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  • Torino, Juric: “Dobbiamo migliorarci ancora”

    Torino, Juric: “Dobbiamo migliorarci ancora”

    Dopo 3 sconfitte in 5 trasferte, ora il Torino vuole cercare di invertire la tendenza. E ci proverà già a partire da domani pomeriggio, quando i granata saranno impegnati contro lo Spezia. Dalla sala stampa dello stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Ivan Juric presenta la sfida del Picco in programma domani alle ore 15.  Cosa vuole vedere domani a La Spezia? “Loro hanno tanti talenti, hanno un modo di lavorare interessante. Ha raccolto meno di quanto doveva, solo nell’ultima hanno fatto male contro la Fiorentina. Sarà difficilissima, hanno grande qualità davanti e in difesa giocatori tosti” Quali scelte farà di formazione? “Praet penso non ci sarà, fa fatica a recuperare: è un giocatore che è poco abituato a fare i 90 minuti, si è allenato poco e non ha recuperato a livello fisico. Vediamo se può andare in panchina. Kone è un’opzione, a Napoli ha fatto bene. Non vedo una soluzione far giocare insieme Belotti e Sanabria, magari più Zaza con uno dei due: questa è la mia sensazione. Il Gallo è stato spesso penalizzato se gioca in un modulo con due attaccanti, anche Sanabria ha bisogno dei suoi spazi. Forse è Zaza il più adatto a giocare a due”. A che livello siete come mentalità? “E’ dall’inizio che l’abbiamo cambiata, tranne a Firenze non è andata bene. Nelle altre, come approccio, abbiamo fatto molto bene. Contro la Samp si è sciolta dopo il secondo gol e abbiamo segnato, ma rivedendo il primo tempo D’Aversa l’aveva preparata molto bene. E’ stata una battaglia dura, chi segnava per primo sarebbe stato avvantaggiato. Adesso dobbiamo aumentare i piccoli particolari, cercando di recuperare gli infortunati. La nostra mentalità va nella direzione giusta” Come sta Verdi e cosa si aspetta da lui? “A volte devo stare attento a ciò che dico (ride, ndr). Lui si allena bene, non posso dire una parola negativa nei suoi confronti. Anche contro la Samp è entrato bene, io non ho preferenze e per me sono tutti allo stesso livello. Domani potrebbe giocare dall’inizio. Pjaca potrebbe essere disponibile, Verdi è dentro senza troppi pensieri: può darci qualcosa” C’è un problema trasferte? “Sono rimasto soddisfatto delle gare esterne, per me contro il Milan abbiamo giocato meglio che contro la Sampdoria. L’unico neo è Firenze, che lo ripetiamo da tempo. Il nostro atteggiamento non cambia, i numeri dicono che in trasferta non facciamo tanti punti ma come prestazione e mentalità abbiamo sempre lo stesso spirito in casa e fuori” Come sta Pjaca e come va gestito? “Non deve essere gestito in modo speciale, ma è normale che uno che si opera al ginocchio per due volte deve stare molto attento. Con Pjaca abbiamo sbagliato come società, abbiamo messo in campo un giocatore che non avrebbe dovuto giocato. Lo abbiamo pagato, è stato un errore: da un piccolo problema è diventato un problema molto più grande” A gennaio cercherete esterni dal momento che Aina e Singo probabilmente andranno in coppa d’Africa? “Singo ha segnato in contropiede: io voglio cominciare l’azione da una parte e chiudere dall’altra, dobbiamo alzare il livello aerobico dei nostri esterni. In tutte le mie squadre, ho sempre avuto 4-5 gol da ogni esterno. Stiamo parlando per gennaio, ci sarà assolutamente bisogno: non sarà facile, ma se loro se ne vanno per un mese dobbiamo avere volti nuovi” Cosa l’ha colpito in Kone? “Non lo vedo più in avanti, ma in mezzo al campo. L’anno scorso giocava e non giocava a Cosenza, ma ha doti e la crescita dipende da lui. Deve fare tanti altri passi in avanti, lo monitoreremo”. Nella Primavera ha visto ragazzi interessanti? “Mi piace come lavora Coppitelli, ma al momento non vedo giocatori per la prima squadra: sono interessanti, ma devono fare un percorso diverso. Non vedo i Pellegri, Salcedo o Kumbulla che li metti e giocano, devono fare un percorso più piano” Siamo ad un terzo di stagione, che campionato è? “E’ diverso nel lavoro: fai tante partite, poi due settimane niente e in tanti vanno in nazionale, gli allenatori sono penalizzati. Tante squadre volevano proporre ma, per i brutti risultati, cercano di ‘rubare’ le partite difendendosi. In tanti hanno paura di brutti risultati, ma ci sono tanti tecnici che propongono. Qui in Italia è diverso dagli altri campionati, la Samp ha giocato spesso a 4 e qui è venuto a giocare a tre: si preparano le partite sull’avversario” Belotti dovrebbe andare in Nazionale: cosa ne pensa? “Sarei strafelice. Per me è in una fase durante la quale deve ritrovare la forma, ma l’altra sera ha fatto il Gallo che non si vedeva da anni. Se mantiene questo approccio, è un giocatore molto importante. E’ un ragazzo serio, se va in nazionale e non gioca titolare gli manderemo un programma da seguire e lui lo farà. Non ho l’auspicio che non lo chiamino in nazionale, anzi” Quanto è importante far bene nell’ultima gara prima della sosta? “Abbiamo fatto tante cose buone: domani finisce un ciclo, dobbiamo affrontarla come una piccola finale per dare uno slancio in classifica. Lo Spezia dell’anno scorso era una buona squadra così come lo è oggi. Hanno giocato un bellissimo calcio, si sono rinforzati con giocatori interessante e sarà una sfida dura. Vogliamo cambiare la tendenza delle partite non buone dell’anno scorso. Sopra alla Juve? E’ ancora troppo presto (ride, ndr). Non si sono ancora trovati in campionato come in Champions. Ma pensiamo a noi stessi, ci sono tanti giocatori che hanno giocato l’anno scorso a La Spezia e hanno perso 4-1 che hanno voglia di rivalsa”.

  • Torino, Juric: “Con la Samp partita difficile. Belotti? Sta lavorando bene”

    Torino, Juric: “Con la Samp partita difficile. Belotti? Sta lavorando bene”

    La gara contro la Sampdoria sarà quasi un derby per Ivan Juric, considerati i tanti anni vissuti sotto la Lanterna al Genoa da giocatore prima e da allenatore poi. Il suo Torino ha assoluto bisogno di punti nelle ultime due partite prima della pausa, che saranno contro i blucerchiati e lo Spezia. In sala stampa dello stadio Olimpico Grande Torino, l’allenatore croato presenta l’anticipo fissato per domani sera alle 20.45. Quali insidie ci sono nella gara di domani?
    “Sarà una partita difficilissima, Samp grande campionato l’anno scorso e con un Caputo in più. Sono forti, sarà tosta. C’è un po’ di stanchezza tra noi, dobbiamo recuperare bene: se non entriamo in campo giusti, diventa durissima” Come sta Praet? “Già l’altro giorno doveva giocare, è stato bravo lo staff a farlo recuperare velocemente da una caviglia dolorante. Dobbiamo valutarlo bene: volevamo metterlo dentro, ma Linetty ha fatto un’ottima gara”. Chi gioca tra Belotti e Sanabria? “Vedremo, devo ancora pensare bene” Come spiega le sconfitte di misura contro le big?
    “La nostra è la squadra dell’anno con uno o due in più, ci tengo a sottolinearlo. Non si deve perdere di vista perché Toro e Samp sono distanti anni luce rispetto alle ultime stagioni. Noi abbiamo fatto passi in avanti notevoli sul gioco, ma non sono arrivati punti a sufficienza. Le prestazioni sono superiori ai punti, dobbiamo ancora migliorare tanto e capire cosa va e cosa manca, la strada è ancora molto lunga e non si risolverà così presto” Su cosa dovete migliorare?
    “Abbiamo affrontato ottimamente il Milan nelle due fasi, ma un po’ ci gira male. Non abbiamo sfruttato le occasioni, dobbiamo migliorare la concretezza ed è facile tornare indietro se perdi la concentrazione. La prestazione, però, è stata molto positiva” Su cosa avete davvero svoltato rispetto al passato? “Un po’ di tutto. La mia sensazione è che la squadra è in crescita, ma il calcio non è mai una certezza. Bisogna sempre stare attenti a non fare tre passi in avanti e poi tornare indietro. Stiamo crescendo su tante cose con giocatori che negli anni scorsi hanno fatto faticato. Peccato che i punti manchino, domani è una partita straimportante. Loro negli ultimi due anni sono stati molto superiori al Toro, se la prendiamo sottogamba diventa complicatissima” Ha un gruppo maturo e chi sono i leader della squadra?
    “E’ una domanda interessante. Siamo in un processo di cambio di leadership e di generazione, le gerarchie si sono capovolte e a volte percepisco la maturità e a volte meno. I nuovi leader devono ancora nascere, ci sono tanti giocatori che sono silenziosi e non si sentono in grado di trasmettere. Mandragora ha queste caratteristiche, è una squadra che comincia a fare qualcosa e si sta formando” Chi tra i silenziosi può e deve emergere? “Siamo in fase di costruzione, non è facile con le vecchie gerarchie. E’ più complesso rispetto a Verona”. Come sono le gerarchie in attacco?
    “Belotti poteva fare due gol, pensavo facesse doppietta se fosse stato bene. Mi auguro che cresca in condizione, così come Sanabria può migliorare. Per me è bello poter usare entrambi. Tra un paio di mesi vedremo su chi punterò di più”. Nello specifico, come sta Belotti? “Non credo che andrà in Nazionale in questa pausa. Ho voglia di proteggerlo: ha voglia e ha dato segnali positivi, tutti si aspettano che voli. Ma l’anno scorso non ha fatto bene, deve solo lavorare con calma. E sono convinto che entrerà nel massimo della forma sua”. Che mercato dovrà essere a gennaio?
    “In queste partite dobbiamo fare e acquisire credibilità, ogni gara è importante per metterci un pezzo nuovo. E mi auguro che il presidente mi ascolti di più rispetto all’estate, con la mia parola che valga un po’ di più perché non è successo” Com’è il rapporto con Belotti? “Lui mi ha detto che voleva rimanere e fare bene, anche se dopo tanti anni al Toro voglio valutare come proseguire la carriera. Quando rifiuti tantissimi soldi, io gli credo fortemente. E’ un ragazzo pulito, bisogna rispettarlo. Vedremo se farà bene, ma poi vedremo se staremo bene a vicenda. Io credo ciecamente a ciò che mi ha detto al ragazzo” Un’analisi della Samp. “Ha cambiato allenatore, ha difensori molto forti e Dragusin è fortissimo per giocare a tre. I più forti sono rimasti, e c’è Caputo in più. Sono forti, anche se un po’ in difficoltà. E D’Aversa è un allenatore importante”. Filadelfia e stadio, come giudica le strutture? “Bisogna conquistare tutto, specialmente il presidente. Ora mi piace molto lo staff medico che abbiamo, andiamo tutti d’accordo anche con gli altri membri dello staff. Serve che Cairo creda in noi e nel nostro progetto, dobbiamo dimostrare di meritarci la sua fiducia. Il Filadelfia non è il massimo, quelle vele sono bruttissime: capisco la gente che si lamenta. Ma adesso abbiamo lo spazio dove facciamo colazione e stiamo insieme, abbiamo un nutrizionista e abbiamo alzato il livello. Non è un bel centro sportivo, ma ti adatti, e vogliamo fare il Fila il più bello possibile. La società si è dimostrata disponibile a migliorare, compreso inserire i macchinari per il recupero infortunati” Che profili può chiedere a gennaio? “La società saprà che c’è la coppa d’Africa, ma adesso abbiamo ancora tante partite. Non abbiamo ancora affrontato l’argomento”. Lei ha in mente un Toro da Europa? “So cos’è il Toro, bisogna prendersi le responsabilità. Ho già fatto errori, ho accettato cose che non avrei dovuto accettare ed essere più cattivo e brutale. Io voglio creare una squadra forte: con un contratto triennale, devo far crescere la squadra. Per arrivare? Al massimo, io ci metto la faccia e poi si parla con la proprietà. Dobbiamo ancora fare passi in avanti, poi spero che la mia parola avrà un valore rispetto all’estate dove è stata sovrastata. Questa è la mia idea, alzare il livello su tutto”. Quali sono gli errori che ha accettato? “Non ve lo dirò mai (ride, ndr). Sapevo dentro che era sbagliato, ma anche io e il mio staff dobbiamo dare qualcosa per ottenere qualcosa in cambio” Come pensa di gestire Belotti? “Lui deve giocare. Ma se fa sempre 90 minuti schianta. Il percorso che stiamo facendo è ottimo, bisogna andare piano piano. E comunque c’è il Toro al primo posto, non Belotti. Ma sappiamo che cosa ci può dare”

  • Torino, Juric: “Sarà un bel derby proveremo a giocarcela”

    Torino, Juric: “Sarà un bel derby proveremo a giocarcela”

    Juric vivrà il suo primo derby della Mole, il suo Torino arriva all’appuntamento con una striscia di quattro risultati utili consecutivi: Ivan Juric vuole allungare il filotto, farlo contro la Juventus varrebbe doppio. Dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico granata presenta la sfida contro i bianconeri di Massimiliano Allegri. Ecco le dichiarazioni di Juric. Che partita sarà? “L’avversario è di assoluto valore, che ha ritrovato risultato e spirito. Ultimamente stanno facendo grandi risultati” Come avete preparato il derby? “E’ un gruppo fantastico: ci sono tanti ragazzi giovani che hanno voglia di imparare, non ho mai avuto un problema. Non ho mai dovuto spronarli a lavorare bene, ci siamo allenati con intensità. Come sempre” Che clima si respira in città? “Non sono uscito tanto di casa. Me ne renderò conto domani: lo voglio vivere domani, poi mi rimarrà dentro”. Cosa rappresenta questo derby? “So che siamo su due livelli diversi, ma sento che non è come Genova. A Torino mi sembra che la squadra sia il Toro, percepisco questa sensazione. A Genova era a metà, qua è il Toro. Ma sono nuovo, devo imparare e vedere”. Qual è il bilancio? “Stiamo facendo meglio delle mie previsioni: mi è piaciuta molto a Venezia, anche se alcuni la vedono in modo diverso. Voglio che continuiamo così, abbiamo tanti ragazzi con grandi margini di miglioramento anche se dobbiamo crescere nella gestione di alcuni momenti di gara” Recuperate qualcuno? “Leggo di Belotti e Zaza che rientrano, non so da dove escano queste notizie. Non recuperiamo nessuno”. Cosa dovete mettere in più? “A Venezia ci è mancata un po’ di qualità, ma mi è piaciuto come abbiamo interpretato la gara. Abbiamo fatti tanti passi in avanti. Se non sei cattivo il giusto, hai già perso il derby. E poi devi aggiunge qualità tecniche e individuali, mettere la fame di segnare sui calci piazzati. Le rose non sono paragonabili, ma con il tempo si migliorerà”. Allegri deve dirle grazie per il suo pari a Napoli con il Verona? “La cultura sportiva è sacra, l’ho imparato da Gasperini: è l’unico modo per essere uomo. In Italia si guardano queste cose, ma non mi pento assolutamente e sono orgoglioso di come il Verona ha giocato quella partita. Nessuno mi deve ringraziare, l’ho fatto solo per la squadra per la quale lavorava”. Cosa teme di più della Juve? “Hanno tutto. Possono segnare in vari modi; se li attacchi, hanno velocità con tanti singoli che sono micidiali. Sono una squadra completa, hanno ritrovato lo spirito giusto e mi preoccupa tutto. E’ una top squadra, non puoi lasciare niente a loro”. E’ aumentato il vostro livello? “Quando finisce l’anno, diremo quanto vale squadra. Anche a seconda di quanto varranno i singoli. E’ una valutazione globale: le prestazioni da Firenze in avanti sono di alto livello, meritavamo qualche punto in più. Possiamo fare miglioramenti, ma dobbiamo mantenere questa concentrazione e il fatto di essere tosti. Abbiamo tanti giocatori fuori, a Sassuolo abbiamo dimostrato che le alternative possono fare la differenza. Se recuperiamo tutti e lavoriamo bene, possiamo fare bene; se non sarà così, probabilmente sarà stata colpa mia”. Quanto è importante la spinta dei tifosi domani? “Dopo cinque minuti contro l’Atalanta, ho percepito grande coinvolgimento da parte dello stadio. E in tutte le gare c’è stato un ambiente positivo, non vedevo le cose negative che c’erano prima. Domani devono darci la spinta: lo hanno fatto con la Lazio, domani ne servirà ancora di più. E’ meglio sentire sostegno invece delle critiche”. Senza Djidji, gioca Zima? “Sì, gioca lui. E’ un 2000, deve lavorare tanto ma è un profilo interessante: in difesa ci sarà lui”. Sarà il derby di Mandragora? “Avete dei giudizi sbagliati su tanti giocatori: dite che qualcuno non è buono e altri che sono fenomeni, io non sono d’accordo. Vedo giudizi completamente contrari ai miei. In tutte le partite, ho fatto solo scelte tecniche e non comportamentali. Mandragora? Non lo sa, sicuramente sarà il derby del Torino”. Qual è l’apporto che riesce a dare Pobega? “Ha grandi margini di miglioramento, come tanti altri. Pobega non era titolare fisso nello Spezia, per lunghi periodi faceva panchina. Può crescere tanto, così come Mandragora, Lukic, Aina, Buongiorno, Singo e Bremer: sono giovani, quando li vedo allenare è una gioia per me. Hanno margini di crescita perché si applicano. Sono tutti giovani, possono crescere tanto e ci vuole un po’ di fortuna. Ultimamente ci gira male, ma possiamo crescere tanto magari mettendo giocatori ancora più forti”.

  • Torino, Juric: “Sono un po’ preoccupato, mi aspettavo di più”

    Il Torino, con un po’ di fatica, dopo i calci di rigore, ha ottenuto la qualificazione ai sedicesimi di Coppa Italia contro la Cremonese. Al termine della partita l’allenatore Ivan Juric, ai microfoni ufficiali del club, ha espresso tutta la sua preoccupazione in vista dell’esordio in campionato contro l’Atalanta. “Mi aspettavo molto di più, pensavo che fossimo più avanti al di là delle assenze.  Come abbiamo giocato non mi è piaciuto. Infortunati? Abbiamo perso Zaza e Kone per uno scontro, Belotti ha preso una brutta botta sulla caviglia che si è gonfiata, ma spero non sia niente di grave. Per la prossima partita recupereremo Bremer e Sanabria. Poi sul mercato. “In questo momento sono preoccupato. Dobbiamo migliorare e mettere dentro nuovo giocatori perché così non si va da nessuna parte”.

  • Torino, Izzo: “Juric mi consoce bene, è bravo come Gasperini”

    Torino, Izzo: “Juric mi consoce bene, è bravo come Gasperini”

    Oggi nell’edizione del Tuttosport, il difensore del Torino Armando Izzo ha parlato in un’intervista degli allenatori Juric e Gasperini: “Sono molto simili, due che fanno dell’intensità e della forza fisica l’arma in più di una squadra. Juric? Mi conosce bene, sa quello che posso dare. Parla poco, vuole i fatti. Ci dice sempre che nel calcio c’è poco da parlare. Ed è uno che non molla niente. Ai miei compagni dico di seguirlo senza nessun timore e alla fine i risultati arriveranno”.

  • Torino, ecco la presentazione del nuovo tecnico Juric

    Torino, ecco la presentazione del nuovo tecnico Juric

  • Parma: preso Stanko Juric dall’Hajduk Spalato

    Parma molto attivo in questi giorni sul fronte calciomercato, dopo l’arrivo di Gigi Buffon, il club ducale ha chiuso per il centrocampista croato classe 96 dell’Hajduk Spalato Stanko Juric. Il giocatore svolgerà nelle prossime ore le visite mediche e firmerà il nuovo contratto. Si attende poi l’annuncio ufficiale.

  • Ufficiale: Juric è il nuovo allenatore del Torino

    Attraverso i propri canali social e la nota ufficiale sul sito il Torino annuncia Juric, il tecnico ha firmato un contratto triennale fino al 2024.

  • Verona, ufficiale l’addio di Juric

    Il Verona ha annunciato attraverso un comunicato sul proprio sito l’addio a Juric dopo aver raggiunto la risoluzione consensuale, il tecnico serbo sarà presto ufficializzato dal Torino.

  • Torino, c’è l’accordo con Juric

    Ivan Jurić sarà il nuovo allenatore del Torino, il tecnico croato dopo aver chiuso la sua esperienza al Verona ripartirà dai granata e firmerà un contratto triennale a 2 milioni di euro a stagione.