Tag: Josè Mourinho

  • Roma: Zaniolo non è stato mai così lontano, ora è caccia al sostituto

    La Juventus è sempre più vicina a portare a Torino Nicolò Zaniolo, a prescindere dalla situazione legata ad Angel Di Maria. I bianconeri offrono una parte cash ed una contropartita, come vi abbiamo raccontato in questi giorni, che Mourinho avrebbe individuato in Arthur. Conclusa la trattativa per Zaniolo, la Roma dovrà trovare un sostituto e Thiago Pinto è già all’opera per non farsi trovare impreparato. Visti i buoni rapporti con Jorge Mendes, connazionale del ds giallorosso e di José Mourinho e procuratore dello Specialone, una soluzione potrebbe essere legata al nome di Goncalo Guedes. L’esterno portoghese è di proprietà del Valencia, che spara alto per lui, la richiesta è di 35 milioni, ma potrebbe essere interessata a qualche contropartita come Diawara o Villar. L’altra idea del club capitolino è “made in Italy”, infatti il nome sulla lista di Pinto è quello di Domenico Berardi. Il capitano neroverde è ormai pronto al salto di qualità e vuole giocare in Europa. Certo il Sassuolo è bottega cara si sa e nelle trattative non sono sempre ben accette contropartite, ma si può puntare sulla volontà del calciatore ben voluto da tutti e cercare di impostare la trattativa con un pagamento dilazionato.

  • Roma, Mourinho: “È stata una vittoria sofferta e difficile”

    Mourinho parla in conferenza stampa, dopo la vittoria della UEFA Europa Conference League della Roma:

    Lei è considerato un genio della comunicazione, ma non le dà fastidio che non le vengano dati meriti per le sue qualità da allenatore?
    “È molto difficile vincere e bisogna avere tanti ingredienti. Tanti. E la nostra squadra ha fatto 55 partite, Rui Patricio ne ha fatte 54 da 90′ ed è una cosa assurda. Altri giocatori più di 40, più di 45 e siamo arrivati alla finale in questa condizione di stanchezza estrema, sia fisica che mentale. Abbiamo lavorato sul mentale, riuscendoci. La stanchezza fisica è più difficile, servono caratteristiche emozionali di un gruppo fantastico, che fa emozionare. Di un gruppo che ricordo una cena dopo Sassuolo, in cui dissi che questa stagione sarebbe finita in modo speciale. Ed è successo. Nel secondo tempo abbiamo avuto difficoltà, non solo fisiche. La partita ci ha obbligato a prendere delle decisioni di modifiche tattiche per tamponare il gioco offensivo. E questo è stato importante. Voglio fare i complimenti a loro, perché come noi hanno fatto 15 partite, partendo come noi dalla prima gara di Conference League e come noi hanno fatto una semifinale incredibile e dato prestigio a una competizione nuova che da oggi è diventata una competizione importante, con tutto rispetto di Eintracht e Rangers dico che non c’è paragone fra semifinali di Europa League e Conference League. Ho detto alla squadra dopo Torino che il lavoro era fatto. Questa squadra non andava bene per la Champions, avevamo una rosa che poteva andare in Europa League e ce l’abbiamo fatta. E questa coppa era per fare la storia. E la storia non si fa perdendo una finale. Ogni volta che ho perso una finale mi chiedevo: ‘ma cosa ci faccio qua? Era meglio uscire prima’. Abbiamo vinto, i ragazzi hanno dato tutto ed è un peccato che ora vadano in nazionale perché meriterebbero di andare in spiaggia. E ci vediamo la prossima stagione”.

  • Roma, Mourinho: “Siamo preparati per il Vitesse”

    Alla vigilia della sfida decisiva col Vitesse, torna a parlare Josè Mourinho in conferenza stampa. La Roma parte dall’1-0 della gara d’andata, ecco di seguito le parole dello Special One: Prima di approfondire i temi della vigilia di Roma-Vitesse, una sua riflessione su ciò che sta accadendo nel mondo: le immagini sono inquietanti… “Sarò molto obiettivo e pragmatico: stop alla guerra, a questa e a tutte le altre. Se dovrò ripeterlo ogni giorno lo farò. Non parlo di politica pubblicamente, anche se mi interessa. Ma dire, urlare, ripetere stop alla guerra va fatto sempre”. A Udine ha sottolineato il calo di tensione. Ha lavorato sulla squadra per farle ritrovare le giuste motivazioni? “Lavoriamo ogni giorno, pensiamo di essere preparati per il Vitesse”. Ci ha sempre detto che ragiona partita dopo partita. Questa però è la settimana del derby: resta più importante il Vitesse o la testa è già alla Lazio? “L’unica gara che mi interessa è quella con il Vitesse. Non c’è Lazio che tenga: se vinciamo o pareggiamo siamo ai quarti di finale, se perdiamo siamo fuori. L’unica partita che mi interessa è questa”. Tempo fa ha inserito Mkhitaryan in cima alla lista dei giocatori più importanti: c’è qualche altro calciatore che ha la sua stessa velocità di pensiero? La sua assenza a Udine ha influito sulle difficoltà della Roma? “Tutti i giocatori sono diversi. Tutti conoscono la nostra rosa, tutti con noi sono critici feroci. Siete capaci anche di essere critici con un ragazzino arrivato qui a 8-9 anni e che gioca per la prima volta in Serie A. Mkhitaryan è importante per noi. Non voglio dire che la sua assenza ad Udine è stata la ragione per la quale non abbiamo vinto la partita, ma per noi è molto importante”. Le piace la nuova regola che non prevede più il gol in trasferta? La trova più giusta? “Non so se è più o meno giusta, può cambiare un po’ il profilo delle partite. L’Ajax ha fatto un bel pareggio a Lisbona, ma nonostante questo il Benfica è andato ad Amsterdam senza bisogno di segnare: ha potuto controllare senza rischiare, prima una squadra che pareggiava in casa subendo gol sapeva di dover affrontare il ritorno in situazione di svantaggio. Noi all’andata con il Vitesse non abbiamo pensato troppo al risultato, il nostro obiettivo era quello di vincere e al ritorno sarà lo stesso. Sappiamo che con un pareggio saremmo ai quarti di finale, ma non approcciamo la gara cercando il pari: vogliamo vincere. Pensando così si pensa meno a questa regola”. La Roma, a parte Abraham, ha attaccanti che segnano poco nonostante sia la seconda squadra per tiri in porta. Come si risolve questo problema? “Sono giocatori che segnavano prima e ora non segnano più o che non hanno mai fatto tanti gol in carriera? Non parliamo di Lewandowski che ora è alla Roma e ha smesso di segnare. E’ un problema di qualità, di profili”. Rispetto a Udine quanti uomini pensa di cambiare domani? Zaniolo riposerà? “Perché Zaniolo? Ha riposato già 25 minuti in Olanda. Perché deve riposare? Non mi torna… Perché non Rui Patricio o qualcun altro. Zaniolo sta bene. Rispetto a Udine non ci saranno Mancini e Sergio Oliveira (squalificati, ndr.), mentre torneranno Kumbulla e Mkhitaryan”.

  • Roma, Mourinho: “Siamo più forti di prima”

    Mourinho presenta in conferenza stampa la sfida di domani contro il Genoa, valida per il 24° turno di campionato. Ecco le dichiarazioni del tecnico portoghese. Lorenzo Pellegrini sarà convocato domani? “No, non è ancora pronto per giocare”. Che gara si aspetta col Genoa? “Sarà una partita difficile, i rossoblù hanno cambiato allenatore e tanti giocatori in questa finestra di mercato. È complicato capire in anticipo che avversario troveremo in campo e se il Genoa ripartirà dalla prestazione offerta con l’Udinese, ma la cosa più importante per noi è che giochiamo in casa e vogliamo ottenere la terza vittoria consecutiva dinanzi ai nostri tifosi”. Cosa pensa del caso Zaniolo? “Le parole di Tiago Pinto sono assolutamente normali. È difficile per un dirigente onesto e diretto, uno che non vende fumo, dire che un calciatore sarà qui al 100% anche nella prossima stagione. Potrebbe avere effetti negativi anche sul calciatore stesso. Per me la parola d’ordine deve esser maturità, da tutti i punti di vista. Serve maturità anche a livello stampa, perché la risposta di Tiago Pinto è stata decontestualizzata e strumentalizzata per una settimana”. È rimasto soddisfatto di questo mercato di gennaio? “Sono contento del mercato che abbiamo fatto. Per il nostro profilo di mercato sono felice, perché oggi siamo più forti dello scorso 31 dicembre”. Altra domanda sul futuro di Zaniolo.
    “Se vogliamo continuare a migliorare, i calciatori importanti devono restare sempre con noi. E lui come minimo sarà un nostro giocatore fino al 2024”. C’è il rischio di pensare già all’Inter? “No, per niente. Nessuno ha parlato dell’Inter, neanche pensato. Siamo concentrati solamente sul Genoa, la gara di domani è troppo importante per noi. Vogliamo prenderci tre punti col Grifone, poi penseremo alla Coppa”. Viña riposerà dopo gli impegni con la sua Nazionale?
    “Non ha giocato in Nazionale stavolta, una cosa diversa rispetto alle altre volte. È tornato felice perché la sua Nazionale ha vinto ed è praticamente qualificata per il Mondiale. È tornato qui in un bel momento. Oggi siamo una squadra più equilibrata, con più opzioni rispetto a prima. A sinistra ci sono lui e Maitland-Niles, in una settimana così piena di impegni ci saranno minuti per tutti”. Pellegrini sarà pronto martedì con l’Inter? “Possibile, non voglio dire impossibile perché non lo è. Si è allenato parzialmente in gruppo ieri, mentre oggi si è allenato interamente con la squadra. Gli serve riposo, perché ha lavorato tanto per tornare a questo livello”. Cosa cambia tra Sergio Oliveira e Veretout? “Veretout si muove di più, Sergio è più un giocatore di posizioni. Anche a centrocampo stiamo bene oggi, abbiamo tanti calciatori diversi e tante opzioni di gioco. Per migliorare ancora ci serve un regista puro, elemento che in questo momento non abbiamo”. Alla sua Roma serve di più tornare in Champions o vincere una coppa? “È difficile da dire. Finché sarà possibile, proveremo a raggiungere entrambi questi obiettivi. Vogliamo dare tutto in ogni competizione e continuare a lottare per arrivare quarti. Andare in Champions sarebbe importante economicamente e anche come prestigio, ma vincere una competizione è come un virus positivo. Cambia il tuo modo di essere, di pensare, di gestire le emozioni e definire i tuoi progetti. Vincere è una cosa fondamentale, sarebbe molto importante riuscirci. Vediamo cosa succederà… L’obiettivo numero uno adesso è vincere col Genoa”. Rispetto agli obiettivi che lei si è posto, quanto è importante per costruire un’impronta vincente questo periodo? “È importante perché quando finirà questo periodo la stagione sarà finita. La classifica sarà quella, avremo vinto o no un titolo. Quindi, da questo momento tutte le partite sono fondamentali. Ogni partita e ogni dettaglio sono importanti. Io e i giocatori dobbiamo concentrarci solo sulle competizioni. Adesso siamo noi, 22 giocatori più i 3 portieri più Spinazzola. Vedremo se sarà possibile avere Leonardo a disposizione entro fine stagione”.

  • Roma, si pensa al mercato: idea Bereszynski della Sampdoria

    Roma, si pensa al mercato: idea Bereszynski della Sampdoria

    A Roma, sponda giallorossa, sguardo orientato verso il mercato di gennaio. Il club romano, come riportato da TuttoAsRoma24, starebbe pensando a regalare un rinforzo in difesa a Jose’ Mourinho, prelevando dalla Sampdoria, il terzino Bereszynski. Il terzino polacco sembrerebbe essere il primo nome della lista degli obiettivi di mercato, rafforzando così il reparto difensivo considerando i lunghi tempi di recupero di Spinazzola.

  • Roma, prosegue la linea dura di Mourinho

    L’allenatore della Roma José Mourinho prosegue con la linea dura e continua a fare a meno degli ‘epurati’ di domenica scorsa. Infatti dopo l’esclusione dalla lista dei convocati per la sfida che si è giocata domenica all’Olimpico contro il Napoli (0-0 il finale), anche per la trasferta di mercoledì a Cagliari – turno infrasettimale della decima giornata di Serie A – l’allenatore portoghese ha deciso di non chiamare Villar, Diawara, Reynolds e Borja Mayoral, che rimarranno così nella capitale. Convocato, invece, Kumbulla, decisione probabilmente dovuta al fatto che Mourinho è a corto di difensori, visto anche il nuovo ko di Smalling avvenuto prima della sfida contro la Juventus. Al posto dei quattro calciatori che non voleranno in Sardegna, Mourinho ha chiamato alcuni ragazzi della Primavera.

  • Tris della Roma, Fiorentina sconfitta 3-1

    Inizia con una vittoria il campionato della nuova Roma di José Mourinho, i giallorossi battono all’Olimpico 3-1 una buona Fiorentina guidata da Vincenzo Italiano. Una partita molto intensa con entrambe le squadre rimaste in dieci uomini a causa delle due espulsioni di Drągowski nel primo tempo e Zaniolo all’inizio della ripresa. Spettacolare il debutto di Tammy Abraham sceso in campo dal primo minuto e autore di due assist per il primo goal della Roma firmato Mkhitaryan e il raddoppio di Veretout. Il trequartista armeno sblocca la partita al 26′, la Roma trova così il vantaggio in superiorità numerica. Nella ripresa al 60′ arriva il pareggio della Fiorentina con Milenkovic, in dieci uomini la viola ha disputato una buonissima partita in fase offensiva ma meno in difesa, la doppietta di Veretout nel finale manda infatti la Fiorentina ko.

  • Roma, nervi tesi in amichevole: con il Betis perde 5-2 e con 4 espulsi, tra cui anche Mourinho

    Nervi tesi per la penultima amichevole precampionato della Roma di Mourinho, i giallorossi hanno perso per 5-2 contro il Betis e finisce in otto con ben 4 espulsi, tra cui anche il tecnico Mourinho. La Roma va subito sotto, ma gli spagnoli pareggiano con Shomurodov (primo gol in giallorosso per lui). Il Betis torna in vantaggio con Fekir e pareggia Mancini. Quello che succede dopo ha dell’incredibile: vengono espulsi, a distanza di tempo, Pellegrini, Mancini e Karsdorp, oltre che Mourinho e un componente della panchina. Con i giallorossi in otto, gli spagnoli hanno vita facile e fanno altri tre gol. Il nervosismo che mostra la Roma non promette nulla di buono in questo inizio di stagione. Dzeko resta fuori tutta la partita, un indizio di mercato forse per il bosniaco che viena dato per partente in direzione Inter.

  • Roma, Spinazzola incontra Mourinho a Trigoria

    Roma, Spinazzola incontra Mourinho a Trigoria

    Per Leonardo Spinazzola, dopo la fine anticipata del suo Europeo e dopo l’operazione per la rottura del tendine d’ Achille è giunto il momento di tornare a Trigoria. L’esterno azzurro è stato infatti il primo tra i calciatori della Roma ad avere un incontro con il nuovo tecnico dei giallorossi, il portoghese Jose Mourinho. Il lusitano non potrà averlo a disposizione per l’inizio del campionato, infatti Spinazzola potrà ritornare in campo, solo tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Ma intanto, Mourinho e Spinazzola si sono incontrati durante la visita al centro sportivo giallorosso.

  • Jose’ Mourinho: “La Roma mi ha voluto fortemente”

    Jose Mourinho è stato intervistato dal mensile portoghese GQ, dove ha parlato anche del suo passaggio alla Roma. Il tecnico portoghese tra le altre cose ha svelato delle curiosità e dei retroscena, sulle trattative che lo hanno portato alla società giallorossa: “La Roma mi ha voluto fortemente, è stata una cosa istantanea o quasi, la mattina il Tottenham mi ha esonerato e il pomeriggio la Roma mi ha chiamato. Loro mi hanno voluto, mi hanno fatto risentire la passione per il calcio che c’è in Italia e che conosco, specialmente a Roma dove non si vince un trofeo da 20 anni. I Friedkin, i nuovi propretari con un approccio professionale e umile, mi hanno trasmesso il loro entusiasmo per questo nuovo incredibile capitolo professionale della loro vita, sono stati veramente obiettivi, onesti e sinceri con me, mi hanno fatto sentire la passione per questo lavoro, mi hanno colpito per come si sono approcciati con me”.

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