superlativa come Basilea, solo così possiamo farcela. Voglio quegli occhi lì, convinti di farcela, e a fine partita vedremo”.Domani è davvero la finale tra specialisti? E quale elemento delle precedenti vittorie vorrebbe rivedere?
“L’Inter ha giocatori di qualità, campioni, ma anche un allenatore che sa arrivare in finale e vincere trofei, possiamo definirlo uno specialista. Nelle altre finali ho visto i ragazzi proporre le cose su cui avevamo lavorato: mai abbandonare il credo, l’idea. Anche perché abbiamo poi due partite di campionato e un’altra finale: qualsiasi cosa accadrà, dal giorno dopo servirà rimboccarsi le maniche. Abbiamo modo domani di dimostrare a tutti che abbiamo meritato”.La presenza e la spinta sono un pro o un contro?
“Quello di ieri è simile all’abbraccio della curva prima del Basilea. I 6000 di ieri ci hanno dato questo, ottimismo, vicinanza, passione. Vogliono che diamo l’anima e sudiamo la maglia onorando la storia della società e possibilmente di ottenere il massimo domani. I ragazzi hanno percepito il loro amore”.Ha qualche dubbio di formazione?
“Dubbi ne ho sempre. Non di formazione ma su come mettere in difficoltà l’avversario. Per l’Inter devi pensarci giorno e notte… I ragazzi stanno tutti bene, qualche dubbio su alcune pedine le ho, spero che chi subentra dia tutto”.Che spunto dalle sfide con l’Inter?
“Che gli abbiamo dato filo da torcere, non soltanto abbiamo subito la loro forza. Però domani è una finale, può essere una storia diversa”.Come stanno Amrabat e Gonzalez?
“Bene. Amrabat l’abbiamo gestito, Nico è rimasto a riposo”.Cabral o Jovic?
“Entrambi hanno dimostrato di stare bene. Dall’inizio o subentrando, entrambi sanno quanto è importante la partita”.Come è andata da Mattarella?
“Molto emozionante. Per me era la prima volta al Quirinale, prima volta davanti al Capo dello Stato e al leggio con una platea fantastica. Un’esperienza davvero bella”.Come sta Saponara?
“Si è fatto barba e capelli, è pronto e a disposizione”.