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  • Fiorentina, Italiano: “Non sarà facile ribaltare il punteggio della gara di andata”

    Fiorentina, Italiano: “Non sarà facile ribaltare il punteggio della gara di andata”

    La Fiorentina deve ribaltare il 2-1 della partita d’andata della semifinale di Conference League al Franchi contro il Basilea. Vincenzo Italiano, tecnico dei viola, presenta in conferenza stampa la sfida.

    Quanto sente il peso della storia?
    “Arriviamo consapevoli del risultato dell’andata. Sappiamo che dovremo forzare un po’ la gara per provare quanto meno a pareggiare ma avere pazienza per non prestare il fianco dando grande peso al valore dell’avversario, che riparte velocemente. Sarà una gara sulla falsa riga di quella dell’andata, noi purtroppo dovremo forzare qualcosina, dovremo essere qualitativi al massimo negli ultimi metri, non mettere a rischio la gara con superficialità”.

    Cosa non dovrete riproporre rispetto all’andata?
    “Per 70 minuti abbiamo fatto cosa avevamo provato. Abbiamo sbagliato negli ultimi 20 minuti, dove non abbiamo segnato e abbiamo subito. Dobbiamo capire bene la gara che ci aspetta e non dobbiamo commettere errori, capendo che anche qualche passaggio in più può permetterci di non far scatenare il Basilea. Servono scelte giuste e corrette. Non possiamo fare calcoli o gestire, domani ci serve la vittoria e dobbiamo prepararla con questo atteggiamento”.

    Come gestite le pressioni?
    “Stagione esaltante e positiva, ma possiamo aggiungere una bella ciliegina. I ragazzi hanno dimostrato di essere ancora dentro con la testa e col fisico. Non vogliamo mollare, domani servirà la prestazione. Contro l’Udinese volevamo vincere per avere questo tipo di approccio. Arriviamo grazie a questa vittoria consapevoli e consci delle nostre qualità. E’ un’occasione importante per tutti, tutti abbiamo da mettere in pratica le nostre qualità. Può essere una ciliegina per una stagione esaltante. Tutti ci teniamo a condirla così”.

    Come sta Cabral?
    “Sappiamo che dal punto di vista della personalità dovremo tirare fuori tanto. Cabral ce lo ha raccontato, c’è un ambiente che carica e trascina. Lui sta bene, ha recuperato, sembra sia al top della condizione e domani vediamo. Averlo al 100% è importante perché nell’ultimo periodo è stato un grande terminale. E’ un’arma in più per noi”.

    Come ha gestito il turnover nell’ultimo periodo?
    “Abbiamo cercato di ruotare e di risparmiare fatica a tanti elementi. Come ho detto a fine gara dell’andata, domani servirà chi è al top della condizione. Le difficoltà che abbiamo trovato in questo cammino non sono tante sotto l’aspetto psicologico perché questi ambienti ti caricano, il problema è gestire le energie. Due tre giorni sono pochi per recuperare ed essere al 100%. Domani dovremo andare forte dal primo minuto per fare capire che abbiamo tante energie da spendere. Sono partite che si possono allungare e questa opzione c’è”.

  • Fiorentina, Italiano: “Queste sfide sono sempre molto tese”

    Ecco le parole di Vincenzo Italiano, l’allenatore della Fiorentina che introduce in conferenza stampa l’andata della semifinale di Conference League contro il Basilea.

    Come sta Terracciano? Stessa tensione della semifinale con la Cremonese?
    “Stamattina aveva qualche linea di febbre, abbiamo cercato di tenerlo a riposo. Credo sia recuperabile. Domani è una partita che si gioca su 180 minuti, il primo round è in casa nostra e dobbiamo essere intelligenti, sfruttando tutto ciò che ci concederanno gli avversari e difendendo in maniera attenta. E poi vogliamo sfruttare il fattore Franchi, spero che tutti assieme possiamo metterli in difficoltà, c’è una posta altissima in palio. Possiamo chiudere una stagione strepitosa”.

    Quanto è orgoglioso del suo percorso fatto di gavetta?
    “Il percorso è stato lungo, 5 anni in cui ho potuto giocare partite sentite e da dentro/fuori come sarà domani. Le esperienze vissute mi hanno dato un bagaglio di conoscenze, mi auguro che serva per dare una mano ai ragazzi. Non è una questione personale, solo mia, abbiamo fatto una strada straordinaria quest’anno con la squadra, passando da due playoff difficili e un girone nel mezzo”.

    Che impressioni ha ricavato studiando il Basilea?
    “Se sono in semifinale vuol dire che hanno qualità e doti importanti, soprattutto caratteriali. Per due volte stavano per essere eliminati e invece sono riusciti a ribaltare risultati e rimanere nella competizione. Sono convinto che ci metteranno in difficoltà, dobbiamo essere bravi a controbattere. In passato sono stati bravi a superare certi ostacoli, dobbiamo aumentarglieli con lo stadio, la curva”.

    Cosa vi ha insegnato questa Conference League?
    “Tantissimo. Che non si deve mai pensare che le pratiche siano archiviate, ogni squadra ti mette in difficoltà e da questo punto di vista siamo cresciuti: non sottovalutiamo niente né affrontiamo superficialmente. Si può prendere gol e spesso è merito degli avversari, ma approcciamo meglio le partite. Dobbiamo mettere in campo domani tutto questo nostro percorso, coscienti di quanto troveremo: il Basilea arriva qui perché è forte, serve ribattere colpo su colpo. E al ritorno sarà dura…”.

    Sarà l’ultima notte europea al Franchi: cosa spera di ricavare?
    “Domani non devono mancare attenzione, furore e qualità. Queste le caratteristiche da cercare in primis. Non dobbiamo farci male da soli e complicare la partita, stare svegli e concentrati su ogni palla inattiva. Se lo facciamo possiamo ripetere le bellissime gare disputate in questa Conference, alcune vittorie sono arrivate perché tutti hanno messo dentro certe caratteristiche, domani non devono mancarci. Se ci presentiamo così possiamo fare bene”.

    Vi aspettavate un livello più arbitrale più alto?
    “Penso che certe decisioni arbitrali siano capitate tutte a noi: gol non convalidati, decisioni che non ci hanno lasciati contenti… Più si arriva al fischio finale e più però crescerà la qualità degli arbitri, il buonsenso nel capire le gare e nel cercare di gestirle. Spero che tutti, come noi e il Basilea, sappiano dell’importanza e che stiano concentrati perché la partita sia giocata nel miglior modo. Mi auguro che domani venga fuori una partita regolare”.

    Come sta Cabral?
    “Arthur non è stato a disposizione a Napoli perché aveva preso una botta al piede. Gli faceva male. Oggi si è allenato e ha risposto bene, domani è a disposizione. Il ragazzo a Basilea ha fatto benissimo, credo tutti lo ricordino con piacere. Da un bel po’ è riuscito a capire l’ambiente e il nostro calcio, si sta esprimendo nel modo migliore, si è sbloccato con i gol, sta aiutando la squadra. Mi auguro che domani non vengano fuori problemi, oggi ha fatto tutto”.

    Sottil si è allenato a parte. Come stanno lui e Brekalo?
    “Sottil non sarà della partita, non lo recuperiamo, ha qualche problemino. Brekalo è rientrato dalla brutta botta (presa contro l’Atalanta, ndr) ed è normale che essendo tanti là davanti cerchiamo di ruotare, ma il ragazzo è recuperato al massimo e sta bene, anche per domani. Il problema che ha avuto, comunque, non è stato di poco conto”.

    Ci pensate che potreste entrare nella storia della Fiorentina?
    “La finale di Coppa Italia è un traguardo fantastico, cercheremo di regalare con tutte le nostre forze anche quest’altro obiettivo al popolo viola. Vogliamo gioire e festeggiare, regalare un sogno a tutta Firenze. Abbiamo visto che gioia ha portato lo Scudetto a Napoli, non oso immaginare cosa potrebbe succedere qui dopo così tanti anni… Abbiamo un pubblico fantastico, nell’ultima sfida di coppa con la Cremonese mi sono venuti i brividi”.

    Anche a livello statistico potreste ritrovare certi traguardi, specie sui gol segnati, a distanza di anni.
    “Siamo cresciuti, abbiamo subito qualche gol di troppo ma ne abbiamo pure segnati tanti. Si sono sbloccati gli esterni, si è un po’ inceppato il centravanti nell’ultimo periodo ma stiamo arrivando, si segna con continuità e spero che si riesca ad abbattere le statistiche: dobbiamo sfruttare ogni occasione, lavorare per la squadra ed essere tanto altruisti. Spero si riesca ad essere efficaci e fare gol”.

    Sta capendo qual è il segreto nell’equilibrio tra Europa e campionato?
    “Secondo me non c’è, è solo tanta abitudine e cercare di stare bene fisicamente. Per il futuro, e non lo penso solo io, dovremo coinvolgere più giocatori possibili, servono più elementi quando hai troppe partite ravvicinate e poco tempo per recuperare. La strategia e la tattica può essere veloce, ma la questione è il recupero e l’abituarsi a certi sforzi. Quella è la vera difficoltà, si devono abituare i calciatori anche a stare fuori, così da essere stabili sulle tre competizioni. Per me la difficoltà più grande è stata l’aspetto fisico”.

    Dodo può essere il leader emotivo di questa Fiorentina?
    “Lui si esalta a correre sia in avanti che ripiegando, il pubblico glielo riconosce. Questo è l’esempio che deve dare un calciatore, la gente non si esalta solo per le giocate ma anche per il sacrificio e in questo Dodo è cresciuto tantissimo. Ha un livello fisico altissimo nelle due fasi e da quando si è sbloccato di testa ha fatto uscire tutte le caratteristiche. Può essere un trascinatore, soprattutto quando non ha la palla. Vedo che la gente allo stadio apprezza i sacrifici, sento tantissimi applausi anche quando ripiega un attaccante”.

    Ranieri può trovare un posto domani? Se l’aspettava qualche mese fa?
    “Il ragazzo è cresciuto tantissimo, è una sorpresa in positivo. Sempre zitto e pronto a qualsiasi soluzione, sia da terzino che da centrale, sia dal 1′ che subentrando. Sono molto contento di quanto ha fatto vedere. I ragazzi sanno che devono stare pronti, svegli, attenti, perché anche all’ultimo minuto può succedere qualcosa. Qualsiasi sia la decisione, si farà trovare pronto”.

  • Fiorentina, Italiano: “Non possiamo rilassarci”

    La Fiorentina domani affronterà la gara di ritorno contro il Lech Poznan al Franchi per conquistare la semifinale di Conference League. Il tecnico viola Vincenzo Italiano, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida. Ecco le sue dichiarazioni

    Quali sono le difficoltà psicologiche di una partita del genere?
    “Non c’è nessuna differenza rispetto a Braga. Stessa identica situazione. Abbiamo un bel vantaggio ma dobbiamo iniziare con la massima attenzione. La partita in casa con lo Sporting non l’avevamo approcciata bene, abbiamo dovuto rimettere in piedi una partita che sembrava una formalità e che invece non lo era. Massima attenzione e concentrazione, dobbiamo portare a termine questo secondo tempo che è un’altra partita, un’altra storia e va approcciata nel migliore dei modi”.

    Come sta la squadra?
    “Non recuperiamo Amrabat. Fuori Ikoné e fuori Brekalo. Purtroppo giocando così spesso non si possono recuperare tutti i giocatori. Non li avremo a disposizione. Sono una bella perdita per noi, però ormai sappiamo come muoverci e cosa dobbiamo fare. Dobbiamo cercare, chiunque va in campo, di fare le cose per bene. Sotto l’aspetto della mentalità siamo cresciuti e tutti sanno l’importanza della partita”.

    il vostro atteggiamento cambierà rispetto all’andata?
    “Il nostro atteggiamento non deve cambiare, deve essere lo stesso visto in Polonia. Le difficoltà vengono a galla se non le affronti bene. In Europa l’esperienza ci dice che tutto può accadere, noi dobbiamo scendere in campo come a Poznan. Tutti concentrati e attenti. Ogni partita è una storia a sé. Il nostro atteggiamento deve essere lo stesso, poi vedremo a fine gara. L’unica certezza è che siamo in vantaggio e dobbiamo mantenerlo”.

    Manderà in campo molte riserve?
    “Noi abbiamo grande voglia di andare avanti. Abbiamo grande rispetto per il Lech. Non ci sono mai partite scontate. Questo vantaggio che abbiamo lo vogliamo mantenere ma per noi domani sarà una partita importante come le altre. Possiamo definire pochi come riserve in questa rosa. Tutti i ragazzi hanno avuto le loro possibilità, spesso ruotiamo, spesso le formazioni sono diverse da una partita all’altra. Poi chi più chi meno tutti hanno avuto la loro possibilità. Tutti sanno cosa vuol dire affrontare un quarto di finale. Chiunque andrà in campo sarà un titolare che penserà a portare avanti questa competizione”.

    Che Fiorentina vuole vedere?
    “La risposta può somigliare a quella di Cabral: non si deve mai smettere di essere affamati e di rincorrere vittorie e successi oltre che prestazioni di alto livello. Ce lo siamo detti da un bel po’, siamo una squadra che è ancora dentro a tre competizioni e che non si può permettere leggerezze mentali. Le trappole sono sempre in agguato. Quando molli qualche situazione spiacevole si ripropone. I ragazzi hanno acquisito la mentalità, mi fa piacere sentire Cabral che dice di non voler mollare mai e questo ci può permettere di togliere tante soddisfazioni”.

    Pensa a cosa potrebbe succedere in caso di vittoria finale?
    “Mi fa piacere ricordare quando non ero tra i professionisti perché sono stati momenti belli per il mio percorso da allenatore. Come in quegli anni, la volontà è la voglia di migliorarmi è sempre la stessa. Io nell’ultima conferenza ho ringraziato questi ragazzi perché sono loro che ti danno gli stimoli e le informazioni per cercare di migliorarti e aggiornarti, soprattutto nei momenti negativi. E’ questo mestiere che ti porta a essere mai appagato. Ogni anno c’è una sfida diversa, un lavoro nuovo. Sono contento del percorso fatto ma ho voglia di fare ancora tanta strada”.

    Quali sono i meriti dello staff medico e atletico?
    “Riguarda tutto. Dallo staff, alla cucina, ai camerieri. Ci si dimentica di queste persone ma è il gruppo che ti porta a toglierti delle soddisfazioni. I medici hanno grandissimo lavoro quando ci sono partite ravvicinate. Ogni giorno siamo al centro sportivo e l’apporto è totale da parte di tutti. L’egoismo di gruppo, a me piace”.

    C’è la volontà di puntare all’obiettivo Conference?
    “La verità è che non vogliamo in questo momento concentrarci su un solo obiettivo. Visto che siamo dentro a tutte le competizioni vogliamo dare il massimo sempre. Domani la volontà è andare in semifinale e siamo concentrati su quello. Nel momento in cui abbiamo iniziato a prendere fiducia, quando gli attaccanti hanno iniziato a fare gol, la squadra ha iniziato a volare. Le vittorie ti danno tanto, in Conference ci hanno dato un grandissimo contributo. Ci hanno dato fiducia anche per campionato e Coppa Italia”.

    Le diffide peseranno nelle scelte di formazione?
    “Non ne abbiamo tante di situazioni. Dodo e Milenkovic e Amrabat che non ci sarà. Non siamo in emergenza ma servirà attenzione. Dobbiamo cercare di valutare tutto, vediamo quali saranno le scelte”.

    Come sta Jovic?
    “Jovic non è mai stato benissimo nell’ultimo periodo. Anche nell’ultima gara non era nelle condizioni di stare al massimo. Anche lui era in grande crescita, però è una freccia che fa parte del nostro arco. Sappiamo benissimo cosa ci può dare. Oggi alla squadra ho detto che in alcuni momenti c’è chi è più in forma e chi no. Tutti devono aspettare il proprio momento. Quando arrivano le coppe lui si esalta e speriamo che possa essere così anche domani e nel proseguo”.

    Il senso di gruppo che si vede in questa squadra quanto conta nei risultati che state ottenendo?
    “Tutto quello che stiamo vedendo è frutto di ragazzi che hanno a cuore questo finale di stagione, hanno in testa di concludere bene e di ottenere grandi risultati. Si sta aggiungendo alla qualità che abbiamo anche il grande sacrificio e l’aiuto reciproco da parte di tutti. Questo è tutto sacrificio che può portare solamente risultati e che fa crescere la grande mentalità di una squadra che se ragiona così può diventare vincente. Quando si vede un rigorista che cede la palla ad un altro vuol dire che prima viene la squadra e poi il singolo. Se questa mentalità ci accompagna, possiamo arrivare lunghi in tutte le competizioni che è il nostro obiettivo ed è ciò che vogliamo fare”.

  • Fiorentina, sono ben nove le vittorie consecutive in Europa

    È una Fiorentina veramente incredibile ed impressionate, ieri sera la squadra viola ha ipotecato la semifinale di Conference League vincendo per 4-1 contro il Lech Poznan, in Polonia. Per la squadra guidata dal tecnico Italiano, sono ben nove le vittorie consecutive in Europa. Il record del Milan è molto vicino. La squadra rossonera nella Coppa dei Campioni della stagione 1992/1993 arrivò a 10 vittorie di fila.

  • Fiorentina, Italiano: “Arrivati a questo punto dobbiamo giocarcela”

    Domani è il giorno della Fiorentina in Conference League, con i viola che ai quarti affronteranno in Polonia il Lech Poznan. Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico gigliato Vincenzo Italiano.

    Lech più solido del Braga?
    “Arrivati a questo punto, tutte le squadre hanno valore e caratteristiche importanti. Il nostro avversario in casa è molto temibile, trascinata da entusiasmo e pubblico. Ha messo in difficoltà tante squadre. È molto simile ad altri avversari che abbiamo affrontato in precedenza. Per atteggiamento lavora alle spalle della linea difensiva con esterni che ti possono mettere in difficoltà. Dobbiamo lavorare con pazienza senza commettere giocate superficiali. Grande attenzione e approcciarla bene. L’ambiente sarà molto caldo”.

    Cosa significa domani per voi?
    “Per noi è un altro esame, ne abbiamo avuti una quantità enorme e cercheremo di farci trovare pronti anche domani. Le pressioni ci sono sempre, tutte le partite sono importanti, questa in particolar modo. Stiamo parlando di una competizione importante, che ci permetterebbe di andare avanti in Europa. Dobbiamo creare i presupposti per ciò che avverrà a Firenze. Dovremo giocarci tanto, con grande maturità. I ragazzi sanno quanto è importante questa partita. Abbiamo battagliato in questa competizione”.

    La sua squadra è maturata?
    “Domani andremo in campo anche per ottenere il passaggio del turno confermando quanto di buono fatto. I ragazzi sono cresciuti, le vittorie ti aiutano a lavorare in un certo modo ed è questo che ci ha permesso di ottenere questi risultati. Gli attaccanti si sono sbloccati e mi auguro che anche domani possano dare il loro contributo”.

    Come avete preparato la partita?
    “Abbiamo studiato il nostro avversario in tutte le competizioni e in casa è molto temibile. Ci sono tanti giocatori che quando ripartono danno qualità e qui si esaltano facilmente. Occhio a quando non abbiamo la palla ma anche attenzione massima quando ce l’abbiamo noi. Dobbiamo stare attenti alle palle dietro la difesa. E quando abbiamo palla dobbiamo fare male con le nostre qualità, mettendo in pratica la nostra strategia”.

    Vi sentite favoriti?
    “Non pensiamo di essere favoriti, ci sono 50 e 50 di possibilità di superare il turno. Sono gare che si giocano in 180 minuti e le possibilità sono identiche per noi e per il Lech. Abbiamo deciso di non fare allenamento qui perché abbiamo variato in stagione, i ragazzi sono venuti allo stadio per controllare il terreno e vedere l’ambiente che gli aspetta, ma non ci sono strategie”.

    Come si sente rispetto ad agosto e dalla partita contro il Twente?
    “Dentro questo percorso mi ha dato tanto, mi ha fatto crescere e maturare. Dentro al mio bagaglio c’è tantissimo rispetto all’inizio dell’anno, grazie a questi splendidi ragazzi che alleno e a questa opportunità. Abbiamo avuto delle difficoltà che però ci hanno fatto crescere. Pensieri che sembrano inamovibili e pensieri che non credi di spostare e modificare. Grazie anche alla duttilità dei ragazzi, con le loro informazioni della settimana, siamo riusciti a modificare tante cose, permettendo a giocatori di giocare in zone di campo totalmente nuove. Siamo maturati tutti. Abbiamo più di 50 giorni per maturare e mettere qualche ciliegina alla nostra stagione. Siamo stati capaci di reagire e questo ci ha dato tantissimo. Non vogliamo fermarci, il bello arriva adesso. I ragazzi lo sanno”.

    Quanto è cresciuta in termini di personalità questa squadra?
    “Siamo reduci da San Siro dove erano più di 70mila gli spettatori. Sapete tutti cosa vuol dire mettere piede in quello stadio. Siamo reduci dalla trasferta di Sivas, dove non immaginavo una bolgia come quella. Siamo abituati. Sono convinto che domani sarà simile ad altre gare. Abbiamo visto di cosa è capace il Lech in questo stadio. L’approccio è importante, non farsi trasportare da situazioni negative e non fare esaltare gli avversari. A Twente era la gara di ritorno, qui dobbiamo creare i presupposti verso il ritorno che giocheremo a Firenze

  • Fiorentina, Italiano: “Vedremo se riusciremo a recuperare tutti”

    Fiorentina, Italiano: “Vedremo se riusciremo a recuperare tutti”

    Italiano, allenatore della Fiorentina, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida di ritorno di Conference League contro il Sivasspor. Ecco le sue dichiarazioni

    È l’appuntamento più importante della carriera? Come ha visto il campo?
    “Quando hai certe aspettative l’appuntamento diventa importante. C’è da salvaguardare il risultato dell’andata dando il massimo, il campo dirà se siamo stati bravi in queste due partite, siamo concentrati e speriamo di dare battaglia come giovedì scorso”.

    Chi giocherà in porta? Cosa è successo a Jovic?
    “Sapevamo degli impegni di Jovic (burocratici, ndr), era tutto programmato e tra stasera e domani si aggregherà alla squadra. Per il portiere, Terracciano sembra recuperato. Ne approfitto per fare i complimenti a Sirigu e come si è fatto trovare pronto, da questo punto di vista sono sereno. Al di là di chi giocherà, ci vorrà lo spirito da squadra di valore. Ci sarà da affrontare una squadra diversa da quella dell’andata e servirà una prestazione di livello”.

    Vorrà più concretezza?
    “Abbiamo rivisto quanto prodotto nella gara d’andata e come potevamo concretizzare diversamente. Anche domani cerchiamo un bel po’ di situazioni dalle quali trarre vantaggio. E mi auguro i ragazzi abbiano capito che serve arrivare sotto porta coi tempi giusti per risolvere ogni situazione correttamente. Sono convinto che qualcosa di diverso andremo a proporre”.

    Quante difficoltà logistiche questa trasferta?
    “Abbiamo anticipato l’arrivo a Sivas rispetto ai programmi di altre trasferte, soprattutto per il fuso orario e per testare il terreno di gioco e prendere confidenza con lo stadio. Siamo pronti per una prestazione di grande livello e in questo momento vedo una squadra che sta bene, ragazzi che riescono ad esprimersi diversamente rispetto a un mese fa. Questo è dovuto alla crescita individuale di molti e siccome non manca molto spero di vederli proporre questo tipo di prestazione fino alla fine della stagione. C’è grande armonia nello spogliatoio, tutto pesa meno. Questo stato d’animo fa la differenza”.

    Come sistemerà la difesa senza Biraghi e Terzic?
    “La squadra è cresciuta e maturata, ha avuto la costanza di migliorare sui gol subiti o le situazioni concesse agli avversari. Sono e siamo tutti contenti di questo, ci sacrifichiamo tutti senza il pallone per aiutare e dietro badiamo al sodo. Domani avremo queste due assenze, a Terzic si è aggiunto Biraghi per una situazione molto discutibile (ammonizione per perdita di tempo, ndr) Domani avrà una bella occasione Ranieri, ho grande fiducia nel ragazzo, avete visto come ha risposto ogni volta che l’ho chiamato in causa. Ha sempre fatto il terzino ed è a suo agio in quella zona di campo, libero di testa sono convinto che farà la prestazione”.

  • Fiorentina, Italiano: “Ripartiremo dall’ottima vittoria sul Milan”

    Alla vigilia della partita di Conference League dove la Fiorentina domani affronterà i turchi del Sivasspor il tecnico dei viola Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

    Per la prima volta siete favoriti, come si mantiene la concentrazione?
    “Penso che non ci sia nessuno della Fiorentina che pensi che siamo favoriti contro il Sivasspor. Loro hanno vinto il proprio girone, è già un grande merito. Noi abbiamo dovuto superare un altro turno difficilissimo. Hanno una certa esperienza e poi il calcio turco sta diventando una realtà importante. A parer mio bisogna battagliare nella prima di due partite importanti. Se interpretiamo bene come nelle ultime gare possiamo cercare di ottenere un vantaggio in vista del ritorno. Ci vuole la massima umiltà e la massima attenzione. Le difficoltà possono arrivare in ogni momento”.

    Cosa ha lasciato il Milan?
    “Penso che come ho detto anche nei turni precedenti, il campionato è una storia diversa da quello che può essere un doppio confronto europeo. Siamo in un momento positivo che ci sta dando autostima. Questa fiducia e questa voglia che stiamo mettendo in campo mi auguro che ci dia una spinta ulteriore. Vedo tanti ragazzi in crescita e che stanno giocando più sciolti e tranquilli. Domani servono queste qualità che ci hanno fatto venire fuori da una situazione non bella”.

    Può fare il record di vittorie consecutive in Europa, cosa ne pensa?
    “Credo che in questi mesi la Fiorentina stia avendo un percorso davvero positivo. L’anno scorso abbiamo voluto fortemente la Conference e continuiamo ad affrontarla con grande orgoglio e voglia di andare avanti. Siamo contenti di queste vittorie consecutive e di come approcciamo le partite. L’Europa ti toglie qualcosa ma ti fa anche crescere tanto. Tutti stiamo avendo una crescita esponenziale da questo punto di vista. Domani dovremo avere la massima attenzione perché basta una leggerezza per complicare tutto. Noi siamo stati bravi a indirizzare la gara a Braga dopo un’espulsione. Sono contento che tutti i miei ragazzi sappiano questo. Siamo contenti di quanto fatto fino ad ora. Tutti vanno forte e si divertono. Due subentrati col Milan hanno fatto la differenza in alcune situazioni ed è questo lo spirito che da qui alla fine ci può permettere di toglierci molte soddisfazioni”.

    Quali sono le caratteristiche del Sivasspor?
    “Abbiamo visto diverse partite e situazioni del nostro avversario. Giocano un ottimo 4-3-3, che affronta le partite con grande attenzione, lavora bene alle spalle delle linee difensive e riparte velocemente. In casa dovremo forzare la partita e dovremo stare attenti a queste situazioni. Dobbiamo lavorare bene con e senza palla. Poi fare quello che sappiamo sfruttando le nostre qualità stando attenti alle loro qualità già mostrate nel girone. Domani, insieme al nostro pubblico si può ottenere tanto perché è uno stadio che incute timore e può trascinare, se non saranno 40mila come sabato, mi auguro che si facciano sentire e che ci diano una spinta per la partita”.

    Quale step deve fare Quarta per dievntare più forte?
    “È un difensore che ha molta qualità e dimestichezza a livello tecnico e quello è un grosso vantaggio per il calcio moderno. Da questo punto di vista si trova avanti rispetto a tanti colleghi difensori. Ogni tanto c’ha questi momenti dove stacca la spina, ma è cresciuto rispetto all’anno scorso. E’ più applicato e attento, meno leggero. Lo step è questo. Sono contento per come si sta esprimendo e abbiamo 4 centrali molto affidabili ma possono crescere ancora di partita in partita. I difensori non devono mai staccare la spina altrimenti si perdono le partite”.

  • Fiorentina, Italiano: “Domani sarà un’altra storia”

    Vincenzo Italiano, tecnico dei viola, in conferenza stampa presenta la sfida di domani contro il Braga. Ecco le sue dichiarazioni.
    Come si può tenere alta la concentrazione dopo la gara dell’andata?
    “Domani è una partita che inizia e avrà una sua storia. Cercheremo di sfruttare questo vantaggio che abbiamo, non conoscendo la strategia dell’avversario che vorrà riaprire una gara che sembra archiviata. Dovremo approcciarla bene e mostrare la concentrazione dell’andata senza dare vantaggi al Braga. Nessuna distrazione, non dobbiamo distruggere il nostro vantaggio. Sarebbe folle”.
    Qual è l’errore che non dovete compiere?
    “Questo ciclo di successi speravamo di aprirlo già contro l’Empoli dopo il Braga all’andata, ci abbiamo provato in tutti i modi e non possiamo dire nulla ai ragazzi. Rispetto ad altre partite dove in casa non eravamo stati capaci di pareggiare, in questa avremmo meritato qualcosa di più. C’è la voglia di continuità ed entriamo in campo sempre per dimostrare il proprio valore e per mettere in difficoltà il nostro avversario. Anche domani, anche se dobbiamo fare grande distinzione rispetto ad altre gare visto il vantaggio, vogliamo imporre questo ed essere più maturi in generale”.

    Testa più leggera in Europa?
    “Può essere anche casualità o il valore degli avversari o come ci affrontano. In questa competizione dimostriamo di essere diversi da quelli che siamo in campionato. In A tutte le squadre sono preparate e ti concedono poco. Il fatto di continuare ad avere tante situazioni mi dà fiducia, perché come è successo a Braga, con il secondo gol che ha fatto sparire il Braga dalla partita, avremmo dovuto fare lo stesso in altre situazioni. Abbiamo tre mesi dove possiamo migliorare molti aspetti. Indirizzare la gara deve essere un nostro obiettivo sempre. Noi ci vogliamo concentrare su domani perché il calcio è imprevedibile e cercare di superare questo turno”.

    Quanto contano le liste della rosa con tante partite da giocare?
    “Io penso che ci sono stati tanti momenti in cui avremmo voluto dare continuità a 9/11 di rosa ma non è stato possibile per recuperi, infortuni, ecc. Come è successo a Milenkovic. Abbiamo alcuni ragazzi che non hanno ancora dentro la tripla fatica in pochi giorni. Siamo stati forzati e costretti. Anche se a me piace inserire tutti nel progetto e noi giochiamo allo stesso modo nonostante le rotazioni. I ragazzi qui danno tutti il contributo che è giusto che diano. Terzic ha giocato meno rispetto a Biraghi e ha fatto una grande prestazione. Ranieri ha giocato tre partite e con lui abbiamo retto alla grande. Quando hai la capacità di coinvolgere tutti, è un qualcosa in più per queste competizioni. Siamo tornati alle 6 di mattino di venerdì ma siamo usciti alla distanza contro l’Empoli, contro cui avremmo potuto vincere. Tutti hanno qualità e tutti possono dare qualcosa a questa squadra. Spesso abbiamo dovuto ruotare. Milenkovic sembrava che potesse giocare due partite in pochi giorni ma è andata in modo diverso. Alle volte però rimaniamo spiazzati. L’idea della gestione è quella di non avere problemi fisici e di non perdere nessuno per strada”.

    Giocherà Sirigu?
    “Ieri sera è tornato a casa per un lutto. Ho parlato col ragazzo, se torna ed è mentalmente libero ed è convinto di poter fare la prestazione, lo vorrei vedere all’opera. Lo vedo più dentro alla nostra organizzazione e sta bene anche dal punto di vista fisico”.

    Come sta Castrovilli?
    “Sta crescendo. Avrà momenti di alti e bassi. Sono momenti normali che tutti quelli che hanno avuto questo tipo di infortunio hanno. Io ne so qualcosa perché ho avuto il suo stesso infortunio. Passi da momenti in cui ti senti un leone a momenti dove non riesci nemmeno ad accelerare. Se torna il Gaetano prima dell’infortunio, sarà un’arma in più per regalare emozioni forti. Capisco la delusione per il campionato, anche se abbiamo ancora molte gare, però noi stiamo cercando per tenere vive tutte le competizioni. Il nostro impegno è quello e domani cercheremo di mantenere questa competizione più a lungo per coinvolgere tutti e dare emozioni ai nostri tifosi”.

    Preoccupato da Amrabat?
    “Milenkovic è out ma c’è ottimismo per lunedì. Nulla di grave in sintesi. Amrabat deve stare tranquillo e sereno. Nessuno qui deve risolvere i problemi da soli. Ha fatto una prestazione straordinaria a Braga e per un eccesso di confidenza o perché a lui piace tanto non estraniarsi dal gioco, è andato in una zona dove non doveva ricevere palla e ha sbagliato. Ma è un ragazzo che ha grande personalità, che non si abbatte, che cerca sempre di rimediare rincorrendo a destra e a sinistra andando a discapito anche dell’organizzazione. E’ tutto a posto, sa che non può rischiare in determinate situazioni e domani è una di quelle. Per noi questa gara è troppo importante e dunque dovremo essere tutti dentro alla strategia di questa partita”.

    È il miglior momento di Cabral in questa stagione?
    “Cabral era in un grandissimo stato di forma, fa gol e sta fuori per un lungo periodo. Ha avuto bisogno di tempo per tornare. Adesso pian pianino sta tornando quello prima dell’infortunio. Mi sta facendo piacere vedere che quando entra ha voglia di dare una mano alla squadra. Cosa che per me fa la differenza. Lo vedo cresciuto fisicamente e sta bene mentalmente. Ora lo possiamo ritenere pronto anche per partire dall’inizio”.

    Come sta Brekalo e a che punto è?
    “Rientra nel discorso di prima: Brekalo in campo col Torino nell’ultima mezz’ora, gli si voleva dare subito minutaggio e continuità perché era in ritardo e poi si è fermato perché non era in condizione e ha avuto problemi muscolari. Adesso ha fatto 3-4 giorni ad alta intensità ed è una freccia in più al nostro arco. Quando sarà in grado di avere un certo livello di intensità può giocare venti minuti o un tempo. Qua avevamo tutti la voglia di renderlo subito in condizione pari agli altri ma non è stato possibile. Lo faremo adesso, pian pianino”.

    Questa Fiorentina può arrivare in fondo alla Conference?
    “Le partite iniziano tutte con una storia a sé. A Braga siamo stati bravissimi ad essere concreti, soprattutto con l’uomo in più. Il Braga è una buona squadra ed è temibile. Domani si riparte da 0-0 e con un’altra storia che dobbiamo provare a far finire come all’andata. Domani abbiamo un’altra possibilità per uscire con entusiasmo dalla partita”.

  • Fiorentina, Italiano: “Prendo spunto da Prandelli, Malesani, Iachini”

    Ecco le dichiarazioni del tecnico della Fiorentina Italiano alla vigilia della sfida della partita contro il Braga.

    “Dobbiamo trovare concretezza. Noi creiamo tantissimo, ma non concretizziamo e questo è un vero peccato. Amo fare l’allenatore. Prendevo spunto da Iachini, Del Neri, Prandelli e Malesani. Mi scrivevo sempre qualche loro frase. Modulo? Lascio libertà ai miei attaccanti sfruttando i terzini. Con loro possiamo spingere sulle fasce e creare occasioni. Il nostro obiettivo è pressare, recuperare palloni e attaccare. Poi avendo Amrabat possiamo sfruttare le sue capacità di “sradica palloni”. A lui non dico nulla, lo lascio libero”.

  • Fiorentina, Italiano: “Anche in Coppa Italia non ci sono partite semplici”

     Italiano, allenatore della Fiorentina, presenta dalla sala stampa del Franchi la partita di Coppa Italia di domani alle ore 18 contro la Sampdoria.
    Gollini e Jovic sono in grado di giocare?
    “Gollini è a disposizione, così come Cerofolini. Non abbiamo Terracciano, sarà fuori per la ferita, non si è allenato in questi giorni. Per domani ci sono Gollini, Cerofolini e il ragazzino (Martinelli, ndr). Vediamo. Jovic c’è, ha smaltito la botta, ma non avremo Cabral. Come sempre ci sono difficoltà, ma ci siamo abituati. Domani dobbiamo onorare la partita, ci teniamo a passare il turno”.

    C’è il rischio di sottovalutare la Sampdoria?
    “Non esistono partite semplici, che sai già quanto finiscono prima di giocare. Non mi fido di niente e di nessuno, sono convinto che domani sarà partita vera. Nessuno scende in campo per non spingere al massimo. Ci teniamo a superare il turno con una buona prestazione. Alcuni sono in ritardo di condizione e servono loro minuti”.

    La riattivazione di Jovic è in ritardo?
    “Ogni tanto vengono fuori problemini, e non solo per lui. Così si limita la crescita e continuità fisica, anche lui stesso sa che può far bene. La squadra lavora bene, gli attaccanti possono trarne vantaggio. Purtroppo si è fatto male Cabral che vedevo in grandissima crescita, speriamo Luka possa trascinarci. I gol danno grande entusiasmo alle squadre, speriamo di attivarlo nel secondo step del campionato”.

    Cosa si porta dal Sassuolo? Come commenta l’esultanza di Gonzalez?
    “Abbiamo ottenuto una vittoria. Ci tengo a precisare, anche le altre squadre stanno faticando in questa ripartenza. Abbiamo messo dentro determinazione e voglia di vincere, non sempre puoi essere lucido e di qualità. Mi è piaciuto tantissimo lo spirito dei ragazzi, la vittoria è arrivata grazie a due subentrati. Nico in questo momento va utilizzato a gara in corso, non dall’inizio. Piano piano alzerà i minuti, per preservarlo dagli infortuni e non perderlo. Avete visto quanta voglia ha di determinare, e tra un po’ ha più gol che minuti quindi non vediamo l’ora di riaverlo in condizione”.

    Ha un’idea di come cambiare la Coppa Italia per renderla più attrattiva?
    “Si chiama spesso in causa l’Inghilterra e per me serve riportare gente allo stadio, dando appeal a questa competizione. Al momento la Coppa Italia ha un certo status e va rispettato, ma il tipo di coppa alle inglese mi piace tantissimo con tante categorie coinvolte”.

    Cosa rappresenta per voi la Coppa Italia?
    “Ho parlato con i ragazzi, dobbiamo concentrarci sul passare il turno magari sfruttando il fattore campo. Arriviamo da una vittoria, proviamo ad alimentarla. Il calendario non è semplice, ma ora pensiamo a battagliare in questa gara. Mi auguro di rivedere il cuore visto nell’ultima”.

    Tornerà Commisso.
    “Siamo contentissimi. L’occasione è importante, lo aspettiamo e speriamo di regalargli una gioia”.

    A che punto è Amrabat?
    “È tornato malconcio dal Mondiale e in più ha avuto dieci giorni di vacanze. Dobbiamo metterlo a posto, ma il suo è un discorso diverso rispetto a Gonzalez. Mettendolo in campo e alzando i minuti possiamo accelerarne l’inserimento. Lui è molto più avanti, si tratta solo di rimetterlo al 100% sull’aspetto fisico. Stiamo cauti e attenti, comunque”.

    Ha paura che il mercato le porti via Gonzalez?
    “In questa Fiorentina c’è del valore, credo però siano solamente voci. Oggi ho visto Nico con grande voglia di tornare in condizione, sta spingendo tantissimo negli allenamenti. Non ho mai aperto altri discorsi, l’unica intenzione è riavere il Gonzalez dello scorso anno”.

    Vede una Sampdoria diversa?
    “Sono ripartiti con un nuovo sistema e con un atteggiamento da squadra che deve risalire da una classifica non bella. Hanno vinto a Sassuolo, ripartendo forte, e vedo uno spirito diverso. Sono aggressivi e corrono dal primo all’ultimo minuto. Come dicevo prima, partite facili non ne esistono. Arriva una squadra che vorrà sfruttare la gara per mettere dentro i suoi concetti differenti. Aspettiamoci una Sampdoria che ha voglia di far bene, noi dovremo essere concentrati”.